LA LITE - (LUDO, OGNI PROMESSA ...)

... è debito.

Ed ecco quanto mi avevi chiesto tempo fa.
Non sono sicuro di essere riuscito a trasmettere quanto avevo nel cervello. Di sicuro, è quanto di meglio sono riuscito a fare, volgarità comprese.

Chiedo soltanto clemenza nel caso non piaccia!

Per il momento

Te saludi


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LA LITE

L'aula nella quale si erano riuniti, sembrava essere diventata gelida, non appena la McGranitt uscì, lasciandoli dentro da soli.
«Sarà bene che vi chiariate subito.» aveva detto loro, appena prima di varcare la soglia. « In questo momento, non possiamo avere troppi problemi. E non preoccupatevi di urlare o meno: ho già provveduto affinchè dall'esterno non si senta niente.»
Fuori dall'immensa vetrata, il cielo si stava coprendo velocemente, facendo intendere che da lì a poco si sarebbe scatenato un temporale.
Il momento del confronto era arrivato, sebbene Harry non sapesse come affrontarlo.
Le due ragazze erano furibonde, e lo si vedeva ben chiaro sui loro visi.
Il silenziò si dilatò per diversi minuti, come se le due parti attendessero che fosse l'altra a rompere il silenzio.
Infine, Harry prese il coraggio a due mani, e titubante disse: «Io ...»
Ma, non appena mosse le labbra, spezzando quell'incantesimo innaturale che si era creato, Hermione fece rapidamente i tre quattro passi che li dividevano, e lo colpì con uno schiaffo talmente forte da fargli volare gli occhiali, che si infransero sul pavimento.
«TU COSA?» gli urlò in faccia, per poi colpirlo nuovamente con l'altra mano.
Harry, non fece nessun movimento per difendersi, mentre Hermione continuava a colpirlo.
«TU … BRUTTO STRONZO … CODARDO … BASTARDO … COME TI SEI PERMESSO … COME HAI OSATO … » ed ad ogni improperio, colpiva l'amico ora in faccia, ora sul petto, con la voce che sempre più s'incrinava lasciando spazio all'angoscia. E mentre Hermione continuava a colpirlo, anche se sempre con minor forza, Harry tentò di circondarla con le braccia, come in un abbraccio. Per qualche secondo, la cosa sembrò funzionare, perchè Hermione scoppiò in un pianto dirotto, nascondendo il viso sul suo petto. Ma non appena si accorse di essere abbracciata da Harry, si scosse con un urlo isterico, spingendolo via ed allontanandosi nello stesso momento, come se fosse stata toccata da un essere ripugnante.
Il gesto di Hermione ferì Harry come non avevano fatto gli insulti ed i colpi ricevuti.
La pioggia incominciaò a tamburellare sui vetri della finestra.
Nell'allontanarsi sempre più da Harry, Hermione incespicò, cadendo pesantemente per terra. Ginny raggiunse l'amica, la circondò con un bracciò, mentre con l'altro l'aiutava a rialzarsi.
Hermione, ancora scossa dal pianto, gettò uno sguardo carico d'odio verso quello che considerava un amico, e, poi, corse verso la porta, sbattendola alle sue spalle.
Harry strinse forte i pugni, e, chinando la testa tristemente sconsolato, diede le spalle all'uscita, ben conscio che il peggio doveva ancora arrivare.
Ginny si girò verso di lui.
«Guardami!» e quando Harry fece finta di niente, ripetè: «GUARDAMI!»
Il tono inferocito ed imperioso, scosse Harry. Ma, ancora, non si girò, preferendo raccogliere gli occhiali e ripararli.
Ginny, furiosa, si avvicinò velocemente, e, prendendolo per una spalla, lo strattonò mentre gli urlava: «TI-HO-DETTO-DI-GUARDARMI!»
Harry si mosse, senza girarsi completamente.
«SPIEGATI!»
«Cosa vuoi sapere?» La voce era così innaturalmente calma e pacata che quasi non gli sembrò nemmeno la sua. «Non ho spiegazioni da darti, se non quelle che già conosci, o intuisci.»
«AH, SI? MA BENE!» la voce di Ginny raggiunse toni che aveva sentito in passato soltanto dalla signora Weasley.
«E CHE COSA CAZZO AVEVI NEL CERVELLO MENTRE CI PIETRIFICAVI? CHE ERAVAMO DELLE DONZELLE IMPAURITE DA DIFENDERE AD OGNI COSTO? OPPURE CI RITENEVI DEI PESI SCOMODI? AH, NO, SCUSA. DIMENTICAVO! TU SEI QUELLO DELLA “TEMPRA MORALE”, VERO! TU SEI IL POVERO STRONZO CHE DEVE SEMPRE SALVARE TUTTO E TUTTI, GIUSTO? E CHI SE NE FREGA! TU NON HAI L'ESCLUSIVA SU RON! E' MIO FRATELLO! E' IL RAGAZZO DI HERMIONE! MA CHI CAZZO TI CREDI DI ESSERE?»
