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 Che ricordi, Harry!

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kinderangie

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MessaggioTitolo: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptyVen Apr 08 2011, 17:16

Harry si materializzò dietro alla siepe che delimitava il piccolo cimitero di Godric's Hollow.
Era molto freddo e la neve copriva candidamente ogni cosa con il suo manto. Ricordò la visita fatta poco più di un anno prima insieme a Hermione: la prima volta che aveva visto la tomba dei suoi genitori. Il ricordo gli fece velare lo sguardo, ma si stropicciò gli occhi e si concentrò su quello che lo circondava.
Era l'ora di pranzo e si sentivano tenui rumori provenire dal paese.
Una voce molto vicina lo fece trasalire; si nascose dietro ad un cespuglio più fitto e cercò di capire chi fosse. Nessuno sapeva che lui era lì ma, memore del brutto scherzo giocatogli da Nagini, non voleva farsi cogliere di sorpresa.
Si trattava solo del parroco della chiesa vicina che parlava con una donna: erano appena usciti da una piccola porta sul retro, forse l'abitazione dell'uomo.
Aspettò trepidante che finissero di parlare e la donna si allontanasse, non voleva perdere tempo, ma non voleva nemmeno entrare nel suo paese nascosto sotto il mantello. Voleva sentirsi libero di girare per le strade e di sentirsi a casa, anche se era quasi sicuro che la cosa poteva attirare molti sguardi curiosi da dietro le finestre.
Appena l'uomo chiuse la porta dietro di sé, girò intorno alla siepe e aprì piano il cancelletto che conduceva al cimitero. Qualcuno era passato di lì di recente perchè la neve era sporca e pesticciata: il suo sguardo seguì la varie tracce lasciata da chi l'aveva preceduto; una di esse, ricoperta da un velo di neve fresca, pertanto fatta almeno qualche giorno prima conduceva verso la zona dove doveva andare e quindi la seguì.
Si ritrovò di fronte alla tomba di Ignatus Peverell; che cosa strana...chi poteva essere interessato a quella tomba? Si guardò intorno e si chiese se non lo stessero aspettando di nuovo. In fondo, era logico che lui sarebbe tornato lì, prima o poi, e quindi il rischio lo avrebbe sempre corso. Però la cosa strana era che fossero andati proprio a "quella" tomba. Che c'entrassero i doni della morte?
Continuando a guardarsi intorno circospetto si avvicinò al luogo dove riposavano i suoi genitori e, dopo averlo ripulita dalla neve che lo ricopriva, fece apparire una piccola corona di agrifoglio e la poggiò sopra la lapide. Una lacrima solitaria scese lungo la guancia sinistra e lui riuscì a percepire ogni istante del suo percorso fino al mento. Intorno a lui solo silenzio, lo stormire degli alberi mossi dalla leggera brezza creava una specie di sottofondo lugubre.
Osservò per alcuni minuti la fotografia dalla quale i suoi genitori lo guardavano sorridenti, come una doccia ghiacciata lo colpì improvvisamente la consapevolezza che non li avrebbe davvero mai più rivisti, tranne che nelle pochissime foto che aveva nell'album di Hagrid.
Anche se erano irreali, anche se sapeva perfettamente che erano solo frutto di incantesimi o della pietra, averli avuti accanto a sè gli aveva dato forza e una bella sensazione, nonostante fosse sempre accaduto in momenti cruciali della sua vita.
Era arrivato il momento di fare quello che ormai stava rimandando da troppo tempo!
Uscì dal cimitero richiudendosi il cancelletto cigolante alle spalle e sentì un rumore provenire dalla chiesa; si immobilizzò e si voltò velocemente verso l'origine del suono mettendo la mano in tasca e afferrando la bacchetta. Era solo il parroco che si era affacciato alla finestra per controllare chi fosse uscito dal cimitero; Harry gli fece un cenno con la testa e si allontanò velocemente continuando a guardarsi intorno.
Si diresse verso la piazza principale, ma alcuni uomini uscirono dal pub, situato proprio al centro del paese, parlando e scherzando tra loro ad alta voce perciò Harry decise di voltare in una stradina che trovò sulla sua destra e che portava verso il limitare del paese, verso la sua casa.
