alla ricerca di cinereus e dopo scontro hogsmeade parte terza

«Te lo dico dopo, credo che la battaglia sia finita.»
Harry, Neville, George, Ginny, Luna, Hermione e Ron si diressero verso un gruppeto di maghi e streghe. Ormai l’oscurità era calata del tutto, anche senza magia, e le bacchette accese per fare luce davano fastidio agli occhi di Harry. La McGranitt si precipitò verso di loro:«Ragazzi miei! State tutti bene, siete feriti?», Hermione rispose con un cenno di diniego, parlando per tutti. Fu solo allora che Harry si accorse che qualcosa non andava: non c’erano i corpi dei Cercatori Schiantati. «Professoressa… dove sono tutti Cercatori che abbiamo catturato? Li state già interrogando? ».«No, Potter, ce lo stiamo chiedendo anche noi dove siano finiti, i tre o quattro superstiti si sono smaterializzati, ma ognuno di loro era legato da qualche vincolo di smaterializzazione con altri 3 o 4 uomini, così smaterializzndosi, hanno portato con se anche gli altri». Harry rimase sconcertato, come gli ragazzi. Decise di dare un’occhiata a Hosmeade, per vedere se avesse riportato danni. L’incantesimo sigillante era stato spezzato, e gli abitanti si riversavano per le strada con lanterne e bacchette accese. Harry era esausto. Gli si avvicinò un uomo, che Ron salutò: «Salve, Aberforth!», «buonasera ragazzi.. state tutti bene?» rispose il Fratello di Silente. Gli altri annuirono ancora una volta, quando Harry ebbe un’illuminazione: «Hey Ab, abbiamo lasciato Cinereus davanti il tuo pub, dov.. »«Smaterializzato», lo interruppe Aberforth. Harry non ci poteva credere, non avevano ottenuto nulla da quell’estenuante battaglia, se non che, forse, il professor Unguglick aveva memorizzato utte le informazioni di Cinereus. Intanto i ragazzi si dispersero tra le persone che gli venivano incontro, raccontando ciò che era accaduto. Harry accanto a Ginny, localizzò Madama Chips accanto ad una fila di corpi distesi a metà altezza, per magia. Harry si avvicinò all’infermiera: «Come stanno?» chiese. «Nessuno morirà per le ferite, ma il ragazzo Jordan passerà un mesett al San Mungo, e questi due Auror hanno perso rispettivamente 2 dita della mano e buona parte del naso… ora lasciami in pace »



avrei continuato ma il vostro sistema
mi fa girare le palle per cui verrò ogni tanto per vedre se qualcosa è cambiato, rott sai quello che devi fare di qyesto testo.

ma finiscilo tu no?.. è il tuo primo testo....

carino, 2 o 3 errori ortografici, ma per il resto va bene, però non in alcuni punti


La McGranitt si precipitò verso di loro:«Ragazzi miei! State tutti bene, siete feriti?»,

questa frase non ce la sento detta dalla McGranitt


poi

buona parte del naso… ora lasciami in pace »


madame chips non direbbe mai ora lasciami stare, anzi dato che lui è harry potter lo vuole visitare per vedere se sta bene, insomma, si preoccupa, e non lo caccerebbe mai




per la seconda parte prenditi più tempo, il testo è breve per essere commentato come si deve

No un'altro ritardo
Bravissimo henry anke se ti hanno gia detto tutto quel che ce da dire

