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 TESTO GIANLUCA

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gianluca




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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyVen Ago 08 2014, 17:08

BOZZA CAPITOLO X^ Parte 2) il ricatto: d) la bacchetta di Sambuco come moneta di scambio per Ron ° postilla uno
Infilò rapidamente le lettere in tasca , ed entrò nella scuola . le ragazze lo attendevano a tavola , ma prima di raggiungerle ,sistemò al loro posto le pergamene sottratte dalla posta, poco prima. Quella lunga tavola che ogni santo giorno era imbandita e ricolma di ogni ben di Dio , l’aveva rimossa dai suoi ricordi. Ma assieme a quelli ritornò prepotente nella sua mente l’immagine di Ron che si ingozzava. Hermione , interruppe i suoi pensieri, e come ebbe preso posto a tavola, gli si rivolse dicendo: dove eri finito Harry, ti stavamo aspettando. Lui replicò: ero fuori a sbrigare una faccende di cui dopo devo parlarvi. Ad un tratto nella mensa, in una scena già vista , le finestre si spalancarono con una forte esplosione . le candele svolazzanti , si spensero l’una dietro l’altra , sotto l’effetto di un vento fortissimo . riempiendo di fatto quella stanza , di aria gelida , di buio e puro terrore . Una nube nera e ribollente , apparve al centro del locale sospesa a mezz’aria. Urla di paura , avevano preso il posto , al discreto chiacchiericcio , di qualche istante prima. I professori , capeggiati dalla Mc Grannit , ed imitati dagli studenti degli ultimi anni ,Harry compreso, rivolsero le loro bacchette verso l’intruso . invitando i più giovani , a mantenere la calma , rimasero in guardia in attesa dello sviluppi degli eventi. All’interno di quel fumo una figura indecifrabile sembrava scrutare in ogni angolo della stanza . l’attenzione dell’avventore si focalizzò in un punto ben preciso della mensa , arrestando il suo moto di ricerca . la preside si rivolse all’intruso : Chi sei e cosa vuoi , ma prima , sappi che non sei benvenuto ad Hogwarts e la tua sfacciataggine sarà trattata come merita . con un ghigno , quell’essere iniziò la sua replica : non avete nulla da temere esser insignificanti , nessuno si farà male se terrete le bacchette basse. Continuò : sono qui per Potter. Harry , usò la sedia al pari di una scala , e salì sul tavolo . le amiche , cercarono in qualche modo di arrestare la sua iniziativa , ma non ci riuscirono. Quando il ragazzo, fu ben visibile agli occhi di tutti i presenti, la creatura oscura gli si rivolse: Vedo che il coraggio non ti manca , o forse mi sbaglio , dato che ti sei rifugiato nella scuola . Harry , rispose : io non ti temo , sono qui , avanti . lo disse consapevole del fatto che in un eventuale duello non sarebbe durato molto . aveva bisogno di capire come fronteggiare questo nuovo avversario e purtroppo le ricerche sin ora svolte non avevano dato i risultati sperati. L’ombra riprese a dire: leggo nei tuoi occhi che saresti disposto a tutto per i tuoi amici , o forse mi sbaglio ancora , dato che il tuo amico è nelle nostre mani e ci vorrebbe poco per renderlo libero. Poi aggiunse : un solo mese , ricorda bene Potter, tanto resta da vivere a Ron , se ben ricordo il nome. Non un giorno di più . Consegna quello che ti è stato chiesto e che stiamo cercando ed avrai il tuo amico. Il ragazzo esplose in una serie di domande : a cosa vi serve la bacchetta di sambuco , parla .? perché la cercate ? contro chi volete utilizzarla ? sfogata la sua ira , continuò : non avrete mai la bacchetta , dovrete uccidermi . a quel punto la nuvola mosse all’indirizzo di Harry . lunghi tentacoli celati da quella coltre scura si allungarono fino ad avvilupparlo in una morsa . uno studente , colto dal panico , lanciò qualche schiantesimo verso l’intruso . la preside esortò tutti a mantenere la calma , onde evitare di colpire Harry . quelle spire lo stringevano sempre più , impedendogli di respirare. L’ombra tornò a dire : la bacchetta in cambio di Ron o il tuo amico morirà . Harry doveva reagire , gli mancava l’aria e stava per svenire . in un ultimo disperato tentativo , mentre perdeva i sensi ricordò qualcosa e nella sua mente formulò : Obtorto Collo. Dalla punta della bacchetta un fluido scuro e sibilante prese il soppravvento sulla quell’essere , stritolandolo .Un urlo atroce e straziante si insinuò nelle sue orecchie e poi più nulla. Ebbe la sensazione di annegare , sentiva freddo ed aprì gli occhi . i professori ,stavano versando acqua sul suo viso nel tentativo di rianimarlo , e questo lo calmò. Restò disteso per qualche istante , come se nulla fosse accaduto . Ad un tratto scattò in piedi come posseduto . dovè ? chiese . Ginny lo abbracciò e gli disse : stai tranquillo è andato via , lo hai sconfitto. Come ? replicò Harry , ma poi ricordò di aver pronunciato quella magia. Tutti i presenti lo fissavano , chi per paura e chi in segno di ammirazione. La Mc Grannit , ruppe gli indugi ed invitò i presenti a recarsi nelle loro stanze . la stessa , con la complicità del prof. Lumacorno , portarono Harry in infermeria . non aveva recuperato completamente i sensi , era ancora stordito . ma riuscì a sentire : Minerva , quella era magia nera che non avevo mai visto prima , l’hai vista tu stessa , per la barba di merlino. la donna rispose : si Horace , ho visto bene , e credo sia una qualche maledizione impronunciabile, ciò non toglie che sia stata di grande aiuto . noi non avremmo ne saputo e ne potuto fare di meglio per difendere i ragazzi . Tra le altre cose , una magia sconosciuta , ignota a tutti o quasi, devo dire. Lumacorno aggiunse: questa è magia arcana e superiore , della quale si è persa traccia secoli orsono . ricordo di aver letto di “arti magiche sperimentali” da qualche parte , durante i miei studi . ricordo , che erano stati distrutti i testi e proibita la loro divulgazione , fino a scomparire dalla faccia della terra. Horace , riprese la Preside : credo che ti sbagli , forse non tutto si è perso . Harry ,ancora frastornato si addormentò .
(Fine prima postilla)
(Inizio postilla due)
La notte trascorse veloce , ed il mattino seguente le ossa ancora doloranti , fecero da sveglia al Harry. Quei dolori gli ricordarono quanto era accaduto la notte prima. Non era stato un sogno , i lividi lo dimostravano . cercò di tirarsi in piedi , ma aveva bisogno degli occhiali per individuare i suoi abiti. Una sagoma offuscata e silenziosa gli si fece incontro poggiando gli occhiali su suo viso. Ora ci vedeva e sapeva chi gli stava intorno . così si rivolse ad i presenti con un sonoro buongiorno di ringraziamento. Hermione e Ginny si sedettero di fianco a lui , dopo avergli augurato un buon giorno . l’amica prese a dire : su Harry vestiti ed andiamo a fare colazione. Ginny annuì , a rimarcare quanto detto dalla Grenger , passando ora ad Harry i suoi vestiti . Muoviti ,disse la fidanzata dopo aver baciato il capo al suo ragazzo. Poi aggiunse : ti aspettiamo fuori dall’infermeria . la sera precedente non aveva mangiato , il suo stomaco brontolava ed il suo alito fetido , puzzava di pozione medica . Sicuramente madama Chips avrà usato qualche erba medica curativa , ma era strano , stava guarendo troppo velocemente . tornò a tormentarsi di domande: cosa è accaduto prima che perdessi i sensi ? devo chiederlo alle ragazze , loro mi stavo accanto ed avranno visto tutto? Con questi interrogativi si affrettò a varcare la porta , ma una volta aperta , oltre a Ginny ed Hermione , Lumacorno gli si presentò d’avanti. Harry esclamò il professore , dove vai in questo stato ? non sei ancora in grado di stare in piedi e le mie pozioni non fanno mica miracoli . Ora Harry sapeva di chi era il merito della sua straordinariamente repentina guarigione , era stato Horas . Professore , credo di aver fame, se può scusarmi vado a fare colazione. Vai pure ragazzo , rispose il professore , ma una volta terminata vieni da me, inteso? Prese le ragazze sotto braccio avviandosi per le scale e come la sera prima , tutti lo fissavano. Stava per andare in escandescenza quando , un forte e fragoroso applauso si levò da tutti i presenti e da ogni parte della scuola. Stavano festeggiando la vittoria Harry, di un duello del quale lui stesso , non ricordava nulla o quasi. Messo lo stomaco a bada , dopo aver ingurgitato un pò di tutto , chiese alle giovani di seguirlo in camera. Una volta giunti in stanza , chiese , rivolgendosi alle due : so solo che dopo aver formula quell’incantesimo ho perso i sensi , ma cosa è successo dopo non lo so , voi eravate vicino a me , quindi , ditemi voi cosa è accaduto ? Ginny , prese la parola : sei stato bravissimo sei riuscito a farlo scappare a gambe levate . Ma come ? la interruppe lui . Hermione scrollò le spalle e disse: Una cosa lo capita anche io Harry , durante lo scontro ti sei servito di una formula non verbale . ma la cosa che mi lascia perplessa e l’effetto sortito su quell’essere. hai usato senza dubbio una sorta di maledizione senza perdono. Perché rispose Harry , cosa è capitato al mostro ? Harry se solo tu non fossi svenuto , liberandolo dall’incanto , quell’uomo sarebbe senz’altro morto. Continuo a non capire ,rispose il giovane ? credimi aggiunse Hermione , ho temuto gli scoppiasse il cuore perché stava soffrendo e gridando in un modo così atroce che ho avuto paura anch’io. Ma dove l’hai scovata quella formula , certamente è opera di Malfoy. Ti sbagli , sibilò il ragazzo , ora vi racconterò anche di questo. Così fece , narrando e mostrando loro , quelle pergamene magiche . la Grenger non si smentì , identificò ben due distinte magie in quelle missive. La prima era una protezione sulle pergamene che agiva solo contro le ricerche di tipo magico. L’altro era un giuramento magico di sangue per la difesa del giovane Potter. Ma nessun cenno da parte delle ragazze giunse per la magia