GINNY, CHE FAI? (versione rivista e completa)

Questa versione del mio testo ersa davvero penosa, quindi l'ho riscritta e la nuova versione la trovate dopo i commenti. Stavolta è completa.

GINNY, CHE FAI?
Quella mattina non aveva lezione, ma si era svegliato presto, pensava che sarebbe stato romantico fare colazione con Ginny. Fuori era l’alba e dalla finestra guardò il cielo rosato che si rifletteva sul lago.
Scese in Sala Comune e trovò Hermione immersa nella lettura di un volume così grosso che sembrava schiacciarle le gambe dentro la poltrona.
Il fuoco era acceso; «Ginny è ancora a letto?» le chiese dopo averle toccato leggermente la spalla per non spaventarla.
«No, è uscita prestoquesta mattina» rispose la ragazza trattenendo a stento uno sbadiglio.
Harry rimase un po’ sorpreso ma sperando di trovarla in Sala Grande, uscì velocemente.
Scendendo le scale incontrò alcuni studenti che si stropicciavano gli occhi e sbadigliavano, mentre si recavano a fare colazione ma di Ginny neanche l’ombra; incrociò Luna che lo guardò con la sua solita aria stralunata. Indossava una specie di vestaglia con davanti un immenso sole arancione e nei capelli un fermaglio che dalla forma ricordava un carciofo.
Le chiese se avesse visto la sua ragazza; lei lo fisso negli occhi «Ginny… Ginny, lo sai che l’altra settimana mi ha prestato un paio di pantaloni ma non glieli ho ancora restituiti, se aspetti un attimo, vado a prenderli…»; «No, lascia perdere, li darai a lei!» rispose Harry allontanandosi velocemente.
Sempre più studenti si stavano dirigendo verso la Sala Grande, ormai doveva accantonare la sua idea romantica. Scendendo le scale sovrappensiero quasi si scontrò con Neville. Il ragazzo aveva l’aria stanca e teneva in mano alcuni volumi di Erbologia.
«Scusa Harry, sono stato tutta la notte in biblioteca per preparare il tema che ci ha assegnato Miss Sprite. Madama Pince non era contenta di lasciarmi lì, ma sa che può fidarsi» disse gonfiando il petto e tirandosi su in tutta la sua statura.
Harry, un po’ spazientito, chiese anche a lui se avesse visto Ginny.
«Certo, pochi minuti fa. L’ho vista nel corridoio del primo piano, vicino al bagno di Mirtilla Malcontenta. » rispose il ragazzo.
Harry vi si recò velocemente e si mise ad aspettare fuori dal bagno, non voleva disturbare se le ragazze avevano qualche gossip da raccontarsi.
Dopo che alcuni studenti, passandogli accanto, lo avevano guardato in modo strano, si rese conto che poteva sembrare un po’ scemo fermo lì fuori dal bagno delle ragazze, perciò si mise vicino ad un’armatura da dove poteva tenere d’occhio la porta.
Sentì sghignazzare dall’altro lato del corridoio; un arazzo si mosse e Harry aguzzò la vista; ne uscì Ginny con fare circospetto.
Harry stava per chiamarla quando si accorse che l’arazzo si muoveva ancora: Hyde emerse imprecando contro la stoffa in cui era rimasto impigliato. L’americano rise sguaiatamente e Ginny cercò di zittirlo inutilmente. Poi lo guardò e non riuscì a trattenere una risata.
Harry si nascose dietro l’armatura impietrito; la sua espressione passò dalla sorpresa alla disperazione quando vide Hyde prendere Ginny per la vita e lei voltarsi verso di lui con occhi sornioni.
Insieme si diressero verso il bagno delle ragazze e, dopo che lei ebbe controllato che non ci fosse nessuno, vi entrarono continuando a sghignazzare.
Harry non sapeva che fare: possibile che lei preferisse quel maleducato americano?
Rimase nascosto sperando di vederli uscire.
«Harry, che fai lì?» chiese Ron facendolo sobbalzare.
Per fortuna che il corridoio era male illuminato e così l’amico non ebbe modo di vedere la sua espressione.
Sopraggiunse un gruppo di studenti di Corvonero e Harry ne approfittò per allontanarsi lasciando Ron come un ebete vicino all’armatura.
Si avvicinò alla porta del bagno e sbirciò al suo interno; si trovò di fronte una scena incredibile: Ginny e Hyde abbarbicati che si baciavano con foga: gli prese un colpo; cominciò ad indietreggiare pensando solo a scappare il più lontano possibile.
Passò di fronte a Ron che lo guardò allibito e corse velocemente verso la Torre di Grifondoro; entrò seguendo un ragazzo del terzo anno che aveva appena detto la parola d’ordine.
Hermione lo vide sfrecciare in Sala Comune ma non fece in tempo a fermarlo; il ragazzo salì velocemente su per le scale e si abbattè contro la porta del dormitorio proprio mentre Dean stava sopraggiungendo dall'altro lato e gliela sbattè involontariamente in faccia.
«Cavolo Harry! Ma che ti succede?» chiese spaventato il ragazzo mentre si teneva il naso che cominciò a sanguinare copiosamente.
Harry si buttò sul letto e con un colpo di bacchetta chiuse il baldacchino.
«Che modi! Vado in infermeria! » mugugnò Dean uscendo dalla stanza.
Non riusciva a capire cosa fosse accaduto, è vero lui era stato in missione, ma quando tornava l’aveva sempre riempita di attenzioni.
Sentì la porta del dormitorio aprirsi e le voci di Ron e Hermione che bisbigliavano.«Harry, non vieni a lezione?» chiese titubante Ron.
Harry grugnì e si coprì la testa con la coperta poi sentì gli amici scendere le scale.
La mattinata passò lentamente mentre Harry si immaginava centinaia di modi diversi per farla pagare a quello stronzo di Hyde.
Verso l’ora di pranzo sentì dei passi sulle scale e dalla camminata capì che era proprio il suo rivale in amore.
Aspettò che entrasse, poi aprì di scatto la tenda intorno al letto e lo affrontò bacchetta alla mano.
«Cosa pensi di fare?» gli chiese a bruciapelo. Hyde lo guardò e scoppiò in una risata sguaiata.
«Ti riferisci alla bella rossa che pensavi fosse la tua ragazza?» gli chiese con tono beffardo.
«Stupeficium» urlò Harry, il raggio di luce rossa venne deviato da Hyde con un lieve movimento della bacchetta; «Non mi fai paura. Lei ha capito chi è il vero uomo tra noi!» continuò in tono canzonatorio.
«Sectumsempra» Harry era davvero imbestialito.
Hyde deviò anche questo incantesimo, poi puntò la bacchetta su Harry «Non hai ancora capito con chi hai a che fare, vero?» chiese seriamente.
Harry rimase spiazzato, era talmente arrabbiato che strinse la bacchetta fin quasi a spezzarla, poi la lasciò cadere a terra e si lanciò verso Hyde.L’americano non se lo aspettava e non fece a tempo a pararsi completamente; il pugno andò a segno.
Si massaggiò la mandibola con occhi furenti mentre Harry si teneva la mano dolorante.
«Vuoi la guerra?» chiese « E allora l’avrai!».

