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| | Sogno o son desto? | |
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+3Snowolf Ludovic Bagman Jo Potter 7 partecipanti | Autore | Messaggio |
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Jo Potter
Numero di messaggi : 2142 Età : 113 Località : ivrea Punti : 7701 Data d'iscrizione : 09.05.09
| Titolo: Sogno o son desto? Ven Giu 19 2009, 10:33 | |
| Salve a tutti. Questa mattina presto, non riuscendo a dormire, ho avuto una strana idea e ho scritto l'inizio di un pezzo. E' un po' enigmatico, non mi aspetto che voi capiate. E' solo l'inizio ( ce l'ho già tutto in mente) e quindi forse riceverò commenti negativi, ma ho proprio fretta di postarlo. L'ho scrittto di getto, quindi perdonate gli errori. Questa sera posterò il resto. Vi avviso: resterete confusi, forse anche delusi. Jo
Quella notte Harry era rimasto sveglio per quella che gli era parsa un eternità. Quando finalmente si era addormentato, i suoi sogni erano stati pieni di carrozze trainate da cavalli, da uomini incappucciati e da foreste nere e impenetrabili. Gli era già capitato che tutto ciò facesse parte dei suoi sogni: lo aveva attribuito allo stress ed alla paura provata per ciò che era successo a Ron e per lo scampato incidente sul treno. Quella notte tuttavia, gli incubi erano stati stranamente vividi. Al risveglio, scese quindi in Sala Grande per fare colazione che albeggiava, per evitare gli altri e per avere il tempo di riflettere. Entrò. Era uno spettacolo magnifico: l’enorme sala era deserta, i tavoli di legno erano già apparecchiati per la colazione, il silenzio era rotto soltanto dal vento leggero che sbatteva piano contro le finestre, il soffitto incantato della sala era trapunto di stelle. Harry si sedette: non aveva fame, avrebbe bevuto un po’ di succo di zucca, poi aveva in programma di passare un po’ di tempo da solo con la sua Firebolt. Quando lo alzò per bere il primo sorso, la luce arancione che filtrava dalle finestre si rifletté sul calice d’argento, piroettando per la sala tante macchioline di luce iridescenti. Harry lo guardò il suo bicchiere brillare estasiato, ma poi, il calice come uno specchio, vide dietro di sè un riflesso di qualcuno che stava entrando. Si alzò e fece per andarsene, ma quando si girò verso la porta, Harry si trovò davanti una donna. I capelli rossi lisci fino alla schiena, il viso addolcito da un sorriso materno, nei suoi occhi c’era un pezzo di lui: sua madre era davanti a lui, il volto illuminato. Non seppe mai se furono più grandi la paura e la confusione che provò vedendola, o la felicità straripante: le due emozioni si equivalevano. Per un momento Harry temette di essere diventato pazzo. Si avvicinò. Lily allungò una mano e gli accarezzò la guancia. La sua mano era liscia e calda ed Harry si sentì finalmente a casa. Quando Lily allontanò la mano, per Harry fu come un dolore fisico. Non ebbe tuttavia il tempo di protestare che sua madre parlò: << Harry >>. Ah, risentire la sua voce, era il paradiso, tanto che per un attimo pensò di essere morto. Lily si fece d’improvviso seria e Harry percepì dal cambio di espressione che lei aveva qualcosa da dirgli. << E’ importante Harry, stai attento. Non ho molto tempo e non posso spiegarti le cose come vorrei.>> disse << Tu devi aiutare Draco>>. << A…aiutare Draco?>>. Non era mai stato più confuso. << Sì Harry, aiutalo, o sarà perso per sempre>>. Harry, sebbene non avesse capito cosa sua madre voleva suggerirgli annuì. << E ricordati. Quando verrà il momento di spiegare, solo Severus potrà farlo, solo a Severus crederanno, perché solo lui sa. Tu sai come trovarlo>>. Harry fece per controbattere, ma Lily lo zittì, mettendogli delicatamente un dito sulle labbra. <<Addio>> disse, lo baciò sulla guancia, poi scomparve. << Aspetta!>> sussurrò. Ma era troppo tardi: se ne era andata. Temendo di perdere i sensi, Harry si sedette. Era sconvolto come non lo era mai stato: per un attimo, un attimo meraviglioso, aveva realmente creduto, si era illuso che fosse tornata per sempre. Si sbagliava. Ma se non era lei, se Lily non era viva, cosa poteva essere? Un fantasma? Una visione? Non sapeva veramente darsi una spiegazione. Ripresosi un po’ dallo stupore, poté ragionare un po’ più lucidamente. Il suo primo pensiero fu quello di andare a raccontare tutto al Professor Jattarius: lui avrebbe potuto fornirgli una spiegazione razionale. Ma in cuor suo sapeva che c’era al mondo un’unica persona a cui avrebbe potuto raccontarlo, un’unica persona che avrebbe realmente capito cosa era accaduto. E se quella persona era morta, si sarebbe accontentato di parlare col suo ritratto. | |