Le urla di Ginny, a pochi centimentri da lui, stavano sgretolando il forzato contegno che Harry aveva scelto di mantenere davanti alle due ragazze.
Le parole della sua ragazza lo stavano facendo arrabbiare perchè sapeva che aveva ragione, e questo aumentava sia il disagio per la situazione, che la rabbia per aver preso quella decisione che ancora riteneva giustificata.
«Ginny, so perfettamente che ...»
«COME TI SEI PERMESSO! COME-TI-SEI-PERMESSO DI LASCIARCI INDIETRO? SIAMO SEMPRE STATI INSIEME. CI SIAMO SEMPRE AIUTATI. E TU ORA CI TRATTI COME OGGETTI DA UTILIZZARE O SCARTARE A SECONDA DI COME MEGLIO TI AGGRADA? E' QUESTO QUELLO CHE TU CHIAMI AMICIZIA? OD AMORE?»
«COME … OSI?» Un ruggito eruppe dalla sua bocca, mentre due lampi illuminavano irrealmente l'aula.
La luce creò dei tetri giochi d'ombra con i volti dei due ragazzi, che si trovavano a pochi millimetri l'uno dall'altro, le facce deformate dalle loro emozioni.
I tuoni seguenti si fusero con la risposta rabbiosa della ragazza.
«COME OSO? OSO, CARO MIO. OSO PERCHE' MI HAI TRATTATO COME UNA COSA! DOVEVA ESSERE UNA MIA SCELTA RESTARE INDIETRO. NON TUA!»
«MI DISPIACE. MA NON VOLEVO CHE CORRESTE DEI PERICOLI. IO LO FATTO...»
«NON T'AZZARDARE A DIRE CHE LO HAI FATTO PER NOI! NON INSULTARE LA MIA INTELLIGENZA! HAI UNA SOLA POSSIBILITA'. QUI. ED ORA. DEVI-DIRMI-PERCHE'? E VOGLIO LA VERITA'!»
«HO AVUTO PAURA!» Una folgore d'incredibile luminosità cadde nel prato della scuola.
Questa era la verità.
Una volta ammessa la sua colpa, Harry si sentì svuotato. La rabbia lo abbandonò, e afflosciandosi si diresse verso una sedia, abbandonandocisi sopra nel momento stesso in cui il rombo del tuono coronò col suo fragore il fulmine appena caduto.
«Eccola la verità … ho avuto paura! Semplicemente. Ho avuto paura di non essere abbastanza forte di perdere tutto quello che avevo di più caro. Avevo paura di aver perso Ron per sempre, e non volevo rischiare di perdere anche voi. Paura di impazzire dal dolore se vi fosse capitato qualcosa.»
La ragazza lo guardava in silenzio, mentre, lentamente, il furore si trasmormava in qualcosa di ancor più doloroso. Ed Harry vide apparire la delusione.
«Mi dispiace, Ginny. Ron ed Hermione sono per me i fratelli che non ho mai avuto, e tu sei quanto di più prezioso io abbia in questo mondo. So perfettamente che voi ragazze siete in grado di difendervi da sole. E che siete decisamente più dure del sottoscritto. Io non so se sarei riuscito a sopportare quello che hai passato tu l'anno scorso. E mi ricordo di come tirò avanti Hermione quando Ron ci lasciò, corazzandosi dalla tristezza con una determinazione incredibile. Mi dispiace. Forse ho sbagliato, probabilmente sono stato egoista. Anzi, lo sono stato. Ma senza di voi, non riuscirei a vivere.»
Di nuovo il silenzio la fece da padrone. Harry, sbattuto sulla sedia, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia mentre le mani coprivano la faccia. E Ginny in piedi a capo chino, con le mani strette a pugno, rigida come se fosse stata nuovamente pietrificata.
Il tempo si dilatò, mentre i due ragazzi erano presi dai loro tetri pensieri.
Alla fine, Ginny si girò, e camminò lentamente verso la porta. La aprì. E, prima di uscire, voltò la sola testa in direzione del ragazzo: «Stare insieme, significa condividere gioie e dolori. Amicizia significa avere sempre qualcuno su cui contare, quali che siano i problemi. Noi ti abbiamo dato tutto questo. Senza calcoli. Senza ripensamenti. Tu, invece, hai violato tutto questo. Vaffanculo, Harry».
Harry vide la figura allontanarsi senza correre, ed un dolore mai provato prima gli crebbe all'interno.
Calde ed amare lacrime incominciarono a scendergli sulle guance, bruciando ad ogni millimetro che percorrevano.
Aveva fatto di tutto per non perdere la sua “famiglia”. E tutto lasciava intendere che l'avesse persa lo stesso.
All'esterno la pioggia continuava a battere incessante sulla finestra, mentre lampi e tuoni lasciavano capire che la tempesta sarebbe durata ancora a lungo.

