Ciao- Ritorno in ballo con qualcosa che ho elaborato nei ritagli di tempo .
Attendo il vostro giudizio: Comincio con una revisione del brano "rivelazioni":
Che direzione prenderà il vostro pollice inesorabile? Elfobrizzo
Harry spiegò a Ron che avrebbe avuto bisogno di parlare con Bryan e che, almeno sino a che non si fossero spiegati, era opportuno che lo facessero da soli, senza nessun altro intorno.
A malincuore, Ron acconsentì ad aiutarlo a tenere fuori anche gli altri compagni di camerata, convincendoli ad effettuare un piccolo torneo di scacchi tra di loro.
Harry sistemò l’orchidea vicino al letto di Bryan e ripetè l’incantesimo che gli aveva insegnato Hermione:
- "Invisioalias"-
L’orchidea non scomparve, ma, ormai Harry sapeva con certezza di essere solo lui, a poterla vedere .
Arrivò, infine Bryan Hyde.
La sua eterna espressione di disincantata superiorità non contribuì di certo a porre Harry nelle migliori disposizioni d’animo per fare ciò che aveva in mente: d’altronde era la medesima ragione che lo aveva bloccato in altre circostanze, quando aveva tentato di approcciare un discorso con lui.
Questa volta, tuttavia, forse anche perchè rassicurato dalle esortazioni del prof. Jattarius Unglucklich e, soprattutto, dal responso dell’Orchidea, che non aveva rilevato traccia di malvagità, nel giovane americano, cercò di predisporre il suo animo nelle migliori condizioni possibili << Accidenti!>> pensò tra sé e sé Harry<< Come mi sentirei, se qualcuno mi avesse imposto, per non comprensibili ragioni politiche, di seguire il mio ultimo anno di corso , ad esempio, ad Ozward?>> Niente da dire sulla validità della scuola, ma.. lasciare Hogwarts?! Luoghi che aveva conosciuto ed amato, luoghi in cui aveva conosciuto dolori, oltre che gioie, ma che costituivano la sua vita! Già il pensiero che quello fosse il suo ultimo anno di corso e che, dal prossimo anno, avrebbe dovuto trovare qualche altro luogo da chiamare “casa”, lo faceva star male! Come doveva sentirsi, allora, Bryan e, con lui, tanti altri ragazzi, tra gli studenti americani, piombati qui ad Hogwarts non per loro volontà, e come era stato difficile capirli, per lui e per i suoi compagni che avevano avuto la fortuna di rimanere a casa loro! – Improvvisamente comprese, come non aveva mai effettivamente compreso, quella che era la grandezza di quel luogo magico che lui avrebbe sempre considerato come la sua vera casa! Hogwarts non aveva “rifiutato” la quinta ala ( quella che doveva essere dstinata agli studenti americani e che, più di una volta, avevano soprannominato, per dileggio “La casa dell’Hamburger”), per una sua avversione verso i nuovi arrivati : era stata, invece, una mossa di grande saggezza, perché aveva costretto i ragazzi a stare a contatto ed a trovare, chi prima e chi dopo, dei possibili punti in comune per instaurare convivenze pacifiche, se non proprio grandi amicizie!
Bryan,dal conto suo, quando vide la stanza parzialmente vuota, si fermò un attimo perplesso, lanciando un’occhiata interrogativa ad Harry : quel suo compagno era sempre risultato un mistero, per lui : non era mai riuscito ad inquadrarne del tutto i comportamenti, e ciò lo metteva a disagio! Istintivamente, la mano corse alla sua bacchetta, ma Harry lo fermò con un gesto di pace
- Bryan, - incominciò – forse avremmo dovuto farlo prima, ma suppongo che, ormai, sia più che opportuno un chiarimento, tra di noi, anche se è una cosa che avremmo dovuto fare tempo fa, a partire da quando ci siamo incontrati a Godric’s Hollow!-
- Tu dici?- Esordì Bryan , continuando, comunque, a mantenersi sulla difensiva.
- Si, dico, ma prima di cominciare, voglio chiederti se ti ricordi di quanto ci spiegò la Professoressa Sinistra , a proposito dell’"Orchidea delle emozioni".-
- Toh, non mi dire che vuoi fare un ripasso di erbologia con me!-Replicò Bryan ironicamente.
