Visto e Rivisto

Mi sono svegliata con quest'idea stamattina.
Nella mia testa, questa cosa andrebbe prima della visita al maniero di Ignotus, quindi all'inizio del prossimo capitolo (per ragioni di suspence... ovviamente il LUI di cui si parla ad un certo punto altro non è se non la tela di Ignotus). Se messa dopo, servirebbe a dipanare un po' di dubbi, e a creare dei collegamenti... forse.
Se non vi ricordate chi è Blake, vi rimando alla Sottosezione Ritratti Magici (qui ---> https://harrypotter8.forumattivo.com/t1859-sottosezione-ritratti-magici  

enjoy!



Harry procedeva spedito sui prati spazzati dal vento. L'ultima nevicata aveva lasciato mucchi bianchi ai lati del sentiero. Si chiese se per caso sarebbe stato più prudente cancellare le sue orme con la magia, ma guardandosi indietro si accorse di non averne lasciate. Chissà perchè la cosa non lo sconcertò più di tanto.
La mole del castello davanti a lui si stagliava massiccia contro il bagliore lattiginoso del cielo. Era molto presto, probabilmente dormivano ancora tutti. Il vento frustava i suoi abiti a ondate ritmiche: improvvisamente si accorse di non sentire affatto freddo, ma il suo cervello parve accettare anche questo particolare senza porsi troppi problemi.
Si voltò indietro e si fermò un attimo a contemplare gli alberi della Foresta Proibita, incappucciati di neve come tanti Babbi Natale. Cercò di individuare la sagoma della capanna di Hagrid, ma non ci riuscì: c'era troppa poca luce, e certamente nessuno all'interno aveva ancora acceso il camino.
Harry scosse la testa: ci sarebbe stato tempo per vedere Hagrid, ora aveva fretta.
Riprese a camminare, e mentre lo faceva si accorse che camminare non era il termine esatto. Scivolava sulla neve, rimanendo sospeso a pochi centimetri da terra, il mantello che gli svolazzava intorno alle caviglie. Pensò a Ginny e a Hermione: avrebbe potuto vedere anche loro, una volta che tutto fosse finito. Ma ora era necessario andare avanti.
Arrivò davanti al Portone e si accorse che qualcuno l'aveva lasciato aperto. Era molto strano, con tutti quegli Auror e le nuove misure di sicurezza imposte attorno a Hogwarts. Nessuno che pensasse di controllare Gazza?
Eppure, andava bene così. Harry tirò un sospiro di sollievo nello spingere il battacchio: presto sarebbe stato nella Sala d'Ingresso, e poi avrebbe potuto Appellare Kreacher e farsi portare qualcosa da mangiare.
Chissà perchè poi: il cibo non gli era affatto mancato negli ultimi giorni. E allora come mai sentiva uno strano crampo allo stomaco?
Harry scosse la testa ed entrò. Si accorse subito che c'era qualcosa che non andava. Era immerso nell'oscurità più totale, come se qualcuno avesse rovesciato nella Sala un'intera scatola di Polvere Buiopesto. Prima che potesse tirare fuori la bacchetta, si sentì sollevare e portare in alto da una brezza leggera. Saliva, saliva sempre più su, e mentre saliva vedeva l'oscurità prendere forma sotto i suoi occhi. All'improvviso cozzò contro qualcosa che poteva essere un soffitto, abbassò gli occhi e trattenne il respiro.
Guardava dall'alto una misera, piccola stanza. Era quasi totalmente buia, ad eccezione di alcuni mozziconi di candela che ardevano e illuminavano il mobilio scompagnato. Un uomo anziano era chino su quello che sembrava uno scrittoio, circondato da fogli di pergamena e boccette di inchiostro. Tremava, forse stava male, ma Harry sapeva di non poter fare nulla per aiutarlo.
All'improvviso un lampo rischiarò la stanzetta, e attraverso i vetri delle finestre baluginò per un attimo la sagoma di un vecchio tronco d'albero dove uno scoiattolo si stava arrampicando in tutta fretta. Harry sbattè le palpebre, accecato. Era sicuro di aver già visto quel posto e quel vecchio, e anche il mago incappucciato che era apparso davanti a lui aveva una voce che suonava familiare.
«Allora?» ghignò rivolto all'uomo anziano.
«Non lo so, non lo so!» gemette quello, abbandonandosi sullo scrittoio, le mani a coprire il viso.
«La mia pazienza ha un limite, Cinereus!» gridò l'incappucciato tirando fuori la bacchetta, e fu come se un nuovo lampo avesse squarciato la mente di Harry: ecco chi erano quei due uomini, e perchè anche il posto gli era familiare.
Il vecchio rialzò la testa, e si erse fiero sul collo.
«Non chiamarmi così» sibilò tra i denti «Io non mi chiamo più così»
L'incappucciato scoppiò in una risata folle, spinse la testa all'indietro e il cappuccio gli cadde sulle spalle. Con un tremito d'orrore, Harry riconobbe il mago biondo che aveva rapito Ron.
«Sei uno stupido, vecchio!» gridò «Hai giurato una volta, e il giuramento vale per sempre...»
Fece una pausa e si avvicinò a Cinereus. I nasi dei due maghi quasi si toccavano, Harry sentiva le loro voci amplificate, come se un Incanto Sonorus fosse stato imposto su tutta la stanza.
«Sempre arde il Sacro Fuoco» mormorò il mago, mentre il vecchio rabbrividiva e si tirava indietro.
«Cosa vuoi, Despero?» chiese Cinereus in un sussurro «Avete fallito, avete sempre fallito. Cosa vi fa credere che questa volta ci riuscirete?»
L'uomo biondo ghignò soddisfatto.
«Questa volta è diverso, questa volta abbiamo lui»
Harry vide il vecchio scuotere la testa, mentre le fiamme delle candele gettavano una luce folle sul viso del suo interlocutore.
«Lui non parla, Despero» disse Cinereus «E conosco solo uno che potrebbe farlo parlare, ma non lo farà mai per te»
«Lo costringerò!» abbaiò il mago biondo, battendo una mano sullo scrittoio e rovesciando una boccetta d'inchiostro.
L'uomo anziano rimase impassibile, come se la rabbia dell'altro non lo toccasse, se non da molto lontano.
«Blake è vecchio» mormorò «Io sono vecchio, e questa storia va avanti da troppo tempo. Lasciaci morire in pace, Despero» concluse, piatto.
Il mago biondo fece per replicare, ma Harry non lo sentì. Quasi contemporaneamente dei colpi sordi coprirono le loro voci e lo fecero sobbalzare. Si voltò di nuovo verso i due uomini sotto di lui, ma la stanzetta sembrava come sbiadire, tornare nell'oscurità dalla quale era apparsa. Chiuse gli occhi, mentre i colpi gli rimbombavano nelle orecchie e le tempie gli pulsavano...
«POTTER!» la voce di Hyde sembrava arrivare da molto lontano. Harry si mise a sedere sul letto, ansante. La Puffola sul comodino tremava: era successo di nuovo.


