Il sangue di Neville

" Molto bene, ragazzi, andate..." urlò la professoressa Sprite, un urlo che echeggiò in tutta la serra di erbologia.
I ragazzi del settimo anno cominciarono a chiacchierare mentre si dirigevano a Difesa contro le Arti Oscure piuttosto felici di uscire dalla serra calda e umida.
Harry e Ron non facevano altro che spintonarsi ed Hermione accanto a loro sbuffava con aria di disapprovazione per i giochini infantili dei due amici.
La serra non era cambiata di una virgola in tutti gli anni passati ad Hogwarts.
Un lungo tavolo rettangolare con delle sedie disposte una vicino all' altra.
Neville Paciock, coi capelli trasandati e ricci che arrivavano quasi fino alle spalle, i due dentoni sporgevano dal labbro superiore, era ancora seduto su uno degli sgabelli, lo sguardo fisso su un vaso di strane piante non di certo immobili.
"Ciao Neville!" fu salutato da Harry, Ron ed Hermione mentre uscivano dalla serra le cui pareti lasciavano passare i raggi del sole.
Era solo in classe con la professoressa Sprite.
Si alzò con il vaso in mano ed andò verso la sua insegnante preferita. "Professoressa, le ho riportato il vaso di tentacula velenosa" le disse poggiando il vaso davanti a lei sulla sua cattedra.
"Ah, sì, grazie Paciock...ci sono stati risultati con la tua ricerca?"
Neville assunse un' aria sconfitta, e fece cenno di no con la testa.
"Ah, mi dispiace, andrà meglio con un' altra pianta, vedrai!"
Il ragazzo fece cenno di sì assumendo un' aria un pò più sollevata.
Neville nel profondo aveva sempre saputo di essere apprezzato dalla
professoressa, fin dal primo anno.
Non immaginava però che nella sua vita avrebbe avuto degli amici come Harry Potter,
non immaginava che sarebbe diventato uno degli eroi della battaglia di Hogwarts.
In 18 anni aveva passato dei periodi brutti e dolorosi, in cui veniva deriso, torturato, anni in cui aveva visto più volte il volto di colei che aveva distrutto la sua famiglia.
Ma nonostante tutta questa sofferenza Neville era riuscito ad andare avanti anche grazie ai suoi amici; questo pensava ogni notte prima di addormentarsi sul letto a baldacchino della sala comune di Grifonodoro, questo è il pensiero che lo aiutava a superare i momenti peggiori.
"Su Paciock! Non dovresti andare in un' altra classe?" chiese la Professoressa Sprite con voce squillante "Si!" disse Neville che si era perso nei suoi pensieri "Buongiorno Professoressa".
Neville doveva recarsi alla lezione di trasfigurazione; era al corridoio del 2° piano, correva molto velocemente sapendo di essere in ritardo.
Poi cadde all' indietro, sbattendo la testa contro il muro di marmo, si accasciò a terra.
Non conosceva la causa della sua caduta, ma capì ogni cosa quando vide una gobbiglia vicino a lui, fece in tempo solo a notare i ritratti del corridoio che lo guardavano col desiderio negli occhi di correre ad aiutarlo, ma con la consapevolezza di non poterlo fare.
Il ragazzo sentì un calore che scendeva da dietro la sua testa: capì che stava perdendo sangue; le palpebre gli divennero pesanti, sentiva una grande debolezza nel suo corpo.
Lentamente perse i sensi... Quando rinvenne si accorse di essere ancora sul pavimento.
Non vedeva assolutamente niente.
... Si alzò in fretta perchè era stato attratto da qualcosa e cominciò a camminare...
si sentiva arrabbiato con se stesso e con gli altri, non si sentiva più lui.
....Vide se stesso, davanti a lui.
