Una storia Incredibile

Bentornati miei cari amici nuovi e vecchi, oggi vi propongo un nuovo pezzo dell’Auror più socialmente disturbato di HP8, ma non sarà la solita storia, questa volta sarà un incontro di più autori dove ognuno realizzerà una parte del racconto, per speriamo creare qualcosa di nuovo, che l’avventura cominci!!
Come sempre un ringraziamento speciale a voi, per i tanti commenti che come sempre ci aspettiamo per questa nuova avventura (per qualsiasi commento sul testo, si prega di scriverlo su questo topic), ora col mio solito augurio e a nome dei miei compagni di avventura, spero godiate nel leggerlo come noi ne abbiamo goduto nello scriverlo. Insieme vi diciamo: buona lettura!

[Snowolf]
Salve, ormai è passata una settimana dal mio incontro con Fenrir GreyBack: il tempo che mi è servito per levarmi di dosso la sua puzza! Credetemi è un esperienza che nello mio schifezzario ha raggiunto livelli altissimi. Comunque non è delle mie docce che volevo parlarvi, ma di una storia assurda che mi è capitata in questi giorni.
Sapete, come premio mi hanno dato da sorvegliare Hogsmeade ed è li che è cominciata questa strana avventura.
La giornata iniziò molto presto, circa alle quattro del mattino, col mio amico Regis ci toccò pascolare per tutto il giorno, sapete e stato così noioso che per passare il tempo ho iniziato a punzecchiare Regis! Ma a quanto pare il suo umorismo ha un livello basso, tanto basso che per poco non mi schiantava! Dovevate vederlo mentre io gli facevo volare il cappello con un Wingardium Leviosa non verbale! Per i primi cinque minuti è stato spassosissimo, ma quando ha scoperto che ero io l’artefice... povero me, era furibondo: le orecchie gli fumavano.
Alla fine, per farmi perdonare, gli ho dovuto giurare che a fine turno gli avrei offerto una colossale sbronza ai Tre Manici di Scopa, cosa che comunque a me non dispiaceva! Ricordate la missione primaria di questo Auror: stanare e saggiare la riserva privata di Rosmerta! Be', per ora, l’unica cosa che ho assaggiato, sono sati due schiaffi ben assetati! Scusate che colpa ne ho io se, casualmente, la mia mano è finita sul fondoschiena di Rosmerta? Si era persa poverina, ma va a spiegarlo te!!

[Remus]
Caro diario,
la giornata di ieri è stata a dir poco estenuante!
Era mezzanotte ed ero ancora a sistemare scartoffie nell'ufficio, quando mi chiama quel gentile signore del mio capo (se solo potessi mettergli le mani sul collo ...), e mi dice che alle quattro sarei dovuto essere ad Hogsmeade per un turno di guardia notturno. Erano diciassette ore che non chiudevo occhio ed ora dovevo iniziare una nuova missione! Un giorno o l'altro devo decidermi ad andare dai sindacati...
Tu dirai: “Be' peggio di così non può andare”. E invece no! Ciliegina sulla torta, chi mi capita come compagno? Sì proprio il simpaticissimo Augustus Merlin! Se non fosse stato per le magie anti defenestramento al ministero, ti assicuro che mi sarei buttato dalla finestra.
Non lo vedevo dall'affare Greyback. Poverino, anche lì è stato un po' sfigato, io vado da una parte e lui dall'altra. E chi si imbatte nel lupaccio? Gus naturalmente! E ne portava ancora i segni! Cicatrici? Botte? Impronte dentarie? No, no e no. E allora cosa? Il puzzo, ovvio. Puzzava di Greyback che era un dispiacere! Ed era passata una settimana... mi chiedo se sappia che cos'è una doccia!
Allora, immaginati la scena: un pover uomo che non dorme ormai da ventuno ore che spera di passare qualche ora a passeggiare in silenzio intorno ad Hogsmeade. E vicino a lui? Un deficiente pieno di vita con tanta forza in corpo che riuscirebbe a trasfigurare Hogwarts in una latrina mobile! Intendiamoci io gli voglio bene a Gus, ma certe volte... certe volte... meglio che sto zitto va'!
