Sangue a Diagon Alley

Un'avventura tra fuoco e fiamme -che ardono Diagon Alley- che coinvolge i nostri amici Ron e Harry; ritrovatisi e precipitosamente, hanno improvvisato una fuga... ma li aspettano ancora tanti altri guai.
Piff Potter e Annalisa Malfoy vi augurano una buona lettura.



«Ron! Ron!».
«Miseraccia, via di qui!».
Lanciò un altro sguardo alla lingua di fuoco che li circondava, sentì Ron che gli afferrava la mano. Poi la spiacevole sensazione di tutte le volte che si smaterializzava. Caddero carponi su un duro marciapiede.
«Ehi, amico alzati da terra!» disse Ron raggiante, porgendogli la mano.
Lo osservò attentamente per la prima volta: era magrissimo, il volto scarno. La camicia sudicia come i suoi capelli impastati gli stava larghissima e la cintura dei pantaloni era tesa al massimo.
Harry si mise in piedi e solo allora si accorse che erano finiti a Diagon Alley: il negozio di scope era proprio di fronte a loro, la vetrina, stracolma di manici di scopa, riluceva alla fioca luce della luna, in un cielo trapuntato di splendenti stelle.
La gente che li circondava, li scrutava come se provenissero da un altro pianeta. Il ragazzo non li biasimava, erano conciati proprio male: bruciature sui vestiti e rosse scottature sulla pelle. Se poi si aggiungeva il fatto che lui era Harry Potter...
Harry iniziò a camminare lentamente lungo la strada situata tra decine di negozi, tutti chiusi, e anche i pochi maghi che erano fermi a contemplare le vetrine, o a chiacchierare tra loro, sparivano smaterializzandosi. Evidentemente era molto tardi, ed il centro iniziò a svuotarsi rapidamente, mentre con calma avanzavano superando vetrine stracolme degli oggetti più vari.
«Tutto bene?» sussurrò Ron appoggiandogli una mano sulla spalla.
Harry non rispose e, mentre le tenebre iniziavano ad avvolgerli, cominciò a tranquillizzarsi.
Anche se avrebbe voluto scoprire di più su quei maghi, ora era riuscito a salvare il suo migliore amico, e questa era la cosa più importante. Tutto il resto veniva dopo. Perciò ricambiò il sorriso di Ron, che camminava sbilenco al suo fianco.
«Pare che tu abbia imparato a materializzarti come si deve, allora!» disse.
Risero insieme. Quella risata era come un calmante, finalmente potevano tirare un sospiro di sollievo. Dopo poco smisero, e si incamminarono per un vicolo stretto.
«Sei ridotto davvero male, mi dispiace Ron» disse Harry.
«Lo so, quei tipi sono quasi peggio dei Mangiamorte!».
«Ora andiamocene via di qui!»
Una forte brezza fresca li pervase improvvisamente. Per le ferite era un vero toccasana: sentiva la carne fresca pulsare freneticamente nei punti dove le lingue di fuoco l'avevano sfiorato.
«Smaterializziamoci»
«Non troppo in fretta!» proruppe una voce roca.
In un istante, tutto si bloccò. La brezza divenne un vero e proprio vortice, e attorno a loro, in un istante, uno dopo l'altro, apparvero decine di uomini con i volti ricoperti da cappucci di lunghi mantelli. Il cuore di Harry iniziò a martellare all'impazzata.
«RON, VIA DI QUI!».
Harry strinse per mano il suo amico, mentre tutte le figure incappucciate alzavano le bacchette pronti a colpirli chissà con quali malefici. Poi mentre stava per smaterializzarsi la solita sgradevole sensazione svanì, e sentì di essere stato afferrato per una caviglia. In un baleno tornò lì a Diagon Alley e cadde, rotolando più volte a terra.
«Pensavi di fregarci con lo stesso trucchetto?» rise l'uomo più robusto, che sembrava essere il loro capo mentre quelle che sembravano corde si ritraevano nella bacchetta.
Guardò alla sua destra e vide che Ron non c'era. Si sentì sollevato. Sperò che fosse riuscito ad arrivare alla Tana, sano e salvo. Avrebbe chiamato aiuto?
Calò il silenzio. Harry non osava lanciare incantesimi, sarebbe stato folle, con tutte quelle figure che lo circondavano, non lasciandolo quasi fiatare. Si vide arrivare un fiotto viola al petto, era un dolore insopportabile, che lo costrinse ad accasciarsi a terra. Cessò come era venuto.