Ogni tanto aveva l'impressione che le finestre accanto a cui passava prendessero vita: certamente le persone all'interno si chiedevano chi fosse quel ragazzo sconosciuto che si aggirava solitario tra le loro case.
Teneva sempre la mano in tasca, pronta a stringersi intorno alla bacchetta in caso di bisogno.
Arrivato di fronte al cancello di casa sua fece per aprirlo e subito gli si parò davanti il cartello, emergente dall'erba e dai rovi aggrovigliati, messo lì dal Ministero con i messaggi di cordoglio, di ammirazione e di gratitudine che molti maghi avevano lasciato visitando quel luogo di morte e disperazione, ma anche di speranza. L'emozione lo colse improvviso.
Prese un grandissimo respiro e tenendo in mano la bacchetta si concentrò sulle parole che gli aveva rivelato Kingsley e che gli avrebbero permesso di entrare e fece un passo avanti. Il cartello si abbassò lasciandolo passare, fatti pochi passi si rialzò a chiudere nuovamente l'accesso a quel luogo. Harry alzò lo sguardo e l'orrore per quello che era accaduto gli si mostrò in tutta la sua evidenza. Un'intera ala della casa era crollata, ma quello lo sapeva, quello a cui non era preparato era trovarsi di fronte il contenuto che il crollo aveva portato con sé e che in parte era bruciato. Sicuramente era stato fatto un qualche incantesimo per proteggere gli oggetti dalle intemperie perchè era ancora tutto come quel giorno. Solo l'erba, cresciuta intorno alle macerie, faceva percepire che era passato molto tempo, infatti arrivava alla vita di Harry.
Non riusciva a muoversi, continuava ad osservare tutte quelle cose sparse e distrutte di fronte ai suoi occhi.
Nonostante ci avesse provato molte volte, non riusciva proprio a ricordare niente di quella notte; le uniche cose che gli tornavano in mente erano l'urlo di sua madre, ma solo grazie ai dissennatori che l'avevano recuperato dal suo inconscio, e qualche vaga immagine di ciò che era riuscito a vedere nel collegamento con la mente di Voldemort dopo l'incontro/scontro con Bathilda/Nagini.
Mosse qualche passo verso un pezzo di carta che sventolava lievemente sotto un grosso pezzo di legno: un lembo di foto. Si vedevano solo una parte di una maglia azzurra e pantaloni di felpa dello stesso colore che davano l'impressione di essere di un bambino. Lui! Era una sua foto di quando era piccolo; la strinse nella mano e si guardò intorno sperando di trovarne altri pezzi. C'erano molti pezzi di carta in giro, ma erano solo pagine bruciacchiate di libri esplosi. Si fece strada tra l'erba folta cercando altri ricordi.
Mentre il suo sguardo vagava in giro la sua mente registrava lentamente tutta la distruzione che era avvenuta quel giorno. Un cavallino di plastica stava vicino ad alcune schegge di vetro e poco più in là una cornice d'argento piegata malamente.
I suoi occhi vennero attratti da una piccola scopa: era quella di cui parlava sua mamma nella lettera a Sirius che aveva trovato a Grimmauld Place!
La raccolse e la strinse al petto mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime e gli impedivano di vedere tutte le altre cose abbandonate, anche se la sofferenza dilagava dentro di lui..
Si asciugò gli occhi, si fece forza e decise di provare ad entrare in casa dopo aver dato un ultimo sguardo verso la parte alta della casa: quella esplosa. Era una ferita aperta nel suo cuore!
Tutto il muro era coperto di edera e altri rampicanti che impedivano quasi di vedere la porta d'ingresso.
Riuscì a liberarla strappando tralci e foglie, poi la spinse e si ritrovò nell'ingresso: calcinacci e ragnatele ovunque, ma soprattutto una grandissima confusione di oggetti sparsi a terra, come se fossero passati a perquisire la casa senza nessun rispetto.
Una rabbia furiosa si impossessò di lui e avrebbe voluto mettersi a pulire tutto, a sistemare ogni oggetto al giusto posto... ma si rese conto ben presto che non avrebbe nemmeno saputo quale fosse il "giusto posto".
Lacrime calde si sostituirono alla rabbia, si tolse gli occhiali e si pulì gli occhi con la manica del mantello.
Pulì poi le lenti, cercando di calmarsi rimanendo fermo in quell'ambiente catastrofico.

