14

Ecco qui un mia piccolissima storiella divertente, che naturalmente non sarà mai come le vostre XD

“14”

Era una notte piovosa quella di San Antonio, Cristine lavorava incessantemente nel suo ufficio, le pratiche erano ancora molte e lei aveva soltanto poche ore a disposizione per completare il tutto. I suoi colleghi avevano già lasciato il palazzo Erasmus.
La tempesta imperversava ed i fulmini cominciavano a picchiare sulla grande città Texana. Proprio in questo momento Cristine Laghner stava uscendo dal grande palazzo, la sua macchina non era lontana ma la strada era completamente ostruita da pozzanghere. La visibilità era quasi nulla e oramai il suo impermeabile era completamente inzuppato. Il forte vento piegava il fragile ombrellino che la ragazza cercava di mantenere saldo nella mano. Finalmente arrivò alla macchina, che sembrava il posto più caldo e confortante del mondo in confronto a quanto stava succedendo fuori.

[…]

Mancavano soltanto due isolati per arrivare a casa, la sua bella casa. Aprì velocemente la porta d’ingresso, che stranamente era aperta, ricordava benissimo di averla chiusa a chiave con le solite quattro mandate della serratura. Non ci pensò su ed entrò.
La casa aveva un’aria strana, diversa, le finestre erano spalancate e l’acqua entrava a dirotto bagnando il parquet. Si presentava completamente nuda, i mobili non c’erano più, i quadri, i tavoli e le sedie erano scomparsi. Mancavano perfino i bellissimi lampadari di cristallo che la madre, per il suo matrimonio, aveva regalato a Cristine. Subito questi pensò ad una rapina di massa, tuttavia le sembrava strano il fatto che avessero portato via tutto. Comunque si precipitò nell’altra stanza per telefonare la polizia, scoprì che neanche il telefono era al suo posto. Così la giovane donna andò in panico, non sapeva più che fare, corse verso le altre stanze, quello che trovò furono polvere e qualche piccolo vermiciattolo, uscì di casa, quasi dimenticando della tempesta. Prima non vi aveva fatto caso ma nella parte superiore della porta d’ingresso c’era affisso un manifesto rosa con su scritto: “VENDESI – TELEFONARE IL NUMERO 3331646933”.
La ragazza rimase ferma a fissarlo per molti minuti, come si erano permessi questi tizi di vendere la casa ed effettuare il trasloco senza che la ragazza avesse firmato nessuna carta o cose del genere. Forse stava sognando o immaginando tutto, decise di controllare se anche la piscina fosse stata rimossa dalla usa posizione. Cos’ era successo? Al posto della sua amata piscina adesso c’era un grande manto erboso misto a fanghiglia e piantine varie. La povera ragazza cadde a terra, stressata e spaesata, le palpebre non si aprivano per la forte pressione che la pioggia esercitava su di esse.
Ad un tratto gli ritornò tutto in mente, corse verso il cancello che delimitava la zona e lesse il numero civico che recitava “14”. Cristine si guardò intorno felice ma allo stesso tempo preoccupata del suo stato di salute, aveva sbagliato casa e solo mezz’ora dopo se ne era accorta. Salì di nuovo in macchina e percorse un breve tratto in retromarcia; raggiunse finalmente la sua vera casa, questa al di fuori era molto simile a quella dei signori McCollin, che la stavano vendendo.
La ragazza decise di andare a dormire, aveva bisogno di un po’ di riposo e quanto successo poco prima lo aveva dimostrato.

ahahahahhahahahahahahah, forte!!!!

Come ti ho detto prima, l'importante e far sorridere XD

ahahah!
Carina!!

Grande!!

Pensavo di ricevere mooolte più critiche da parte vostra! XD

Me gusta!

Ahahahah!! Che bella!!!
Approfitto per darti il benevenuto!!

Grazie a tutti! Credo di avere qualche altra storiella in serbo per voi XD

Grazie per i tuoi consigli Snow, te ne sono davvero grato Questo testo l'ho fatto molto tempo fa, e devo dirlo, con l'unico scopo di far divertire. Per questo è abbstanza corto e con poca descrizione dell'ambiente

Se vuoi ho fatto un testo, Baston in Nazionale, non è il massimo ma magari potresti darmi qualche consiglio anche qui