«Penso tu debba darci qualche informazione» sibilò l'uomo alla sinistra del capo.
«Mai!» esclamò Harry, sentendo di nuovo il petto in fiamme. Voleva strapparsi il cuore dal corpo, quando la sua mano afferrò la bacchetta caduta dietro di lui.
«Stupeficium!».
L'uomo venne colto di sorpresa e si accasciò a terra esanime.
Il loro capo urlò furioso. Cercò di stregarlo, ma lui prontamente evitò l'incantesimo che andò a sfiorare il petto di una bassa figura alle sue spalle, che piroettò in aria ricadendo pesantemente a terra.
Ora Harry aveva tutte le bacchette puntate su di se, cercava disperatamente un piano, ma non riusciva a mettere in moto il cervello. Mentre pensava a qualcosa, il loro capo parlò.
«Canaglia» sussurrò; le parole erano piene di disprezzo, sembrava volessero trapassagli il corpo. Continuò. «Sai quello che vogliamo, quindi dicci dove l'hai nascosta!»
Harry chiuse la mente, senza rispondere.
«Chiaro?» urlò il capo, per poi lanciargli una maledizione.
Il ragazzo fu pervaso dal dolore, urlò, mentre si innalzava sempre più in alto, contorcendosi. La bacchetta gli cadde di mano, andando a finire dritta nelle mani di una figura incappucciata. Si sentì spacciato.
Ma, ad un tratto, schiantesimi rosso fuoco andarono a sbilanciare l'uomo che lo stava e cadde di botto a terra, di schiena. Harry osservò l'oscurità, ma non vide nessuno. Approfittò della distrazione dell'uomo, per riprendere la bacchetta.
In un frammento di secondo, una figura incappucciata gli lanciò un incantesimo blu elettrico che lo mandò a sbattere contro il muro. Gli faceva male il braccio ma se non altro era fuori dal raggio d'azione degli uomini.
Altri lampi di luce rossa trapassarono le tenebre, permettendogli di scorgere altre figure muoversi ritmicamente verso di lui, bacchette puntate, ma non riusciva ad identificare esattamente le persone che scagliavano gli incantesimi per difenderlo. Ancora dei lampi da tutte e due le parti, ci fu qualche urla, ma poi gli incantesimi vennero rispediti.
I raggi di luce illuminavano tutta la strada e quando le figure amiche furono abbastanza vicine per essere riconosciute, Harry vide subito Ginny, Ron e pian piano scorse anche tutti gli altri. Poco più in la, davanti a tutti, si trovava invece una figura femminile, con lunghi capelli cespugliosi, che si muoveva quasi come in una sorta di frenetica danza rispedendo tutte le maledizioni che le arrivavano. Era una forza della natura.
«Hermione attenta!» gridò Ron, che era appena ritornato accanto ad Harry, lì dove l'aveva lasciato pochi istanti prima.
«Harry scappa, ci pensiamo noi qui!» tuonò invece il signor Weasley, che era in seria difficoltà.
Il ragazzo non ci pensò nemmeno, impugnò salda la bacchetta ed uscì allo scoperto, iniziando a duellare con tutte le sue forze con un uomo tozzo. Al centro delle due fazioni centinaia di incantesimi, più o meno potenti, schizzavano verso i bersagli.
Tantissimi andavano a sbattere contro muri, lanterne, vetrine dei negozi, mandando tutto in frantumi. Poi ci fu un urlo straziante e Ginny cadde a terra pesantemente. La guardò e gli si gelò il sangue nelle vene, scrutando la scena illuminata solo dalla luce sfavillante degli incantesimi.
La ragazza era immobile a terra, la manica del vestito era lacerata, sull'avambraccio le mancava un bel pezzo di carne. Perdeva sangue mentre tossiva violentemente. Doveva aver perso conoscenza.
Harry si tuffò al suo fianco, evitando miracolosamente una sfilza di incantesimi viola, lo sguardo supplicante, quasi pregando la luna di aiutarlo a capire cosa fare. Si alzò con uno scatto fulmineo, prese la ragazza tra le braccia e si fiondò del negozio poco lontano di Madama McClan: la vetrina era distrutta, presupponeva da un corpo morto che giaceva all'interno.
Il ragazzo trattenne il respiro per qualche secondo, nauseato, e ripose Ginny su un bancone, assicurandole l'avambraccio con un nodo di una manica di una veste trovata per terra.
Improvvisamente una fiamma dorata gli andò incontrò come una spessa fune di scintille. Lo colpì allo stomaco, facendolo quasi piegare in due dal dolore, poi lo circondò e si intrecciò ripetutamente al petto.
