Andromeda e Cinereus

C'era un calore davvero rassicurante alla Tana, un calore che toglieva dalla testa il pensiero che fuori fosse Dicembre,
e che il freddo e la neve tormentavano i campi di campagnia di quel luogo.
Harry e Ginny erano davanti al camino, lei fissava lui, lui fissava il vuoto, mentre in cucina, la signora Weasley preparava una cena calda, Hermione stava parlando con Ron su un angolo del salotto, entrambi sulla stessa poltrona, mentre il signor Weasley giocherellava con uno scaldabagno che era riuscito a portare a casa dal Ministero della Magia.
Era il giorno prima della vigilia di Natale, eppure Harry pensava ad altro, e i suoi pensieri cadevano molto spesso sulla stella Minami.
Aveva ormai deciso che il giorno dopo, sarebbe andato a trovare Andromeda e il suo figlioccio Teddy, e in un attimo la sua testa aveva impressa l'immagine dei capelli di Teddy che cambiavano colore l'ultima volta che l'aveva incontrato a Diagon Halley, e pensava anche a quanto fosse simile a sua madre, Ninfadora Tonks.
Snitch, sul tavolo da pranzo, si divertiva a seguire con lo sguardo i piccoli Babbo Natali in sella ad una scopa creati da Ron, mentre veniva di continuo investito dal getto d'aria dell' ennesimo oggeto babbano del signor Weasley, un ventilatore, che ad Harry ricordava quello che sua zia Petunia accendeva d'estate.
Un mare di ricordi investiva Harry quella sera in famiglia, proprio così, perché da tempo ormai considerava i Weasley come la famiglia che non aveva mai avuto.
"Cos'hai?" chiese Ginny con aria divertita alla faccia quasi da sonnambulo del suo ragazzo " ehm...niente, oensavo un pò..." le rispose Harry rivolgendole il suo sguardo.
"Allora, domani vai a trovare Andromeda e il piccolo Teddy, vero?" continuò lei, e per risposta Harry annuì sorridendo al pensiero di rivedere il suo figlioccio, cresciuto di tre mesi pieni.
Subito dopo Harry lasciò cadere la sua schiena sul divano, e come d'istinto la sua mano finì intorno alle spalle della sua ragazza.
"Che intenzioni hai?" chiese lei sorridendo, mentre il suo volto si avvicinava a quello di Harry.
"Scoprilo tu..." ora anche lui protese la sua testa verso quella di Ginny, che lo afferrò al collo e lo baciò, i due chiusero gli occhi istintivamente, mentre entrambi si godevano quei pochi secondi, prima che qualcuno li interrompesse, prima che un qualche pericolo mortale non li obbligasse a staccarsi...
Sentironoun tossicchiare molto familiare, di quelli che lasciano ad intendere la frase 'potrei avere la vostra attenzione prego?' e i due si staccarono e contemporaneamente videro la signora Weasley, che in quei pochi secondi Harry odiava a morte.
Eppure qualcosa gli diceva che anche la signora Weasley in quel momento avrebbe voluto lanciargli contro una fattura.
"Ginny cara, dovresti aiutare me ed Hermione a tagliare la verdura" disse ella, "Va...Va bene, mamma..."
A cena, Harry finì di mangiare per ultimo, con il suo bicchire di burrobirra ancora intatto.
"cos'hai Harry?" chiese il signor Weasley.
"No, niente è che sono pensieroso...sai, domani vado a trovare Andromeda e Teddy..."....
Arthur Weasley si limitò a dare una pacca sulla spalla ad Harry.
Nel suo profondo sapeva che in quella visita ad Andromeda sarebbe successo qualcosa, non sapeva ancora cosa, ma aveva un brutto presentimento.
Harry correva con tutte le sue forze, mentre una strana concentrazione di oscurità lo seguiva, il suo cuore martellò dal terrore, il sudore gli bagnò enormemente la faccia, e intanto l'oscurità, lo spaventoso buio pesto, mutò in caldo, luminoso, e allo stesso tempo maligno fuoco.
Il corpo di Harry venne investito dalle fiamme....
I suoi occhi si aprirono di scatto, come di scatto si alzò a sedere sul suo letto; Snitch tremava, e il suo colore era un rossastro sgradevole.
Harry lo accarezzò dolcemente, e la Puffola Pigmea assunse il suo solito color arancio.
Harry si vestì velocemente, evitando però di svegliare Ron, che ronfava sul letto accanto al suo.
Mentre scendeva le scale incrociò la signora Weasley.
"Giorno..." disse lui con il tono di chi vuole fare in fretta. "Vai a trovare Andromeda e Teddy?" chiese la Molly con un gran sorriso stampato sul volto paffuto.
Harry annuì, "Allora salutala da parte di tutta casa Weasley aggiunse lei "Ci conti!" disse Harry.
Pochi secondi dopo si trovava già fuori dalla Tana.
Con un sonoro "crac" si smaterializzò; la solità sensazione di nausea lo invase, in fondo Harry sapeva che non si sarebbe mai abituato a quella esperienza.
Si ritrovò davanti ad una casa familiare, l'ultima volta che c'era entrato, era stato con Hagrid, aveva una costola rotta, e gli mancava un dente, era stato dopo l'inseguimento dei Mangiamorte a Londra.
Bussò alla porta ripetutamente. Era mezzogiorno e i raggi del sole gli infuocavano il volto.
Dopo alcuni secondi, Andromeda, un adonna quasi anziana, gli aprì la porta. "Harry! Benvenuto! Vieni vieni!", dopo la calorosa accoglienza Harry non esitò ad entrare, infreddolito, perché nonostante il sole di mezzogiorno, il clima era rigido, dopotutto era pieno inverno.
"Allora, come stanno i Weasley?" chiese Andromeda andando in cucina "Stanno bene, e ti salutano dalla Tana, e sperano che tu venga a trovarli a Natale!"
"Oh, proverò a venire..." un minuto di silenzio sovrastò l'abitazione. "Vuoi una tazza di thè?" "Si, grazie".
"Ehm...dov'è Teddy?" chiese Harry.
"E' di la, si è svegliato da poco...sta mangiando...se vuoi puoi andare a salutarlo, dopotutto è il tuo figlioccio!"
Harry non esitò e andò alla stanza accantò, dove c'era una culla vuota e affianco ad essa un tavolino, dove il piccolo Teddy Lupin, stava mangiando la sua pappa.
"Ciao Teddy!" disse Harry sorridendo. Il bambino si girò, aveva la bocca sporca e aperta, ma era una creatura angelica, e lo sarebbe rimasto anche con la faccia spalmata di fango.
Aveva un cucchiaio in mano, e dopo qualche secondo gettò il suo contenuto sulla camicia di Harry, che scoppiò a ridere, e Teddy fece lo stesso, e i suoi capelli mutarono da celeste a un rosso fuoco.
"Harry, è pronto il thè!" lo chiamò Andromeda, e il ragazzo si diresse in cucina, dove prese un tovagliolo e si pulì la camicia.
Andromeda gli porse la tazza; "Grazie, disse Harry prendendola, e bevendo un sorso.
Harry notò delle foro sulla credenza e andò ad osservarle. Andromeda lo notò e si avvicinò anch'essa alle foto.
Lei indicò quella centrale "Quella bambina sono io, poi lì c'è mio padre Atticus, mia madre druella, mia zia Margie e..." restava ancora un uomo da nominare, uno con l'espressione decisamente più burbera degli altri quattro "Lui è mio zio Cinereus...." Harry divvenne pallido, Cinereus? Com'era possibile? "Ha...Hai detto...Cinereus...?"