«Te lo dico dopo, credo che la battaglia sia finita.»
Harry, Neville, George, Ginny, Luna, Hermione e Ron si diressero verso un gruppeto di maghi e streghe. Ormai l’oscurità era calata del tutto, anche senza magia, e le bacchette accese per fare luce davano fastidio agli occhi di Harry. La McGranitt si precipitò verso di loro:«Ragazzi! State tutti bene, siete feriti?», Hermione rispose con un cenno di diniego, parlando per tutti. Fu solo allora che Harry si accorse che qualcosa non andava: non c’erano i corpi dei Cercatori Schiantati. «Professoressa… dove sono tutti Cercatori che abbiamo catturato? Li state già interrogando? ».«No, Potter, ce lo stiamo chiedendo anche noi dove siano finiti, i tre o quattro superstiti si sono smaterializzati, ma ognuno di loro era legato da qualche vincolo di smaterializzazione con altri 3 o 4 uomini, così smaterializzandosi, hanno portato con se anche gli altri». Harry rimase sconcertato, come gli ragazzi. Decise di dare un’occhiata a Hosmeade, per vedere se avesse riportato danni. L’incantesimo sigillante era stato spezzato, e gli abitanti si riversavano per le strada con lanterne e bacchette accese. Harry era esausto. Gli si avvicinò un uomo, che Ron salutò: «Salve, Aberforth!», «buonasera ragazzi.. state tutti bene?» rispose il Fratello di Silente. Gli altri annuirono ancora una volta, quando Harry ebbe un’illuminazione: «Hey Ab, abbiamo lasciato Cinereus davanti il tuo pub, dov.. »«Smaterializzato», lo interruppe Aberforth. Harry non ci poteva credere, non avevano ottenuto nulla da quell’estenuante battaglia, se non che, forse, il professor Unguglick aveva memorizzato tutte le informazioni di Cinereus. Intanto i ragazzi si dispersero tra le persone che gli venivano incontro, raccontando ciò che era accaduto. Harry accanto a Ginny, localizzò Madama Chips accanto ad una fila di corpi distesi a metà altezza, per magia. Harry si avvicinò all’infermiera: «Come stanno?» chiese. «Nessuno morirà per le ferite, ma il ragazzo Jordan passerà un mesetto al San Mungo, e questi due Auror hanno perso rispettivamente 2 dita della mano e buona parte del naso…». Harry volse lo sguardo verso i due corpi e vide due auror mal ridotti, e Lee Jordan, tenuto per mano da George. «Lee, come ti senti.» chiese prudente Harry. L’oscurità riempiva ormai la volta celeste, e le stelle luminose apparivano da dietro le nuvole. «Dico solo… che s-starei meglio con 5 pasticche v-vomitose nello stomaco..» rispose Jordan immerso nel dolore. «G-George, questo mettilo in conto..». Come al solito giunse Madama Chips a dirsi di allontanarsi. Alzando lo sguardo Harry notò per terra un altro corpo, immobile. «Madama Chips!» chiamò Harry avvicinandosi al corpo spento. L’oscurità gli impediva di vedere il volto. «Lui non ce l’ha fatta… è terribile..» e si allontanò con gli occhi lucidi, per quello che Harry poteva arrivare a vedere nella notte. Accese la bacchetta. Era Dawlish.
«Mi ha salvato la vita» mormorò accanto a lui Ron. Anche il suo amico aveva gli occhi lucidi. Ginny aveva cinto il braccio di Harry e gli piangeva sulla spalla. Riusciva a sentire i suoi spasmi. «Stavo lottando contro uno di quelli, ma se n’è aggiunto un altro e ero stato messo a terra. Stavano per uccidermi, ma Dawlish ha preso a combattere con loro». Hermione intanto era sopraggiunto e guardava agghiacciata il volto spento di Dawlish. «Ma.. ma come..?» disse tra le lacrime. Ron abbracciò Hermione. Com’era possibile che fosse morto? Harry pensava che fosse finita, Voldemort aveva ucciso abbastanza per un secolo, ma evidentemente si continuavano a mietere vittime. La Mcgranitt si avvicinò a Madama Chips, scambiò due parole con Lee Jordan e gettò un sguardo ai due Auror feriti. Poi si rivolse a loro: «Andate, non è un bello spettacolo questo.» «Già perché non ne abbiamo visti di morti noi!» mormorò tra se Harry. Ginny chiese: «Ma.. come è morto..?» la professoressa Mcgranitt si prese del tempo per rispondere. Harry notò che aveva un’aria triste e malinconica. «L’hanno attaccato in 3 e mentre pronunciava un incantesimo mortale un vigliacco gli ha scagliato un Anatema-che –uccide alle spalle. Per lo meno si è portato dietro due Cercatori. Avrà ciò che la sua carriera gli ha fatto guadagnare: onore e rispetto». Le ultime parole uscirono insieme alle lacrime. Anche Harry sentì gli occhi inumidirsi. Ormai si era abituato all’idea di non dover assistere ad altre morti. Invece anche stavolta era rimasto deluso. Anche da se stesso. Per un suo errore, per la sua convinzione delle visioni, un altro eroe era morto.
