IN LODE ALLA LUNA =)

nll thinky t spiego tt cn un mp!! Comunque grazie!!

Un po' di filosofia spicciola Stimoliamo le meeeeeenti


Il terzo principio della dinamica afferma che: “Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”.
Purtroppo però, gli uomini non sono palline di piombo che lottano contro un attrito volvente, il quale –tra l’altro- avrà sempre, inevitabilmente la meglio.
E’ quindi dalla consapevolezza di essere ribelli, ostinati nemici di tutte le leggi della fisica che nasce la Filosofia, che poi non è altro che quella pila di interminabili domande, molte delle quali ancora in attesa di risposte, accumulate attraverso i secoli, complice la collettiva, immancabile inquietudine che contraddistingue noi essere (mal)pensanti.
Dal maledetto istante in cui fu partorito il primo punto interrogativo, l’umanità è stata strappata dalle rassicuranti, confortevoli braccia delle leggi fisiche per ritrovarsi ad affogare nel mare delle ipotesi. Tutto è stravolto, distorto, incerto quando si parla dell’uomo, compresa la terza legge tanto cara a Newton.
Sebbene infatti anche le azioni di ogni uomo prevedano reazioni, queste non sono mai uguali e contrarie, né tanto meno prevedibili. Non funzioniamo come il rinculo del fucile, siamo macchine che agiscono apparentemente senza logica alcuna e che sfornano, una dopo l’altra, quelle che noi, con un certo timore reverenziale, siamo soliti chiamare conseguenze.
Se vogliamo ostinarci ad essere un minimo ordinati nel nostro innato disordine, possiamo azzardare a dire che esistono due tipi di conseguenze: quelle di porcellana e quelle di velluto.
Nel momento stesso in cui il preziosissimo, costosissimo vaso di porcellana di tua madre viene a contatto con il pavimento, esplodendo in una pioggia di schegge, per quanto tu possa affrettarti a ubriacarlo di attack, o maledire a gran voce la forza di gravità, nonché Galileo e tutti i suoi discendenti, è risaputo che, quando tua madre aprirà la porta di ritorno da un estenuante giornata di lavoro e imprevisti, ti ritroverai ad affrontare impotente il tuo ennesimo, personale apocalisse.
(Definiamo poi con il termine “sfiga” il fatto che magari l’attack sia finito sul tappeto persiano del salotto direttamente importato da Abu Dhabi, trasformando in cemento a presa rapida quel morbido tessuto artigianale).
Le conseguenza di velluto sono invece, e da tempo immemore, le maggiori responsabili dei “sospiri di sollievo”.
Ipotizziamo che la nuova gonna di velluto di tua sorella incontri, o meglio inciampi, sulle forbici a punta arrotondata che usavi per costruire il dinosauro di cartone visto il giorno precedente ad “Art attack”. Ebbene, in questo caso esiste la reale, salvifica possibilità di evitare le urla isteriche dell’ipotetica sorella e la conseguente emicrania. Basta essere provvisti di ago, filo e di una certa abilità nel mestiere del sarto.
Il problema è che siamo di natura incoscienti, instabili e pericolosi, e dunque non sempre le nostri azioni si limitano a rompere vasi o strappare gonne di velluto. Il problema è che la vita non è un tappeto.
Anime, sangue e respiri sono qualcosa con cui mai abbiamo imparato a fare i conti.

Vita cos'è la vita? La vita è quella strada lunga piena di sorprese. E' quella salita infinita. E' quel mare profondo ricco di meraviglie. La vita può essere lunga un sogno oppure una giornata. Vita è un respiro, un sorriso di un bimbo, una lacrima. E' il niente e il tutto.

Jo sei come sempre... così... non trovo la parola giusta per descriverti... forse un misto tra folle e sorprendente! La tua mente è veramente qualcosa di unico! cioè WOW!

Ricordi. Ricordi di un'estate senza fine, ricordi di giorni indimenticabili. Ricord di te, di me e di giornate passate al parco a parlare di tutto. Ricordi di sorrisi, di pianti, di abbracci e di saluti. Ricordi senza fine, ricordi dolci e che fanno sognare. Ricordi di una persona diversa. Ricordi di amici sinceri, di amori e di ogni singolo momento meraviglioso. Ricordi di serate senza fine, e di gelati sciolti al sole. Ricordi di piscine, di camminate e di monumenti. Ricordi di un'estate ormai lontana che non sembra neanche più vera.

E arriverà il giorno in cui qualcuno riuscirà a farti sorridere in modo speciale. Riuscirà a capirti, a farti sognare e mentre lo fisserai negli occhi un brivido t scorrerà lungo la schiena, tanto da farti sentire benissimo. Quando quel giorno scopriarai di amare e sarai convinta che tutto possa cambiare. Sognerai in ogni momento, gli penserai sempre e arriverà il giorno in cui quella parola mai detta uscirà dalle tue labbra e allora saprai di amare veramente.

