Potrei dire che ho scritto questo testo perché l'idea mi entusiasmava troppo. Potrei dire che l'ho scritto perché magari leggendo un testo articolato forse avrei convinto qualcuno di voi in più. Ma la verità è che l'ho scritto solo e unicamente per fare dispetto a Ludo! Forse non quadra con il Draco dei capitoli precedenti ed è una situazione un po' tirata, ma che importa? Se proprio l'idea non va, Ludo si è offerto volontario per cestinare tutto!Era ancora l'alba quando Harry uscì dal dormitorio. Superò il ritratto della Signora Grassa senza nemmeno un cenno di scuse alle sue lamentele. Non poteva aspettare... tutto quello che aveva passato con Ginny negli ultimi tempi, dalle lunghe giornate di incomprensioni, fino all'estasi della sera prima, era dovuto a quegli esami.
E quella mattina finalmente sarebbero usciti i risultati. Voleva vederli prima di Ginny, in questo modo avrebbe potuto darle la buona notizia... o al limite prepararla al peggio!
Arrivò velocemente nell'Atrio dove doveva esserci la bacheca con i risultati. Era sicuro che nessun altro fosse stato lì a quell'ora. Ma invece si sbagliava.
La longilinea figura di
Draco Malfoy stava guardando attentamente il tabellone. Indossava il mantello da viaggio già accuratamente allacciato.
Possibile che... pensò Harry.
Si avvicinò lentamente guardando nella stessa direzione del serpeverde, tra le ordinate righe del tabellone lesse:
Draco Malfoy ha superato i MAGO del settimo anno, risultata pertanto diplomato a tutti gli effetti alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Harry rimase senza fiato.
Draco si voltò verso di lui. «Che c'è Potter? Problemi?». Poi tornò a guardare il tabellone. «Tranquillo... la tua fidanzatina ha superato gli esami... non stare in pena!» concluse con una punta di spavalderia nella voce.
Harry si riprese e cercò con lo sguardo il nome di Ginny.
Draco aveva detto il vero... aveva superato gli esami. Archiviò velocemente la notizia, in quel momento nella sua testa c'era posto solo per quello che aveva appena scoperto.
«Ma t-tu... hai...» tentennò.
«Potter... non riesci neanche a parlare? Certo... ho sostenuto gli esami di ottobre» disse. «L'anno scorso io ho studiato ...» perse la frase tra chissà quale pensiero.
«Quindi tu adesso ...».
Nuovamente
Draco lo anticipò. «Io adesso me ne vado... lascio questa scuola Harry!». L'aveva chiamato per nome. «Ti sembra una cosa così strana voler lasciare Hogwarts?» disse con la voce che iniziava a spezzarsi.
Solo un mese prima, Harry, aveva riflettuto sul fatto che alla fine dell'anno sarebbe stato costretto a lasciare la scuola... e per lui era un fatto ineluttabile ma doloroso.
«Non ti viene in mente, che non per tutti queste mura hanno lo stesso significato che hanno per te?».
Draco si stava alterando senza motivo. Harry aveva come l'impressione che qualcosa di profondamente represso dentro di lui, stesse cercando di uscire allo scoperto.
Draco aveva passato degli anni terribili. Probabilmente non al pari di Harry, ma da quella storia lui ne era uscito malamente.
«E quando pensi...».
«Subito» rispose prima che fosse completata la domanda. «Ho già fatto portare alla stazione i bagagli... il treno parte tra poco».
Draco Malfoy stava lasciando Hogwarts per sempre.
Il serpeverde diede le spalle ad Harry, per dirigersi verso il portone d'ingresso.
«Aspetta, che farai ora?».
«E che t'importa?». Tornò guardare Harry. «A chi importa? Non importa nemmeno a me! Mi basta lasciare queste mura... i professori, quegli odiosi quadri petulanti... e mi basta lasciare te... Harry Potter!».
«Ma cosa dici
Draco!».
«Ma non capisci? Non capisci cosa significa per tutto questo? Non capisci che dolore mi provoca?».
«Non puoi parlare così... dopotutto hai vissuto qua dentro sette anni ...».
«E allora? Che senso hanno questi sette anni ora? Per me adesso non hanno alcun senso... per me adesso nulla ha senso! Tutto quello in cui ho sempre creduto ora non vale niente! Ho sempre cercato di comportarmi come è richiesto a un mago del mio genere... e adesso?».
«E come ti è richiesto comportarti? Cercando di uccidere quelli che credono in te?».
«Certo che no! E poi, secondo te, io veramente avrei avuto il coraggio di uccidere Silente?».
Harry non seppe rispondere. Per mesi si era posto quella stessa domanda... se Piton non fosse intervenuto, Malfoy sarebbe andato fino in fondo?
«Come avrei potuto uccidere Silente? è impossibile solo pensare di conoscere veramente Silente e... e decidere di ucciderlo. Credi che abbia contato qualcosa solo per te?».
«E non potevi chiarirti le idee un po' prima? Se due anni fa avessi fatto questo discorso chiaro ...».
«Taci.» sputò. «Tu non puoi nemmeno tentare di capire ...».
Poi raggiunse l'entrata e tirò il portone di quercia. L'aria esterna entrò violenta e fredda. Ma Harry non la sentì... il freddo che provava in quel momento era molto più intenso. La nebbia mattutina che ricopriva il parco, iniziò ad insinuarsi all'interno.
Draco mosse un passo verso l'esterno... sembrò volesse aggiungere qualcosa, ma poi continuò acaaminare.
Harry corse sulla porta. «Aspetta!».
Malfoy si bloccò e si girò... i suoi occhi erano ricoperti da un velo di lacrime.
«Tutto a posto tra di noi?».
«Potter tra di noi non sarà mai "tutto a posto"!» Si asciugò gli occhi. «Maledetta nebbia» si giustificò. «Come potrà mai essere tutto a posto? Tu sei la causa di tutti i miei guai... ma questo potrei anche sopportarlo.
«Ma tu sei Harry Potter... e hai dovuto anche salvarmi la vita... e per questo sarà costretto ad esserti sempre riconoscente... ed è questo che non posso sopportare!».
Harry non ne era totalmente sicuro, ma quello che aveva detto
Draco, poteva sembrare un ringraziamento. Quello era probabilmente il massimo di gratitudine che poteva aspettarsi da lui.
Finalmente sembrava che quello che aveva dentro avesse trovato una via di fuga, che stesse per esplodere tutto ciò che aveva soppresso per mesi. Ma quello era
Draco Malfoy, e se c'era una cosa che sapeva fare maledettamente bene era quella di contenersi. Voltò per l'ultima le spalle al castello senza guardarsi indietro, e prese a scendere dalla collina. Ben presto la nebbia lo inghiottì totalmente. Harry guardò
Draco Malfoy sparire mentre lasciava Hogwarts per chissà quale meta, mentre lasciava la sua vita per cercarne una nuova.