Tentativo di furto

Ho scritto ( con un piccolo aiuto di ginnyforever e luma nella parte iniziale) un possibile sogno di harry, dove un mago della setta prova a rubargli la bacchetta di sambuco. Ho pensato che il fuoco sacro potesse creare un collegamento tra la mente di harry e quella del mago della setta. Siate clementi ( è il mio primo testo) e se la storia nn è di vostro gradimento o nn è inerente con quella di HP8 consideratelo solo un mio esercizio di scrittura... Commentate numerosi!!



Harry respirava affannosamente. Correva a perdifiato in un corridoio di pietra, largo appena un metro, ma lungo, molto lungo. Le uniche fonti d’illuminazione erano delle piccole lanterne appese ai muri, ogni quindici-venti metri. Il pavimento, anch’esso di pietra, era umido e sporco, il che rendeva la corsa ancor più difficoltosa. Si voltò per vedere cosa lo inseguisse, ma non distinse nulla tra le impenetrabili ombre alle sue spalle. Non sapeva per quale motivo fosse in quello strano posto, né se qualcuno (o qualcosa) lo stesse davvero inseguendo. A primo impatto gli era sembrato l'ufficio misteri, ma si rese subito conto di essersi sbagliato. C'era qualcosa di più oscuro e sinistro in quel luogo, qualcosa che avrebbe potuto risvegliare in lui i suoi più terribili incubi. Il cuore gli batteva a mille e le ginocchia stavano per cedergli, ma continuò a correre. Improvvisamente un raggio di luce verde gli scompigliò i capelli... Si tastò le tasche e prese la bacchetta di agrifoglio e, senza fermarsi, lanciò uno schiantesimo alla cieca dietro di lui. In lontananza riusciva a sentire delle risate volgari e maligne, che rimbombavano in tutto il corridoio. Uno fiotto di luce rossa colpì la lanterna che aveva appena oltrepassato, e quella parte del cunicolo piombò nel buio assoluto. Il ragazzo tentò un debole Expelliarmus, che però si perse nel vuoto, senza che potesse aver alcun effetto.
A un certo punto, nonostante non se ne fosse assolutamente accorto, il corridoio finì. Harry si ritrovò in una piccola stanza circolare, illuminata da una singola candela che si trovava al centro; era poggiata su un piedistallo cilindrico nero e ricoperto da quelle che sembravano rune antiche nascoste dal muschio. Con il cuore in gola e il fiato corto, si sistemò gli occhiali sul naso, caduti a causa dell’abbondante sudore. Non vi erano porte, finestre o aperture di alcunché e la stanza sembrava completamente priva di qualsiasi elemento che potesse ferirlo, torturarlo o semplicemente ucciderlo. Tornò indietro all’entrata del corridoio da cui era venuto, con la bacchetta puntata verso un possibile assalitore. Tuttavia lo stretto cunicolo era deserto; non riusciva ad avvertire nessun rumore, se non il battito del suo cuore, che ancora non accennava a fermarsi. Voltandosi, osservò l’unico oggetto che era presente in quello strano posto. Quando era entrato di corsa non ci aveva fatto caso, ma quella candela emanava una luce soffusa, quasi eterea, di colore dorato. Non il solito colore, che aveva visto centinaia di volte nel camino della Torre di Grifondoro, quando era intento a rilassarsi dopo un lauto pasto. La candela sembrava diffondere nell’aria spruzzi di oro fuso, come se a bruciare non fosse stato uno stoppino, ma piuttosto un galeone, che si scioglieva e rilasciava polvere d’oro nell’ambiente circostante. Harry si avvicinò sempre più, fin quando la sua faccia assunse il colore dei capelli di Ginny, e le sue labbra urlavano la loro protesta per il dolore che provavano. Tese una mano verso quello strano fuoco, convinto che sarebbe successo qualcosa di stupefacente e meraviglioso …
