Ciao a tutti! io sono nuova qui e, dopo aver letto alcuni dei vostri testi (molto belli tra l'altro), ho deciso di inviare questa parte di capitolo che...spero vi piaccia!
Dopo il banchetto e il mattino seguente.
Harry si diresse verso la sala comune, contento di poter finalmente riposarsi, dato che gli avvenimenti del viaggio e della sera stessa lo avevano parecchio scombussolato. Salutò Ginny e Hermione e aprì la porta del dormitorio; accidenti, ora sentiva davvero di essere ritornato alla sua cara Hogwarts, splendida come prima dell'ultimo, tragico combattimento.
I cinque letti a baldacchino, le tende scarlatte e i bauli già sistemati ai loro posti, che meraviglia, proprio come essere a casa...una sola cosa mancava a tutto questo: Edwige, la sua candida civetta delle nevi; per Harry era stata come una sorta di amica, che stava sempre al suo fianco, qualunque cosa accadesse e solo in quel momento si rendeva conto di quanto fosse stata dolorosa la sua perdita. Ricordava come fosse ieri quando, sei anni prima a Diagon Alley, Hagrid gliel'aveva regalata e lui, Harry, era rimasto senza fiato nel vederla. Si ridestò di soprassalto dai suoi pensieri quando anche Ron, Neville, Seamus e Dean entrarono rumorosamente nel dormitorio; erano tutti entusiasti di cominciare il loro settimo ed ultimo anno a Hogwarts, soprattutto ora che Voldemort non rappresentava più una minaccia.
Sebbene Harry desiderasse riposare, non potè fare a meno di restare sveglio coi suoi amici fino a tarda notte; le cose da raccontarsi erano tante, l'entusiasmo non mancava e tutti e cinque, durante l'estate, avevano fatto razzie di scherzi e giochi magici da "Tiri vispi Weasley", soprattutto Neville che aveva fatto incetta di piume Autocorreggenti e Risposta-pronta; <Andiamo Neville, non penserai mica di usarle durante i M.A.G.O, vero? Anche perchè non è possibile, lo sai>, aveva detto Dean ridacchiando, mentre uno scoraggiato Neville riponeva le piume dentro il baule. Quando si resero conto che era ormai passata l'una, decisero che era arrivata l'ora di dormire, -Altrimenti- si disse Ron -domattina non basteranno nemmeno dieci Strillettere della mamma a svegliarci!-.
Fu una notte alquanto agitata per Harry, continuava a rivedere Edwige cadere, immobile, dalla motocicletta di Hagrid, i sogni lo avevano riportato a quella notte, quando, in una corsa disperata, cercava di sfuggire ai Mangiamorte; dopo quelli che gli parvero attimi terrificanti, si svegliò, col cuore che gli batteva forte e la fronte bagnata. Guardò fuori dalla finestra e vide che una luce pallida riempiva il cielo; doveva essere ancora presto, dato che tutti i suoi compagni dormivano ancora profondamente. Stette per qualche minuto disteso, cercando di non pensare all'incubo di quella notte, sperava di riaddormentarsi di nuovo, dormire ancora un pò gli avrebbe fatto bene e forse sarebbe anche riuscito a fare sogni migliori; tuttavia il russare di Ron e Neville rendeva la cosa impossibile, tanto che Harry, irritato, si vestì e scese nella sala comune. Con sua grande sorpresa vi trovò Hermione, seduta a leggere un libro che a prima vista trattava di Rune, una delle materie in cui l'amica era particolarmente brillante, come aveva anche dimostrato l'anno prima, quando era riuscita a tradurre e capire perfettamente "Le fiabe di Beda il Bardo", un libro lasciatole in eredità da Silente.