Angie veramente un testo spettacolare! Sono rimasta letteralmente attaccata allo schermo... scrivi benissimo! Dopo questi complimenti passiamo alle critiche!
Dal punto di vista grammaticale non ho trovato nessun errore ma l'ambiente è assente. Secondo me i personaggi non sono molto centrati, per esempio Ginny secondo me non avrebbe mai tradito Harry. Poi la reazione di Harry l'avrei immaginata diversa, tipo che entra direttamente e gli spacca il naso. Poi Ron non avrebbe chiesto a Harry perchè non scendeva?
A parte queste pignolerie lo trovo bellissimo, complimenti!! cheers

hei! ehm... COSA!!!!

e dopo questo....
bel testo, davvero, angie!!
sei molto brava a scrivere!! Very Happy

ma lo sapevo.. Wink

comunque sono rimasta shoccata! Shocked

E' un testo provocatorio..... tanto per divertirmi.
L'ho buttato giù così, senza tanti problemi.

ahahaha...Angie! cheers

Ma 'sta povera, povera Ginny...non capirò mai che male vi ha fatto!

Il testo è bello, ti sei persa qualche parola nella battitura, si vede che andavi di fretta!

E poi... Shocked

da una signora come te, non mi sarei MAI aspettata una determinata terminologia... stronzo?
Chi sei tu? Che ne hai fatto di Kinder Angie?

Beh, si vede che l'hai scritto per puro divertimento, nessuno potrebbe pensare di mettere in atto un tradimento dopo tutto quello che sta succedendo in bozza, quindi...COMPLIMENTI!

Numero di messaggi : 716 Età : 27 Punti : 5872 Data d'iscrizione : 29.03.10

Beh Lady mai dire mai...SOltanto una cosa:dimmi che continuera' ti prego... Crying or Very sad

Sempre più studenti si stavano verso la Sala Grande, ormai doveva accantonare la sua idea romantica. Scendendo le scale sovrappensiero quasi si scontrò con Neville. Il ragazzo aveva l’aria stanca e teneva in mano alcuni volumi di Erbologia.

si stavano verso la sala grande? sicura sia giusto? nn vorrei sbagliarmi, comunque! Wink

per il resto... fiuh!!!

MA CHE BELLO!
HARRY C*ULO!!!
lol!

belissimissimissimsiismissimo!!!
spero tu lo finisca...
la rossa e hyde... muahahahah ci starebbe bene!