Guardò per la prima volta il volto dello sconosciuto, il cappuccio era scivolato via dal capo e Harry si ritrovò a osservare una faccia tramutata dal tempo, un volto scarno e occhi neri, che trasudavano di malvagità. Riconobbe l'uomo delle sue visioni, Cinereus.
Il ragazzo cercò di districarsi dalla corda bollente che cominciava a bruciargli i vestiti, sentiva che la pelle iniziava a corrodersi per la forza dell'incanto, ma più lui si dibatteva, più l'incatesimo si faceva potente. Comprimendo il petto, sprizzandogli fuori l'aria dai polmoni... Harry urlò, un grido straziante squarciò la tranquillità del quartiere.
Si sentì spacciato, troppe volte era riuscito a scamparla, questa volta pensava seriamente che non ce l'avrebbe mai fatta senza l'aiuto di qualcuno, sarebbe morto come i suoi cari. Il dolce volto di sua madre che lo guardava dallo Specchio delle Brame si faceva più concreto, la sua voce che lo salutava come un'ancora di salvezza... quando cadde improvvisamente a terra.
Si riprese dallo stato di confusione e riaprì gli occhi, guardò innanzi a lui e vide Cinereus disteso a pochi metri, che si contorceva dal dolore.
Guardò intorno a se, confuso, quando vide Ginny, ansimante alle sue spalle in ginocchio, sudata e sanguinante, poi cadde pesantemente sul bancone, con la bacchetta ancora in mano. Harry capì che la sua ragazza aveva appena maledetto Cinereus, salvandolo. Doveva cercare aiuto, doveva salvare Ginny. Uscì di corsa dal negozio.
Vide la signora Weasley, aveva una gamba insanguinata e stava evocando un patronus, quando un incantesimo la colpì in pieno.
Un brivido gli percosse la schiena, pensando alla donna che aveva sempre considerato come una madre. Prese a combattere con più foga. Disarmò l'uomo, generando un'onda d'urto così potente da mandarlo a sbattere addosso ad una vetrina, che si spezzò sotto il peso dell'uomo. Harry corse a perdifiato e prese il posto di Molly contro il mago più mingherlino, che comunque se la cavava benissimo.
Una scheggia lo colpì alla faccia, provocandogli un profondo taglio. Non ci pensò:il dolore era niente in confronto al desiderio di vendetta contro gli uomini che avevano rapito l'amico, e continuò a combattere.
«FERMI TUTTI!». Una voce potente risuonò poderosamente per tutto l'isolato. Probabilmente aveva usato un incantesimo, e la cosa lo inquietava, anche se non capiva il perchè.
«Ho preso la ragazza!» disse ridendo malignamente.
Harry si voltò di scatto: aveva preso Hermione e le puntava la bacchetta alla gola. La ragazza tremava, ed intanto le scintille provenenti dalla punta della bacchetta, le bruciavano il collo. Emise un singulto.
«Fate un solo passo e potete dirle addio! Potter, per l'ultima volta, dimmi dov'è!» urlò.
Harry si immobilizzò automaticamente, vedendosi fulminare da tutti gli sguardi amici che lo avevano protetto e si chiedevano cosa stesse succedendo.
Il ragazzo guardò Ron, che lo osservava supplichevole, Ginny con la bocca aperta, e infine Hermione in balia di quel mostro. Fu l'istante più lungo della sua vita, ma alla fine fece per aprire la bocca, quando però una ventata gelida gli tolse le parole.
Una squadriglia di Auror aveva appena irrotto lungo la via acciottolata, dirigendosi velocemente verso di loro, nell'oscurità più profonda. Il patronus della Signora Weasley doveva essere giunto al Ministero. Iniziarono subito a combattere, e l'uomo che aveva appena afferrato Hermione, venne sbalzato indietro, schiantandosi contro un cumulo di macerie.
«Harry... porta in salvo la mia famiglia!» sentì gridare. Il signor Weasley era a terra, dietro un muro esploso, a ripararsi dagli incantesimi che continuavano a sfrecciare verso di loro.
«RON! HERMIONE!» chiamò Harry, urlando. I due si voltarono. «Venite con me presto!» disse supplicante.
Gli amici lo seguirono esitanti, Harry li condusse nel negozio di Madama McClan dove Ginny tremava violentemente sul bancone. Hermione gemette guardando i corpi a terra, poi, osservando l'avambraccio della ragazza tremò come poche volte aveva fatto nella sua vita.
