Finalmente!

Ecco la mia idea un po' diversa. In questo modo Harry andrebbe via da scuola senza fuggirne e quindi può tornarvi....


Finalmente!
Harry non sapeva più che fare. Erano due settimane che stava in quella casa protetta e non aveva contatti con nessuno. Solo Hermione e Ginny gli avevano scritto quasi tutti i giorni, ma erano semplici messaggi sulla salute e sulla scuola. Non c'erano novità ed allora aveva deciso di aspettare lì, a contatto con gli Auror, sperando di scoprire qualcosa mostrandosi arrendevole. Il Ministero e gli Auror brancolavano nel buio e lui si sentiva sempre più impotente.
Quella casa era veramente squallida: un ammasso di mobili di seconda o anche terza mano buttati lì nelle stanze. Non aveva proprio niente di magico. Il caminetto della sala, che veniva usato con la metropolvere, era l'unico collegamento con l'esterno. Non ci si poteva smaterializzare e non c'era una porta di ingresso. Nei lunghi giorni trascorsi lì Harry l'aveva esplorata tutta, aveva controllato tutti i muri esterni, aperto ogni porta, ma non c'era altro modo di uscire.
Anche le finestre sembravano finte, il panorama era brullo e piatto, l'unico movimento era dato dal variare della luce durante il giorno e solo un temporale aveva movimentato le giornate silenziose trascorse lì dentro. Non si potevano aprire, o almeno lui non c'era riuscito.
Magari ci fosse stato qualcosa da scoprire... Hermione gli aveva mandato tramite canguro la filastrocca ma, nonostante si fosse concentrato sulla sua soluzione, non ne era venuto a capo.
Non poteva nemmeno discuterne con lei e quindi si sentiva abbandonato e reietto.
Quando Kingsley l'aveva rinchiuso lì, aveva sperato almeno di sapere che stava succedendo, che avrebbero fatto riunioni come quando erano a Grimmauld Place con l'Ordine della Fenice. Invece nessuno gli diceva mai niente. Ogni tanto portavano qualche giornale dei giorni precedenti, ma la faccenda rapimento era velocemente passata nelle notizie secondarie e poi era sparita.
Nessuno si occupava di Ron e sembrava che volessero tenere anche lui all'oscuro di tutto.
Kingsley non si era mai presentato e alle sue domande nessun Auror aveva mai risposto se non evasivamente.
Aveva pensato di utilizzare la convocazione all'udienza del processo per Piton per fuggire, ma era stata rimandata a fine gennaio e comunque lui non aveva modo di contattare Hyde e quindi rimaneva in attesa.
Avrebbe avuto voglia di vedere il volto delle amiche, ma purtroppo Ginny gli aveva scritto che non trovava più il suo specchietto e, anche guardando dentro al suo, non era riuscito a capire dove potesse trovarsi. Era sempre buio e silenzioso. Lo teneva in tasca sperando prima o poi di scoprire qualcosa su dove potesse trovarsi.
Molti Auror si erano avvicendati per controllarlo e aveva anche provato a estorcere informazioni da un paio di loro, che gli sembravano più amichevoli, ma non era riuscito ad ottenere molto. Né con le buone, né con le cattive.
Adesso era lì, di fronte alla finestra, gli immensi campi coperti di neve ghiacciata intatta. Nessuno ci passava mai? Anche guardando all'orizzonte non si vedeva nient'altro: né case, né fumo, né montagne o colline. Solo qualche albero sparso completamente bianco.
«Potter!» la voce di Hyde arrivò dalla porta accostata. Harry la accolse come un piacevole diversivo.
«Non dovevamo fuggire insieme dal Castello?» chiese con tono accusatorio «Invece hai preferito unirti agli Auror.».
Harry lo guardò scocciato. Possibile che fosse questa l'idea che avevano tutti? O era la "versione" ufficiale" fornita dal MInistero per allontanarlo senza destare sospetti?
«Non l'ho deciso io. Volevo fuggire ed eravamo anche d'accordo. Il mattino di Natale, molto molto presto, un elfo mi ha svegliato e mi ha portato nell'ufficio della Preside. Kingsley era lì ad aspettarmi e, dopo avermi redarguito sul fatto che il giorno precedente ero stato a Hogsmeade senza permesso, ha detto che non c'era proprio da fidarsi di me. Così mi hanno portato subito qui, tramite il camino della Presidenza; la mia roba mi aspettava già in questa camera.».
«A scuola hanno detto che ti eri unito agli Auror nelle ricerche.» riprese Hyde. «In questi giorni ho cercato di convincere Kingsley a permettermi di unirmi al vostro gruppo, ma era irremovibile. Ieri sera, però, ho avuto modo di parlare con un pezzo grosso del Ministero americano che mi ha detto che le ricerche non hanno dato alcun esito e così ho chiesto a lui di intercedere per me.».
Si interruppe e dette un'occhiata intorno e arricciando il naso: in effetti il luogo dove erano nascosti era molto umido e polveroso. Guardando fuori dalle finestre si vedevano solo distese di erba ghiacciata ed era impossibile capire dove si trovassero.
«Sono convinto che gli Auror non riusciranno mai a trovare niente. Seguono i canali ufficiali; per me, invece, bisogna muoversi in modo più libero. Ah!» l'americano si interruppe e tirò fuori dai pantaloni una pergamena sgualcita «Ho un messaggio di Hermione, ha paura che i tuoi messaggi via canguro vengano in qualche modo intercettati.» Gliela porse, era chiusa con un sigillo a ceralacca «e ho anche una sorpresa, ma prima leggi!».
«Grazie!» Harry la prese e iniziò a rigirarsela tra le mani; non si decideva ad aprirla.
«Non ti fidi di me, vero? Va bene, esco dalla stanza, così sarai libero di leggerla in pace!» gli disse risentito. Harry alzò le spalle ed aspettò che uscisse. Non voleva darlo a vedere ma il suo cuore batteva all'impazzata. Sicuramente il messaggio conteneva qualcosa di interessante.
Ruppe il sigillo.