Cosa pensava di trovare? Chissà quale speranza lo aveva fatto entrare...

Mosse alcuni passi ed entrò nella cucina, forse la stanza che aveva subito meno gli effetti dell'esplosione, anche se ogni anta dei mobili era aperta ed alcuni cassetti giacevano in terra con il contenuto sparso sotto di loro. C'erano alcune scatolette di legumi in fondo ad uno scaffale, scatole di cartone rovesciate in terra, ormai irriconoscibili, il cui contenuto era sicuramente stato già mangiato da formiche e topi; i piatti erano nell'acquaio, ricoperti da uno spesso strato di polvere.

Si diresse allora verso il soggiorno, proprio sulla soglia della stanza suo padre senza bacchetta era stato ucciso, colpito dalla furia omicida di Voldemort. Chissà dov'era la bacchetta, l'avevano presa quelli del Ministero?
Vicino alla balaustra delle scale, piegata dalla maledizione in una forma senza senso, c'era la carrozzina con una vasta bruciatura che la trapassava.
Nel soggiorno c'erano libri sparsi a terra, l'imbottitura del divano era stata tirata fuori dai cuscini e c'erano schegge di un vaso di vetro che scricchiolavano sotto i suoi scarponi. Raccolse un libro: "Le Fiabe di Beda il Bardo", ironia della sorte, chissà se suo padre glielo leggeva la sera per farlo addormentare. O forse suo padre lo stava leggendo proprio in relazione al mantello che aveva prestato a Silente? Chissà.
Avrebbe avuto tante domande da fargli, ma ormai le risposte non sarebbero più arrivate.
Un volume quasi sotto al tavolino di fianco al divano attirò il suo sguardo; aveva alcuni fiori sulla copertina, lo prese e si mise a sfogliarlo. Era di sua mamma, conteneva ricette e consigli di giardinaggio. La calligrafia era la stessa della lettera che aveva trovato. Pulì alla meglio con la mano una sedia lì vicino, appoggiò sul tavolo la piccola scopa che aveva tenuto stretta per tutto il tempo e che non riusciva a lasciare, mise in tasca il pezzetto di foto e si sedette con il libro tra le mani. Di nuovo lo assalì la tristezza, i ricordi di quello che era accaduto, la rabbia per quello che avevano fatto alla sua casa e che nessuno aveva pensato a sistemare, nemmeno zia Petunia si era mai premurata di andare a vedere quello che era accaduto, altrimenti non avrebbe mai lasciato quel disordine immane.
Aprì il libro e cominciò a leggere i titoli delle ricette scritti in cima alle pagine che sfogliava. Quasi su ogni pagina c'erano piccoli disegni a penna che ritraevano soprattutto fiori, tralci di foglie e qualche cuore. I consigli di giardinaggio erano scritti con inchiostro verde. Mentre sfogliava il libro sentiva una morsa al petto farsi sempre più stretta e gli occhi riempirsi ancora di lacrime. Chiuse il libro da cui uscì una nuvola di polvere e lo mise nello zainetto. Riprese in mano la piccola scopa e salì le scale. Gli effetti dello scoppio erano sempre più evidenti e dallo squarcio proveniva un vento molto teso e freddo.
Il sole stava tramontando e ci vedeva sempre meno. Provò ad accendere la luce, ma l'interruttore scattò senza che accadesse niente. «Lumos» esclamò e, tenendo la bacchetta di fronte a sé, entrò nella stanza di fronte alle scale: la camera dei suoi genitori.
