La prima riunione (che razza di titolo :P)

Harry si sentiva terribilmente a disagio, e il posto che aveva preso all'incurvatura del tavolo ovale non lo aiutava affatto. Christopher Griffiths parlava a bassa voce con Cassandra Marshall difronte a lui mentre gli altri Auror trafficavano con scartoffie e appunti in silenzio, ognuno concentrato sul proprio lavoro. Augustus Merlin era il meno professionale di tutti, gli ricordava molto Malocchio Moody solo che, i suoi modi erano tutt'altro che convenzionali; con lo sguardo fisso su un bicchiere sul tavolo si tormentava il mento con una piuma spezzata, la mente era chiaramente galoppante in chissà quale pensiero. Gli occhi erano azzurri e iniettati di sangue, anche il naso e le gote erano rosse infuocate a causa delle vene divaricate dall'alcool. A differenza degli altri lui non aveva pergamene nè fogli di qualche genere; si accorse che Harry lo stava guardando e ammiccò con mezzo sorriso.
Ci furono diversi minuti di silenzio ma nessuno, a parte lui, sembrò farci caso. Probabilmente era ordinaria prassi.
Ad un tratto Dorian Wilkinson si alzò dal suo posto dirigendosi verso la lavagna. Gli altri alzarono lo sguardo dai loro fascicoli e impugnarono la piuma.
«Merlin, oramai mi devi un blocco di pergamene» disse sorridendo Amanda Gray staccando un foglio dai suoi in risposta alla mano tesa del vecchio Auror.
«Troverò modo di sdebitarmi, prima o poi» borbottò afferrando il foglio senza molta grazia.
Amanda sorrise e guardò il fratello, poi Harry che ricambiò timidamente.
«Allora, questa è l'idea che mi sono fatto» esordì Wilkinson indicando ai colleghi con la bacchetta la lavagna.
Harry si girò con interesse. Un complesso schema ricco di acronimi e frecce che li collegava occupava tutta la superficie scrivibile.
«Non dirai sul serio?» fece Merlin esuberante.
«Che vuoi dire?»
«Quello che hai capito! E' sbagliato, ne abbiamo già parlato, è inutile che ci porti su questa pista, finiamo per perderci in elementi inutili» ringhiò il vecchio infervorandosi improvvisamente.
Wilkinson lo guardò visibilmente infastidito, cercando di trattenersi.
«Su quali elementi basi la tua affermazione» rispose stranamente calmo.
«Ho le mie ragioni...»
«Ah! Ecco...» sibilò Wilkinson avvicinandosi al tavolo. «Eravamo d'accordo tutti se non sbaglio...non si accettano infiltrazioni esterne al nostro lavoro, o no?» chiese rivolgendosi agli altri seduti al tavolo.
Ci fu un momento di assoluto silenzio e di imbarazzo generale. Nessuno parlò.
«Credo che le mummie debbano rimanere nei loro sarcofagi» sarcasticò picchiettando nervosamente la bacchetta sul palmo della mano.
«Fossi in te non lo darei per moribondo».
«E' stato messo fuori dal gioco. Se uno si macchia di colpe che non posson esser lavate è fuori. Lo sappiamo tutti qui.» scandì determinato appoggiandosi con i palmi delle mani sul tavolo e avvicinandosi al viso del suo interlocutore.
Merlin scosse la testa sostendendo il suo sguardo con un sorriso senza felicià, quasi di comprensione.
Harry notò un dente mancante al lato della sua dentatura giallognola.
«Potter, tu cosa ne pensi?» domandò a bruciapelo fissandolo «Del mio programma intendo».
Harry arrossì, non voleva esser chiamato in causa. Sentì gli sguardi di tutti concentrati su di lui.
«Io? Ehm...per me va b...» non riusci a terminare la frase che un dolore lancinante gli oltrepassò il piede. Ebbe un sussulto e in quel momento incrociò lo sguardo di Merlin che strabuzzò gli occhi in segno di dissenso. Gli altri, sembrò, che non si fossero accorti di nulla.
«Non lo so, non ho le idee chiare...» si corresse Harry.
«Se siedi a quel tavolo devi fartele chiare le idee...» replicò alterato Wilkinson puntando il dito verso di lui poi i suoi occhi saettarono sul vecchio Auror. Harry non riusciva a credere all'assurdità di quella situazione, aveva scelto Merlin tra i due pur non conoscendoli entrambi e ora si vedeva coinvolto in causa.
«Dorian...è la prima volta che viene qui. Non ti sembra di esagerare?» intervenne Amanda in modo ragionevole.
«So quello che dico...» replicò continuando a fissare Merlin che giocherellava con la pergamena strappandone alcuni pezzetti. Wilkinson era l'unico che aveva capito il gesto di Merlin con Harry, per questo era furioso.
«Basta, basta...vediamo di ragionare sul tuo schema ora» si intromise Adolph Gray con tono pacifico. Il suo intervento ebbe l'effetto desiderato, come se i colleghi non aspettassero altro si riconcentrarono sul lavoro e la riunione continuò senza altre polemiche; Merlin rimase con la testa bassa a pensare chissà cosa per tutto il tempo, anche se Harry lo sorprese alcune volte a guardarlo.
Era felice che quella improvvisa discussione fosse stata chiusa, ma gli altri non sembravano turbati, anzi il contrario; si stupì della irreale normalità con cui ripresero a seguire il discorso di Wilkinson; forse non era la prima volta che succedeva.
Dopo circa un'ora di scambi di opinione e dibattiti tra gli Auror uscirono da quella stanza. Harry si sentiva frastornato, non aveva più aperto bocca per tutto il resto della discussione e anche solo il seguire era stato difficoltoso; in alcuni casi era riuscito ad agganciarsi alla conversazione, ma nella maggior parte degli interventi non aveva afferrato il filo discorso; gli Auror ricorrevano a terminologie proprie, e l'utilizzo di parole come opzione-uno o stella-tredici avevano contribuito a depistarlo. Un mal di testa ronzante lo tormentava mentre varcava per primo la soglia dell'uscita. La prima riunione aveva confermato i suoi timori: non era all'altezza della situazione.
Con un senso di liberazione si spostò nel corridio. Non vedeva l'ora di tornare a casa. L'aria era fresca e pulita. Inspirò profondamente.
Improvvisamente una mano nodosa gli strinse il viso forte facendogli sentire dolore.
«Devi chiudere quella dannata bocca ragazzo...mi hai capito?»
Un tanfo di alcool lo investì in pieno viso; cercò istintivamente di divincolarsi ma Merlin lo trattenne con forza, fissandolo con gli occhi azzurri e insanguinati.
La presa sulla sua mascella era così forte che non riuscì ad emettere alcun suono.
«Le cose non sono come sembrano!» bisbigliò rauco. «HAI CAPITO?»
La porta cigolò e Cassandra e Adolph uscirono silenziosi nel corridoio, non si accorsero dell'improvviso movimento di Merlin che rilasciò Harry e guardò con il suo normale fare i suoi colleghi.
«Potter! Com'è andata?» chiese interessata Cassandra. «Ah...è normale che a volte sfugga qualche parola di troppo» continuò ammiccando a Merlin che aveva assunto il suo normale portamento trasandato.
«Bene!» riuscì a rispondere con falso entusiasmo. Era ancora spiazzato la comportamento di Merlin.
«Non dimenticarti di portare la relazione la prossima volta, ci serve per valutare i tuoi metodi deduttivi e di ragionamento» continuò la donna.
«Glielo stavo giusto ricordando...» rispose burbero Merlin. Qualche istante dopo uscirono anche Amanda e Wilkinson.