Harry, penso che tu non abbia ottenuto alcuna informazione importante dagli Auror, altrimenti ci avresti fatto sapere qualcosa. Io invece ho una grande novità, ma non posso scriverla in un messaggio che potrebbe sempre essere intercettato. Nonostante sia convinta che Hyde sia affidabile, ricordati della Mappa del Malandrino.
Anche Ginny ti saluta, a presto!
Hermione

«Giuro di non avere buone intenzioni!» mormorò toccando la pergamena con la Bacchetta.
Subito le parole di Hermione scomparvero e vennero sostituite da altre:

Troviamoci sabato alle 15 nella Stamberga Strillante. Porta il Mantello e il Mokessino pronto per la fuga. Hyde verrà con te.

Harry era agitatissimo, cosa poteva aver mai trovato Hermione? E poi sabato era il giorno successivo!
Si voltò verso la finestra, doveva trovare il modo di uscire da lì; ma non ci era riuscito in quindici giorni, come poteva riuscirci in poche ore?
Il tempo passava ma lui continuava a rimanere con il naso incollato al vetro. Fuori si faceva sempre più buio e non trovava nessuna soluzione.
Bussarono alla porta e si riscosse; era Hyde che entrò senza aspettare di essere invitato.
«Allora? Pensavo che ti fossi dileguato senza aspettarmi!» accese la luce che abbagliò gli occhi di Harry.
«Cosa sai di questa faccenda?».
«La tua amica è davvero molto furba e intelligente. Peccato che non sia il mio tipo, altrimenti ci avrei già fatto un pensierino! Ci ho provato con la rossa, ma non ha ceduto alle mie lusinghe».
«Con chi ci hai provato?» chiese Harry stringendo i pugni.
Hyde mise le mani avanti «Ne riparleremo, ora abbiamo cose più importanti a cui pensare! Sai già come fuggire?».
«Secondo te se avessi saputo come fuggire sarei stato ancora qui? Gli Auror non hanno ancora scoperto niente e non mi raccontano cosa succede fuori di qui.».
«Allora la tua amica ha fatto bene a darmi questa.» gli porse una fiaschetta «Ho già un piano, ma devi fare tutto come ti dico!».
Harry aveva bisogno di fidarsi di lui, voleva uscire, voleva fare qualcosa per Ron.
Cenarono con Merlin, l'Auror di turno, e poi si ritirarono presto nelle loro stanze.
Harry preparò attentamente i suoi bagagli poi, approfittando del fatto che Merlin dormiva della grossa , si recò nella stanza al piano di sopra dove, durante una delle sue esplorazioni, aveva trovato un baule pieno di abiti Babbani dismessi. La stanza era piena di oggetti di ogni genere e dovette fare attenzione a non far rumore. Per arrivare al baule dovette scavalcare alcuni tavolini bassi ed un portalampada di cui non si capiva più il colore. Tirò fuori gli abiti e ne cercò alcuni di qualche taglia più grande della sua.
Mentre scendeva le scale per tornare nella sua stanza sentì delle voci lontane. Si fermò e cercò di ascoltare meglio. Silenzio. Riprese a scendere e di nuovo sentì le voci. Cercò di capire da dove provenivano: era Hyde che parlava in camera sua?
Rimase lì per un po' ma non sentì più niente. Alla fine pensò di aver immaginato tutto e tornò nella sua stanza.
Non riuscì a dormire molto e si svegliò all'alba.
Appena il cambio di guardia degli Auror che lo controllavano si concluse, scese a fare colazione.
Hyde era già arrivato e mangiava chiacchierando allegramente con Victor, un Auror biondo molto giovane.
Harry fece un cenno di saluto, si sedette e si servì una dose abbondante di ciambelle appena sfornate. Hyde gli fece un cenno e salì in camera.
Harry finì di fare colazione e salì a sua volta. Si spogliò e aspettò che Hyde scendesse nuovamente, mise un capello nella fiaschetta e bevve un lungo sorso. Le ciambelle gli tornarono subito su ed ebbe voglia di vomitare. Si controllò e appena la trasformazione fu conclusa indossò gli abiti Babbani che aveva trovato la notte precedente. Mise sotto il giaccone il mokessino, il mantello dell'invisibilità e infilò la Bacchetta in tasca. Gli abiti erano umidicci e tarmati, ma erano utili allo scopo.
Scese nella stanza con il caminetto e inciampò volontariamente in una sedia. Subito Victor e Hyde accorsero.
«Augustus! Che diavolo ci fai qui?» chiese Victor guardandolo schifato «E che roba ti sei messo addosso?»
«Sono in missione» rispose Harry cercando di alterare la voce «ma avevo dimenticato una cosa qui questa mattina. Non farne parola con nessuno, per favore!».
Poi entrò nel camino e prese una manciata di polvere magica.
Victor scosse la testa e uscì dalla stanza. Hyde fece un'occhiolino a Harry e lo seguì.
«Nocturn Alley!» esclamò Harry e lanciò la polvere nel camino.
Si sentì risucchiato e sbatacchiato lungo le pareti della metropolvere; si ritrovò nel vicolo fuori dal negozio di Magie Sinister. Si guardò intorno, non c'era nessuno, così si smaterializzò in fretta, prima che qualcuno potesse vederlo.
Appena arrivò nella Stamberga Strillante vomitò, il suo stomaco non ce la faceva veramente più.
Si guardò intorno, tutto era rimasto come quando era stato lì il terzo anno e aveva scoperto la verità su Sirius. E poi l'anno precedente, lì, proprio lì era morto Piton. Gli occhi gli si riempirono di lacrime, ma proprio in quel momento un PUFF vicino lo fece sussultare: Hyde era arrivato.
«Che topaia!» esclamò guardandosi intorno «Voi inglesi avete proprio un gran coraggio a tenere in piedi costruzioni come questa.»
Harry preferì non rispondere. Non vedeva l'ora di incontrare Hermione e Ginny e di scoprire cosa avessero scoperto.