mmmm... prima le critiche, va

NO NO NO NO! Le parolacce no e poi no! Che sia quella che inizia per c e finisce per o o che sia quella che inizia per v eccetera... non ci sono abituata nel mondo di Harry, non mi piacciono, non mi suonano nella bocca dei nostri eroi. Ci sono altri modi per rendere l'incazzatura.

La parte in cui Hermione attacca Harry è trooooooppo simile a quando Ron li trova nella foresta, dopo che hanno distrutto il medaglione. La parte in cui Ginny dice di non insultare la sua intelligenza sa già di sentito, non mi ricordo in che capitolo, ma mi pare che lo dica Hermione (mi sa nel 7°, quando lui si nasconde nel bagno di Grimmould place durante un contatto con Voldy)

L'idea di farli litigare prima che Harry parta...beh, l'hai letto, l'avevo avuta anche io. Solo che secondo me deve litigare solo con Ginny (che poi può essere consolata da Bryan), però...insomma...la decisione da prendere è se davvero Harry farebbe questa cosa di pietrificarle, visto che in effetti loro sono abili e glil'hanno dimostrato tante di quelle volte... poi arriva la plausibile spiegazione: paura di perdere tutto. egoistico!

La cosa che non riesco a decidere è se è un atteggiamento da Harry...

però, tutto sommato...MI PIACE

Letto tuuuuuuutto d'un fiato! Mi ha interessato molto, davvero!
Alcune parti forse sono da rivedere, ad esempio, non so se reagirebbero mai in quella maniera dei personaggi di Harry Potter, non ce li vedo Infatti..

LadyTonks ha scritto:

NO NO NO NO! Le parolacce no e poi no! Che sia quella che inizia per c e finisce per o o che sia quella che inizia per v eccetera... non ci sono abituata nel mondo di Harry, non mi piacciono, non mi suonano nella bocca dei nostri eroi. Ci sono altri modi per rendere l'incazzatura.