Gli occhi erano completamente bianchi, la sua bocca mostrava una smorfia di disperazione, era terrificante, bastava uno sguardo per capire quanta rabbia ci fosse nel suo cuore.
"Chi... chi sei?" chiese, spaventato, a quella specie di fantasma.
"Neville...tu mi conosci...io sono te..."
Il ragazzo lo guardava sempre più terrificato ma allo stesso tempo incuriosito "No...io...io sono me stesso...tu non sei me"
"Io sono il vero te! " gridò l'altro Neville "Io sono il tuo vero io, io sono il concentrato di tutto il tuo rancore, e tutta la tua disperazione! Io sono colui che racchiude tutto il tuo dolore accumulato in diciotto anni, Neville".
Ci fu un lungo silenzio.
Neville non riusciva a guardare negli occhi il concentrato del suo dolore; "Cosa vuoi?" gli chiese.
"Voglio solo sfogarmi un pò con te..."
" In tutti questi anni tutti ti hanno deriso ed umiliato ed io ero quello che raccoglieva tutto il tuo dolore, tu rimanevi sempre in disparte, non servivi mai a niente, non hai mai avuto amici veri...tu sapevi queste cose, e con il tempo le hai cancellate, ma io non ho mai dimenticato tutto quello che ci hanno fatto, Neville!"
In quel momento Neville sorrise, un sorriso che colpì molto il suo alterego.
"Chi meglio di noi due può capirsi a vicenda? Io ho passato momenti terribili, questo è vero...e mi dispiace se hai dovuto soffrire, ma devi capire una cosa...".
L'altro Neville stava fissando quello vero con i suoi occhi senza pupille.
"...Le persone cambiano!"
"Ora io ho degli amici, nessuno mi deride, aparte quegli imbecilli di Serpeverde! Il peggio è passato...non siamo più dei bambini indifesi, Neville!"
"Devi dimenticare le tue sofferenze, fallo e vivremo una vita felice...".
"M....Ma Neville....Come puoi non pensare....come puoi non ricordare tutto quello che ci hanno fatto?Perchè ti ostini ad essere felice?!Tu non sai quanto ho dovuto soffrire per colpa dei bulli, delle risatine, degli amici che ci pugnalavano alle spalle..."
Più passavano i minuti più Neville capiva quante piccole e grandi sofferenze.
"Ti sbagli..." disse egli "...io ricordo tutto...tutto quello che ci hanno fatto, io ho sofferto quanto te, ma la nostra differenza è che...hehe...come te lo posso spiegare?"
Neville in quel momento si mise inspiegabilmente a ridere.
"Io sono andato avanti...perché non mi sono ostinato a rimanere solo, ci sono riuscito grazie all' appoggio dei miei amici! Guardami adesso, hehe! Ora sono un ragazzo sicuro di se, otto anni fa ero un bambino che aveva una rana, nessun amico, e un terrore mastodontico per la McGranitt; ascolta, quando ti ho detto che le persone cambiano io parlavo anche di me, Neville"
L'altro Neville rimase senza parole, non pensava che una persona che ha provato così tante sofferenze potesse ancora essere felice, e fidarsi degli altri ' Come può essere che abbia così fiducia?' si chiedeva tra se e se.
"Tu commetti un errore..." continuò il vero Paciok, " Tu vivi senza guardarti intorno! Tu passi il tuo tempo a commiserarti per le cose brutte che ti sono accadute..."
"Abbi fiducia..." A quelle parole ci fu una reazione nell' altro Neville;
Nei suoi occhi apparvero iridi e pupille, e la sua smorfia di disperazione si trasformò in una espressione felice.
"Grazie Neville, grazie..." disse egli mentre il suo corpo lentamente spariva.
"No, sono io che ti devo ringraziare! Mi hai aiutato a capire molte cose di me..."
L'alterego sparì, e lentamente anche Neville cominciò ad allontanarsi dal suo subconscio...