Spoiler:

Numero di messaggi : 716 Età : 27 Punti : 5872 Data d'iscrizione : 29.03.10

Spoiler:

Minerva Mc Granitt ha scritto:

Spoiler:

assolutamente nnt...
sopratutto dopo quello che succede nel capitolo 17 -.-"

Grande Angie!!!!!!! la teoria di Ron, getta la bacchetta e tiragli un pugno funziona sempre! ahahhahah

Minerva Mc Granitt ha scritto:

Spoiler:

Concordo !!!!
Testo bello..bello vero...complimentii !!!!!! Very Happy

Ecco, dopo un pomeriggio di matematica e geometria analitica, questo pezzo mi ha decisamente sollevato il morale! Wink

Hyde è un figo! Very Happy

Numero di messaggi : 716 Età : 27 Punti : 5872 Data d'iscrizione : 29.03.10

Citazione :: Hyde è un figo!

Ma come fai a dirlo che non esiste nemmeno un disegno?solo tu puoi jo...Pero' se dici che Mou e' figo e che Hyde e' figo vuol dire che Hyde e' figo... Very Happy

Numero di messaggi : 1152 Punti : 6786 Data d'iscrizione : 03.03.09

Ne deduco che la prestazione di Harry non sia stata granché se la rossa è andata a cercare altro... Razz

A parte gli scherzi... credo che i protagonisti non siano tanto c'entrati, anche se non ho ancroa capito chi è quella con Hyde!

Mi dispiace dirlo, ma non mi è piaciuto

Non per come è scritto, abbastanza bene, ma per l'argomento che tratta. Quoto Rem che dire che non sono caratterizzati bene i personaggi soprattutto Ginny. Non capisco proprio cos'avete contro questa povera ragazza Evil or Very Mad

Bada bene, non sono contrario al fatto che Harry e Ginny si separino (anzi, ci starebbe bene perché non possono fare i bravi fidanzatini per sempre Twisted Evil

), però non vedo proprio il perché del tradimento con Hyde.

Spoiler:

se ho tempo di scrivere la conclusione capirete tutto GINNY, CHE FAI? (versione rivista e completa) Icon_twisted

uhm...sento puzza di pozione polisucco! Laughing

Numero di messaggi : 1152 Punti : 6786 Data d'iscrizione : 03.03.09

Era Hermione nei panni di Ginny? "Quella ragazza sta diventando dipendente dalla polisucco" [cit. Jo] Razz

è la prima volta che qualcuno cita....ME!!!!! ahahha Razz

che emozione Embarassed

Numero di messaggi : 462 Punti : 5839 Data d'iscrizione : 08.09.09

Angie

Hai realizzato il mio sogno...Ginny che si dimostra per quello che è, che svela la sua vera essenza...una..ehm Razz

Questo testo l'ho mangiato con gli occhi Very Happy

Io lo vedrei bene nel libro...molto bene Wink

Numero di messaggi : 1152 Punti : 6786 Data d'iscrizione : 03.03.09

Jo Potter ha scritto:: è la prima volta che qualcuno cita....ME!!!!! ahahha

che emozione

Chiedo venia Razz

L'ho assimilata senza ricordarmi l'origine!! Editato sopra Wink

Numero di messaggi : 7 Punti : 5114 Data d'iscrizione : 06.05.10

ciao!!!sono priscilla e sono una nuova iscritta anche se è da un bel pò che leggo i testi..il tuo mi piae com'è scritto,ma non penso che ginny tradirebbe mai harry...è stata innamorata per anni in "segreto" e ora che finalmente stanno insieme lo tradisce per hyde(o come si scrive)??mi sembra un pò difficile sinceramente..

Uao, complimenti Angie, mi è piaciuto mlts il tuo testo!
Certo, il tema di cui tratta è veramente inverosimile, però per il resto complimenti! sei veramente un mito a scrivere! Very Happy

GINNY, CHE FAI?