Perfettamente d'accordo! MAI!

LadyTonks ha scritto:

però, tutto sommato...MI PIACE

Sono d'accordo anche qui
Bravo!

Po..porco cane Abo... sto testo mi ha emozionata! :') Ci sono rimasta attaccata fino alla fine, è semplicemente stupendo. Non so che cosa avessi in mente, però è.. wow!!
Sicuramente c'è molto da migliorare, ma fila, fila alla grande! I miei più sinceri complimenti! ^^ Sei molto migliorato!
Mi dispiace Lady, ma io sono pro parolacce per certe occasioni, e questa è una di quelle. Harry ha fatto lo stro**o e dunque se le merita! E secondo me sì è un atteggiamento da Harry fisimoso e fifone. Ma comprendiamolo, dopo tutto quello che ha passato come minimo io starei buttandomi dalla finestra!
Ma ahimè, sono d'accordo con Lady sul fatto che la prima parte è troppo simile a quella della foresta con Ron. O almeno io l'ho vista così, forse per altri non lo sembrerà.
Ancora complimenti!!

.::AnnalisaxMalfoy::. ha scritto:

Mi dispiace Lady, ma io sono pro parolacce per certe occasioni, e questa è una di quelle. Harry ha fatto lo stro**o e dunque se le merita!

Dipende dalle parolacce, Nana...str**o e bast***o ci stanno (le ha usate anche zia Row) ma ca**o e vaffan***o sono troppo volgari, quindi io non ce le metterei mai!

E poi, ripeto...devo ancora decidere se mi piace un Harry fisimone e fifone. In fondo io amo pensare che con il percorso del 7° libro lui sia cambiato e maturato, come tutti, come Neville che non è più uno sciocco tontolone. Insomma, io non sono mai stata un'esperta di letteratura, ma la crescita dei loro personaggi è una delle cose che ho più apprezzato. Harry ha imparato a chiudere la mente, e secondo me ha imparato ad affidarsi agli amici. Altrimenti non avrebbe mai sconfitto Voldy.

Quindi non so se davvero le avrebbe pietrificate...sono davvero davvero indecisa.

PRIMA LE CRITICHE???
non ce ne sono!!!



magnificooooooooo!!!
10+ alla reazione di Ginny!!!!
8,3 alla reazione di Hermione... forse esagerata la parte con gli occhiali...
9 alle parolacce!! non è stile HP... ma chisseneeeee dovremmo scrivere qualcosa io e te!!!


hai fatto un unica grande cavolata unicaaaaaaaaaaaaaa sennò era da 10 e lode!!
mi hai ambientato la litigata in un aula anomina!!
pensa...
se lo facevi nella Sala Grande vuota...
immagina...
il cielo incantato e se fuori piove...
ci potevi giocare ALLA GRANDE!!!!! (perchè in effetti un fulmine che cade nel giardino proprio in quel momento è.. culo!.. ma se lo fa il soffitto.. è maggico!!! )
tante care cose, vacchio!!!!
sei stato bravo!!!!

Le parolacce non mi scandalizzano ma quoto quanto già detto: la reazione delle ragazze è un po' esagerata. Se fosse solo una delle due si potrebbe leggere come un attimo di isteria, ma tutt'e due insieme è troppo!

E come già detto anche il fatto che Harry le pietrifichi per egoismo è un po' immaturo, anche se scritto bene ci potrebbe stare.

Io la vedrei come una scena spontanea che capita all'improvviso, quindi il fatto che la Mac li chiuda in una stanza e dica loro "sfogatevi" toglie, appunto, un po' di spontaneità.

Da qualche parte c'è un "lo" al posto del "l'ho".

Ecco dov'è:

Citazione :

MI DISPIACE. MA NON VOLEVO CHE CORRESTE DEI PERICOLI. IO LO FATTO...»

qui ci vuole l'ho!

Comunque complimenti per il testo davvero molto toccante e intrigante.