- Niente di tutto questo- rispose Harry sorridendo, dopodiché, estrasse la bacchetta, provocando un sussulto in Bryan, che subito, si affrettò ad afferrare anche la sua.
- Tranquillo, Bryan: dobbiamo solo parlare, non combattere tra noi!- lo bloccò subito Harry – Volevo solo mostrati una cosa!-
Detto questo, puntò la sua bacchetta verso l’orchidea e pronunciò:
-“Revelo”!-
Subito, l’orchidea apparve anche a Bryan , che incominciò ad osservarla notando anche lui, con una certa meraviglia, ciò che già aveva constatato Harry nel salone: In effetti , le variazioni di colore dell’orchidea, quando le si avvicinava l’uno o l’altro, erano proprio minime!
Un turbinio di dubbi e di emozioni, che si manifestò con rapide variazioni di colore nella striatura della orchidea stessa, tutte le volte che lui le si avvicinava, cominciò a turbinare nella mente di Bryan!
Possibile che lui ed Harry fossero così simili? Aveva seguito con attenzione le lezioni di erbologia che la professoressa Sprite aveva dedicato all’Orchidea e sapeva che non poteva essere ingannata. Ma, pensò: quel fiore non lo stavano coltivando e riproducendo per gli Auror del Ministero Inglese? Così aveva detto la Professoressa, da quanto ricordava: Come poteva essere nelle mani di Harry, quel fiore ? Era escluso, d'altronde che fosse una orchidea comune: bastavano le variazioni di tonalità e di colore, che notava, durante il turbinio che le sue emozioni stavano subendo in quel momento. Decise di fidarsi di Harry: in fondo l’orchidea aveva dato un responso confortante e “L’orchidea non poteva essere ingannata” !
- Va bene, Harry- Disse Bryan con un sospiro- cominciamo pure!
- Bryan, innanzitutto, vorrei chiederti perchè mi stai pedinando da prima che ci incontrassimo ad Hogwarts!- Esordì Harry - Ecco, ad esempio, che ci facevi a Godrics Hollow , quando sono andato a rendere omaggio alla tomba dei miei genitori?-
- Ah, ti riferisci a quel nostro fugace incontro!- Rispose Bryan, come raccogliendo i suoi ricordi- In realtà ero andato là come un semplice turista: mi avevano detto che era la città di uno dei fondatori di Hogwarts e mi avevano parlato di un monumento che babbani e maghi possono vedere in forme diverse . E’ stato allora che ti ho visto e che ti ho riconosciuto: la tua foto è comparsa su parecchi giornali, anche in America, sai?-
- Si, si, me ne sono accorto durante il mio ritorno ad Hogwarts!- Replicò Harry- Se non fosse stato per il Prof. Willis..! Ma, scusa, se mi avevi riconosciuto, per quale motivo non mi hai parlato? Perché , anche dopo, ad Hogwarts, hai continuato a pedinarmi ed ad osservarmi con quel tuo perenne sorrisetto ironico? Non ti sembra di essere stato, perlomeno, un po’ sospetto?- Concluse Harry, infervorandosi sempre più.
- Ah, - replicò, a sua volta, Bryan, infervorandosi, a sua volta – così sarei sarei io quello “un po’ sospetto”?!- Ma ti rendi conto di come ti sei comportato ultimamente? Già durante la cerimonia di benvenuto, ti sei allontanato, cercando di non arti notare, per andare non so dove;ogni tanto,poi, ti trovo , in giro per Hogwarts, a fissare il muro ed a pronunciare frasi sconnesse, altre volte,poi, improvvisamente, sparisci senza nessun motivo apparente, per ricomparire in modo altrettanto misterioso! E sarei io , poi quello strano?-
- Si, si, ammetto di essermi comportato in modo almeno apparentemente bislacco, -Rispose Harry, rendendosi conto solo ora che le misteriose visioni si manifestavano, in qualche modo che doveva ancora chiarire, solamente a lui.- ma perché non mi hai avvicinato a Godric’s Hollow, tanto più che mi avevi riconosciuto?-
- Beh, vuoi proprio saperlo? – rispose Bryan- fissando harry quasi con aria di sfida
- Siamo qui per questo, se non sbaglio.- Rispose Harry,, sostenendo il suo sguardo.
