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| | Capitolo 3 - Vita alla tana | |
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+8Aberforth Silente Oblivion Snowolf remus. kinderangie AlaskaMudblood fedora Herm 12 partecipanti | Autore | Messaggio |
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Herm
Numero di messaggi : 1398 Età : 35 Località : Caserta Punti : 6873 Data d'iscrizione : 22.06.09
| Titolo: Capitolo 3 - Vita alla tana Dom Nov 14 2010, 17:55 | |
| *Il senso di questoNei giorni seguenti, alla Tana tutti cercarono di riprendere la vita di sempre, ma era come chiedere ad un uomo senza una gamba di non zoppicare. La signora Weasley coinvolgeva chiunque le capitasse a tiro nel vortice delle pulizie casalinghe. Qualsiasi attività fosse servita a tenere lontani i pensieri era gradita a tutti. George, anche se a malincuore, tornò ad occuparsi del negozio di scherzi. Sapeva che Fred non avrebbe voluto che fosse rimasto chiuso troppo a lungo. Ora che stava per iniziare l’anno scolastico erano praticamente invasi dai gufi, tutti avevano un bisogno urgente di ordinare qualche “Tiro Vispo Weasley” da portare ad Hogwarts. Harry e Ron si dedicavano prevalentemente alla pulizia del giardino, che era grande e pieno di erbacce e aveva continuamente bisogno di una sistemata. Anche la disinfestazione dagli gnomi era diventata una specie di rito giornaliero. Ogni giorno ne allontanavano decine, ma quelli continuavano a tornare. Quando cominciava la disinfestazione, invece di nascondersi, correvano come pazzi per il giardino urtandosi uno con l’altro, non erano difficili da acciuffare. Harry ne afferrò uno per le orecchie. Era piuttosto grosso, con la testa completamente calva ed esageratamente bitorzoluta. Aveva imparato anni prima a non fidarsi degli gnomi, quando uno di questi lo aveva morso ad una mano. Lo gnomo scalciava e si dimenava come una furia, ma Harry con un movimento collaudato lo mise a testa in giù e lo afferrò per le caviglie. Cominciò a farlo roteare sempre più velocemente girando su se stesso. Improvvisamente mollò la presa e quello volò molti metri oltre la siepe che delimitava il loro giardino, atterrando con un tonfo. «Non capisco come facciano a non farsi male» disse Harry appoggiandosi allo steccato, far girare gli gnomi alla lunga poteva diventare faticoso. «Sono tanto coriacei quanto stupidi» disse Ron mollando il suo. Lo gnomo lanciato da Ron schizzò alto, ma a metà del suo volo si scontrò imprevedibilmente con qualcosa nel cielo, precipitando poco prima della siepe. Harry e Ron corsero a vedere cosa fosse caduto. Lo gnomo si era rialzato e aveva ripreso a correre senza una meta insieme agli altri, a terra era rimasta invece una piccola palla di piume. «Complimenti Ron, hai appena abbattuto Leotordo.» disse Harry, che aveva riconosciuto il gufo dell’amico. Ron si chinò sulle ginocchia preoccupato. Prese Leotordo tra le braccia lisciandogli piano le piume tutte scompigliate. «Leo, Leotordo... ti prego rispondimi» disse con un filo di voce. Leotordo aprì piano gli occhi e bubbolò debolmente in segno di risposta, poi alzò la zampa mostrando una pergamena. Ron sospirò sollevato continuando ad accarezzare le piume del suo piccolo gufo. Harry allungò la mano per prendere la pergamena dalla zampa di Leotordo, ma Ron si voltò velocemente di schiena. « per me» disse. Prese la pergamena dalla zampa e passò il gufo a Harry, girandosi nuovamente per leggere. Leotordo e Harry si fissarono perplessi. Dopo pochi istanti Ron, tese la pergamena ad Harry. «è di Hermione...» iniziò deluso «ma è per tutti e due» disse paonazzo in viso, praticamente la faccia e i capelli avevano lo stesso colore. Si scambiarono nuovamente Leotordo che sembrava ancora un po’ intontito ed Harry incominciò a leggere.
