Miei cari amici, questo testo sancisce l'alleanza tra me e PH. Io e il mio malefico socio lotteremo contro Mik, faremo pubblicare questo pezzo e domineremo il mondo! Muahahahahah!!!
Era una fredda mattina di metà ottobre e Harry, che si era svegliato presto ed era aveva già fatto colazione, stava tornando in sala comune per svegliare Ron. L'amico doveva muoversi, o sarebbero di nuovo arrivati in ritardo a pozioni. Harry non aveva nessuna voglia di beccarsi una bella punizione, chi l'avrebbe sentita Hermione?
<<Nargilli>>disse Harry ad un assonata Signora Grassa, che si spostò per farlo entrare, abbastanza innervosità dall'orario mattiniero del baldo giovane.
La sala comune era vuota, apparentemente tranquilla...c'era l'ambiente rilassato di sempre...il cammino scoppietava debolmente ...qualche fresbee zannuto probabilmente di un ragazzo del 3 anno che Harry aveva visto l'altro giorno, girovagava e dilaniava le pareti. A prima vista, tutto pareva normale, ma Harry percepì qualcosa che stonava. Colto da uno strano presentimento, notò che sul tavolo erano rimaste parecchie cartacce. Erano già lì prima di colazione? Harry non le aveva notate. La scrivania era in disordine, disseminata di piume e boccette e sullo sgabello era poggiato un bigliettino. Era stato scritto da poco tempo, a giudicare dall'inchiostro scintillante e da qualche goccia nera sul pavimento...
Harry raccolse il pezzo di carta e fece per leggere con sguardo avido, quando vide scendere Ron dalla scala a chiocciola dei dormitori..aveva la faccia sconvolta e i pugni chiusi e lividi.
<<Harry dove sei stato?>> chiese nervoso.
<< A fare colazione...ho tentato di svegliarti ma...>> Harry si interruppe, notando l'espressione dell'amico.
<<Cosa è successo Ron? Perchè hai quella faccia?>>chiese Harry basito e un po' preoccupato.
<<Cosa è successo?? Hai anche il coraggio di chiedermelo?>>disse furente Ron.
<<Leggi quel pezzo di carta, diamine!!>>concluse l'amico sempre più livido in volto.
Harry prese il pezzo di carta ed inizio a leggere ad alta voce:
Cari Harry e Ron,
dopo molte riflessioni, è giunta l'ora che io vi comunichi una cosa.
Ho deciso di lasciare la scuola e fare gli esami di ottobre, così da prendere il M.A.G.O e concludere gli studi in anticipo. Ho parlato con la McGranitt, lei è stata gentilissima e mi ha concesso di fare l'esame anche se l'anno scorso non ho frequentato, grazie al mio rendimento degli anni passati che è sempre stato ottimo e costante. Vi auguro tutto il bene possibile. Sono sicura che passerete un fantastico anno scolastico, anche senza di me
Vostra,
Hermione
Harry rimase qualche minuto buono immobiòe, senza sapere cosa dire e fare. Guardò Ron, come per chiedergli << E' tutto vero?>>
Ron annuì.
<< Gli...gli esami sono oggi?>> chiese Harry a Ron. La sua voce era come il giaccio che si spezza.
Ron annuì di nuovo. Evidentemente aveva perso l'uso della parola.
Con uno sguardo d'intesa, in un secondo i due amici capirono cosa andava fatto.
Harry e Ron si catapultarono fuori dalla sal comune.
Non poteva essere. Non Hermione. Non potevano permettersi di perderla. Scesero le scale ed arrivarono in prossimità della Sala Grande.
La McGranitt li vide correre verso la sala e tentò di fermarli: << Potter! Weasley! Cosa credete di fare! Si stanno svolgendo degli esami! Non avete un minimo di rispetto per....>>
<< Oh, si tolga di mezzo, vecchia carampana!>> esclamò Ron. Lui e Harry, sotto lo sgardo atterrito della preside, si appoggiarono al grosso portone della sala grande. Questo si spalancò con un enorme rumore. Davanti a loro c'erano molti studenti: tutti i ragazzi del settimo anno che avevano deciso di ottenere il M.A.G.O. in anticipo e lasciare Hogwarts. Tra loro c'era Hermione. La ragazza di Ron, la migliore amica di Harry, compagna di vita, si era girata, come gli altri, spaventata dal tonfo sordo provocato dall'aprirsi del portone. I suoi occhi color nocciola incontrarono quelli azzurri di Ron e quelli smeraldini di Harry. Una sola lacrima le rigò il volto. Aveva deciso, ma il senso di colpa la colpì forte. Paralizzata, poteva solo guardarli, guardare quello che lei stessa aveva deciso di perdere. Perdere per sempre.
Avrebbe voluto raggiungerli, abbracciarli. Ma non c'era più niente da fare. Era la decisione giusta. Non poteva andare avanti così. Con Ron non aveva funzionato e le cose erano diventate sempre più pesanti. Non capivano che lo faceva per loro? Gli avrebbe, una volta per tutti, lasciati in pace...
Harry e Ron la guardarono, supplicanti. Lei si girò. I due amici non avevano nessuna intenzione di rinunciare. Corsero a perdi fiato verso il centro della sala dove il professor Vitious stava per girare la clessidra...
<< Bene al mio via potete iniziare. Avete due ore di tempo. 1...2...3...>>
<<Aspetti!!!!!!!!!!>> urlò allora Ron disperato, raggiungendo l'insegnante di incantesimi. Harry strappò la clessidra dalle mani del minuscolo professore e la gettò a terra con forza. Quella si frantumò in mille pezzi e la sua sabbia si sparpagliò a terra. Gli studenti attoniti e lo stesso Vitious non potevano fare altro che fissare, confusi, Harry e Ron. I due amici si avvicinarono a Hermione, esattamente davanti al suo banco.
<< COSA STAI FACENDO???????>> le urlò in faccia Ron, fuori di sè. Hermione non l'aveva mai visto così.
Sull'orlo di una crisi di pianto, lei singhiozzò: << Harry...Ron...voi non capite....non capite che lo faccio per voi?? Harry, ti giuro, mi sono sforzata. Ma è inutile negare che qui sono di troppo. Non siete contenti? Niente più litigi...!>> << Hermione...>> la interruppe Harry, scandalizzzato << come puoi dire una cosa del genere...>>.
<< Basta Harry>> disse Ron << ha preso la sua decisione. Addio, Hermione>>.
L'amico, sotto lo sguardo confuso di Harry, fece per andarsene, quando, con uno scatto fulmineo, si girò e caricò Hermione sulle spalle.
<<Cosa stai facendo, RONALD WEASLEY! LASCIAMI ANDARE SUBITO! METTIMI GIU'! METTIMI GIU'!>> gridò Hermione terrorizzata, tirando pugni sulla schiena di Ron e scalciando con forza.
<< E' ovvio che non sei in te. Non sai cosa stai facendo. Prima o poi mi ringrazierai>> disse Ron, stringendola ancora più forte. Poi, rivolgendosi a Harry, aggiunse: << Amico, sbrighiamoci o arriveremo in ritardo a Pozioni...>>.
E i tre, sotto gli sguardi di tutti, uscirono dalla Sala Grande..
THE END
X PH: socio, qualunque cosa tu voglia modificare, hai carta bianca!
Indice 
cribbio!!! potrei anche farmi corrompere e schierarmi dalla parte di Jo!!!! 
(vince sempre il Bene!!! 
)