| | | Ludovic Bagman Admin
Numero di messaggi : 6251 Età : 33 Località : sponde del Piave, Fiume Sacro alla Patria Punti : 11884 Data d'iscrizione : 02.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Ven Giu 19 2009, 12:06 | |
| aspettiamo il seguito... (certo il tuo scrivere di getto è pari al mio scrivere pensato!! ) | |
| | | Snowolf
Numero di messaggi : 6372 Località : Sardegna Punti : 11932 Data d'iscrizione : 04.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Ven Giu 19 2009, 15:05 | |
| Per ora Dear Jo non faccio commenti, perchè prima vorrei capire dove vuoi andare a parare... | |
| | | Jo Potter
Numero di messaggi : 2142 Età : 113 Località : ivrea Punti : 7701 Data d'iscrizione : 09.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Ven Giu 19 2009, 15:46 | |
| ...vedrai...non è una cosa difficile...stasera te lo spiego...! | |
| | | Jo Potter
Numero di messaggi : 2142 Età : 113 Località : ivrea Punti : 7701 Data d'iscrizione : 09.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Ven Giu 19 2009, 15:59 | |
| posto un pezzo di proseguimento, un pezzo di transizione e poi vi spiego un po' meglio
Doveva andare subito nell’ufficio del preside. Niente riuscì a distoglierlo dal suo intento, neanche la fiumana di gente che entrò, affamata e vociante, in sala grande, tra cui c’erano Hermione, raggiante, e Ron, assonnato. Hermione capì dalla strana espressione sul suo volto che c’era qualcosa che non andava. “ Cavolo, quella ragazza è un orchidea delle emozioni vivente! Non le sfugge niente!” pensò Harry, a metà tra il divertito e l’ amareggiato che l’amica leggesse così facilmente le sue emozioni guardandolo negli occhi. Questa volta nei suoi occhi avvertì probabilmente una certa impazienza e, pur guardandolo un po’ preoccupata, non lo fermò. Harry le fu grato per questo: era ansioso di avere delle risposte e, anche se non lo ammetteva neanche con sé stesso, conservava una piccola, flebile speranza che quella di sua madre non fosse una visione, o un fantasma, ma qualcosa di più concreto. Si fece spazio tra gli studenti che confluivano nella sala e, quando il passaggio fu più agevole, iniziò a correre. Qualche studente americano lo guardò di traverso e, nella fretta di arrivare, Harry pestò persino il piede ad Hawaii, che gli urlò dietro scandalizzata. Arrivò al gargoyle di pietra del settimo piano con il respiro trafelato ed il battito accelerato, un po’ per la corsa, ma soprattutto per l’agitazione. Solo allora Harry si ricordò che non sapeva la parola d’ordine. Decise comunque di tentare. << Cioccorana!>>. Niente. << Piume di zucchero!>>.Il gargoyle non aveva evidentemente nessuna intenzione di aprirsi. <<Ghiacciolo al limone!>>. Niente da fare: il passaggio rimaneva chiuso. Harry, frustrato, iniziò a sbattere i pugni contro il passaggio, gridando, pur sapendolo inutile: << Apriti! E dai apriti!>> Il gargoyle si scostò improvvisamente e Harry si trovò davanti un arrabbiatissima Minerva McGranitt, a cui rischiò per sbaglio di dare un pugno in faccia. << Potter!>> le gridò contro lei, le narici dilatate e le labbra sottilissime << Stai tentando di demolire il mio ufficio? Smettila immediatamente!>>. Fece per andarsene… << No, preside! La prego aspetti, mi faccia entrare, è urgente! Devo…devo paralare con il ritratto di Silente!>>. Udito che Harry aveva nominato Silente, la McGranitt si girò. La sorpresa traspariva chiaramente dal suo volto. << Vieni con me, Harry >> gli disse, tirandolo per un braccio. Dal fatto che lo chiamò per nome, Harry capì che la sua rabbia era svanita lasciando spazio alla incredulità e, chissà, forse anche ad un po’ di curiosità. Senza chiedergli spiegazione alcuna lo accompagnò per la scala a chiocciola fino ad arrivare davanti alla porta dell’ufficio con il battente d’ottone.