“Cari Ron e Harry, spero tanto che stiate tutti bene. Io e i miei genitori siamo finalmente tornati dall’Australia. Mio padre aveva quasi messo in piedi un allevamento di canguri, e una volta restituitagli la memoria, gli è quasi dispiaciuto tornare alla sua vecchia vita. Al contrario mia madre è stata entusiasta, in più di un occasione ha rischiato di essere divorata dagli alligatori! A questo punto immagino che anche voi avrete ricevuto posta da Hogwarts... non è meraviglioso? Certo così all’improvviso, non ci hanno dato molto tempo per ripassare, ma ho ideato un piano giornaliero di studio abbastanza fitto da permettermi di ripercorrere tutto il programma degli scorsi anni, non si sa mai, sempre meglio essere previdenti! L’ho inviato anche a voi, mi raccomando di seguirlo alla lettera altrimenti non farete in tempo a fare un ripasso veramente completo. Ho comunque previsto una piccola pausa nel programma per il compleanno di Harry! Ci vediamo il 31 luglio. A presto Vostra Hermione”
«Tipico di Hermione... a me non era neanche passata per la mente l’idea di ripassare!» disse Harry divertito, mentre dava un’occhiata incredulo a quello che doveva essere il programma, una seconda pergamena scritta in maniera incredibilmente fitta. «Già, tipico...» rispose malinconico Ron, assestando un gran calcio allo gnomo più vicino. «Praticamente secondo questo programma ora dovremmo essere a studiare “Storia della Magia” e nel caso avessimo finito prima, dovremmo essere a studiare “Incantesimi”. Non ci credo... Hermione ha ideato un programma di studio aggiuntivo ad uno già impossibile da attuare! Lei sicuramente corre il rischio di finire di ripassare in anticipo... e anche noi, vero Ron? » chiese Harry divertito. «Già» rispose Ron, che però non sembrò cogliere l’ironia «Ha avuto così tanto da fare con questo programma da non potermi scrivere neanche...» si interruppe arrossendo improvvisamente come un semaforo babbano. Harry lo fissò divertito in attesa che completasse la frase, ma Ron in tutta risposta riprese ad inseguire gnomi con maggior foga. A Harry capitò tra i piedi uno degli gnomi più piccoli che avesse mai visto, sembrava una vecchia patata con le gambe, alta non più di 15 cm. Cominciò a rotearla meccanicamente, riflettendo su come sarebbe stato triste in questi giorni senza la presenza costante di Ginny. Certo la signora Weasley la teneva impegnata con le pulizie e anche Ginny aveva molto da ripassare, ma il semplice fatto di saperla nella stanza accanto lo faceva stare bene. Anche se in quell’istante stava girando su se stesso come una trottola impazzita, con uno gnomo tra le mani, poteva mollarlo in qualunque istante e correre da lei anche solo per salutarla, per sfiorarla. Ogni volta che si incontravano per casa trovavano una scusa per toccarsi, una piccola carezza, uno sguardo, un occhiolino, un bacio rubato in giardino. Capiva l’amico, non solo era lontano dalla sua Hermione, ma evidentemente aspettava una missiva romantica che non era arrivata. Ron doveva avergli scritto una lettera inviandola con Leotordo, ma il piccolo gufo era tornato indietro con una risposta di tutt’altro genere. Probabilmente ne avranno da litigare quei due, già era difficile gestirli prima, figuriamoci ora... pensò Harry un pò preoccupato. L’esperienza gli aveva insegnato che ogni volta che i suoi amici litigavano ne pagava puntualmente anche lui le conseguenze. Verso le sette gli gnomi erano ormai tutti volati. Harry e Ron andarono a prepararsi per la cena, consapevoli del fatto che l’indomani ne avrebbero trovati altrettanti. Ginny li chiamò per la cena poco dopo. La tavola era come al solito carica della generosa e succulenta cucina della signora Weasley: pasticcio di pollo, prosciutto farcito e abbondanti porzioni di patate al forno con pancetta. Ron si sedette al suo posto e addentò un pezzo di prosciutto farcito. «Ron, non puoi aspettare un momento che arrivi tuo padre? Devi