di difesa più volte citata .Quando Harry raccontò di quell’incantesimo che Piton aveva trasmesso a Lily , senza rivelare la formula, Hermione lo corresse dicendo: è stato trasmesso volontariamente anche a te, avendoti nominato erede . Severus sapeva che ti sarebbe tornato utile in futuro , forse lo immaginava . O magari sapeva , che qualcosa di strano, sarebbe presto o tardi accaduto . Piton , a quanto pare , a sempre sgobbato su i libri e lo ha fatto ancor di più per proteggere tua madre. Nulla di strano che si sia imbattuto in qualche libro proibito di magia superiore . queste parole scossero un pò Harry . mentalmente stava creando un paragono tra Severus e Voldemort , antrambi seppure con fini diversi in cerca di arti magiche superiori . il suo professore con una nuova e misteriosa maledizione senza perdono ,mentre il suo ex rivale ,attraverso gli orcrux . quest’ultimo incantesimo, gli ricordò dell’impegno preso con Lumacorno . una ultima domanda doveva rivolgere alle sue care amiche a proposito delle missive materne. E così fece : secondo voi , in tutta onestà e in virtù di quanto accaduto , si può sopravvivere all’avada kedavra ? Hermione sospirò e rispose : Non so Harry , però sono sicura che non esistano solo le magie convenzionale . poi aggiunse: forse qualcuno ha voluto volontariamente indebolire la magia moderna , in attesa di uno scontro con forze più antiche. Potrebbe averlo fatto , preservando in segreto quelle oscure ,evitando di diffondere le arti di difesa superiore che sono andate disperse attraverso i secoli. Hermione riusciva a mettere in ordine tutti i tasselli, ed Harry si poneva altre domande , ma chi celava le risposte ? prima di congedarsi dalla ragazze si rivolse loro dicendo : se solo fosse vero , se riuscissi a scoprire quella difesa superiore di Silente , forse sarei capace di effettuare lo scambio con Ron in sicurezza. Ma siamo come al solito in un vicolo cieco . lasciando cadere la conversazione nel vago , raggiunse lo studio del professore. Busso due o tre volte e sentì una voce : Harry sei tu ? entra pure . come al solito , l’imbarazzo del ragazzo si manifestò con una serie di frasi mal formulate , quasi senza senso. Horas lo invitò ad accomodarsi dicendo: sai ,mi sono preso un bello spavento ieri sera . Harry sapeva che la discussione sarebbe andata in quella direzione e non si sottrasse a quell’interrogatorio. L’insegnate tornò alla carica : strano tu abbia usato un incantesimo non verbale ? Harry , lo interruppe bruscamente dicendo: professore mi creda , non sono stato io a cercare quell’incanto , è stato lui a venire da me. Harry caro , disse l’uomo , voglio solo capire , non volevo essere aggressivo. Mi predoni professore , forse lei merita più di altri , per l’aiuto dato a suo tempo contro il signore oscuro . detto ciò fisso diritto negli occhi Lumacorno e svelò quella formula magica : obtorto collo . per tutti gli inferi , Harry , era in latino , rispose non molto stupito Horace e poi aggiunse : avevo sentito parlare di questa maledizione, alla tua età . ma devo ammettere , non credevo esistesse davvero . ti racconto quanto ne so io di questa magia: come ti dicevo , a quel tempo avevo più o meno la tua età . ed ero bravo , uno dei più validi della scuola . la smania di supremazia nella competizione tra alunni mi portò a chiedere ad un giovane insegnante , notizie su magie non più classiche . assecondando i miei intenti , mi consigliò , di guardare nel settore proibito . ma quando vi giunsi , tra gli scaffali di quella tetra stanza , trovai un solo piccolo libro. Ma non era un formulario magico , non c’erano frasi magiche , era un semplice testo narrativo . lo presi con me e lo lessi attentamente . in esso si faceva riferimento ad una ormai scomparsa maledizione senza perdono, quella del collo piegato con forza . per alcuni versi simile all’imperius , con la piccola variante della lucidità , della quale non venivi mai privato . il tutto poi fuso in uno strabiliante legame con il crucius . quel libro senza formule , spiegandone le cause, descriveva un misto crucius e imperius . servito da una bella spiegazione: è usato per indicare una violenza subita , per la quale siamo costretti a compiere un atto che spontaneamente non compiremmo mai. Quindi mio caro Harry , finiva dicendo così: soffrendo atrocemente e restando perfettamente lucido, fai quello che ti viene comandato . ad Harry , con quest’ultima frase tornò in mente , la stessa descrizione fatta da Piton sulla pergamena. Il professore aggiunse : altro non so mio caro amico, perché durante i miei anni da studente , libri di quel genere erano molto rari . dopo svariati anni , quando ritornai ad Hogwarts nella veste di professore quella libreria era completamente vuota . sotto la guida di Albus , ritornammo a rifornire quella sezione attraverso innumerevoli libri donati ed a volte sequestrati a gente che non li usava per i giusti fini . il giovane , convinto ancor di più della tesi di Hermione , e deciso a togliere il disturbo , si congedò con una scusa: Credo si sia fatto tardi per me , devo riposare un po’ , ma comunque grazie per l’aiuto professore . mentre lo diceva , aveva già raggiunto la porta . un breve scambio di saluti con Lumacorno, per poi richiudere la porta alle sue spalle . Harry si bloccò all’istante , una domanda urgente doveva rivolgere al professore, e non esitò a bussare di nuovo . Horas aprì la porta e sorpreso di rivederlo , disse: Harry , cosa hai dimenticato ? il ragazzo rispose : nulla o per meglio dire , ho dimenticato di farle una domanda. Dimmi pure Potter ? proferì l’insegnante . Harry riprese dicendo : ricorda ancora chi era quell’insegnante ? quello che le consigliò di verificare nella sezione proibita ? Horas lo interruppe : Si Harry , certo che lo ricordo , come potrei dimenticarlo , dato che un giorno si e l’altro pure ci vediamo . quel giovane insegnante era Aberforth , e , pare abbia organizzato una festa della burro birra nel suo locale . poi aggiunse : credo sia domani la festa , da non perdere . Salutato nuovamente l’anziano docente , si incamminò pensieroso verso la sala comune . non credeva possibile che l’altro Silente ,avesse insegnato in quella scuola .Hogwarts , era una vera fucina di sorprese e colpi di scena . ora aveva un altro indizio ,un altro nome ,a cui rivolgere una serie di domande . quell’uomo burbero e riservatissimo , forse poteva aiutarlo , almeno ci sperava .
(fine postilla due)
BOZZA CAPITOLO X^ Parte 2) il ricatto: e) la burro birra esplosiva ° postilla uno
Trascorse la mattinata pensando a quali domande rivolgere al barista. Non voleva di certo essere scortese con Aberforth , tipo rude e poco incline alle conversazioni. Doveva giocarsi al meglio quell’occasione che stava per presentarsi . quella festa al pub capitava a fagiolo . ma aveva troppa confusione in testa , erano accaduti troppi eventi in poco tempo , e poi lui non era uno stratega come Hermione. Giusto , lei, pensò Harry. Sarà sicuramente in grado di consigliarmi , le domande giuste da fare . prese in mano lo specchio magico e cercò guardandoci dentro di individuare Ginny ,forse l’amica era con lei . l’oggetto , non mostrava niente di particolare ,se non il soffitto della stanza della fidanzata. Vi si recò immediatamente , convinto di trovarla li , ma così non fù. Lo specchio stava sulla scrivania in bella vista , ma di Gynni nessuna traccia . Era necessario trovarle al più presto , e rimase in sala comune ad attenderle , per l’intera giornata . giunta la sera , poco prima della cena , intravide le ragazze varcare la grande porta d’ingresso. Harry un po’ irritato si rivolse loro: certo che si può contare su di voi . ed ancora: ho provato a cercarti anche con lo specchio ma nulla. loro , lo guardarono mortificate per quella affermazione . poi Ginny disse: mi spiace sentirti dire queste cose Harry , credimi , faresti bene a darti una calmata. Recuperata la calma il ragazzo continuò dicendo: perdonatemi , avevo fretta di comunicarvi alcune cose e non riuscivo a trovarvi . questo mi ha messo in ansia ed ero in pensiero per voi , a causa delle ultime vicende. Hermione raccolte le scuse , quasi a giustificare la sua assenza ,disse : ho preso un giorno di pausa al ministero , dovevo dare una mano a Ginny e suo fratello , per la festa della burro birra. Ecco , esordì Harry , proprio di questo volevo parlarvi , ma fu interrotto all’istante dalle amiche. Perdonaci ! risposero quasi all’unisono . ora di cena ! rimarcò Ginny , quasi a canzonarlo . Ok , gracchio Harry infastidito ,poi continuò facendogli il verso :siamo già in ritardo , ne parleremo dopo ,e blà blaà blaaà . il tutto, avvenne , sotto lo sguardo più che divertito delle due ragazze. Raggiunte , Ginny ed Hermione a tavola , ricominciò il discorso che poco prima avevano interrotto: allora , sono stato da Lumacorno, che oltre ad informarmi della festa mi ha dato alcune dritte sulle arti magiche superiori. Horace è stato uno studente di Hogwarts , e come dice lui , con la passione per la magia non classica. Voleva uscire fuori dagli schemi della magia tradizionale ed ha trovato un professore pronto ad aiutarlo “ Aberforth”. Tra le altre cose ha detto ,che i testi della sezione proibita sono stati messi li di recente, e che quando era studente la sezione era vuota. questa storia , da conferma , alla tesi Hermione . in primo luogo per la sparizione dei testi antichi non tradizionali , fatto di proposito per privare i maghi moderni , di adeguate difese . in seconda istanza, per la ricostituzione di quel settore ad opera di Silente , che saggiamente aveva ritenuto importate preservare quelle conoscenze , conservandole in un settore proibito. Vietato quantomeno ai più , ma ,sappiamo tutti come lo stesso Lord Voldemort , abbia , attinto in quel settore. Hermione si avvicinò ad Herry dicendo : devi parlare con