La missione ( non sono brava con i titoli, sceglietelo voi!)

Quello che è in grassetto l'ho cambiato, oppure continuato..

La campanella era appena suonata quando Ron bofonchiò:'' Finalmente!'' Harry non poteva biasimarlo anche se la lezione era stata più interessante del solito. I due si apprestavano a uscire dall'aula del professor Willis, quando Hermione diede una gomitata a Harry:''Cosa succede?'' ribattè brusco lui poichè non vedeva l'ora di andare in sala comune per vedere Ginny che di sicuro lo stava aspettando. '' Il professore ti sta chiamando, Harry!'', rispose Hermione. Harry si volse verso Willis e vide che, in effetti, faceva cenno di seguirlo. Harry si scusò con Hermione, salutò Ron e si avviò verso Willis: ''Cosa succede professore? C'è qualcosa che non va?''. Willis rispose :''Seguimi nell'ufficio della preside, dovremo discutere di un'importante faccenda; saranno presenti anche il Ministro e il professor Uglick.'' e si avvio verso la porta. Harry si affrettò a raggiungere il professore, un pò scombussolato; stavano percorrendo un corridoio buio quando videro Pix il poltergeist che lanciò un ululato di gioia e prese a dire:'' Potter si sta per beccare una punizione! Potter va in ufficio della preside!'' Harry si era stupito: pensava che Pix fosse cambiato dalla battaglia di Hogwarts ma si sbagliava: in realtà era sempre il solito Pix! Mentre rifletteva su come fosse uguale Hogwarts, la sua prima casa, Willis sbottò a Pix che ancora li seguiva:'' Pix, giuro che chiamo il barone sanguinario!'' poi, rivolto a Harry continuò:'' Non pensavo che fosse così insopportabile quando i miei colleghi me ne hanno parlato!'' Pix fece l'ultima pernacchia e proseguì a balzi per il corridoio. Harry si ricordò ad un tratto del motivo per cui stava camminando insieme al professore e chiese: '' Di cosa si tratta?'' '' Solo un attimo Harry.'', rispose il professore. Arrivati accanto al gargoyle di pietra Willis disse sicuro: ''Zenzerotti''. Il gargoyle si spostò e mostrò la stessa scala a chiocciola di sempre e Harry si apprestò a salire insieme al professore. Harry fece per bussare, ma la porta si aprì da sola. Nulla era cambiato nella stanza: il cappello parlante era sulla mensola, il trespolo di Fanny era vuoto, e la serie di oggetti d'argento strani, di cui Harry ancora si chiedeva la funzione, erano poggiati sulla scrivania o su delle mensole. Ad una cosa non riusciva ad abituarsi: alla mancanza di Silente dietro la scrivania, la sua faccia appariva, invece, all'interno del quadro al centro della parete e ronfava, proprio come tutti gli altri presidi, proprio sulla testa della professoressa McGranit. Harry si ritrovò a pensare a quante cose avrebbe potuto chiedergli di lui stesso quando era ancora vivo. '' Buongiorno.'' disse lui rivolgendosi a tutti. C'erano la McGranit, Uglik e Kingsley accompagnato da Merlin, oltre naturalmente Willis. Kingsley iniziò la conversazione: ''Buongiorno Harry, mi spiace disturbarti ma c'è una cosa di cui desidero parlarti: come già saprai sicuramente, sono evasi molti mangiamorte da Azkaban, senza i dissennatori non è più un posto sicuro e voglio discutere con te su un posto adatto dove trasferirli. Il professor Uglik ci ha suggerito di aggiungere altri incantesimi ma io penso che sia opportuno cambiare posto, visto che sarebbe facile ora, per i Mangiamorte già evasi, aiutare quelli che sono rimasti a fuggire; che ne dici Harry?'' Harry era perplesso, il nuovo ministro gli sembrava sempre più strano nei suoi confronti: come mai ci teneva tanto alla sua opinione? Si sentì ancora più stupido per non avergli detto della bacchetta di sambuco. Harry disse:'' Quindi servirebbe un posto invisibile a tutti: proprio come Hogwarts per i Babbani.'', Kingsley rispose:'' Esatto ma a quanto pare non servirebbe, con i Mangiamorte: con la magia oscura di cui si servono, riuscirebbero sicuramente a trovare il posto, quindi ne servirebbe uno molto improbabile, capisci Harry?'' Harry era perplesso, al momento non aveva alcuna idea su un posto adatto. Guardò il quadro di Silente che come al solito sonnecchiava. Lui si che avrebbe trovato un posto adatto, con quella mente che aveva! Si ritrovò a pensare alle cose straordinarie che aveva fatto Silente, era riuscito a perfino a sconfiggere Grindelwald; certo Grindelwald! Disse:'' Cosa ne dice di Nurmengard? Hermione Grenger mi ha detto che è impossibile uscirne, tanto che è potente la magia antica.'' Silente aprì gli occhi improvvisamente e fece un sorriso a Harry come per dire che aveva avuto proprio una buona idea. Kingsley rispose:'' Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima! Harry granzie mille, non pensavo che avresti trovato così in fretta una soluzione!'' Harry aveva stampato un gran sorriso sulle labbra: era molto soddisfatto. Kingsley ci pensò un pò e disse subito