«Dove sono i professori, preside?» chiese Harry. «Stanno parlando con Kinsgley.. anzi Harry penso dovresti anche tu. Sono davanti i Tre manici di Scopa.» rispose la professoressa Mcgrantt. «Ron mi accompagni..?» chiese Harry. Ron fece un cenno di assenso e lasciò Hermione con Ginny, ancora col volto rigato dalle lacrime. «Io.. non ci posso credere.. ancora morti..» disse malinconicamente Ron. «Già». «Piuttosto Harry, ci devi raccontare cosa è successo, a noi è arrivato solo il tuo Patronus che ci diceva di accorrere..» continuò Ron. Harry narrò lui tutto l’accaduto, di come si era infiltrati nel covo dei Cercatori, di come lui e i professori erano stati ingannati e si fossero resi conto del terribile piano dei maghi oscuri: infilarsi a Hogwarts alla ricerca della bacchetta di sambuco. Varie figure gli camminavano accanto. Harry scorse il professor Lumacorno parlare con alcuni degli abitanti di Hosmeade. Di fronte il pub di madama Rosmerta c’erano delle sagome tra cui quelle dei professori Unglick e Willis, che parlavano con uomo nero, dalla voce potente. «Buonasera ministr.. Kinsgley» mormorò Harry. «Salve Harry, Ron» rispose quello con un cenno. «I professori -continuò il ministro- mi stanno dicendo ciò che è successo. Devo dire che abbiamo sventato un gran bell’attacco. Ma il dubbio è uno..» «Perché erano così sicuri di entrare nel perimetro del castello?» concluse Ron. Harry annuì. «Esattamente signor Weasley.» disse il professor Unglick. Continuarono a discutere e Ron sparava molte ipotesi, come al solito, solo che stavolta alcune di queste erano condivise da loro. «Harry vede un libro nella visione, che stessero cercando quello? Forse cercano la bacchetta di sambuco? Forse hanno un passaggio segreto costruito dentro il castello?». «Ron il libro già ce l’hanno, per quanto riguarda le altre ipotesi penso che sia proprio così.» ripose Kinsgley. «Emh.. se non sono indiscreto, Kinsgley, ma come mai non sei venuto insieme agli altri auror..?» chiese timidamente Harry. «Giusta domanda. La mia materializzazione è stata deviata da un simpatico mago oscuro rumeno che ha avuto il bel pensiero di affrontarmi appena fuori dal villaggio.» rispose il ministro. «E ora dov’è? Si smaterializzato?» chiese speranzoso Harry. «No è al san Mungo» sorrise Kinsgley. «Ministro.. ha saputo di Dawlish?» chiese il professor Willis. «No cosa?» rispose Shaeckbolt ancora col sorriso sulle labbra. Visti gli sguardi dei suoi compagni, chinò il viso e si voltò. Un urlo scosse l’aria.
Harry si affaticò lungo la salita per salire al castello. Era esausto, ed era stanco di ripeterselo nella mente. Ron gli camminava alla destra, Hermione alla sinistra. Ginny dietro di loro stava parlando con Luna, e Neville tendeva il gomito alla professoressa McGranitt. Arrivati al cancello Hagrid li aspettava dall’altra parte della barriera con in mano una balestra, la stessa di sempre. Harry notò con piacere che Hagrid era sempre lo stesso. Non era invecchiato, non si era infiacchito, semmai i suoi capelli erano diventati ancora più cespugliosi. «Professoressa! Lascia che ci dia una mano» urlò Hagrid. «Fermo Hagrid!!» gridò di rimando ad Hagrid che si apprestava a togliere i lucchetti e le catene dal cancello. Ma appena li toccò prese una specie di scossa, e finì a terra. «Oddio Hagrid!» si spaventò Hermione. «Non è niente, niente, davvero.. eheh ce l’avevo scordato» disse questo rialzandosi e sbattendosi i vestiti per levare la polvere. La Mcgranitt toccò i lucchetti e questi scivolarono via fino ad aprirsi. Harry si ricordò del suo ingresso con Piton al sesto anno. Non fu una salita semplice. Solo in quell’occasione perse 70 punti per Grifondoro. Richiusi i lucchetti, la McGranitt raggiunse il gruppo, su cui imponeva la figura enorme di Hagrid. Harry si appoggiò alla manica di Hagrid. Ron con Hermione, camminava lentamente al suo fianco. «Oh, non avete idea di quanto mi sia preoccupat…» cominciò Hermione, ma all’improvviso cadde per terra, lasciando Ron. «Hermione!» urlarono all’unisono Ron, Harry, Ginny e Hagrid. «E’ l’effetto di qualche incantesimo che l’ha colpita! Presto Hagrid portala in infermeria!» comandò la McGranitt. Hagrid annuì e cominciò a correre per il vialetto. «Non è niente di grave, Weasley, Potter» continuò la preside, vedendoli tener dietro a Hagrid. «E’ normalissimo, anzi penso che succederà anche a qualcuno di voi. Te, Harry, per esempio, hai un bel livido sulla spalla, potrebbe accadere a te proprio adesso, oppure a Paciock…» concluse la professoressa, vedendo Neville cadere come una pera. Così’ il gruppetto arrivò fino in infermeria, con Neville su una barella invisibile. Hermione era sul letto, seduta, cosciente, che rideva con Hagrid. Ron corse verso di lei e l’abbraccio, mormorando alcune parole all’orecchio di lei, cosa che la fece sorridere.