Insomma, inizia con le sue battutine; sai, quando sono ben disposto, fingo qualche sorriso per farlo felice, ma ieri avevo proprio un certo giramento di... capelli che non ti dico. Poi inizia con il vecchio scherzo del capello che vola da solo... per un po' ho cercato di contrastare i suoi Wingardium Leviosa non verbali per non dargli la soddisfazione di arrabbiarmi, ma ero cotto... non riuscivo a fare nemmeno quello!
Sai come va', un elastico lo puoi tirare un bel po' ma, ad un certo punto, è inevitabile che si rompa! Diciamo che sono andato un po' fuori dai gangheri: ho iniziato ad urlare come un matto e, se avessi avuto un po' più di forza, gli avrei anche tirato qualche Schiantesimo (Avrei sempre potuto dare la colpa a qualche fantomatico mago oscuro, dopo!).
In realtà non avrei dovuto, lui cercava solo di passare al meglio il tempo... Sai, dopo ci è rimasto un po' male e credo si sia un po' risentito. Ma fortunatamente è uno che si tira su d'animo facilmente e mi propone una sbronza ai Tre Manici di Scopa. Certo avevo sonno... ma un po' per non deluderlo e un po' perché ormai valeva la pena di mandare la giornata in vacca, ho accettato!

[Snowolf]
Comunque, alla fine del turno siamo approdati ai tre manici di scopa, anche se dopo l’equivoco con Rosmerta, non ero la persona più amata la dentro.
Mentre stavamo per finire il turno, notammo che una piacevole sorpresa ci attendeva, poiché vedemmo spuntare fra la neve fresca (cosa non molto difficile visto la sua mole, sembrava un albero in movimento) il mio grande amico Hagrid - sapete, l’ex guardiacaccia di Hogwarts che ora è diventato professore di Cura delle Creature Magiche - che si dirigeva beato verso il locale di Rosmerta. Io già pregustavo il divertimento alla fine del turno commentando con Regis; il quale provava una certa apprensione in sua presenza, cosa che a me faceva sbellicare. Hagrid così loquace ed espansivo, e Regis tirato in un angolo pronto ad evitare le sue espansive braccia, e la sua dialettica (come possiamo definirla... agreste! Sì, credo che calzi a pennello).
Sì… stare con Hagrid è uno spasso, appena beve un bicchiere diventa il divertimento fatta persona! Bene, bene, pensai tra me, la giornata da schifo sta prendendo una direzione migliore di come è cominciata.
Arrivammo al locale circa una decina di minuti dopo la fine del turno, erano già le cinque del pomeriggio e, oltre ad essere intirizziti dal freddo, eravamo assetati e affamati. Entrammo nel locale e ci sedemmo al nostro solito tavolo in fondo alla sala - quello vicino all’uscita di servizio, per intenderci - sapete l’abitudine! E poi da lì avevamo una perfetta visuale della sala.
«Allora Regis, cosa prendi? Io oltre che sete ho una certa fame». Lui mi rispose «Io no, guarda! Penso che prenderò un insalata scondita... Va, be' dai... che ne dici di una bisteccona al sangue e un bel piattone di patate al forno?».
«Ottimo, facciamo due allora e per accompagnare la la bistecca e le patate due bei boccali di birra, sei d’accordo?».