Harry era seduto al tavolo della Sala Grande; si era servito una piccola porzione di uova con il bacon, ma non le aveva ancora toccate.
Era molto presto; pochissimi altri studenti stavano facendo colazione tra sbadigli e occhi stropicciati; nel silenzio di quel sabato mattina fissava la parete di fronte a lui: si stava chiedendo dove fosse Ginny.
Dopo essersi alzato era sceso in Sala Comune; Hermione era seduta su una delle poltrone di fronte al caminetto e stava leggendo un grosso tomo.
«Hermione…» le aveva bisbigliato per non farla spaventare «Ginny è ancora a letto?».
«No, l'ho vista uscire presto» la ragazza aveva sollevato lo sguardo dal libro e lo aveva fissato «ha detto qualcosa riguardo ad un impegno.»
Harry aveva guardato fuori dalla finestra; il sole stava sorgendo e il cielo rosato si rifletteva sulle acque calme del lago.
Si chiese dove fosse andata, era convinto che l'avrebbe trovata a fare colazione, ma nella Sala non c’era.
Quale altro segreto gli stava nascondendo?
Dopo che il professor Uglick se n’era andato nominando Cinereus aveva ripensato spesso alla visione che aveva avuto quel mattino di quasi due mesi prima.
Il vecchio chino su un libro pieno di strani caratteri; seduto ad un tavolo in quella stanza fiocamente illuminata…
Con Ron, Hermione e Ginny ne avevano parlato molte volte la sera davanti al fuoco.
Molti discorsi, tante teorie, ma risultati zero, nonostante Hermione avesse letto praticamente quasi tutti i libri della biblioteca.
Era rimasto solo il famoso libro che aveva preso dall’ex-ufficio di Silente, ma non era facile leggerlo: c’erano interi brani scritti con un tipo di rune che lei non aveva mai visto ed anche altre parti che sembravano sottoposte a incantesimi: chiunque si fosse cimentato poteva leggerle anche migliaia di volte, il significato gli sarebbe sfuggito sempre, oppure le parole gli si sarebbero intrecciate sotto gli occhi.
«Se non riesco a tradurre questo libro diventerò pazza» ripeteva ogni giorno; in effetti passava ogni momento libero con il naso tra quelle pagine a cercare la chiave di lettura di ogni singolo brano, e doveva ammettere che qualche piccolo risultato l’aveva ottenuto.
«Harry!» la voce di Neville lo fece riscuotere dai suoi pensieri «Ero in biblioteca, ho trovato il nome di quella pianta alla quale Hermione sembrava così interessata l'altra sera quando eravate seduti di fronte al fuoco…» si fermò e si guardò intorno con fare circospetto «è rarissima e si trova solo in una zona paludosa dell’Europa dell’est. Sembra che abbia poteri enormi.»
«Hermione è in Sala comune.» La notizia avrebbe dovuto avere più rilevanza per lui, a in quel momento i suoi pensieri erano rivolti ad altro «Hai visto Ginny in biblioteca?» chiese sperando che l’impegno della sua ragazza fosse legato alle ricerche che stavano facendo.
«No, Harry, non c’era» rispose il ragazzo agguantando un paio di Muffin e addentandone uno; poi raccolse i libri che aveva appoggiato sulla panca «salgo da Hermione, magari lei apprezzerà l’informazione che ho trovato.»
Harry annuì pensieroso; si chiese di nuovo dove potesse essere Ginny, allontanò il piatto provando un improvviso attacco di nausea e uscì dalla Sala Grande.
Cominciò a salire le scale sovrappensiero mentre il castello si animava. Sbattè contro molti studenti che scendevano correndo; arrivato al primo piano si allontanò dalle scale e si fermò a guardare un quadro dove gli occupanti stavano litigando animatamente.
«Il cavallo è mio!» esclamò Ser Cadogan con la spada sguainata «Fellone! Restituiscimi ciò che è mio!»
«Mio caro cavaliere, il cavallo che lei dice essere suo ha mangiato l’erba del mio quadro e quindi ora è mio prigioniero» rispose il legittimo occupante.
Si sentì battere sulla spalla, era Luna; «Buongiorno Harry » disse guardandosi distrattamente intorno.
Indossava una specie di vestaglia con davanti un immenso sole arancione e nei capelli un fermaglio che dalla forma ricordava un carciofo.
«Hai per caso visto Ginny?» le chiese lui mentre continuava a fissare il quadro senza in realtà vederlo.
«L’ho vista poco fa nel corridoio vicino al bagno di Mirtilla» rispose lei «Ciao!» si allontanò facendogli un piccolo cenno con la mano.
Mentre percorreva il corridoio sentì sghignazzare; si guardò intorno pensando che ci fosse Pix pronto a fare uno di suoi soliti scherzi. Si nascose perciò dietro un’armatura; un arazzo si mosse e Harry rimase in attesa.
Ne uscì Ginny con fare circospetto; Harry stava per chiamarla quando l’arazzo si mosse nuovamente:
Hyde ne uscì imprecando ad alta voce contro la stoffa nella quale era rimasto impigliato.
«Shhhhhhh!» la ragazza si appoggiò l’indice di fronte alle labbra, ma poi scoppiò a ridere.
Che ci faceva Ginny con Hyde?
Harry rimase perplesso, poi vide Hyde che la prendeva per la vita e insieme gli passarono di fronte; lei lo guardava con occhi sornioni.
Si sentì mancare; non era possibile, pochi giorni prima era con lei sulla torre, gli aveva detto parole che non avrebbe mai dimenticato… ed ora, ora era con Hyde!
Si infilò nel passaggio da cui erano usciti; non voleva incontrare nessuno!
Arrivato di fronte al quadro della Signora Grassa seguì un ragazzo del terzo anno che stava entrando e si trovò di fronte Ron e Hermione che stavano uscendo mano nella mano per fare colazione insieme.
«Harry!» esclamò l’amico guardandolo preoccupato «Che ti è successo?»
Hermione lasciò la mano di Ron e gli si fece vicino.
Lui li evitò entrambi; vide Ron stringersi nelle spalle poi corse su per le scale del dormitorio; si abbattè contro la porta proprio mentre dall’altro lato si trovava Dean che venne travolto dalla sua foga.
«Cavolo Harry! Stai attento!» esclamò arrabbiato il ragazzo tenendosi il naso che sanguinava copiosamente.
Harry lo ignorò e si buttò sul letto chiudendo le tende del baldacchino con un colpo di bacchetta.
«Che modi!» continuò Dean uscendo.
Harry continuava a rivivere i momenti stupendi vissuti sulla Torre di Astronomia come fossero pugnalate nel suo cuore. Non si capacitava di cosa potesse essere successo.
Sentì dei passi che salivano le scale; la porta si aprì e dalla camminata pesante capì che era proprio l’americano.
Aprì di scatto la tenda e lo affrontò bacchetta alla mano.
«Cosa pensi di fare?» gli chiese a bruciapelo; Hyde lo guardò e scoppiò in una risata sguaiata.
«Ti riferisci alla bella rossa che pensavi fosse la tua ragazza?» gli chiese con tono beffardo.
«Stupeficium» urlò Harry, il raggio di luce rossa venne deviato da Hyde con un lieve movimento della bacchetta; «Non mi fai paura. Lei ha capito chi è il vero uomo tra noi!» continuò in tono canzonatorio.
«Sectumsempra» Harry era davvero imbestialito.
Hyde deviò anche questo incantesimo, poi puntò la bacchetta su Harry «Non hai ancora capito con chi hai a che fare, vero?» chiese seriamente.
Harry rimase spiazzato, era talmente arrabbiato che strinse la bacchetta fin quasi a spezzarla, poi la lasciò cadere a terra e si lanciò verso Hyde.
L’americano non se lo aspettava e non fece a tempo a pararsi completamente; il pugno andò a segno.
Si massaggiò la mandibola con occhi furenti mentre Harry si teneva la mano dolorante.
«Vuoi la guerra?» chiese « E allora l’avrai!».

