So che non sono il primo a aver proposto qualcosa, sicuramente altre proposte sono migliori delle mie e essendo il primo spezzone che ho provato a scrivere abbiate pazienza. Comunque ci ho provato. Scusate errori sia calligrafici che per i verbi
Harry apri gl’occhi, si trovava in un vialetto ancora parzialmente innevato formato da una grande quantità di villette che lui riconobbe fin troppo bene. Godric’s Hollow. Si fermò a riflettere, era stato più volte nel piccolo villaggio dove i suoi genitori persero la vita negli ‘ultimi due anni che in tutta la sua vita. Pensava di volere conoscere meglio quel posto, di poterci venire per una visita di cortesia alla tomba dei suoi genitori e non per una qualche missione. Sarebbe un sogno borbottò tra se e se. Solo dopo un sonoro schiocco delle dita ritornò alla realtà e si rese conto che dietro di lui c’erano i due compagni di viaggio, desiderati o no che lo stavano guardando incuriositi. La voce del biondo serpe verde echeggiò nella fredda sera che oramai avvolgeva il paese <<Nostalgia Potter?>>. A quella domanda Harry abbassò lo sguardo e subito dopo prese coraggio e disse <<Allora? Da dove si comincia?>>
Hayde lo guardò con uno sguardo tra lo sconcertato e incuriosito e infine disse. <<Basta, su, diamoci una mossa dobbiamo camminare un po’ per raggiungere la nostra meta>>
<<Camminare? Ma non parlavamo di Godric’s Hollow?>>
<<Si caro Potter, ho detto che la loro dimora era a Godric’s Hollow, ma come ben saprai questo anche se pur un piccolo villaggio non si svolge solamente in un piccolo vialetto e una piazzetta. Dobbiamo arrivare fin alla fine quelle case lassù.>>
Harry da lontano intraviste delle piccole case oramai quasi avvolte dall’oscurità della notte.
<<Allora su, andiamo>> Affermò Harry,
La strada sembrava non finire mai, più ci si allontanava da centro del piccolo borgo illuminato e più la notte si faceva fredda e tenebrosa.
Dopo centinaia di passi si fermarono davanti ad un cancello alto, quasi come quello che delimitava la villa Malfoy.
Vicino a una colonna oramai malandata c’erano inciso una frase: <<Benvenuti cari visitatori, questo è il castello della famiglia Pavarell, i famosi detentori dei Doni della Morte>>.
Tutto d’un tratto sentirono una voce stridente proveniente dal grande cancello ormai arrugginito. <<Voi, tre ragazzi venuti da lontano per forzare le possenti mura del castello, invano riuscirete ad aprirmi. In pochi hanno tentato di farlo e chi è riuscito la sorte peggiore della morte ha subito.>>
Draco Malfoy si fece avanti con una voce solitamente ironica e disse: << Tu cancello delle mie Brame pensi di poterci impedire di passare? Non sai mica chi siamo? Malfoy? Ti dice niente?>>
<<Hahahahaha>> Una risata profondamente irritante uscì dal cancello che continuò <<Caro ragazzo il tuo nome non dice cioè che un vecchio castello maledice ma un’occasione ve la posso dare, solo una prova dovete superare>>
Draco rispose <<Ammasso di ferraglia arrugginita non abbiamo tempo da perdere facci passare!>>
<<Solo con un indovinello dovete affrontare>> dichiaro il possente cancello.
Harry straziato da l’ennesima difficolta che incontrava in ogni cosa rispose. <<Non abbiamo tempo da perdere, dicci ciò che vuoi sapere stupido cancello!>>
Di nuovo la voce intervenne in quella che sembrava un’animata conversazione tra maghi in duello.
Tu, stupido ragazzo che ti rivolgi con questo sgradevole comportamento rispetto al ‘’grande cancello invarcabile’’. Tu hai osato sfidarmi e ora per passare all’inferno dovrai mandarmi!>>
Hai tre possibilità per risolvere questo indovinello oppure morirai. Prima dovrai toccarmi e il tuo compagno dovrà dettare la formula del voto infrangibile.
I tre ragazzi avevano sentito bene. Voto infrangibile, quel voto che Piton era stato costretto a formulare con Narcissa Malfoy.
<<Drago, la sai la formula?>> Intervenne dopo un sospiro che sembrava infinito.
<<Si!>> rispose secco il mago dalla folta chioma di un biondo cenere.
<<Potter non penso tu sia in grado.>>
<<NO! Fai come ti dico, fidati.>>
Harry sembrava sicuro di se. Allora tutto fu dichiarato, Harry toccò il cancello e si creò un legame fortissimo, senti la testa formicolare e il ferro del grande cancello bruciarli sotto il palmo della mano.
<<Adesso a noi due insolente di un mago.>> dichiarò il cancello.
>>Ogni giorno cala notte, l’unica a sopravvivere si chiama la morte tutti morti ormai son questi i grandi maghi sotto le vesti. Le bacchette forza non avranno davanti quel grande potere si nasconderanno, uno solo sopravvivrà dei tre l’unico nascosto sarà.
<<Incredibile>> disse Harry.
<<Per la prima volta sembrava impressionato della semplicità dell’indovinello. Ma certo rispose, stai parlando dei Doni della Morte, pensavo fossi più duro come avversario.>> Continuò.
<<Caro maghetto ne ero sicuro, sembra veramente un osso duro adesso deluso mi hai e solo di due possibilità ti avvarrai.>>
Incredulo Harry non seppe come ribadire. In un’occasione così non poteva permettersi un qualsiasi errore. <<Ron>> Penso tra se e se. E così arrivò alla con conclusione non si trattava dei doni ma bensì dei possedenti di essi, infatti parla di persone morte e sopravvissute.
Così con un urlo dichiaro <<I maghi che possiedono i tre Doni della Morte.>>
A quel punto piombò un fastidioso silenzio, dopo di che proprio il cancello rispose a gran voce disse. <<Proprio come pensavo, stupido! Si, hai indovinato, sono i tre maghi, ma per tua disgrazia io voglio tutto ben dettagliato.>>
<<Ultima possibilità!>>
Harry diventò paonazzo <<Non è possibile!>>
In quel momento Hyde si fece avanti intento a dare la risposta ma il cancello ruggì ferocemente: <<No, tu fermo, non osare aprir bocca, questa è un questione tra me e il signor insolente che ho qui davanti.>>
Harry non sapeva cosa fare.
<<Hai un minuto.>> Ancora intervenne il grande cancello.
Passano i secondi ed Harry non sapendo che fare si girò verso Draco che con lo sguardo gli indicò le scritte incise nella colonna che avevano letto in precedenza.
Ma come poteva essere così distratto. Harry rimase incredulo di come lui avesse così errato l’indovinello. Si i tre maghi era la risposta giusta, ma di preciso chi? Il cancello inizio a contare <<20, 19, dic…>> fu così che con voce sicura Harry disse. <<I tre maghi che possiedono i Doni della Morte, i tre maghi che per sfuggire a l’immagine incappucciata apparsa davanti a loro chiesero dei doni e così furono ricompensati, solo uno di loro riuscì a sfuggire alla morte, colui che desiderò il mantello…I fratelli Paverell!>>
Tutto di nuovo tacque, solo il respiro affannato, forse anche dal gelo che la notte aveva portato con se o per la paura, l’adrenalina. Poco dopo uno stridente ‘FRACK’ e un cigolio assai strano, il cancello si aprì.