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| | L'errore | |
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+3Lily Evans AlaskaMudblood Kathy Black 7 partecipanti | Autore | Messaggio |
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Kathy Black
Numero di messaggi : 462 Punti : 5837 Data d'iscrizione : 08.09.09
| Titolo: L'errore Lun Lug 26 2010, 16:54 | |
| «Perchè aspettavi nel giardino? Hai trovato interessanti i Barbablù di mia sorella?» chiese Merlin quando entrò nella stanza. Un odore di tabacco stantìo impregnava l'ambiente illuminato da una grande finestra sul fondo. Harry individuò appena una sagoma seduta su una poltrona che si stagliava contro la luce proveniente dall'esterno. La stanza era grande e ordinata, le pareti ricoperte da una gigantesca libreria. Rimase stupito di quella casa, Merlin non gli sembrava assolutamente il tipo. «Vieni avanti Potter». Harry si avvicinò e riuscì a metter a fuoco il suo interlocutore; le ciabatte consunte facevano capolino dal ciglio del tavolo dove appoggiava sgraziatamente i piedi, accanto una bottiglia di Whisky Incendiario e un bicchiere insudiciato di impronte; dovette ricredersi, era proprio Merlin. «Ti chiederai perchè ti ho fatto venire qui... Kinglsey mi ha detto delle tue difficoltà a seguire le nostre riunioni al Dipartimento, così mi sono offerto a darti qualche delucidazione». «Ah ...» disse iniziando a capire, «grazie». Merlin fece un cenno con la mano come per scacciare la gratitudine che esprimeva Harry e lo invitò a sedersi alla poltrona davanti a lui. Harry si sentiva a disagio. Sicuramente qualche dritta da parte di Merlin gli avrebbe fatto comodo, ma avrebbe preferito che Kingsley rimanesse più discreto; non gli piaceva l'idea di apparire più incapace di quello che era. Il venerando Auror sembrava stesse facendo qualcosa di normale o, almeno, non faceva trasparire quanto la situazione fosse impacciosa. Nonostante fosse un pò burbero e a tratti pazzoide, più di una volta gli aveva dato l'idea di saperci fare con le persone, psicologicamente parlando. Accomodandosi alla poltrona decise così di abbassare quell'inutile filo di orgoglio e lasciarsi guidare da lui. Non poteva sempre fare di testa sua, se Kingsley lo aveva incaricato per questo c'era un motivo. Gli occhi azzurri lo fissavano intensamente, il cristallino colore era come sempre variegato di venature rossarste; non era la prima volta che guardava quegli occhi, ma riuscivano ogni volta a disturbargli la vista. «Dalla prossima volta che ci incontreremo al ministero tu siederai vicino a me, intesi?» annunciò con uno scatto delle gambe portandole sotto il tavolo e avvicinandosi al suo viso. Un zaffata di alcool esalò dalla sua bocca mentre pronunciava queste parole. «Va bene». «Trovi difficoltà a seguire gli acronimi? Le nostre discussioni? Cosa di preciso?» incalzò fissandolo. Harry riflettè qualche istante, non riusciva ad esprimere e non voleva ammettere. «Ecco... sì, gli acronimi» balbettò imbarazzato. La conversazione stava diventando un filo umiliante. «E la Setta, non riesco ad afferrare chi sono, cosa cercano ...» aggiunse nel tentativo di sollevare la qualità dei suoi interrogativi e non sembrare troppo ebete. Merlin lo guardò serio. «Chi sono? Chiedi troppo Potter. È un'organizzazione celata, e molto antica. Hanno una gerachia, sono tra noi ma non si fanno riconoscere. I suoi membri possono essere persone di alto livello come semplici maghi di bottega. È come un cancro, sono infiltrati tra di noi, silenziosi, invisibili». Harry rimase stupito dalla descrizione dell'Auror. «Come i Mangiamorte?». «No Potter. Visto la loro abilità di celarsi nella società magica il livello di pericolosità è superiore». «I loro obiettivi? Quali sono?» chiese avido. Merlin attese qualche secondo prima di parlare. Si irrigidì sulla sedia. «Lo sappiamo entrambi cosa cercano... e spero che tu l'abbia nascosta dove nessuno potrà prenderla» disse in tono grave affinando lo sguardo. Harry trasalì. Merlin aveva sempre la capacità di farlo sentire allo scoperto. «Nessuno la toccherà dov'è» rispose sempre meno convinto delle parole che diceva. Riusciva a reggere il suo sguardo a fatica. «E spero davvero che tu l'abbia nascosta dove solo tu sai... e nessun altro. Vedi, questi segreti devono morire con chi li custodisce, troppe responsabilità ne derivano, troppo pesante è il fardello. E se chi lo custodisce non è in grado di reggere questa pressione?» continuò Merlin con lentezza, guardandolo con un'intensità da mettergli quasi