Aberforth , non so cosa dovrai dire ma dovrai parlarci . poi aggiunse: ti dirò di più , non ti servono pozioni o consigli , ma solo una buona dose di autostima ,Harry,e tutto ti sarà più facile. Il tempo quella sera sembrò volare via rapidamente , ed il merito di ciò , era nel trascorrerlo in piacevole compagnia. Dopo interminabili saluti , si avviarono rispettivamente , alle loro stanze . Il mattino seguente , mentre scolari e insegnati , si apprestavano a raggiungere le aule proprie aule , harry decise di ficcanasare nel settore proibito. Ben nascosto dal mantello , trascorse in quel luogo qualche ora . la quantità di libri ammassati negli scaffali, apparentemente in modo disordinato e la polvere che li ricopriva , dava a quel posto un senso di abbandono . si limitò per lo più a leggere i titoli sulle copertine , dove questi erano presenti. In cima ad ogni comparto di legno , suddiviso nell’intera altezza da mensole equidistanti l’una dall’altra , un cartello indicava l’autore dei testi ivi contenuti . due di questi , illuminati dal lucernario e posizionati uno di fronte all’altro in fondo alla sala , erano vuoti . Harry , si avvicinò a questi per scoprire gli autori , pronunciando ad alta voce i nomi riportati : IGNOTUS PEVEREL , ALBUS SILENTE . su entrambe i mobili , si notava una singola scia da sfregamento. Un solco lasciato nella polvere in tempi non proprio recenti . come se questi avessero conservato per lungo tempo un solo singolo libro ciascuno. dove saranno finiti quei libri ? si chiese Harry . negli ultimi decenni li avranno certamente consultati Piton e Silente , ma non credo li abbiano sottratti loro . cosa c’era su qui libri ? chi li ha presi ? cosa ne vuole fare ? continuava a farsi quelle domande senza trovare risposte certe , solo ipotesi . ritornò nella sua stanza nel tardo pomeriggio , era ricoperto di polvere e doveva sistemarsi. Non aveva dimenticato che c’era la festa della burro birra. Dopo una breve doccia e cambiati gli indumenti impolverati , scese nella sala comune. Le carrozze magiche erano in attesa dei passeggeri , parcheggiate nel piazzale antistante la scuola. Nevil , Luna , Hermione e Ginny , andarono incontro ad Harry. La fidanzata sorridente ed intono scherzoso disse : sai che ti meriti una ramanzina , dove sei sparito tutto il giorno , fila in camera tua . harry sorrise , al pari degli amici , poi disse: Andiamo , svelti , o non troveremo posto a sedere. Si accomodarono su quella che un tempo era stata una diligenza americana. trainata da animali magici , prese il volo , raggiungendo il pub in pochi secondi. La sala si stava affollando rapidamente , e individuato un tavolo libero , vi presero posto. La musica era assordante e parlare tra loro richiedeva un notevole sforzo vocale. La Mc Grannit era stata chiara con i suoi studenti più giovani: uscita per la festa ore otto e rientro a scuola alle ore dieci. Mentre gli alunni degli ultimi anni avevano un bonus di due ore. Dopo l’intrusione dell’altra sera, per la preside era già tanto , accordare una festa al pub . sul volto degli alluni dei primi anni , si leggeva la felicità per quell’evento. Lo sciroppo di pinoli sgorgava a fiumi e gli stuzzichini si sprecavano. Come a scuola anche nel pub , europei e americani erano divisi in due fazioni . Due gruppi ben distinti , a loro volta suddivisi, in casate . una coreografia di luci magiche proiettava sul soffitto un cielo stellato , e meteoriti incandescenti sfrecciavano tra i presenti . tutti si stavano divertendo professori compresi . un gruppo musicale, intrattenne il pubblico presente , con vecchi canti popolari . qualcuno ne approfittava per danzare con la propria fidanzata. altri invece , cantavano in coro , accompagnando a squarcia gola i musici. La prima parte della serata si stava concludendo , ed i più giovani , iniziavano un mesto rientro nel castello. Scremato il folto gruppo di partecipanti , rimasero nel locale , professori ed alunni dell’ultimo anno . Con pinte colme fino all’orlo , iniziò così di fatto , la festa della burro birra . un boccale per ciascun partecipante venne sistemato sui tavoli in attesa del brindisi iniziale . si percepiva il profumo della burro birra anche standovi a distanza , facendone pregustare il sapore. Erano tutti pronti a brindare , quando la luce della stanza iniziò a vacillare in un ritmo convulso. Il crepitio dei bicchieri , ne preannunciò l’imminente rottura . i tavolini che reggevano le pinte stavano flettendo le gambe , come schiacciati da un macigno . ad un tratto , simultaneamente , tutte quelle brocche esplosero in un tremendo boato . il panico si stava diffondendo nella sala , ed in molti avevano già in mano la bacchetta. La burro birra si innalzò dalle pinte come colonne d’acqua sino al soffitto. Su quello che poco prima era un cielo stellato , sfidando la gravità terrestre , prese a schiumare . buona parte dei presenti cercarono riparo all’esterno del locale , tranne Harry e qualche professore. Doveva lottare , ed era pronto ad usare nuovamente quell’incanto , se fosse servito. Horas che nel frattempo aveva raggiunto Harry , si mise innanzi a lui , a fargli da scudo . Un sonoro scroscio , come un’onda che si infrange sugli scogli , accompagnò il ritorno di quel liquido nei rispettivi contenitori . i presenti si guardarono attorno , aspettando di vedere l’avversario. Ma non accadde nulla . la tensione e la paura stavano crescendo sempre più come e le bacchette sfoderate .
(fine postilla uno)
(inizio postilla due)
sul soffitto , gli aloni lasciati dalla bevanda , avevano composto una scritta: la tiri vispi Wesley vi da il benvenuto con la nuova burro birra esplosiva. Era una burla , e qualcuno lo sapeva. Harry passato lo spavento , tastò il suo petto in cerca del cuore . voleva dimostrare con quel gesto, di aver gradito lo scherzo e di esserci cascato in pieno. Tutti avevano abboccato ed ora capiva quale genere di aiuto avevano offerto le amiche a George. I posti , smaltita la paura , erano nuovamente occupati e ed i presenti iniziarono a brindare . la birra si consumava in fretta con la ritrovata allegria e la musica di sottofondo aiutava la conversazione . Ginny ed Hermione tornarono a sedersi vicino ad Harry , guardandolo ancora divertite per lo scherzo. Presero i calici in mano e dissero : Ben tornato Harry. Lui rispose : buona festa della burro birra anche a voi , maledette streghe. Sorridendo di gusto brindarono , urtando sonoramente i loro boccali , l’uno contro l’altro. Scherzo riuscitissimo aggiunse Hermione . poi replicò Ginny: basta vedere il colore del suo viso e quasi morto di paura . ed Harry : bella idea , per far morire la gente. Continuò : mi sa che me la sono fatta sotto , scherzo. Il loro dialogo venne interrotto dalla presenza del barista . sorridente come non mai chiese al trio : vi porto altra burro birra? Hermione gli rispose : dovresti portare un tonico rinvigorente per Harry , che è ancora bianco dallo spavento. L’anziano rise di gusto , ed aggiunse : ne è valsa la pena almeno per l’economia del locale . pare che i consumi siano aumentati dopo lo scherzo. Harry prese la parola: lo avete fatto per incrementare le vendite , non ci posso credere. Aberforth rispose: no Harry , almeno non solo per quello . le tue care amiche mi hanno raccontato dell’episodio a scuola , e che vi ha lasciato tutti parecchio scossi. C’era la necessità di fare qualcosa per rasserenare gli animi , e cosa c’è meglio di uno scherzo. Così le signorine , insieme a George mi hanno proposto , quello che hai visto con i tuoi occhi . troppo bello da rinunciarvi. Avreste dovuto guardare la faccia di Horas , è invecchiato di dieci anni in un istante . Harry guardava sorpreso quell’uomo all’ apparenza burbero , ridersela come un ragazzino. Prima di andar via l’anziano aggiunse : l’anno prossimo dovremo inventarci qualcosa di nuovo ed altrettanto pauroso. Ma cosa gli è successo ,chiese harry alle amiche . e poi aggiunse: strano a dire e a vedere , ma sembra un’altra persona . pensaci un po’ harry , disse Hermione , è un uomo solo , che sta in un locale frequentato da gente sola . la maggioranza dei clienti , viene a consumare per dimenticare e raccontare le proprie angosce. E lui che di angosce ne ha vissute tante , ed ora si fa carico di quelle degli altrui, sotto lauto compenso . Credo che anche per lui , questo scherzo , sia stato un vero toccasana . Harry approfittò della ritrovata serenità per raccontare alle ragazze , dove aveva trascorso gran parte della giornata. Soffermandosi ampiamente sulla scoperta fatta a proposito dei manoscritti sottratti da quel luogo . le amiche non sapevano cosa dire a riguardo , ne avevano idea di chi potesse aver preso quei testi . ad ogni modo , tutto sembrava confermare , la teoria di Hermione . la stessa esordì dicendo : una cosa è certa . Ignotus , Silente e Grindelvall , per quel che ne sappiamo , si accomunano per dei doni della morte . non un semplice libro per bambini , ma un racconto reale di magia superiore , come da noi stessi verificato. Come è certo che i due maghi si affrontarono in un duello epocale per gli stessi doni . due maestri un tempo amici , che a causa delle loro divergenze di pensiero, incrociarono le bacchette . Harry rincarò la dose , dicendo: sappiamo pure chi ne ha fatto le spese e a caro prezzo , Aberforth ed Arianna. Bravo Harry , esclamò la Grenger , che poi aggiunse: forse sono proprio loro i tasselli mancanti per meglio interpretare i fatti . sono loro i veri sconfitti di quello scontro , vissuti a contatto con i due grandi maghi , e che potrebbero custodire alcune risposte a nostri perché . Le pinte erano mezze piene sul loro tavolo , ma su quello dei docenti , i bicchieri vuoti erano così tanti che non si contavano più .
(fine postilla due)
FINE PARTE 2
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gianluca




