Il mio più grande capolavoro

Uno dei brani più commoventi che io abbia mai scritto. Se piangerete dopo averlo letto, sarò riuscito nel mio intento.

Era molto presto quando Harry si svegliò nel suo dormitorio. Avvertì subito un forte mal di pancia. Si alzò, inforcò gli occhiali e mise a fuoco l’immagine di una grossa mano rugosa che gli sbucava dall’ombelico. La mano stringeva la Bacchetta di Sambuco e gliela puntava alla fronte. Harry, sudato, iniziò a urlare. Ron si alzò di colpo e si accorse della mano.
“Calmati, Harry” gli disse Ron. “Non è niente, stai tranquillo. Deve averti fatto male qualcosa che hai mangiato ieri a cena. Rilassati, domani andremo in Infermeria”
Ron tornò a letto.
Harry stentava a credere che tutto ciò fosse possibile. Provò a tirarsi via la mano, ma quella non si muoveva.
Poi il suo stomaco brontolò: “Avada Kedavra!”
La maledizione lo colpì proprio sulla cicatrice…
“Aaaah!”
Harry si svegliò si soprassalto. Era solo un sogno, era tutto finto. Stropicciandosi gli occhi, si ricordò di essersi addormentato durante la lezione di Storia della Magia.
“Tutto bene, signor Potter?” chiese il professor Ruf, odorandosi le ascelle.
“Sì, s-s-s-sto b-bene, p-p-professore…” Harry non capiva perché balbettasse, non riusciva a controllare la propria voce.
“Non si direbbe” fece Ron osservandolo, mentre si scaccolava con la bacchetta. “Ti conviene fare un salto in Infermeria, Harry”.
“Sì, d’accordo. Pi-roff-sorre?” La sua lingua faceva brutti scherzi. “Posso andare in Infermeria?”
“Ma sì, va' pure, che importa? Anzi, andate tutti a quel paese!” rispose Ruf, e detto ciò si voltò e sparì attraverso la lavagna.
Draco Malfoy si alzò e, con i pollici alzati, disse a Harry: “Erminio, sei un ganzo!”
Poi Malfoy scappò via dalla classe, gridando con le mani ai capelli.
Harry si guardava attorno incredulo. Tutto ciò era assurdo.
Si voltò verso Ron, che gli si avvicinò e gli urlò all’orecchio: “Harry Pocciaaaaaaaaaa!”
“Aaaaaah!” Harry si svegliò di nuovo. Si trovava in Infermeria, questa volta. Al suo capezzale una Hermione dai capelli verdi piangeva disperata.
“Ci risiamo…” pensò Harry. “Hermione?” disse poi ad alta voce. “Perché piangi?”
“C-come perché p-piango? Ma perché tu sei m-m-morto” rispose la ragazza continuando a singhiozzare.
Harry era sbalordito. “Ma come faccio a parlare con te, se sono morto?”
“Allora è il contrario. Devi essere appena nato.”
Harry non fece in tempo a chiedersi quale fosse il filo logico di ciò che Hermione aveva appena detto, che si ritrovò un grosso ciuccio rosa in bocca.
All’improvviso, la porta dell’Infermeria si spalancò. Hagrid, i capelli e la barba biondi, gli occhi azzurro chiaro, urlò: “Harry! Perché sei morto, Harry? Tu sei Her Ricotta, non dovevi morire!”
Hermione si infuriò. I suoi capelli divennero di un rosso fuoco.
“Harry non è morto” disse molto lentamente a Hagrid.
Il Mezzogigante la fissò in silenzio, lisciandosi con la manona i riccioli d’oro.
“Harry è appena nato!” Hermione si lanciò contro Hagrid e gli sferrò un calcio così potente da mandarlo a sbattere contro la finestra. Il vetro andò in frantumi, Hagrid precipitò giù al rallentatore.
Harry, il ciuccio ancora in bocca, osservò Hermione che, ansimante, i capelli perfettamente bianchi e gli occhi fuori dalle orbite, tese le mani e iniziò a strangolarlo.
“Harry, che succede? Che succede, Harry? Harry, che succede?” ripetè in tono esasperato.
In un tentativo di difendersi, Harry le sputò in faccia il ciuccio che aveva in bocca.
Hermione urlò.
“Aaaah!”
“Harry, che succede?” Era la voce di Ginny.
Harry si trovava ancora una volta in Infermeria. Il suo stomaco e la sua testa erano trafitti da un dolore lancinante.
“Ho fatto un brutto sogno” disse Harry massaggiandosi la testa. Era bendata.
Harry si chiese come avrebbe reagito Ginny a quella risposta. Cosa sarebbe successo? Si sarebbe trasformata in un ragno gigante, o avrebbe iniziato a sputare per terra senza controllo?
Con gran sorpresa di Harry, Ginny non fece né l’una né l’altra cosa. Si limitò solamente ad annuire amorevolmente e ad aggiungere: “Hai preso una bella botta, Harry”
“Ma cos’è succeso? Non ricordo…”
“Tyson, il Battitore, ti ha sparato addosso un Bolide. Ti ha colpito alla pancia, disarcionandoti dalla scopa. Tu sei caduto e hai battuto la testa.”
Harry la guardò senza parole. La partita di Quidditch di poco prima… come aveva fatto a scordarsene? Harry era un po’ imbarazzato. Doveva essere stato così ridicolo. Immaginò le risate dei Serpeverde mente lui piombava giù. Gli tornò alla mente un episodio molto simile a quello: due anni prima, quell’idiota di Cormac McLaggen aveva fatto la stessa cosa, lo aveva mandato in Infermeria per lo stesso motivo.
“Non è niente di grave, comunque, solo una leggera commozione celebrale” concluse Ginny.
Poi gli chiese:“Ma cosa hai sognato? Hai parlato un bel po’ nel sonno…”
“Niente” le rispose Harry sulla difensiva. "Stupidaggini".
Era sicuro che se avesse raccontato il suo sogno a Ginny, si sarebbe guadagnato un posto d’onore al San Mungo nello stesso reparto di Gilderoy Allock.

