SIETE PRONTI A LEGGERE QUESTA SECONDA PARTE DEL CAPITOLO 
? VI AVVISO KE SARA' PIENA DI SUSPENSE 
(SECONDO ME) E KE RIMARRETE A BOCCA APERTA 
SCOPRENDO KE...PURTROPPO POSTO SOLO UN'ALTRA PARTE DEL TESTO E NON TUTTO 
...
SE CREDETE KE QUESTE COSE CAPITINO SOLO A VOI, ALLORA VI SBAGLIATE:ANK'IO STO MORENDO DALLA SUSPENSE, MA NON PER LA FINE DEL CAPITOLO (KE OVVIAMENTE CONOSCO 
) MA DAI VOSTRI GIUDIZI! SARA' VALSA LA PENA DI CIMENTARMI NEL COMPLESSO SVILUPPO DI CODESTA PARTE DEL LIBRO??
A VOI I COMMENTI!!! BUONA LETTURA
Il sacrificio della lince
I parte
La mattina seguente Harry decise di non andare a lezione. Doveva scoprire a tutti i costi da chi era stato mandato quel uomo alla guida del carro, poiché era chiaro dalle parole pronunciate la sera prima, che quel mago lavorava per qualcuno. Dammi la Bacchetta, Harry e Lui Ti aiuterà a non soffrire più. La frase aveva continuato a tormentarlo tutta la notte: chi voleva aiutarlo? E lo avrebbe fatto davvero? La sua esperienza personale gli diceva che era meglio non fidarsi di chi non ha volto, e soprattutto di fidarsi solo delle persone più care. Scese dal letto e si vestì velocemente, sperando che Ron e Hermione fossero ancora in Sala Comune ad aspettarlo. E in effetti solo i sui due migliori amici erano ai piedi delle scale con le borse dei libri per terra.
<<Harry, finalmente!>>esclamò un agitatissima Hermione. <<Credevamo che non venissi a lezione!>>.
<<Ed è così! Ho deciso di…>>
<<Ma Harry>>lo interruppe Ron,<<il professor Unglucklich ha detto che oggi avremmo cominciato un argomento da M.A.G.O.!>>
Harry lo guardò accigliato: Ron che si preoccupava dell’argomento delle lezioni? Aveva davvero preso in considerazione l’idea di prendere otto M.A.G.O.!
<<Esatto!>>aggiunse Hermione guardando il suo ragazzo con orgoglio. Poi rivolta all’altro:<<Anche tu, Harry, dovresti prendere più sul serio lo studio, quest’anno>>.
<<D’accordo scusatemi se un altro pazzo scatenato mi perseguita!>>sbottò Harry. Ancora una volta i suoi amici non gli stavano dando il tempo di spiegare, e ogni minuto che passava era un minuto di angoscia in più.
<<Miseriaccia, potevi dircelo prima!>>Ron stava assumendo un’aria preoccupata. Hermione si portò le mani alla bocca:<<Scusaci, non ti abbiamo neanche chiesto il motivo, siamo stati un troppo frettolosi e…e…>>.
<<Non fa niente Hermione>>le rispose Harry gentilmente, dandole una pacca sulle spalla. <<Vorrei solo che la prossima volta mi diate il tempo di parlare>>
<<Allora>>intervenne Ron, <<cosa è successo questa volta?>>
Harry raccontò agli amici di quando la carrozza si era fermata, e un uomo sconosciuto era sceso chiedendogli di consegnargli la Bacchetta.
<<È ovvio!>>rispose Ron finito il racconto <<L’uomo della tua, chiamiamola visione, è lo stesso uomo che mi aveva sequestrato!>>
<<No, non era lui…>>Harry cercò di fissare nella mente tutti i particolari della scena, sforzandosi di ricordare quelli che lo avevano indotto a credere che l’uomo nella carrozza non fosse il rapitore di Ron.<<Non mi ha attaccato, mi parlava con calma e gentilezza, come se volesse veramente aiutarmi>>.
<<Harry, queste…visioni…>>Hermione aveva assunto un’aria seria<<non credo sia molto prudente dargli retta. So che tu non lo farai, ma…ho paura che ti condizionino in un certo senso…>>
<<Come una Maledizione Imperius?>>chiese Ron.
<<Non proprio…>>
<<Non ho mai pensato di dargli la Bacchetta!>>esclamò Harry<<So cosa si prova ad essere colpiti dalla Maledizione Imperius, ma non mi è mai successo di sentire la stessa sensazione durante le visioni!>>
<<Non succede subito…>>Hermione stava tremando. Si sedette su una poltrona e abbassò lo sguardo. Ron guardò preoccupato prima Harry poi Hermione, e andò infine ad abbracciare quest’ultima.