- Non vorrei tu mi fraintendessi, - continuò Bryan- Ma allora provavo una sorta di astio, nei tuoi confronti!-
- Astio?- chiese Harry perplesso- Ma perché? Cosa ti avevo fatto?-
- E’ presto detto.- Riprese Bryan -A Godric’s Hollow, come ben sai, c’e una statua, che per i babbani è un monumento ai caduti e per i maghi è, invece, la statua di due Auror, vittime della malvagità del Mago oscuro noto come Lord Voldermort, che tu hai sconfitto nel corso della battaglia di Hogwarts.
- Lo so bene!- Rispose perplesso Harry- Si tratta della statua commemorativa eretta ai miei genitori! E se io ero là, era proprio per dedicare un omaggio, in memoria della loro prematura scomparsa! Ma come potresti avercela con me per questo?- Chiese Harry perplesso.
- Ebbene, signor “prescelto”,- Riprese Bryan con astio- a New Orleans non esiste alcuna statua dedicata ad una famiglia di Auror sterminata da un lercio stregone woo-doo, a cui questi avevano avuto il torto di intralciare i suoi traffici con dei disonesti latifondisti babbani!- Mentre pronunciava queste parole, il viso di Bryan si stava riempiendo di lacrime.
- New Orleans? - Esclamò Harry, ricordandosi del racconto di Clarice Freebird, durante la prima lezione di Houdson Willis.
- Ma , allora,- continuò – il bambino scomparso..-
- Esatto, Harry! – esclamò Bryan – Quel bambino sono io! L’attuale presidente Wainegan, allora capo degli Auror del Mississippi aveva ricevuto un messaggio di aiuto inviatogli da mio padre prima di soccombere ed era riuscito a materializzarsi sul posto giusto in tempo per salvarmi dalla strage, ma ormai era troppo tardi per il resto della mia famiglia, anzi, fu costretto ad abbattere ed incenerire anche loro, ormai irrimediabilmente trasformati in “inferi”, anzi, in “zombie”, come li chiamiamo noi!!-
- Bryan,- sbottò a sua volta Harry- mi dispiace per quanto è capitato a te ed alla tua famiglia, ma, accidenti, non puoi avercela con me perché il tuo stregone woo-doo “ non ha fatto carriera” come lord Voldermort!- Credi , forse, che il mio più grande desiderio fosse divenire orfano di genitori con un monumento “alla memoria”? Pensi, forse, che abbia chiesto io a Lord Voldermort di far fuori i miei genitori, per farmi diventare “il prescelto”?Credi che la mia infanzia sia stata felice, a casa dei miei zii, relegato a dormire in un magazzino delle scope, come un animale fastidioso, di cui, però, non ci si può liberare? Non pensi, concluse, infine, che avrei preferito un’esistenza normale, anche scialba, ma a fianco dei miei genitori ? cosa pensi che me ne faccia,insomma, di un monumento alla memoria? Anziché essere “il prescelto”, come mi hai chiamato, non pensi che avrei preferito dedicarmi a cose più banali, come la disinfestazione dagli gnomi da giardino o all’allevamento delle puffole pigmee, ma insieme con i miei genitori?- Concluse, lanciando uno sguardo all’animaletto che gli aveva regalato Ginny e che lo stava osservando , agitandosi sopra il suo letto.
Per un attimo rimasero entrambi in silenzio , osservandosi a vicenda , poi Bryan chiese:
- Pensi si guadagni bene?-
- Cosa? – Chiese a sua volta Harry in tono perplesso
- Si, dico, pensi che si guadagni bene con la disinfestazione dagli gnomi da giardino o con l’allevamento delle puffole pigmee?- Replicò Bryan- Sai, caso mai ti servisse un socio…-
Detto questo, i due ragazzi si guardarono in viso, scoppiando in una risata liberatoria, si abbracciarono e si strinsero calorosamente la mano: in quel momento era nata una nuova, durevole amicizia!
Quando ripresero il dialogo, Harry chiese nuovamente:
- Senti, la parte di Godric’s Hollow l’abbiamo chiarita! Francamente poso arrivare a capire il tuo rancore, ma, poi, perché tampinarmi come hai fatto?-
- E credi che abbia “tampinato” solo te? – rispose Bryan- Certo, tu eri nel novero di quelli che si comportavano stranamente , almeno secondo il mio punto di vista, ma ti posso assicurare che ho osservato più di una persona, tra studenti e professori, compreso quel Draco, ma , purtroppo, senza scoprire niente di concreto, a parte che è proprio indisponente!-
- Su questo concordo in pieno, ma,a che scopo, queste indagini?-
Chiese, in proposito Harry, che, comunque, già cominciava ad immaginare quale poteva essere la risposta.