Hyde colpì alla bocca dello stomaco Harry che finì sul suo letto trascinando nella caduta la tenda del baldacchino che ondeggiò paurosamente.
Gli rispose con un calcio che lo colpì al mento e mandò l’americano a sbattere contro il muro dietro di sè.
Harry non era mai stato così arrabbiato, era una furia, mentre si rialzava Hyde lo agguantò per il collo.
«Non ti è ancora bastato?!» chiese canzonandolo «Il Prescelto in balia di un americano...!».
Proprio in quel momento la porta del dormitorio si aprì e Neville rimase fermo sulla soglia.
Dean, che lo seguiva a ruota, lo travolse e agguantata la bacchetta si rivolse a Hyde.
«Lascialo andare subito!!». urlò facendo spostare Neville che sembrava pietrificato.
«Paura, eh? Il vostro caro Prescelto...!» riprese Hyde «Mi ha aggredito solo perchè la sua ragazza preferisce me...».
«Non importa cosa è accaduto!» intervenne Neville «lascialo andare e cerchiamo di risolvere la questione in modo amichevole!».
Harry nel frattempo sentiva la pressione del braccio di Hyde farsi sempre più forte intorno al suo collo.
Non riusciva quasi più a respirare, ma continuava a dimenarsi come un ossesso. Non voleva dargliela vinta. Ginny era sua e solo sua.
Guardava gli amici cercando di far capire loro di andarsene. Voleva risolvere la questione da solo, anche se una piccola parte di lui sapeva benissimo che non ce l'avrebbe mai fatta.
Poteva batterlo a cavallo di una scopa, ma a mani nude non avrebbe battuto neanche il piccoloTeddy.
Hyde diminuì la stretta e Harry cominciò a respirare ansando.
Poi, dato che Dean lo teneva sempre sotto tiro, Hyde mollò ancora di più.
«Dean, vattene! E anche tu Neville!» disse con un filo di voce «Questa faccenda la devo risolvere da solo!»
«No! Tu da solo non risolvi un bel niente!» intervenne una voce femminile dalla soglia della porta « Possibile che voi ragazzi non riusciate mai a chiarire le cose parlando come persone civili!» Hermione li guardava furente.
Si voltò verso l'americano che perdeva sangue dalla testa; «Hyde! Forse è meglio se vai in infermeria.»
Hyde lasciò andare completamente Harry che si rivoltò verso di lui e gli assestò un calcio nello stinco.
L'americano stava per riagguantarlo quando Dean e Ron, che nel frattempo era entrato nel dormitorio, lo fermarono, mentre Neville teneva Harry.
I due si guardarono in cagnesco per qualche secondo. Poi Hyde venne scortato con prepotenza giù per le scale, mentre Harry si sedette sul letto tenendosi la testa tra le mani.
«Harry, che hai?» chiese Hermione preoccupatissima avvicinandosi velocemente.
Harry cominciò a stringere i pugni e a imprecare; poi si alzò.
«Gliela farò pagare» disse raccogliendo la bacchetta e uscendo dal dormitorio.
Appena si affacciò sulle scale vide che nella Sala Comune tutti i presenti lo stavano fissando. Distolse lo sguardo e scese le scale guardando fisso di fronte a se.
«Dove stai andando?» gli chiese Hermione seguendolo.
«Ho bisogno di aria fresca» rispose seccamente.
Un improvviso silenzio lo accompagnò mentre attraversava la Sala Comune.
Uscì dal ritratto seguito a ruota dall’amica. Il corridoio era deserto, i raggi del pallido sole entravano dalle finestre e illuminavano il suo passaggio, ma lui non ci fece minimamente caso; si diresse furente verso il passaggio nascosto dietro la statua della strega nera e appena entrato si sedette per terra nascondendo il volto tra le mani strette a pugno.
Hermione gli si avvicinò silenziosamente, poi si sedette accanto a lui e gli appoggiò un braccio sulle spalle.
Lui si voltò verso di lei e affondò il viso nell’incavo della spalla, Lei gli accarezzò leggermente i capelli, poi rimasero così, in silenzio, per quello che sembrò un tempo infinito.
Appena Harry si fu calmato un po’ rialzò la testa e si mise a guardare un punto indefinito di fronte a sé.
«Ginny… » cominciò con voce flebile e sofferente «l’ho vista… con Hyde».
«Me l’hanno detto, non posso crederci!» rispose titubante Hermione.
«Tu l’hai vista?»; la ragazza scosse la testa.