a Harry:'' Cosa ne dici di partecipare all'esplorazione della prigione di lunedì prossimo? Saranno anche messi nuovi incantesimi di difesa che potresti imparare! Cosa ne dici Harry?'' Harry rispose:'' Certo Ministro ma c'è un problema: lunedì c'è anche la partita di quiddich contro serpeverde.'' '' Oh, si certo. Dovrai trovare un sostituto''. Harry, disse di essere d'accordo. Salutò tutti e si avviò di corsa in sala grande, ormai era ora di pranzo. Lì trovò Ginny, Ron, Hermione che lo aspettavano, impazienti. ''Cosa è successo, Harry? Cosa voleva il professsor Willis?'' disse Hermione. Molte teste si erano voltate, a sentire quelle parole, compresa quella di Hyde. Harry fece segno di stare zitta a Hermione e a Ginny che era lì per parlare; lanciò il muffliato e raccontò tutto agli amici e a Ginny. Hermione commentò: ''Ora Azkaban non è più così sicuro!'' Ron invece alzo la testa dalle sue costolette e, con la bocca piena, borbottò: '' C'è fa parfita di Qfiddich lunefì!''. Harry rispose:''Dovrò trovare un sostituto. Fu Hermione, stranamente a rispondere:'' Dovrai far fare a Ginny il cercatore e sostituirla con Dean''. Harry non era convinto di questo cambiamento anche perchè ormai Ginny era nel ruolo di cacciatrice e non si allenava da cercatrice da molto tempo. Allora disse:'' No, non voglio che Ginny faccia da cercatrice quindi farò le selezioni sabato pomeriggio e adesso che ci penso potrei chiedere al professor Willis di venire per darmi qualche suggerimento: lui è un asso nel Quiddich. Fece per prendere un pezzo di pollo che sparì ma fu sostituito da una grossa torta di melassa. Harry ne prese una fetta e non potè che pensare di nuovo alle meraviglie di Hogwarts. Finito il pranzo raggiunse il professor Willis che si apprestava ad andare nel suo ufficio. :'' Harry non puoi stare neanche un momento in mia assenza, vedo!'' disse il professore ironico. Harry imbarazzato rispose: '' Vorrei chiederle un favore professore : sabato ci saranno le selezioni per decidere chi sarà il mio sostituto nella partita di lunedì e mi piacerebbe che ci fosse anche lei.'' Il professor Willis fece un gran sorriso a Harry e disse:'' Harry e me lo chiedi anche! Sarei venuto comunque!'' Harry, più contento che mai, rispose:'' La ringrazio professore!'' e si avviò in sala comune del Grifondoro: aveva un pomeriggio libero e l'avrebbe dovuto impiegare a studiare. Perchè non ascoltava mai Hermione?! Disse la parola d'ordine alla signora grassa ancor prima che gliela chiedesse ed entrò: Ron ed Hermione erano, come al solito, sulle migliori poltrone accanto al fuoco scoppiettante. Harry disse:'' Ha accettato!'' e Ron rispose euforico:'' Magnifico, Harry! Speriamo che ci faccia vedere qualche acrobazia!'' Hermione sbottò:'' Possibile che voi maschi pensiate solo al Quiddich? Insomma, Harry ha saputo che dovrà andare a perlustrare Nurmengard! Ho letto tantissimi libri a proposito: è il posto in assoluto più sicuro al mondo e voi pensate al Quiddich?'' Ron, borbottò all'orecchio di Harry, in modo che solo lui sentisse, qualcosa che assomigliava molto a:'' La odio quando fa così!'' poi continuò, questa volta a voce più alta:'' Vado a prendere i libri, ho un sacco di compiti da fare!'' e si diresse al dormitorio. Harry, invece, aveva la borsa dei libri lì: ne afferrò uno e incomincio a scrivere un tema intitolato ''I patronus: non solo contro dissennatori''. Per una volta non avrebbe dovuto chiedere aiuto ad Hermione. Intanto era arrivato anche Ron, alle prese con un compito di trasfigurazione molto difficile. Harry finì il suo tema dopo pochi minuti e iniziò quello di trasfigurazione ''La trasfigurazione umana'', questo era più difficile; guardò Hermione, intenta a leggere la copia del libro che stava traducendo Cinereus. Pensò se fosse il caso di chiederle di farlo copiare; guardò Ron e immaginò che stesse pensando la stessa cosa. Hermione alzò lo sguardo e disse: '' Cosa avete da guardare? Se volete copiare i compiti non se ne parla nemmeno!'' Harry, rassegnato, cominciò a scrivere qualche riga, quando perse la concentrazione: il suo sguardo andò alla finestra: cadevano enormi fiocchi di neve bianchissima. La capanna di Hagrid non si vedeva quasi, tanto spessa era la coltre di neve sul tetto, solo il fumo del camino permetteva di individuarla. Lo sguardo di Harry si perse guardando gli alberi della foresta proibita, le cui cime erano scosse dal vento. Improvvisamente una figura nera apparse avanti la finestra, Harry afferrò la bacchetta e si alzò in piedi quando Hermione disse:'' Harry, è solo un gufo!'' Ron si era voltato di botto e aveva borbottato:'' Mi hai fatto prendere uno spavento! Rilassati, o diventerai più paranoico di Moody!'' Harry aprì la finestra ed il gufo gli si posò sulla spalla, porgendogli la zampa, a cui era legata una lettera. Harry lesse ad alta voce:

Caro Harry,
visto che hai il pomeriggio libero ed è tanto tempo che non ci vediamo, che ne dici di venire a prendere un tè da me fra poco? Chiedici anche a Ron e a Hermione di venire!
Hagrid

Harry si vergognò: era tanto che non pensava a Hagrid! Se ne era dimenticato, con tutti quei maledetti impegni e tutte le cose che erano successe. ''Che ne pensate?'' chiese Harry. Hermione disse subito:'' Voi dovete finire i compiti! Ron ribattè:'' Se solo ci aiutassi un pochino!'' '' E va bene'' disse Hermione, poi continuò:''Solo perchè voglio andare da Hagrid. Passò il suo quaderno a Ron ed a Harry che finirono il compito dopo pochi minuti.

Bene... allora che dire...
l'idea non è male, ed è scritto anche abbastanza bene!

Il testo è un po' troppo veloce...tutto accade senza pause..

Per facilitare la lettura, ti consiglio di usare il "punto e a capo" e, per i discorsi diretti, al posto di queste " " usa queste « » Per farle basta tenere premuto ALT+0171 e ALT+0187

Mi sembra troppo avventato Kingsley quando Harry suggerisce Nurmengard... mi spiego: Kingsley chiede a Harry se gli va di partecipare alla "spedizione si esplorazione" di Lunedì.. secondo me è troppo veloce.. il Ministro dovrebbe prima chiedere l'autorizzazione, poi organizzare per bene, e poi comunicare la data..

