Storia di una coppia e del forum che l'accompagnò all'altareby Prof e HermUn giorno di metà marzo«Yuhuuuu... c'è nesciunooooo?» gridò Lady dalla Sala Comune, chiedendosi come mai fosse sempre, desolatamente, vuota.
«Ci sono io» rispose Lily.
«Che barba che noia, che noia che barba ...».
Lil non pareva molto lusingata dall'affermazione della Prof, ma sorvolò.
«Che desolazione che c'è... secondo te che è successo a tutti gli altri?».
«Sempre io e te, te ed io ...».
«LADY! -.-' »
«Chi urla... ma c'è qualcuno?? Lil
! Scusa, sono così abituata a parlare da sola con la Sala Comune che non ti avevo sentita
».
«Me ne sono accorta... ma dove sono finiti tutti? Sono mancata un pò e non trovo mai nessuno ...».
«Nana ha ricevuto una punizione dal Preside e sono settimane che tenta di mettersi in pari con i voti del primo quadrimestre».
«E poi?»
«Ab sta provando a confondere l'esaminatore di guida per riuscire a prendere la patente ...»
«E a che gli serve?»
«Lil! Dobbiamo pur imparare i metodi babbani, altrimenti come faremmo a mimetizzarci?».
Lily roteò gli occhi in alto, in una perfetta imitazione di Herm, e ignorò i rimbrotti della proffa. «Vabbè.... e gli altri?».
«Avranno da studiare per i G.U.F.O.»
«Si, ma ...»
«Oppure qualcuno avrà il suo M.A.G.O.»
«Certo, però ...»
«Insomma, Lil... francamente... me ne infischio! Ho ben altri problemi per la testa, io!»
«
Cosa? Esiste qualcosa che ti preoccupa più della scuola?»
«Beh, si dà il caso che... io stia cercando casa! E quando ne me sarò andata di qui, non tornerò più dai miei, a Privet Drive n.4 ...»
«Lady, quello era Harry -.-’’ »
«... bensì andrò a vivere con Vito
Non è meraviglioso? Peccato che il mio architetto personale non ci sia, Herm è fatta così...»
«Starà studiando anche lei ...» suggerì Lily, con sussiego.
«Si vede che non la conosci» concluse secca la Prof.
«Studere, studere, post mortem quid valere?»
«Cosa dici? Ricordati che stai sempre colloquiando con una prof!».
«Giuro che non sono stata io!» esclamò la ragazza, terrorizzata. Quando Lady cominciava a parlare di compiti e doveri, infatti, era di una noia tremenda.
E ad ogni modo, non era stata Lily a parlare. Era appena entrato Giovanni, con l'aria tutta soddisfatta di chi ha appena scoperto l'Elisir di Lunga Vita.
«Ciao ragazze, come va?».
«Niente male, vado a vivere con Vito!» rispose la Prof, gettando la notizia con nonchalanche.
«E tu, si può sapere perchè sogghigni?».
«Ma niente, niente... sono solo contento che abbiamo finito i compiti e consegnato la relazione al Preside».
«Peccato che da quando l’abbiamo fatto, a scuola non c’è più nessuno».
Ed era vero. Nessuno frequentava più le lezioni. Tutti, meno che i soliti tre, disertavano la Sala Comune. Era dunque questo il destino di Hogwarts? Chiudere per assenteismo degli studenti?
Lady guardò la Sala Comune sospirando. Non sapeva più cosa fare.
Qualcuno bussò alla porta.
«Chi è?»
«E’ permesso? Sono una nuova studentessa... piacere, Luna
Smilegood!»
Qualche mese dopoLady era misteriosamente sparita. Giovanni e Lily pure. I prefetti non si capiva che fine avessero fatto. La nuova arrivata ormai non era più tanto nuova. Superato lo scoglio delle avances di Ludo, dimostrato di essere pazza abbastanza per far parte della scuola proponendo a tutti di disegnarsi il simbolo dei Doni della Morte sul palmo della mano sinistra, cambiato soprannome almeno cinque volte, Luna “Smiley” Smilegood trotterellava felice nella Sala Comune che un tempo era stata teatro di tante battaglie ideologiche.
Per la verità lo era ancora. Una piccola folla di studenti avanzava brandendo bastoni e pugnali, ed Angie li guardava sgomenta. Stavano diventando sempre di più.
«A morte, a morte, sopra una Crocee»
«Ragazzi, Pasqua è passata da un pezzo, non sarebbe ora di darci un taglio?» sibilò Angie, per nulla decisa ad arrendersi.
«A morte, a morte, sopra una Crocee»
«Cos’è questa caciara?» tuonò il Boss, o meglio, l’ex Boss, che era l’unica quasi autorità presente nella scuola al momento.