Sicuramente per le parolacce la penso esattamente coma Lady...cisono altre parole che possiamo usare al posto di quelle due!!! In fondo, anche se il libro è nostro, stiamo comunque seguendo le direttive di Zia Row....sennò potremmo davvero fare tutto quello che ci pare, no?

Quoto il fatto che la cosa era più carina se avveniva in modo spontaneo... magari sul prato di fronte al lago dove si ritrovano ognuno seguendo i propri pensieri tornando sul luogo del misfatto!

A me non era piaciuta la faccenda della pietrificazione a suo tempo e quindi...questo testo potrebbe essere comunque usato per altre motivazioni.
Harry, come dice Lady, è maturato in hp7 e si fida degli amici, altrimenti non avrebbe mai sconfitto Voldemort, quindi ritengo che al massimo possa fare qualcosa senza avvertirle, senza comunicarlo loro, ma non pietrificarle.
Vabbè, questa cosa qui non c'entra.
C'entra invece che Harry, nonostante lo continuiamo a vedere come un po' imbranato, non è più tontolone e quindi è perfettamente consapevole delle sue azioni e saprebbe ribattere in modo meno remissivo alle accuse.

O almeno io lo vedo così....

Molto bello

Mi piace il fatto che Harry venga Picchiato...però sono indeciso se farli litigare o no

Beh, credo di dover qualche spiegazione.

per quanto riguarda la spontaneità, forse avete ragione voi. Non lo so. L'unica cosa che posso dire è che, nella mia scaletta mentale, questa lite arriva in conseguenza a quanto successo nella mia versione del rapimento. Ed essendo presente la preside, mi sembrava logico che Minerva fosse a conoscenza dei fatti, e che volesse limitare al massimo le possibili chiacchere scolastiche. Quindi, bloccarli prima dell'esplosione, e rinchiuderli in un luogo facilmente controllabile.

Veniamo alle reazioni delle due ragazze.

Hermione: io la ragazza l'ho sempre vista come un vero leone se c'è almeno una persona a spalleggiarla, ma estremamente fragile ed indifesa se si ritrova da sola e, in un certo senso, tradita dalle persone che vorrebbe vicina a se.
Ora, è vero che c'è Ginny di fianco a lei, ma dall'altra parte c'è Harry, con il quale ha passato una quantità infinita di avventure. Ed allora, ecco che risalta fuori l'Hermione di HP1 (avevo paura che fosse fin troppo evidente, e non avevo pensato che potesse essere accostato ad HP7, al quale non avevo minimamente pensato). Ossia, la ragazzina che, sentendosi tradita, scappa piangente, non senza aver dato uno spintone a Ron.

Ginny: quando mai Ginny ha rifuggito un problema? La ragazza, ricordiamoci, è maturata in fretta. Prima bambola di pezza nelle mani di Voldy. Esperienza decisamente traumatica, che l'ha spinta a non voler più essere un oggetto nelle mani degli altri. Quindi un'infinita lotta con se stessa per continuare a vivere una vita piena senza avere la persona dei suoi desideri, pur avendoci a che fare tutti i giorni. Insomma, sfido chiunque a passare quattro anni così, ed a non indurirsi, senza per questo perdere la propria femminilità. E quando sembrava che tutto si fosse risolto per il meglio, ecco la mazzata di perdere tutto sul traguardo. Va da se che non ha il minimo problema ad affrontare Harry in maniera dura e feroce.