Allora. Molti non hanno sicuramente capito e avranno pensato: questa è pazza fa resuscitare Lyly! NO! ORA VI SPIEGO:
ho diviso il testo in 3 parti la prima è la parte della visione di Lily la seconda cioè quella che vi ho appena postato è una parte di poco conto la terza che vi posterò è il colloquio con silente. Non pensate che questo testo stravolga la trama già creata. L'ho concepito come cappello. Da inguaribile romantica quale sono mi sembrava affascinante che lily desse in qualche modo dei suggerimenti a Harry. Il primo suggerimento è x draco e va a rafforzare tutti i bei pezzi di elfobrizzo su questo argomento ( grindewald, jattarius, willis ecc.)...è una prefazione non so come spiegarvi...un'anticipazione di ciò che avverrà dopo! il secondo indizio è molto importante x il testo più importante che sto scrivendo, cioè il processo di piton. quindi dovete concepire questo testo non come un pezzo a se, mi serve a legare tante cose, in modo un po' poetico e drammatico ( se notate non c'è umorismo scelta mia...perchè bisogna sempre ficcarlo sto umorismo? quando c'è Ron va bene, ma in un pezzo che vuole essere serio il troppo stroppia...) spero che abbiate capito! Jo | |
| | | Ludovic Bagman Admin
Numero di messaggi : 6251 Età : 33 Località : sponde del Piave, Fiume Sacro alla Patria Punti : 11884 Data d'iscrizione : 02.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Ven Giu 19 2009, 16:35 | |
| bene aspettiamo... ne mentre mi sorge un dubbio.... - Citazione :
- Arrivò al gargoyle di pietra del settimo piano con il respiro trafelato ed il battito accelerato, un po’ per la corsa, ma soprattutto per l’agitazione. Solo allora Harry si ricordò che non sapeva la parola d’ordine. Decise comunque di tentare.
<< Cioccorana!>>. Niente. << Piume di zucchero!>>.Il gargoyle non aveva evidentemente nessuna intenzione di aprirsi. <<Ghiacciolo al limone!>>. Niente da fare: il passaggio rimaneva chiuso. Harry, frustrato, iniziò a sbattere i pugni contro il passaggio, gridando, pur sapendolo inutile: << Apriti! E dai apriti!>> Il gargoyle si scostò improvvisamente e Harry si trovò davanti un arrabbiatissima Minerva McGranitt, a cui rischiò per sbaglio di dare un pugno in faccia. non è già stata scritta da qualche parte??? | |
| | | Jo Potter
Numero di messaggi : 2142 Età : 113 Località : ivrea Punti : 7701 Data d'iscrizione : 09.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Ven Giu 19 2009, 19:11 | |
| mi stai accusando di plagio?!?!?!?! no guarda che ti sbagli!!!!!!!!!! | |
| | | -TEX-
Numero di messaggi : 735 Età : 34 Località : Lombardia Punti : 6249 Data d'iscrizione : 05.06.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Ven Giu 19 2009, 19:27 | |
| Un testo molto bello e che fa incuriosire! aspetto il dialogo con silente! una cosa, forse ho capito male io, ma harry nn doveva parlare col ritratto di piton? | |
| | | Jo Potter
Numero di messaggi : 2142 Età : 113 Località : ivrea Punti : 7701 Data d'iscrizione : 09.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Ven Giu 19 2009, 19:36 | |
| no no...harry sente che può rivelare solo asilente la visione di LILY | |
| | | -TEX-
Numero di messaggi : 735 Età : 34 Località : Lombardia Punti : 6249 Data d'iscrizione : 05.06.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Ven Giu 19 2009, 19:37 | |
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| | | Ludovic Bagman Admin
Numero di messaggi : 6251 Età : 33 Località : sponde del Piave, Fiume Sacro alla Patria Punti : 11884 Data d'iscrizione : 02.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Ven Giu 19 2009, 23:22 | |
| pardon... mi pareva soltanto... ma il testo deve venir da qui dentro... | |
| | | Snowolf
Numero di messaggi : 6372 Località : Sardegna Punti : 11932 Data d'iscrizione : 04.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Sab Giu 20 2009, 01:33 | |
| Ancora non ho capito dove vuoi andare a parare, anche se ho una mezza idea, non è che la cosa ha che vedere con una certa eredità? E memorie? Nota: mi sembra che ti stia un po ingarbugliando, non so se di proposito ho involontariamente | |
| | | Jo Potter
Numero di messaggi : 2142 Età : 113 Località : ivrea Punti : 7701 Data d'iscrizione : 09.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Sab Giu 20 2009, 10:58 | |
| è molto più semplice di quanto crediate...non inserisco niente di nuovo.... | |
| | | remus.