paura. «Che intendi dire? Non mi credi all'altezza della situazione?» chiese cercando di nascondere il tremore che prendeva i suoi arti per la tensione. L'atmosfera era diventata improvvisamente densa e fredda. «No, non è questione di capacità Potter. Tu hai retto egregiamente sotto altrettanto gravi pressioni. Ma gli altri ne sono capaci?» «Gli altri chi? Se ti stai riferendo a Ron ed Hermione io mi fido ciec ...» intervenne alterato. Cosa ne sapeva lui del rapporto che si era consolidato tra di loro, della fiducia senza limiti che si era creata. «Non mi riferisco a loro» lo interruppe «meritano un discorso in altra sede». «Merlin, non ti seguo, cosa vuoi dirmi?» chiese spazientito. Quell'interrogatorio cominciava a stancarlo. Il vecchio Auror aspettò di aver riempito il bicchiere per l'ennesima volta prima di rispondere. «Tu pensi davvero che basti un legame di fratellanza a garantire fiducia incondizionata verso una persona?». Harry continuò a guardarlo interrogativo. «Hai idea di quanto possono esser diversi due fratelli?». Fu allora che capì dove voleva arrivare. Fu come un colpo allo stomaco, la nuova consapevolezza lo lasciò senza fiato: come faceva a sapere di Aberforth? Come era potuto accadere che il segreto trapelasse così? Se Merlin sapeva, significava che qualcuno aveva parlato, e nessuno a parte il vecchio barista poteva farlo. «Vedo che cominci a capire ...». Harry cercò di ricomporsi dalla notizia che l'aveva spiazzato. Il cuore iniziò a palpitare. Si era fidato dell'uomo sbagliato. «Come hai fatto?» chiese tentando di contenere la delusione avvampante. Merlin lo squadrò per qualche secondo prima di rispondere. Poi prese uno dei bicchierini che stavano vicino la bottoglia, lo mise davanti al ragazzo e con un colpo di bacchetta lo riempì. «Bevilo!» esclamò burbero. «Sembra ti stia per venire un colpo!». «No, grazie, troppo forte per me» Merlin ritrasse il cicchetto respinto verso di se e iniziò a trafficare con il cassetto della scrivania. «Come ho fatto? Sono vecchio del mestiere Potter». Estrasse una scatola di sigari e la ripose in bella vista vicino il Whisky, pregustando il momento di accenderne uno. Dalla scatola esalò un disgustoso odore di tabacco che fece arricciare il naso di Harry. L'Auror osservò la sua reazione, poi tracannò in un soffio il contenuto del suo bicchierino e lo ripose con troppa forza facendolo tintinnare sul tavolo. Harry osservava i suoi movimenti nella speranza di qualche precisazione. Il vecchio Auror continuava ad osservarlo, come se non volesse spezzare il filo invisibile che legava i loro sguardi. Harry si posizionò meglio sulla sedia, era di legno, cominciava ad essere scomoda. «Vedi Potter, il problema principale non è tanto il vecchio Silente. Il problema è che tu hai scelto un'altra persona per custodire la Bacchetta maledetta. Te ne sei liberato e hai scaricato la responsabilità ad un altro uomo. Ti rendi conto della gravità della cosa?» Harry rimase tramortito dalla squallida analisi dell'Auror. In quel momento capì il vero motivo del perchè l'Auror l'aveva convocato nel suo studio. Un moto di rabbia gli ribollì nelle viscere. «Io non me ne sono liberato! L'ho solo portato in un posto più sicuro, per la sicurezza di tutti» ribattè infervorandosi. Merlin lo squadrò curioso, studiando la reazione di Harry. «Vedila come la vuoi Potter, sta di fatto che ora la responsabilità e il pericolo ricade su un'altra persona, Aberforth, cuore nobile certo, ma ferito da molte ingiustizie, animo intaccato da gravi torti quindi, persona potenzialmente debole per un compito del genere». Harry tacque reprimendo l'istinto di urlargli contro. Merlin aveva ragione. Il suo era stato un pericoloso passo falso. La delusione verso Aberforth si pareggiava alla paura sulle conseguenze dell'errore commesso. Rimasero qualche minuto in silenzio mentre piano piano la consapevolezza della gravità della cosa si faceva sempre più chiara. Intanto l'Auror aveva aperto un consunto portadocumenti concentrandosi su di esso, lasciano ad Harry tutto il tempo di riflettere. «Io non sono qui per accusarti» iniziò dopo qualche minuto alzando lo sguardo «ma per aiutarti». Harry ricambiò l'intensità dell'occhiata in silenzio. Era arrivato il momento di scegliere se dargli fiducia o no. Merlin sapeva troppo, sapeva tutto, non sarebbe sfuggito a lui nascondendo le sue intenzioni. Sospirò profondamente prendendo coscienza di questa realtà. «Hai qualche idea sul come?». «Ragazzo, io ho molte idee» rispose rilassandosi sulla spalliera della poltrona.