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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptySab Ago 16 2014, 01:02

TERZA PARTE
BOZZA CAPITOLO  X^    Parte 3) i racconti di Aberforth :  f) la sconfitta di Grindelvall tra miti e leggende
(Inizio postilla uno)
Uno studente americano , non più sobrio , salì sul tavolo. In una mano teneva un bicchiere e con l’altra lo colpiva con un cucchiaino , facendolo tintinnare. Richiamata a se l’attenzione dei presenti , attraverso quel suono fastidioso , si rivolse a quel pubblico: Perché non raccontate come si fa in America , dei duelli , tra i vostri grandi maghi . quella platea più che alticcia accolse favorevolmente la proposta del ragazzo. Gli studenti dei due continenti, iniziarono ad incitare i professori, al grido di :racconto , racconto. Prima abbandonare quel pulpito improvvisato , il ragazzo si rivolse ad Harry : su Potter ,racconta a tutti come hai sconfitto il più potente mago oscuro di tutti i tempi, Lord Voldemort , o forse dovrei dire il più sopravvalutato dei maghi oscuri. Il tempo sembrò fermarsi all’interno di quella stanza , tante persone non si era ancora abituate a pronunciare così liberamente quel nome. Inconsciamente lo temevano ancora  nonostante la sua dipartita.  Ma la risposta, alla provocazione dell’americano,  non tardò ad arrivare. Harry dopo aver riempito i polmoni di fiato,  disse: forse hai ragione , stupido alticcio e trasandato americano . c’è poco da raccontare , a voi che non avete visto , la ferocia di quell’uomo. Voi che eravate impegnati ad inventare i retroglass … . harry non concluse la frase , perché quell’ultima parola , gli aveva dato un altro spunto di ricerca. Perché non ci aveva pensato prima ? doveva ritornare nel settore proibito con quella strana invenzione a stelle e strisce. Avrebbe certamente capito chi aveva sottratto quei libri. Soddisfatto , della sua intuizione , ed animato da nuova linfa salì anche lui sul tavolo . si rivolse a quel ragazzo e disse : Fortuna solo fortuna , questo ci vuole per vincere, comunque grazie per l’interessamento. Così facendo , riuscì in qualche modo , a distogliere da se l’attenzione ricevuta dai presenti. Quel coro riprese a tuonare all’indirizzo degli insegnanti , i quali accettarono , incitati dalla folla .   a turno i professori  , sorretti dagli alunni , salivano sul tavolo e narravano di un duello. Ginny rimproverò Harry , per essersi rivolto in quel modo nei confronti dell’americano . Hermione , gli fece da spalla rincarando la dose : l’influenza che ha avuto su di te il giovane Malfoy è evidente, ma per fortuna un pò di buon senso ti è rimasto. Harry ascoltata la ramanzina  , svelò alle ragazze , l’intuizione avuta poco prima. La fidanzata gli si rivolse dicendo : vale la pena tentare ogni strada , anche questa . fece eco Hermione , condividendo il pensiero dell’amica. I docenti continuavano ad alternarsi nei racconti , ed il barista ne approfittava , servendo da bere a quella folla assetata di storie e birra. Qualcuno aveva esagerato, crollando addormentati sui tavoli , sotto effetto della sbornia . il tasso di ubriachezza dei presenti , era altissimo , ed erano soltanto a metà serata . anche Luna e Nevill , giunti insieme al trio alla festa , sembravano parecchio su di giri.  Così decisero di salutare gli amici e ritornare al castello , ma entrambi , barcollavano vistosamente . Ginny ed Hermione , si proposero , di scortarli sino a scuola , congedandosi  da Harry. Poco alla volta il locale si era svuotato . i ragazzi più ubriachi , erano sorretti ed accompagnati ,  dai colleghi delle rispettive casate.  Poco distante da Harry , il professore lumacorno , chiacchierava con un pari ruolo americano . sembrava che quella gara di racconti e birra , avesse decretato i due finalisti. Alberforth , passò a svuotare il tavolo di Harry , e mentre sparecchiava disse: andranno avanti così per poco ancora , non capiscono che c’è un limite a tutto. Al tavolo dei due docenti , i toni si fecero più alti , almeno quanto il loro livello alcolico. Tutto quello che riuscivano a farfugliare di apparentemente comprensibile erano nomi . Albus , diceva Lumacorno . Grindelvall , rispondeva a tono l’altro. Quel battibecco , finì per annoiare il ragazzo . preso in mano il suo boccale di burro birra raggiunse Aberforth al bancone , allontanandosi di qualche metro da i duellanti. Harry colse l’occasione che gli si era presentata , rivolgendosi al barista : Chi vince , secondo te ? l’uomo si avvicino alquanto irritato per la domanda e così rispose : me ne importa meno di niente che vinca Albus o l’altro . harry con tono mortificato lo interruppe dicendo : non era mia intenzione offenderti , mi chiedevo quale dei due ubriaconi crollerà stecchito per ultimo. Compresa la gaffe , il barista si scusò . prese due burro birre e le sistemò sul bancone ,dicendo : prendine una Harry , brindiamo alla nostra amicizia.
(fine postilla uno)
(inizio postilla due)
Allora diamoci dentro , rispose a tono Harry, poi aggiunse: Sono sicuro che madama Chips stasera , dovrà somministrare lavande gastriche a quasi tutta la scuola. l’uomo con tono dubbioso, rincarò la dose : solo a quelli che riusciranno a ritrovare la via di casa. ed indicando Lumacorno e socio, aggiunse:  guarda quei due, non credo dormiranno nei loro letti . Aberfotrh aveva ragione.  iniziata con lo scopo di raccontare duelli epici ,quella gara, si era tramuta in una competizione a chi alzava di più il gomito. Un epico scontro tra ubriaconi del nuovo e del vecchio continente , che da lì a breve , avrebbe decretato un vincitore. Il tono della voce dei due contendenti , si alzò, e assieme a questi , anche i loro corpi appesantiti .in piedi e mani poggiate sul tavolo a mantenere l’equilibrio ormai instabile , i due , in un faccia a faccia prolungato , diedero vita all’ultimo assalto. Bevo ad Albus , disse Horace. Ed io a Grindelvall , replicò l’amico. Poggiarono i calici sul tavolo , ed i loro corpi saturi di alcol , stramazzarono in terra. Per bacco , gridò il barista . poi aggiunse : Harry , va a  vedere caro che non siano morti . sceso dallo sgabello , il ragazzo si avvicinò a i due professori. Prese a scuotere delicatamente Lumacorno per poi passare all’altro , ma questi non davano segni di vita . le mascelle dei due erano serrate e gli occhi riversi all’indietro. Mi sa che stanno davvero male i due campioni , disse Harry all’indirizzo del barista. Lasciato il bancone ,anche l’uomo, si avvicinò . da una saccoccia che teneva legata in vita , prese un’ampolla. Stappò la fiala , e passò la stessa vicino il naso dei moribondi. I loro corpi sussultarono , i loro occhi ruotarono nella giusta posizione e le loro bocche iniziarono a schiudersi. il barista si affrettò ad uscire fuori dal locale per chiamare il cocchiere , che era rimasto in attesa e a disposizione ,per gli ultimi ospiti del pub. Su presto carichiamoli in carrozza disse Aberforth . trascinati e caricati i due sulla diligenza e dopo aver data la mancia al conducente , disse a quest’ultimo : vai di corsa da Madama Chips prima che schiattino. Il mezzo stava per avviarsi , quando dall’interno delle stesso , due voci ripresero a parlare accavallandosi : Albus.. no Grindelvall. mentre la vettura spariva a loro occhi Il barista sbottò : ma andate al diavolo, cosa ne sapete voi di Silente e di quell’altro. Idioti . Se solo sapessero del male che hanno fatto a me e a mia sorella , non li tratterebbero da eroi. Era proprio infuriato , era ritornato ad essere il burbero di sempre. Ma il suo monologo, mentre sistemava il bancone , non cessò, aggiungendo: vi riassumo io quel duello , poveri sciocchi . vi racconto , delle torture fisiche che ho subito dal quel folle di Grindelvall , se avete voglia di sapere cosa prova una persona che soffre . O magari vi interessa sapere perché è morta la mia unica amata sorella . a questo mondo c’è ancora gente che gioca con queste fesserie , invece di chiedersi se Arianna è venuta meno per merito di Albus piuttosto che per colpa di Grindelvall. Questi stolti, invece si chiedono, quale magie hanno usato o quale era la più potente . povera ragazza uccisa nel fiore dei suoi anni . povero me , che ho perso tutto , compreso le ambizioni che nutrivo dentro. Tutto per colpa di due folli , solo per la brama di potere. Harry stava ascoltando in silenzio. Quello che raccontava il vecchio rispondeva a verità e lui lo sapeva . si avvicinò al bancone del bar ,ed in silenzio ,riprese il posto che aveva lasciato per soccorrere i due professori. Si vedeva la sofferenza e la rabbia covata dentro da Aberforth . eppure ,Harry come Silente , era convinto che il fine giustificasse le perdite , per il bene comune. E lui stesso , lo aveva vissuto sulla propria pelle . aveva lottato , sofferto in silenzio , perdendo familiari ed in fine gli amici . la morte di Voldemort pagata a prezzo salatissimo con la scomparsa dei sui cari , aveva garantito la fine dell’oppressione del popolo magico . l’uomo ed il ragazzo , incrociarono i loro sguardi , leggendo l’uno negli occhi dell’altro, il rammarico per non aver potuto aiutare le persone amate. Due persone , che avrebbero dato volentieri la loro vita in cambio , di quelle, degli amati scomparsi. Un gesto fece l’uomo ,che venne subito copiato a ruota da Harry. Alla tua disse l’anziano , alla tua rispose Harry brindando.
(fine postilla due)
BOZZA CAPITOLO  X^    Parte 3) i racconti di Aberforth :  g) la distruzione della bacchetta di Silente
(inizio postilla uno)
una breve pausa , e poi sotto l’influenza dell’alcol , l’uomo riprese a dire: sono decenni  che ascolto queste sciocchezze . la gente inventa di tutto pur di apparire saccente , ma la verità di quel duello e di come si svolse , non la sa nessuno. Solo ipotesi , poi diventate leggende ed in fine un racconto fatto e finito. Di tanto in tanto , uno scrittore o qualche ciarlatano , ci scrive su due righe o racconta un po’ di fandonie .Tutte invenzioni , falsità , che screditano mio fratello o che lo mitizzano in alcuni casi . prese in mano il boccale e trangugiò una lunga sorsata di burro birra. Sembrava aver finito quel monologo quando ricomicò dicendo : La verità , e che quei due , erano custodi di antiche magie. Lo sapevi questo ? chiese Aberforth al ragazzo . Harry annuì dicendo : lo so da poco , cioè , credo , la verità e che , non so da dove iniziare . l’anziano tornò a fissarlo negli occhi dicendo: cosa mi nascondi ? poi aggiunse: se sei qui per il mio aiuto devi fidarti , affinchè io possa fidarmi di te . Proprio come Lumacorno , anche il barista , basò quel rapporto confidenziale sulla fiducia reciproca. Harry si ritrovò a raccontare per l’ennesima volta  e all’ennesima persona quanto gli era accaduto negli ultimi giorni. Parlò dell’eredità , e del suo contenuto , senza entrare nei particolari . Poi raccontò dello scontro a scuola, e come aveva fatto con Horace , gli rivelò l’incanto utilizzato : Obtorto collo. ad Aberforth , la birra andò di traverso, ascoltata quell’ultima frase. Allungò le braccia ,afferrando per i baveri della giacca, il giovane. Chi ti ha insegnato questo ?  parla ? gridò furioso il vecchio. Era scritto su una delle pergamene ereditate rispose Harry. Non dire idiozie , rincarò l’uomo quasi in lacrime , e poi aggiunse : di certo non Albus . Harry , fece scivolare lentamente le sue mani , lungo le spalle del suo interlocutore . abbracciandolo con affetto sincero , lo strinse forte a se dicendo: Non preoccuparti fidati , è come ti ho detto.  Albus non c’entra , non avrebbe mai permesso ne a me ne a nessun altro di apprendere magia nera. L’anziano tornò a parlare: quella era una delle magie preferite di Grindelvall , che ha usato anche su di me. proprio questo volevo dirti .oggi, le magie moderne, anche se potentissime ed oscure hanno una qualche contro difesa . chi padroneggia quel tipo di magia ,superiore ed antica, non ha rivali o almeno fino a poco tempo fa qualche uno lo aveva. Harry chiese : Albus ? a quella domanda l’uomo rispose : si , Albus poteva contrastarli , ma anche sarei stato in grado di farlo. Harry si scusò ,dicendo : Cosa vuoi dire , che ora, non ne sei più capace ? rispose l’anziano: feci una scelta a quel tempo . sacrificai la carriera e le ambizioni per la mia famiglia . mia sorella era bisognosa di aiuto ed io solo me ne feci carico . mio fratello , era impegnato a contrastare il suo rivale . aiutai anche Albus , facendo alcune ricerche e recuperando  alcuni testi , che a quanto pare gli sono stati utili. La posta contesa , era troppo alta . nessuno dei due , si sarebbe mai fatto da parte . chi come grindelvall per la supremazia ed il dominio incontrollato . chi come Albus , per la pace e le serenità del mondo. Ma ad ogni modo di quel duello, ogni singola traccia delle arti ignote di difesa superiori dello stesso Albus ,  è andato perduto. Come ? chiese Harry . Semplicemente , annientando la propria bacchetta  , rispose Aberforth . poi aggiunse: sai che si può interrogare una bacchetta ? e che se questa finisce nelle mani sbagliate , il tuo vantaggio è vanificato. Così , Albus , sconfitto il suo rivale , preferì distruggere la propria bacchetta , evitando che finisse nelle mani sbagliate . Harry ritornò alla carica : ma se Grindelvall era stato sconfitto , chi poteva servirsene ? dopo aver sorseggiato un goccio di burro birra l’uomo rispose: uno su tutti Voldemort , che temeva Albus tanto da evitarne lo scontro diretto , e poi , quelli che il sapere antico l’anno preservato in gran segreto.
(Fine postilla uno)


