Ho scritto la
prima lezione di Difesa contro le Arti Oscure. Spero che vi piaccia e che commentiate in tanti
Harry scese velocemente le scale del dormitorio seguito da Ron. “Alla buon’ora” disse Hermione vedendo spuntare i due ragazzi “Ieri sera ti ho stregato l’orologio per farvi arrivare in orario ma a quanto pare non è servito a nulla. Non so proprio cosa fare con voi due” continuò la ragazza alzando il tono della voce “ Non è colpa nostra se Neville ha avuto la brillante idea di farsi prestare una pianta da Hanna Abbott che ha sputato aculei tutta la notte. E poi non potevi mettere una voce più dolce al mio orologio? Sembrava quella della mamma di Sirius. Ha svegliato tutti, persino me” disse Ron massaggiandosi il braccio destro ancora indolenzito da tutti gli aculei che gli si erano conficcati.
Harry guardava la scena con aria distaccata mentre gli risuonava nelle orecchie quella voce stridula che urlava dall’orologio di Ron “E’ tardi, alzatevi. Forza dovete alzarvi”
“Dov’è Ginny?” chiese Harry guardandosi intorno “ E’ scesa molto presto per sistemare le attrezzature da Quidditch. Stanotte qualcuno ha liberato un bolide che ha cominciato a sbattere contro le mura del castello. Madama Bumb era uscita per acciuffarlo e Ginny si è fatta avanti per aiutarla. E’ una ragazza lodevole” rispose Hermione “Ma la McGranitt ha idea di chi sia stato?” chiese Harry preoccupato “Crede che sia la stessa persona che ha combinato quel disastro nella Sala Grande. Comunque sia questo non è il momento adatto per parlare di certe faccende. Se non ci sbrighiamo non troveremo nulla da mangiare” spiegò Hermione e immediatamente i tre ragazzi attraversarono il ritratto della Signora Grassa e si diressero verso la Sala Grande.
Le cinque tavolate brulicavano ancora di ragazzi. Il soffitto della Sala Grande era di un azzurro acceso, senza l’ombra di nuvole.
Harry prese posto al tavolo dei Grifondoro seguito dai suoi amici. “E noi che crefefamo di effere in rifarfo” esclamò Ron con la bocca piena. “Siamo in ritardo. In enorme ritardo. L’orologio si è attivato mezz’ora dopo le sette e voi siete scesi più di un’ora dopo. Volevo evitare di trovare confusione in Sala Grande ma non si può arrivare in orario quando ci siete di mezzo voi due” rispose Hermione bevendo del succo di zucca. Ron rispose con qualche strano verso incomprensibile.
Harry stava per imburrare una fetta di pane quando vide spuntare Ginny.
“Avete cominciato senza di me?” chiese la ragazza sedendosi accanto a Harry. “Feggio fer te che fuoi femfre mefferfi al cenfro dell’affenzione” esclamò Ron.
“Com’è andata con il Bolide?” chiese Harry a Ginny “Ha fatto un po’ di capricci, ma alla fine l’abbiamo preso. Dov’e Neville?” chiese Ginny prendendo un barattolo di marmellata “E’ rimasto sopra a ripulire il dormitorio da tutte le spine che ha sparato la pianta di Hanna” rispose Harry “E’ da quando l’ha vista che non fa altro che parlarne. E’ diventato più paranoico di Luna con quei Ricciocorni” continuò Ginny spalmando la marmellata su una fetta biscottata.
“Ricciocorni? Ne hai visto qualcuno?” chiese Luna spuntando dal nulla “Oh, Luna. Non ti avevamo vista” disse Ginny di soprassalto “Me lo ripetono in molti” rispose Luna con la sua aria assente.
“Harry, Ron è meglio che cominciamo ad andare” disse Hermione alzandosi dal tavolo. “Ci vediamo più tardi” continuò la ragazza salutando Ginny e Luna. “Ma Hermione non ho ancora finito di mangiare” disse Ron ingoiando l’ultimo pezzo di ciambella “Non fare il bambino Ron” ribattè Hermione con aria di rimprovero.
“Che cosa abbiamo alla
prima ora?" chiese Harry subito dopo aver salutato Ginny e Luna “Difesa contro le Arti Oscure” rispose Hermione “Cominciamo bene. Seamus mi ha detto che quando il nuovo professore insegnava alla Drumstrang ha fatto ripetere l’anno a dieci ragazzi, è riuscito a spaventare persino il tuo caro Victor Krum” disse Ron guardando Hermione “Sono solo voci Ron” rispose la ragazza ignorando l’ultima frase di Ron “Saranno pure voci ma sono terrificanti.”
