Ron era sparito davanti i suoi occhi e stava li , inerme , guardando il vuoto con lo sguardo sporco di sangue e fango e la bacchetta stretta in mano con una tale forza, che essa si stava quasi spezzando.
Harry si accascio a terra e girando il volto vide Ginny , piangente e addolorato .
Si avvicino a lei zoppicando e le liscio capelli con la mano , l’Auror si sentiva colpevole di tutto quel dolore .
Diede poi uno sguardo alla tana mezza distrutta ,L’ardemonio era stato terrificante, si accertò se tutti stavano bene e poi si accorse che mancava qualcuno .
<<HERMIONE DOVE SEI?>> gridò Harry disperato, l’amica non era nel giardino cosi entro nella tana e la pellustro da cima a fondo :non c’era .
<<Signora Weasley !Hermione combatteva insieme a lei l’Ardemonio adesso dovè ?>> disse Harry più spaventato che mai poi si accorse che dalla sua gamba usciva molto sangue e dal dolore stava per perdere i sensi ma non lo fece capire ai presenti nascondendo la gamba dietro l’altra .
<<Harry non lo so era accanto a me fino a quanto …..hanno preso Ron>> e dopo aver finito si mise a piangere appoggiandosi alla alla spalla di Arthur .
Ginny si avvicino a Harry e dallo sguardo spaventato Harry capi che aveva visto la ferita << vulnus sanari>> disse Ginny dolcemente rimarginando la ferita e velocemente lo bacio .
Harry però non ricambio il bacio ,l’allontano piano e vide i volti sorpresi della famiglia Weasley .
In momenti come quelli voleva stare insieme alla sua ragazza ma doveva trovare i suoi migliori amici.
Tanti sonori crac li fecero sobbalzare tutti e il corpo del ministro e quello di numerosi Auror comparvero poco più indietro la recinsione della tana << siete arrivati tardi…>> il signor Weasley si fermo un attimo e continuo <<… hanno rapito Ron >>.
<<accertatevi che non c’è ne siano altri …>> e prima che il ministro potesse continuare si sentirono numerosi <<Homenum revelio >> .
Nessuno vide sbucare dal nulla nessun uomo tranne che un corpo pensolante all’entrata della tana era Hermione con una scritta nel petto “ Sette volte minami mi darai la Sambuco “.