************


Ora Neville stava di nuovo osservando i quadri, non ricordava esattamente cosa aveva visto, cosa era successo, sapeva solo che dentro di lui non c'era più un peso che fino a quel momento lo tormentava, e si sentì felice come mai prima.
Era spensierato, non aveva più nessun pensiero negativo; qualunque cosa fosse successa dentro la sua testa, sapeva che quella era stata l' esperienza più incredibile di tutta la sua vita.
Mentre si rialzava per andare da Madama Chips vide una mattonella rialzata che prima era sicuro non ci fosse.
La prese e la levò dal pavimento, con uno sforzo enorme, e non potè che pensare che la mattonella pesasse una tonnellata almeno; vide dei fogli di pergamena con una scrittura da lui sconosciuta.
Li afferrò e pensò subito di portarli dalla professoressa McGranitt, quando senti la punta di una bacchetta sotto al suo mento e una voce alterata magicamente...
"Dammi quei fogli, ragazzo...non mi ci vuole un grande sforzo per ucciderti se non mi ubbidisci..."
Dalla felicità era passato al terrore, non sapeva chi fosse il suo potenziale assassino, ora la ferita alla testa bruciava più che mai, stretta nella morsa di una delle mani del mago.
"C...Chi è lei?!" una risata maligna fu emanata dal mago oscuro, Neville non poteva nemmeno vedergli la faccia, ammesso che non avesse una maschera, "Perché dovrei dire a te chi sono io?" in quel 'te' il mago assunse un tono sprezzante.
"Ora dimmi, per quale motivo avevi in mano quei fogli? Per caso li portavi ad Harry Potter?" Neville ora sudava da ogni parte del corpo "NO! Io ... io li ho trovati per caso...io"
"Ah... tu hai trovato per caso i fogli mancanti di 'Segreti dell' Arte più Oscura'?! Non prendermi in giro ragazzo, non sono nato ieri!"
Il mago gli sottrasse le pagine di pergamena, e mollò la presa; Neville d'istinto si girò di scatto afferrando la bacchetta dai suoi pantaloni, ma quando lo fece il mago era sparito, Neville non aveva neanche sentito il solito 'crack' della smaterializzazzione, e inoltre sapeva che ad Hogwarts nessuno poteva farlo.
In qualunque caso doveva subito avvertire la Preside, ma anche Harry, che il mago aveva prontamente nominato.
Non era la prima volta, ma Neville in quei pochi minuti aveva davvero rischiato la vita.

Volevi un commento alla virgola...eccoti accontentato!!!
In rosso gli errori
in blu le correzioni
tra parentesi le mie riflessioni e i suggerimenti

neville 97 ha scritto:

" Molto bene, ragazzi, andate..." urlò la professoressa Sprite, un urlo che echeggiò in tutta la serra di erbologia.
I ragazzi della settima classedel settimo anno cominciarono a chiacchierare mentre si dirigevano a Difesa contro le Arti Oscure tutt'altro che annoiati o sconsolati(non capisco l'uso di tutt'altro, a mio parere basta scrivere... " solo piuttosto felici di uscire dalla serra calda e umida), piuttosto felici di essere usciti dalla serra.
Harry e Ron non facevano altro che spintonarsi ed Hermione al loro fianco a godersisi godeva (in generale, Hermione di solito è infastidita dalle manifestazioni infantili di Harry e Ron) la scena in silenzio con un sorrisetto sulle labbra.
La serra non era cambiata di una virgola in tutti gli anni passati ad Hogwarts.
Un lungo tavolo rettangolare con delle sedie disposte una vicino all' altra.

Fin qui, tutto regolare, da sotto in poi inizia il pdv di Neville...vediamolo insieme!

neville 97 ha scritto:

Neville Paciock, coi capelli trasandati e ricci che arrivavano quasi fino alle spalle, i due dentoni sporgevano dal labbro superiore, era ancora seduto su uno degli sgabelli (è una frase intero senza verbo, non si fa ) lo sguardo fisso su un vaso di strane piante non di certo immobili.
"Ciao Naville!" fu salutato da Harry, Ron ed Hermione mentre uscivano dalla serra chiusa in pareti quasi trasparenti (vuoi dire che la serra è fatta di pareti quasi trasparenti o cosa? non è una descrizione molto accurata. Io avrei scritto, ad esempio "mentre uscivano dalla serra, le cui pareti trasparenti facevano penetrare i forti raggi di mezzogiorno").
Era solo in classe con la professoressa Sprite.
Si alzò con il vaso in mano ed andò verso la sua insegnante preferita. "Professoressa, le ho riportato il vaso di tentacula velenosa" le disse, poggiando il vaso davanti a lei sulla sua cattedra.
"Ah, sì, grazie Pachock...ci sono stati risultati con la tua ricerca?"
All' improvviso(io lo toglierei e inizierei la frase con Neville) Neville assunse un'aria sconfitta, e fece cenno di no con la testa.
"Ah, mi dispiace, andrà meglio con un'altra pianta, vedrai!"
Il ragazzo fece cenno di sì assumendo un'aria un pò più sollevata.
Neville nel profondo aveva sempre saputo di essere apprezzato dalla professoressa, fin dal primo anno.

Bello questo accenno di rapporto con la Sprite, mi piace! Si vede che c'è feeling tra i due!

neville 97 ha scritto:

Non immaginava però che nella sua vita avrebbe avuto degli amici come Harry Potter, non immaginava che sarebbe diventato uno degli eroi della battaglia di Hogwarts.
In 18 anni aveva passato dei periodi brutti e dolorosi, in cui veniva deriso, torturato, anni in cui aveva visto più volte il volto di colei che aveva distrutto la sua famiglia.
Ma nonostante tutta questa sofferenza Neville è era riuscito ad andare avanti anche grazie ai suoi amici; questo pensava ogni notte prima di addormentarsi sul letto a baldacchino della sala comune di Grifonod'oro, questo è il pensiero che lo aiutava a superare i momenti peggiori.
Neville doveva recarsi alla lezione di Pozioni.(il passaggio tra le riflessioni sulla sua vita difficile e la realtà dei fatti è troppo brusco. Puoi farglielo dire dalla Sprite, ad esempio, così: "Neville, che fai ancora qui? Non hai un'altra lezione adesso?... Era vero, come sempre si era perso nei suoi pensieri e aveva dimenticato ..." E poi credo che Neville la smetta con Pozioni già dal 6° anno, non è portato!)
Era già arrivato al corridoio del 2° piano, correva molto velocemente sapendo di essere in ritardo.
Poi cadde all' indietro, sbattendo la testa contro il muro di marmo, di conseguenza(è strana questa espressione... metti direttamente "si accasciò...") si accasciò a terra.
Non sapevaconosceva la causa della sua caduta, ma capì ogni cosa quando vide una gobbiglia vicino a lui, fece in tempo solo pera notare i ritratti del corridoio che lo guardavano col desiderio negli occhi di correre ad aiutarlo, ma con la consapevolezza di non poterlo fare.

Bello il fatto dei ritratti! Questo è ambiente!!! E adesso, la parte più strana del tuo testo!

neville 97 ha scritto:

Il ragazzo sentì un calore che scendeva da dietro la sua testa: capì che stava perdendo sangue; le palpebre gli divennero pesanti, sentiva una grande debolezza nel suo corpo, lentamente perse i sensi...
Non vedeva luce, non vedeva assolutamente niente, ma sapeva di essere sopra ad un pavimento.si sentiva arrabbiato con se stesso e con gli altri, non si sentiva più lui.(se perde i sensi, questa frase va strutturata meglio. se quella che ha è una specie di visione puoi aggiungere "lentamente perse i sensi... Quando rinvenne si accorse di essere ancora sul pavimento. si sentiva arrabbiato con gli altri perchè nessuno l'aveva soccorso, ma di più con se stesso, non si sentiva più lui... si alzò in fretta perchè era stato attratto da qualcosa e cominciò a camminare...)
Venne attratto da qualcosa e cominciò a camminare... vide se stesso, davanti a lui.
Gli occhi erano completamente bianchi, la sua bocca mostrava una smorfia di disperazione, era terrificante, bastava uno sguardo per capire quanta rabbia ci fosse nel suo cuore.
"Chi... chi sei?" chiese, spaventato, a quella specie di fantasma.
"Neville...tu mi conosci...io sono te..."
Il ragazzo lo guardava sempre più terrificato ma allo stesso tempo incuriosito "No... io... io sono me stesso... tu non sei me" (dopo i puntini di sospensione va lasciato lo spazio!)
"Io sono il vero te! " gridò l'altro Neville "Io sono il tuo vero io, io sono il concentrato di tutto il tuo rancore, e tutta la tua disperazione! Io sono quellocolui che racchiude tutto il tuo dolore accumulato in diciotto anni, Neville".