Duuuuuuuuuuuuuuuunque....
Duuuuuuuuuuuuuuuuuuuunque...
Vabbè, sorvolerò sul fatto che l'hai scritto di fretta e quindi i punti dopo le virgolette non ci sono e in alcuni momenti sono a doppio perchè non mi hai lasciato il tempo di sistemarli
E sovolerò anche sul fatto che ripeti il nome di Hyde una decina di volte in 5 righe!!!
Sorvolerò anche su questo modo di usare la consecutio, visto che NON E' PROPRIO DA TE:

Citazione :

«Secondo te se sapevo come fuggire ero ancora qui? Gli Auror non hanno ancora scoperto niente e non mi raccontano cosa succede fuori di qui.».

Secondo te, se AVESSI SAPUTO come fuggire SAREI STATO ancora qui?
(non mi hai dato tempo, te lo stavo per far notare!!)

Dunque, l'idea mi piace da un punto di vista, e dall'altro no, e vado a illustrare le mie perplessità:

Se lo usiamo, e Harry e Hyde vanno da Hermione a parlare della filastrocca, vuol dire che Hermione l'ha risolta: cosa potrebbe giustificare, altrimenti, un richiamo da parte sua? Solo una cosa molto importante, come l'aver trovato il proclama (soluzione che preferisco) o il diario (soluzione che non mi convince...è ancora presto, se proprio lo vogliamo mettere).
Se parlano del proclama, parlano anche della Setta... e così almeno saprebbero come si chiamano i nemici... e scoprirebbero la relazione tra Azucena e Cinereus e potrebbero cercare Azucena, e quindi partire da qualcosa di concreto (senza vagare troppo all'aria all'aria) MA

ECCO I MA

La vedo una cosa troppo forzata e arzigogolata: polisucco, hyde che riesce a convincere il ministro, la casa totalmente priva di uscite o entrate (perchè non rinchiuderlo ad azkaban, allora?)... e poi, cosa più importante di tutte e che mi è venuta in mente adesso... la Stamberga rientra nei confini di Hogwarts? Ci si può materializzare al suo interno?

