Ecco la terza parte del mio testo...pubblicato x la gioia di Stefy !
ATTENZIONE PERò: questo testo nn entrerà a afre parte della trama, in qaunto essa è già stata stabilita.III parte
Ron fece un lungo respiro:<<Dopo aver preso il libro, Hermione mi ha detto che doveva fare qualcosa per il tuo bene, io le ho chiesto di spiegarmi ma non mi ha ascoltato. Ha aperto una pagina e ha pronunciato una formula molto strana…e a quel punto è successo il peggio. Il libro le è caduto per terra, e… è come se fosse stata colpita dalla Maledizione che Uccide: aveva gli occhi fissi, vuoti e inespressivi. Credevo stesse per cadere, invece si è sollevata da terra>>fece una pausa, fissando la parte della stanza in cui era svolto l’accaduto.
Harry lo interruppe: <<Sembra la stessa che è accaduta a Katie…forse c’è un collegamento?
<<Non credo…>> ribadì Ginny, <<Katie era entrata in possesso di una collana stregata, cosa c’entra con questa storia? Non mi pare ci sia di mezzo una collana di opali, no?>>
<<No, infatti>> disse Ron tornando alla realtà. <<Non confondetevi le idee. Non avete ancora sentito la parte peggiore…>>.
Ron guardò Harry e Ginny come se si aspettasse che capissero tutto da soli. Ma poi fece una faccia rassegnata e finì il racconto:<<Mentre Hermione era in aria, una specie di luce argentata l’ha avvolta, ha cominciato a girale intorno e poi è… entrata in Harry. A quel punto Hermione è caduta>>.
<<Cosa?>>Harry era confuso: qualcosa gli era entrata nel corpo, qualcosa di cui non si conosceva l’entità. Istintivamente si portò le mani al ventre e cominciò a tastarlo. Ebbe un crampo allo stomaco pensando a quali pericoli avrebbe potuto portare il nuovo essere -se poteva essere considerato tale.
Ginny, come se avesse percepito i suoi pensieri, si sedette accanto a lui, e accarezzandogli i capelli gli disse dolcemente:<<Harry, questa volta sarà diverso. Non ti lascerò solo neanche per un istante,e ti giuro che farò di tutto per scoprire chi è quello…>>
<<Ginny!>>la interruppe Ron sconvolto.
Ginny lo guardò accigliata, poi proseguì:<<…quell’ ingrato che ti fa tutto questo. Non ti lascerò…>>
Harry la guardò con tanto amore che quasi gli venne voglia di baciarla, ma poi si trattenne pensando alla situazione in cui si trovavano e così assumendo un’aria seria si rivolse ai due Weasley:<<Le risposte sono tutte nel Libro, credo. Non ci resta che leggerlo…>>
<<Ma Harry!>>esclamò Ron <<In quel Libro ci sono cose orribili, non ricordi cosa ci disse Hermione prima di partire alla ricerca degli Horcrux? E se per sbaglio attivassimo qualche incantesimo oscuro?>>
<<Ron, non essere stupido!>>ribatté la sorella, <<Solo sapendo quale incantesimo ha eseguito Hermione potremmo scoprire cosa gli sia veramente successo, e quindi salvarla!>>
Ron che stava per ribattere, ammutolì e infine annunciò:<<Apriamo quel maledetto libro allora! Ma non leggiamolo ad alta voce, per favore>>.
Harry raccolse il libro da terra e insieme cominciarono a sfogliarlo; c’erano immagini orribili di persone torturate, incantesimi complicatissimi e qualcosa che lo stupì: degli appunti scritti con la grafia di Silente. Dunque Silente aveva posseduto quel libro…ma prima che la sua bocca formulasse la domanda, Ron disse:<<Credo che la pagina sia questa qui>>. Sul foglio ingiallito dal tempo c’era illustrato un uomo con le mani sulla testa e un espressione diabolica. Il titolo diceva “Visioni del Plagio”.
“Nulla è più esauriente che ampliare i propri poteri, servendosi di un alquanto abile ingegno che vi permetterà, oh futuri padroni dell’arte Magica, di godere delle prestazioni dei vostri acerrimi rivali.
Il mago debole, come gli altrettanto spregevoli babbani e mezzisangue, è assai suscettibile in situazioni di sofferenza alle esortazioni dei suoi alleati, in quanto da egli considerati affidabili e degni di fiducia. Si tratta pertanto di rigirare il calderone dalla propria parte, al fine di ottenere un rapporto riguardevole del nemico nei vostri confronti, e contrariamente indirizzare il tale rivale contro i suoi seguaci.
Tutto ciò è realizzabile attraverso le cosiddette Visoni del Plagio. Il mago che le evoca avrà difatti il potere di influenzare il rivale preso in analisi, e di indurlo a compiere azioni sconsiderate che in condizioni normali non sarebbero da lui eseguite.
Le Visioni del Plagio hanno oltretutto effetti conseguenti che vi permetteranno di realizzare lo scopo da voi preposto, ovvero quello di estendere i vostri poteri.
Seguono nell’ordine in cui si svolgono, gli esiti delle Visioni:
I. Voci tranquille e amichevoli parlano al rivale, illudendolo di aver trovato un confidente del quale fidarsi.
II. Totale fiducia dell’avversario nei vostri confronti.
III. Comportamenti estranei alla vita abituale del rivale.
IV. Eliminazione (fisica o mentale) degli alleati.
V. Avvicinamento fisico del nemico a voi.
VI. Uccisione del nemico da voi designato e prelevamento dei suoi poteri.
Seguono gli incantesimi da eseguire per le Visioni del Plagio:”
Harry si bloccò. Con il cuore in gola rilesse la parte che aveva attirato al sua attenzione: uccisione del nemico da voi designato e prelevamento dei suoi poteri.