Da lì la serata decollo, non facemmo in tempo a sederci che Hagrid era dei nostri, si prese la sua famosa tazza (un secchio con i manici per intenderci!!) e iniziò a raccontarci della sua recente avventura «Nella foresta proibita ho trovato il più grande alveare che si può immaginare, mi sono guardato in giro e mi sembrava che non ci era neanche un’ape a farci la guardia e così mi sono avvicinato. Sapete che goloso che sono, ci ho messo solo un dito dentro, mica lo volevo finire, e quando apro la bocca per leccare il miele mi si infila giù per la gola un ape grossa quanto un boccino! A quel punto amici ho sentito il dolore più grande della mia vita e ho cominciato a correre per la foresta come un matto fino a quando ho sbattuto contro un albero! La botta è stata tanto forte che l’ape è uscita dalla mia bocca e io però avevo la bocca e la lingua che mi facevano un male tremendo per le punture dell’ape! Ancora adesso ci hò la gola tutta gonfia è per quello che ci ho questa strana voce! Ci credete: tutto questo dolore che solo un po’ di miele me lo farebbe passare ma chi ci aveva più il coraggio di andarlo a prendere ancora!», ci sbellicammo dalle risate era la storia più buffa sentita ultimamente, Regis commento? «Almeno adesso la lingua sarà adeguata alla mole, comunque e troppo spassosa giuro mai sentita una così incredibile». Aveva ragione, quella storia batteva anche quella dei nostri nuovi orologi, si sapete quel nostro nuovo novizio Mark Awkward, si dice che sia entrato al Paiolo magico e si sia avvicinato ad un avvenente strega straniera, be lui se ne stava li a fissarla e ogni tanto dava una sguardata al nuovo orologio, be una sguardata all’orologio e tornava a fissare la tipa, questa storia la ripeté diverse volte alla fine la tipa le fa <<mi scusi ma perché lei continua a guardare me e poi il suo orologio?>> a quel punto l’idiota le risponde <<sa!! Io sono un Auror e questo e uno speciale orologio che mi riferisce tutto sulla persona che mi sta vicino>>, la tipa lo squadra con curiosità e poi le fa <<davvero!! Allora mi dica qualcosa di me>>, be lui allora facendo il ganzo le dice <<lei non porta le mutandine>> e la tipa, <<lei e matto, il suo orologio e tutto guasto e io ho le mutandine!!>>, poi indispettita le molla un ceffone, allora lui disperato controlla il suo orologio lo gira lo rigira ed alla fine esclama, <<per la barba di Silente!! Mi scusi!! L’avevo messo un ora avanti…>>.
Comunque la serata stava procedendo bene, persino Rosmerta dopo averci servito e sollazzato con il suo cibo e le sue bevande si era unita a noi e chissà se grazie alla storiella di Awkward che l’ha fatta ridere sino alle lacrime, le sia passata l’arrabbiatura nei miei confronti, incredibile tutto procedeva bene e la serata stava diventando incandescente

[Remus]
Finalmente, alle cinque del pomeriggio (per la crocana, trentaquattro ore che il sottoscritto non chiudeva occhio), arriva il cambio della guardia: Clay Burney e Mark Awkward (lo stesso della storia dell'orologio di cui ti ho già raccontato). Ci congediamo velocemente prima che Mark riatacchi con la sua storia (esilarante, sì. Ma quando la senti dieci volte...). Solo pochi minuti prima avevamo visto quel bestione di Hagrid che si dirigeva verso i Tre Manici di Scopa. Non è che mi sta proprio simpatico, diciamo he da un po' troppa confidenza. Però, dopotutto, ho pensato che Gus e Hagrid vanno d'accordissimo! Se tutto andava bene si sarebbero tenuti compagnia tra di loro, e io avrei potuto stare nel mio beato stato di dormiveglia in santa pace!.
Insomma entriamo da Rosmerta e, appena ci vede, ci accoglie simpaticamente: «Oh, eccoli qua! Siete venutio a ubriacarvi anche oggi? SCORDATEVELO! Non voglio che poi qualcuno, sotto gli effetti dell'alcool, perda il controllo della sua mano!». Sono sicuro che quella scenata era ancora dovuta alla storia della manomorta!
Allora io, con la calma che mi dava la sonnolenza, le rispondo. «Mia cara Rosmerta... abbiamo appena smontato un turno di tredici ore, siamo stanchi, assetati e affamati! Allora hai due possibilità: o ci dai da mangiare e bere, o entro in cucina e mi servo da solo!». Poi mi sono preso e sono andato a sedermi al solito posto.
Mi sono pentito subito di quelle parole... così mi sono giocato ogni possibilità di batter chiodo con lei! Ma so quanto Gus ci tenga a lei... quindi comunque non ci avrei mai provato. Anzi, gli ho dato modo di riattaccar bottone... prima di venire a sedersi anche lui, è rimasto dieci minuti buoni a parlare con lei... probabilmente a scusarsi del mio comportamento! Ma probabilmente non doveva aver usato le giuste parole, o forse era ancora il puzzo del lupaccio che aveva addosso, fatto sta che Rosmerta gli ha mollato un ceffone di quelli!