Oh! Wow!!! Bello, molto, molto bello!
Ci voleva un'altra incursione nel mondo degli Auror...
Ci sono un pò di errorini di battitura e di consecutio, e qualche svista di punteggiatura.
Ma quel "sarcasticò" è veramente fantastico! Sei la nostra neologista!!!

Citazione :

Dopo circa un'ora di scambi di opinione e dibattiti tra gli Auror uscirono da quella stanza. Un mal di testa ronzante tormentava Harry mentre varcava per primo la soglia dell'uscita spostandosi nel corridoio. Come prima riunione constatò che era abbastanza pesante come attività, molto impegnativa e con costante coinvolgimento. L'aria era fresca e pulita. Inspirò profondamente.
Improvvisamente una mano nodosa gli strinse il viso forte facendogli sentire dolore.

Troppo brusco il passaggio tra la pesantezza dell'attività e l'aria fresca e pulita. Mi ha disturbato nella lettura!

Poi, non ho sentito tanto la presenza di Harry. Cosa ne pensa di quello che c'è scritto sulla lavagna, davvero? Se non vuoi farci sapere cosa c'è scritto, dicci almeno la sua reale opinione, e non quella di Merlin, e se lui non ha un opinione, beh, come non detto!
Anche quando loro fanno un'ora di chiacchiere, Harry che fa, passa tutto il tempo ad osservare Merlin?
Insomma, mi sembra che tu abbia avuto fretta di concludere. Ma forse mi sbaglio e questa sospensione è voluta!