Era questo, dunque lo scopo di quelle visioni. Qualcuno le aveva evocate per indurlo a mettersi contro i suoi amici, e qualcuno stava progettando di ucciderlo per impadronirsi dei suoi poteri. Ma chi? Chi continuava a perseguitarlo? Chi voleva ucciderlo? Chi avrebbe preso i suoi poteri? E soprattutto perché era lui il bersaglio preferito da tutti? Perché tutti credevano che avesse grandi poteri? Come gli disse Silente, il suo vero potere era l’amore; fu grazie all’amore che Harry sconfisse Voldemort, ma la cosa che non riusciva a capire era la stupidità degli altri maghi oscuri: possibile che non si rendessero conto di aver perso le loro speranze con la caduta di Voldemort?
<<Emh…Harry! Sei ancora con noi o la tua mente sta entrando in sintonia con quella della Cooman?>>.
Harry sorrise: solo l’amico avrebbe potuto risvegliarlo da quel turbine di pensieri.
<<No, sono ancora sulla Terra, stai tranquillo Ron!>>.
<<Bene, ora che abbiamo attestato di essere ancora in noi stessi, possiamo cercare di fari i seri?>>li rimproverò Ginny a mo di signora Weasley.
<<Ok Ginny, scusa>>le risposero all’unisono.
<<Allora…>>riprese la ragazza, <<avete capito da questa interessante lettura i motivi per cui Hermione ha eseguito quell’incantesimo?>>
Harry ritornò cupo: <<No, forse Hermione conosceva già quell’incantesimo, avrà avuto i suoi motivi…e non l’ha letto sul libro…>>
<<Ma lei leggeva sul libro!>>esclamò Ron. <<L’ho vista io!>>
<<Beh, a questo punto non ci rimane che chiederlo a lei…>>azzardò Harry. La sua osservazione fu seguita da un mugolio proveniente dall’altra parte del tavolo.
<<Harry!>> disse Ron, con gli occhi quasi fuori dalle orbite. <<Hermione sta male, non possiamo andare in Infermeria e dirle: ehi scusa se ti facciamo aggravare, ma dobbiamo sapere perché hai eseguito quell’incantesimo!>>.
Ginny lanciò uno sguardo a Harry e alzandosi dal tavolo, gli fece segno di seguirlo. Senza esitare, il ragazzo si alzò e cominciò ad avviarsi con lei verso la porta. Ron li guardò entrambi come se lo avessero appena Confuso.
<<E va bene!>>.
Quella mattina non fu tuttavia possibile andare a trovare Hermione. Madama Chips infatti era alle prese con Donna e le altre Co.co.dee per via di alcune Merendine Marinare offertagli da Dennis. La visita fu perciò rimandata all’indomani. Dopo una notte piena di pensieri, e per la prima volta senza visioni, Harry si alzò dal letto gettando un cuscino addosso a Ron.
<<Miseriaccia Harry!>>brontolò l’amico ancora mezzo assonnato.
<<Auguri Ron!>>gli rispose Harry dandogli il suo regalo.
Ron si sedette e scartò il pacco, che conteneva un set di accessori dei Cannoni di Chudley. Ron ringraziò così tanto Harry, che si scordò di aprire gli altri regali.
Quella mattina le lezioni sembrarono durare un’eternità, e forse per il pensiero dell’imminente visita a Hermione, Harry trasfigurò Ron in una giraffa.
Dopo pranzo, evitando di passare davanti alla sala professori, Harry, Ron e Ginny salirono fino al quarto piano e percorsero il corridoio che portava all’Infermeria. Arrivati davanti alla porta, Ron bussò. Appena Madama Chips li vide, sbuffò spazientita per la loro ennesima visita ma questa volta li fece entrare, indicando un letto in fondo alla stanza, con le tendine tirate intorno.
A Harry tremarono le gambe; ogni passo che faceva, era un passo più vicino al letto di Hermione. Aveva paura che Hermione avesse fatto qualche incantesimo irreversibile, q se così fosse stato, sarebbe stata solo colpa sua. Come sempre colpa sua. Ginny aprì le tende; il cuore di Harry ebbe un sussulto.
<<Ciao ragazzi>>li salutò una pallida ma allegra Hermione.
Ron riacquistò un po’ il colorito mentre Ginny le sorrise e l’abbracciò.
<<Hermione>>,cominciò Harry <<sono felice che tu stia bene, ma vuoi spiegarci per favore cosa è successo?>>. Forse era stato un po’ troppo brusco, ma La ragazza parve non farci particolarmente caso.
<<Ti ho salvato, Harry>>gli rispose Hermione.<<Immagino che Ron vi abbia raccontato la vicenda fino al punto in cui una luce argentata ti è entrata dentro, vero?>>.
<<Già…>>confermò Harry sentendosi di nuovo un estraneo. Solo ora si era ricordato che qualcosa viveva dentro di lui. Forse Hermione accorgendosene, gli disse gentilmente:<<Harry, stai tranquillo, non hai nulla in te. Avete portato il libro, a proposito?>>aggiunse poi rivolta verso gli altri due.
<<Sì, eccolo>>le rispose Ginny cacciandolo fuori dalla borsa.
Hermione lo aprì esattamente alla pagina che Harry aveva consultato il giorno prima.
<<Emh, Hermione abbiamo già letto questa pagina ieri ma non abbiamo troavato niente di che…>>.
Come se lei non lo avesse sentito, si rivolse a Ron:<<Ron, aiutami a eseguire l’incantesimo Specialis Revelio per favore>>.
Una volta eseguito, accanto alla figura dell’uomo dall’espressione diabolica, apparvero quelli che sembrarono appunti scritti nella grafia sottile di Silente.
<<Ma cosa…?>>cominciò Harry.