Poi... non mi piace la caratterizzazione di Willis, ma questo è un gusto personale... diciamo che è fin troppo gentile!

Per quanto riguarda le selezioni per il Cercatore, come ti hanno già fatto notare Hyde è già il cercatore di riserva, quindi non serve fare delle nuove selezioni

E alcune cose che ti avevano segnalato nei precedenti commenti sono ancora presenti nel testo

Sono stato pignolo solo perchè hai un bel potenziale
Sei comunque stata bravissima, non era un pezzo facile!

Complimenti,
Mik

okok Mik, vedrò di cambiarlo...ma come può essere hyde già cercatore di riserva se harry nn ha fatto le selezioni? O.o

Ti chiedo scusa, mi sono appena reso conto che in effetti non puoi saperlo... le selezioni di Quidditch sono state inserite nel capitolo 14, il testo inserito, anche se in parte modificato, è questo:Selezioni di Quidditch by Rem

Grazie mille mik.. ora lo leggo!!

Wow... sono sorpresa, hai fatto delle modifiche azzeccate e precis poprio là dove la prima versione calava. Noto un nuovo inserimeto dell'ambiente che prima non c'era (brava! ) e sono compiaciuta del fttp che hai seguito il mio consiglio...

Citazione :

quindi ne servirebbe uno molto improbabile, capisci Harry?'' Harry era perplesso, al momento non aveva alcuna idea su un posto adatto. Guardò il quadro di Silente che come al solito sonnecchiava. Lui si che avrebbe trovato un posto adatto, con quella mente che aveva! Si ritrovò a pensare alle cose straordinarie che aveva fatto Silente, era riuscito a perfino a sconfiggere Grindelwald; certo Grindelwald! Disse:'' Cosa ne dice di Nurmengard?

GRANDE! Proprio questo intendevo! Farlo arrivare per gradi e tu ci sei riuscita in modo impeccabile trovando un filo conduttore di pensieri davvero impressionante... complimenti!
Solo una noticina piccola picola e di scarsa rlevanza: la punteggiatura, l'hai gesita abbastanza bene per tutto il testo, dico abbastanza perchè ci sono pochissimi punti e a capo, aggiungine qualcuno inserendo qualche pausa, aiuta la lettura! Inolre nel paragrafo sopra credo che una punteggiatura del genere sia un po' più espressiva: ...Silente, era riuscito persino a sconfiggere Grindelwald... certo, Grindelwald!
E' solo un consiglio, i segni di interpunzione sono nella maggior parte dei casi personali.. scegli tu.

Quoto mik per la velocità.. ma non è eccessiva, ci può stare come testo flash!

Ultima annotazione... ho trovato parecchie ripetizioni di nomi dei ragazzi; troppi "Harry" in una stessa frase... riguardalo e prova a sostituire con "ragazzo", "giovane" ecc...

Ok... wonderful mio piccolo talento!

Ginny, se mi dai il permesso domani gli do una modifica... però.. un po' sostanziosa... quindi se ci vuoi pensare da sola dimmelo! adesso come adesso te lo dico senza peli sulla lingua, il testo per essere inserito non va tanto bene!!

1) Bella, non esagerare parli come se io fossi Dante.. cmq modificherò la frase!!
2)Figurati George, per me va benissimo!!! Anzi grazie!! (Ehm.. George potresti mettere i punti accapo.. non sono ferrata per questo genere di cose...)

Grazie a tutti!!!!!!!!!! Bacioni...

Ok Snow!! e grazie...

Ho seguito il consiglio di Snow.. ho aspettato un pò di tempo e ora lo comincio daccapo.