(Inizio postilla due)
Forse potremmo ripararla domandò ad alta voce il ragazzo. Come rispose l’anziano. Così Harry iniziò il suo monologo: ho una mezza idea di come fare ,e credo , dovrebbe funzionare. Ricorderai sicuramente degli specchi che ci tenevano in contatto . bene, arrivo al dunque. Volevo farne una copia per Ginny. Provavo e riprovavo quell’incanto di duplicazione su quell’oggetto , ma ogni tentativo si rivelava un fiasco totale. Ho pensato servisse un incanto più specifico , trattandosi di uno specchio , creato con una magia strepitosa .ed anche in questo caso , mi sbagliavo , perché i risultatati ottenuti erano disastrosi. Poi,grazie a Miami , ho finalmente capito . non era la qualità della magia o il tipo di formula pronunciata , tutto stava nella potenza della bacchetta che la generava . Quindi , ho provato lo stesso incanto di duplicazione , con la bacchetta di Sambuco , con un risultato strabiliante. è andato tutto bene . con immensa soddisfazione aggiungo , copia perfettamente riuscita e regalo assicurato. Ma il pensiero di Ron in pericolo , gli fece interrompere quel racconto . Harry fece un’espressione più seria, e dopo aver buttato giù, un sorso della bevanda, aggiunse : Come ti ho già detto , il mio migliore amico , è nelle mani di quella feccia , da troppi giorni ormai . Ed il tempo utile , per cercare di sistemare le cose , sta volgendo a termine . l’ultimatum è chiaro , la bacchetta in cambio di Ron , o verrà ucciso . di sicuro non ci lascerebbero andare via tranquilli , dovrò combattere , per salvarlo. vorrei quantomeno tentare una reazione sensata , durante  lo scambio , per cercare di salvare capre e cavoli.   Il barista sorpreso dall’altruismo del ragazzo , disse: quindi vorresti utilizzare la bacchetta di Sambuco per riparare ed interrogare la vecchia di Albus. Si, rispose in modo secco Harry, poi aggiunse : potremmo formulare un incantesimo di riparazione , per ripristinare la vecchia bacchetta di Albus. Naturalmente dovremmo , utilizzare la formula magica , più adatta all’impresa . credo poi , non siano così tante , le formule da utilizzare . l’ottimismo del ragazzo , la perseveranza e la sue aspettative , sembrarono vacillare , dietro un cenno di dissenso di Aberfort . Harry a quel punto , aspettava ansioso , un commento del saggio ed anziano amico .
(fine postilla due)
BOZZA CAPITOLO  X^    Parte 3) i racconti di Aberforth :  h) il quadro donato dal fratello e la dedica della discordia ; la morte che porta la vita
(Inizio postilla uno)
l’uomo gli domandò: Potter , dimmi ,sai per caso dove si trova la vecchia bacchetta di Albus ? perché io, non lo so , aggiunse con tono rassegnato per concludere la frase. con quell’ultima affermazione , lasciò cadere,  il discorso . subito si mosse da dietro il bancone , in direzione degli ultimi tavoli , ancora da rassettare. Raccolse velocemente i boccali vuoti , disponendoli in modo tale ,da formare una piramide nel vassoio. Tornò rapidamente dietro il bancone e sistemate nell’acquaio le ultime stoviglie , iniziò a colpi di bacchetta , a spegnere le luci del locale. Prese dal frigo una bottiglia ,che per forma e decorazione, doveva di certo essere un liquore pregiato e disse: ti va di continuare ,su in casa ,la nostra conversazione ?. Harry , annuì con il capo . rivolti i loro sguardi verso la porta di servizio, iniziarono ad incamminarsi in quella direzione. Da quel varco , che portava al piano di sopra , si raggiungeva l’abitazione di Aberforth . percorsa la scala sino al pianerottolo , con un sonoro crock , la porta di casa si spalancò . flebili candele , svolazzarono all’indirizzo dei due , per illuminare il percorso. Ben venuto Harry , accomodati pure dove vuoi , qui sei a casa tua, disse l’anziano . il ragazzo , nonostante l’avesse etichettato come burbero , vedeva in quell’uomo , quando si palesava l’occasione , la gentilezza del suo ex preside , nonché fratello di lui. Aberforth appena entrati ,prese a girovagare per casa ,rovistando negli stipi in cerca di qualcosa . ultimate le ricerche , si apprestò a raggiungere Harry , che nel frattempo si era accomodato sul divano. Gli si sedette a fianco. Posò i bicchieri su di un tavolino situato innanzi a loro ed iniziò a versare quel liquore preso dal pub. Questa bottiglia la stavo conservando per un’occasione speciale . l’avevo messa da parte , e l’avrei voluta stappare con Albus , ma non è abbiamo mai avuto occasione . credo che tu rappresenti meglio di altri , la figura di mio fratello, perciò la condivido con immenso piacere con te. Ti ringrazio di cuore , disse Harry, che poi aggiunse: non voglio insistere sull’argomento , ma nonostante la mia somiglianza caratteriale con Albus , non so dove cercare la bacchetta. Ho bisogno del tuo aiuto. Aberfort rispose: ti ho già detto di non sapere nulla della bacchetta. Mio fratello , non sarebbe di certo venuto da me a raccontarmi dove aveva nascosto la sua bacchetta . credo che tu debba lasciar perdere . Non posso , rispose Harry. Poi continuò dicendo: quella bacchetta è forse l’unica speranza che ho e che abbiamo per poter apprendere qualcosa di utile da utilizzare contro la setta del fuoco. Non devo lasciare nulla di intentato , non potrei perdonarmelo , qualora le cose dovessero prendere una piega sbagliata. Le tempie di Harry pulsavano dalla rabbia e le vene rigonfie su quel viso pallido ne erano la prova. Non poteva fallire . si immedesimò in Piton , che aveva provato a difendere la persona amata , senza riuscirvi . capiva la sua frustrazione , quel senso d’impotenza , quella necessità di apprendere il prima possibile magie che nessuno conosce . ora capiva il senso reale di quelle lettere . non doveva ripetersi una tragedia simile , doveva districare quella matassa di indizi , e doveva farlo ora .
(fine postilla uno)
(Inizio postilla due)
Il ragazzo ritornò alla carica dicendo: non mi sembra possibile che Albus , non abbia lasciato traccia , che non ti abbia fornito alcun indizio. L’uomo lo interruppe e replicò: Caro Harry , il rapporto con mio fratello , come ben sai non era dei migliori. Tuttavia speravamo entrambi in cuor nostro di ricongiungerci come eravamo un tempo. Gli avvenimenti funesti che hanno colpito la nostra famiglia e la dipartita di Albus , non hanno giocato a favore di questa riunione . Harry che ormai non andava tanto per il sottile , avendo perso ogni freno inibitore a causa dell’alcol , gli si rivolse dicendo: forse se lasciavate da parte i risentimenti , lui non sarebbe morto e tu non avresti dovuto condividere con me quest’ottima bevanda. Resosi conto della troppa franchezza usata ,  si scusò immediatamente. Poi aggiunse: cosa altro è successo dopo la sconfitta di Grindelvall e la prematura scomparsa di Arianna , da non permettere a due fratelli di riavvicinarsi . era da tempo che volevo chiederlo . avrei voluto fare questa domanda a tuo fratello , ma in sua assenza , credo tocchi a te rispondere . l’uomo senza esitare ed indicando il quadro di Arianna , disse: non vorrei aggiungere altro , se non ti dispiace. Il ragazzo rispose: certo che mi dispiace , mi hai chiesto di fidarmi e confidarmi con te , gradirei tua faccia lo stesso con me. aberfort , accettò quelle semplici e basilari condizioni di reciproca fiducia imposte da Harry e prese a dire : se la cosa non ti annoia , ti racconterò di un Albus inedito. Non credere , sia stato facile per me essere il fratello del più celebre dei Silente. Non che lo abbia mai invidiato , ma avvolte , ero veramente tentato di usare la legimanzia per capire cosa gli passasse per quella magnifica tanto quanto tetra testa . prima dello scontro con grindelvall , ogni suo pensiero , ogni sua azione era chiara così come lo era il suo modo di rapportarsi con me . poi le cose sono cambiate , grindelvall sconfitto e mia sorella morta , forse troppo stress , non saprei cosa dirti cosa gli sia successo. di certo , dopo quegli avvenimenti mio fratello non era più lo stesso di una volta . non riuscivamo più a vederci , a parlare e magari a chiarirci , era letteralmente irreperibile . tuttavia , la vita doveva continuare per entrambe ,ed io non potevo inseguire mio fratello per l’infinità . lui sempre rinchiuso in quella maledetta scuola o senza una fissa dimora in perenne viaggio per l’europa. ed io che quell’istituto lo avevo già da tempo abbandonato , mi ero reinventato come barista aprendo con tanto sacrificio questa locanda . poi una sera , a dire il vero , molto  simile a quella appena trascorsa , lo ritrovai qui nel locale. Harry lo interruppe chiedendo : simile in che  senso ? l’uomo allora continuò : era una serata goliardica organizzata dalla scuola, all’insegna della burro birra e dei racconti di duelli magici . solo che quella sera l’ importunato dal solito alticcio guastafeste ignorante , era Albus. Proprio come è capitato a te questa sera Potter. Naturalmente tutti volevo sapere del duello con Grindelvall , ma lui proprio come hai fatto tu , attribuì la vittoria al caso , alla fortuna. E come sta accadendo ora con te , salì su in casa a fare conversazione ,una volta finita la festa. Quella sera mi regalò il quadro di Arianna , ma non si trattenne nemmeno il tempo necessario per vederlo appeso. Passai qualche ora ad osservare la raffigurazione di mia sorella e quale posto della casa dovesse ospitarla . poi decisi che la sala sarebbe stato il luogo ideale . Quando lo sistemai sulla parete , mi resi conto , di alcune intarsiature nella cornice sul retro dello stesso quadro. quell’incisione non era una dedica affettuosa ma le frasi di un demente , credimi caro Harry , nemmeno un folle l’avrebbe potuta scrivere.
(fine postilla due)
(Inizio postilla tre)
Harry si alzò dal divano , dopo aver posato sul tavolino il bicchiere orami vuoto, ed avanzò in direzione di Arianna. Poi si rivolse all’uomo : non fare caso a me , ti ascolto , di pure. poi alcuni ricordi tornarono prorompenti nella sua testa ed aggiunse: Però , devo dirti , quando siamo entrati a scuola attraverso il passaggio dietro il quadro , non ho notato nessuna incisione. l’uomo rispose: non potevi Potter , non c’era , l’avevo già rimossa da tempo. Lasciare su quel quadro quella frase delirante , non era adatta per i miei gusti e offendeva la memoria di mia sorella. Il ragazzo dopo aver fissato per qualche secondo il ritratta tornò a sedersi. Poi si rivolse all’anziano : prima , mentre ti ascoltavo , non ho potuto fare a meno di notare e tu sei stato bravo ad evidenziarle , quante analogie fra quella sera e questa ci siano. Pensavo tra me e me , forse tutti questi indizi fanno una prova. Nel senso che , magari per la lungimiranza di Albus o per fortuna o per un semplice caso , sia da ricercare qui il punto di svolta . Alberfort  , con modi molto gentili , versò dell’altro liquore al ragazzo , poi sollevò il bicchiere e sentenziò : Harry , ascoltami , non c’è nulla che io possa fare per te , non è qui che troverai le risposte che cerchi e credimi sono veramente desolato di non esserti d’alcuno aiuto . forse l’Albus che hai conosciuto tu , era più sereno e spensierato , di quello che ho perso molto tempo fa io . so che con te aveva un rapporto speciale di stima e amicizia , tutte cose che abbiamo conosciuto anche noi da ragazzi . poi , vuoi l’età vuoi le vicissitudini , le cose tra di noi sono cambiate e aggiungo in maniera alquanto ambigua . harry intervenne dicendo : sempre per quella famosa dedica ? a mai provato a chiedere spiegazioni a tuo fratello ? poi respirò profondamente alla ricerca della domanda mancante , quella giusta . prese la bottiglia versò del liquore nel suo bicchiere e fissando Arianna chiese all’uomo : cosa c’era scritto di così irritante su quella dedica ? L’anziano lo fissò e rispose: la morte che porta la vita. Harry notò qualcosa di singolare avvenire all’interno del ritratto , poi guardò l’uomo dritto negli occhi e replicò: credo che tu debba ripetere la frase , ma ti chiedo di farlo , guardando Arianna. Alberfort incuriosito dalla richiesta del ragazzo , che non considerava uno sciocco , intuì nella sua richiesta qualcosa di importante. Si alzò in piedi e si avvicinò al ritratto della sorella , seguito a poca distanza da Harry . poi si rivolse a quest’ultimo: devo ripeterla ? il ragazzo abbozzò un sorriso che vale cento si . e così l’uomo disse nuovamente : la morte che porta la vita. La ragazza del ritratto sorrise ed annuì con il capo a quella frase. Alberfort era stupito da quanto stava accadendo e capiva bene il significato di quell’evento. Poi si rivolse al ragazzo : ti lascio il passo , forse ero troppo preso da me stesso per accorgermi di cose così banalmente intuibili . Harry prese il toro per le corna e di rivolse direttamente ad Arianna: sai cosa vuol dire la dedica scritta da Albus ? la ragazza rispose : non conosco il significato , so dove , puoi cercare le risposte. L’anziano era in lacrime , preso di mira da quei sentimenti , un misto di stupore e fraterno affetto, finalmente ascoltava la voce della sorella , dopo tanti anni di silenzio perpetuo.
(fine postilla tre)
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LadyProffa

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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyMar Ago 26 2014, 19:01

Ciao Gianluca, ho iniziato a leggere il tuo testo, ma posso già dire che ho avuto difficoltà nella lettura perché manca di punteggiatura corretta, e anche cose come le maiuscole o i nomi scritti in maniera sbagliata non favoriscono la leggibilità del testo.

Cito la lettera per Lily

Mia cara Lily,
la follia e la ferocia , di chi sa tu , è inaudita. Ti stanno cercando , vi stanno cercando , vai via , nasconditi . non so per quanto tempo ancora riuscirò nel depistare le sue ricerche. Sono preoccupato per te. Devi temere per la tua vita a questo punto. Sta torturando e uccidendo le persone per ottenere informazioni , e la scomparsa dei Paciock lo testimonia.
Tuo servo devoto
Severus


Qui ci sono un sacco di errori: sappiamo che non fu Piton ad avvertire i Potter, perché lo fece Silente dopo la sua soffiata, e i Paciock furono aggrediti in seguito alla caduta di Voldemort, da Bellatrix, che cercava informazioni su dove si potesse trovare il suo padrone.