«Dobbiamo portarla via immediatamente» proruppe la voce tremula di Hermione.
Harry prese per la seconda volta Ginny tra le braccia e fece per girare su se stesso, quando Ron lo bloccò, lo sguardo acceso.
«Devo prendere mia madre» e corse via, senza dire nient'altro. Nel buio lo persero subito di vista, sperando che non venisse colpito dalle altre fatture che sfrecciavano come fari nella notte.
L'attesa fu interminabile, quando finalmente Harry vide Ron comparire nella nebbia notturna, con la madre stretta al collo, schivando di poco un'altro incantesimo.
«Sbrighiamoci» disse Harry. Poi diedero tutti un ultima occhiata allo scontro, che ancora infuriava, e con un sonoro schiocco sparirono.
Atterrarono nel giardino della Tana, atterrando pesantemente. Harry posò Ginny sull'erba bagnata, tremava, non sapeva cosa potesse fare per lei. Hermione le mise una mano sulla spalla. Ron si avvicinò al gruppetto, con l'aria decisamente avvilita e sconfitta.
Quando lo videro comparire con in braccio la signora Weasley svenuta, tutti balzarono in piedi.
Ron aiutò Harry a sostenere la madre, che trascinarono a fatica nel salotto all'interno, dove rimase sotto le cure di Hermione, che era la più esperta con gli incantesimi di medicazione.
La ragazza li mandò via con un cenno della mano ma prima di andarsene, Ron le prese la valigetta con le bende magiche. Harry afferrò una boccetta con su scritto 'Essenza di Dittamo'; si avvicinò a Ginny, non del tutto convinto e tremante allungò la boccetta lungo il braccio della sua ragazza, ma si ricordò di come le ferite di Ron erano state ben peggiori.
Appena il liquido tocco la ferita della ragazza, essa si rimarginò velocemente, e ben presto uno strato di pelle fresca, ricopriva, assieme a del sangue incrostato, il braccio sottile di Ginny. Tirò un respiro di sollievo e la portò lentamente sulla poltrona accanto a quella della signora Weasley.
Harry era tesissimo, per la signora Weasley e tutti quelli rimasti a Diagon Alley. Il cuore gli martellava nel petto con una forza incredibile: Non aveva neanche avuto il tempo di realizzare tutto ciò che era successo nell'ultimo quarto d'ora. Era stato tutto troppo veloce, per capire qualcosa di concreto.
«Cosa può essere, Harry?» chiese Ron, con la voce flebile.
«Non... non lo so! E' successo tutto in un secondo...». La sua voce risuonava più tremante di quella del suo migliore amico.
Dopo poco, tutta la squadriglia che aveva combattuto per lui, comparse con rumore sulla soglia della Tana, tranne gli Auror e Merlin. Un mattone gli cadde sullo stomaco. Erano tutti addolorati.
«Dov'è Molly?» irruppe il signor Weasley. Aveva il volto graffiato, e la camicia strappata, bagnata di sangue fresco.
«E' in salotto» indicò Ron balzando in piedi.
Mentre il signor Weasley correva dalla moglie, Dawlish gli comparve davanti con l'espressione seria, rigata dal sudore. Aveva un taglio sulla fronte e del sangue che gli colava sulla guancia.
«Dobbiamo parlare. Che ne dici se facciamo una passeggiata in giardino?» chiese, cercando di sembrare tranquillo. Dato che Harry gli rispose con un cenno del capo, si allontanarono dalla famiglia Weasley.
«Augustus è morto» gli comunicò senza troppi giri di parole, una volta essere riemersi alla fioca luce della luna. Harry si stupì della freddezza delle sue parole ma, subito dopo, una lacrima tradì Dawlish.
«Oh. Mi dispiace» gli disse Harry, rabbioso con se stesso. Un macigno gli era caduto sullo stomaco. Sembrava di rivivere lo stesso periodo in cui Voldemort aleggiava pesantemente su di lui, e tutti quelli che gli erano attorno. La sua mascella iniziò a pulsare frenetica, seguita da delle lacrime amare.
«E... ne abbiamo preso uno, è ferito. Probabilmente lo stanno già interrogando, vuoi venire?».
«No, ora non posso» rispose guardando dalla finestra tutti i suoi amici.
Dawlish sembrò aver capito, perchè si smaterializzò, abbandonandolo con un debole sorriso.