Quindi la verità è che sono sempre più convinta che il pezzo di Anny sia il più suggestivo... sorry

Io ritengo che Hermione abbia solo decifrato la filastrocca e voglia chiedere a Harry di darle una mano a capire dove porta.

L'idea della casa chiusa è perchè il Ministro vuole sia evitare che fugga sia impedire alla Setta di trovarlo.

Comunque, che piaccia o no questo testo, a me l'idea che HArry vada dalla Preside a chiedere il permesso di uscire continua a non piacere proprio.

La Stamberga è a Hogsmeade, quindi credo che ci si possa materializzare al suo interno.

Gli errori ti sono stati fatti notare da Lady.
L'idea fondamentalmente non mi piace. Io resto dell'opinione che Harry non debba perdere tempo, chi ci dice che i Maghi Oscuri non uccideranno Ron? Quindi penso che si debba agire subito.

Per questo motivo sono proiettato più verso il testo di Anny.


Comunque si, la Stamberga Strillante fa parte dei territori di Hogsmeade. Ma il passaggio che comincia dal Platano è chiuso, quindi Hermione e Ginny come li raggiungono? E' prevista un'uscita per il villaggio?

Non è Harry a perdere tempo, è il ministro che lo vuole fuori dai piedi.
In questo modo non ha bisogno di chiedere permessi, anzi fa la parte del "tenuto in disparte e controllato". Si sente inutile. Poi finalmente Hermione comprende la filastrocca e si organizza con Hyde per far evadere Harry.

Si, certo, scelgono quel sabato perchè vanno a Hogsmeade.

quoto lady!

aggiungo

Citazione :

«Ho un messaggio di Hermione, ha paura che i tuoi messaggi via canguro vengano in qualche modo intercettati.»

non vedo come possano intercettarli.. anche perchè così si butterebbe via un oggetto niente male e "ideato" dal team di Hp8 per, magari, avere un utilità!

Quoto Ludo e Lady anche sulle annotazioni.
Mi sembra un po' troppo complesso e "frettoloso"... con tante soluzioni pensate e messe in atto per tante situazioni diverse...
Difendo la mia soluzione, e lo ripeto, non tanto per spirito materno, ma perchè mi piace tanto. E poi, non sarebbe un andare di nuovo a chiedere il permesso alla Preside, ma una presa di coscienza di un allontanamento volontario.
Va dalla Preside perchè non vuole scappare come un codardo e assumersi le sue responsabilità...

Allora,
è un bellissimo testo,davvero!Ma per ogni testo ci sono dei "ma".
Il 22esimo capitolo dovrebbe essere ambientato nel 25 Dicembre,cioè il gioro di Natale.Qui non se ne fa nessun accenno (è un lavoro che si può fare benissimo in bozza), ma nei libri della Row il natale c'è sempre stato e ci deve essere anche in HP 8.
Il "casotto" ripugnante ,puzzolente e tutto quello che volete ,mi sembra un pò troppo forzato,Harry potrebbe denunciare il ministro per sequestro ,e a parte gli scherzi il minimo che il ministero potrebbe fare ,è quello di informare Harry .

Adesso ti elenco delle imprecisioni che ho riscontrato:

kinderangie ha scritto:

Il caminetto della sala, che veniva usato con la metropolvere, era l'unico collegamento con l'esterno.

Non si dovrebbe scrivere ,invece di "con", "per" la metropolvere ? (leggendo quel pezzo mi sono fermato,perchè quel "con" mi stonava )

kinderangie ha scritto:

Aveva pensato di utilizzare la convocazione all'udienza del processo per Piton per fuggire

Questa frase è molto confusa,sicuramente l'hai scritta di getto,non comprendo bene quello che vuoi dire .
Magari: "Aveva pensato di utilizzare l'udienza di Piton per fuggire sotto il naso del Ministero." Bò ,ma forse non cambia molto

kinderangie ha scritto:

«Potter!» la voce di Hyde arrivò dalla porta accostata. Harry la accolse come un piacevole diversivo.
«Non dovevamo fuggire insieme dal Castello?» chiese con tono accusatorio «Invece hai preferito unirti agli Auror.».

Hai scritto che non c'è nessun modo per uscire e entrare ,oltre al camino.Non capisco da dove sbuca fuori Hyde .Poi sto fatto di farlo intercedere e unire con gli Auror non mi piace ! Harry è un caso a parte Hyde non ha i Mago.
E comunque quoto Ludo, Lady e Anny.

Allora non mi piace molto come "soluzione di fuga"... Trp complicata e trp "falsa" (nel senso che nn penso che un auror si faccia ingannare da una pozione polisucco!) Poi anche cm testo l'ho trovato un po' lento e non scritto perfettamente come tuo solito... Probabilmente è stato scritto di fretta...