Bellissimo! Questo dialogo è davvero molto bello e ben costruito! Aggiungi la domanda di Neville in blu che ti ho messo e sarà perfetto!

neville 97 ha scritto:

Ci fu un silenzio lungo.
Neville non riusciva a guardare negli occhi il concentrato del suo dolore; "Cosa vuoi?" gli chiese.
"Voglio solo sfogarmi un pò con te ..."
" In tutti questi anni tutti ti hanno deriso ed umiliato ed io ero quello che raccoglieva tutto il tuo dolore, tu rimanevi sempre in disparte, non servivi mai a niente, non hai mai avuto amici veri... tu sapevi queste cose, e con il tempo le hai cancellate, ma io non ho mai dimenticato tutto quello che ci hanno fatto, Neville!!!"
In un attimo il vero Neville stava abbracciando il suo alterego...
"Chi meglio di noi due può capirsi a vicenda? Io ho passato momenti terribili, questo è vero... e mi dispiace se hai dovuto soffrire, ma devi capire una cosa ...".
L'altro Neville stava fissando quello vero con i suoi occhi senza pupille.
"... Le persone cambiano! Ora io ho degli amici, nessuno mi deride, apparte quegli imbecilli di Serpeverde! Il peggio è passato...non siamo più dei bambini indifesi, Neville! Devi dimenticare le tue sofferenze, fallo e vivremo una vita felice ...".
Negli occhi dell' alterego di Neville apparvero le pupille. Esso sparì lentamente...

Molto bello! Ho tolto qualche virgoletta di troppo, tanto è sempre Nev che parla, e ho unito le sue frasi. Mi piace. C'è sentimento, c'è realtà. L'unica cosa che non mi convince è che lui si deve porre qualche domanda su quello che gli è appena successo. O dici che quando si sveglia ricorda di aver sognato qualcosa, ma non ricorda cosa, però quando si sveglia si sente come liberato, o non so. Ma devi circostanziare meglio questa parte!

neville 97 ha scritto:

Ora Neville stava di nuovo osservando i quadri, mentre stava maledicendo(non dovrebbe maledirla, visto che gli ha fatto togliere un peso dal cuore!Collega un pò meglio questa affermazione con la frase successiva.) quella gobbiglia che gli aveva procurato quella brutta caduta, sentiva che dentro di lui era stato tolto un peso enorme, e si sentì felice.
Mentre si rialzava per andare da Madama Chips vide una mattonella rialzata che prima era sicuro non ci fosse.
La prese e la levò dal pavimento; vide dei fogli di pergamena con una scrittura da lui sconosciuta.
Li afferrò e pensò subito di portarli dalla professoressa McGranitt, quando senti la punta di una bacchetta sotto al suo mento e una voce alterata magicamente...
"Dammi quei fogli, ragazzo... non mi ci vuole un grande sforzo per ucciderti se non mi ubbidisci..."
Allora Neville capì: quelle erano le pagine mancanti di 'Segreti dell' Arte più Oscura'.

Wow! Grande suspance! Mi piace la comparsa di questo mago così all'improvviso, ma purtroppo devo dirti che, non potendosi smaterializzare o materializzare ad Hogwarts, è abbastanza improbabile che si riesca ad intrufolare senza che nessuno se ne accorga! Però è bello come si pone il nemico.
Inoltre Neville non sa - e come potrebbe? - che ci sono delle pagine che mancano da un libro che non esiste in biblioteca da molto tempo. Secondo te Harry lo dice a lui? Naaa!!!

