THE IMPOSSIBLE MADE POSSIBLE: risvolti improbabili e storie incredibili nel mondo di HP

perdonatemi gli errori di battitura

Per quanto riguarda Harry/Hermione NO NO NO assolutamente no io non li ho mai immaginati assieme e anke ora ke si sa il finale della storia quando leggo un testo su loro due ke stann assieme mi fa una certa impressione ma appunto per questo volevo chiedervi voi riuscite a vedere il capitolo 2 dei link pubblicati da Enrico??? risp per favore!!

joker-potter94 ha scritto:

Per quanto riguarda Harry/Hermione NO NO NO assolutamente no io non li ho mai immaginati assieme e anke ora ke si sa il finale della storia quando leggo un testo su loro due ke stann assieme mi fa una certa impressione ma appunto per questo volevo chiedervi voi riuscite a vedere il capitolo 2 dei link pubblicati da Enrico??? risp per favore!!

Sono andato a controllare, il capitolo credo sia stato rimosso dall'utente che lo ha scritto

grazie lo stesso :D

Stamattina, mentre facevo colazione, ho riletto un capitolo di Harry POtter. Complice l'atmosfera natalizia, che ormai dilaga, mi è venuta in mente questa breve storia.
L'ho postata qui, sperando che vi possa piacere, ma so di essere fuori esercizio!
Spero che serva anche a me, per farmi ritornare la voglia e qualche idea per il libro. Buona lettura!


Quell’anno Natale arrivò talmente in fretta che nemmeno se ne accorse. Tutto intorno a lui era ricoperto di neve e il clima era piacevole, secco, da poter passare la giornata all’aperto. Lui però, aveva occhi solo per la pozione che gli ribolliva pigra dinanzi ed era in uno stato di attesa febbrile. Forse, finalmente, dopo tanti anni di tentativi, avrebbe saputo… sarebbe riuscito nel suo intento? Tutti, sua moglie, i suoi migliori amici, gli avevano detto che era folle, che alla magia oscura non si può porre rimedio. Lui sapeva di potercela fare. Non aveva forse studiato anni e anni, imparato un mestiere difficile e complicato, subito umiliazioni e sconfitte, solo per arrivare a quel momento? La Battaglia di Hogwarts era finita da anni, e quantomeno aveva imparato qualcosa sul valore di certi tipi di sacrificio. Non sarebbe stato lo scetticismo di chi gli stava intorno, a fermarlo.
L’ultimo plop annunciò che l’antidoto era pronto. Lo raccolse con estrema cura in una fiala che ripose nella tasca della veste, protetta da una custodia di cuoio, indossò il Mantello e si allontanò a piedi da quella che ormai, dopo anni di lavoro, poteva definire casa sua. Alla moglie aveva detto di dover fare degli straordinari, e lei aveva capito. Era così frequente che tornasse tardi che quasi non ci faceva più caso. Appena arrivato fuori dei confini dell’edificio, si Smaterializzò per Materializzarsi in uno spazio aperto. Nessuno poteva vederlo, era ovvio, ma si mosse comunque con circospezione. Se l’avessero scoperto, avrebbe solo dovuto dire la verità: stava andando a trovare i suoi genitori, lontano da sguardi indiscreti. Non ne poteva più, davvero, di una vita fatta di sguardi curiosi. Una volta tanto voleva stare con loro senza che la gente lo compatisse. La strada si fece più affollata, forse perché era Natale. I babbani si riversavano nei negozi per effettuare le ultime compere, una canzone lieta e coinvolgente rendeva tutto più allegro. Let it’s snow, let it’s snow, let it’s snow…
Attraversò la barriera incantata e si ritrovò a scansare molta più gente di quanta non si aspettasse. Evidentemente, i maghi volevano stare vicini ai loro cari, anche se era la vigilia e c’era il cenone da preparare. Si avviò furtivo lungo i vari settori, che ormai conosceva così bene, la mente rivolta ai suoi genitori, finchè li raggiunse. Erano lì, immobili, e dove altro avrebbero potuto essere?
Per colpa di Voldemort non avevano più avuto una vita. Per colpa di Voldemort, avevano dovuto patire le pene dell’inferno, e non avrebbero più stretto il loro unico figlio tra le braccia. Voldemort, con la Magia Oscura, gli aveva strappato i suoi genitori. Ma adesso le cose potevano cambiare. Tutti i suoi tentativi erano stati inutili, ma questa volta, ne era certo, ce l’avrebbe fatta. I suoi ultimi esperimenti avevano dato buoni risultati, anche se la coscienza gli rimordeva un po’, perché per portarli avanti aveva dovuto sacrificare molto: ore di lavoro, tempo per la famiglia, molti esseri viventi. Ma se fosse riuscito nel suo intento… Hermione l’aveva avvisato di non scherzare con certe cose: la magia poteva avere effetti imprevedibili. Per questo aveva deciso di affrontare quest’impresa da solo, come un novello dottor Frankenstain, senza dire a nessuno dove si era recato.
Si avvicinò cauto dove giacevano i suoi genitori, pronunciò degli incantesimi di protezione. Nessuno poteva vederli, o sentire quello che stava facendo. li scoprì con cautela e li osservò con immenso timore. Sembravano solo profondamente addormentati, identici a tanti anni prima. Versò sulle loro labbra una goccia di pozione per ciascuno, e attese, il Mantello dell’invisibilità ancora addosso, la testa tra le mani, incapace di guardare quello che stava succedendo. L’atmosfera natalizia si era trasformata in qualcosa di molto più lugubre, e il suo cuore batteva all’impazzata nel petto. Quale follia era mai quella? Come poteva pensare che funzionasse? I morti non ritornano, lo sai, si disse, sconsolato, dopo che non era successo nulla.
Poi un gemito, un fruscio di abiti. La donna di fronte a lui aveva aperto gli occhi. D’istinto si levò il Mantello e cadde in ginocchio di fianco a lei.
“Figlio mio...cosa è mai accaduto?”
Neville scoppiò a piangere sul petto della madre. La pozione aveva funzionato.

  fantastico!

fino all'ultimo pensavo fosse harry che stesse pasticciando con non so quale magia...  
testo scorrevole, corretto, tranquillo e piacevole!