Un ringraziamento speciale alla nostra Herm per i preziosi consigli!

Bravissimi, questo mi è piaciuto veramente

Certo che al mio testo si lamentavano che Cinereus sembrase Cattivo, e qui è una specie di pazzo che cerca di uccidere Harry

Grandi Ragazzi

Meravigliosaaaaaa!
Ops..

MERAVIGLIOSO!

Grazie.. grazie davvero! ^^

horcrux94 ha scritto:

Bravissimi, questo mi è piaciuto veramente

Certo che al mio testo si lamentavano che Cinereus sembrase Cattivo, e qui è una specie di pazzo che cerca di uccidere Harry

Grandi Ragazzi

la mia idea era che fosse sotto l'imperius... però chi lo sa!
Comunque grazie mille! ^-^

Che testo
Mi mancavano questi testi così pieni di azione, complimenti!!

azione... uhm... io avrei voluto scriverne ancora di più di azione in verità.. ma mancavano le idee! Comunque graaaaaaaazie!! ^-^

Scusate per il ritardo!!!

mmm...un bel testo di passaggio, non c'è che dire.
C'è azione, non ci sono errori (vi sarà scappata qualcosina ma per lo più è corretto) ed è abbastanza coinvolgente.
Però non ho capito come fanno a capire che, tra tanti posti, si sono materializzati proprio a Diagon Alley...forse due righe si dovrebbero spendere sulla questione
Inoltre, non ce la vedo Molly a precipitarsi a combattere, l'ha fatto solo in occasione della battaglia di hogwarts. adesso che il figlio è appena tornato vedo più probabile che lo tenga inchiodato a casa senza permettergli di ritornare in battaglia...insomma, la sua presenza non mi convince. Comunque, è senz'altro utilizzabile...peccato che manchi il prima