Harry era disteso sul letto, era sveglio da tempo, la sua non era stata sicuramente una notte ristoratrice: si era svegliato ancora più stanco di quando si era addormentato, non si ricordava neanche se era riuscito a prendere sonno.
Ron era occupato a russare sonoramente mentre Hyde dormiva tranquillamente. Harry volse lo sguardo alla finestra e vide che era ancora buio. Decise di alzarsi, sarebbe andato in sala comune:aveva bisogno di stare da solo e ne avrebbe approfittato per pensare. Si vestì in fretta, tentò di lisciarsi i capelli invano e si diresse in sala comune. Un elfo domestico era occupato a spolverare e a rassettare.
Gli tornò in mente Dobby; cercò di scacciare il pensiero ma subito gli vennero in mente gli altri amici, morti nel tentativo di creare un mondo migliore senza Voldemort. Riuscì finalmente a scacciare il pensiero, ma non prima che una lacrima gli scendesse sulla guancia. Harry la cancello con la mano e si sedette su una poltrona piuttosto comoda e i pensieri si persero nel fuoco scoppiettante.
Si era veramente illuso che nell'ultimo anno ad Hogwarts sarebbe stato un normalissimo studente come gli altri, pensava che,dopo aver sconfitto Voldemort, non ci sarebbe stato più pericolo ma si era reso conto che si sbagliava. Eccolo dinuovo al punto di partenza: un suo fallimento sarebbe stato il fallimento di tutta l'umanità. Silente aveva ragione quando nell'ufficio gli aveva detto:'' Il male non sarà mai sconfitto ma bisogna combattere per tenerlo a bada''. Allora si era stupito ma ormai si era abituato a quest'idea. Doveva assolutamente pensare ad un posto dove nascondere la bacchetta, perchè non gli veniva nessuna idea?
Un debole raggio di sole che si era fatto spazio in uno spiffero della finestra, lo portò alla realtà. Avrebbe dovuto svegliare Ron ma decise di godersi da solo quel momento di pace; era ancora presto, dopotutto. Purtroppo non durò a lungo: la sala comune si stava riempiendo progressivamente.
Decise di vendicarsi con Ron per quel risveglio traumatico che gli aveva fatto fare una di quelle mattine. Con un ghigno sulle labbra entrò nel dormitorio, scontrandosi con Hyde che non aveva perso l'occasione di dargli uno spintone. Si diresse verso il letto di Ron che russava ancora profondamente, aprì le tendine del letto e sussurrò, puntando la bacchetta contro le coperte:«Wingardium leviosa!» Come aveva sperato Ron non si era svegliato così disse ancora:«Sonorus» e urlò nell'orecchio di Ron che sobbalzò, urlando a sua volta. Harry non gli lasciò neanche il tempo di riprendersi che pensò:«Levicorpus» e Ron si trovò sollevato dal letto. Dean, Seamus e Neville, che si erano svegliati al primo urlo di Ron, ridevano di gusto, mentre Ron urlava insulti a Harry. «Lo ammetto, hai ragione ho esagerato, ma te lo meritavi,» rispose ancora sogghignando Harry.
Improvvisamente, videro Hermione precipitarsi lì, spaventata, e quando capì che era solo uno scherzo sbottò:«Siete sempre i soliti bambini!»
Quando uscì dalla stanza a Harry sembrò di aver sentito un risolino. Divertito, aspettò in Sala Comune che Ron si vestisse e andarono insieme in Sala Grande a fare colazione; sembrava che Ron si fosse calmato infatti, ridendo, anche lui prese a dire che la sequenza di incantesimi fatti da Harry era stata fantastica. Dean, Neville e Seamus non avevano ancora smesso di ridere quando i gufi planarono per portare le lettere. Uno di quelli si diresse verso di loro e lasciò cadere la Gazzetta del profeta su Hermione, che guardò la prima pagina e lanciò un piccolo urlo. Il titolo dell’articolo era:
''EVASIONE DI MASSA AD AZKABAN''
Non ebbero il tempo di leggere il titolo che in tutta la Sala si era diffuso un mormorio; probabilmente chi aveva ricevuto il giornale aveva diffuso in fretta la notizia. Perfino nel tavolo dei professori regnava lo stupore: Sinistra era rimasta a bocca aperta e la McGranit si stava avvicinando per leggere l'articolo che faceva tanto scalpore.
Ginny era appena arrivata di corsa e Harry si dimenticò di chiederle il motivo del ritardo perchè Hermione stava per leggere l'articolo. Non fece neanche in tempo a leggere la prima parola che la campanella suonò per segnalare l'inizio delle lezioni. Harry non riusciva a capacitarsene, i Mangiamorte di nuovo in libertà; quante possibilità c'erano che si alleassero con i nuovi nemici della setta del sacro fuoco per avere la bacchetta di sambuco? Intanto Ginny aveva letto il titolo e andò a lezione sconvolta.
Hermione disse:«Meglio che ci muoviamo o faremo tardi a lezione» e si avviò.


