Sembra ci voglia anche una terza parte...
- Magnifico! Ho sempre desiderato fare le ore piccole dentro un vecchio armadio, insieme con due o tre svitati!- Replicò Ron in tono sarcastico. Poi , rivolto ad Harry e Bryan:- Ce lo possiamo chiudere, in quell’armadio?! Su, fatemi contento, per una volta!, almeno non avrò sprecato la serata!-
Harry e Bryan si avvicinarono incuriositi e perplessi all’armadio .
Harry era abituato alle stranezze di Luna, ma Tom gli sembrava decisamente peggiore! Comunque, si disse, se il Cappello Parlante lo aveva smistato in Corvonero, una ragione doveva pure esseci!!
Come si affacciarono nella porta dell’armadio, infatti, videro un ambiente largo e confortevole , con sedie, scaffali colmi di libri e pergamene , un tavolo, su cui stava appoggiata una sfera di cristallo, che, ad Harry sembrò una di quelle delle professoressa Cooman e, persino una brandina, il tutto in un caos indescrivibile!.
Ron si avvicinò agli altri due e, vedendo la stanzetta da cui era possibile accedere tramite l’armadio, pensò che un incanto del genere avrebbe potuto fargli veramente comodo, nella Tana!:
- Ma come hai fatto Tom?- Chiese , incautamente Ron.
- Beh, ti dirò- incominciò Tom, cercando di porre un po’ di ordine nella stanza magica, con l’aiuto della sua bacchetta, ma riuscendo soltanto a cambiare “l’ordine del disordine” , mentre il suo cilindro tentava, vanamente, di seguire tutti i suoi rapidi movimenti, posizionandosi ad un centimetro dalla sua capigliatura, sempre con qualche secondo di ritardo! Al terzo tentativo di mettere un po’ d’ordine, Tom rinunciò. Ad un certo punto a Ron parve di sentire il cilindro sbuffare lamentosamente! - Ho chiesto al prof. Filius Vitious di poter utilizzare alcune cose dismesse, come questo armadio o come questa sfera di cristallo da chiromante, che ho trovato al suo interno, per alcuni miei esperimenti, e lui è stato felice di concedermeli. Dopodiché, applicando la terza legge degli incantesimi reversibili alla teoria della compressibilità intrinseca degli spazi magici e quella della loro sovrapponibilità in contesti polidimensionali…..-
- Oh, povero,me!- Sospirò lamentosamente Ron- ma non faresti prima a spiegarmi che incanto debbo pronunciare?-
- Tom, per favore! - Intervenne Bryan- Quello che hai realizzato è fantastico, ma non abbiamo molto tempo e dobbiamo recuperare qualche indizio per tentare di capire cosa sta succedendo ad Hogwarts!-
- Beh, si, in effetti, tutto quello che ci hai fatto vedere, pur essendo interessantissimo, non ci aiuta molto!- Continuò Harry- Avrai tempo, per spiegare a Ron ed a noi tutti, come ti sei allestito una stanza tutta tua in un vecchio armadio, ma, ora dobbiamo pensare agli incappucciati… ed a Draco!-
- Certo, certo- Rispose Tom, sedendosi vicino alla sfera, schiacciando un mucchio di pergamene che erano sulla sedia-Però avrei bisogno che mi diciate qualcosa per restringere il campo di ricerche!: Non possiamo ricopiarci tutti i libri e leggerceli, nella speranza di trovare un indizio: sarebbe troppo lungo!-
- Insomma, di cosa hai bisogno?- Chiese Harry,che ancora non riusciva a capire cosa avesse in mente Tom.
- E’ presto detto: qualcosa sulla foggia dei vestiti di quesi maghi che hai intravisto,o, non so, forse la forma o il modello della carrozza, un qualche stemma o scritta che la possa caratterizzare..-
- La fiamma con il volto di donna!- esclamo Harry, ricordando quanto gli aveva rivelato il prof. Jattarius Unglucklich, dopo la loro ultima seduta di legimanzia: il medesimo simbolo che era apparso sulle foglie dell’orchidea, divenute nere, al passaggio di Draco e di altri!
- Come hai detto?- Chiese Bryan-
- Si, - Continuò Harry – E’ il simbolo inciso sulla carrozza delle mie visioni: la medesima su cui tentarono di rapire Ron!-
- Accidenti, sì- Esclamò Ron- Mi sembra di ricordare qualcosa di simile!-
- Allora, cosa dobbiamo fare, esattamente?- Chiese Harry a Tom-
- Siediti qui- Rispose Tom, alzandosi dalla sua sedia, da cui caddero alcune delle pergamene che aveva precedentemente schiacciato- e mettiti questi spettrocoli!-
- Tutti a caccia di gorgosprizzi, stasera. Eh?- Fece Ron osservando Harry che si era tolto i suoi occhiali per mettersi gli spettrocoli che Tom gli porgeva!-
- Altro che gorgospizzi!- protestò Harry – Io, così non vedo un accidenti!
- Non ti preoccupare- Gli spiegò Tom- Tu pensa intensamente a quel simbolo, o a d altro che possa esserci utile per la ricerca, sino a quando non lo vedrai comparire nella sfera-
- Ma senza i miei occhiali, e con questi cosi, non vedo niente!- protestò Harry!-
- Capisco- rispose Tom – In effetti io ho problemi analoghi, comunque non ti preoccupare: quando l’oggetto di cui vuoi notizie ti comparirà chiaro negli spettrocoli, lo stesso sarà anche nella sferra, e potremo vederlo anche noi:allora partiro con l’incanto di ricerca! Ma tu non pensare a questo: ora devi cercare di farmi vedere quel simbolo nel modo più chiaro possibile.
- E sia!- Disse Harry, e cominciò a concentrarsi.