<<Vedo che neanche il grandioso Harry Potter può sfuggire all’alone di mistero che circonda questa fiamma>> disse una profonda voce melliflua che proveniva da davanti a lui. Harry si ritrasse immediatamente dalla candela e puntò la bacchetta in direzione dello sconosciuto. Questo indossava un mantello con un cappuccio che gli ricopriva completamente il volto; non un lembo di pelle traspariva da quell’indumento, ma il ragazzo notò la forma della bacchetta che veniva stretta sotto il vestito.
<<Io…non…Chi sei?>> annaspò Harry, non riuscendo a capacitarsi da dove fosse spuntato quell’uomo. Era sicuro di aver controllato la stanza e non aveva sentito il crac caratteristico della materializzazione.
<<E’ interessante che proprio tu sia affascinato da questa candela, o meglio da ciò che porta questa candela. Centinaia di maghi avrebbero sacrificato tutta la loro stirpe per osservare ciò cha hai visto tu, anche solo per pochi secondi>>. Harry non riusciva a capire; quella fiamma aveva solo qualcosa di particolare, ma niente di che. Era stato meraviglioso anche l’incantesimo usato da Silente per uscire dalla grotta di Voldemort, più di due anni prima, e in quel caso la quantità di fuoco era stata notevolmente superiore. E comunque tutta quella storia non aveva senso: dov’era?per quale motivo era in quello strano posto? E soprattutto chi era quella persona spuntata dal nulla davanti a lui?
<<Ma noi non siamo qui per questo. Ti ho portato qui perché tu dovresti darmi un oggetto in particolare … si, esatto, proprio quello…>>.
Harry all’improvviso percepì qualcosa di diverso nella bacchetta di agrifoglio che teneva in mano. Stava lentamente subendo una trasformazione; la punta si allungò di qualche centimetro e da essa iniziarono a sprigionarsi delle scintille dorate. Harry comprese immediatamente quale bacchetta fosse e chi potesse essere la persona di fronte a lui.
Con un nodo alla gola, gracchiò <<Non ti darò mai la bacchetta di Sambuco...>> e, schiarendosi la gola, aggiunse <<non provare più a far del male al mio amico Ron…se no…>> , ma la frase gli morì sulle labbra. La stanza aveva iniziato a galleggiare. Era come se si trovassero in mare aperto su un gommone; le pareti si muovevano come un’onda e così anche il pavimento. Harry pensò a qualche scherzo dello sconosciuto e lo guardò con un misto di rabbia e paura per quello che sarebbe potuto succedere. L’uomo si guardò un attimo in giro preoccupato e disse selvaggiamente <<Forza Potter! Dammi la bacchetta di Sambuco o non sarai solo tu a pagare, ma anche tutti…>>. La minaccia tuttavia si perse nel vuoto perché la stanza, oltre a ondeggiare pericolosamente, iniziava lentamente a svanire. Lo sconosciuto tirò fuori la bacchetta, ma Harry, aspettandoselo, prima che il raggio rosso potesse colpirlo urlò con tutta l’aria che aveva nei polmoni <<Protego!!!>>. La forza degli incantesimi fu tale che entrambi furono sbalzati all’indietro e sbatterono sulle mura della piccola stanzetta. Il ragazzo pensò che sarebbe svanito insieme alla stanza; mentre la sua mente registrava il fatto che la candela si fosse spenta, per un folle momento prima di perdere conoscenza, sperò che anche il mago non avesse abbastanza forze da sottrargli la bacchetta che era appartenuta a Silente…






in grassetto le eventuali correzioni

Citazione :

ogni 15-20 metri.

I numeri di solito in lettere

Citazione :

Il cuore gli batteva a mille e le ginocchia stavano per cedergli, ma continuò a correre, quando una maledizione senza perdono lo sfiorò...

Troppo lineare... fin qui il discorso era tranquillo ora si deve dare suspance... spezza le frasi... punti frequanti...

Citazione :

Harry all’improvviso percepì qualcosa che era comparso nella sua tasca posteriore dei pantaloni.