Insomma, va bene inventare nuove situazioni, ma qui cerchiamo di rispettare al massimo ciò che la Rowling ha scritto, quindi queste cose non vanno affatto bene.

Il testo andrebbe riletto molte volte e sistemato, e poi postato, qui siamo di gusti fini, sai? Wink

Per quanto riguarda l'idea del nuovo incantesimo, non mi piace molto, ricalca troppo la scena del Sectumsempra utilizzato per caso contro Malfoy e quasi mortale. Inoltre il fatto che si debba trovare la vecchia bacchetta di Silente da trovare, riparare, e sottoporre a interrogatorio per conoscere il modo di sopravvivere all'Anatema che Uccide a me personalmente sembra un pò troppo complicato.

Perdonami ma questa è la mia umile opinione!
Comunque complimenti per la faticaccia!
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gianluca




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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyMer Ago 27 2014, 13:23

ciao Proffa.
grazie per aver commentato il testo.

inizialmente , avevo chiesto la possibilità di scrivere di getto, per buttare rapidamente giù un testo ,evitando di perdere tempo nelle correzioni. per tutta una serie di impegni, non per ultimo quelli familiari ,confidavo in voi per la correzione del testo . per farla breve , mi tocca scrivere nella pausa pranzo , pertanto Vi chiedo formalmente aiuto..

un aiuto verrà sempre dato? o no ??
grazie...

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gianluca




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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyMer Ago 27 2014, 13:27

BOZZA CAPITOLO X^ Parte 4) : indizi da Arianna i) Arianna la custode; le bacchette e la stanza delle necessità
(inizio postilla uno)
Harry aveva ragione da vendere , gli indizi se pur flebili puntavano in quella direzione, in quella casa . ed ora che un nuovo tassello si era aggiunto a questo puzzle , anche lo stesso Aberfort , iniziava a crederci . quell’uomo scettico , iniziava solo ora a differenza del ragazzo, ad intravedere un disegno molto complesso. Un sistema di scatole cinesi degno di una delle menti più brillante di tutti i tempi . Albus , come aveva intuito il ragazzo , aveva lasciato delle briciole da seguire. Le stesse andavano raccolte tutte per poter dipanare la matassa . molto probabilmente , l’ex preside , aveva previsto che il fratello cancellasse quella dedica , occultando involontariamente quell’indizio . lui conosceva la persona giusta per quella missione, l’unica a suo avviso ,in grado di mettere insieme tutte le prove e fare le domande corrette. questo era un lavoro degno della migliore Hermione , ed Harry , doveva farlo da solo. Non c’era tempo da perdere, e nonostante la tarda ora , decise di andare avanti. Così facendo si fece più vicino ad Arianna e le parlò: credo che Albus ti abbia affidato un compito , quale per l’esattezza ? la ragazza , prese a muoversi nel quadro e sorridente rispose: io sono la depositaria dei luoghi e degli oggetti, io sono la custode. Harry era vistosamente confuso , l’emozione degli ultimi eventi , aveva influito sulla sua lucidità . in quella camera , illuminata tenuemente dalle candele svolazzanti , ora regnava il silenzio. Arianna , interruppe quella stasi . fece qualche passo indietro nello sfondo del dipinto , perdendo di fatto la posizione in primo piano , come a voler celare le sue azioni . le sue mani , scivolarono nelle tasche del grembiule , e riaffiorarono fuori da esso impugnando qualcosa. Si riavvicinò ai bordi della cornice , estendendo fuori dalla tela le sue braccia. La mano sinistra , tratteneva la bacchetta di Sambuco , quella che custodiva per Harry. Nella mano destra , una saccoccia in tela scura , dal contenuto anonimo. Mentre consegnava al ragazzo i due oggetti , prese a parlare: Quello che conservo per te Harry , lo conservo per Albus allo stesso modo. Senza fare domande o supposizioni , il giovane Potter , capì che quella saccoccia conteneva i resti della bacchetta del suo ex preside. Si guardò attorno alla ricerca di un vassoio , e non appena ebbe individuato l’oggetto, lo raccolse e lo depose sul tavolino . vi sistemò dentro , il contenuto della saccoccia , e vi punto contrò la bacchetta la bacchetta di sambuco. Quel che rimaneva della bacchetta di Albus altro non era che polvere .Reparo , esclamò il ragazzo , ma l’incanto pronunciato , non portò a nulla . provò innumerevoli volte , alternando le formule a sua disposizione , ottenendo sempre lo stesso risultato, ovvero , niente. Abelforth si avvicinò al ragazzo , conscio che quanto formulato dal ragazzo , non avrebbe portato alcuna sortita. Poi disse: Harry , non insistere . Olivander diceva ,le bacchette possiedono un’anima , e credo che quest’ultima sia stata consumata .ne consegue che ,avremmo potuto ripararla esteriormente, ma non potremmo mai ricreare la sua essenza. La delusione e lo sconforto crebbero a dismisura , nel cuore di Harry. I suoi nobili intenti e le sue ricerche erano state vanificate in dieci minuti , dai pessimi risultati ottenuti . crollò seduto sul divanetto. Stava per deporre le armi , quando gli tornarono a mente le parole di Hermione: quando ti perdi mentalmente e fisicamente, il modo migliore per uscirne fuori e ripercorrere i propri passi a ritroso . iniziò così mentalmente una disamina degli eventi di quella sera. ad un tratto il suo sguardo si illuminò e rivolgendosi alla ragazza e al fratello disse: ci sono , credo di aver capito . mi sono fossilizzato sulla bacchetta e la sua eventuale riparazione, quando invece , avremmo dovuto ben interpretare la prima frase pronunciata da Arianna : Lei sa , dove trovare le risposte . La donna dall’interno del quadro annuì , approvando di fatto l’ultima affermazione del giovane. Harry allora ritornò alla carica chiedendole : dove trovo le risposte dove posso cercarle. La ragazza rispose: nella stanza delle necessità , un piedistallo è nascosto , su di esso, un segreto è deposto . finita quella frase , il quadro si scostò dal muro aprendo il passaggio verso la scuola. Aberforth , incitò il ragazzo ad andare. Poi aggiunse: Harry , ti ringrazio. E mentre il giovane spariva nella profondità di quel tunnel , il quadro pian piano ,riprendeva la sua posizione originale.
(fine postilla uno)
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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyGio Ago 28 2014, 13:34

BOZZA CAPITOLO  X^    Parte 4) : indizi da Arianna j)  il piedistallo di Fanny e le incisioni incomplete.
(inizio postilla uno)
Harry riapparve all’interno della scuola . era visibilmente stanco . il suo primo pensiero ,raggiunta la sua momentanea dimora , fu riposare. Non riusciva a prendere sonno, l’idea di raccontare alle sue amiche i particolari di quella serata , non l’abbandonava. Nonostante ciò , la morsa della stanchezza , prese il sopravento. Il mattino seguente , fu lo schiamazzo degli studenti , a dargli la sveglia. Aveva riposato poco e male, e l’alcol ingerito la sera prima continua a produrre i suoi effetti . il suo stomaco era sottosopra , ed avvertiva la necessità , di rimpinguarsi a dovere. Al pigiama indossato la notte prima , si alternò,  il vestiario quotidiano . una volta calzate le scarpe , prese la via della mensa . stava percorrendo le scale , incurante del suo aspetto e del suo modo di agire . di tanto in tanto , portava la mano raccolta a coppetta verso la bocca , nel buffo tentativo di provare l’odore del suo alito. Arrivato nella sala , prese posto tra Ginny ed Hermione, senza proferire parola. Le ragazze , indignate e sbigottite, partirono all’assalto . Hermione , più lesta dell’amica , esordì dicendo : Buon giorno , Harry. credo che la notte ti ha privato della buona educazione. Il ragazzo , si giustificò: Perdonatemi , sono ancora in alto mare per via della burro birra. Ginny , investita dall’alito dell’amico , diventò paonazza. Dopo aver tappato le narici , annuì con la testa e aggiunse ridendo:  ti prego , non parlare più Harry ,o finirò per non mangiare, oggi . le ragazze scoppiarono a ridere , ed iniziarono a servirgli la colazione , per domare lo stomaco di Harry. Ingurgitò , tutto quello che gli veniva passato, con sorprendente avidità . come se , non avesse toccato cibo , da giorni. Quel pasto , sembrò donargli , nuovo vigore ed uno splendido sorriso. Poi si rivolse alle amiche: la notte è stata lunga e ricca di emozioni . ci sono tante novità da raccontare , fate presto con la colazione , ci vediamo nel bagno da Mirtilla . si congedò dalle due , con quelle poche parole, e s’incamminò sino al luogo dell’appuntamento . entrato nel bagno , venne accolto come al solito , dalla festosa Malcontenta . il fantasma ammiccando e facendosi sempre più vicina , gli si rivolse: Harry ,sei qui per un bel bagno ? no , Mirtilla , rispose di getto il giovane. Allora sei in cerca di nuove avventure , aggiunse lei . ma prima che Harry potesse formulare la risposta , la porta del locale si aprì , ed entrarono le due amiche. Lo spirito della ragazza , tornò nuovamente a parlare : sento il brivido dell’avventura levarsi dai vostri corpi mortali . poi aggiunse ,cosa dovete fare ? la risposta non tardò ad arrivare , anche se non in linea con le aspettative del richiedente. Per la precisione , fu Hermione a rispondere , dicendo: Mirtilla , devi perdonarmi e non voglio essere sgarbata , ma la cosa forse non ti riguarda . le parole della Grenger , sortirono un pessimo effetto su Mirtilla . Malcontenta , piangendo sonoramente ,scomparve a loro occhi attraverso il water . Potter si rivolse ad hermione: sei stata poco delicata , potevi andarci piano. Lei rispose : non sarebbe andata via , diversamente. Poi aggiunse: mi attendono in ministero , e non posso tardare , dai raccontaci tutto. Harry incitata dall’amica , inziò il racconto della serata: ci sono due o tre cose importanti da sapere . uno: Arianna si è definita la custode , dei luoghi e degli oggetti . Due: tra gli oggetti conservati dalla stessa  c’è quel che rimane della vecchia bacchetta di Albus. Ho provato a ripararla per poterla interrogare , ma, senza successo. Tre: la stessa Arianna mi ha indicato dove cercare le risposte, dicendo: nella stanza delle necessità , un piedistallo è nascosto , su di esso, un segreto è deposto. Quindi credo , che dovrò ritornare nella stanza delle necessità e cercare questo piedistallo. Ginny intervenne dicendo : come credi di trovare un piedistallo in quell’ambiente ? la risposta arrivò tramite hermione :Harry ,l’altra sera hai parlato dei retroglass , usa quelli per cercare Albus , credo possa funzionare. Magnifica idea rispose il ragazzo . poi estrasse dalle tasche la vecchia mappa del malandrino ed indicando un punto ben preciso sulla stessa , si rivolse a Ginny: so dove trovare delle lenti , le prendo e ti raggiungo qui , spero che il castello ci lasci entrare. Cosi dicendo si divisero .
(fine postilla uno)
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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyGio Ago 28 2014, 20:20

BOZZA CAPITOLO  X^    Parte 4) : indizi da Arianna j)  il piedistallo di Fanny e le incisioni incomplete.