<<Hermione, che succede?>>gli chiese gentilmente.
<<Ecco io…io credo di aver letto di una situazione simile…>>
<<Beh, meglio così, almeno potremo scoprire di cosa si tratta e combatterla!>>Harry cercò di incoraggiarla con un sorriso.
Hermione alzò lo sguardo; gli occhi lucidi, prossimi alle lacrime, incontrarono quelli
verdi di lui:<<Harry…l’ho letto su Segreti dell’Arte più Oscura!>>
Ma prima che le lacrime potessero uscirle, il buco del ritratto si aprì e una faccia paffuta si affacciò in Sala Comune.
<<Ragazzi, eccovi finalmente!>> Neville entrò spostando lo sguardo sui tre ragazzi. <<Il professor Unglucklich mi ha mandato a cercarvi, credeva che avesse deciso di saltare insieme la lezione. È vero?>>
<<Certo che no!>>mentì Hermione. Era straordinario come si fosse ripresa in fretta per non tradire i suoi amici. <<Non trovavo Grattastinchi e avevo paura che si fosse cacciato nei guai, perciò ho chiesto a loro se mi avessero aiutato a cercarlo>>.
<<E l’avete trovato?>>domandò Neville preoccupato, che aveva subito abboccato alla bugia. Era brutto mentirgli, ma se fosse venuto a conoscenza della vicenda avrebbe di nuovo cercato di fare l’eroe, e Harry non voleva che rischiasse nuovamente la vita per lui.
<<Sì. Si trovava vicino alla mia scorta di Cioccorane>>spiegò Ron.
<<Neville, comincia pure ad andare, noi veniamo tra un attimo>>disse Harry.
<<D’accordo, ma sbrigatevi>>
Quando uscì la tensione nella stanza ridivenne subito alta.
<<Ok, non parlate a nessuno di questa storia. È meglio andare a lezione per non destare sospetti>>disse Harry. <<Poi, finite le lezioni cercheremo di capire perché ce l’hanno tutti con me>>.
<<Parli proprio come una spia del Ministero>>commentò Ron abbozzando un sorriso. La battuta riuscì a modificare i visi angosciati. E sorridendo, per lavare via la paura di pochi attimi prima, attraversarono il buco del ritratto e scesero a lezione.
Arrivati davanti alla porta di Difesa contro le Arti Oscure, Harry bussò sperando che il professore non gli facesse troppe domande.
<<Avanti!>>
Hermione fu la prima a fare capolino nella stanza: <<Ci scusi signore, noi…>>
<<Il signor Paciock mi ha già riferito la situazione>>disse Unglucklich spazientito, <<tuttavia non considero giustificabile il vostro comportamento. La prossima volta che ciò accadrà vi verranno tolti dei punti>>
Harry e Ron presero un posto in prima fila, poiché quelli in fondo erano già occupati, mentre Hermione prese l’unico posto libero vicino a Jimmy McBurger.
<<Dunque>>riprese il professore, <<come già annunciatavi -prima dell’arrivo dei tre ritardatari- questo mese affronteremo un argomento difficilissimo, aldilà delle vostre aspettative, e che dubito voi riusciate ad apprendere con facilità. Ci eserciteremo sull’Incanto Patronum>>
Gli americano si lanciarono sguardi preoccupati tra di loro; i Grifondoro invece ripercorsero mentalmente l’esperienza di tre anni prima, sorridendo soddisfatti.
<<E questo sarebbe un argomento da M.A.G.O.?>>commentò Seamus a fine lezione, mentre si stavano dirigendo verso la serra di Erbologia.
<<Grazie Harry, ci hai risparmiato un mese di compiti!>> esclamò soddisfatta Lavanda.
<<Harry…>>cominciò Ron.
<<Si ho capito, abbiamo un mese libero!>>lo interruppe acido Harry.
<<Ma cosa ti prende?>>gridò Ron. Poi abbassando la voce:<<Volevo solo informarti che abbiamo un mese per fare delle ricerche sulle tue visioni!>>
<<Cosa? Oh, scusa io…>>Harry non riusciva a capire: da dove gli era venuta tutta quella rabbia?
<<Scusami, ma devo farlo>>.
II parte
L’ultima cosa che Harry ricordò fu la bacchetta di Hermione puntata alla testa. Appena ritornò in se, si rese conto di essere in una stanzetta rotonda. Ron e Hermione erano seduti vicini, dalla parte opposta di un tavolo quadrato. La ragazza aveva gli occhi arrossati.