«Ave, o Bagman!» rispose il capogruppo Dan, fermandosi di botto e sventolando davanti a lui un foglio di pergamena arrotolato. «In seguito a formale votazione, ti comunico che è stata decisa la condanna a morte di Lucius Malfoy. Dobbiamo procedere» concluse, passandogli di nascosto una voluminosa cesta dalla quale pendeva qualche capo di salsiccia e che emanava profumo di parmigiana.
«Ahem... La maggioranza vince. Lucius morirà».
«Ma come, caro?» insinuò Herm, che pareva voler tornare a popolare le sale della scuola, o piuttosto non voleva lasciare quel ben di dio in mano al marito. «Ti vendi per solo un paio di arrosticini?»
«Smezziamo?»
E disparvero dietro il ritratto della Signora Grassa.
Angie era basita.
L’esultanza della folla fu interrotta da un sonoro CRAC. Comparve solo la testa di Lady, che faceva capolino tra le fiamme del camino. «NON VI PERMETTERO’ DI FARLO CAPITO? Lucius non deve morire...a proposito, ve l’ho detto, vero, che sono andata a vivere con Vito???
»
«Beh, si, Lady, forse una volta... »
«Due volte»
«Tutto l’inverno...»
«E comunque, anche se non ci sono, VI VEDO! Come il Grande Fratell...» SPLASH!
Questa volta era Anny che teneva un secchio d’acqua ormai vuoto tra le mani. «Chi va a Roma perde la poltrona. Non te l’hanno insegnato a scuola, Prof?»
E così Lady sparì di nuovo, seguita a ruota da Angie, che non aveva più alleati per combattere la sua battaglia.
Ormai estate...La vittoria degli assassini aveva galvanizzato gli animi, la Sala Comune era di nuovo gremita di gente. Si parlava dei metodi per uccidere Lucius, di come potevano farla franca, di come comunicarlo alla popolazione. E di Lady più nessuna traccia.
«Aaaaaaattenzioneeeeee!»
Ab fece il suo ingresso in Sala Comune sfrecciando sulla nuova scopa fiammante, arrestandosi solo nel momento in cui sbattè contro il camino.
Giovanni e Smile accorsero in suo aiuto, tirandolo fuori dal mare di cianfrusaglie e polvere.
«Ab, ma che diavolo...?».
«Al diavolo le scope...» si lamentò il ragazzo «all'esame di guida babbano non mi hanno insegnato a frenare con una scopa! Credevo che una volta presa la patente...»
«Silenzio!»
Tutti tacquero.
Anny sistemò la propria chioma, Dan si sistemò gli occhialini da nuoto, Nana si sistemò il distintivo da Prefetto, Herm si sistemò...
«Tranquilla, moglie...Ti sistemo io
» intervenne Ludo. La ragazza ammiccò compiaciuta nella sua direzione.
«Ehi! Non è così che vanno le cose!» si lamentò Smile, indicando i due. «Cosa c'è sotto?»
«Luciu... ehm, le cose cambiano
». Ludo incrociò le braccia, spavaldo.
«Ci spiegate perchè ci avete convocati tutti qui?» chiese Dan da un angolo della stanza.
TOC TOC
«Chi è?» chiesero tutti in coro.
«Tanto piacere, sono una nuova studentessa, mi chiamano Malandrina perchè voglio tatuarmi la mappa del malandrino sul polso»
degli studenti maschi
delle studentesse
«Iiiio sono mooolto bravo ad imprimere pensieri d’inchiostro nella gente» disse Dan, avvicinandola con la bava alla bocca.
«Io sono addirittura cintura nera di tattoo» lo spintonò Enrico.
«Ragazzi, un pò di contegno, è appena arrivata
» suggerì Primus.
«Non li ascoltare Baby, nessuno è incisivo come me»
SBAM!
«Non è giusto, Lady, sono io sua moglie!» protestò Herm, che era rimasta con il palmo della mano a mezz’aria.
«Embè? Io sono l’amante ufficiale. Non vi posso lasciare soli qualche mese che subito uscite fuori dai ranghi. A cuccia, su, tutti quanti»
Lady era comparsa dal nulla con un piccolo POF di fianco a Ludo.
Enrico, Dan, Ludo e Primus si andarono a sedere.
«Vi stavate chiedendo perchè vi avessero convocati? Ho io la risposta» esordì la Prof, in tono solenne.
La nuova arrivata si andò a mettere in un angolo, probabilmente a riflettere se non fosse il caso di defilarsi.
Herm e Angie sorridevano sornione, mentre Ludo si massaggiava la nuca.