Anche lì il disordine regnava sovrano e la polvere e le ragnatele coprivano tutto. Su uno dei comodini qualcosa luccicò quando venne colpito dalla luce della bacchetta: era un paio di occhiali, sicuramente di suo padre. Li prese e li tenne in mano per qualche istante come se potessero in qualche modo trasmettergli qualcosa di lui, li mise con cura in tasca, poi girò intorno al letto e guardò nel portagioie d'argento che era sul comodino di sua mamma: alcune collanine, due paia di piccoli orecchini con la pietra azzurra. Li tenne tra le mani, dopo aver appoggiato la scopa, e chiuse gli occhi mentre l'urlo di sua mamma riecheggiava sempre più acuto nella sua mente. Mise anche quelle cose nello zainetto.
Era arrivato il momento di entrare nella sua stanza...
Superò la stanza da bagno, concedendole un'occhiata veloce e si ritrovò di fronte gli alberi del giardino.
Della stanza non era praticamente rimasto niente. Le schegge di legno in giardino appartenevano sicuramente al suo lettino. Le pareti erano ricoperte di chiazze nero-verdastre ed un orsacchiotto di peluche, con l'imbottitura che fuoriusciva dal pancino, era sotto la sedia caduta nell'angolo vicino alla porta. quella che Voldemort aveva spinto via entrando.
L'urlo sembrava spaccare la sua testa e sentì un vago dolore nel punto in cui l'aveva colpito l'anatema che uccide. Si prese la testa tra le mani e scoppiò in un pianto inconsolabile nel quale sfogò tutto quello che si era tenuto dentro per 18 anni: rabbia, frustrazione, tristezza, sofferenza e soprattutto quella sensazione di abbandono che lo aveva sempre accompagnato.
Quando i singhiozzi cominciarono a diradarsi, si tolse gli occhiali, si asciugò gli occhi gonfi e tumefatti; si recò nel bagno e provò ad aprire l'acqua. Dal rubinetto non uscì niente, solo un gorgoglio lontano nei tubi, che poi cominciarono a fischiare: un fischio acuto e lancinante che terminò solo quando Harry ruotò nuovamente la manopola.
Riscese le scale cercando di pulire gli occhiali di nuovo con il lembo della manica del mantello, ma non riuscì ad ottenere un buon risultato, allora lo fece con un colpo di bacchetta. Gli occhiali erano di nuovo splendenti, ma la stessa cosa non si poteva dire dei suoi occhi. Ormai gli pungevano in modo insopportabile. Si guardò intorno un'ultima volta mentre era nel soggiorno, poi uscì. Ormai era calata la notte, il freddo era più intenso ed il vento ululava tra le fronde degli alberi. Sorpassò il cancello e si smaterializzò senza voltarsi.


Ultima modifica di kinderangie il Dom Apr 10 2011, 17:43 - modificato 1 volta.
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LadyProffa

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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptyVen Apr 08 2011, 22:00

uuuuuuuhm...uuuuuhm...e ancora UUUUHM!

Bel testo, lo devo dire (a parte qualche ripetizione di termini che secondo me lo rende un pò pesante) ma la mia domanda è: CHE SENSO HA???