Tuttavia, devo dire che mi sono impegnata parecchio per questo commento per un motivo: mi ha procurato delle emozioni. Il riscatto di Neville, la sua generosità, ti sono riusciti molto bene.
C'è ambiente, e ci sono delle emozioni che secondo me finalmente sono palpabili.

E anche se tante cose sono davvero improbabili, penso che sia un vero miglioramento!
Bravo!!!

Grazie mille lady!
Ma una sola cosa:
Chi te l'ha detto che il mago è venuto da fuori?

Comunque adesso apposto i cambiamenti che mi hai consigliato.

Wow Nev veramente un progresso eccezionale, adesso non starò a ripeterti tutto ciò che ti ha detto Lady! All'inizio, a dirti la verità ero un pò scettica sull'ego di Nev, poi ci ho riflettuto e... mi piace! Veramente bene, se segui i consigli di Lady puoi veramente costruire un signor testo!! Unica cosa... ehm... AMBIENTE! Molta suspence ma.. ancora di più! Forza!! Sofefrmati si più sui particolari!

Grazie del consiglio anna!
ora ho modificato il testo seguendo ogni più piccolo suggerimento datomi da lady e lo farò anche con il tuo

Nev...Pacioc si scrive con la i e senza la h! te l'avevo segnalato ma ti sarà sfuggito!!!

Bene.. Nev, volevi un commento.. eccotelo!

Allora.. sono davvero piacevolmente sorpreso! Hai fatto dei grandi miglioramenti rispetto ai primi tentativi, si vede che ci sei stato più tempo sul testo, tuttavia ci sono ancora delle cose che potrebbero essere migliorate!

neville 97 ha scritto:

sul letto a baldacchino della sala comune di Grifonod'oro

Grifondoro.. senza apostrofo!

neville 97 ha scritto:

Su Pachock! Non dovresti andare in un' altra classe

Paciock!

Ora veniamo al testo.. che dire, il discorso tra i due Neville secondo me l'hai tirato via.. mi spiego: avresti potuto e dovuto giocare molto di più con i sentimenti di Neville.. insomma, è un avvenimento importante, del quale ti liberi in poco tempo facendolo alla fine passare quasi inosservato..
La parte del ritrovamento delle pergamene, che dovrebbe essere, da quello che mi hai detto, l'avvenimento principale del tuo testo, l'hai messa alla fine (comprensibile, nel caso in cui hai in mente un seguito) ma ancora una volta te ne sei liberato in poche righe.. Ma il problema principale non è tanto che te ne liberi in poche righe, quanto il come te ne liberi.. fai passare tutto come se fosse una cosa ovvia, non ti soffermi sui particolari, e per questo il pezzo scivola via troppo veloce.
Dopo aver finito di leggere il testo, la parte precedente alla caduta sembra quasi superflua.. Prova a rafforzare i vari pezzi e a cercare di unirli, collegandoli tra loro, perchè così sembrano vari pezzi messi insieme senza un forte nesso logico..
Peccato per il solito problema: il punto di vista, che dovrebbe essere per forza di Harry..

Ora una cosa per Lady:

LadyTonks ha scritto:

Mi piace la comparsa di questo mago così all'improvviso, ma purtroppo devo dirti che, non potendosi smaterializzare o materializzare ad Hogwarts, è abbastanza improbabile che si riesca ad intrufolare senza che nessuno se ne accorga!

Occhio, fai attenzione a quello che Neville ha scritto nel suo testo:

neville 97 ha scritto:

quando senti la punta di una bacchetta sotto al suo mento e una voce alterata magicamente...

Rifletti attentamente su "una voce alterata magicamente"..
Possibile che non ti venga in mente niente e nessuno, all'interno di Hogwarts, che ha la possibilità di fare una cosa simile?

Comunque Nev, complimenti, davvero! Anche se ho avuto da ridire su parecchie cose, il testo è davvero molto molto interessante! (E poi.. non avrebbe senso segnalare le cose positive! )
Bravo!!

ho modificato il testo secondo i consigli!
grazie a te mik!