«Miei cari Baggins e Boffin! Tuc e Brandybuck! Scavari! Paffuti! Soffiatromba! Bolgeri! Serracinta! E Tronfinpiede! Oggi è il mio diciottesimo compleanno! Ahimè. Diciotto anni di vita non sono sufficienti in mezzo a della gente così straordinaria e ammirevole. Conosco la metà di voi solo a metà e nutro per meno della metà di voi metà dell'affetto che merit... ». La Prof si interruppe aggrottando le sopracciglia.
«Ooooops!» Anny le sfilò il foglio di mano e gliene porse un altro. «Scusate... questo era per il compleanno di Ab... »
Herm interevenne sbuffando. «Tenga, Prof, legga questo».
La Prof prese il foglio e recitò:
«Annunciaziò, annunciaziò! Tu Marì, Marì...»
«Questa è violazione del copyright!» urlò il martelletto dell'avvocato Lune.
«Chiuderanno la scuola, per questo?
»
«Come farò senza HP8?»
«Chiamate Claudio!»
«Chiuderanno le cucine!»
Panico tra i novellini, Herm e Ludo.
«Insomma, volete ascoltarmi? Se sono tornata è perchè ...»
«Cosa facciamo adesso, Lady?» chiese Primus. «Qual è il piano?»
«Piano?» ripetè la Prof. Stava mettendocela tutta per non rivelare la notizia. «Be’, io devo fare una cosa, poi me ne andrò».
Nessuno rideva o urlava più. La Nana era confusa.
«Come sarebbe “me ne andrò”?»
«Non sono venuta per restare» spiegò Lady, massaggiandosi le dita della mano sinistra. «La verità è che... ho delle cose da fare... e non so quanto tempo potrò dedicare ai compiti della scuola» provò con cautela.
«Non puoi abbandonarci così» disse Smiley. «Cosa mangeremo se nessuno pela le patate?»
«Ascoltate» cominciò Lady. Ma il buco del ritratto si aprì alle sue spalle.
Erano Frankie, Kat e Remus. Ludo ruggì di gioia e corse ad abbracciare il suo migliore amico.
«Ciao a tutti» salutò allegramente Frankie. «Oh, è bello essere qui di nuovo!»
«E tanto perchè tu lo sappia, tizia... » aggiunse acida Kat, rivolta alla nuova «Qua ci sono già abbastanza Malandrine, capito?».
«Frankie, Kat... che ci fate qui? Come... ».
«Le ho avvisate io» rispose Herm, mostrando il suo patronus che trotterellava dietro le amiche. «Voleva che si perdessero tutta la festa? Coraggio, Prof, sputi il rospo e facciamola finita, che ho fame».
Ludo annuì.
Lady riflettè in fretta, mentre ancora si sfregava la mano sinistra e le sue ossa minacciavano di scricchiolare e cedere una volta per tutte.
«Va bene» disse infine. E scoprì la mano sinistra mostrando a tutti un enorme brillocco che le luccicava all’anulare. «Ragazzi, la verità è... che mi sposo tra sei mesi, e ci tenevo a dirvelo io di persona, ma non vi becco mai tutti insieme, adesso che non ho mai tempo per stare a scuola, e quindi... eccoci qui!» concluse, timidamente, con un gran sorriso stampato in faccia e le guance rosse per la fatica della rivelazione.
«Facci vedere l’anello!» si esaltò Angie.
La Prof mostrò con orgoglio la mano.
Un coro di “Oooooooh” si diffuse tra le ragazze.
Un suono rotto giunse dal cuore spezzato di Ludo, che subito cercò di consolarsi con la nuova arrivata, la quale non lo degnò di uno sguardo.
Remus fu solo felice di firmare le carte per il divorzio. (“Era sempre malata, sai che noia...”)
Da un angolo invece si udivano dei sussurri: Herm e Anny bisbigliavano tra loro.
«Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli...»
Stupeficium!
Anny ed Herm crollarono a terra, senza sensi.
«Bene, ora che la notizia è stata data... io direi che la seduta è tolta» concluse Lady.
«Un momento...»
Primus fece segno di tacere e di restare in ascolto.
«
Ehi! Aprite!»
Voci dallo stanzino delle scope.
Si guardarono tutti in modo circospetto.
«Ci penso io!» disse Dan col suo fare investigativo. Si avvicinò alla porta e vi poggiò l’orecchio.
«
Mi sentite? Aprite!»
«Chi sei?» chiese Dan con fare serio.
«
Sono Marta! Non riesco ad uscire, aprite la porta!»
Dan si girò verso i compagni sogghignando.
«La lasciamo lì?»
«Massì... una in meno al banchetto...»