Ed eccomi perfettamente in equilibrio tra il burrone e la strada. Ferma immobile in un punto di mezzo dal quale prima o poi dovrò spostarmi. Ad un passo da un buco infinito e ad un respiro dalla certezza più immensa. Aspetto, aspetto qualcosa, ma cosa?

hermy................sn veramente senza parole
sn bellissime tt e tre anzi 4 visto k nn avevo commentato "la vita"
mi limito a dirti: WOW!!! sennò rischio di essere ripetitiva con le solite cose Veramente fantastiche, uniche!!
queste sn quelle che ho preferito:

Citazione :

Vita cos'è la vita? La vita è quella strada lunga piena di sorprese. E' quella salita infinita. E' quel mare profondo ricco di meraviglie. La vita può essere lunga un sogno oppure una giornata. Vita è un respiro, un sorriso di un bimbo, una lacrima. E' il niente e il tutto.

Citazione :

Aspetto, aspetto qualcosa, ma cosa?

una spintarella????

ci sono alcuni errori di battitura come:

Citazione :

Ricord di te

ricordi

Citazione :

brivido t scorrerà

ti

Citazione :

scopriarai

scoprirai
ma nn è nnt di che.......
ne aspetto altre

Thinky

Jo Sei UNICA!!!!

Hermy... Come sempre mooolto profonda

bravissime tutte e due

Vivo, vivo aspettandoti. Vivo con te, ma senza poterti dire che ci sono. Vivo legata a te dal respiro più lungo del mondo. Vivo per te perchè mi hai fatto ridere. Vivo per te perchè mi hai fatto piangere

Fantastica anche questa.................
Tocchi sempre degli argomenti così azzeccati e profondi

Thinky

grz thinky!! Io vorrei riuscire così bene anche nelle cose molto importanti!! Voi mi riuscite a capire meglio di chiunque altro... Grazie

Lettera a Elle

Luce mia, mia Saffo,
un’altra mattina sarà testimone del mio affetto per te.
Oh estranea, dolce, familiare, sconosciuta.
Lasciami sognare un tuo abbraccio.
Lascia che io speri di avvicinarmi alla tua essenza, imbarazzata, in questa notte, in queste pagine che mi proteggono.
Ogni mio pensiero salvifico è fatto di te. Spero di non sciuparti usandoti come conforto, sollievo, convinzione.
Preferisco ritirarmi in te piuttosto che nel pianto.
Le tue parole rifocillano di nuova linfa le guance e i polmoni, e so che quando, anche se raramente, ti spogli delle tue inquietudini, ho davanti a me il bruciante autentico di cui vado alla ricerca.
Sei vera da star male, sei quello che nego di temere, quello di cui segretamente ho bisogno.
Per quanto ancora sopporterai questa banalissima me, insensata me, inutile me?
Ma non vedi? Non vedi quante cose, quante persone, quante magnifiche schiere di soli potresti sbaragliare?
Te ne stai seduta accanto a me ogni giorno, ignorando tutto ciò. Io mi guarderò bene dal dirtelo.
Oh, Egoista me.
Questo affetto ti tarpa le ali, ma lascia che io ti stringa e che la mia pelle si impregni del tuo odore, prima di consegnarti la valigetta rossa e di confessarti quanto vali.
Basta il pensiero della ferita per sentire il profumo del sangue, l’esitazione è una benda calda, la sicurezza è inebriante. Come non cedere alla tentazione di tacere?
Ritarderò il tuo addio con la paura che coglie ogni settembre quando giunge il momento di salutare l’estate.
Accarezzerò convulsamente i tuoi capelli con la speranza che qualche spiga di quel grano dorato rimanga tra le mie dita, sotto le mie unghie.
La tua partenza, la tua scomparsa: ineluttabile giungerà come il tempo della semina, perché nessuno se non la grandine può impedire ad un frutto di maturare.
E se anche fossi grandine, mi scioglierei, colpevole, con l’apparizione della prima ammaccatura sulla buccia della ciliegia. Acqua sporca, debole, incapace di continuare.
E, “Si fas est”, certo come la tua effimera presenza sarà il coma in cui scivolerò realizzando la tua assenza.
Ma, se l’unico modo per lenire il dolore è rinunciare all’eternità del ricordo, allora mi aspetta un infinito di sofferenza. Vivrò nella nostalgia del tuo autentico, nella duplice consapevolezza che esiste e che non è più mio.

Jo... Devo dire la verità... Sei sorprendente...
Mi sono commossa... Sul serio (bè...mi emoziono facilmente ma è comunque davvero molto bellaaaa!! )

Jo... oddio... è scritto così bene questo pezzo... sei davvero brava. Non so cos'altro dirti perchè ogni volta che leggo un tuo pezzo mi chiedo: ma perchè questa non è ancora diventata famosa???