“Ragazzi, aspettatemi” Neville stava correndo per raggiungere gli amici “Ciao Neville” dissero Harry,Ron e Hermione quasi in coro “Non ho fatto neanche colazione per ripulire il dormitorio. Ma ne è valsa la pena. E’ affascinante il modo in cui queste piante riescano a difendersi. Hanna ha un ottimo gusto per le piante” disse Neville col fiatone per la corsa.
Harry vide una folla di ragazzi davanti la porta chiusa dell’aula di Difesa contro le Arti Oscure. “Fatemi passare, sono una Caposcuola” disse Hermione facendosi spazio.
Sulla grossa porta c’era appeso un foglio che diceva:
“Un mantello della notte più nera che non lascia segno del suo passaggio. Un fumo scuro ti assalirà come se fosse un miraggio. Se la tua strada aprire vorrai a questo indovinello certamente risponderai”
“Sicuramente si tratta di un diss…” Hermione non riuscì a finire la propria frase che la ragazza americana dalle codine nere, senza alzare lo sguardo da un vecchio libro di pozioni disse: “Lethifold”
“Come dici scusa?” chiese Hermione quasi scioccata “Si tratta di un Lethifold. I dissennatori svuotano il corpo di una persona dall’anima, mentre i Lethifold divorano le persone. E’impossibile sapere quando attacca la propria vittima, perché non lascia nessun segno del suo passaggio e nemmeno del corpo di chi aggredisce ” continuò la ragazza.
Improvvisamente la porta si aprì. “Complimenti signorina. Cinque punti a Widgester. Oh,accomodatevi pure” disse il professor Unglucklich facendo cenno a tutti di entrare.
Aveva il solito abito nero abbinato al cilindro che portava sulla testa
I ragazzi entrarono in aula. Harry occupò un posto in
prima fila aspettando che Ron e Hermione arrivassero. Osservò Hermione mentre prendeva il libro. Aveva un’aria sconvolta. In effetti, pensò Harry, non era mai accaduto che Hermione si fosse sbagliata e, soprattutto, mai nessuno aveva risposto
prima di lei.
“Come vi ha annunciato la preside McGranitt io sono il professore Jatturius Unglucklich. Questo per voi è un anno estremamente importante. Riceverete i vostri M.A.G.O. se ne sarete all’altezza. La signorina…” disse il professore indicando la ragazza americana “Sarah Follet” fece la ragazza rispondendo al professore “Follet ha dimostrato di avere delle ottime basi, ma voglio notare lo stesso in tutti voi. Non mi accontenterò del minimo. Quest’anno il programma di Difesa contro le Arti Oscure sarà estremamente complesso. Certo, nulla paragonato al programma della scuola da dove vengo, la Drumstrang. Lì gli studenti non possono permettersi errori. Le punizioni sono estremamente severe,talmente severe che gli studenti rigano dritto sin dal primo giorno. Nella mia classe applicherò lo stesso regime. Imparerete ad apprezzarlo” concluse il professore dirigendosi verso la cattedra “Voci, eh?” disse Ron a Hermione che non diede alcuna risposta.
“La signorina Follet ha parlato di Lethifold. Come ha spiegato la vostra compagna queste creature possono essere confuse con i dissennatori di cui credo abbiate sentito parlare, specie in questo periodo. I Lethifold sono delle creature estremamente pericolose. Nessuno che è stato attaccato da uno di loro ha avuto la fortuna di parlarne, eccetto il mago Flavius Belby, il quale fu il primo a scoprire come allontanare i Lethifold. Qualcuno di voi sa di cosa si tratta?” chiese il professore da dietro la cattedra.
Hermione alzò la mano come un fulmine, seguita da Sarah. “Si signorina” disse il professore indicando Hermione “L’Incanto Patronus, altra somiglianza che li lega ai dissennatori” disse Hermione tutto d’un fiato “Complimenti signorina. Può dirmi il suo nome?” esclamò il professore “Hermione Granger” rispose la ragazza piena di orgoglio “Ottimo Granger.Cinque punti a Grifondoro”
Harry vide Hermione sorridere per la
prima volta da quando erano entrati in aula.
“Ma purtroppo non è sufficiente conoscere questo complesso incantesimo visto che i Lethifold attaccano le proprie vittime mentre dormono. Avete qualche domanda?” chiese il professore guardandosi intorno e non vedendo nessuna mano alzata continuò “Bene. Ora voglio la vostra massima attenzione. Prego tutti voi di non spaventarvi.”
Unglucklich alzò la bacchetta e senza aprire bocca cominciò a muoverla.