essere sempre il primo ad ingozzarsi?» disse la signora Weasley seccata, mentre controllava una crostata di zucca nel forno. Prima che Ron potesse giustificarsi, si udirono due schiocchi, e il signor Weasley comparve dal nulla insieme a Percy. Harry non li aveva mai visti così accigliati. «Sono degli insolenti, ecco cosa sono!» disse Percy stizzito, raddrizzando sul naso i suoi occhiali di corno. «Hai ragione Percy, hai ragione.. » rispose il signor Weasley stancamente, mentre abbracciava la moglie, «è tutto il giorno che me lo ripeti...». Si sedettero a mangiare tutti con molto appetito. Solo Percy sembrava più interessato a continuare la discussione iniziata in ufficio con il padre. «Quel loro presidente mezzo cowboy John Waynegan chi si crede di essere! Il Ministro Shacklebolt è troppo permissivo» disse in tono pomposo. «Non piace neanche a me Waynegan, ma Kingsley come politicante è piuttosto ingenuo, è stato sempre un Auror. Waynegan lo ha convinto che è ora di dare una rinfrescata, di fare piazza pulita dei vecchi metodi. Tecnicamente poi le sue proposte sono sempre lodevoli» disse il signor Weasley in tono stanco. «Si è intrufolato con questa storia del CIOcCoCreMa, e ora Kingsley gli chiede consiglio praticamente su tutto...». «Ma come ha potuto farsi convincere a nominare “ACQua” quel Donald Troom!» riprese Percy, più inviperito che mai. «Soprattutto se quel posto lo volevi tu, eh?» disse il signor Weasley sorridendo con la bocca piena di patate. «Che cosa è un ACQua, caro?» domandò la signora Weasley, versando della burro birra a Percy che era diventato paonazzo. «ACQua: Addetto Controllore Qualità. una carica che hanno in America. Questo “controllore” stabilisce delle direttive per mantenere alto lo standard qualitativo. Ti faccio un esempio: da oggi in poi le pergamene ministeriali per uso interno dovranno essere scritte solo con inchiostro “ibiscus porpora”, quelle spedite all’esterno in inchiostro “verde sangue di drago” anticontraffazione. Le pratiche dovranno essere raggruppate solo con “mollettine parlanti”, così ogni volta che si riprenderà in mano la pratica la mollettina ricorderà chi l’ha fatta e a chi appartiene...». «Beh mi sembrano cose ben fatte, ti sei sempre lamentato del disordine che regnava al ministero nella gestione delle pratiche...» rispose la signora Weasley. «Il problema è che il signor Troom, del tutto in buona fede, ha convinto il ministero ad usare questi due inchiostri, appunto “sangue di drago” e “ibiscus porpora” che producono solo in due fabbriche che si trovano negli Stati Uniti. Idem per le mollettine incantate, le fanno solo in una piccola fabbrica in California. E questi sono solo alcuni esempi. Il vero problema è che ora con la scusa di riordinare, catalogare e uniformare, hanno accesso a tutti i nostri documenti, anche a quelli top-secret, in poche parole ci stanno spiando, solo che sono spie designate da noi stessi! Kingsley non se ne rende conto, e anche volendo ora sarebbe difficoltoso allontanarli senza creare un incidente internazionale. Quando gliene ho parlato ha minimizzato, ha detto che stiamo collaborando e che la loro presenza è solo provvisoria». «Tu che ne pensi Harry, di questa invasione americana?» domandò Percy imprevedibilmente ad Harry, che stava raccontando sottovoce a Ginny dell’arrivo di Leotordo e della reazione di Ron. «Oh, non ho un opinione in proposito, voglio tenermi il più lontano possibile dagli affari del ministero quest’anno...» «Beh dovranno interessarti per forza questi americani, perché ad Hogwarts te ne troverai un bel pò!». «Cosa?» disse Ron, che per la prima volta alzava la testa dal piatto, fissando il padre. «Sì» rispose stanco il signor Weasley, «Sono molti i diplomatici, gli assistenti e le guardie del corpo che sono qui con le rispettive famiglie. Quindi i loro figli verranno a studiare con voi. Nella ricostruzione di Hogwarts hanno ampliato un’ala del castello