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| | | AlaskaMudblood
Numero di messaggi : 2668 Età : 26 Località : Napoli Punti : 7979 Data d'iscrizione : 07.01.10
| Titolo: Re: L'errore Lun Lug 26 2010, 17:12 | |
| - Citazione :
- L'ho solo portato in un posto più sicuro, per la sicurezza di tutti»
- Citazione :
- lasciando
Veramente complimenti Kathy, bellissimo testo! Bravissima! Alcune cose sono un pò da sistemare ma questo di può tranquillamente fare in bozza! | |
| | | Lily Evans
Numero di messaggi : 543 Età : 31 Località : Monza Punti : 5936 Data d'iscrizione : 10.08.09
| Titolo: Re: L'errore Lun Lug 26 2010, 17:47 | |
| Be' l'avevo già letto... ma mi mancava il collegamento. Come ho già detto è fantastico... scritto bene e con ottimi dialoghi (la cosa mi deprime ). E mi piace anche perchè rende un po' più sensato il mio testo Complimonti | |
| | | Piff Potter
Numero di messaggi : 1217 Età : 26 Località : Roma Punti : 6333 Data d'iscrizione : 23.07.10
| Titolo: Re: L'errore Lun Lug 26 2010, 17:55 | |
| Davvero bello, complimenti | |
| | | sarasol
Numero di messaggi : 207 Età : 27 Punti : 5597 Data d'iscrizione : 09.08.09
| Titolo: Re: L'errore Mer Lug 28 2010, 15:23 | |
| molto molto bello... mentre si legge traspare la delusione di harry verso abeforth, e hai reso Merlin simile a malocchio. Complimenti! | |
| | | Aberforth Silente
Numero di messaggi : 6065 Età : 30 Località : Bergamo Punti : 11558 Data d'iscrizione : 08.08.09
| Titolo: Re: L'errore Mer Lug 28 2010, 19:25 | |
| Molto bello! | |
| | | LadyProffa
Numero di messaggi : 3083 Età : 42 Località : Basilicata Punti : 8447 Data d'iscrizione : 06.01.10
| Titolo: Re: L'errore Mer Lug 28 2010, 23:11 | |
| Pezzo bellissimo e mi piace molto la caratterizzazione di Merlin,ora scontroso e ora prof, ora paterno e ora compagnone...lunatico, insomma! si addice ad un auror del suo genere... Bello il tuo stile, mi piace molto! L'unica cosa, che poi sarebbe la cosa principale del testo...non so se sono sicura che mi piaccia l'idea che Ab sia cattivo o debole, o se non lo è, che si sia fatto sfuggire il segreto così da sotto il naso... sono moooolto perplessa, ma d'altronde, dobbiamo pure darci una mossa! | |
| | | sarasol
Numero di messaggi : 207 Età : 27 Punti : 5597 Data d'iscrizione : 09.08.09
| Titolo: Re: L'errore Gio Lug 29 2010, 11:48 | |
| a me il testo piace proprio perchè Ab delude le aspettative di Harry, gli fa mancare la terra sotto i piedi; e poi in questo modo sarebbe inevitabile il confronto con Albus, che sarebbe fantastico da scrivere come testo. inoltre così bisognerebbe trovare un altro nascondiglio per la bacchetta. | |
| | | Kathy Black
Numero di messaggi : 462 Punti : 5837 Data d'iscrizione : 08.09.09
| Titolo: Re: L'errore Gio Lug 29 2010, 22:11 | |
| - Citazione :
- non so se sono sicura che mi piaccia l'idea che Ab sia cattivo o debole, o se non lo è, che si sia fatto sfuggire il segreto così da sotto il naso...
cattivo no, non era mia intenzione descriverlo così...debole invece si. Secondo me Aberforth è sempre stato debole, sempre all'ombra del fratello Albus, meno determinato, più trasandato... Cmq se si tiene l'idea, Aberforth non sarà di certo un vigliacco, solo un pò ingenuo in alcuni suoi gesti come quello di far intuire a Merlin che possiede la bacchetta; non so né come, né quando...il pezzo dovrà esser scritto con cura ovviamente per far uscire il barista a testa alta. Comunque l'idea era quella di buttarla male su Aberfoth e poi farlo emergere come eroe...magari muore pure dimostrando di essere un Silente insomma, dargli un ruolo attivo fino alla fine alternando le sue comparse nella storia. Ma anche se non si prende questa mia idea, non vogliamo certo che la bacchetta rimanga nel quadro per sempre?? | |
| | | LadyProffa
Numero di messaggi : 3083 Età : 42 Località : Basilicata Punti : 8447 Data d'iscrizione : 06.01.10
| Titolo: Re: L'errore Ven Lug 30 2010, 10:42 | |
| Beh...se la metti così Allora ci può stare!!! Comunque, certo che no! La bacchetta uscirà dal quadro!!! | |
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| Titolo: Re: L'errore | |
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| | | | L'errore | |
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