Questo piccolo testo si collega alla bozza, volevo scriverlo direttamente lì, ma mi hanno consigliato di postarlo prima nel forum.
Tante grazie a Lady che ha corretto i miei errori...
(Non so perchè scrivo il testo con tutti gli accapo.Poi faccio copia e incolla esi unisce tutto.
)
Buona lettura.
Olivander
Appena si materializzò a Diagon Alley, nascose la testa sotto il mantello per non farsi riconoscere da un gruppo di Auror ed entrò velocemente nel negozio di bacchette. «… e stia più attenta la prossima volta!» disse Olivander a una signora cicciottella quando Harry varcò la porta del negozio. Lei con passo svelto si diresse verso l’uscita con un gran sorriso stampato sul faccione e dopo essersi scostato per farla passare, Harry si rivolse al fabbricante di bacchette. «Buongiorno,signor Olivander! ». Il viso solare del vecchio mago, pronto ad accogliere un nuovo cliente, si trasformò in un cipiglio severo. «A cosa devo questa visita?». «E’ da tanto che non ci vediamo, ma non sono qui per una visita di cortesia.So bene che lei mi ha già detto tutto, ma devo parlarle della B …». «… Bacchetta di Sambuco» continuò serio il fabbricante. Il ragazzo annuì e si avvicinò al bancone di legno: Olivander gli dava le distanze, quello che aveva passato a Villa Malfoy doveva averlo scosso parecchio ed evidentemente non si era ripreso del tutto. «Volevo sapere…» Olivander alzò una mano e fermò immediatamente le parole di Harry, girò attorno alla scrivania e si stagliò davanti alla sua vetrina.
Che cosa voleva fare? «Di solito a quest’ora non entra nessuno!Ma è sempre meglio proteggerci da orecchie indiscrete» disse il vecchio in un filo di voce e toccò la vetrina con una mano. All’istante il lieve brusio che proveniva da Diagon Alley scomparve. Harry non aveva mai conosciuto nessuno, oltre Silente, che sapesse fare incantesimi senza la bacchetta. Nel viso di Olivander apparve un piccolo sorriso. «Parla». «Ehm...» balbettò Harry preso alla sprovvista. «Mi trovo in una situazione davvero difficile. Hanno rapito di Ron». Il ragazzo sospirò e prese una boccata d’aria. «A villa conchiglia mi ha già detto che non c’è un modo per distruggerla, ma vorrei almeno neutralizzarla!». Il vecchio mago gli dava ancora le spalle, Harry lo scorgeva di profilo. «Conosco un libro ...». Finalmente parlò, si voltò e guardò Harry dritto negli occhi. «...Ho potuto esaminare soltanto una copia, che era sprovvista di parecchi capitoli. Si chiama Segreti dell’Arte più Oscura ma…».
«Conosco quel libro!» lo interruppe subito Harry. L’anno precedente Hermione lo aveva tenuto nella borsa di perline, e forse si trovava ancora lì.
«Lo conosci? Allora troverai lì le tue risposte. Io non so dirti altro» terminò evasivo Olivander. Adesso Harry riusciva a sentire il rumore che proveniva dai passanti nella stradina: il vecchio mago aveva sicuramente disattivato l’incanto fatto in precedenza. «Grazie!Mi scusi per averla disturbata. La prossima sarà una visita di piacere». Sorrisero entrambi. «Alla prossima allora». «Si».
Ho scritto questo piccolo testo perchè penso che qualcosa di semplice su Olivander si deve mettere.
Su con le critiche. (mi hanno detto che l'idea non piacerà xD)