e ne è uscito un piccolo dormitorio. Hanno aiutato così tanto nella ricostruzione della scuola che né Kingsley né la McGranitt hanno potuto opporsi...». Ron alzò gli occhi al cielo e borbottò qualcosa, come “non si può mai stare tranquilli”, ma prima che qualcuno potesse domandargli cosa avesse detto, si alzò e salì diritto in camera. Harry rimase un altro po’ in cucina, tentando di spiegare al signor Weasley come facessero navi grosse come quelle da crociera o le petroliere, a galleggiare sull’acqua senza l’uso della magia. Dopo essersi dati tutti la buonanotte, scambiando con Ginny un bacio frettoloso sul pianerottolo buio, raggiunse Ron in camera. Ron indossava già il pigiama. Sdraiato sul suo letto continuava a lanciare verso il soffitto, una riproduzione di pezza di un boccino d’oro. Harry si sedette sul suo letto e attese. Ron non lo degnò di uno sguardo. Continuava a lanciare e a riacciuffare il boccino. Harry contò 75 lanci e altrettante prese prima di rivolgergli la parola. «Allora Ron? Che ne pensi di questi americani?» Ron mancò la presa e il boccino rotolò a terra. «Niente» rispose seccato raccogliendo la pallina di pezza. Harry si sdraiò a sua volta sul proprio letto. Ron aveva ripreso a lanciare il boccino, evidentemente non aveva voglia di parlare. « una rottura bella e buona, ecco cos’è!» riprese inaspettatamente, stupendo Harry. «E perché dovrebbe scocciarci?... Non credo che la tua sia solidarietà con Percy!» disse Harry divertito. «Hai mai visto i maghi americani?» disse Ron serio. «Veramente no... sono diversi da noi?» «Sono sempre dei bestioni muscolosi fissati con lo sport. Tutti biondi e abbronzati con le loro tavole da surf magiche. Giocano un quidditch da urlo che è molto più spettacolare del nostro... sono praticamente bravi in tutto!» disse ormai praticamente infuriato, scagliando il boccino di pezza in un angolo della stanza. «Buon per loro! E allora? A noi cosa importa?» rispose Harry sull’orlo della disperazione. «E allora, e allora... niente! Lascia stare, notte.» rispose Ron girandosi dall’altra parte e ficcandosi sotto il lenzuolo. Non era decisamente la giornata adatta per parlare con l’amico, Harry decise di lasciar perdere. Spense la luce e si mise anche lui a letto. Sistemò la bacchetta di Sambuco sotto il cuscino e la sua sul comodino vicino agli occhiali. Dopo pochi istanti Ron iniziò a russare. L’arrivo di questi maghi statunitensi, in fin dei conti, non gli aveva tolto il sonno. Harry sentì la bacchetta di Sambuco premere attraverso il cuscino. La sistemò un pò meglio, cominciando a riflettere su come e quando l’avrebbe nascosta. Già la scuola di per sé sarebbe stata piuttosto gremita, rimetterla nella tomba di Silente, con la presenza di questi maghi stranieri, poteva diventare una seccatura. Rimase disteso a fissare il buio per molto tempo, cercando una soluzione. Si addormentò, cullato dall’incessante russare di Ron, fantasticando sull’eventualità di creare un diversivo dinamitardo usando alcuni “Tiri Vispi Weasley”, con buona pace di Gazza e della McGranitt. *Il senso di questo | |
| | | fedora
Numero di messaggi : 203 Età : 52 Punti : 5197 Data d'iscrizione : 10.09.10
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Dom Nov 14 2010, 18:50 | |
| A questo cap. non cambierei una virgola. E' tipico della sig.ra Weasly comportarsi così mantenendo impegnati tutti per non pensare al dolore passato; è tipico di Hermione mettere la scuola o meglio il dovere davanti a tutto persino ai sentimenti; ed è azzeccato anche il risentimento di Ron (proprio da creatura di mamma Row, non so se mi spiego ). | |
| | | AlaskaMudblood
Numero di messaggi : 2668 Età : 26 Località : Napoli Punti : 7989 Data d'iscrizione : 07.01.10
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Dom Nov 14 2010, 20:41 | |
| - Citazione :
- « per me» disse. Prese la pergamena dalla zampa e passò il gufo a Harry, girandosi nuovamente per leggere.
