Harry, ricordi e fantasmi

Harry si destò. Non aveva ancora finito la relazione sulle tipologie trasfigurative per il professor Unglick. Ron accanto a lui aveva poggiato i piedi al tavolo e sulla pergamena era posata una cacca di leotordo, appallottolato li vicino, con alla zampa una lettera. Harry decise che era troppo stanco per curiosare, così si guardò intorno. Un elfo domestico gironzolava per la sala comune deserta, sistemando qua e là. Il camino era ancora pieno di brace. La luna era piena. Il platano picchiatore nel parco agitava i rami al ritmo del vento. Grattastinchi sfiorò i suoi polpacci, facendolo sussultare. Harry decise di passare la notte in giro per il castello. Il suo subconscio non aveva non potuto cogliore nell’atmosfera i riferimenti a tutti suoi amici passati a miglior vita. Si trovò a chiedersi come sarebbe stato andare avanti, proprio mentre passava il ritratto della signora grassa. Avvolto nel mantello passeggiò per i corridoi, trovò una Luna sonnambula, un gruppetto di giovani americani e i professori Vitious e Unglick a pattugliare i corridoi. Vagò per il castello, fino al settimo piano. Voglio una stanza dove i ritratti dei miei compagni morti siano appesi. Al terzo passaggio questa si aprì, ma con un balzo indietro, aperta la porta, Harry dovette ripararsi dall’Ardemonio che corrodeva la stanza delle necessità. Notò però con piacere che in mezzo alla sala, priva ora di ogni oggetto o mobile, c’era una scala di legno, che non veniva attaccata dal fuoco, e questa conduceva a un piano superiore. Il problema era solo arrivare alla scala. Harry chiuse la porta. Ci avrebbe pensato quando avrebbe trovato un antimaledizione. Camminò ancora per i corridoi, controllando ad ogni angolo se ci fosse una presenza nel successivo camminamento, ma continuando per le scale arrivò dinanzi alla porta della botola al terzo piano. La aprì lentamente. Hagrid gli aveva detto che Fuffi viveva ora nella foresta. Il tranello del diavolo lo aspettava. Con un po’ di agitazione, più dovuta ai ricordi che alla reale sorpresa mormoro un incantesimo abbagliante, e si liberò con facilità. Attraverso i corridoi di pietra che aveva già percorso anni prima. Il gocciolio dell’acqua lo accompagnava. Arrivò un rumore di battito d’ali, e ancora una volta, Harry trovò dinanzi uno stormo di chiavi alate. Accio chiave mormorò. Senza sorpresa Harry constatò che non funzionava. Harry si sentiva passivo, come se il corpo lo conducesse dove voleva, e la mente vaga fra i ricordi. La porta in fondo alla enorme sala era però aperta, così come gli scacchi in quella successiva. Della pozione per superare il fuoco ne era rimasta qualche goccia, nella ampolla posta per terra. “Chissà perché non si è consumata” pensò Harry. Mormorò un incantesimo rimpollante . Il liquido nero crebbe e fu come se il suo corpo venisse invaso dal ghiaccio. Come anni prima chiuse gli occhi e attraversò il fuoco. L’ultima stanza era lì. Non c’era più lo specchio, e della polvere nera era appoggiata su degli scalini. Era dove Raptor si era consumato. Dei vestiti e un turbante giacevano lì sopra quella cenere. Harry pensò al fatto che questa era un’altra sala sfuggita ai malandrini. Si sedette proprio dove aveva rischiato di morire dal dolore, quando Raptor tentava di ucciderlo. Qualcosa aleggiò verso Harry. Ecco, questo non se l’aspettava, e tutta la passività e la tristezza che lo avevano condotto e guidato in quel pellegrinaggio sparirono. Harry si alzò vispo e con la bacchetta urlò :-Confingo!- ma l’incantesimo volò al dilà della stanza, dove un mobile con sopra dei candelabri esplose. Aveva passato la figura. Era un fantasma. Harry trattenne il respiro. Era Raptor.
Il fantasma parlò.-Harry Potter..- Harry teneva la bacchetta avanti, pur sapendo che il massimo che il fantasma poteva fargli era una doccia fredda. Raptor gli si avvicinò, con la veste da mago, senza turbante ma con la testa normale, senza alcun Voldemort dietro il capo. Harry ancora non parlava. Tremava e camminava all'indietro, lentamente incalzato dal fantasma. -Harry Potter..- continuò. -TI chiederai come sono qui..- fece una pausa. Harry sosteneva lo sguardo trasparente. -Il professor Silente me lo spiegò, quando trovandomelo davanti e cercando di aggredirlo, mi resi conto di essere inconsistente...- Le candele illuminavano i due personaggi. -La mia anima è relegata qui sulla terra anche se il mio corpo non c'è più.. non per non una mia scelta, ma perchè quando il Signore Oscuro mi ha posseduto... beh si è nutrito di parte della mia anima e quello che ne rimane non è abbastanza consistente per andare oltre.. questo è tutto quello che ne è rimasto.. un'impronta.. il mio corpo si è logorato in un modo non..ecco.. regolare.. - disse volteggiando in avanti verso Harry. -Per l'eternità?- domandò timido harry. Si accorse che stavano parlando sottovoce. -Per l'eternità- confermò quello voltandosi all'improvviso e allontanandosi da Harry. -Harry io non porto rancore.- disse tutto ad un tratto il fantasma. Parlava a voce normale. Harry aveva notato il cambiamento di tono. -Quello che è successo è solo colpa mia- continuò. -Devi sapere che prima di andare in Albania ho viaggiato in lungo ed in largo per il mondo. Per quanto possa io aver sbagliato... io sono stato un mago giovane.. ma esperto e conoscitore.. se vuoi ti posso aiutare.. se non saprai a chi rivolgerti...- -mi dovrei fidare..?- mormorò Harry.- in fondo è solo grazie a Silente che sono almeno fantasma.- aveva di nuovo cambiato tono.. parlavano di nuovo sottovoce. -Cosa intende professore..?- domandò harry. Raptor sorrise -professore? beh se vogliamo.. Silente ha praticato una magia di purissimo amore.. il mio corpo avrebbe racchiuso la mia anima per sempre.. e avrei smesso di esistere.. il professore ha detto che niente era mai stato così lontano dall'essere anima.. neanche il Signore Oscuro.. quindi ha estratto la mia anima rimasta.. ed eccomi qui...glielo devo.. anzi.. se lo vedi.. digli di scendere per un saluto. Non è mai passato...- -Professore.. Silente è morto..- sussurrò Harry. -Harry Potter.. quanti anni sono passati?- domandò addolorato il professor Raptor. Harry si accomodò su una poltrona. Il fantasma si parò davanti a lui. Il ragazzo cominciò un racconto. Tornando nella sala comune, alle 5 del mattino, Harry si accorse di aver trascorso una nottata nei ricordi. Amore, odio, rimorsi, tutto si mescolava.. i suoi compagni se lo meritavano.

