Informazioni film Hp7/8

Courtyard Apocalypse! Scena da brividi!

Bellissima!
E cmq, per il dvd... ba, è davvero tardi <.<

In effetti! La parte I è uscita a Ottobre e il DVD lo abbiamo avuto a marzo? O era Aprile?

Non ricordo, tipo verso aprile, tipo il 10 o il 15 non ricordo xDD

Allora non è che la differenza sia tanta

Quota 1,008,460,000 milioni di dollari, divenendo l'ottavo film che ha incassato di più nella storia!

Chiamali pochi! O_O
dai che arriviamo al settimo posto *__________*

Madonna mia!

Salirà! C'è ancora tanta gente che lo vuole vedere o rivedere..

Calano, come previsto, gli incassi al botteghino italiano: le sale si sono svuotate, dopo il pienone (si fa per dire) delle ultime settimane, e gli italiani sono corsi al mare.

Rimane in testa alla classifica Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2, con altri 924mila euro e un totale di 20 milioni di euro complessivi: il secondo maggiore incasso della saga dopo quello del primo film. Il film è anche il secondo più visto dell'anno (dopo Che Bella Giornata), con più di due milioni e mezzo di presenze.

Cala del 50% Captain America: il Primo Vendicatore, e porta a casa altri 860mila euro: il film ha comunque la media più alta della top-ten (sopra i 1.500 euro per sala), e ha superato quota 4.15 milioni di euro: non arriverà ai 7.4 milioni complessivi di Thor, ma è possibile che ci si avvicini.

Rimane al terzo posto Cars 2, che questa settimana segna un risultato importante: il cartoon supera infatti la "soglia psicologica" dei 10 milioni di euro, mentre negli USA non arriverà ai 200 milioni (è il primo film Pixar dopo nove a non raggiungere la soglia).



Apre al quarto posto (uscendo in ritardissimo rispetto agli USA) Diario di Una Schiappa, il cui sequel Diario di una Schiappa 2 uscirà la settimana prossima. 120mila gli euro incassati dal film, uscito in poco meno di 100 copie, per un totale di 187mila in cinque giorni.

Al quinto posto troviamo Transformers 3, arrivato a 8.3 milioni in Italia, il resto della classifica presenta più o meno tutti i titoli delle scorse settimane, ma con risultati che vanno dai 100mila euro in giù.

Praticamente non pervenuto Vanishing on 7th Street che nei 13 cinema in cui è uscito ha raccolto poco più di diecimila euro.

Incassi totali: $1,008,460,000

E' normale che uscendo in estate ci sia un calo! Ma sono sicuro che ancora tanta gente non l'abbia visto!

In Cina esce domani e lì sono un miliardo e mezzo di persone, quindi...

Enrico ha scritto:

In Cina esce domani e lì sono un miliardo e mezzo di persone, quindi...

Stai... Stai scherzando????? O_______O
Ma... ma allora c'è possibilità di riuscire ad arrivare al sesto, o akl quinto posto!

Ma anche di più! Speriamo bene!

Intervista ad Alan Rickman

Al primo approccio con il ruolo, è stato detto che tu eri riluttante dall’accettare l’offerta fino a che non hai avuto una conversazione con J.K. Rowling, e lei ti ha detto qualcosa che ti ha fatto cambiare idea. Ci puoi dire che cosa fosse?
Non so se sono stato riluttante, è solo che devi fare piccoli passi verso questa a cosa a cui stai per prendere parte. Certamente dissi di voler parlare con lei prima di riuscire a capire come interpretarlo e parlammo al telefono. Certamente non mi disse in nessun modo quale sarebbe stata la fine della storia, quindi dovetti comparare i libri come chiunque altro per scoprirlo. No, mi ha dato una piccola informazione che ho sempre detto di non voler condividere con nessuno, e non l’ho mai fatto e mai lo farò. Non era un punto della trama, o cruciale in nessun modo tangibile, ma fu cruciale per me come informazione che mi fece lavorare verso quella strada piuttosto che questa, quella o quell’altra.