Numero di messaggi : 1152 Punti : 6798 Data d'iscrizione : 03.03.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Sab Giu 20 2009, 11:05 | |
| A me non piacerebbe l'idea del messaggio dall'oltretomba... fin che sono ricordi o cose così ok! ma queste comunicazioni ultraterrene non mi piacciono!!!!
E sopratutto sono contento che finalmente non mi piace qualcosa scritto da Jo!!! | |
| | | Ludovic Bagman Admin
Numero di messaggi : 6251 Età : 33 Località : sponde del Piave, Fiume Sacro alla Patria Punti : 11884 Data d'iscrizione : 02.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Sab Giu 20 2009, 11:06 | |
| - Citazione :
- << Tu devi aiutare Draco>>. <<
A…aiutare Draco?>>. Non era mai stato più confuso. << Sì Harry, aiutalo, o sarà perso per sempre>> è evidente che si collega a Malfoy posseduto... ma è da capire come e dove... | |
| | | remus.
Numero di messaggi : 1152 Punti : 6798 Data d'iscrizione : 03.03.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Sab Giu 20 2009, 11:10 | |
| E poi un'altra cosa "quella ragazza è un'orchidea delle emozioni vivente" riferito a Hermione... ma non dovrebbe essere Ginny l'orchidea delle emozioni di Harry???
Che bel complimento:
Harry disse dolcemente <<Ginny, tu sei la mia orchidea delle emozioni!>>. | |
| | | Jo Potter
Numero di messaggi : 2142 Età : 113 Località : ivrea Punti : 7701 Data d'iscrizione : 09.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Sab Giu 20 2009, 11:13 | |
| ahahah...sai come la penso in proposito....=) | |
| | | Snowolf
Numero di messaggi : 6372 Località : Sardegna Punti : 11932 Data d'iscrizione : 04.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Sab Giu 20 2009, 12:54 | |
| Comunque Jo devi concedere che le perplessità espresse da Remus, non sono del tutto irragionevoli anche se a te non piace Ginny il libro dev seguire una traccia precisa, J.K.R. docet, se non sbaglio e già la seconda volta che prendiamo questo discorso, comunque a parte questo concordo con Remus pure su la sua prima affermazione se e possibile i morti lasciamoli sotto terra... Ps. dimenticavo, comunque per ora prima di un commento definitivo voglio vedere come va a finire
Ultima modifica di Snowolf il Sab Giu 20 2009, 12:58 - modificato 1 volta. | |
| | | -TEX-
Numero di messaggi : 735 Età : 34 Località : Lombardia Punti : 6249 Data d'iscrizione : 05.06.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Sab Giu 20 2009, 12:58 | |
| però dei morti ci sono sempre i ritratti ... con essi si può parlare ... la risposta che ha Piton si ricollega al testo del suo testamento? | |
| | | Jo Potter
Numero di messaggi : 2142 Età : 113 Località : ivrea Punti : 7701 Data d'iscrizione : 09.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Sab Giu 20 2009, 13:44 | |
| Così va meglio? ho veramente bisogno del suggerimento di Piton, e non trovate che sia molto romantica l'idea che Lily glielo suggerisca? Tra l'altro non è proprio lei che glielo dice, ma è qualcosa che Harry sapeva già, ma che non riusciva a capire, a trovare. Cos'è meglio di un bel sogno x schiarirsi le idee? comunque capirete quando leggerete il processo finito Ps se volete tolgo la parte su Draco!