Poi Gus mi si siede davanti con l'impronta delle cinque dita sulla faccia! Credo che quelli della scientifica avrebbero potuto rilevarci le impronte di Rosmerta! «Allora Regis, cosa prendi?», mi fa prima che io facessi domande indiscrete, «Io oltre che sete ho una certa fame»
«Io no, guarda! Penso che prenderò un insalata scondita...». Lui stroce lo sguardo e arriccia il naso. Io mi ripento per l'ennisima volta della mia boccaccia e riprendo: «Va, be' dai... che ne dici di una bisteccona al sangue e un bel piattone di patate al forno?».
Allora lui riallarga il suo sorriso. «Ottimo, facciamo due allora e per accompagnare la bistecca e le patate due bei boccali di birra, sei d’accordo?» .
Io annuisco e lui pare soddisfatto. Poi fa un fischio a Rosmerta e le urla l'ordinazione. Lei in risposta gli urla un... un... be' diaciamo che è meglio che non lo scrivo!
A quel punto Hagrid si fa vicino e si siede con noi sbattendo un enorme secchio sul tavolo. Gus, con un sorriso sbilenco il volto, mi da un calcetto sotto il tavolo e con gli occhi mi indica l'interno del secchio. Allora io mi sporgo un po' e guardo dentro: era pieno di Burrobirra... quella era la sua “tazza”!
Non penso fosse la prima di quella giornata perché era già molto “allegro”. Intanto che facevamo - in modo poco magico - evanescere la bistecca, Hagrid attacca con il racconto di quello che gli è successo ... «Nella foresta proibita ho trovato il più grande alveare che si può immaginare, mi sono guardato in giro e mi sembrava che non ci era neanche un’ape a farci la guardia e così mi sono avvicinato. Sapete che goloso che sono, ci ho messo solo un dito dentro, mica lo volevo finire, e quando apro la bocca per leccare il miele mi si infila giù per la gola un ape grossa quanto un boccino! A quel punto amici ho sentito il dolore più grande della mia vita e ho cominciato a correre per la foresta come un matto fino a quando ho sbattuto contro un albero! La botta è stata tanto forte che l’ape è uscita dalla mia bocca e io però avevo la bocca e la lingua che mi facevano un male tremendo per le punture dell’ape! Ancora adesso ci hò la gola tutta gonfia è per quello che ci ho questa strana voce! Ci credete: tutto questo dolore che solo un po’ di miele me lo farebbe passare ma chi ci aveva più il coraggio di andarlo a prendere ancora!».
Proprio una storia divertente. «Almeno adesso la lingua sarà adeguata alla mole, comunque e troppo spassosa giuro mai sentita una così incredibile».

[Claudio]
Insomma scrivere non è proprio quello che fa per me però questa cosa devo metterla sulla carta sennò finisce che me la dimentico e non ci stò più tanto attento se mi succede ancora.
Quella mattina dovevo andare a Nocturn a comprare delle cosette innocue che mi occorrevano, nulla che mi devo rimproverare eh, comunque a un certo punto uno strano tizio mi dà una pacca sulla schiena e mi dice «Come andiamo Hagridd vecchio mio!».
Io veramente non me lo ricordavo di averlo conosciuto, ma non volevo essere mica scostumato cosi ci ho risposto facendo finta che avevo capito chi era. E ci siamo messi a fare due chiacchiere come se eravamo amici.
«Beh tutto bene, sono qui che devo prendere delle cosette che ci servono alla scuola».
Aveva un’aria vispa tutt’allegra, con una giacca gialla a righe nere che sembrava proprio un’ape, non stava fermo un attimo. A un certo punto mi ha detto se volevo andare da lui che a casa sua ci aveva un pulcino di ippogrifo che non voleva mangiare e mi ha domandato se magari ero capace di darci un’occhiata.
«Un pulcino di ippogrifo? Certo che lo vengo a vedere, ci ho un metodo per imboccarlo che vedrai se non mangia…»
Ci siamo incamminati per Nocturn e gira a destra e gira a sinistra mi ha portato in una viuzza che non saprei nemmeno dove stavamo. Mi fa scendere in un sottoscala e quando entriamo stiamo in una specie di cantina muffita e io ci dico subito che non va bene fare stare una creaturina appena nata in posto tanto chiuso, che bisognava portarla fuori.