[...]

aggiungo: l'idea segue un po' quello che è stato detto in bozza, cioè di ricominciare a inserire un po' di visioni nei momenti "critici"...
anche perchè Harry dovrà scoprire qualcosa, prima o poi... ed è veramente troppo sperare che ci arrivi completamente da solo! 

No Anny hai ragione Harry è trp stupido x arrivarci da sl XD

Cmq il testo mi piace ma nn ho ben capito dove sia ambientato. Cioè all'inizio Harry entra ad Hogwarts, poi ha la visione e dp la visione dv cavolo si trova? Non era all'Ingresso subito dp il Portone? Che ci fa a letto, cn Hyde accanto per giunta? (cosa un po' strana detta così XD )

... ma più che troppo stupido, la Setta l'abbiamo fatta diventare qualcosa di veramente troppo troppo troppo misterioso... cioè, qui o le cose gliele dicono in faccia al povero Potty, oppure arriva qualche visione dal cielo (alleluja XD)  !

Per quanto riguarda il resto, è abbastanza ovvio (?) che Harry sta "sognando"... anche perchè fluttua per aria e non lascia nemmeno le impronte! Perchè poi stia sognando proprio Hogwarts... bè, è una bella domanda!  magari Hogwarts significa qualcosa... chissà! 
Solo che ovviamente la visione non riguarda Hogwarts, ma Despero e Cinereus, che appaiono dal buio a un certo punto... il posto della visione è la catapecchia dove già Harry è "stato" una volta, e dove ha già sentito il nome di Cinereus... solo ora però capisce che quello non è il suo nome.
Siccome sta sognando, a un certo punto Hyde bussa alla porta e il sogno finisce. e sempre perchè vedevo bene questa visione prima della gitarella al Maniero, ovviamente Hyde, Harry e Draco sono a Villa Malfoy... quindi Hyde può tranquillamente aver bussato alla porta e buttato Harry giù dal letto.

... a me sembrava abbastanza chiaro... però ora mi hai fatto venire un sacco di dubbi! 

Ok non avevo capito assolutamente nulla... Si mi sa che è il caso di rendere il tutto un po' più esplicito... Adesso che me l'hai spiegato lo vedo in modo tutto più "da sogno" ma quando l'ho letto sembrava tt "razionale" (x quanto la magia possa essere irrazionale)...

E sinceramente ho in mente una bella immagine x quando il sogno diventa una visione... non polvere buiopesto ma come se pian piano la stanza venisse assorbita da dell'inchiostro che fuoriesce da tt le pareti sino a farlo finire nella visione...

Io addirittura pensavo che fosse successo qualcosa ad Hogwarts perché era buia... tipo un nuovo attacco della setta... E penso che un normale lettore si perderebbe...

Poi ovviamente il testo è bello, belle le descrizioni, ma davvero un po' confuso...