Quattro ore dopo la campanella era suonata quando Ron aveva bofonchiato:«Finalmente!» Harry non poteva biasimarlo anche se la lezione era stata più interessante del solito. I due si apprestavano a uscire dall'aula del professor Willis, quando Hermione gli diede una gomitata:«Cosa succede?» ribattè brusco lui poichè non vedeva l'ora di andare in sala comune per vedere Ginny che di sicuro lo stava aspettando.
« Il professore ti sta chiamando!», rispose Hermione, risentita. Harry si volse verso Willis e vide che, in effetti, faceva cenno di seguirlo. Harry si scusò con Hermione, salutò Ron e si avviò verso Willis: «Cosa succede professore? C'è qualcosa che non va?». Willis rispose :«Seguimi nell'ufficio della preside, dovremo discutere di un'importante faccenda; saranno presenti anche il Ministro e il professor Uglick» e si avvio verso la porta. Harry si affrettò a raggiungere il professore, un pò scombussolato.
Stavano percorrendo un corridoio buio quando videro Pix il poltergeist che lanciò un ululato di gioia e prese a dire:« Potter si sta per beccare una punizione! Potter va in ufficio della preside!» Harry si era stupito: pensava che Pix fosse cambiato dalla battaglia di Hogwarts ma si sbagliava: in realtà era sempre il solito Pix! Mentre rifletteva su come fosse uguale Hogwarts, la sua prima casa, Willis sbottò al poltergeist che ancora li seguiva:«Pix, giuro che chiamo il barone sanguinario!» poi, rivolto a Harry continuò:«Non pensavo che fosse così insopportabile quando i miei colleghi me ne hanno parlato!» Pix fece l'ultima pernacchia e proseguì a balzi per il corridoio.
Harry si ricordò ad un tratto del motivo per cui stava camminando insieme al professore e chiese: «Di cosa si tratta?» « Solo un attimo Potter.», rispose il professore. Arrivati accanto al gargoyle di pietra Willis disse sicuro: «Zenzerotti». Il gargoyle si spostò e mostrò la stessa scala a chiocciola di sempre e Harry si apprestò a salire insieme al professore. Fece per bussare, ma la porta si aprì da sola. Nulla era cambiato nella stanza: il cappello parlante era sulla mensola, il trespolo di Fanny era vuoto, e la serie di oggetti d'argento strani, di cui Harry ancora si chiedeva la funzione, erano poggiati sulla scrivania o su delle mensole. Ad una cosa non riusciva ad abituarsi: alla mancanza di Silente dietro la scrivania, la sua faccia appariva, invece, all'interno del quadro al centro della parete e ronfava, proprio come tutti gli altri presidi, sulla testa della professoressa McGranit. Harry si ritrovò a pensare a quante cose avrebbe potuto chiedergli di lui stesso quando era ancora vivo.
«Buongiorno» disse lui rivolgendosi a tutti. C'erano la McGranit, Uglick e Kingsley accompagnato da Merlin, oltre naturalmente Willis. Kingsley iniziò la conversazione: ''Buongiorno Harry, mi spiace disturbarti ma c'è una cosa di cui desidero parlarti: come già saprai sicuramente, sono evasi molti mangiamorte da Azkaban, senza i dissennatori non è più un posto sicuro e voglio discutere con te su un posto adatto dove trasferirli. Il professor Uglik ci ha suggerito di aggiungere altri incantesimi ma io penso che sia opportuno cambiare posto, visto che sarebbe facile ora, per i Mangiamorte già evasi, aiutare quelli che sono rimasti a fuggire; che ne dici Harry?» Harry era perplesso, il nuovo ministro gli sembrava sempre più strano nei suoi confronti: come mai ci teneva tanto alla sua opinione? Si sentì ancora più stupido per non avergli detto di avre ancora la bacchetta di sambuco. Harry disse:«Quindi servirebbe un posto invisibile a tutti: proprio come Hogwarts per i Babbani.», Kingsley rispose:« Esatto ma a quanto pare non servirebbe, con i Mangiamorte: con la magia oscura di cui si servono, riuscirebbero sicuramente a trovare il posto, quindi ne servirebbe uno molto improbabile, capisci Harry» Harry era perplesso, al momento non aveva alcuna idea su un posto adatto. Guardò il quadro di Silente che come al solito sonnecchiava. Lui si che avrebbe trovato un posto adatto, con quella mente che aveva! Si ritrovò a pensare alle cose straordinarie che aveva fatto Silente, era riuscito a perfino a sconfiggere Grindelwald; certo Grindelwald! Disse:«Cosa ne dice di Nurmengard? Hermione Granger mi ha detto che è impossibile uscirne, tanto che è potente la magia antica che regna in quel luogo!» Silente aprì gli occhi improvvisamente e fece un sorriso a Harry come per dire che aveva avuto proprio una buona idea. Kingsley rispose:«Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima! Harry granzie mille, non pensavo che avresti trovato così in fretta una soluzione!» Harry aveva stampato un gran sorriso sulle labbra: era molto soddisfatto.
Kingsley ci pensò un pò e disse subito a Harry:« Cosa ne dici di partecipare all'esplorazione della prigione? Saranno anche messi nuovi incantesimi di difesa che potresti imparare! Cosa ne dici Harry?» Harry rispose:« Certo! Quando Ministro?» Kingsley rispose:«Ti invierò un gufo per comunicartelo, devo sistemare delle cose al Ministero.» Harry disse che per lui andava bene. Salutò tutti e si avviò di corsa in sala grande, ormai era ora di pranzo.
Lì trovò Ginny, Ron, Hermione che lo aspettavano, impazienti. «Cosa è successo, Harry? Cosa voleva il professor Willis?» disse Hermione. Molte teste si erano voltate, a sentire quelle parole, compresa quella di Hyde. Harry fece segno di stare zitta a Hermione e a Ginny che era lì per parlare; lanciò il muffliato e raccontò tutto agli amici e a Ginny.
Hermione commentò: ''Ora Azkaban non è più così sicuro!'' Ron invece alzo la testa dalle sue costolette e, con la bocca piena, borbottò: '' E’ fero, speriamo che non fi metta l’esflorafione lunedì, c’è la fartita di Quidditch!''. Harry rispose: ’’Hai ragione Ron, soprattutto perché non voglio cedere il posto ad Hyde!'' Ron, a cui non piacevano proprio gli americani disse:’’Potresti far giocare Ginny come cercatore e sostituirla con quel piccoletto al posto suo!''.
Harry non era convinto di questo cambiamento anche perchè ormai Ginny era nel ruolo di cacciatrice e non si allenava da cercatrice da molto tempo. Allora disse:'' No, non voglio che Ginny faccia da cercatrice, ma non è ancora sicuro che la partita sarà lunedì quindi Ron, rilassati!!’’ Fece per prendere un pezzo di pollo che sparì ma fu sostituito da una grossa torta di melassa. Ne prese una fetta e non potè che pensare di nuovo alle meraviglie di Hogwarts.
Finito il pranzo si avviò con Ron e Hermione e Ginny in sala comune del Grifondoro: aveva un pomeriggio libero e l'avrebbe dovuto impiegare a studiare. Perchè non ascoltava mai Hermione?! Disse la parola d'ordine alla signora grassa ancor prima che gliela chiedesse, entrarono e si sedettero, come al solito, sulle poltrone più comode della sala accanto al fuoco.
Ron disse:«Vado a prendere i libri, ho un sacco di compiti da fare!» e si diresse al dormitorio. Harry, invece, aveva la borsa dei libri lì: ne afferrò uno e incomincio a scrivere un tema intitolato ''I patronus: Non solo contro dissennatori''. Per una volta non avrebbe dovuto chiedere aiuto ad Hermione. Intanto era arrivato anche Ron, alle prese con un compito di trasfigurazione molto difficile. Harry finì il suo tema dopo pochi minuti e iniziò quello di trasfigurazione ''La trasfigurazione umana'', questo era più difficile; guardò Hermione, intenta a leggere la copia del libro che stava traducendo Cinereus. Pensò se fosse il caso di chiederle di farlo copiare; guardò Ron e immaginò che stesse pensando la stessa cosa. Hermione alzò lo sguardo e disse: «Cosa avete da guardare? Se volete copiare i compiti non se ne parla nemmeno!» Harry, rassegnato, cominciò a scrivere qualche riga, quando perse la concentrazione: il suo sguardo andò alla finestra: cadevano enormi fiocchi di neve bianchissima. La capanna di Hagrid non si vedeva quasi, tanto spessa era la coltre di neve sul tetto, solo il fumo del camino permetteva di individuarla. Lo sguardo di Harry si perse guardando gli alberi della foresta proibita, le cui cime erano scosse dal vento. Improvvisamente una figura nera apparse avanti la finestra, afferrò la bacchetta e si alzò in piedi quando Hermione disse: «Harry, è solo un gufo!» Ron si era voltato di botto e aveva borbottato: «Mi hai fatto prendere uno spavento! Rilassati, o diventerai più paranoico di Moody!» Harry aprì la finestra ed il gufo gli si posò sulla spalla, porgendogli la zampa, a cui era legata una lettera: Harry pensò che fosse de Kingsley ma si sbagliava; lesse ad alta voce:

Caro Harry,
visto che hai il pomeriggio libero ed è tanto tempo che non ci vediamo, che ne dici di venire a prendere un tè da me fra poco? Chiedici anche a Ron e a Hermione!
Hagrid

Harry si vergognò: era tanto che non pensava a Hagrid! Se ne era dimenticato, con tutti quei maledetti impegni e tutte le cose che erano successe. «Che ne pensate?» chiese. Hermione disse subito:''Voi dovete finire i compiti! Ron ribattè: «Se solo ci aiutassi un pochino!» «E va bene» disse Hermione, poi continuò:«Solo perchè voglio andare da Hagrid!» Passò il suo quaderno a Ron ed a Harry che finirono il compito dopo pochi minuti.