Comunque non la vedevo nemmeno, lui mi indica uno scatolone e quando mi chino per guardarci dentro BUUM sento uno schianto e poi più nulla, sono morto addormentato.
Quando mi sveglio a guardarmi ci sono io che mi guardavo da solo. Ho chiuso e riaperto gli occhi tante di quelle volte che pensavo di essermi rimbambito, ma poi quell’altro me si mette a ridere e si da delle gran pacche sulle cosce dalle risate.
«Allora come ti sembro? Sono abbastanza brutto?» mi dice sempre ridendo. Era proprio spiccicato tale e quale a me solo la voce era diversa, pure se lui cercava di farla uguale.
«Adesso ti faccio vedere io se sono brutto» ci dico tentando di alzarmi ma mi accorgo solo in quel momento di essere legato come un salame con catene che ci metterei la mano sul fuoco neanche Grop è capace di rompere.
«Caro “gemello” adesso ti lascio, devo andare o forse è giusto dire devi andare a bere una cosa con certi amici» mi dice mentre mi salutava chiudendo la porta con il chiavistello.

[Hermione89]
è da un po’ che ti trascuro…ma non è colpa mia! E’ colpa di questi sporchi fannulloni…di questi clienti così…vabbè lasciamo stare…di cosa dovrei lamentarmi?? Bè avrei tanto di cui lamentarmi…oh ma me la pagheranno…si che me la pagheranno! E dire che aspettavo questo momento da tanto. Proprio oggi doveva avvenire il grande incontro?? Ora spiego. Allora…tutto procedeva come al solito,un whisky incendiario per te,un po’ di idromele per lui,una burrobirra per quell’altro,insomma…il solito via vai di clienti. Ad un tratto si apre la porta e provate ad immaginare chi era venuto a trovarmi?? Regis! E fin qui tutto bene…ma la sorpresa(e che sorpresa…)era dietro di lui. Con l’aria di uno che non vede l’ora di recitare la sua parte (cioè quella del bello impossibile ma cretino:ancora non ha capito che preferirei uscire con uno schiopodo anziché…ci siamo capiti…anche se da un po’ di tempo credo che quello abbia qualcosa in mente…),già su di giri, Augustus entrò nel “mio” locale buttando subito gli occhi al bancone. Naturalmente io feci finta di niente,di non essermi nemmeno accorta che fosse entrato qualcuno,continuando a pulire i boccali e chiacchierando,forse un po’ più animatamente di quanto mi è solito, con un tizio che ammucchiava parole su parole a cui però io non avevo prestato orecchio. Mi mostrai all’improvviso parecchio interessata alle sue parole,notando l’espressione infastidita di Merlin.Di colpo il tizio di fronte a me si portò le mani alla gola:continuava a parlare ma la sua bocca non emetteva alcun suono. Subito capii…l’idiota!E chi altri se no? Si avvicinò parecchio compiaciuto al bancone,sopprimendo una mezza risata,ma mentre stava per parlare (cioè sparare qualche ca…cavolata ) entrò Hagrid. Con due passi ci raggiunse e propose di bere qualcosa insieme. Si accomodarono tutti e tre al tavolo,ma solo dopo che Regis e Hagrid mi avessero salutato con gentilezza. Non diedi nemmeno modo all’insulso di salutarmi…ben gli stà! Cos’ì impara a fare lo spaccone! Portai loro da bere,ma subito mi pentii di averlo fatto:Hagrid si scolò in un secondo il suo solito secchio e subito assunse una sfumatura preoccupante! Augustus lo seguì in un attimo,e insieme attaccarono una strana canzone imbarazzante. Povero Regis,così imbarazzato…ma soprattutto povera me! Decisa a rimediare almeno in parte al danno mi sbarazzai dei due spedendoli fuori dal locale. L’hanno scelto il giorno per dare spettacolo: proprio oggi che c’era l’ispezione del Supremo Supervisore Delle Bettole!

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