alastor..................... vai vai che è meglio!!! però mi hai fatto ridere!!

concordo...

oddio, ke stupidaggine, alla fa vccia del brano commovente, e io ke ti prendevo sul serio.
il primo sogno è inquetante, il senzonco inverosimile, il 3 ganziale.
faccio come ruf, ti mando a quel paese, cn simpatia
ora sn convinta che tu sia unvero pazzo.

Mai prendermi troppo sul serio...

non ci riuscirei mai dopo aver visto l'avatar che ti eri messo verso le due oggi.....

nono qst pezzo va assolutamente inserito!!!!!!!! è tr bello!!!! nn ho pianto ma mi sn sganasciato!! macabrissimo il ricordo dei genitori di neville xò...

simpaticissimo!!!!
Ammettilo: i sogni fatti ha Harry sono i tuloi incubi ricorrenti!

no è quello k fa lui a scuola cn 1prof soporifero..

Ma no, ho inventato tutto. MS, se mi sostieni premiamo assieme Dafne e Claudio per inserlo...
Comunque all'inizio del testo ho detto che volevo farvi piagere, sì... ma dalle risate!

L avevo capito subito!!!!! k intendevi pianere dal ridere!! cmq io ci sto alastor!!!!

Evvai!

alastor complimenti!!! stupendo!!!!!

Grazie a tutti per i complimenti

ma prego!!!

si inseriamolo!!!!!

ki poteva scrivere una cosa del genere se nn il nostro caro alastor "pagliaccio" pazzoid

Sì, ank'io ti voglio bene, Pix...

bravo alastor hai compreso il senso della mia frase, serio o stupido (molto più stupido ke serio) lo sai ke ti vogliamo sempre tanto bene.
io sn la romantica e tu lo stupidono, ormaici siamo firmati così ke ci vuoi fare

rende l'idea!!!!

Ahahah
Claudio mi ha dato buone speranze, cercherà di inserirlo...

Ce la metto tutta...