Come preannunciato, ecco qui il testo in cui Harry si incontra con Hermione e le mostra il Diario di Ignotus
Lo so che non è tanto lungo, ma magari poi si può integrare qualcosa; intanto ditemi che ne pensate!
Una sera a HogsmeadeHarry si Materializzò all’ombra di un portico del viale principale di
Hogsmeade, sotto al fidato Mantello dell’Invisibilità. La strada era innevata e silenziosa e non si vedeva anima viva in tutto il villaggio.
Per un momento gli tornò in mente l’ultima volta in cui, insieme a Ron e Hermione, si era trovato in quella via l’anno prima. In quell’occasione una folla di Mangiamorte era sbucata dai Tre Manici di Scopa al richiamo dell’Incanto Gnaulante, mentre un altrettanto folto gruppo di Dissennatori era calato su di loro, oscurando tutto il resto. Si riscosse quando sentì una campana rintoccare lontana nell’oscurità, quandi si incamminò verso il limitare del villaggio; sperò che tutto andasse bene e che Ginny e Hermione ce la facessero a eludere la sorveglianza degli Auror.
Risalì il sentiero che si inerpicava verso la scuola, percorrendolo per buona parte, poi si fermò e si guardò intorno.
Dovrebbe essere qui vicino, si disse, quindi si azzardò a togliersi il Mantello e, dopo averlo infilato nello zaino che aveva con sé, si inoltrò tra gli alberi sperando di non perdersi in mezzo al fitto gruppo di alberi.
Passarono alcuni minuti, in cui gli sembrava di non avanzare di un metro in mezzo alla neve, finché non sbucò in una radura che dava su un paesaggio mozzafiato: adesso
Hogsmeade era più in basso, un po’ nascosta dagli alberi, e davanti a lui si profilava la tetra figura della Stamberga Strillante, sempre più simile a un rudere e mezza coperta dalla spessa coltre bianca.
“
Dove sono finite?” si domandò Harry in ansia, mentre cercava di scorgere la rossa chioma di Ginny tra gli alberi e i rami dei cespugli. Si guardò intorno e, una volta individuato un pezzo di terreno asciutto, si sedette ad aspettare. Per sua fortuna non dovette attendere per molto: infatti, mentre stava ricordando come proprio lì davanti al terzo anno aveva preso a palle di neve Draco, Tiger e Goyle, si sentì un rumore di passi attutiti a causa della neve in rapido avvicinamento. Si era già preparato a combattere, quando dalle tenebre era sbucata prima una bacchetta e, subito dopo, una chioma castana e ansimante.
“Hermione!” disse Harry, mentre lei accendeva la sua bacchetta e si piegava sulle ginocchia a riprendere fiato. “Dov’è Ginny?” continuò, guardandosi intorno e cercando di scorgere l’altra ragazza.
“C’è stato un problema, non è potuta venire” rispose ansando. “Ha dovuto distrarre la McGranitt e Vitious per permettermi di venire qui. Lei, insieme a Luna e Neville stanno creando un diversivo per giustificare la mia assenza, una piccola esplosione al terzo piano con un paio di Detonatori Abbindolanti che Ginny ha conservato dal regalo che George le ha fatto per il suo compleanno.”
“Ascolta, Harry: ho Confuso Dawlish, ma non so per quanto tempo durerà l’incantesimo, per cui sarò abbastanza sintetica. Dimmi cosa hai fatto da quando sei sparito dalla Tana e se c’è qualcosa che possiamo fare; sai, adesso che ho richiamato l’ES…”
“Hai richiamato l’ES? Da quando?” le domandò Harry, mentre la aiutava a rialzarsi.
“Da quando siamo tornate a Hogwarts dopo le vacanze di Natale. Ginny non la smetteva di dirmi che dovevamo fare qualcosa anche noi, che di sicuro avevi bisogno di aiuto, che Ron non si sarebbe certo salvato da solo…” la sua voce si incrinò, ma lei sostenne il suo sguardo; poi continuò: “Così ho chiesto a Neville di prestarmi il suo galeone e ho contattato tutti quelli che mi sono venuti in mente, anche chi ha già concluso gli studi, come Seamus, che ci manda notizie direttamente dal Ministero visto che fa lo staggista al Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti. Dice che Kingsley sopporta ormai a stento le pressioni di Derringer, anche se lui si trova in America…”
“Allora non è ancora tornato? E Willis?” domandò ancora Harry.
“Non ne ho idea” rispose Hermione, “a scuola non ci dicono niente, e Seamus non ha riferito nulla. In ogni caso, racconta: cosa possiamo fare? Hai scoperto qualcosa sui Maghi Oscuri che hanno rapito Ron?
“Qualcosa ce l’ho” disse Harry, quindi estrasse dallo zaino il piccolo diario che aveva trovato al Maniero. “L’ho trovato in un edificio di Godric’s Hollow, e credo che sia importante per i rapitori di Ron. Sfortunatamente, però, non ho la minima idea di che cosa sia.” Indicò la scritta sulla copertina e scrollò le spalle.
“
Diario di Ignotus, 1298” disse tranquillamente Hermione.
Harry la fissò per un momento, poi disse: “Stai scherzando, vero? Come fai a saperlo?”
“E’ latino, il professor Rüf ci ha detto che una volta andava di moda scrivere le proprie memorie, e intitolarlo col proprio nome e la parola “commentarium” era una cosa normalissima. Anche certi maghi lo facevano, e la prova è davanti ai tuoi occhi” concluse tutto d’un fiato, come se stesse rispondendo a una domanda in classe.
Guardarono entrambi il piccolo libro, poi Harmione disse: “Senti, adesso devo rientrare, altrimenti si insospettiranno per la mia assenza. Comunque se ti va di lasciarmi il diario, magari ci do un’occhiata e poi te lo restituisco la prossima volta che ci vediamo, ok?”
Harry era indeciso: era pur sempre il diario di un suo antenato, ma purtroppo non conosceva il latino e non pensava di certo di riuscire ad arrangiarsi per comprenderlo. Un po’ riluttante lo consegnò all’amica, che lo nascose sotto il mantello e poi si alzò.
“Senti, dì a Ginny di tenere a portata di mano lo specchio, altrimenti non riesco mai a vederla” le disse prima di scendere di nuovo verso il villaggio.
Hermione glielo assicurò, poi disse: “Tu ricorda di usare il canguro per i messaggi brevi… A proposito, abbiamo cercato se c’era qualcosa sulla “Setta del Fuoco Sacro” e sui Peverell, ma per il momento non abbiamo trovato niente che già non sappiamo” quasi si scusò. Harry le disse di non preoccuparsi, poi si salutarono.
Mentre si stavano allontanando in direzioni opposte, Hermione verso il castello e Harry verso
Hogsmeade, lui si sentiva sempre più confuso: un diario? Tutto quello che avevano trovato da Natale era solo un libro? Non gli andava proprio di riferire i magri risultati a Draco e Hyde, ma purtroppo non c’era alternativa; sperò soltanto di essere più fortunato in futuro, altrimenti Ron non sarebbe mai stato salvato.
Harry si voltò a guardare il castello per l’ultima volta, poi girò su se stesso e si Smaterializzò con un leggero pop.
(Ovviamente poi si può aggiustare tutto quanto se c'è qualcosa che non va bene
)