Sono un paio di giorni che ragiono
sulla questione “bacchetta: perdità o fedeltà?”, perchè, da quello che ho capito, è un argomento alquanto importante.
Va da se che, pensa che ti ripensa, qualcosa ho partorito.
Vediamo come vi sconfinfera. (tutti i virgolettati sono tratti da HP7)
Che cosa sappiamo delle bacchette?
Chi meglio di Olivander può rispondere:
“E' la bacchetta che sceglie il mago!”E sempre Olivander dice:
“In generale, quando una bacchetta è vinta, la sua fedeltà cambia.”Ecco, questa affermazione sembrerebbe castrare qualsiasi ulteriore sviluppo.
Senonchè, Olivander afferma poco prima che:
“... il modo in cui la si prende è importante. MOLTO DIPENDE DALLA BACCHETTA STESSA.”Ed ecco l'appiglio.
La Bacchetta di Sambuco (d'ora in poi BdS), sia che si segua la fiaba dei 3 Fratelli, sia che si segua l'intuizione di Silente a King's Cross (
“Mi sembra più probabile che i fratelli Peverell fossero maghi molto dotati e pericolosi che crearono quei potenti oggetti.”) NON ha scelto NESSUNO.
Semplicemente è stata creata ed assegnata.
E con delle origini così, niente esclude che essa possa comportarsi in maniera differente rispetto a tutte le altre.
Ora, i Doni della Morte.
Daccordo, sembra una divagazione, ma così non è se avrete la pazienza di seguire il ragionamento.
Sia che si segua la fiaba, sia che si segua il ragionamento di Silente, l'unica cosa certa è che i 3 Doni vengano creati praticamente nello stesso momento.
Ed essendo oggetti magici, questa peculiarità della
creazione contemporanea e consanguinea fa si che i 3 oggetti si riconoscano tra di loro, e che questo riconoscimento li porti ad essere attratti dal sangue piuttosto che separati.
Oltretutto, ci sono un paio di indizi che ci possono far capire quanto il potere di questi oggetti magici sia immensamente più potente se usati insieme, piuttosto che separati.
Esempio: avete notato il differente compostamento della Pietra della Resurrezione (d'ora in poi PdR)? Nella fiaba, usata da sola, l'apparizione ha questi stati d'animo: tristezza, sconforto, gelo, disperazione. Quando, invece, la usa Harry, che è coperto dal mantello, le apparizioni hanno questi stati d'animo: tranquillità, forza, spensieratezza. Senza contare che, PdR e Mantello attuano una specie di “patronus” invisibile quando Harry passa in mezzo ai dissennatori, senza che questi ne avvertano la presenza.
Daccordo, molto fa anche l'anima della persona che li usa, però...
Infine, l'intuizione di Silente a King' Cross:
“Forse solo un uomo su un milione potrebbe riunire i Doni. (…) Tu sei il degno possessore dei Doni. (…) Tu sei il vero padrone della morte, perchè il vero padrone non cerca di sfuggirle. Accetta di dover morire e comprende che vi sono cose assai peggiori del mondo dei vivi che morire”Ragazzi, se è così come dice Silente, come può Harry perdere la BdS?
Potrebbe perderla soltanto in questo caso: se uno dei due Doni restanti fosse in possesso del suo avversario. E se il suo avversario fosse anche un discendente DIRETTO dei Peverell, cosa che Harry è!
Quindi, come introdurre tutto ciò nella trama?
Secondo il mio modestissimo parere, così:
1 – nel Cap. 19 sfruttare Olivander, che, una volta interpellato, dia la seguente spiegazione: finchè le bacchette si trovano all'interno di edifici usati per l'insegnamento, leggi magiche immutabili non ne consentono la perdita di fedeltà. In questa maniera sistemiamo il discorso Willis ed Auror (perchè anche con l'insegnamento Auror Harry potrebbe venir sconfitto), momentaneamente il discorso BdS, e rimandiamo tutto a qualche capitolo successivo;
2 – mentre i 4 amici cercano di capire il funzionamento della BdS, riutilizzano il pensatoio per i ricordi di Harry a King's Cross. E Ginny potrebbe intuire la potenza dei Doni riuniti. Lei ed Harry arriveranno quasi al litigio su questa questione, perchè Harry si è intestardito a non volerli usare, Mantello escluso.
3 – a seguito di questi fatti, veniamo a Ron. Harry dice di non sapere dove ha perso la pietra, ma non è vero. Harry ha parlato spesso del tragitto e del luogo dove Voldemort disctrugge l'ultimo Horcrux. Ma c'è un'altra persona che ha riconosciuto quel tragitto. Ed è Ron, che lo fece con lui quando, in HP2, vanno a trovare Aragog (in HP7 si dice chiaramente che i Mangiamorte sono riuniti nella pianura di Aragog, dove sono ancora presenti molte ragnatele delle acromantule).
Ed all'insaputa di tutti, si reca nella foresta alla ricerca della PdR. E se in questi frangenti venisse rapito?
Se così fosse, Harry capirebbe che cosa ha cercato di fare Ron, ed andrebbe lui stesso alla ricerca della PdR. E la ritroverebbe.
Come?
Beh, direi che un semplice “Accio!” potrebbe bastare.
4 – Nella battaglia finale, il M.O. Sconfigge Harry, che, però, sta usando la bacchetta di agrifoglio.
Il M.O., ignaro delle implicazioni dei Doni che ho proposto prima, cercherà di appellare la BdS. Ma questa non cambierà di fedeltà.
A quel punto Harry potrebbe incominciare a capire appieno le potenzialità dei 3 Doni riuniti, ed utilizzandoli insieme sconfiggerà il M.O.
Come vi pare?
Mentre ragionavo su tutto ciò, basandomi quasi interamente su informazioni vecchie dai libri di HP, mi è venuto di inserirli un po' di più nelle nozioni nuove che avete proposto voi fin qui.
Per esempio, cosa ne direste se la creazione dei Doni fosse avvenuta circa una precedente apparizione di Minami?
E se la battaglia finale avvenisse sotto il 7°, ed a questo punto il più forte, influsso di Minami?
Per il momento
Ve saludi