Ahhaha curioso...ogni volta che io leggo un mio pezzo penso una cosa del tipo" Perchè sono così maledettamente introspettiva? Dovrei scrivere qualcosa che non sia qualcosa su di me, che riguardi e interessi tutti" Quando si dice opinioni contrastanti

Comunque grazie!

♫ .. Ma con indifferenza mi allontano un po’ da te.. ♫
Una voce ruvida nelle orecchie, la solita canzone, QUELLA canzone e le ciglia bagnate, come gocce di rugiada le lacrime amare di chi non riesce a scrivere. In questa notte immobile, se pur con gli occhi chiusi vedo il foglio bianco davanti a me, la penna che trema, la mano che supplica. Prega di liberarsi dal peso opprimente di una menzogna, dei sensi di colpa che mi schiaccia nel buio e soffoca la mente. Un groviglio confuso di parole, pensieri e musica si sposta dalla testa allo stomaco e qui il mio respiro si fa affannato, rapido, irregolare e la penna scivola con maggiore insicurezza sulla carta, sempre più indecisa, sempre più vogliosa di volare. Con la debolezza di un bambino che muove i suoi primi passi, la punta macchia di nero inchiostro la mia ultima speranza di libertà, lenta e straziante segue il tempo della musica, del battito di un cuore distante chilometri e dei singhiozzi che la bocca ingenua si lascia sfuggire.
Quando riapri gli occhi e sul dannato foglio si materializzano più lacrime che parole, capisci che per rendere tutto questo VERO devi condividerlo con qualcuno o resterà soltanto l’ennesima confessione di un animo che non sa parlare.

Arrivederci amico mio,
aspettami e perdonami:
perdona le promesse che ti ho chiesto di fare
perdona le promesse che non ho saputo mantenere.
E scusami se a volte ti ho fatto soffrire
E scusami se adesso ho scelto l’amore…

♫ Sapessi quanto amore amore c'è, in quest'amicizia che mi soffoca... ♫

che bella! brava Bella!

Bellissima e un po' triste

(sospiro!)

Vita. Tu mi ha colorato questa parola con il colore dei tuoi occhi, con i tuoi sorrisi, con le tue parole sussurrate sotto gli alberi durante giornate di pioggia. Tu che mi hai fatto capire cos'è l'amicizia vera. Mi hai fatto scoprire cosa vuol dire piangere, mi hai fatto capire cosa vuol dire ridere. Tu che sei riuscito a farti mostrare la vera me. Tu che compari come l'arcobaleno così stupendo e così raro. Tu che ti avvicini a me con la tranquillità di sempre, con la stessa semplicità con cui mi dici ciao! Tu che sei riuscito a farmi sorridere e piangere come nessun'altro!! ora dove sei?

Tremano le gambe, tremano le braccia, tremo io. Improvvisa, la risposta che cercavo è arrivata. In sottofondo un violento acquazzone e la canzone che mi fa compagnia in questi giorni. Nuove lacrime rigano copiose il mio volto, calde lacrime, lacrime che lamentano la tua mancanza, lacrime che mi fanno venir voglia di correre da te e abbracciarti, perché il calore di un abbraccio forse è l’unico modo per farti sentire davvero cosa ho dentro…
Ho capito, tutto. Ancora una volta il mio pensiero era giusto, e ancora una volta, come un cretino, ho ripetuto lo stesso errore: sono stato fermo, ad aspettare chissà cosa, a pensare che non era possibile che fosse come pensavo io, perché io sono quello che perde, sempre, e che non può avere ragione. Se solo riuscissi a credere ogni tanto in me stesso.. se solo quell’”orsetto” riuscisse ad uscire fuori.. E invece niente. Sono rimasto fermo, ho aspettato, ma ora basta, basta aspettare e perdere tutti i treni che mi passano davanti.
Possibile che non capisci che ti ho già perdonata? Che da subito, da quando ho capito, ho deciso che non sarebbe cambiato nulla?
Eppure.. mi sembrava di avertelo fatto capire: “chi più felice, chi meno, siamo ancora qui..” ti avevo detto.. mi sembrava chiaro, possibile non l’abbia capito? O forse l’hai capito, ma non mi hai creduto, perché sai che per far star bene te fingerei di star bene anche io?
Credimi, cara, ti prego, credimi.. Stavo sicuramente meglio poco più di una settimana fa, su questo non c’è dubbio, ma stavo bene anche fino a Martedì, non come prima, ma comunque bene, perché ti sentivo vicina, perché nonostante tutto tu eri ancora con me. È da Martedì che io sto male, da quando manchi te, te che mi stampavi in faccia quel sorriso ebete, te che riuscivi sempre a migliorare qualsiasi giornata.. credimi.. ho bisogno di te, come penso tu abbia bisogno di me..
Mi manchi, tanto.. davvero tanto.. troppo..

Ma che poeti siete?!
sn fiero di voi!