Commentate in tanti!!!

bellissimo testo ginny!!! forse qualche errore di battitura, ma nnt di che...
continua così!!!

Grazie mille andrew!!

Qualche ripetizione: addormentato - addormentato; venne - vennero... per il resto il testo fila molto bene!
(Mamma questi dodicenni ci manderanno in pensione anzitempo )
Vedo che hai aggiunto un po' di contorno che smorza e allegerisce il racconto! Molto bene continua così!

Molto bene Ginny! Complimenti!
Scritto molto bene, scorrevole e con un linguaggio appropriato!
A parte qualche errorino già segnalato da Rem.. Tutto bene!
Continua così!
Ab!

quoto gli altri!
testo fantastico!

E' davvero migliorato tantissimo, e quoto solamente Rem, ci sono tante ripetizioni e i periodi (sto parlando puramente di grammatica) sono ancora troppo lunghi...come te lo devo spiegare?
Un pò te l'ha già detto Bella, non azzecchi molto le virgole.
In una frase sono fondamentali!
Ma per il resto, brava, migliori a vista d'occhio!!!

Bello, mi piace, solo che è Hermione Granger, no grenger, poi Quidditch, a parte questi picoli errori, bel testo, complimenti!!!!

Grazie a tutti! Lo modifico!

Wow!!

Sono piacevolmente sorpreso, il testo è migliorato notevolmente!!!

C'è ancora qualche imperfezione, ma sono piccole cose... nel complesso il testo è davvero ben fatto!!

Migliori a vista d'occhio... complimenti e continua così!!!

Mik

Grazie mille Mik!!!
Volevo dire che se qualcuno volesse fare copia e incolla al mio testo per modificarlo, può mandarmi un pm!!

Modificato per mancanza di idee su cosa potesse fare Harry da Hagrid...

Harry era disteso sul letto, era sveglio da tempo, la sua non era stata sicuramente una notte ristoratrice: si era svegliato ancora più stanco di quando si era addormentato, non si ricordava neanche se era riuscito a prendere sonno.
Ron era occupato a russare sonoramente mentre Hyde dormiva tranquillo. Harry volse lo sguardo alla finestra e vide che era ancora buio. Decise di alzarsi, sarebbe andato in sala comune:aveva bisogno di stare da solo e ne avrebbe approfittato per pensare. Si vestì in fretta, tentò di lisciarsi i capelli invano e si diresse in sala comune. Un elfo domestico era occupato a spolverare e a rassettare.
Gli tornò in mente Dobby; cercò di scacciare il pensiero ma subito gli vennero in mente gli altri amici, morti nel tentativo di creare un mondo migliore senza Voldemort. Riuscì finalmente a togliersi dalla mente le vittime, ma non prima che una lacrima gli scendesse sulla guancia. Harry la cancello con la mano e si sedette su una poltrona piuttosto comoda e i pensieri si persero nel fuoco scoppiettante.
Si era veramente illuso che nell'ultimo anno ad Hogwarts sarebbe stato un normalissimo studente come gli altri, pensava che, dopo aver sconfitto Voldemort, non ci sarebbe stato più pericolo ma si era reso conto che si sbagliava. Eccolo dinuovo al punto di partenza: un suo fallimento sarebbe stato il fallimento di tutta l'umanità. Silente aveva ragione quando nel suo ufficio gli aveva detto:'' Il male non sarà mai sconfitto ma bisogna combattere per tenerlo a bada''. Allora si era stupito ma ormai si era abituato a quest'idea. Doveva assolutamente pensare ad un posto dove nascondere la bacchetta, perchè non gli veniva nessuna idea?
Un debole raggio di sole che si era fatto spazio in uno spiffero della finestra, lo portò alla realtà. Avrebbe voluto svegliare Ron ma decise di godersi da solo quel momento di pace; era ancora presto, dopotutto. Purtroppo non durò a lungo: la sala comune si stava riempiendo progressivamente.
Decise di vendicarsi con Ron per quel risveglio traumatico che gli aveva fatto passare una di quelle mattine. Con un ghigno sulle labbra entrò nel dormitorio, scontrandosi con Hyde che non aveva perso l'occasione di dargli uno spintone.
Si diresse verso il letto di Ron che russava ancora profondamente, aprì le tendine del letto e sussurrò, puntando la bacchetta contro le coperte:«Wingardium leviosa!» Come aveva sperato Ron non si era svegliato, così disse ancora:«Sonorus» e urlò nell'orecchio di Ron che sobbalzò, urlando a sua volta. Harry non gli lasciò neanche il tempo di riprendersi che pensò: «Levicorpus» e Ron si trovò sollevato dal letto. Dean, Seamus e Neville, che si erano svegliati al primo urlo di Ron, ridevano di gusto, mentre Ron inveiva insulti contro Harry. «Lo ammetto, hai ragione ho esagerato, ma te lo meritavi,» rispose ancora sogghignando Harry.
Improvvisamente, videro Hermione precipitarsi lì, spaventata, e quando capì che era solo uno scherzo sbottò:«Siete sempre i soliti bambini!»
Quando uscì dalla stanza a Harry sembrò di aver sentito un risolino. Divertito, aspettò in Sala Comune che Ron si vestisse e andarono insieme in Sala Grande a fare colazione; sembrava che Ron si fosse calmato infatti, ridendo, anche lui prese a dire che la sequenza di incantesimi fatti da Harry era stata fantastica. Dean, Neville e Seamus non avevano ancora smesso di ridere quando i gufi planarono per portare le lettere. Uno di quelli si diresse verso di loro e lasciò cadere la Gazzetta del profeta su Hermione, che guardò la prima pagina e lanciò un piccolo urlo. Il titolo dell’articolo era:
''EVASIONE DI MASSA AD AZKABAN''
Non ebbero il tempo di leggere il titolo che in tutta la Sala si era diffuso un mormorio; probabilmente chi aveva ricevuto il giornale aveva diffuso in fretta la notizia. Perfino nel tavolo dei professori regnava lo stupore: Sinistra era rimasta a bocca aperta e la McGranit si stava avvicinando per leggere l'articolo che faceva tanto scalpore.
Ginny era appena arrivata di corsa e Harry si dimenticò perfino di chiederle il motivo del ritardo perchè Hermione stava per leggere l'articolo. Non fece neanche in tempo a leggere la prima parola che la campanella suonò per segnalare l'inizio delle lezioni.
Harry non riusciva a capacitarsene, i Mangiamorte di nuovo in libertà; quante possibilità c'erano che si alleassero con i nuovi nemici della setta del sacro fuoco per avere la bacchetta di sambuco? Intanto Ginny aveva letto il titolo e andò a lezione sconvolta.
Hermione disse:«Meglio che ci muoviamo o faremo tardi» e si avviò.