Grande Nev
Ora che è modificato, è quasi perfetto
però ci sono 2 errori:

Spoiler:

Spoiler:

correggi

commplimenti è bellissimo!!!

Premetto che non ho letto i commenti degli altri utenti, pertanto abbi pazienza nel caso abbia scritto o segnalato un qualcosa che è già stato corretto. Vediamo un pò. In generale, per poi passare nei dettagli, rispetto ai primi testi che hai scritto tempo addietro, ho notato un sufficiente miglioramento: il testo è discretamente lungo, hai trovato un buon inizio e hai cercato di affrontare un argomento per certi versi non facile, l'aspetto psicologico ed emotivo di un personaggio come Neville. Per questo ti devo fare i miei complimenti, finalmente ti sei buttato! Inoltre, i dialoghi sono più corposi, anche se a dover esseree sincero mi hanno lasciato un pò l'amaro in bocca sia il dialogo tra Neville e il proprio alter-ego ( poco emotivo...diciamo che Neville avrebbe potuto tirarla un pò più per le lunghe! Intendo dire, una personificazione cosi originale di un sentimento come l'odio, si è lasciato convincere quasi subito da argomentazioni piuttosto marginali. Comunque, si può sempre migliorare e di sicuro è ciò che accadrà nei tuoi prossimi testi. Riguardo il secondo dialogo, tra Neville e il mago oscuro...beh non mi ha convinto molto. Non tanto per la presenza di quest ultimo, che ci sta pienamente, ma per quanto riguarda la presenza di documenti top-secret chiamamoli cosi e il coinvolgimento di Neville. Ora io non farò il figo dicendoti come avresti dovuto sviluppare quest idea, perchè ad esser sincero non ne ho la più pallida idea. Posso soltanto dirti che questa è la parte del testo che pecca di più dal mio punto di vista. Ricordo tempo addietro, la mancanza di ambiente nei tuoi testi. Avendo letto questo scritto ho notato che non c'è stato un notevole miglioramento, ma è più che giustificabile: infatti hai scelto di sviscerare Neville come personaggio, e poi Hogwarts non offre molti spunti; direi che la Rowling ha detto tutto il possibile sul castello. Quindi tirando le somme, secondo me questo testo si avvicina alla sufficienza piena. I punti a favore sono certamente un miglioramento per quanto riguarda la grammatica e la sintassi, un buona idea di partenza, uno sviluppo sufficientemente regolare della vicenda e un pizzico di fantasia che non guasta mai. Ricordati, i dialoghi possono sollevare notevolmente il coinvolgimento di un lettore nella vicenda che si appresta a leggere, sino ad entusiasmarlo e a richiedere un seguito della storia. Questa è l'impressione che mi ha fatto il tuo testo: devo dire che non c'è male.
Continua cosi e sopratutto segui questo consiglio che a mio parere troppo spesso si sottovaluta: leggi, leggi moltissimi libri di diverso genere possibilmente. Oltre ad ampliare il proprio vocabolario, il che non guasta mai, soltanto in questo modo si può migliorare nella scrittura e avere sempre idee fresche ed armoniose. Mi fermo qui perchè so di poter esser stato palloso con questo commento, e spero di non averti annoiato. A presto con la tua prossima opera

Cioè, guarda un pò che commento che ti ha rifilato PH!
Beh, c'è scritto tutto! E' inutile riscrivere! Io QUOTO pienamente!!!

Beh, bravo Neville!

E bravo Nev!
forse poco dal punto di vista potteriano, ma fa nnt!
quoto il nostro amico Ph!
aspetto altri scritti!
bacione
Luma

Alla fine bel testo Naturalmente ci sono alcuni errori che si possono sempre correggere

Bravo Nev

Commento in modo più dettagliato come mi hai chiesto tu nev! Il testo è molto bello scritto bene e scorrevole e riesce a far capire bene le emozioni e le sensazioni. Il fatto di mettere neville al centro delle attenzioni è un ottima idea perchè a me pare giusto mettere un po' in risalto i personaggi del libro!