Ricorre in più testi la materializzazione della Sambuco... mi lascia perplesso!

Per il resto mi piace un sacco il tuo stile! Forse dovresti un po' giocare sulla velocità di narrazione... come ho detto più sopra in certi momenti si deve palapare la tensione! Ma è proprio cercare l'errore, il testo mi piace!!!

ho cercato di modificare quello che mi hai fatto notare
nel frattempo aspetto altri commenti da te e da tt gli altri!!

ha ragione rem!
lo quoto!
buon lavoro e se serve aiuto, sai dove trovarmi!

Ma è bellissimo! Qualche imprecisione piccolina ma irrilevante confronto alla bellezza testo. Quoto Rem.
Coinvolgente e molto interessante.
Mi aspetto una continuazione!
Bravissimo!

io quoto rem anche se trovo che sbaglia quando dice che c'è poca suspence perchè a me il testo ha fatto venire la pelle d'oca
BRAVISSIMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Wow!!!

Questo è il tuo primo testo e.. beh... mi hai decisamente sorpreso!
Davvero ben fatto!

Cioè che non va te l'ha segnalato Rem, per il resto ti meriti solo tanti complimenti!!!

Giusto perchè sono pignolo... nei discorsi diretti usa queste: « e » si fanno con ALT+0171 e ALT+0187
So che è una stupidaggine, ma lo dico solo perchè non ho altro da dire!

Complimenti davvero, mi hai colpito!
Aspettiamo un seguito

Mik

tu sei...sei...sei...un grande...veramente...nn possiamo commentare se non per complimentarci con te...

Il tuo testo l'ho letto oggi pomeriggio.. Solo ora commento
Non so che dirti! Solo UAO! Complimenti! Molto bene!
Mi hai colpito! Testo molto interessante, scritto bene (anche se sono presenti alcune imprecisioni che ti sono già state segnalate dal nostro caro Rem )..
Per questo, non rimane altro che ri-congratularmi!
Continua così!

Ab!

Bravo il nostro dottorino !!!!
ti faccio i miei complimenti le correzioni le hanno già fatte gli altri.

In generale, è molto buono!

Criticuzze

Citazione :

né se qualcuno (o qualcosa) lo stesse davvero inseguendo

non mi piacciono le parentesi, ma quella è una questione di stile!

Non mi sembra verosimile che la bacchetta di agrifoglio si trasformi in quella di sambuco Ma magari darai informazioni nel proseguo.

All'inizio, è un po' deboluccio. Almeno a me sembra così, cioè non riesci ad esprimere l'affanno di Harry. Dovresti renderlo più dinamico e fluido, come se noi corressimo insieme a lui, e io personalmente non ho corso

Vreso la fine è proprio migliorato, molto bene l'ambiente! Un po' di mistero...bene bene, aspettiamo la seconda parte!

Jo Potter ha scritto:

Non mi sembra verosimile che la bacchetta di agrifoglio si trasformi in quella di sambuco Ma magari darai informazioni nel proseguo.

All'inizio, è un po' deboluccio. Almeno a me sembra così, cioè non riesci ad esprimere l'affanno di Harry. Dovresti renderlo più dinamico e fluido, come se noi corressimo insieme a lui, e io personalmente non ho corso

per quanto riguarda la trasformazione , e anche il galleggiamento della stanza , ho detto che ho un sogno di harry e quindi penso che questo giustifichi " un'apparente trasformazione" di entrambe le cose.

Spervo di aver fatto bene l'inizio e il background...bhè cmq l'ho scritto in 2 orette una sera...

Porca miseria, And!

Mi è piaciuto tantissimissimo questo testo, scrivi in una maniera davvero personale e al tempo stesso, perfettamente in linea con lo stile HP8!

Inoltre, trovo che tu abbia anche un lessico accurato e ricercato, cosa che non guasta!

Grazie di averci reso partecipi di questo tuo talento!

bravissimi tutti e tre