Quattro ore dopo la campanella era appena suonata quando Ron aveva bofonchiato: «Finalmente!» Harry non poteva biasimarlo anche se la lezione era stata più interessante del solito. I due si apprestavano a uscire dall'aula del professor Willis, quando Hermione gli diede una gomitata:«Cosa succede?» ribattè brusco lui poichè non vedeva l'ora di andare in sala comune per vedere Ginny che di sicuro lo stava aspettando.
«Il professore ti sta chiamando!», rispose Hermione, risentita. Harry si volse verso Willis e vide che, in effetti, faceva cenno di seguirlo. Harry si scusò con Hermione, salutò Ron e si avviò verso Willis: «Cosa succede professore? C'è qualcosa che non va?». Willis rispose :«Seguimi nell'ufficio della preside, dovremo discutere di un'importante faccenda; saranno presenti anche il Ministro e il professor Uglick» e si avvio verso la porta. Harry si affrettò a raggiungere il professore, un pò scombussolato.
Stavano percorrendo un corridoio buio quando videro Pix il poltergeist che lanciò un ululato di gioia e prese a dire:«Potter si sta per beccare una punizione! Potter va in ufficio della preside!» Harry si era stupito: pensava che Pix fosse cambiato dalla battaglia di Hogwarts ma si sbagliava: in realtà era sempre il solito Pix! Mentre rifletteva su come fosse uguale Hogwarts, la sua prima casa, Willis sbottò al poltergeist che ancora li seguiva:«Stupido, inutile poltergeist, giuro che chiamo il barone sanguinario!» poi, rivolto a Harry continuò:«Non pensavo che fosse così insopportabile quando i miei colleghi me ne hanno parlato!» Pix fece l'ultima pernacchia e proseguì a balzi per il corridoio.
Harry si ricordò ad un tratto del motivo per cui stava camminando insieme al professore e chiese: «Di cosa si tratta?» «Solo un attimo Potter.», rispose il professore. Arrivati accanto al gargoyle di pietra Willis disse sicuro: «Zenzerotti». Il gargoyle si spostò e mostrò la stessa scala a chiocciola di sempre e Harry si apprestò a salire insieme al professore. Fece per bussare, ma la porta si aprì da sola.
Nulla era cambiato nella stanza: il cappello parlante era sulla mensola, il trespolo di Fanny era vuoto, e la serie di oggetti d'argento strani, di cui Harry ancora si chiedeva la funzione, erano poggiati sulla scrivania o su delle mensole. Ad una cosa non riusciva ad abituarsi: alla mancanza di Silente dietro la scrivania, la sua faccia appariva, invece, all'interno del quadro al centro della parete e ronfava, proprio come tutti gli altri presidi, sulla testa della professoressa McGranit. Harry si ritrovò a pensare a quante cose avrebbe potuto chiedergli di lui stesso quando era ancora vivo.
«Buongiorno» disse lui rivolgendosi a tutti. C'erano la McGranit, Uglick e Kingsley accompagnato da Merlin, oltre naturalmente Willis. Kingsley iniziò la conversazione: «Buongiorno Harry, mi spiace disturbarti ma c'è una cosa di cui desidero parlarti: come già saprai sicuramente, sono evasi molti mangiamorte da Azkaban, senza i dissennatori non è più un posto sicuro e voglio discutere con te su un posto adatto dove trasferirli. Il professor Uglik ci ha suggerito di aggiungere altri incantesimi ma io penso che sia opportuno cambiare posto, visto che sarebbe facile ora, per i Mangiamorte già evasi, aiutare quelli che sono rimasti a fuggire; che ne dici Harry?» Harry era perplesso, il nuovo ministro gli sembrava sempre più strano nei suoi confronti: come mai ci teneva tanto alla sua opinione? Si sentì ancora più stupido per non avergli detto di avre ancora la bacchetta di sambuco. Harry disse:«Quindi servirebbe un posto invisibile a tutti: proprio come Hogwarts per i Babbani?», Kingsley rispose:«Esatto ma a quanto pare non servirebbe, con i Mangiamorte: con la magia oscura di cui si servono, riuscirebbero sicuramente a trovare il posto, quindi ne servirebbe uno molto improbabile, capisci ?».
Harry era perplesso, al momento non aveva alcuna idea su un posto adatto. Guardò il quadro di Silente che come al solito sonnecchiava. Lui si che avrebbe trovato un posto adatto, con quella mente che aveva! Si ritrovò a pensare alle cose straordinarie che aveva fatto Silente, era riuscito a perfino a sconfiggere Grindelwald; certo Grindelwald! Disse:«Cosa ne dice di Nurmengard? Hermione Granger mi ha detto che è impossibile uscirne, tanto che è potente la magia antica che regna in quel luogo!» Silente aprì gli occhi improvvisamente e fece un sorriso a Harry come per dire che aveva avuto proprio una buona idea.
Kingsley rispose:«Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima! Harry granzie mille, non pensavo che avresti trovato così in fretta una soluzione!» Harry aveva stampato un gran sorriso sulle labbra: era molto soddisfatto.
Kingsley ci pensò un pò e disse subito a Harry:« Cosa ne dici di partecipare all'esplorazione della prigione? Saranno anche messi nuovi incantesimi di difesa che potresti imparare! Cosa ne dici Harry?» Harry rispose:«Certo! Quando Ministro?» Kingsley rispose:«Ti invierò un gufo per comunicartelo, devo sistemare delle cose al Ministero.» Harry disse che per lui andava bene. Salutò tutti e si avviò di corsa in sala grande, ormai era ora di pranzo.
Lì trovò Ginny, Ron, Hermione che lo aspettavano, impazienti. «Cosa è successo, Harry? Cosa voleva il professor Willis?» disse Hermione. Molte teste si erano voltate, a sentire quelle parole, compresa quella di Hyde. Harry fece segno di stare zitta a Hermione e a Ginny che era lì per parlare; lanciò il muffliato e raccontò tutto agli amici e a Ginny.
Hermione commentò: ''Ora Azkaban non è più così sicuro!'' Ron invece alzo la testa dalle sue costolette e, con la bocca piena, borbottò: '' E’ fero, speriamo che non fi metta l’esflorafione lunedì, c’è la fartita di Quidditch!''. Harry rispose: ’’Hai ragione Ron, soprattutto perché non voglio cedere il posto ad Hyde!'' Ron, a cui non piacevano proprio gli americani disse:’’Potresti far giocare Ginny come cercatore e sostituirla con quel piccoletto al posto suo!''.
Harry non era convinto di questo cambiamento anche perchè ormai Ginny era nel ruolo di cacciatrice e non si allenava da cercatrice da molto tempo. Allora disse:'' No, non voglio che Ginny faccia da cercatrice, ma non è ancora sicuro che la partita sarà lunedì quindi Ron, rilassati!!’’ Fece per prendere un pezzo di pollo che sparì ma fu sostituito da una grossa torta di melassa. Ne prese una fetta e non potè che pensare di nuovo alle meraviglie di Hogwarts.
Finito il pranzo si avviò con Ron e Hermione e Ginny in sala comune del Grifondoro: aveva un pomeriggio libero e l'avrebbe dovuto impiegare a studiare. Perchè non ascoltava mai Hermione?! Disse la parola d'ordine alla signora grassa ancor prima che gliela chiedesse, entrarono e si sedettero, come al solito, sulle poltrone più comode della sala accanto al fuoco.
Ron disse:«Vado a prendere i libri, ho un sacco di compiti da fare!» e si diresse al dormitorio. Harry, invece, aveva la borsa dei libri lì: ne afferrò uno e incomincio a scrivere un tema intitolato ''I patronus: Non solo contro dissennatori''. Per una volta non avrebbe dovuto chiedere aiuto ad Hermione.
Intanto era arrivato anche Ron, alle prese con un compito di trasfigurazione molto difficile. Harry finì il suo tema dopo pochi minuti e iniziò quello di trasfigurazione ''La trasfigurazione umana'', questo era più difficile; guardò Hermione, intenta a leggere la copia del libro che stava traducendo Cinereus. Pensò se fosse il caso di chiederle di farlo copiare; guardò Ron e immaginò che stesse pensando la stessa cosa. Hermione alzò lo sguardo e disse: «Cosa avete da guardare? Se volete copiare i compiti non se ne parla nemmeno!» Harry, rassegnato, cominciò a scrivere qualche riga, quando perse la concentrazione: il suo sguardo andò alla finestra: cadevano enormi fiocchi di neve bianchissima. La capanna di Hagrid non si vedeva quasi, tanto spessa era la coltre di neve sul tetto, solo il fumo del camino permetteva di individuarla. Lo sguardo di Harry si perse guardando gli alberi della foresta proibita, le cui cime erano scosse dal vento. Improvvisamente una figura nera apparse avanti la finestra, afferrò la bacchetta e si alzò in piedi quando Hermione disse: «Harry, è solo un gufo!» Ron si era voltato di botto e aveva borbottato: «Mi hai fatto prendere uno spavento! Rilassati, o diventerai più paranoico di Moody!» Harry aprì la finestra ed il gufo gli si posò sulla spalla, porgendogli la zampa, a cui era legata una lettera; aveva già un'idea su chi potesse essere, prese la lettera e lesse:

Caro Harry,
avevo pensato di fare l'esplorazione di Nurmengard Lunedì, andrai con il professor Willis, sarà lui a comunicarti l'orario.
Saluti,
Kinsley

Ciò che aveva predetto Ron era purtroppo successo, sarebbe dovuto andare lunedì e avrebbe dovuto cedere il suo posto di cercatore a Hyde. Depresso lanciò la lettera a Ron e si buttò su una poltrona. La reazione di Ron non era stata migliore, che aveva sbattuto un pugno sul tavolo e aveva detto: «Per i più consunti slip di Merlino, perchè proprio lunedì?»

dai che qualcosa da hagrid si fa sempre! forse potevi pensarci 1 pò di +...

Ora ti spiego Andrew... prima di scrivere questo testo non avevo letto la trama del 15 capitolo, in cui Harry va da Hagrid... io invece avevo scritto che Harry si sentiva in colpa perchè non aveva pensato proprio a Hagrid... invece c'era stato nel capitolo precedente...