« è di Hermione...» - Citazione :
- alta non più di 15 cm
non mi piace! « una rottura bella e buona, ecco cos’è!» «E allora, e allora... niente! Lascia stare, notte .» A parte queste minuscole imprecisioni, direi che questo capitolo è molto buono. Non mi pare ci siano grossi problemi! : ) | |
| | | kinderangie
Numero di messaggi : 1090 Età : 55 Località : Firenze Punti : 6615 Data d'iscrizione : 26.05.09
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Dom Nov 14 2010, 21:10 | |
| - Citazione :
- La signora Weasley coinvolgeva chiunque le capitasse a tiro nel vortice delle pulizie casalinghe. Qualsiasi attività fosse servita a tenere lontani i pensieri era gradita a tutti.
George, anche se a malincuore, tornò ad occuparsi del negozio di scherzi. Sapeva che Fred non avrebbe voluto che fosse rimasto chiuso troppo a lungo . Io cambierei leggermente due verbi: La signora Weasley coinvolgeva chiunque le capitasse a tiro nel vortice delle pulizie casalinghe. Qualsiasi attività servisse a tenere lontani i pensieri era gradita a tutti. George, anche se a malincuore, tornò ad occuparsi del negozio di scherzi. Sapeva che Fred non avrebbe voluto che rimanesse chiuso troppo a lungo. - Citazione :
- Verso le sette gli gnomi erano ormai tutti volati. Harry e Ron andarono a prepararsi per la cena, consapevoli del fatto che l’indomani ne avrebbero trovati altrettanti.
Ginny li chiamò per la cena poco dopo Cena è ripetuto due volte. Propongo: Verso le sette gli gnomi erano ormai tutti volati. Harry e Ron rientrarono, consapevoli del fatto che l’indomani ne avrebbero trovati altrettanti. Ginny li chiamò per la cena poco dopo - Citazione :
- Dopo essersi dati tutti la buonanotte, scambiando con Ginny un bacio frettoloso sul pianerottolo buio, raggiunse Ron in camera.
Ron indossava già il pigiama Ron ripetuto due volte, si potrebbe sostituire il secondo con " l'amico" | |
| | | remus.
Numero di messaggi : 1152 Punti : 6794 Data d'iscrizione : 03.03.09
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Lun Nov 15 2010, 09:04 | |
| Capitolo tutto sommato ok per essere all'inizio del libro, anche se un po' inutile. L'unica cosa rilevante è l'introduzione degli americani, e l'inizio dell'angosciante questione Ron-Hermione. | |
| | | Snowolf
Numero di messaggi : 6372 Località : Sardegna Punti : 11928 Data d'iscrizione : 04.05.09
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Lun Nov 15 2010, 09:37 | |
| Si concordo con Rem a parte l'introduzione degli americani e l'altro incubo Ron Hermione al racconto non contribuisce gran che e solo colore e da una idea di come viaggia il mondo post Voldy alla tana cosa molto palesata nel titolo... | |
| | | Oblivion
Numero di messaggi : 238 Età : 26 Località : Hogwarts :D Punti : 5694 Data d'iscrizione : 06.06.09
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Lun Nov 15 2010, 12:35 | |
| - Herm ha scritto:
- Al contrario mia madre è stata entusiasta, in più di un'occasione ha rischiato di essere divorata dagli alligatori!
femminile XD - Herm ha scritto:
«Praticamente secondo questo programma ora dovremmo essere a studiare “Storia della Magia” e nel caso avessimo finito prima, dovremmo essere a studiare “Incantesimi”. Incongruenza: Harry e Ron hanno "lasciato" storia della magia al 6° anno, quindi non dovrebbero studiarla. | |
| | | kinderangie
Numero di messaggi : 1090 Età : 55 Località : Firenze Punti : 6615 Data d'iscrizione : 26.05.09
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Lun Nov 15 2010, 15:32 | |
| Bravo Jamespotter, hai capito lo spirito giusto del topic!