Improvvisamente apparve una massa informe di fumo nero, simile a un mantello molto sottile.
Infondo alla stanza si sentì qualche gemito da parte di alcune ragazze americane.
“Questo, ragazzi miei, è un Lethifold. E’ praticamente impossibile che voi incontriate queste creature, visto che sono solite dei luoghi con un clima tropicale. Ma è giusto che abbiate la possibilità di osservare da vicino questi esseri, senza pericolo” disse il professore tenendo ben stretta la bacchetta.
“Ma che diavolo di incantesimo ha usato?” chiese Ron osservando il mantello nero fluttuante.
“Non ha la benché minima idea di quali incantesimi possa conoscere un istruttore di Auror slavi. E non la deve avere. Ecco perché userò molto spesso incantesimi non verbali. Il suo nome?” disse Unglucklich rivolgendosi a Ron “Ronald Bilius Weasley, signore” disse Ron irrigidendosi come un pezzo di legno “Il primo nome è più che sufficiente, signor Weasley.”
Harry osservò il Lethifold e la sensazione di essere privato da ogni pensiero bello e spensierato lo assalì. Sapeva benissimo che non era un dissennatore, e soprattutto sapeva che era una proiezione della creatura, ma la somiglianza del Lethifold con quegli esseri che più volte lo avevano ostacolato, quegli esseri privi della capacità di distinguere il bene dal male e il cui bacio era in grado di privarti dalla tua stessa anima, lo fece star male.
“L’astuzia di questi esseri è inimmaginabile. Hanno compreso che il momento in cui siamo più vulnerabili è il sonno. Ma dobbiamo anche dire che i maghi hanno approfittato di ciò per scopi personali. Ad esempio, qualche anno fa,un mago finse di essere stato divorato da un Lethifold per poter scappare con una donna, abbandonando moglie e figli” continuò il professore cercando di non distogliere l’attenzione dalla creatura.
Improvvisamente si sentì un frusciò. Il Lethifold cominciò a muoversi come se avesse preso vita.
Il professore perse il controllo della bacchetta. La creatura si avvicinò all’uomo disarmato e cominciò ad avvolgerlo. Poi scomparve facendo cadere il professore. Una risata stridula rimbombò nella classe. Harry aveva impugnato la bacchetta, ma non aveva fatto in tempo ad usarla.
La voce stridula cominciò a parlare: “
Scherzi e pasticci tu vuoi combinare, ma al burlone della scuola il lavoro non potrai rubare. Esci fuori e fatti vedere, contro chi mi devo battere voglio sapere”Pix cominciò a volare per tutta la classe facendo levitare a grande velocità libri e oggetti vari.
Tutti i ragazzi si alzarono cercando di non farsi colpire da tutti gli oggetti che Pix scaraventava in aria.
Harry cercava con lo sguardo il poltergeist per scacciarlo. Ma Pix volava talmente veloce che era quasi impossibile rintracciarlo.
Improvvisamente il professore Unglucklich urlò:
“Scurge.”Gli oggetti che fino a qualche istante
prima svolazzavano per la classe caddero a terra. L’incantesimo del professore colpì Pix che scomparve nel nulla.
“Non preoccupatevi, non gli ho fatto del male. L’ho solamente allontanato. La preside mi ha riferito la volontà di Silente di far rimanere quel dispettoso poltergeist qui ad Hogwarts” disse Unglucklich osservando i ragazzi sparsi per la classe.
Il suono delle campane indicò la fine della lezione. “Per la prossima volta voglio un saggio di quaranta centimetri sui Lethifold. Buona giornata a tutti” concluse il professore salutando i ragazzi che cominciavano ad uscire dalla classe in disordine.
“Qualcosa deve averlo indispettito” disse Harry posando la bacchetta nella tasca dei pantaloni “Credo che sia il ragazzo che sta combinando questi guai a scuola ad indispettirlo” rispose Hermione ancora scioccata per quello che era successo poco
prima in classe “Fino ad ora ci sono stati ragazzi che si divertivano a fare scherzi e a prendere in giro,ma lo facevano sotto la luce del sole così Pix poteva riferire le loro bravate e non perdere il primato di dispettoso della scuola. Ma questa volta chi è dietro a questi scherzi sta cercando in ogni modo di tenere nascosta la propria identità e ovviamente questo non piace a Pix” spiegò Hermione ad Harry.
Harry ascoltò le parole dell’amica in assoluto silenzio. “Quel poltergeist ci ha ritardati. Dobbiamo sbrigarci, abbiamo Erbologia” continuò la ragazza avviandosi insieme a Harry e Ron verso la serra.