«In effetti, questa mattina è stata misteriosa» disse la ragazza «e non l’ho incontrata né in Sala Grande né in giro per il castello.»
Harry la guardò interrogativo.
In effetti la Ginny che conosceva lui non l’avrebbe mai fatto… o almeno così lui credeva.
Ma era davvero come lui l’aveva sempre creduta?
Si era illuso?
Uscirono dal passaggio e si diressero verso la torre; davanti alla Signora Grassa trovarono un gruppo di ragazze del quinto anno che facevano capannello ed impedivano l’accesso.
«Aaahhhhh, ragazze... è stato davvero stupendo!» stava raccontando con aria sognante una biondina con i capelli legati dietro con un grande fiocco rosso che Harry riconobbe come la ex ragazza di Seamus.
«E' bellissimo...! » replicò una mora con i capelli ricci e lunghissimi «Come ti invidio!».
«Shirley ha avuto davvero una grande idea!» riprese la biondina «Lo sapevo che facendo così lo avrei finalmente baciato!».
«PERMESSO!» urlò in tono fermo Hermione «SILENZIO! Ragazze, non potete fare tutta questa confusione! Per favore, se dovete parlare andate in Sala Grande, e non urlate!».
Le ragazze si voltarono verso di lei pronte a replicare, poi videro Harry e sbiancarono; si allontanarono velocemente abbassando lo sguardo con aria colpevole.
Hermione le fissò perplessa.
«Che succede?» chiese Harry preoccupato.
«Le hai sentite?» mormorò Hermione perplessa.
«Hermione... non mi interessano i pettegolezzi delle ragazzine.» iniziò Harry alzando lo sguardo spazientito.
«Devo seguirle... » gli strappò il mantello di mano.
Mentre l'amica spariva sotto di esso, Harry rimase come inebetito: non riusciva a capire di cosa stesse parlando.
Ancora perplesso attraversò il ritratto e si ritrovò in Sala Comune: c’erano parecchi ragazzi intenti a studiare, mentre un gruppetto, vicino alla finestra, commentava ad alta voce un articolo della “Gazzetta del Profeta”; Ron era impegnato a scrivere e alcune gocce di sudore gli imperlavano la fronte; il fuoco scoppiettava nel caminetto.
Si avvicinò all’amico e si sedette di fianco a lui; «E' tornata Ginny?» gli chiese guardando le fiamme.
Ron guardò verso di lui scuotendo la testa e aspettò speranzoso che dicesse altro, poi, rassegnato, abbassò la testa e si rimise a scrivere.
Harry faceva dondolare ossessivamente il piede, non riusciva a togliersi dalla mente lo sguardo che Ginny aveva rivolto a Hyde.
«Fermo!» Ron gli appoggiò una mano sulla gamba «Mi fai innervosire!»
«Ecco Hermione!» disse dando una gomitata a Harry; il ragazzo si voltò di scatto e lei gli fece segno di seguirla.
Si precipitò dietro l'amica; «Penso di aver capito tutto» gli disse e, dopo avergli fatto cenno di fare silenzio, fece scivolare il mantello sopra entrambi e lo prese per mano.
Harry aveva il cuore in tumulto e migliaia di domande da farle, ma se aveva detto di tacere ci doveva essere un motivo.
Camminarono facendo attenzione a non farsi scoprire, la cosa più difficile fu evitare tutti gli studenti che ciondolavano per il corridoio in gruppo o da soli.
Scesero fino ai sotterranei, Hermione si fermò di colpo; rumori ripetitivi echeggiarono nel corridoio, sembrava che qualcuno battesse sul muro.
Una risata seguita da un urlo basso e profondo, il rumore cessò.
Una porta sbattè e li fece sussultare, un rumore di passi che si allontanavano di corsa; poi il silenzio.
Hermione mise via il mantello ed estrasse la bacchetta.
«Lumos»; il corridoio si illuminò leggermente, provarono ad aprire ognuna delle porte che trovarono lungo il cammino.
Harry ripensò al giorno dell'esame di Ginny, quando aveva seguito lei e la preside; e poi l'incantesimo della tortura di Uglick...
Ogni volta che ripensava alla sua ragazza fitte di dolore lo assalivano... perchè non riusciva a smettere di pensare a lei?
Il silenzio era opprimente, l'odore di umido riempiva le narici, si guardavano continuamente dietro le spalle, ogni ombra veniva ingigantita.
Un mugolio soffocato: non era molto lontano; poi di nuovo silenzio. Non avevano il coraggio di parlare.
Lo sentirono di nuovo... trovarono la porta da cui proveniva, era chiusa. Harry provò ad abbassare la maniglia, «Cavolo! Ma che cos'è?» chiese ritraendo subito la mano.