Sul fatto della descrizione di Diagon Alley, hai ragione... è anche un modo per infilarci un pò più di ambiente! Si potrebbe...
Poi, per Molly... può fermare Ron fino ad un certo punto quindi ti rispondo: ce lo vedi Ron a farsi inchiodare in casa così? Poi, Molly è una madre e sarebbe preuccupata per i figli, perciò sarebbe andata con loro... o almeno questo è il mio punto di vista...
Per il prima... eh mo vuoi troppo! XD

E' un bellissimo testo!!! Complimentoni

Epoi per rispondere a Lady: Ok incatenerebbe Ron, ma c'è sempre Ginny che combatte e... come madre si farebbe uccidere x salvare i figli!!!

Da profana dico bello e pieno di azione...(mi è sembrato di vedere un pò i vecchi combattimenti ai tempi di Voldeort)
.....complimenti bravi
by Arabella

grazie ancora per i complimenti!

veramente bello!!! bravi!!!

spero ci sia l'interrogatorio come continuazione...!!

Sinceramente non ho mai pensato ad un proseguio, ma parlare dell'interrogatorio sarebbe bello.. chiederò a nanaly se è d'accordo! l'idea mi piace!

Piffo, se dobbiamo fare l'interrogatorio, harry ci deve essere... ed è un po' improbabile... ma magari vediamo poi!

Scusate se ho letto il testo solo ora.
A parte qualche errore d battitura e di costruzione della frase e una parola mancante:

Citazione :

sbilanciare l'uomo che lo stava e cadde di botto a terra, di schiena

.

Il testo è avvincente. Manca un po' il prima (da dove fuggono? Perchè ci sono le fiamme?)
Ritengo che Molly non potesse incatenare a casa Ron perchè Harry lo ha appena liberato ( o almeno è quello che deduco da quello che c'è scritto) e penso che Molly non abbia ragionato molto sulla cosa, ma abbia decso di aiutare Harry appena Ron è arrivato a casa chiedendo aiuto, dato che comunque anche Ginny è accorsa subito.
In fondo come per Harry Molly è una seconda mamma, per lei Harry è un altro figlio, no?

Per Cinereus....non ce lo vedo proprio. Imperius o meno non importa... è un vecchio traduttore di libri, ormai non combatte più... e poi non sta aiutando la setta di sua spontanea volontà....è stato costretto, non credo proprio che combatterebbe per loro.
Avranno sicuramente molti sgherri giovani al loro servizio.

Ultima cosa: Merlin.....Snow non ha ancora letto questo testo...ma se vede questo....vi uccide!!! Muaahahahah!!!!

Nell'insieme comunque vi dico OK!!!

Allora, innanzitutto quoto Lady e Angie per la questione Molly (non ce la vedo), sempre angie per quanto riguarda Cinereus e Merlin (poverino, se muore un Auror facciamo sempre morire lui ).
Poi, io ho notato PARECCHI errori grammaticali e cose che non mi convincono.

Citazione :

Harry strinse per mano il suo amico

Non sono fidanzatini, possono correre tranquillamente separati, se no Ginny ed Herm si ingelosiscono

Citazione :

che sembrava essere il loro capo mentre quelle che sembravano corde si ritraevano nella bacchetta

sembrava/sembravano

Citazione :

Si vide arrivare un fiotto viola al petto, era un dolore insopportabile

Al posto della virgola ci metterei dei bei ":"

Citazione :

le bacchette puntate su di se

sé

Citazione :

sbilanciare l'uomo che lo stava e cadde di botto a terra, di schiena.

qui quoto angie

Citazione :

Perdeva sangue mentre tossiva violentemente. Doveva aver perso conoscenza.