Quella notte Harry era rimasto sveglio per quella che gli era parsa un eternità. Quando finalmente si era addormentato, i suoi sogni erano stati pieni di carrozze trainate da cavalli, da uomini incappucciati e da foreste nere e impenetrabili. Gli era già capitato che tutto ciò facesse parte dei suoi sogni: lo aveva attribuito allo stress ed alla paura provata per ciò che era successo a Ron e per lo scampato incidente sul treno. Quella notte tuttavia, gli incubi erano stati stranamente vividi. Al risveglio, scese quindi in Sala Grande per fare colazione che albeggiava, per evitare gli altri e per avere il tempo di riflettere. Entrò. Era uno spettacolo magnifico: l’enorme sala era deserta, i tavoli di legno erano già apparecchiati per la colazione, il silenzio era rotto soltanto dal vento leggero che sbatteva piano contro le finestre, il soffitto incantato della sala era trapunto di stelle. Harry si sedette: non aveva fame, avrebbe bevuto un po’ di succo di zucca, poi aveva in programma di passare un po’ di tempo da solo con la sua Firebolt. Quando lo alzò per bere il primo sorso, la luce arancione che filtrava dalle finestre si rifletté sul calice d’argento, piroettando per la sala tante macchioline di luce iridescenti. Harry lo guardò il suo bicchiere brillare estasiato, ma poi, il calice come uno specchio, vide dietro di sè un riflesso di qualcuno che stava entrando. Si alzò e fece per andarsene, ma quando si girò verso la porta, Harry si trovò davanti una donna. I capelli rossi lisci fino alla schiena, il viso addolcito da un sorriso materno, nei suoi occhi c’era un pezzo di lui: sua madre era davanti a lui, il volto illuminato. Non seppe mai se furono più grandi la paura e la confusione che provò vedendola, o la felicità straripante: le due emozioni si equivalevano. Per un momento Harry temette di essere diventato pazzo. Si avvicinò. Lily allungò una mano e gli accarezzò la guancia. La sua mano era liscia e calda ed Harry si sentì finalmente a casa. Quando Lily allontanò la mano, per Harry fu come un dolore fisico. Non ebbe tuttavia il tempo di protestare che sua madre parlò: << Harry >>. Ah, risentire la sua voce, era il paradiso, tanto che per un attimo pensò di essere morto. Lily si fece d’improvviso seria e Harry percepì dal cambio di espressione che lei aveva qualcosa da dirgli. << E’ importante Harry, stai attento. Non ho molto tempo e non posso spiegarti le cose come vorrei.>> disse << Tu devi aiutare Draco>>. << A…aiutare Draco?>>. Non era mai stato più confuso. << Sì Harry, aiutalo, o sarà perso per sempre>>. Harry, sebbene non avesse capito cosa sua madre voleva suggerirgli annuì. << E ricordati. Quando verrà il momento di spiegare, solo Severus potrà farlo, solo a Severus crederanno, perché solo lui sa. Tu sai come trovarlo>>. Harry fece per controbattere, ma Lily lo zittì, mettendogli delicatamente un dito sulle labbra. <<Addio>> disse, lo baciò sulla guancia, poi scomparve. Harry aprì gli occhi improvvisamente e si ritrovò con la testa sul tavolo e gli occhiali storti. Capì: si era addormentato. Per un attimo, un attimo meraviglioso, aveva realmente creduto, si era illuso che fosse tornata per sempre. Si sbagliava. Era stato un sogno, un sogno meraviglioso...un sogno che avrebbe voluto fosse durato una vita intera... "Non fare il bambino Harry" si disse " dopo tanti anni, come puoi illuderti ancora così". Ripresosi un po’ dallo stupore, poté ragionare un po’ più lucidamente: sogno o no, rimaneva il fatto che suo madre gli aveva detto due cose, sembrava proprio volesse suggerirgli qualcosa...ma i suggerimenti e le cose che le persone gli dicevano erano reali, nei sogni? Questo proprio non lo sapeva. Il suo primo pensiero fu quello di andare a raccontare tutto al Professor Jattarius: lui avrebbe potuto fornirgli una spiegazione razionale. Ma in cuor suo sapeva che c’era al mondo un’unica persona a cui avrebbe potuto raccontarlo, un’unica persona che avrebbe realmente capito cosa era accaduto. E se quella persona era morta, si sarebbe accontentato di parlare col suo ritratto. Doveva