La maniglia sembrava aver preso vita, si illuminò di azzurro; Hermione la osservò attentamente, poi avvicinò la bacchetta «>Alohomora» disse senza troppa convinzione.
La maniglia tornò del suo colore originario e la ragazza ebbe un moto di stizza; intanto il mugolio all'interno era ricominciato accompagnato da nuovi colpi contro la parete.
Hermione toccò nuovamente la maniglia che si illuminò; cominciò a mormorare quella che sembrava una litania; stavolta la maniglia diventò rossa e la serratura scattò. Di nuovo silenzio.
Aprirono la porta con cautela, pronti ad intervenire se qualcuno avesse lanciato loro un'incantesimo; l'interno della stanza era buio; «Lumos» mormorò Harry puntando la bacchetta di fronte a se.
La debole luce illuminò un piccolo armadio con le ante chiuse, alcune sedie lungo la parete, una vecchia scrivania e, dietro di essa, un ammasso di coperte.
Si avvicinarono e le spostarono; qualcosa si mosse sotto di esse, si fermarono puntando le bacchette.
Una ciocca di capelli rossi spuntò fuori; Harry guardò Hermione stupito, lei annuì e sollevò la coperta.
«GINNY!» esclamò il ragazzo incredulo tirandola su e togliendole la benda che aveva sulla bocca.
La ragazza ebbe un mancamento e lui fu pronto a sostenerla; «Ma che ti hanno fatto?» le chiese abbracciandola forte.
«Harry! Lasciala respirare!» lo rimproverò Hermione; «Ho sete...» mormorò Ginny.
«Usciamo di qui! Veloci!» esclamò la ragazza ed aiutò Harry a sostenere l'amica. Uscirono nel corridoio.
«Non dobbiamo farci vedere... sta arrivando qualcuno!» continuò la ragazza.
Il rumore dei passi si avvicinava sempre di più, qualcuno ridacchiava.
«Kreacher!» esclamò Harry; l'elfo apparve immediatamente «Cosa comanda il padrone?»
«Portaci subito nelle cucine. Presto!» l'elfo li prese per mano e si smaterializzarono.
Arrivati in cucina Harry aiutò Ginny a sedersi su uno sgabello e Kreacher le portò subito un bicchiere d'acqua fresca.
«Grazie.» disse Ginny rivolta all'elfo «Come avete fatto a trovarmi?» chiese poi.
«Si, giusto!» intervenne Harry guardando Hermione «Come hai capito che si trovava lì?»
«Quelle ragazze che abbiamo incontrato...Avevano avuto una strana reazione quando ti avevano visto. Le ho seguite nascosta sotto il mantello; stavano continuando a congratularsi per la loro grande idea. Soprattutto la biondina, Finchè una ha parlato di polisucco...» Hermione riprese fiato «La mora ha detto qualcosa riguardo ad un capello che dovevano andare a prendere nel sotterraneo. Non sapevo di chi si trattasse, ma sicuramente qualcuno era in pericolo. E ora, Ginny, spiegaci tu cos'è successo.»
La ragazza dai capelli rossi chiuse un attimo gli occhi; un po' di colore era tornato sulle guance fino a quel momento esangui.
«Da quando ho cominciato a frequentare i vostri corsi avevo notato che Hyde, al termine delle lezioni con Willis, faceva sempre in modo da uscire per ultimo. Un giorno avevo scordato una pergamena sul tavolo e stavo tornando indietro quando ho visto che stavano parlando animatamente; appena mi hanno visto si sono zittiti un po' troppo improvvisamente. Hyde è sempre stato un po' misterioso...» la ragazza guardò Harry che annuì mentre lei continuava « ricordi che mi avevi detto che per un certo periodo si alzava sempre presto al mattino e usciva dal dormitorio con fare sospetto?»
«Bene, ho deciso di scoprire cosa combinava; ma non volevo coinvolgervi, non doveva sospettare niente!» riprese dopo aver bevuto un altro sorso d'acqua.
Kreacher arrivò con un piatto di biscotti appena sfornati e li offrì ai ragazzi. Ginny ne prese uno e lo mangiò con gusto.
«Scusate, non ho mangiato niente da ieri sera!» rise «Praticamente ho cominciato a girare intorno a Hyde. Ron una volta aveva raccontato che aveva fatto un'apprezzamento su di me di fronte a Harry; allora ho deciso di approfittarne e gli ho fatto credere che potessi essere interessata a lui. Abbiamo cominciato a incontrarci quando non avevamo lezione...»
