Ho girato un po', e mi sembra che non ce ne siano(lezioni con Lumacorno, intendo) Se ce ne sono, vabè, ormai l'ho scritto, tanto vale che lo posto.
Non è granchè, è solo un primo tentativo, non ancora completato.
A breve terminerò la seconda parte, ma per il momento posto la prima perchè devo riordinare le idee, e qualche commento è utile.
A lezione dal “Vecchio Luma”
Il cielo era terso, il sole splendente in cielo; Harry pensò che la giornata sarebbe stata perfetta per una passeggiata al lago, per stare un po’ con Ginny, ma per il momento l’orario non glielo consentiva. Scesero la scalinata per recarsi nell’aula di Pozioni, dispiaciuti di allontanarsi progressivamente dall’accogliente luminosità che penetrava dalle finestre.
Fuori dalla segreta incrociarono Ernie Macmillan, simpatico ma come al solito dai modi pomposi, altri due o tre Tassorosso, quattro Corvonero e Serpeverde e un tanto alto quanto sconosciuto Americano.
Entrando, Harry intravide il faccione di Lumacorno, con la pelata luccicante e i baffoni argentei da tricheco, che spariva nell’armadio per prendere qualche ingrediente, e fu attraversato da una fitta di agitazione.
In fondo, pensò, qualche ingrediente fuori posto te lo aspetti, dopo due anni senza il minimo di esercizio, e Lumacorno non aveva commentato i suoi fiaschi nelle lezioni precedenti, ma se non escogitava presto qualcosa sarebbe stato evidente che il suo rendimento era nettamente calato rispetto al passato, in modo inspiegabile. Ma stavolta non ci sarebbe stato il Principe ad aiutarlo, avrebbe dovuto contare solo sulle sue forze.
A questo pensiero, uno sciame di ricordi lo avvolse, e molte immagini gli affollarono la mente.
Lui che prendeva dall’armadio un vecchio libro di pozioni, tutto irritato per le scritte del proprietario; il ricordo della Felix, vinta proprio grazie a quelle scritte, gli appunti del fantomatico “Principe Mezzosangue”; Hermione, inasprita dai suoi successi, che faticosamente frugava la biblioteca alla ricerca dell’identità del Principe; di seguito l’immagine di un Bezoar ficcato bruscamente nella gola di Ron, e di Draco Malfoy che cadeva sanguinante a terra prima di essere curato da Piton...
Piton, proprio lui, il Principe Mezzosangue in persona, l’uomo a cui Harry aveva addossato sempre ogni colpa, che per Harry era la personificazione di un reciproco odio, ma al contempo un uomo a cui Harry doveva tantissimo, a cui doveva la vittoria contro il suo nemico di sempre, grazie all’amore per sua madre.
Mentre era perso nei suoi pensieri, come ormai gli capitava non di rado, sentì un altra fitta ben diversa allo stomaco, e si accorse che Ginny gli aveva mollato una gomitata.
Si riscosse e notò subito che l’aula era piena, e anche gli altri Americani erano arrivati. Harry vide Hyde, col suo sorrisetto ironico stampato in volto, ma con uno sguardo stranamente attento: Lumacorno stava per iniziare la lezione.
«Ehi, Harry, ma che hai? Sogni a occhi aperti ora?» domandò Ginny.
«Non è che George ti ha venduto uno quei Sonnisvegli Brevettati, vero? Anche se direi di no, la bava alla bocca non ce l’avevi» scherzò Ron, provocando le risate delle due ragazze.
«Ora che me lo fai notare potremmo prenderne un paio per te. Sai, riflettendoci credo che con sguardo fisso e bava alla bocca sembreresti comunque più attento» lo pungolò Harry.
Hermione a stento trattenne una seconda risata, ben sapendo come l'avrebbe presa Ron, che stava già per ribattere, quando Lumacorno parlò: «Ci siete tutti?» e senza aspettare risposta proseguì, dando una rapida scorsa all’aula «Bene, ora che vi siete messi comodi, vi presento l’argomento della lezione. Ma prima vi devo mostrare questa» con un gesto teatrale estrasse da una tasca del mantello una bottiglietta contenente un denso liquido color verde acqua.
Harry non ricordava di averla mai vista, ma non si meravigliò affatto quando la mano allenata di Hermione scattò con forza in aria. Rimase di sasso al contrario alla vista del pugno di Ron che la segui a ruota.
Lumacorno, dopo una pausa, indicò Ron con interesse.
«Sì, Wealby?
«Beh, quella è Soluzione Curante. È in grado di rimuovere una ferita superficiale con una sola goccia, e ne basta poca per cicatrizzare quelle più profonde, o addirittura guarirle, in alcuni casi. Inoltre elimina il dolore da dove è distribuita.» spiegò Ron, che sembrava stupito da se stesso.
«Se bevuta, può funzionare per vari disturbi, e comunque crea un immediato senso di sollievo» puntualizzò Hermione con la sua abituale precisione.
«Magnifico, ottima descrizione. 10 punti a Grifondoro» esclamò Lumacorno. E proseguì:
«Una pozione complicata, certo, ma converrete sul fatto che mostra caratteristiche particolarmente utili. Ad ogni modo, avete due ore, e al termine della prova, se avrete fatto un buon lavoro, potrete prendere una fiaschetta della pozione, nel caso ne abbiate bisogno. Trovate le istruzioni a pagina 234 del vostro libro di testo. Buon lavoro».
Hermione scattò in avanti, e prima che gli altri fossero arrivati all’armadio, era già al tavolo con gli ingredienti, sfogliando le pagine in cerca della pozione. Harry la raggiunse subito e chiese notizie.
«Davvero difficile, ci sono un mucchio di istruzioni da seguire. Ma Harry, sono sicuro che se stai tranquillo e non ti distrai, puoi farcela. Hai ammesso tu stesso che quando puoi lavorare senza pressioni riesci a fare qualcosa di buono» lo incoraggiò l’amica, con un sorriso.
Harry rispose, ma fu un sorriso tirato.
«Qualcosa di buono, non eccezionale sicuramente. Ma ci proverò, questo è certo»
A migliorare la sua concentrazione non contribuì certo Lumacorno, che passandogli accanto gli strizzò l'occhio.
«Harry, ragazzo mio! Ora che hai ripreso un po' la mano sono ansioso di ammirare il tuo lavoro!» bisbigliò poi, col solo risultato di metterlo ancor più in agitazione.
A questo punto, poteva solo sperare con tutto se stesso che i geni di sua madre si rivelassero davvero in lui.
La pozione come invenzione è penosa, ma dopo un sacco di rimuginare ho optato per questa "soluzione curante", perchè non mi veniva in mente niente di originale.
Una cosa che non sapevo se cancellare o no è tutta la parte in cui Harry ripensa ai suoi ricordi collegati al libro, e poi a Piton.