ecco qui la mia versione, in collaborazione con al... naturalmente il seguito, cioè la prima lezione di trasfigurazione la posto in un altro topic...
Il giorno dopo Harry si svegliò di buon ora, aprì gli occhi per qualche secondo e poi li richiuse subito. Gli sarebbe piaciuto restare lì disteso ancora un po’, stava così comodo… Si era quasi dimenticato di quanto fosse piacevole poter passare una notte sul suo confortevole letto a baldacchino, soprattutto ora che il suo sonno non veniva più interrotto da brutti sogni e bruschi risvegli.
Harry si decise a riaprire gli occhi per capire che ore fossero: una luce arancione pallido filtrava dolcemente dalle tendine della finestra. L’alba aveva appena fatto la sua comparsa, doveva essere molto presto. Richiuse gli occhi e provò a riaddormentarsi… le palpebre si facevano pesanti… il sonno stava per calare ancora una volta…
<Ah!> Harry si mise a sedere di scatto. Qualcosa di piccolo e peloso lo aveva colpito in pieno naso. Inforcò gi occhiali, si guardò intorno e vide Snitch che saltellava allegro per il dormitorio, aggirandosi fra i letti con entusiasmo.
<Snitch… Snitch!> sussurrò Harry alla sua Puffola Pigmea. Quella non diede segno di averlo sentito.
<Snitch!> ripeté Harry un po’ più forte. Inutile ormai provare a riprendere sonno. Sbuffando e sbadigliando, Harry si alzò dal letto e provò ad acciuffare la piccola palla di pelo dorata che non la smetteva di agitarsi.
<Piantala, Snitch! Finirai per svegliare qualc…>
Troppo tardi. La Puffola aveva terminato il suo ultimo salto piombando sulla testa di Ron, che urlando spaventato scattò in piedi in un lampo. Snitch volò dalla sua testa e finì dentro il baule ai piedi del letto di Ron. L’urlo del ragazzo fece svegliare di colpo anche Neville, Dean e Seamus, che chiesero cosa stesse succedendo.
<Niente, la mia Puffola Pigmea ha svegliato Ron> rispose Harry. <Non preoccupatevi, tornate a dormire>
I tre, un po’ infastiditi, scossero il capo e sembrarono riaddormentarsi dopo pochi secondi.
Ron, ancora ansimante, si affrettò ad acciuffare Snitch dal proprio baule.
<Tu, piccola palla di pelo…> lo minacciò Ron, tenendolo sollevato con una mano e puntandogli il dito contro con l’altra.
<Dai, Ron, lascia stare> cercò di calmarlo Harry. <Lo sai che devo ancora addestrarlo…>
Ron sospirò e lanciò la Puffola Pigmea in mezzo alle braccia di Harry.
<Stai fermo, Snitch, ok?” Harry lo pose delicatamente sul letto e, miracolosamente, quello rimase lì. “Bene, bravo…>
<Prima o poi te lo chiudo in gabbia, quel mostriciattolo> disse Ron sorridendo e guardando fuori dalla finestra. <Ma che ore sono?>
Harry prese il suo orologio. Erano le sette. Ormai non aveva più voglia di coricarsi, e anche Ron sembrava della stessa idea, così gli disse: <E’ presto per la colazione. Ti va di fare quattro passi?>
I due si vestirono lentamente e uscirono dal dormitorio. In sala comune trovarono inaspettatamente la professoressa Sinistra accomodata su una poltrona, ma alla comparsa dei due si era alzata.
Sia Harry, Ron ed Hermione non avevano deciso di continuare a frequentare Astronomia dopo i G.U.F.O., ma ricordava la professoressa come se fosse ieri anche se erano passati quasi tre anni.
I lunghi capelli corvini sciolti ricadevano sulla schiena. Dietro un paio di occhiali da vista con delle piccole lenti squadrate si trovavano due occhi (non so che colore mettere). Portava un grosso pendente con incise delle strane rune di cui Harry non ne comprendeva il significato. Quel giorno indossava una lunga veste color viola scuro con ricamate delle piccole stelle argentee. Nell’insieme era una bella donna.
<Potter, Weasley buongiorno. Finalmente posso parlarvi> disse la strega.
<Salve professoressa> salutò Harry, colto alla sprovvista dalla apparizione di quest’ultima <congratulazioni per l’incarico di direttrice della nostra casa.> era la prima cose che gli era passata per la mente.