Ed Harry?
Vero. Harry è maturato.
Ma ... è anche cambiata la sua percezione. in HP3 Harry ha paura della paura stessa (Lupin dixit).
Per come la vedo io, non avendo mai avuto NIENTE (niente cose personali, niente affetti, niente amici), poco aveva da perdere, se non il non riuscire a conoscere il suo passato (infatti mi sono sempre chiesto "perchè" dovesse rivivere l'attacco di Voldy, quando è quasi impossibile ricordarsi quanto ci accadde ad un anno di età!).
Ma con la sconfitta di Voldy, e con una piena coscienza di se, quella particolare "paura" è passata. Lasciando però il passo ad un altro tipo di paura.
Io sono convinto che, dovesse incontrare un Dissennatore ora, quello che vedrebbe sarebbe simile a quanto visto da Molly a villa Black: Ron squartato, Hermione decapitata, Ginny morta.
E di fronte alle nostre paure, al terrore che queste ci recano al solo pensarci, nessuno di noi sa come reagirebbe. Neanche lui. Che, difatti, per non rischiare di conoscere la risposta, agisce in maniera tale da preservare il suo piccolo microcosmo, ritenendo di poter gestire le eventuali conseguenze.

Veniamo alle parolacce.
Le liti, in particolare quelle cruente, sono sostanzialmente "sporche".
In una lite non si sta a pensare quello che si dice: lo si dice e basta.
Far svolgere la lite senza calcare un pò la mano sul linguaggio, non mi sembrava giusto.
Se ci ricordiamo una qualsiasi lite, difficilmente la troviamo piena di giri verbali per mandare qualcuno in un determinato posto. Lo ci si manda e basta.
Eppoi, abbiamo due personaggi che, in modi diversi, sono alquanto impulsivi.
Una lite scevra di turpiloquio l'avrei concepita se i personaggi fossero stati, per esempio, Piton e Silente, Malfoy e Hyde. Personaggi che, per le proprie caratteristiche, difficilmente riescono a dar pienissimo sfogo alle proprie emozioni, per non dare appigli all'avversario e mettersi, così, alla loro mercè.
Qui, invece, abbiamo a che fare con personaggi che si avvicinano di più a canoni quali quelli di Aberforth, Sirius, lo stesso James, Molly, i gemelli.
Quindi, seppur sia uno che cerca di non usarne in ogni dove, ritengo che in alcune occasioni queste siano NECESSARIE!
E questa situazione, a mio modestissimo parere, le richiedeva.

Infine, e qui mi avete lasciato veramente basito ( ) NEANCHE UNO che sia riuscito a carpire l'UNICA vera citazione di tutto il testo!
L'UNICA che ho scientemente voluto inserire, perchè mi sembrava che si tagliasse alla perfezione a quanto stava succedendo.
Vabbè, va, sarò buono vi darò qualche indizio:
- NON è tratta dai libri di zia Row;
- è tratta da un cartone animato della Disney;
- chi la dice è un personaggio maschile.
Ed adesso BASTA!
Sennò tanto vale che vi dica da dove arriva!

Per il momento

Ve saludi

Mmm..se devo dire la verità, non mi piace tanto..
Non il COME l'hai scritto, sei molto bravo
Non mi piacciono per niente tutte quelle parolacce..rendono il tutto troppo volgare secondo me..
E..non so..boh..non mi convince..
Però sei bravo..sono convinta che i tuoi prossimi testi piaceranno pure a me!

Citazione :

NEANCHE UNO che sia riuscito a carpire l'UNICA vera citazione di tutto il testo!
L'UNICA che ho scientemente voluto inserire, perchè mi sembrava che si tagliasse alla perfezione a quanto stava succedendo.

non per rimangiarmi quello che ho detto prima ma.. il tuo dialogo è pieno di frasi fatte! (citazioni che dir si voglia... comprese con le parolacce! )
ma forse è proprio per questo che mi piace....
IO vessato nelle arti della Walt Disney come sono, non sono riuscito a trovare una frase (spero di quelle tra virgolette... pensavo fosse nel dialogo no?) che mi faccia sovvenire un film d'animazione della Walt
ave

Spoiler:

Wow!! Troppo figo! Al diamine le parolacce, è un testo con i fiocchi! Ehm mi devo ricomporre. No davvero, basta con le ipocrisie. Si vuole un Harry maturo? I protagonisti sono cresciuti? Questo è ciò che ci voleva...beh vabbè, sono sempre stato un pò estremista in ste cose

Complimenti Abo!!