Vorrei dire che anche secondo me è un capitolo un po' inutile a parte che introduce gli americani. Insomma va bene che un po' di sentimento ci vuole, ma qui forse è stato un po' esagerato con i battibecchi Ron/Hermione....
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| | | Aberforth Silente
Numero di messaggi : 6065 Età : 30 Località : Bergamo Punti : 11568 Data d'iscrizione : 08.08.09
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Lun Nov 15 2010, 15:39 | |
| A me invece non dispiace come capitolo e credo che i battibecchi tra Ron ed Hermione siano interessanti | |
| | | Horace Lumacorno
Numero di messaggi : 3950 Età : 27 Località : Pergine Valsugana Punti : 9277 Data d'iscrizione : 15.12.09
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Mer Nov 17 2010, 17:11 | |
| - fedora ha scritto:
- A questo cap. non cambierei una virgola.
Bellissimo capito, anche se non sono della stessa opinione^^ secondo me ci sn a volte delle ripetizioni o lessico nel del tutto appropriato. Però, ovvimaente, è una cavolata mia | |
| | | LadyProffa
Numero di messaggi : 3083 Età : 42 Località : Basilicata Punti : 8457 Data d'iscrizione : 06.01.10
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Gio Nov 18 2010, 15:59 | |
| - Herm ha scritto:
Leotordo e Harry si fissarono perplessi. Voi ve lo immaginte un gufo perplesso? - Herm ha scritto:
- 15 cm.
Penso che quindici centimetri si debba scrivere a lettere - Herm ha scritto:
- Probabilmente ne avranno da litigare quei due, già era difficile gestirli prima, figuriamoci ora... pensò Harry
Qui il corsivo ci sta proprio male!Proposta: Harry pensò che se già era difficile gestirli prima, adesso che avevano chiarito i loro sentimenti sarebbe stato impossibile. - Herm ha scritto:
- «Buon per loro! E allora? A noi cosa importa?» rispose Harry sull’orlo della disperazione.
Cosa centra qui la disperazione? Ci sono molti problemi di distrazione, nulla a cui non si possa rimediare con una bella revisione in bozza. A me questo capitolo piace, è caratteristico, e in fondo non è granchè il contrasto con Hermione. Scorre abbastanza bene, a parte il tratto inizial sugli gnomi, che è stato davvero troppo usato. Qui è utile sapere che c'è questo nuovo personaggio, Donald Troom.. non è detto che lo dobbiamo usare in questo libro, magari lo sfrutteremo in HP9! Anche le mollettine parlanti, e gli inchiostri. Ehi, che ne dite se l'inchiostro usato per vergare Il proclama fosse uno di questi degli americani? Così, tanto per sviare i sospetti (visto che Uglick è europeo, o mi sbaglio?) | |
| | | fedora
Numero di messaggi : 203 Età : 52 Punti : 5197 Data d'iscrizione : 10.09.10
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Gio Nov 18 2010, 18:50 | |
| - Herm ha scritto:
- «Buon per loro! E allora? A noi cosa importa?» rispose Harry sull’orlo della disperazione.
In effetti ci starebbe meglio sull'orlo dell'esasperazione, perchè esasperato dal comportamento di Ron. | |
| | | hagrid-samby
Numero di messaggi : 6 Punti : 4900 Data d'iscrizione : 22.12.10
| Titolo: opinione 3 capitolo Mer Dic 22 2010, 22:40 | |
| ciao io sono nuovo e leggendo questo capitolo ... penso che la storia di ron e hermione non dovrebbe essere così drastica, ma più armoniosa | |
| | | ramomagic
Numero di messaggi : 279 Età : 27 Località : Eh sapessi.... Punti : 5228 Data d'iscrizione : 04.12.10
| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana Mer Dic 22 2010, 23:06 | |
| Direi che posso darti ragione è molto drastica ma tra loro i rapporti sono sempre stati tesi... | |
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| Titolo: Re: Capitolo 3 - Vita alla tana | |
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| | | | Capitolo 3 - Vita alla tana | |
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