Citazione :: oggeto

Citazione :: oensavo

Citazione :: Sentironoun

Citazione :: un adonna

Testo molto interessante, anche se ci sono molte imperfezioni, nella punteggiatura, soprattutto si parla dei discorsi diretti. E ho trovato anche alcuni termini poco appropriati, che si possono trovare subito con un'attenta lettura!
Poi, la signora Weasley non mi sembra sappia di Harry e Ginny e non mi piace che lo venga a sapere così... mmm... Per la trama, aspetto il seguito! Wink

Ah, dimenticavo... prima dici che c'è la neve, poi da Andromeda ci sono i raggi del Sole blah blah blah...

Mmma...
allora molti errori, non solo quelli che ti ha fatto notare Anna...

quel
"C'era un calore davvero rassicurante alla Tana, un calore che toglieva dalla testa il pensiero che fuori fosse Dicembre,
e che il freddo e la neve tormentavano i campi di campagnia di quel luogo."
non so perchè, ma non mi suona bene... Raga, sbaglio? io metterei un congiuntivo (tormentassero) perchè con il periodo di prima c'è il congiuntivo...

poi, un altro errorino continuo era il dare del "tu" al signor Weasley e alla signora Weasley oltre che ad Andromeda.

npon ricordo altro, ma forse mi verrà in seguito rileggendo...

mi piace il tuo stile, ma non è ancora potteriano doc! Wink

Guarda, ti do il mio parere anche se tante cose le hanno gia dette Nanaly e Luma:

* Molta punteggiatura è inadeguata, ed eccessiva.

* Qualche parola è sgrammaticata.

* L'ambientazione della Tana è troppo ripetitiva... la Rowling l'ha raccontata così tante volte... Così come l'atteggiamento della signora Weasley. Secondo me non avrebbe mai interrotto Harry e Ginny!

* C'è da lavorare sui dialoghi Wink

Nell'insieme è un testo originale, ( apparte qualche ripetitività di troppo ) ma sgangherato ( Razz

) e che ha bisogno di un restauro... lavoraci sopra Wink

Dal punto di vista della grammatica e della cura dei particolari, sull'0ambientazione e sulla reaioe di molly al vedere harry e ginny (ma anche ron e hermione sulla stessa poltrona) quoto in tutto e per tutto gli altri, quindi non mi ripeto. non va!

L'idea che harry veda cinereus in una foto non è affatto male, (abbiamo già un testo in cui harry va da andromeda a natale a trovare teddy, e abbiamo ipotizzato nei vari spoiler un'implicazione della donna con la setta.) quindi magari si potrebbe utilizzare, anche se non capisco molto bene la parentel...zio da parte di chi?della madre? o zio acquisito?

In generale, penso che dovresti cominciare a scrivere qualcosa di totalmente nuovo, prova a scrivere qualche battaglia con i maghi oscuri, qualche missione di harry per ritrovare ron dopo che è stato rapèito...cose del genere, insomma...

rispetto all'ultimo testo che hai scritto, quello di Neville col so alter ego, questo è molto meno curato. Peccato!

Ah! a proposito di zia, Nev...
zia Margie? certo, va bene, ma non puoi cambiare xD?
mi sa troppo zia marge

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