<Grazie Potter. Ti avrei spedito questa lettera per fartela recapitare a colazione ma ho voluto incontrarti di persona e poi dovevo venire comunque a vedere com’è la sala comune, erano anni che non entravo. La lettera riferisce che ho fissato le selezioni della squadra di Quidditch per il prossimo sabato e che quella mattina ti consegnerò la lista degli aspiranti giocatori. Weasley> continuò rivolta a Ron <se non ricordo male tu facevi parte della squadra due anni fa? Vuoi che includa anche te?>
<Certo professoressa> rispose Ron <sarei anche passato io a darle il nominativo. Mi segni pure per il ruolo di portiere>
Mentre la professoressa stava segnano il nome di Ron su una lunga pergamena, su cui Harry poteva già scorgere diverse righe di nomi, lei continuò <Già che siamo qui vi consegno i vostri orari. Basta che mi diciate che materia frequentavate al sesto anno. Weasley iniziamo da te>
<Prima di interrompere seguivo i corsi di Difesa contro le arti oscure, pozioni, incantesimi, trasfigurazione ed erbologia.>
Con un colpo di bacchetta il foglio che la professoressa sinistra teneva in mano di riempi come di consueto con l’orario.
<potter dimmi anche i tuoi corsi così siamo a posto>
<certo, io come ron, seguivo Difesa contro le arti oscure, pozioni, incantesimi, trasfigurazione ed erbologia.>
Compilò come per Ron l’orario e li salutò uscendo dal buco del ritratto.
Cinque minuti dopo entrarono nella sala grande, il cielo era trapuntato di qualche nuvola ma un sole spendeva ad oriente. A far colazione, al tavolo c’erano già Hermione e Ginny che parlavano allegramente.
<buon giorno> dissero in coro.
<dove eravate finiti? La professoressa sinistra è già passata a consegnare gli orari> disse Hermione guardandoli.
<Non potresti aspettare che abbia finito la colazione per parlarmi di scuola? Comunque l’abbiamo già incontrata nella sala comune e ce li ha già consegnati> disse Ron sbuffando.
<Smettila Ron, non incominciate di nuovo a litigare o me ne vado> disse Ginny guardando torva il fratello.
<Ofei era folo pev dife’’disse Ron ingoiando una ciambella.
<E non parlare con la bocca piena, sputacchi dappertutto> continuò Ginny.
<Sai a volte assomigli proprio alla mamma!> disse Ron, tutti e quattro si misero a ridere.
Finita la colazione Harry scorse la lettera chela nuova direttrice del Grifondoro gli aveva riassunto:
Caro signor Potter,
Sono lieta di informarla che il venturo sabato sono state fissate le selezioni per la squadra di Quidditch della Casa. La mattina di suddetto giorno le consegnerò i nominativi degli aspiranti giocatori.
Mi aspetto molto da lei.
Professoressa Aurora Sinistra.
< Harry c’era da aspettarselo, è la parte del lavoro del capitano!> disse Hermione con un sorriso <Tu sei il migliore tra i giocatori, lo eri anche due anni fa.>
<Anche io sono bravo> disse Ron cercando di farsi notare.
<Sinceramente al Quidditch non ci avevo pensato dopo la lettera di questa estate> disse Harry pensieroso <sono completamente fuori allenamento>
<smettila Harry, qui nessuno è più in allenamento. Ti ricordo che l’anno scorso era proibito il Quidditch, siamo tutti nella stessa condizione> disse Ginny sorridendo <non preoccuparti ce la faremo, sempre che tu mi riprendi in squadra> continuò guardandolo preoccupata.
<ma è ovvio! Sia tu che Ron siete in squadra su questo non si discute! C’è solo il particolare dei provini> disse Harry un po’ più sollevato al pensiero di avere accanto Ginny e Ron.
<bene, e ora dato che abbiamo finito di parlare di sport vogliamo dedicarci agli orari? Vi ricordo che quest’anno abbiamo i MAGO e tutto sarà più complicato dato che non avete seguito il mio programma di studi> disse Hermione nervosa, Ron sbuffò e aprì il suo cominciando a leggere e Harry lo imitò.
La prima materia del lunedì era una doppia lezione di Trasfigurazione, avrebbero incontrato il nuovo professore di trasfigurazione, proveniente dalla scuola di Widgester.
testo creato sulla base di uno di camosh e modificato da alastor e severus
in teoria il testo continua
qui con la prima lezione di trasfigurazione