COMUNQUE, BEEEELLO!!!

Kathy Black ha scritto:

Gli occhi erano azzurri e inniettati di sangue

iNiettati

Kathy Black ha scritto:

«Merlin, oramai mi devi un blocco di pergamene» disse sorridendo Amanda Gray staccando un foglio dai suoi in risposta alla mano tesa del vecchio Auror.

Kathy Black ha scritto:

puntando il dito verso di lui poi i suoi occhi saettarono sul vecchio Auror.

Kathy Black ha scritto:

Improvvisamente una mano nodosa gli strinse il viso forte facendogli sentire dolore.

Ho sempre inteso Merlin come giovane.

Kathy Black ha scritto:

«Quello che hai capito! E' sbagliato, ne abbaimo già parlato

abbiamo

Kathy Black ha scritto:

«Credo che le mummie devono rimanere nei loro sarcofagi» sarcasticò picchiettando nervosamente la bacchetta sul palmo della mano.

Congiuntivo! E poi potresti rimetterci "credo che i fantasmi devano rimanere nei loro bauli" che abbiamo già usato in un capitolo.

Kathy Black ha scritto:

Merlin scosse la testa sostendendo il suo sguardo con un sorriso senza felicià.

sostenendo, felicità

Kathy Black ha scritto:

«Se siedi a quel tavolo devi fartele chiare le idee...» reprlicò alterato Wilkinson

replicò

Kathy Black ha scritto:

«So quello che dico...» replicò continuando a fissare Merlin che giocherellava con la pergamenta strappandone alcuni pezzetti.

Questo refuso è fantastico!! Invece di correggere pergamenta, diciamo che è un oggetto magico! La pergamenta... utilizzata mentre si ha il raffreddore, libera le vie respiratorie!

Kathy Black ha scritto:

anche se Harry lo sorpese alcune volte a guardarlo.

sorprese

Kathy Black ha scritto:

Un tanfo di alcool lo investì in pieno viso; cercò insitintivamente di divincolarsi ma Merlin lo trattenne con forza, fissandolo con gli occhi azzurri e insanguinati.

istintivamente

Per il resto quoto Lady, i due punti deboli sono il "non detto" su quello che c'è alla lavagna, va posto in maniera diversa: "Harry non poteva credere a quello che c'era scritto sulla lavagna" oppure "Come aveva fatto a non pensarci prima? Ora tutto aveva un senso" oppure "Cavoli che lunga questa lista della spesa!" oppure "Chissà come sta andando la partita di Quidditch di Coppa..." oppure "Chissà se Ginny si è messa quel vestitino che aveva ieri..."

L'altro punto debole è il veloce stacco finale, non si capisce perché Merlin gli dica di tacere... Harry stava solo rispondendo non era intervenuto di sua volontà.

Bellissimo,complimenti Kathy...Per il resto concordo con Remus e Lady...Spero che ci sia il seguito perche' la storia di Augustus Merlin mi interessa parecchio...

Citazione :

difronte

di fronte

Citazione :

ognuno concentrato nel proprio lavoro.

SUL proprio lavoro

Citazione :

gli ricordava molto Malocchio Moody solo che, i suoi modi erano tutt'altro che convenzionali;

La virgola si mette tra Moody/solo e non tra che/i

Citazione :

nè

né

Citazione :

«Su quali elementi basi la tua affermazione» rispose stranamente calmo.

Non capisco questa frase...è una domanda o un'affermazione?

Citazione :

qui.»

Il punto non serve

Dopo aver elencato questi noiosissimi piccoli errori, devo dire che il tuo testo... non so. Sarebbe ottimo se decidessimo di far entrare Harry nel mondo degli Auror, in caso contrario finirebbe nel dimenticatoio. Essendo un testo statico, non attira molto il lettore, però è ben sviluppato
Che dirti? Buon testo, ma manca qualcosa...

Come testo è interessante, i difetti di scrittura o grammatica te li hanno già segnalati, a parte un "difronte" che va scritto staccato.
Ma non importa, gli errori di battitura o di grammatica si sistemano.
Quoto le due "pecche" che ti ha segnalato Lady, un minimo di pensieri di Harry ci vuole e anche alla fine forse uno stacco troppo netto.
Ma anche su questo si può lavorare appena decidiamo cosa vogliamo che accada nella riunione.
Insomma per me questo è un buon canovaccio su cui lavorare anche per continuare il percorso "Auror" di Harry, che dopo la sua prova è stato un po' troppo abbandonato.

Rem dice:

Citazione :

Congiuntivo! E poi potresti rimetterci "credo che i fantasmi devano rimanere nei loro bauli" che abbiamo già usato in un capitolo.