- Come ti ho già accennato, Harry, io , da bambino, sono stato salvato da quello che attualmente è il mio presidente. Waynegan, anche in nome della vecchia amicizia che lo legava ai miei genitori, peraltro suoi colleghi, si prese cura di me. Tuttavia, per non espormi ad ulteriori rappresaglie da parte degli stregoni che lui ed i miei genitori combattevano, fece in modo che le mie tracce si perdessero ed, appena ne ebbi l’età, visto che manifestavo sempre più vivo il desiderio di vendicare i miei cari , continuando la loro opera, mi fece entrare nell’ accademia di Wizard-Point!-
- Wizard-Point! – Esclamò Harry- Accidenti : è l’accademia di Auror più famosa del mondo!- Quindi, -disse sorridendo-, anche tu saresti un Auror!
- Beh, si, cioè, non ancora!- Diciamo che il presidente Waynegan mi ha promesso la nomina ufficiale se lo avessi aiutato a raccogliere notizie sugli attacchi magici che stava subendo Hogwarts e che, sembra, potrebbero minacciare l’intero il mondo magico! Ma, scusa, Harry, - riprese Bryan- come hai detto? : come sarebbe a dire “anche tu”? –
Harry si era da tempo documentato sui regolamenti che vigevano tra gli Auror di tutte le nazioni: se uno di loro si rivelava, anche altri Auror, eventualmente presenti, erano obbligati a presentarsi e rivelarsi non appena le circostanze lo avessero permesso.
- Si Bryan- Confermò Harry, e fu come se si fosse levato un peso – diciamo che il ministro Kingsley, con il quale sono in rapporti di amicizia già da quando era semplicemente un Auror, ha fatto a me la medesima offerta, e nei medesimi termini.-
- Siamo stati stupidi tutti e due!- commento Bryan- Se non ci fossimo lasciati prendere la mano dal nostro sciocco campanilismo e ci fossimo alleati subito, forse saremmo un po’ più avanti, con le indagini!-
- Beh, non mai troppo tardi per ricominciare. Intanto penso sia il caso di aggiornarci circa le nostre reciproche scoperte.-Rispose subito Harry.
- A questo proposito, se vuoi venire con me, questa sera ho un appuntamento con un amico : un ragazzo smistato in Corvonero a cui avevo chiesto aiuto!-
- Un ragazzo di Corvonero?- Chise Harry perplesso- ma, a quest’ora? E poi, come faremo ad entrare nella loro sala?-
- Non temere: per l’accesso ci aiuterà il mio amico! E poi, - Continuò Bryan, riprendendo il suo tono ironico- Harry, non mi dire che il tuo ministro non ti ha fatto rilasciare qualche specie di salvacondotto per uscire dalla tua camerata anche in orari, per così dire, proibiti?-
- Beh, si- Ammise Harry , ma si può sapere, almeno , chi è il tuo misterioso “aiutante”?-
- E’ presto detto,!- Rispose Bryan con un mezzo sorriso:- Si tratta di Thomas Albert Onside, per gli amici Tom!-
- Thomas… - Replicò Harry – Intendi parlare dello stravagante amico di Luna?-
- Si Harry, proprio di lui!- Affermò Bryan, quasi godendosi l’aria perplessa di Harry .- Stravagante, si, ma geniale!-
- Ok, andiamo pure! – Concluse Harry – Al punto in cui siamo, ogni aiuto è buono!- << In fondo >> pensò tra se << anche Luna non sembra molto a posto, eppure quanti problemi abbiamo risolto, grazie a lei!>>
In quel frattempo, Ron entro nella camerata .
- Per tutti gli slip di Merlino- Esclamò- Harry, non ce la faccio più a giocare a scacchi e, francamente, vorrei dormire nel mio letto!- Spero che tu abbia finito con Bryan!
Poi, osservandoli per bene, esclamò:
- Per tutti i più fetenti calzini di Merlino e di Morgana! - Esclamò- Sbaglio od abbiamo appena firmato il Patto Atlantico?-
A quella esternazione di Ron, tutti si gardarono reciprocamente in viso e scoppiarono in una irrefrenabile risata.