Il libro dei fondatori (By MrKrab)

Come da accordo Harry, Ron e Hermione si recarono davanti al ritratto di Sir Cadogan alle nove in punto, il corridoio era deserto fatta eccezione per un paio di armature riparate dopo l'attacco di Voldemort al castello pochi mesi prima.
Sarah tardava ad arrivare e questo incuriosì Harry, sapeva bene che non era il tipo di ragazza da arrivare in ritardo ad appuntamenti del genere, poi il suo pensiero andò alla rivalità fra lei ed Hermione, nei 6 anni passati ad Hogwarts nessuno era mai riuscito a tenerle testa nei voti scolastici così a lungo.
La caduta di un vaso dietro l'angolo annunciò l'arrivo di Sarah, prontamente lo riparò e lo rimise a posto, appena Harry ebbe il tempo di studiarla con calma capì il motivo di tanta goffaggine, Sarah teneva tra le braccia quello che, più che un libro, sembrava un mattone, e doveva avere come minimo quattromila pagine. <scusate il ritardo ma questo libro pesa moltissimo e ho fatto una fatica tremenda a portarlo qui!Comunque ecco il libro scritto dal mio bis-bis-bis nonno!>, Harry prese tra le mani, e non senza fatica, il grosso libro: aveva una copertina di pelle nera parecchio usurata con ricamate sulla copertina grandi lettere d'oro <"G.C.T.S." di Jhon Frank Follett>, alla vista della copertina gli occhi di Hermione si dilatarono dallo stupore <Come è possibile che tu possieda questo libro? È una leggenda, nemmeno la biblioteca di Hogwarts ne ha una copia>, Sarah si voltò verso Hermione con lo sguardo di un vincitore che doppia il suo avversario <Ma è ovvio, ne sono state scritte solo tre copie e questo è l'originale ovviamente, le altre due copie esistenti si trovano una in un monastero di maghi tibetani e l'altro in Italia>.
Mentre Sarah ed Hermione discutevano sul libro, Harry cominciò a leggere l'introduzione: "Questo libro è in memoria dei folletti caduti per mano del Mago Oscuro Osvald Fohrkratz nel attacco alla banca centrale dei folletti del 14 Aprile 991".
Harry rilesse più e più volte la frase e si chiese come mai non aveva mai sentito parlare di questo attacco, va bene, non era mai stato attento durante le lezioni di Storia della Magia ma sicuramente prima dei G.U.F.O Hermione avrebbe dovuto accennargli qualcosa in merito <Hermione perchè non mi hai mai parlato dell'attacco alla banca centrale dei folletti del 14 Aprile 991?>, Hermione lo guardò perplessa <Non c'è mai stato un attacco alla banca centrale dei folletti a quanto ne so!>, fu in quel momento che la voce di Sarah si fece più alta e solenne <E invece si, solo che il Ministero della Magia inglese si vergogna ad ammetterlo e quindi lo ha censurato dai libri di Storia della Magia!>.
Hermione assunse una espressione di incredulità, quasi di sgomento di fronte a questa rivelazione, i libri non la avevano mai tradita <non dire sciocchezze!> esclamò <nei libri di Storia della Magia parlano delle guerre dei giganti e tutto il resto, perchè dovrebbero omettere una cosa come un attacco alla banca centrale dei folletti?> negli occhi di Hermione si poteva vedere distintamente l'invidia che aveva nei confronti di Sarah perchè era al corrente di questa storia e lei no.
Sarah si prese un paio di secondi di pausa prima di rispondere, come se dovesse trovare delle parole semplici per spigare che uno più uno fa due ad un bambino un pò tardo <Vedi, è stato omesso perchè nonostante il preavviso di ben cinque giorni, i vostri Auror non sono stati in grado di fermarlo>, Hermione era sempre più confusa da questa storia e disse con tono un pò insicuro <in che senso cinque giorni di preavviso?>, sul viso di Sarah comparve un sorrisetto trionfale <Osvald era solito mandare un una lettera via gufo per annunciare i suoi attacchi e nonostante questo non è mai stato arrestato>.
Harry poteva leggere nel pensiero di Hermione anche senza la Legilimanzia, nella sua mente doveva esserci la confusione più totale, avere una lacuna simile rappresentava per lei una sconfitta senza paragoni e il fatto che non seppe come rispondere ne era la prova lampante <d'altro canto i fondatori di questa scuola hanno rimediato agli errori degli auror>, <in che senso?> chiese Harry che ormai la sua attenzione era tutta incanalata nel sapere il più possibile di questa storia <cosa hanno fatto i fondatori per rimediare se nonostante tutto non è mai stato catturato?>, Sarah alzò gli occhi al cielo <Devo proprio spigarvi tutto?Lo hanno ucciso è ovvio!Come credi che fossero diventati i maghi più famosi dell'epoca?>, Harry era allibito, non credeva che i fondatori (fatta eccezione per Serpeverde) fossero in grado di uccidere.