george, mi sembra strano che ci siano ancora gli incantesimi ecc. poi l'ardemonio si trova solo nella stanza delle cose nascoste, se uno desidera un salotto di cert non c'è l'ardemonio, poi mi sembra strano che ci sia il fantasma di raptor, ma la rowling è brava proprio perchè ai nostri amici fa succedere cose incredibili e quasi impossibili, quindi, mi è piaciuto il testo, tranne che per i punti citati sopra


ti do un consiglio, Harry non potrebbe chiedere alla stanza di parlare con gli amici che sono morti nella battaglia? ci sarebbero dei fantasmi e harry ci parla....

mm no nso.. secondo me il fuoco esiste nella stanza perchè è la stanza che si trsfigura, ma l'ardemonio rimane in essa no?
poi per il fantasma di raptor avevo già in mente una storia.. si le cose che se uno è posseduto e cose del genere la sua orma rimane per sempre.. cose così. poi la sistemo... poi i fantasmi degli amici... boh.. se fossero dei ritratti sarebbe quasi + normale e meno triste...

Alcuni punti sono un po' inverosimili, altri sono un po' da rivedere, ma nell'insieme mi piacciono le tue idee.
Sei molto eversivo!!!

Continua così!!!

kinderangie ha scritto:

Alcuni punti sono un po' inverosimili, altri sono un po' da rivedere, ma nell'insieme mi piacciono le tue idee.
Sei molto eversivo!!!