Perchè ci va? Che ci scopre? Magari qualcosa scritto nel libro di ricette che parla di Azucena? Magari una super-arma segreta o qualche cimelio legato ai Peverell che gli fa capire come sconfiggere i cattivoni?
NON SI SA (o tu lo sai e non vuoi dircelo?)
Senz'altro mi hai stuzzicato la fantasia (per l'appetito, non c'è problema, è sempre stuzzicato!) ed è certo che una sua visita nella sua ex casa potrebbe andare abbastanza così, anche se mi sembra un pò somigliante al suo sopralluogo in Grimmould Place (stasera trovo tutte le somiglianze Razz )

Vedremo, vedremo se si può collocare Very Happy Intanto, complimenti! cheers
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Ludovic Bagman
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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptyVen Apr 08 2011, 23:34

Citazione :
allora prese la bacchetta "Oculum netta"
boh Sad sto diventando vecchio.. non ricordo se c'erano incantesimi per pulire gli occhiali... da notare il fatto che nel film "Harry Potter e La Pietra Filosofale" pare che Hermione usi "Oculus Reparo" per pulire e non per riparare Smile ma ripeto.. boh!

cheers gran bel testo! Intrigante, toccante, appassionante anche se non accade semplicemente NULLA! Very Happy .. inutile dire che mi è piaciuta molto la descrizione della casa e quello che ci trova e come la trova!
l'unica cosa che non sopporto è che Harry si sia fatto dare la parola d'ordine da Kingsley No ... come nella discussione ho detto più volte: Harry, come legittimo proprietario, può entrare tranquillamente in casa SUA! Very Happy

ottimo!
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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptySab Apr 09 2011, 10:17

Ludo ha scritto:
da notare il fatto che nel film "Harry Potter e La Pietra Filosofale" pare che Hermione usi "Oculus Reparo" per pulire e non per riparare

Mmm... a par di ricordare che li ripari. Li teneva insieme con lo scotch, no?
Se no "li pulì con un colpo di bacchetta" e via.

Quanto è piagnone Harry... Razz


Anch'io però non riesco a trovare una collocazione al testo scratch
Da tenere comunque in considerazione qualora ci s'inventasse una visita motivata alla sua vecchia casa! A meno che non la inventi proprio te e lo sistemi, il che sarebbe ancora meglio Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptySab Apr 09 2011, 10:56

La parte del cimitero è tremendamente simile al capitolo "Compleanno a Godric's Hollow", la parte della casa sembra che non dica nulla... ma in teoria tutto dovrebbe essere così: sembrare di non dire nulla e invece...

Io la inserirei nel capitolo sopracitato Razz Razz Razz Razz
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kinderangie

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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptySab Apr 09 2011, 11:05

Avete ragione tutti...non succede praticamente niente, a parte che trov molti oggetti e se vogliamo ognuno di essi può diventare un indizio se ben usato.
Non ho voluto coscientemente indicarlo precisamente, così da lasciarmi libertà di movimento quando servirà, se mai servirà.
(nel sottofondo della carrozzina? Nel portagioie della mamma? nel libro di ricette?)
Io l'ho scritto proprio perchè pensavo che potrebbe trovarci qualcosa di utile....

Hai ragione Ludo, non dovrebbe servire a Harry una parola d'ordine, ma siccome in hp7 lui tocca il cancello e appare il cartello (come a impedire l'entrata)... non sappiamo se lui facendo un ulteriore passo avanti avrebbe fatto abbassare il cartello e sarebbe potuto entrare... perciò ho pensato a qualcosa del genere, ma a cambiare si fa presto.

Lo so Lady, ha un che di Grimmauld Place in hp7, ma non possiamo continuare a evitare che Harry abbia voglia di tornare nella sua casa...non è normale.
Non c'è bisogno forse di un storia troppo precisa, ma già che c'ero mi è piaciuto dare una descrizione molto ampia.

Per il discorso di pulire gli occhiali....vabbè ho voluto prendere proprio spunto da Oculus reparo sostituendo reparo con netta...ma si può anche dire come propone Herm.

Per la parte del cimitero...si certo non è che si possa dire molto di diverso, volevo solo mettere il sospetto sul fatto che qualcuno fosse andato alla tomba di Ignatus...
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abo




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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptySab Apr 09 2011, 17:39

Ci sono due cose che non mi convincono troppo.