messo sopra..

calcolando ke mi avete impedito di usare il computer per 1 ora per fare questo testo credo che tu (mio fratello) e enrico abbiate fatto un buon lavoro!!!!!!!!!!!!!


colin per sempre!

scusa colin, non ho capito cosa intendi con questo commento,


comunque, riguardo al testo, carino ino ino da come hai sviluppato la trama, come direbbe snow, c'è poco ambiente, pochi flash bac di harry ecc. ma la trama non mi piace per niente, te lo abbiamo detto che a metà non deve morire nessuno e non ci piace che muore dawlish

seguo il consigli di ludo: scrivi scrivi scrivi. poi vabbè se non ve piace fa nnt.. però magari a qualcuno se non gli piace l'idea gli piace il testo

Bravo george gia che ci sei perchè non fai un testo dove muore la Mc-Granitt?

cric, io la farei anche morire, non c'ho problemi, mi piace il sangue. MA SE SOLO CI PROVO MI LINCIANO!! se vuoi lo possiamo fare insieme, tu mi dici come vorresti che morisse... tra l'altro ho letto in un'intervista che la mcgranitt diventa vecchia e dopo un po' abbandona la scuola, ma me sa che non muore.. se vuoi gli facciamo saltare un braccio o una gamba.. o

Beh... a me piace... certo, è da sviluppare per bene, non mi piace che Dawlish muoia, però il questo pezzo mi è piaciuto.
Comunque quello che ha detto mic è giusto.
Complimenti comunque

colincanon ha scritto:

calcolando ke mi avete impedito di usare il computer per 1 ora per fare questo testo credo che tu (mio fratello) e enrico abbiate fatto un buon lavoro!!!!!!!!!!!!!

andrea sei un buffoncello! comunque sai benissimo che mi puoi aiutare se vuoi quindi se il prossimo testo farà schifo dirò che me l'hai dettato tu u.u

ok george ci mettiamo daccordo tra noi?

cric18 ha scritto:

ok george ci mettiamo daccordo tra noi?

per me è ok basta che mi dai le direttive!

AGGIUNTO UN PEZZO A PAGINA 1 IN VERDE... se fa pena è perchè è di mio ratello (colincanon)

commentate il mio verde testoooooooooooo???

il pezzo verde è il migliore

davvero stupendo il testo in verde, solo che la McGranitt dice con troppa normalità i loro malori, forse dovrebbe dire a tutti di correre in infermeria al più presto...