Continua così!!!

quoto totalmente angie, mi sembra strano che lui l'anno prima non abbia sentito niente della battaglia e della voce di voldemort che rimbombava per TUTTO il castello, quindi cerca di cambiare quel pezzo, per il resto bravo

Alloooooora george... testo molto carino e descrittivo, per la narrazione ti faccio solo un mio piccolo appunto personale: le frasi troppo corte, i frequenti punti per dare suspance danno un bell'effetto ma... non esagerare! Te l'ho detto e quello che penso io, ad altri potrebbe piacere!
Poi, bellissima l'idea del fantasma di Raptor, molto azzeccata: è uno dei pochi che sfuggirebbe alla morte per tornare come fantasma! Bravo!
In fine... non mi quadra molto neanche a me l'idea dell'ardemonio: primo non credo si possa superare così facilmente (con la scaletta mi sembra un po' banalino... ) e secondo quoto Mic: se nella stanza delle necessità non cerchi le cose loro non appaiono. Ok, riprovo: se Harry non ha chiesto di trovare l'ardemonio quello non dovrebbe esserci!

Per il resto molto bene!

A me piace molto!! Questa volta è davvero bello il tuo testo george!! Complimenti!

Per quanto riguarda l'Ardemonio ... beh, non so, ma credo che non sia tanto sbagliato ciò che dice george, l'Ardemonio non è un "semplice fuoco" quindi credo che sia possibile che rimanga nella stanza anche se essa si è "trasfigurata" in una stanza diversa da quella dove Tiger lo ha evocato; magari non distrugge le cose presenti nella stanza, però secondo me rimane

L'idea di Raptor fantasma mi piace molto, solo una cosa che stona: il tono del discorso tra lui ed Harry è troppo confidenziale, sia perchè non si vedono da 7 anni circa (e l'ultimo incontro tra loro non è stato dei migliori ) e perchè comunque non sono mai stati grandi amiconi...

Per l'idea di Mic dei fantasmi anche per coloro che sono morti nella battaglia... no... non va bene, perchè un fantasma resta per sempre e ciò vuol dire che sarebbero "legati" alla terra per sempre. Anche se... forse per il quadro il discorso è simile... siceramente non capisco l'utilità, al momento, di parlare con coloro che sono morti, però vediamo cos'hai in mente.

Aspettando il seguito... ti rinnovo i complimenti! Bravo!

George, ci tengo a farti i miei complimenti perchè hai fatto tanti progressi, sei migliorato molto! continua così. Riguardo l'ardemonio anche a me sembra una cosa un pò strana, certo, la Row ha lasciato la questione della stanza delle necessità in sospeso ma tieni conto che Hogwarts è stata ricostruita e poi è una stanza magica!! Al massimo potrebbe trovare il fuoco maledetto se Harry le chiedesse di diventere "un posto dove nascondere qualcosa" ma non credo neanche. Comunque bravo.

il testo è molto bello, ftto bene, bella storia, ci sono tutte le sensazioni di harry, ma in alcuni punti non è molto chiaro.
Sarasol!

no mik, io intendevo che quando lo ha desiderato sia come quando usi la pietra della resurrezione, è come se lo vanno a trovare no??

Mmm no ... secondo me è impossibile, per i quadri potrebbe anche essere, ma per i fantasmi no sicuramente, si sminuirebbe il valore dei Doni se anche la Stanza delle Necessità potesse fare ciò.

bello! però un po malinconico!

uhm cosa vuol dire però se lo meritano? (ultima riga)

tex, credo che george intendesse dire che dopo che i compagni si erano sacrificati, dovevano essere ricordati per il loro coraggio, che si erano sacrificati per far si che voldy veniva sconfitto, lottando con tutte le loro forze

Michael ha scritto:

tex, credo che george intendesse dire che dopo che i compagni si erano sacrificati, dovevano essere ricordati per il loro coraggio, che si erano sacrificati per far si che voldy veniva sconfitto, lottando con tutte le loro forze

esattamente... l'ho scritto perchè ero triste in quel momento haha. però non vedo l'utilità nel libro... mmm