<Oh, ciao Harry!> lo salutò lei. <Ciao! Ma..Hermione, come mai sei già sveglia? Non dirmi che stai studiando..> disse Harry, che conosceva bene la passione dell'amica per ogni cosa riguardasse la scuola; <Ecco, il fatto è che non riuscivo a dormire e allora ho deciso di riguardare alcune cose del programma, tutto qui..> disse Hermione, quasi a volersi giustificare e indicando a Harry il resto dei libri appoggiati per terra l'uno sull'altro; a vedere quella scena Harry si lasciò sfuggire una risatina, cosa che a Hermione non passò inosservata e, irritata, replicò: <In caso non te ne fossi accorto Harry, questo è l'anno dei M.A.G.O, ogni cosa che faremo sarà fondamentale! Inoltre abbiamo molti nuovi professori e ognuno di loro ha un suo metodo d'insegnamento, e tutto il resto! Ovviamento ho letto tutti gli argomenti che faremo per la prima parte dell'anno, ma sento che non è comunque abbastanza, e la stessa cosa dovrebbe valere per te!> e tutto questo lo disse in una sola volta, lanciando a Harry occhiate allarmate. -Tipico di Hermione- pensò Harry tra sè; probabilmente la ragazza aveva letto e riletto quelle pagine e avrebbe presto saputo l'intero programma meglio di tutti gli altri. <Andiamo Hermione, sei sempre stata la migliore del nostro corso e molto probabilmente lo sarai anche quest'anno; non c'è bisogno che ti preoccupi tanto, sul serio!> disse Harry incoraggiante, rivolgendole un sorriso; Hermione ricambiò quest'ultimo e si rimise a leggere soddisfatta, chiaramente raddolcita dalle parole dell'amico. Poco dopo Hermione mise da parte il libro di Antiche Rune, e stava per prendere quello di Incantesimi quando Harry, stufo di ascoltarla mentre ripeteva i vari argomenti, le propose di fare una partita a Scacchi magici; passarono così il resto della mattinata a giocare fino a quando non comiciarono a sentire diversi brusii provenienti dai dormitori. In pochi minuti la Sala comune si riempì di studenti che si dirigevano assonnati a fare colazione, segno che quasi tutti erano rimasti svegli fino a tardi la sera prima; <Non capisco come ci si possa comportare in questo modo, pur sapendo che oggi abbiamo molte ore di lezione> disse Hermione contrariata nel vederli in quello stato. Solo dieci minuti dopo scese anche Ron che quasi dormiva in piedi; salutò mestamente i due amici e con un sonoro sbadiglio si accasciò su una poltrona vicina; aveva gli occhi socchiusi e la sua espressione assente minacciava di riaddormentarsi da un momento all'altro. <Sveglia amico, dobbiamo andare nella sala grande altrimenti non troveremo niente da mangiare..> gli fece Harry, dandogli dei colpetti sulla spalla; a quel punto Hermione, ormai spazientita da quel comportamento, disse; <Lascia fare a me, voglio proprio vedere se si sveglia dopo..questo>, puntò la bacchetta verso Ron ed esclamò <Avis!>. In quel preciso istante apparvero una decina di uccelli cinguettanti che andarono a graffiare e a beccare il viso del ragazzo. Ron sussultò e cercò di allontanarli freneticamente da sè agitando le mani in qua e in là, scena che provocò le risate di tutti gli studenti rimasti; <Sciò sciò! Stupido animaletto..> borbottò mentre anche l'ultimo degli uccelini svaniva, rientrando definitivamente nella bacchetta di Hermione. <La prossima volta, Ron, cerca di svegliarti in tempo se non vuoi farci ricorrere a certi mezzi>, disse lei soddisfatta mentre trasfigurava distrattamente la scacchiera in un foglio di pergamena con sopra raffigurati tutti i trentadue pezzi; allo sguardo ammirato e insieme confuso di Harry, rispose: <Oh bè..così è molto più comoda da portare dietro, no? Tieni..>, e, abbozzando un sorriso, attraversò in fretta il buco del ritratto; <è matta, te lo dico sempre io! Che accidenti di bisogno c'era di svegliarmi in quel modo?> disse Ron massaggiandosi la guancia, improvvisamente diventata dello stesso colore dei suoi capelli. <Mi ero solo appisolato, neanche fosse stato come l'ultima volta, quando avevo appena baciato Lavanda e mi ha scatenato addosso quei maledetti uccellacci, ricordi?>. <Sì, mi ricordo; e comunque, se facessi adesso una cosa del genere, penso che Hermione farebbe apparire dei grossi Avvincini, altro che uno stormo di uccelli, perciò penso ti sia andata piuttosto bene, sai!> rispose Harry battendogli una mano sulla schiena; <Ha-ha, molto divertente, molto divertente davvero>, replicò Ron accennando a un sorriso; entrambi attraversarono il buco del ritratto e si diressero verso la sala grande, con la speranza di trovare una Hermione più serena e magari anche qualche cosa da mettere sotto i denti.
p.s. forse la parte di hermione e ron va un pò modificata, non saprei...