(inizio postilla due)
Harry ,tornò ad usare il mantello dell'invisibilità, per celare la sua presenza e le sue intenzioni furtive . rapidamente e senza far rumore , raggiunse le stanze adibite a dormitorio per gli studenti Americani. Scivolava lento tra gli scolari , cercando di evitare , urti involontari a persone e cose. Trovò la porta di una camera aperta , e vi si infilò dentro. diede una rapida occhiata dentro e fuori la stanza . sperando di non ricevere visite inaspettate , socchiuse la porta alle sue spalle. Letti e scaffali , erano sistemati in modo ordinato , lungo il perimetro di quella stanza . una serie di scatole poste su un ripiano , richiamarono la sua attenzione. Per forma e misura potevano contenere , quella stranezza , tutta stelle e strisce. Prese ad aprirle , freneticamente , vuotando il contenuto sul letto sottostante . tutto inutile , quelle scatole non contenevano i retroglass. Stava per dirigersi alla porta , quando un bagliore , proveniente dalla finestra, lo attinse agli occhi. Cercò di proteggersi da quel riflesso , proiettando in avanti la mano . si spostò dalla quella traiettoria abbagliante e riuscì a scorgere l’oggetto che lo emanava. Sul davanzale ,un paio di retroglass , erano riposti su un cappellino con visiera. Trattenne a stento un urlo di gioia . s’incammino verso l’oggetto , lo raccolse e lo nascose sotto il mantello. Poi sgattaiolò fuori dalla stanza , facendo attenzione a lasciare la porta aperta , come l’aveva trovata al suo arrivo. Percorse quei gradini , che lo separavano da Ginny , in pochi istanti. Quando fù a ridosso della ragazza , sfilò il mantello, provocando alla stessa un sussulto di paura . La Wisley , gli si rivolse dicendo: sei un fesso Harry, vuoi farmi morire d’infarto. Lui gentilmente si scusò : perdonami , avevo dimenticato di averlo addosso. Curiosamente, la porta della sala delle necessità , era aperta . come se , quel locale, sapesse del loro imminente arrivo. Prima di varcare la soglia , Harry indossò al contrario , la refurtiva. regolò al meglio la distanza dello strumento dai suoi occhi , ed iniziò ad avanzare, a piccoli passi . l’espressione sul suo viso , dava un chiaro segnale , che stava vedendo qualcosa di impensabile. Ginny , incuriosita gli chiese : cosa c’è Harry , cosa vedi ? e Lui rispose: Ho appena rivisto me stesso con Ron ed Hermione . ovunque girasse lo sguardo , quell’invenzione Americana , mostrava persone nell’intento di nascondere o abbandonare qualcosa .si fermò di colpo . l’espressione sul suo viso era mutata , ora , stava rivedendo la scena del bacio alla sua amata . riprese ad avanzare , quando , arrestandosi di colpo e indicando un punto ben preciso della stanza ,disse: Albus , lo vedo , e lì , vicino a quel tavolo. Ginny , sbirciò in direzione del luogo indicato fermamente dal ragazzo , poi disse: Io non vedo tavoli . Harry scostò le lenti ed in effetti , innanzi al suo dito una pila di oggetti alti forse due metri ricopriva quell’area. Rimise gli occhiali per meglio osservare la scena precedentemente interrotta . ora , vedeva altro ed altri personaggi , in quell’angolo della stanza . aveva perso l’attimo , quello buono . scostò gli occhiali di qualche millimetro , spostandosi anch’egli , un cerca della sagoma di Silente. Poi tutto si fermò , come anche il suo respiro , intento a non perdere la scena che stava osservando. Non emise un sibilo , non batteva le palpebre , era concentrato completamente su quella visione . si spostò , lentamente di lato , come se volesse far passare qualcuno . un qualcuno che solo lui vedeva in quel momento . poi finalmente levò gli occhiali e rivolgendo si a Ginny disse: stiamo cercando il piedistallo di Fanny. Si apprestarono a raggiungere l’angolo indicato in precedenza , ed una volta li , iniziarono a liberarsi del superfluo. Impiegarono una dozzina di minuti , ed infine , dal lato opposto al punto in cui si trovava Harry , Ginny gridò: Trovato. Lo sfilò da quella confusione e corse all’indirizzo del ragazzo. Harry lo prese nelle sue mani , e piccole incisioni alla base dello stesso , richiamarono la sua attenzione. Girò l’oggetto più e più volte , notando che sulle facce opposte vi era scritto: la vita , da una parte ,la morte , dall’altra. Quella frase , sicuramente magica , avrebbe di certo svelato qualcosa . ma in quel momento non sapeva cosa , così raccolse l’oggetto ed abbandonò la stanza.
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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyGio Ago 28 2014, 22:58

Gian, purtroppo qui il lavoro è fermo perché crescendo siamo tutti più pieni di impegni. Mettiamola così: se tu scrivessi un testo con un'idea molto accattivante che tutti volessero inserire in bozza, si inserirebbe in bozza e ci si lavorerebbe su tutti insieme. Quindi su questo non preoccuparti.


Ma per quanto mi riguarda ho già detto che l'idea dell'incantesimo e del passato di Silente non mi piace molto, quindi non saprei come aiutarti, non mi sentirei coinvolta.

Appena posso finirò di leggere le tue idee, perché qui è importante anche quello. leggere e studiare le idee, anche se non saranno poi inserite nel libro!
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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyVen Ago 29 2014, 13:00

grazie , comunque... Lady
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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyVen Ago 29 2014, 13:01

BOZZA CAPITOLO  X^    Parte 4) : indizi da Arianna k)  Silente e la magia delle parole;la capacità di riformulare una frase…
(inizio postilla uno)
Celato nuovamente dal mantello , e come concordato con Ginny , si avviò verso la sua camera. La ragazza lo precedeva di qualche passo , e lui le stava dietro , servendosi della stessa come scudo. Raggiunto l’alloggio , una volta che vi fu dentro , levò il mantello e lo sistemò con cura sul letto. subito dopo , poggiò il piedistallo ,su uno dei bauli presenti nella sua stanza . poi ,come in un interrogatorio, prese a guardarlo con insistenza. Forse si aspettava di ricevere risposte , ma queste non arrivarono. Mentalmente ripeteva quelle parole : la vita , la morte. Ma non aveva la più pallida idea del significato di quelle incisioni . tornò nuovamente ed in silenzio a pensare quanto utile fosse la presenza di Hermione in certe situazioni. Ma lei non era li , e doveva comunque agire. Nel tentativo di distogliere l’attenzione da quell’oggetto, si rivolse a Ginny: resta di guardia alla stanza , ritorno subito. Si camuffò nuovamente sotto il mantello e abbandonò la sua camera . la maggior parte dei presenti a scuola ,erano nelle rispettive aule didattiche , ed i pochi ancora presenti nei corridoi si affrettavano a raggiungerle in ritardo. Perciò , decise di temporeggiare . si  nascose in un angolo evitando incidenti , con chi non poteva vederlo ed evitarlo. alle sue spalle,  la scala in pietra, lo proteggeva al pari del fianco sinistro , da urti involontari con i passanti . d’innanzi a se, una statua , lo nascondeva frontalmente , lasciandolo scoperto ,soltanto, sulla parte destra. Da quel lato , una volta appurato , che nel corridoio non c’era più nessuno , lasciò quel momentaneo rifugio. Aveva dimenticato il motivo per cui era li , ma il contatto della mano con la tasca , gli fece ricordare tutto. Sicuro di non essere sentito disse: certo, devo sistemare i retroglass , esattamente al loro posto . quella frase , appena terminata , gli diede un nuovo spunto per le ricerche. Tra se e se, si disse: proverò a portare il piedistallo di Fanny al suo posto ,in presidenza, li dove è sempre stato . Fissato bene a mente quel pensiero , si avviò verso l’alloggio americano. Raggiunta la camera ,vi trovò la porta chiusa a chiave. Da sotto il mantello , punto la bacchetta dicendo: Alohomora ! la porta si spalancò e individuato il cappellino vi sistemò sopra gli occhiali magici. Rapidamente si allontanò da quella sala dirigendosi da Ginny. Sicuro di non essere visto da nessuno , prima di entrare nella sua stanza levò il mantello , evitando alla ragazza un nuovo spavento. Eccomi, pronunciò una volta dentro. Poi , racconto alla fidanzata , l’intuizione avuta poco prima. La stessa , recepito il pensiero di Harry , disse: dovrai andare da solo , in due sotto il mantello e per giunta con il piedistallo ,non ci stiamo. Poi concluse: ci scoprirebbero. Il ragazzo annuì con il capo , prese l’oggetto da sopra il baule e baciò dolcemente la sua dolce metà . abbandonò a grandi passi , nuovamente celato dal mantello, quella stanza. Rapidamente percorse le scale , raggiungendo la presidenza. Consapevole del rischio, di trovarvi la Mcgrannit al suo interno, formulò: sorbetto al limone! Il passaggio verso la stanza della donna , si aprì , e lui entrò rapidamente prima che questi si richiudesse. Minerva non era lì . Harry ,sistemò il piedistallo su quello che un tempo ,era l’altare che l’ospitava . prese la sua bacchetta e ricordando le parole incise pronunciò: la vita , la morte. Ma non accadde nulla. Decise a quel punto di utilizzare la Sambuco , che aveva trattenuto , durante la visita ad Aberforth. La puntò verso l’oggetto ripetendo l’incanto , ma anche quel tentativo fu vano. Quasi rassegnato , inizio a guardarsi attorno , in cerca di qualche particolare tralasciato. Tutti i personaggi raffigurati nei quadri , continuavo imperterriti le loro attività rutinarie, salvo uno. Silente , nonostante il ragazzo fosse coperto dal mantello , guardava nella sua direzione. Harry , tolse il mantello . i loro si incrociarono , e a quel punto disse: Professore , mi serve il tuo aiuto.
(fine postilla uno)
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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyVen Ago 29 2014, 17:24

(inizio postilla due)

Harry era consapevole , che quella richiesta d’aiuto, l’aveva rivolta, ad un ritratto del suo preside .ad una immagine presente in un quadro e non al suo mentore in carne ed ossa . Pertanto si mise l’animo in pace e rinunciò ad ulteriori tentativi. Riprese in mano quell’oggetto , osservandolo intensamente , alla ricerca di ulteriori indizi. Ma le uniche cose certe , oltre alla consistenza del manufatto , erano quelle parole incise. Poi , una voce familiare , prese a dire: mio giovane amico , rinunciare equivale ad arrendersi , ed io so di che pasta sei fatto. Conosceva quella voce , Albus gli stava parlando, forse la sua richiesta aveva sortito l’effetto sperato. Professore ? fece in tempo a dire il ragazzo ,che l’altro, lo interruppe aggiungendo: quel che rimane del tuo professore . poi , continuò: ti stavo osservando in silenzio ,per ammirare ancora una volta la tua tenacia . sai Harry , molti anni or sono , quando ti accolsi in questa scuola , ricordo di averti confidato qualcosa : un aiuto verrà sempre dato ad Hogwarts. aimè,  non tutto è concesso a chi dimora in una cornice , ma ancora qualcosa posso dirla : l’ultima volta che ci siamo visti , in quel posto per te simile a kingcross, ricordo di aver formulato una massima. Il ragazzo era assorto completamente nelle parole del suo anziano docente . posò lentamente l’oggetto che aveva ancora in mano e con voce roca gli domandò : Professore , non ho bisogno di rebus , mi aiuti , Ron è in pericolo ed io non so che fare .Se solo lei fosse qui, io sarei , io potrei. Dal quadro , l’uomo rispose completando quel pensiero di Harry lasciato a metà: io sono qui , caro ragazzo . e tu, puoi , perché io so , che nei sei capace. Dunque , non arrenderti , e ricorda il mio ultimo lascito. Detto ciò , l’ex preside tornò a riposare nella posa abituale. Ripiombò il silenzio in presidenza , e con esso ,le incertezze del ragazzo. Cercò di ricordare quegli ultimi istanti di dialogo , di quell’evento reale in quel contesto surreale. Socchiuse gli occhi intensificando la ricerca nei suoi ricordi , ma nulla. Poi ebbe un guizzo di genio e capì cosa fare . si avvicinò al pensatoio , che ancora presente in quella stanza , e prese in mano la bacchetta. Puntò la stessa su una tempia ed estrasse quel ricordo . lasciò fluire quel filamento nella tinozza e vi immerse il viso. in una sorta di deja vù , stava riosservando quella scena . a differenza dei retroglass che permettevano la sola visione di eventi passati , il pensatoio riproponeva l’intera sequenza , di un ricordo, completa di audio . riemerse dall’acqua , portando con se , nuove informazioni e altri dubbi. Ad alta voce, in merito a quanto aveva appena udito,  inziò la sua disamina: diceva , una aiuto verrà sempre dato ad Hogwarts a chi se lo merita e non semplicemente un aiuto verrà sempre dato ad Hogwarts. Credo di aver capito , esclamò il ragazzo. poi aggiunse :il suo ultimo lascito; la magia delle parole e la capacità di riformulare una frase . ritornò ancora gocciolante vicino il piedistallo . la frase incisa era incompleta , o meglio ancora , era stata riformulata . Harry , ricordava che stesse quelle parole erano inserite in una frase più complessa . ma non ricordava dove le aveva lette o udite . poi guardando l’immagine del suo preside appesa al muro , capì .
(fine postilla due )
Fine BOZZA CAPITOLO  X^    Parte 4)
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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyLun Set 01 2014, 19:12