andare subito nell’ufficio del preside. Niente riuscì a distoglierlo dal suo intento, neanche la fiumana di gente che entrò, affamata e vociante, in sala grande, tra cui c’erano Hermione, raggiante, e Ron, assonnato, e Ginny, che gli sorrise. Sorridendogli, Ginny capì dalla strana espressione sul suo volto che c’era qualcosa che non andava. “ Cavolo, quella ragazza è un orchidea delle emozioni vivente! Non le sfugge niente!” pensò Harry, colpito dalla capicità che aveva lei di leggere così facilmente e sue emozioni guardandolo semplicemente negli occhi. Questa volta nei suoi occhi avvertì probabilmente una certa impazienza e, pur guardandolo un po’ preoccupata, non lo fermò. Harry le fu grato per questo: era ansioso di avere delle risposte e, anche se non lo ammetteva neanche con sé stesso, conservava una piccola, flebile speranza che quello di sua madre non fosse solo un sogno, ma qualcosa di più concreto. Si fece spazio tra gli studenti che confluivano nella sala e, quando il passaggio fu più agevole, iniziò a correre. Qualche studente americano lo guardò di traverso e, nella fretta di arrivare, Harry pestò persino il piede ad Hawaii, che gli urlò dietro scandalizzata. Arrivò al gargoyle di pietra del settimo piano con il respiro trafelato ed il battito accelerato, un po’ per la corsa, ma soprattutto per l’agitazione. Solo allora Harry si ricordò che non sapeva la parola d’ordine. Decise comunque di tentare. << Cioccorana!>>. Niente. << Piume di zucchero!>>.Il gargoyle non aveva evidentemente nessuna intenzione di aprirsi. <<Ghiacciolo al limone!>>. Niente da fare: il passaggio rimaneva chiuso. Harry, frustrato, iniziò a sbattere i pugni contro il passaggio, gridando, pur sapendolo inutile: << Apriti! E dai apriti!>> Il gargoyle si scostò improvvisamente e Harry si trovò davanti un arrabbiatissima Minerva McGranitt, a cui rischiò per sbaglio di dare un pugno in faccia. << Potter!>> le gridò contro lei, le narici dilatate e le labbra sottilissime << Stai tentando di demolire il mio ufficio? Smettila immediatamente!>>. Fece per andarsene… << No, preside! La prego aspetti, mi faccia entrare, è urgente! Devo…devo paralare con il ritratto di Silente!>>. Udito che Harry aveva nominato Silente, la McGranitt si girò. La sorpresa traspariva chiaramente dal suo volto. << Vieni con me, Harry >> gli disse, tirandolo per un braccio. Dal fatto che lo chiamò per nome, Harry capì che la sua rabbia era svanita lasciando spazio alla incredulità e, chissà, forse anche ad un po’ di curiosità. Senza chiedergli spiegazione alcuna lo accompagnò per la scala a chiocciola fino ad arrivare davanti alla porta dell’ufficio con il battente d’ottone. | |
| | | Oblivion
Numero di messaggi : 238 Età : 26 Località : Hogwarts :D Punti : 5698 Data d'iscrizione : 06.06.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Dom Giu 21 2009, 12:01 | |
| stupendo.....aspetto la seconda parte | |
| | | Ludovic Bagman Admin
Numero di messaggi : 6251 Età : 33 Località : sponde del Piave, Fiume Sacro alla Patria Punti : 11884 Data d'iscrizione : 02.05.09
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Dom Giu 21 2009, 12:35 | |
| si meglio... aspettiamo irrequieti il proseguimento!! | |
| | | Claudio Admin
Numero di messaggi : 138 Età : 48 Località : Roma Punti : 5989 Data d'iscrizione : 07.02.08
| Titolo: Re: Sogno o son desto? Lun Giu 22 2009, 17:58 | |
| Premetto che anche io attendo il seguito, ma come sempre ci tengo a complimentarmi per lo stile! Non essere capiti, non riuscire a spiegarsi credo sia l'incubo di ogni scrittore... e facciamo bene a porcelo, come dice King "bisogna scrivere sempre con la porta aperta" (e non solo se hai mangiato fagioli e hai mollato una puzza!) riferendosi al fatto che saranno gli altri a leggerci e che quindi non scriviamo solo per noi stessi. Mi piace l'idea che non riuscendo a dormire, tormentata dalla tua ispirazione, ti sei messa a scrivere! | |
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| Titolo: Re: Sogno o son desto? | |
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