Col passare degli anni e dei film hai parlato con lei del percorso di Piton?
No, assolutamente. Insomma, l’ho vista col passare degli anni in strane occasioni, strani eventi, ed ha avuto al riguardo il più meraviglioso – di certo dal nostro punto di vista da attori – approccio, senza intervenire. Avrebbe potuto visitare il set, ma non l’ho mai vista. E credo che sia stata una scelta molto intelligente. Ovviamente esercitava un certo controllo sulla sceneggiatura, le venivano mandate le stesure finali e faceva i suoi commenti, ma non sono mai stato consapevole di alcuna presenza di controllo. L’ha lasciato andare.

Siccome i libri stavano ancora venendo pubblicati mentre stavate facendo i film e apprendevi nuove informazioni riguardo a dove sarebbe finito Piton man mano che ogni libro usciva, c’è stato qualcosa che ha reso più profonda la tua comprensione del personaggio o che ti ha sorpreso andando avanti?
Spero che non funzioni davvero così perché continui solo a pensare:”E adesso?” e “Ok, ora sta facendo questo”. Lui riceve un sentiero così solitario dall’inizio alla fine e tu sei consapevole che fino a che tutto funziona nella strada verso una conclusione, non sei mai abbastanza sicuro su quali sono i piani, perciò c’è un grande punto di domanda nella mia testa mentre lo leggo e lo interpreto, come c’è nella testa di chiunque altro, fino a che non viene risolto. Sai che la posta in gioco è molto alta per lui, qualsiasi sarà il risultato.

Com’è stato interpretare un personaggio ambiguo ed emotivamente complesso, durante questi anni? E’ stato soddisfacente? Scoraggiante? O entrambe le cose?
Be’, è sempre gratificante interpretare persone complicate perché testa la tua macchina di recitazione e ti piazza in un grande racconto, perché le grandi storie devono avere personaggi ambigui. Hanno bisogno di persone che il pubblico e i lettori non capiscano completamente. Quindi c’è una certa qualità ‘chi l’ha fatto’, o ‘chi l’ha pensato’, o ‘chi gli ha fatto cosa’. E ti aiuta a essere molto concentrato. Rispondo a quello che c’è nella pagina e quello che c’era nella pagina erano novità per me ogni volta che avevamo un nuovo copione.

Com’è stato lavorare con un cast giovane guidato da Dan, Rupert, Emma, che sono cresciuti man mano che crescevano i loro personaggi? Pensi di aver influenzato la loro crescita come attori e che loro abbiano mai influenzato te?
Non puoi aiutare senza essere influenzato da questo tipo di, be’, giovinezza e vulnerabilità e coraggio e grande lavoro.. Che hanno avuto tutti e tre nelle vanghe, penso, tutto il tempo fin dall’inizio. E’ sempre bello per me parlare delle mie sette settimane all’anno in ogni film. Loro lavorano moltissimo ogni giorno. Quindi, quando parli di un impegno di dieci anni, per loro sono stati davvero dieci anni. Il numero di giorni di riposo che hanno avuto sarebbero molto meno dei giorni in cui hanno lavorato. E imparare sul lavoro che cosa significa recitare in un film, e che cosa significa parlare a qualcun altro e suonare come se fosse sul serio, e ascoltare, e sapere che ascoltare e è importante tanto quanto parlare in un film. Credo che tutta l’impresa sia stata mostruosamente fortunata ad aver avuto quei tre. E guardarli crescere, che uno lo noti o no, è veramente con un certo orrore che adesso guardi i primi film e ti rendi conto di quanto piccoli fossero.

E la loro curiosità riguardo questo mondo nuovo di zecca che si è aperto a loro? E le spugne che sono diventate nell’imparare?
Sì, ma se stiamo parlando solo di Dan, Rupert e Emma, non hanno mai perso quello che erano come individui. Sono molto diversi l’uno dall’altro. Questo è sempre stato evidente e così è rimasto. E siccome sono sicuro che lo direbbero, conducono vite parecchio separate, ma hanno una forte consapevolezza di dove siano stati insieme che, in un certo senso, è un segreto che terranno per loro per sempre. Non è qualcosa su cui vorrei commentare. Penso sia qualcosa di molto privato.