E' vero è un congiuntivo quindi non va bene DEVANO, bensì DEBBANO....

Brava Kat!

p.s.: in effetti anche io ho sempre pensato che Merlin non fosse proprio giovane, ma forse tu lo hai descritto un po' troppo vecchio...

Bel testo! Non faccio critiche perchè non ne ho voglia...credo però ti possa far piacere se ti dico che leggendo il tuo testo, mi hai fatto venire voglia di scriverne uno

PS: di scrivere l'ennesima idiozia che mi passa per la testa

Guarda, mi dispiace Kat ma per la prima volta devo dire che il tuo testo non mi è piaciuto! Sono d'accordo con Alb nel dire che manca qualcosa!

Bello!
scritto bene, alcune ripetizioni (es: gli occhi azzurri e sanguinanti), ma bello!
ora come ora nn ho capito a che vuoi arrivare!
un buon lavoro, sicuramente da mettere in bozza, alla prima occasione!

bellissimo testo kathy il resto tel'hanno già detto ma nn ho capito una cosa:
quale sarebbe il gesto ke merlin ha fatto ad harry?????????

Vi ringrazio per l'attenzione e le innumerevoli correzioni
Più che un testo è una bozza come potete vedere. A parte gli errori di grammatica e battitura (non l'ho nemmeno passato su word per farmeli evidenziare) quel che mi importava era vedere cosa non va nel modo di scrivere in se. Qualcuno (sopratutto i notturni ) ha già sentito le lamentele circa la mia quasi mancanza di ispirazione che ultimamente mi affligge (come una malattia), necessitavo di commenti esterni per capire bene quindi, anche se non mi quadrava ho postato.
Riguardo il discorso della lavagna, non mi sono soffermata perchè non sapevo cosa scriverci magari qualcuno avrà un'illuminazione; sicuramente è qualcosa che riguarda la setta, qualcosa che Harry sa ma Merlin gli impedisce di rivelare.
Provvedo subito a sistemare gli errori evidenziati anche se, per quanto riguarda la forma, lo sapete che non è facile intervenire su un proprio testo, specie se si è poco ispirati il passaggio brusco...lo so...ma non so come cambiarlo

neville 97 ha scritto:

bellissimo testo kathy il resto tel'hanno già detto ma nn ho capito una cosa:
quale sarebbe il gesto ke merlin ha fatto ad harry?????????

la pestata del piede

Bè, gli errori te li hanno segnalati tutti, credo, almeno io non ne ho trovati altri, devo dire che questo testo è un pò sotto la tua "media" poi ti spiego perchè però è lo stesso molto carino! Mi piace!
Allora, l'idea mi piace ma anche secondo me manca qualcosa.. forse io avrei approfondito più l'argomento della discussione, facendo vedere non solo il metodo degli auror ma anche che pesci stanno pigliando, perchè fino ad adesso, gli auror oltre che pattugliare...
Bhè, COMPLIMENTI! comunque! Carino!!

A me piace molto questa idea della riunione, e a parte alcuni errorini che ti hanno segnalato , questo testo è molto interessante perciò aspetto un bel seguito intrigante

By
Mirty

Modifiche apportate

Per angie:

congiuntivo del verbo dovere

	presente	imperfetto	passato	trapassato
io tu lui, lei, Lei, egli noi voi loro, Loro, essi	deva, debba deva, debba deva, debba dobbiamo dobbiate devano, debbano	dovessi dovessi dovesse dovessimo doveste dovessero	abbia dovuto abbia dovuto abbia dovuto abbiamo dovuto abbiate dovuto abbiano dovuto	avessi dovuto avessi dovuto avesse dovuto avessimo dovuto aveste dovuto avessero dovuto

L'accademia della crusca ha scritto:

Dovere, presente: devo o debbo?

Anche un verbo comune come dovere può talvolta lasciarci in dubbio, tanto più se dobbiamo usarlo in un contesto formale: è più corretto devo o debbo? devono o debbono? deva o debba? devano o debbano? Comunque scegliate, state tranquilli; non farete brutta figura. Le forme verbali citate sono, infatti, intercambiabili: potete ricorrere all’una o all’altra senza sbagliare. Le forme devo, devono, deva, devano sono più diffuse rispetto alle altre, ma questo non vuol dire che debbo, debbono, debba, debbano siano sbagliate (anzi, il congiuntivo debba ha ormai preso piede rispetto al concorrente deva).

Bello, ma con l'ortografia hai fatto rivoltare Leopardi e Dante nelle rispettive tombe...
P.S. non ti offendere