La prima: se il Ministero è intervenuto con degli incantesimi di protezione, allora mi sembra eccessiva la presenza di tutta quella verzura. Sulla polvere, daccordo: questa s'infila dappertutto. Ma se volevano mantenere lo status quo, allora gli incantesimi avrebbero dovuto tener fuori gli animali, rendere gli interni immuni alle intemperie e, infine, limitare al solo esterno la crescita di erbe, erbaccie, rampicanti e così via.
Il contrasto che si viene a creare tra la "protezione" contro il tempo, e una descrizione particolareggiata di quanto il tempo abbia avuto la meglio .... beh, mi sembra che stoni.
Ma può tranquillamente essere che sbaglio io, eh! affraid

La seconda: scusa, che-cosa-avrebbe-potuto-fare-PETUNIA? Shocked Non ti stai riferendo alla Petunia che conosciamo noi, vero? Shocked
No, perchè, dopo aver conosciuto Petunia per sette anni, nonostante qualche LIEVISSIMA attenuante derivata dai ricordi di Piton, pensare che Harry possa anche solo lontanamente credere che la zia avrebbe potuto fare quanto tu suggerisci, equivale a farlo essere talmente ottimista da rasentare la stoltezza! Laughing
Avessi detto Duddy, ancora ancora, ma zia Petunia? Shocked
NOOOOOOOOOOOO! Laughing

Quindi, il libro di ricette è un colpo di genio!
Siccome si dice che la scrittura riveli tante cose della persona, questo è un libro dal quale Harry potrebbe capire tantissimo di sua madre.
Complimenti!

A parte questo, mi è piaciuto.


Per il momento

Te saludi
Wink
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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptyDom Apr 10 2011, 11:54

Che bel testo! Very Happy Ho sempre pensato che Harry doveva aver voglia di andare a casa dei genitori ma io non l'avrei descritto così, ovvero, l'avrei fatta essere una cosa molto più felice per Harry che così triste. Pianti di commozione, non di rabbia, facciamolo sciogliere, ormai Voldy è andato, non può provare ancora vendetta nei suoi confronti!! Razz
Per i flashback provocati da questo testo, direi che ci stanno... Wink Perchè no?? Very Happy Mi sembra giusto... e poi, poi per l'incanto, io avrei usato semplicemente 'Gratta e Netta', o come ha detto Herm! Smile Mi sembra inutile creare incantesimi che non ci servono granchè...
Dette queste piccole criticucce...basta! Very Happy Ti faccio i miei complimenti, ci sarebbe da modificare, ma va alla grande lo stesso! Wink
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kinderangie

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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptyDom Apr 10 2011, 17:52

Grazie per i vostri commenti e consigli.
Allora rispondo per primo ad Abo:
punto primo: la "verzura" come la chiami tu era presente anche in hp7 quando Harry ed Hermione sono andati lì la prima volta. Zia Row dice proprio che nel giardino si vedeva l'erba cresciuta così tanto che arrivava alla vita dei ragazzi...(nonostante fosse inverno e forse sarebbe dovuto essere tutto coperto di neve...vabbè, lasciamo stare).
Io ho ripreso questa cosa da lei, ma volendo far ritrovare qualcosa di intatto a Harry ho pensato che forse il ministero avesse fatto qualcosa affinchè le cose non si deteriorassero nonostante il passare del tempo, l'umidità e madre natura!
Razz
punto secondo: certo noi tutti sappiamo quello che Petunia pensava di sua sorella e del fatto che era stata costretta ad accollarsi anche un nipote non desiderato. Ma sapendo come lei fosse sempre tutta perfettina, un po' di rabbia penso che sia normale...insomma lui vorrebbe pulire tutto e pensa solo che se ci avesse pensato lei a suo tempo (insomma se non fosse stata l'arcigna indisponente, antipatica zia che si era ritrovato)...
Ma non è una frase utile a qualcosa, quindi si può togliere tranquillamente.