Ed è qualcosa che solo loro tre possono capire?
Sì, perché hanno dovuto, sai, da una parte, impegnarsi in quel livello di duro lavoro e, non appena un film veniva rilasciato - e, quante volte è stato, otto volte? – l’improvviso assalto di pubblicità e flash con cui hanno dovuto fare i conti e capire come l’uno sia in ogni modo connesso all’altro, e in qualche modo crescere allo stesso tempo diventando grandi, giovani esseri umani. E’ straordinario.

Puoi parlare dei temi dei film, e di come risuonino nell’ultimo film?
L’ultimo film è incentrato sulla risolutezza e i nuovi inizi. E’ un trampolino di lancio verso il vero futuro di queste tre giovani persone e delle vite che condurranno. Quindi, sì, parole come redenzione e lealtà, e in che cosa credi e quali sono i tuoi valori, sono tutti come dei grandi neon sulle loro teste mentre spediscono i loro figli a Hogwarts.

Puoi parlare delle riprese ai Leavesden Studios? Pensa alle cose sorprendenti che vediamo in questi film, e gli stessi Leavesden Studios è stato uno dei luoghi meno affascinanti ma hanno avuto questa magia e questa famiglia all’interno che ha fatto accadere cose sorprendenti. Com’è stato lavorare lì?
Dipendeva dal tempo. Non aveva il miglior sistema di riscaldamento del mondo, ma sono stato più fortunato di altri con il mio costume, che era sempre molto caldo. Quindi, sul livello funzionale aveva le sue debolezze. Ma di certo era come una casa per noi. Credo che quello che sia successo, davvero, è stato che in dieci anni abbiamo visto la tecnologia arrivare e fuggire quindi all’inizio eravamo qualche volta ai Leavesden e qualche volta in set incredibilmente dettagliati nel lotto dietro, o eravamo in qualche location da qualche parte. E, mentre passava il tempo e CGI migliorava e migliorava, andavamo sempre meno e sempre meno in altre location fino alla fine in cui non ci andavamo più, perché tutto poteva essere fatto dalla magia in modo appropriato. Qualcuno agitava una bacchetta computerizzata, e Hogwarts e il suo mondo venivano creati attorno a noi.

Che cosa pensi del lascito di questi otto film, o del posto della saga nella storia del cinema? Ha avuto un grande impatto sul cinema britannico, sulla produzione cinematografica britannica, ma in generale quale pensi sarà il lascito?
Be’, spero in sostanza che il suo lascito sia far conservare alle persone la nozione di raccontare una storia, e di non provare a farlo con comitato; che è possibile fidarsi dell’immaginazione di un vero narratore e servirla il più onorabilmente possibile, che potresti finire in qualcosa che è divertente da una parte, fa molti soldi dall’altra, e che dà un enorme silenzioso e non poi così silenzioso piacere a bambini e adulti. E’ la conferma di qualcosa di cui abbiamo bisogno. E’ un bisogno umano farsi raccontare delle storie, enon credo si possa fare con comitato. Credo che debba essere l’immaginazione di una persona. Quindi, alla salute di J.K. Rowling e di tutti quelli che navigano in lei.

Non so come interpretarla
Bell'intervista, anche se mi pareva ditsaccata. Ho cpaito ben poco

Continuo a credere che Harry Potter continuerà a incassare parecchio

Oggi è uscito in cina, credo che possa arrivare a 1.5 o 1.7 miliardi

Enrico ha scritto:

Oggi è uscito in cina, credo che possa arrivare a 1.5 o 1.7 miliardi

Speriamo!

Oddio.. è uscito oggi in Cina??? Si che c'è il fuso orario.. ma così tanti giorni dalla premiere..

L'hanno rimandato perchè la dittatura non lo voleva.
Il dittatore voleva nel periodo di Luglio che tutti cittadini andassero a edere un kolossal comunista.

Oggi sono usciti Harry Potter e i Doni della morte - parte 2 e Transformers 3

o.o
trasformer? mmm... ba, hp è meglio u.u

Molto meglio. Transormers è solo un film pieno di effetti speciali senza una vera trama.

Sono tre film che queste macchine arrivano, distruggono e se ne vanno