BOZZA CAPITOLO  X^    Parte 5) : Post fata resurgo l)  Un dono inaspettato; la fenice risorge
(inizio postilla uno)
Arianna, la custode, conservava inconsapevolmente , quel mistero.  la dedica di Albus , incisa sul quadro della sorella , altro non era, che la frase riformulata. Ma non era ancora giunto il momento , di compiacersi, per i progressi fatti . doveva passare all’azione e dimostrare la validità di quanto asserito. Quindi , sistemò sul tavolo il piedistallo,  vi punto contro la Sambuco e lanciò l’incanto completo: la vita che porta la morte ! Un lampo di luce accecante , si generò dal piedistallo , così potente , da far bruciare gli occhi al ragazzo . la sua vista , era compromessa ,non vedeva più niente. levò gli occhiali , ed iniziò a sfregarsi gli occhi , nel tentativo di recuperare il campo visivo. Quel gesto , gli aveva donato un apparente sollievo , quindi , rimise su le lenti . provò ad aprirli , ma la lacrimazione abbondante , rese vano il tentativo. Con un senso temporaneamente fuori uso , cercò , attraverso gli altri a sua disposizione , di orientarsi in quella stanza . si piegò carponi , e tastando d’innanzi a se , cercò il contatto con il tavolo.  Toccò il piede di quel mobile , ed iniziò a tirarsi sù . Harry , sentì  qualcosa di fresco , gocciolare sulle palpebre. Provò un piacevole pizzicore , come fosse venuto a contatto con il ghiaccio .nel giro di pochi istanti , il bruciore scomparve totalmente , e riaprì senza difficoltà gli occhi. Era ancora a capo chino , pertanto , osservava dall’alto verso il basso il piano del tavolo . recuperata in toto la vista , risalì lentamente lo sguardo in cerca dell’origine di quel fluido miracoloso . un movimento e uno strano verso, proveniente dal piedistallo , richiamarono la sua attenzione.  Vi guardò sospetto . ed ebbe un sussulto di paura , e poi un verso di stupore si stampò sul suo viso . Fanny , gridò il ragazzo . ora , conosceva il motivo della repentina guarigione . le lacrime del volatile , per l’ennesima volta , lo avevano curato. Era visibilmente contento , di rivedere la fenice , in quello studio. Come se il suo proprietario ,fosse ancora li , vivo e vegeto. Ma il suo ex preside era morto , e lui lo sapeva bene. guardandosi attorno , iniziò a domandarsi il perché , dell’apparizione di quell’uccello . poi ad alta voce mormorò : deve esserci attinenza c’è tra fanny e la dedica . la bestiola , osservava Harry dall’alto del suo piedistallo ed era saldamente legato ad esso , per mezzo di una catenella . non l’aveva mai notata prima , sul volatile, ma quella cavigliera , aveva qualcosa di familiare . incuriosito , si avvicinò, per guardarla meglio .  Fanny , aveva un anello d’oro attorno alla zampa, e da questo , partiva una catenella , che si congiungeva ad un altro anello di stessa fattura , incastonato nel piedistallo. Ricordava , quel gioiello , e ricordava ancora meglio chi lo possedeva . ricordava quella mano , di quell’esile quanto potente mago , che spesso aveva stretto tra le sue. Quella mano che tante volte aveva osservato mentre cingeva la bacchetta di sambuco. guardò sulla parete , all’indirizzo del quadro di Silente . ma in quella posa , quel gioiello , non era ritratto . Ne ero certo , si disse il ragazzo , abbozzando un sorriso. Poi aggiunse : di sicuro un altro indizio .
(Fine postilla uno)
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MessaggioTitolo: Re: TESTO GIANLUCA   gianluca - TESTO GIANLUCA - Pagina 2 EmptyMar Set 02 2014, 19:11

BOZZA CAPITOLO  X^    Parte 5) : Post fata resurgo m)  la cavigliera di Fanny ;il testo magico
(inizio postilla uno)
Harry era incerto e dubbioso sul da fare . decise di prendere la cavigliera, senza un ragionevole motivo. Solo con la speranza  , che l’oggetto , fosse un nuovo indizio . Si portò a ridosso della fenice e con mano ferma le afferrò la zampa. La bestiola rimase impassibile , come se fosse stata addestrata a quel genere di contatto ravvicinato. Con fare delicato , Harry sfilò l’anello , lasciando pendolare dal piedistallo ,la catenella . Fanny ,ora libera da costrizioni , iniziò a dimenarsi , emettendo versi lancinanti. Il pensiero di aver fatto male al pennuto , sconvolse il ragazzo . prese ad accarezzare l’uccello , per tranquillizzarlo e zittirlo . poi , come rassegnato a quel sopruso , l’animale chinò il capo . dai suoi piccoli occhi , sgorgarono delle lacrime. Harry aveva il cuore in gola , non si sarebbe mai perdonato , di aver ferito Fanny. Le piume iniziarono a cadere velocemente e con un sordo boato, l’animale, prese fuoco e scomparve nuovamente. Cosa ho combinato , disse il ragazzo , ancora incredulo per l’accaduto.  Si inginocchiò , e preso dal rimorso, iniziò a piangere . incurante per sua prolungata presenza in quella stanza , rimase qualche minuto , seduto in silenzio. Fissava in lacrime il quadro di Silente , come se volesse scusarsi , per la sorte toccata del suo fedele amico. Poi pensò: è giunta l’ora di sparire da qui . si levò in piedi e con la manica della camicia , una volta tolte le lenti , si asciugò gli occhi. Rimise su gli occhiali ed indugiò sempre con la manica a pulirsi il viso. gli ultimi eventi , lo avevano scosso , al punto tale , che aveva dimenticato di conservare nella mano l’anello di Albus. Ma quella mano , che passava sul suo viso per asciugarsi , lo ridestò. Bloccò quel movimento , ed aprì il pugno . rivolgendo il palmo in direzione dei suoi occhi iniziò ad osservare quel gioiello . con l’altra mano , lo raccolse  e lo girò tra le sue dita .sotto la luce del lampadario , notò al suo interno delle minuscole incisioni. Così microscopiche da richiedere l’uso di una lente d’ingrandimento , per decifrarne il senso. la curiosità , spinse il giovane verso la scrivania della Mc grannit , alla ricerca di una lente. Su quel tavolo ben organizzato ed ordinato , non trovò nulla. Ma nel secondo cassetto , trovò , quel che cercava . si portò vicino al piedistallo , dove la luce del lampadario era più intensa . notò che dall’oggetto recuperato nella sala delle necessità , mancava qualcosa. La catenella non c’era più e l’anello incastonato sul piedistallo era sparito . ma guardando con più attenzione , si rese conto che la catenella era ritornata ad essere un elemento decorativo dell’oggetto al pari dell’anello .ma non indugiò sui motivi di quella trasfigurazione, aveva stabilito altre priorità da seguire.
(fine postilla uno)
(inizio postilla due)
ben stretto tra le dita , alzò l’anello ,in direzione del lampadario e con l’altra mano, punto la lente, in direzione del gioiello.  Con non poca fatica , iniziò a leggere: Post fata resurgo. Ben fatto Harry , udì il ragazzo . capì immediatamente , che era Albus a parlare , quindi a testa bassa domando: cos’è ?. l’altro dalla cornice rispose: Mio giovane amico, non essere triste per Fanny. Animale unico a dire il vero . da che ne ho memoria , l’unico in grado di risorgere dalle proprie ceneri . quindi , non darti colpe , per la su morte apparente . sai , quando ero giovane , più o meno alla tua età , lessi un libro . era dedicato interamente, sui poteri magici ,di alcuni animali mitologici . ma le doti di quel volatile , presente in tutte le culture , mi colpirono e stuzzicarono la mia fantasia . ancor più avvincenti , erano , le storie legate ai popoli che lo idolatravano. Intere razze lo hanno venerato , usando la sua effigie .  ed alcuni dei popoli magici più antichi , vi dedicarono in suo onore ,alcune piramidi . tante storie , molte leggende e sicuramente poche verità . una delle fandonie ? la sua vita ciclica di cinquecento anni. Una grande certezza ? la capacità di sovvertire la morte . sue , erano le piume contenute nella tua bacchetta ,  ed in quella di voldemort . pochi sanno , che la fenice è un’animale sfuggente ,  che non si lascia avvicinare da nessuno .o per meglio dire , tranne a chi si lega , o con colui il quale condivide un destino. Fanny , ti ha cercato quando ne avevi bisogno ,perché si fidava di te. E ora , se tu vuoi , sarete più legati che mai , nonostante la sua prematura dipartita. Ricorda bene Harry , la fenice una volta condiviso il suo destino , troverà altri a cui dedicarsi. Detto ciò , il preside , tornò silenzioso . Ammiccò un ultimo saluto e riprese la posa abituale. Harry , non ebbe ne il tempo di salutare ne di ringraziare il suo mentore . per evitare un incontro imbarazzante con la preside , raggiunse rapidamente il tavolo e raccolse il piedistallo. Dove sistemare tutto , in quella stanza , così come l’aveva trovata. Tornò alla postazione della Mc grannit e sistemò nel secondo cassetto la lente . nel chiudere l’anta del mobile, il giovane, posò la mano sulla scrivania. Involontariamente, urtò la lama di un tagliacarte , procurandosi una vistosa ferita . dalla lacerazione , fiotti di sangue , fuoriuscirono copiosi .Harry pensò istintivamente al pennuto , e a quanto sarebbe stato utile in quel momento . nonostante non fosse in pericolo di vita , quell’escoriazione , andava medicata subito. Non poteva nascondersi sotto il mantello per poi lasciare a terra una scia di sangue ben visibile. Posò il piedistallo per terra , con la mano sana . e con la stessa , strappò una manica della sua camicia da usare a mo di benda .  prima di fasciare l’arto ferito sistemò su un dito l’anello che la mano sanguinante ancora conservava. Sentì un beneficio immediato , e mentre avvolgeva la ferita , notò che questa stava svanendo. con la stoffa , pulì il sangue , verificando con i suoi occhi la miracolosa guarigione . ora capiva il significato delle parole di Albus , ora , capiva di aver creato un legame magico con Fanny indossando quel cimelio. Ora sapeva , come affrontare il destino, ora sapeva , come sopravvivere alla morte.
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