Come fa una a tossire violentemente e contemporaneamente ad aver perso conoscenza?

Citazione :

si fiondò del negozio poco lontano

nel negozio

Citazione :

la vetrina era distrutta, presupponeva da un corpo morto che giaceva all'interno.

da rivedere la consecutio: presupponeva, da un corpo morto che giaceva all'interno, che la vetrina fosse distrutta.

Citazione :

generando un'onda d'urto così potente da mandarlo a sbattere addosso ad una vetrina,

esagerata la descrizione qui...sembra Dragon Ball

Citazione :

ma alla fine fece per aprire la bocca, quando però una ventata gelida gli tolse le parole.

ma/però

Citazione :

Atterrarono nel giardino della Tana, atterrando pesantemente

Atterrarono/atterrando

Citazione :

Appena il liquido tocco la ferita della ragazza

toccò

Questi gli errori, adesso poche altre piccole considerazioni:
1) Gli auror non possono essere avvisati dai Weasley appena prima di andare tutti da Harry? Non è più logico così, invece che, come fa Molly, farlo in battaglia col rischio di essere uccisa?
2)

Citazione :

«Canaglia»

Un omaggio a me!
3) Il testo è pieno di azione, ti attira, ma è anche ricco di confusione. La chiarezza di un discorso è il riflesso della lucidità di pensiero. Questo testo è molto confusionario, pieno sì di azione, ma non si riesce a capire tantissimo. Io ci avrei aggiunto qualche pensiero di Harry, qualche sua considerazione. Invece qui sembra tutto ammassato, senza un filo logico preciso...
Detto questo mi scuso per aver letto il testo solo ora

Alb ok, ma la maggior'parte di errori che hai sottolioneato erano errori di battitura e accenti, perdiana, mi hai fatto credere di aver fatto un casino all'inizio

Per rispondere ad Angie e Snow: Si è vero, è tutto un casino, l'ho tenuto presente alla nana più di una volta... sinceramente anche a me l'idea di far schiattare Merlin non piaceva. Comunque c'è bisogno di un intreccio narrativo seguibile in questo testo, anche se è quasi tutto " Full-Action " ci si deve capire qualcosa! Proverò io stesso a metterlo apposto, con il consenso della nana!


PS: Snow, mi hai fatto ammazzare dalle risate con il tuo finale riguardante le considerazioni su Merlin... ahahhahahahahahhahahahahahaha xD

E bravo il Piff! ma lo sai che questa tua lettura mi ha veramente coinvolto nella battaglia? complimenti e spero che ti vengano altre idee piene di azioni e coinvolgimenti. non mi sono annoiata nel rileggerlo e spero che continui così a carpire l'nteresse di chi legge e ricordati che abbiamo tante cose a disposizione tipo: nuovi incantesimi, nuovi personaggi e chi lo sa magari qualche animagus che non sapevamo lo fosse . mi fido di te alla prossima

Grazie fra! Sicuramente però devo rilavorarci sopra... appena nanaly mi da il via libera scatto! ihih...
PS: Il tuo avatar è magnifico!

Grazie a tutti per le precisazioni. La ristrutturazione avverrà il prima possibile, temp permettendo...

Niente male l'azione! Bravi!
Sul resto...la prima cosa che mi è saltata all'occhio è che alcune volte, un pò per la foga dell'azione, un pò per dimenticanza (forse), manca totalmente Harry e le sue riflessioni; in alcuni punti è totalmente descrittivo. Oltre al fatto che Cinereus, fino a prova contraria, non è alleato della Setta ma ne è una vittima. Poi trovo un pò ripetitivo che la famiglia Weasley scenda in campo a combattere. Nel complesso niente male. Vediamo l'interrogatorio