<<Hermione, cosa è successo?>>chiese Harry accorgendosi di essere seduto.
<<Ti ho confuso>>rispose Hermione seria. <<Ho dovuto farlo, perché…la tua situazione sta peggiorando!>>
<<Hermione, cerca di essere più chiara! Ma dove siamo?>>
<<Nella Stanza delle Necessità>>disse Ron.
<<Ma io credevo che fosse andata distrutta!>>
<<Beh, Hermione ha voluto provare lo stesso. Abbiamo desiderato una stanza che non fosse andata distrutta ed eccola qui!>>
<<Geniale!>>
<<Scusate ragazzi, ma vi pare il momento?>>li sgridò Hermione, gli occhi lucidi.<<Questa è una cosa seria, non capite che quella visione deve essere combattuta al più presto?>>grosse lacrime cominciarono a scivolare sul viso di Hermione. <<Non capite che abbiamo a che fare con l’ennesimo mago oscuro? Oh Harry, perché ce l’hanno tutti con te?>>.
La ragazza si alzò, fece il giro del tavolo e andò a abbracciare Harry.
<<D’accordo Hermione, non è il caso di preoccuparsi…>>le disse Harry cercando di contrastare la cespugliosa massa di capelli.
Ron le porse un fazzoletto e la fece sedere nuovamente. Hermione si asciugò gli occhi, fece un piccolo sorriso e tirò fuori dalla borsa un grosso libro rilegato in pelle.
<<Sapete, credo che questa sia solo una copia dell'originale. Mi sono documentata e a quanto pare la copia originale è stata rubata nel ____(anno in cui silente conosce grindelwald?), proprio l'anno in cui Grindelwald conobbe Silente, ma non avrebbero potuto prenderla perché si trovava custodita nell’ufficio del preside. Quello che mi chiedo è chi possa averla presa…>>
<<Vuoi dire che esiste un’altra copia del libro che ha reso Voldemort quasi invincibile?>>Harry era esterrefatto, ma poi disse una cosa che fece rabbrividire non solo i suoi amici ma anche se stesso:<<Lui vuole veramente aiutarmi. Devo prendere il libro e la Bacchetta e portarglielo, così mi aiuterà a non soffrire più, capite?>>un sorriso gelido gli si allargò sulla faccia, ma prima che potesse accorgersene si ritrovò disteso sul gelido pavimento della Stanza delle Necessità. Ron stava rimettendo la bacchetta nella tasca della divisa, mentre Hermione era china su di lui.
<<Capisci ora quanto sei in pericolo?>>gli disse porgendogli una mano per aiutarlo a rialzarsi.
Harry la afferrò. Era furioso. Furioso con se stesso per aver rischiato di mettere in pericolo i suoi amici, furioso con il libro e con quelle visioni…le visioni. Sì, quell’uomo poteva aiutarlo a non sentirsi più così in colpa. No, non doveva pensarci. Concentrati Harry, si disse, chiudi la mente! Ma non serviva, non funzionava, era la sua coscienza che lo stava tentando…doveva resistere.
<<HARRY!>>Urlò Ron preoccupato.
<<Insieme formeremo un nuovo mondo, dove le preoccupazioni e coloro che le procurano cesseranno di vivere>>Harry era sempre più entusiasta dell’idea, non vedeva l’ora che il progetto si realizzasse.
Di scatto Hermione si diresse verso il tavolo ma prima che Harry riuscisse a capire quello che stava facendo la ragazza, pensò di colpirla alle spalle con un incantesimo e di prendere il libro. No, harry! Pensò, si invece…
<<Hermione…>>riuscì a dire prima che i suoi occhi si chiusero nuovamente.
Si risvegliò con una dolcissima sensazione di leggerezza, e si sentiva carico di energia, sicuro di poter affrontare qualsiasi cosa.
Si guardò intorno e per la terza volta vide le bianche e spoglie pareti della Stanza Andirivieni, ma questa volta era disteso sul duro tavolo di legno, le sedie vuote. Si sedette e la scena che gli si presentò davanti fu terribile.
Accasciata contro il muro c’era Hermione priva di sensi. Ron le era vicino e stava cercando di prenderla in braccio. Ma la cosa che fece rabbrividire Harry fu il viso della ragazza: era pallida. Troppo pallida…
<<Ron…?>>
<<Harry aiutami per favore>>la voce di Ron tremava in maniera incontrollabile.
Harry si avvicinò a Hermione e aiutò l’amico a sollevarla da terra. Appena la toccò si accorse che era fredda; un orribile pensiero gli balenò in testa. No, non può essere morta, non può!