Seguì un istante di silenzio ma prima che Harry potesse formulare qualsiasi altro pensiero, Ron, che fino a quel momento non aveva detto una parola chiese <ma cosa aveva di tanto speciale questo Osvald per renderlo così forte da aver bisogno di ben 4 grandi maghi per farlo secco?Insomma, non erano dei principianti voglio dire...> Sarah si voltò verso Ron e il suo volto assunse l'espressione di un bambino che vede il giocattolo che ha sempre sognato <Ron, tesoro mio, le sue doti erano grandissime ma quello che lo rendeva così forte era la sua bacchetta>, Harry sussultò e le parole gli uscirono da sole <come la sua bacchetta??> esclamò e Sarah gli rispose prontamente <il mio antenato scrisse che era una bacchetta particolare e potentissima, per questo nessuno fu in grado di tenergli testa>.
In pochi istanti nella mente di Harry rimase un solo pensiero, quella bacchetta potentissima doveva essere la Bacchetta di Sambuco, non vi era alcun dubbio. <Sarah...> disse Harry con voce incerta <chi dei quattro fondatori uccise Osvald?> la domanda era d'obbligo, poiché sapeva che uno di loro uccidendo Osvald aveva ottenuto l'obbedienza della bacchetta e aveva contribuito ad alimentare la linea di sangue che accompagnava la sua storia, <fu Grifondoro che dopo una dura battaglia riuscì a colpire alle spalle Osvald, guarda è scritto qui..> Sarah si avvicinò ad Harry e aprì il grosso libro a pagina tremilaottocentoventitrè "Grifondoro distraè Osvald trasfigurando un macigno in un grifone che si lanciò su Osvald, mentre quest'ultimo era impegnato a combattere con il grifone, Grifondoro riuscì a sorprenderlo alle spalle e a colpirlo con una maledizione, prese la sua bacchetta come trofeo della vittoria e venne studiata da esperti di bacchette per capire cosa avesse di tanto speciale per aver reso Osvald così temibile, nessuno riuscì a capire il segreto della bacchetta e dopo essere stata classificata come bacchetta comune, Grifondoro potè tenerla per se..." <poi il testo prosegue ma lo leggeremo un'altra volta ora devo andare dalla professoressa Sprite che deve darmi indicazioni su un compito> disse solenne Sarah <buona serata a tutti!>.
Nessuno del trio parlò fino a quando arrivarono davanti al ritratto della Signora Grassa e il primo a parlare fu Harry che non riusciva più a trattenere i pensieri <Avete letto?Grifondoro è stato padrone della Bacchetta di Sambuco!> ma Hermione non sembrava altrettanto convinta <Harry non possiamo esserne sicuri, ci sono troppe cose ancora da chiarire, non siamo nemmeno sicuri che questa storia sia vera, per quanto ne sappiamo il suo antenato potrebbe essersela inventata per creare una storia avvincente sui fondatori> ma i pensieri di harry erano ormai andati oltre, ma poi ripensò ai Doni e da come allo stesso modo si si era lasciato prendere troppo la mano e fece un passo indietro con la mente <forse hai ragione Hermione, studieremo più a fondo il libro e cercheremo di trarre conclusioni più ragionate>, si diedero la buona notte e Hermione salì le scale del dormitorio delle ragazze mentre Harry e Ron salirono per quelle che portavano al dormitorio dei maschi e una domanda uscì dalla bocca di Harry senza che ci pensasse <Ron stasera mi sembravi più silenzioso del solito, è strano, voglio dire...insomma...> ma Ron rispose meccanicamente con un filo di voce <è colpa sua, è lei che mi fa questo effetto>, <lei chi?> chiese Harry un po incuriosito e un po preoccupato per lo stato del suo amico <quella Sarah Follett, ha un comportamento strano nei miei confronti, con voi è indifferente mentre con me è dolce e simpatica e ti confesso che questo mi fa paura, tanta paura>.
Arrivati nella stenza non dissero nulla fino a quando non si infilarono sotto le coperte ma Ron sembrava restìo dal voler parlare qundi harry optò per una frase che non richiedeva una di risposta <Il mondo è proprio strano quando hai addosso l'attenzione di qualcuno, ma ci farai l'abitudine e non sarà più così opprimente, te lo dice uno esperto!Buona notte!>