Adesso passo a Nanaly:
Ho sistemato la faccenda occhiali, così la facciamo finita, insomma non mi pareva di aver fatto una cosa così assurda a mettere insieme due parole già strausate da zia Row, ma se da tanto fastidio, si toglie e via.
La rabbia di Harry è più che giustificata, sia per quello che Voldy ha fatto a lui e alla sua famiglia (anche se ormai l'ha sconfitto, non credere che il dolore sia poi molto diminuito...insomma non li ha mai conosciuti....), sia a ricollegare quello che aveva visto nella sua mente dopo l'incontro con Nagini dell'anno prima con le stanze effettive dove i fatti erano accaduti.
Deve essere straziante, o almeno per me lo è.

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miranda




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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptySab Apr 16 2011, 18:25

per pulire od asciugare gli occhiali si può usare l'incantesimo "tergeo", che tra l'altro è stato usato in uno dei sette libri, almeno così ricordo, ma anche non fosse sarebbe comunque appropriato. Invece mi pare sbagliato usare "il lembo della manica del mantello" perché i mantelli non hanno maniche, per cui sarà sufficente dire "il lembo del matello". Si tratta comunque di un buon/bel testo, ciao
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LadyProffa

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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptyDom Apr 17 2011, 16:37

Tergeo lo usa >Ro nel 7° per pulire il fazzoletto che porge ad Hermione che sta piangendo...mai usato per gli occhiali...secondo me andava benissimo oculus netta, comunque, mi sembrano sottigliezze! la manica della veste, forse?
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kinderangie

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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptyDom Apr 17 2011, 19:54

Vabbè... sono sottigliezze... cioè...se mai un giorno si dovesse usare questo testo si sistemerà tutto, sennò si lascia lì e fine....Razz
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Frankie.

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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptyMar Apr 19 2011, 16:31

Letto...in ritardo...sorry Angie Embarassed Mi è piaciuto, anche se come gli altri non so dove vuoi condurci... Smile

Quoto le cose che hanno già scritto prima di me, in più... aggiungo...
Citazione :
il suo sguardo seguì la varie tracce lasciata da chi l'aveva preceduto; una di esse, ricoperta da un velo di neve fresca, pertanto fatta almeno qualche giorno prima conduceva verso la zona dove doveva andare e quindi la seguì.

Si deve far capire meglio che si tratta...di orme... perché sono orme di passi, vero?

Citazione :
Osservò per alcuni minuti la fotografia dalla quale i suoi genitori lo guardavano sorridenti, come una doccia ghiacciata lo colpì improvvisamente la consapevolezza che non li avrebbe davvero mai più rivisti, tranne che nelle pochissime foto che aveva nell'album di Hagrid.

Sono morti e questo lo sa da un bel pò, "doccia ghiacciata", meglio un "morso" allo stomaco, quello provocato dai ricordi dolorosi o dalle consapevolezze immutabili.


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kinderangie

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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! EmptyMar Apr 19 2011, 17:26

Sapevo che dovevo farlo leggere prima a te.... Razz
Hai ragione sulle orme... potevo specificare meglio.

Sul discorso fotografia...beh, in effetti è spiegato un po' frettolosamente.
Harry sa benissimo che i suoi sono morti da molto tempoe che mai e poi mai li rivedrà...ma li ha visti durante il contatto della bacchetta con Voldy e anche quando aveva la Pietra della resurrezione....erano realtà virtuali, ma migliori di una fotografia. Ecco mi riferivo a questo, niente di più.

Dove voglio andare a parare?
Lascio a chiunque la voglia di far volare la fantasia e decidere come continuerà....

Mi piace pensare che Harry trovi qualcosa di importante a casa sua....cosa????

Comunque grazie a tutti per aver letto e commentato.
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MessaggioTitolo: Re: Che ricordi, Harry!   harry - Che ricordi, Harry! Empty

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