<<Dobbiamo portarla subito in infermeria!>>disse Ron con la voce più acuta del solito.
Uscirono in fretta dalla Stanza delle Necessità, Ron con Hermione tra le braccia, Harry che cercava di stargli al passo.
<<Ron, cosa è successo?>>chiese Harry col respiro affannato.
<<Lei ti ha salvato>>rispose Ron aumentando il passo.<<Sbrigati!>>
<<In che senso mi ha salvato? Ron vuoi spiegar..>>
Harry venne interrotto dal suono della campanella che annunciava la fine della seconda ora di lezioni.
<<Miseriaccia, dobbiamo muoverci!>>esclamò Ron in preda all’ansia.<<Prima che gli studenti cambino classe!>>
Non finì di parlare, che Harry voltatosi vide una massa di capelli rossi che si era separata dalla classe e si stava dirigendo verso di loro, correndo.
<<Harry, Ron dove correte?>>chiese Ginny ansimando dietro ai due.
<<Ginny vai a lezione, non c’è tempo da…>>cominciò Harry, ma Ginny si era fermata qualche passo prima che il ragazzo finisse la frase. Portava le mani alla bocca, aveva visto Hermione.
Ron e Harry continuarono a correre, scendendo tre piani a una velocità pazzesca. Svoltarono l’angolo, percorsero un corridoio ben illuminato e finalmente si ritrovarono davanti alla porta dell’infermeria.
Harry l’aprì di botto e il rumore provocato fece accorrere Madama Chips. Ron entrò nella stanza e posò Hermione sul letto più vicino. L’infermiera non esitò un momento, si accostò alla ragazza e cominciò a misurargli il polso.
<<Santo Cielo! Miei cari ragazzi cosa è successo?>>
<<È svenuta>>rispose pronto Ron,<<stavamo facendo Erbologia e credo che sia stato il caldo che c’era nella serra…>>
<<D’accordo, ora uscite per favore, devo fare degli accertamenti…>>. Madama Chips fece una smorfia d’impazienza e cominciò a tirare le tende intorno al letto di Hermione.
Fuori ad aspettarli c’era Ginny, con le braccia incrociate e l’aria impaziente e preoccupata al tempo stesso.
<<Allora?>>chiese. <<Avete intenzione di dirmi quello che succede o no?>>
<<Già, Ron, quando ti deciderai a spiegarci qualcosa?>>Harry si sentiva colpevole, ansioso. Ogni attimo che passava lo viveva con il terrore che potesse succedere qualcosa anche ai due fratelli.
<<Va bene, ho capito!>>esclamò Ron. <<Ma Ginny se ne deve andare.>>
<<COSA?>>le sue urla echeggiarono nel corridoio vuoto. <<CREDI CHE A ME NON IMPORTI NULLA DI HERMIONE?>>
<<D’accordo!>>dichiarò Ron. <<Ma credo sia meglio andare nella Stanza delle Necessità per riprendere il Libro…>>
<<La Stanza?>>intervenne Ginny.<<Non era stata distrutta nella battaglia di Hogwarts?>>
Harry e Ron le raccontarono quello che era successo la mattina dopo Difesa contro le Arti Oscure. Arrivati davanti al muro del settimo piano si concentrarono e davanti a loro apparve una porticina di legno tarlata.
Entrarono e si sedettero intorno al tavolo. Il libro era aperto per terra accanto al muro dove poco prima c’era Hermione, ma nella fretta di portarla in infermeria, Harry non se n’era accorto.
<<Dunque…>>cominciò Ron, <<mentre Harry delirava, Hermione ha preso il libro e mi ha detto che era necessario fare qualcosa…per il tuo bene, Harry…>>
<<Ma cosa di preciso?>>
<<Non lo so!>>rispose Ron. <<È stato terribile…>>la sua voce tremò di nuovo.
<<Ron, non portarti tutto dentro!>> disse Ginny animandosi. <<Per favore, raccontaci una volta per tutte quello che ti è successo senza interruzioni!>>.
[...]
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. Ho rilaetto il testo ma nn riesco a trovare tutti questi errori!!! per favore chi li vede me li può segnalare con la dovuta correzione???Per qnt riguarda il continuo sono rimasta un pò perplessa quando mi avete detto (se nn sbaglio) che le mosse dei nemici potrebbero essere troppo scontate...e allora mi sono kiesta se vale la pena di sriverlo,il continuo...forse è vero, qll ke sto per scrivere è 1 pò scontato ma la soluzione ke i 3 dovranno trovare nn lo sarà altrettanto!!! dovrei prima kiedere a Claudio sugli sviluppi della storia???