«E io che pensavo andassi a studiare in biblioteca!» esclamò Harry un po' contrariato.
«Scusami, ma se te lo avessi detto non me lo avresti permesso...» riprese lei arrossendo «Comunque mi ha raccontato alcune cose molto interessanti sul rapporto che lo lega a Willis. Praticamente è un Auror e Willis è il suo mentore.»
Harry e Hermione la guardarono perplessi «Un Auror?» chiese Harry «Ma lui che ha fatto di così importante per diventarlo prima di aver finito la scuola?»
«Era proprio quello che speravo di scoprire oggi, ma purtroppo Nancy, la biondina di Corvonero del quinto anno mi ha teso una trappola.»
Prese un altro biscotto e dopo averlo finito si leccò le labbra. Harry era impaziente di sapere tutto, ma capiva che era davvero provata da quello che le era accaduto e non voleva metterle fretta. Anche Hermione gli aveva scoccato un'occhiataccia.
«Non so come ha fatto a sapere che avevamo appuntamento stamani presto davanti al quadro del frate ubriaco. Io sono arrivata presto e c'era lei; come mi ha visto mi ha lanciato un Petrificus ed insieme ad alcune amiche mi hanno portato nella stanza del sotterraneo; poi mi hanno strappato alcuni capelli e la biondina ha preso il mio posto.»
Harry l'abbracciò e la baciò dolcemente. Ecco tutto spiegato! Come aveva potuto dubitare di lei? Era stato proprio uno stupido.
«Forse è meglio se chiediamo a Kreacher di portarvi direttamente nel dormitorio.» disse Harry all'amica; Hermione annuì mentre Ginny agguantò il piatto di biscotti.
Lui uscì, invece, dalla porta della cucina e si avviò verso la Sala Grande. Non gli era piaciuto che di nuovo Ginny avesse fatto qualcosa a sua insaputa, ma aveva decisamente ragione lei: se lo avesse saputo non avrebbe mai acconsentito. Solo il pensiero di loro due... ora che li aveva anche visti insieme... anche se lei non era lei...
Peccato per questa intromissione; ora Ginny avrebbe dovuto spiegare troppe cose all'americano. Ma forse non tutto era perduto. Qual era il segreto di Hyde?
E poi, perchè aveva dubitato di lei? Ormai lo doveva sapere che Ginny era solo sua.
Quella sera era seduto su una poltrona di fronte al caminetto con in braccio Ginny e la stava coccolando; le aveva raccontato quello che aveva provato quella mattina vedendo "lei" con Hyde: non voleva mai più provare così tanta rabbia e tristezza.
«Scusate se vi disturbiamo...» Hermione e Ron si affacciarono titubanti da dietro lo schienale; Ginny li guardò sorridente «Ora che sono qui con Harry, niente mi può disturbare...»
«E' una cosa importante.» cominciò Hermione «Con tutto quello che è accaduto oggi mi era passato di mente. Neville questa mattina mi ha detto di aver scoperto dove si trova quella pianta di cui si parla nel libro proibito...» Harry si ricordò le parole dell'amico quella mattina a colazione quindi fece segno a Hermione di continuare «Si tratta di una pianta, che usata in certi momenti, come quando risplende Minami, ha enormi poteri e probabilmente chi la vuole usare sa dove trovarla. Neville ha scoperto dove cresce.»
«Bravi!» esclamò Harry «Dopo ringrazierò Neville, ma ora pensiamo se questa informazione potrà esserci utile per le nostre ricerche...»
Ginny sbadiglio, «Scusate, io non riesco proprio a tenere gli occhi aperti, è stata una giornata particolare per me!» e dopo aver dato un bacio a Harry salì le scale verso il dormitorio.
«Dobbiamo pensare anche a Hyde» aggiunse Ron «Hermione mi ha raccontato tutto.»
«Una cosa per volta» esclamò Harry; Hermione riassunse brevemente quello che sapeva della pianta e dei suoi utilizzi, «Però non sono ancora riuscita a tradurre una parte che forse ci aiuterà a capire meglio come può essere usata in certe occasioni» aggiunse contrariata.
«E' stata una giornata dura. Andiamo a riposare.» Ron sbadigliò sonoramente.
Harry si alzò; a Hyde avrebbero pensato l'indomani, l'importante ora era che Ginny stesse bene.

di testo!

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» Ricordi Oscuri (modificato versione 1)
» Il mio primo testo
» Versione aggiornata HP8
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