Come consigliatomi, posto qui una parte in cui Harry va in Presidenza e nota che manca il ritratto di Piton:
Harry entrò silenzioso nella stanza, fissando il pavimento: Non aveva il coraggio di alzare lo sguardo. Quante cose gli avrebbero riportato alla mente le sue chiacchierate con Silente? Quante cose avrebbe trovato cambiate? Ma anche… quanta insana gioia avrebbe provato nel vedere oggetti che gli avrebbero ricordato il vecchio preside? Sospirò. Non poteva certo rimanere lì sulla porta così indeciso. Alzò piano lo sguardo, con un fatica e trepidazione. La scrivania, con sua gioia, era sempre lì. Coperta di carte polverose, pergamene ingiallite e penne spiumate, ma sempre lì. Notò invece l’assenza, comprensibile, del trespolo di Fanny. Quanto si era spaventato la prima volta che la aveva vista morire?
Ricordava lo sguardo furbo di Silente che, alla notizia della morte dell’animale, gli aveva sorriso soddisfatto…
-Allora!? Ti decidi a entrare sì o no!?-
La voce roca del preside Phineas Black lo risvegliò dai ricordi, facendolo sobbalzare…
-S…sì! Subito!-
-Sciocco ragazzino… più crescono più si rimbecilliscono!-
Harry chiuse velocemente la porta alle sue spalle, senza rancore. Ricordava quanto aiuto avesse dato loro quel vecchio quadro durante la ricerca degli Horcrux e, nonostante il suo carattere dispotico e a volte maleducato, gli era davvero riconoscente. E poi… poi era un parente di Sirius… il suo ritratto era anche appeso nella casa del suo padrino e ricordava con malinconia la sincera incredulità del preside alla notizia della morte del discendente.
Un debole ronzio fece alzare la testa a Harry, sorridente.
Eccolo lì.
Polveroso, spiegazzato e pieno di toppe.
Il Cappello Parlante sonnecchiava tranquillo sulla sua mensola, perso in chissà quali sogni.
Harry ridacchiò, ricordando la recente sfida con il Cilindro Canterino... nonostante il memorabile scontro i due non avevano ancora smesso di punzecchiarsi a vicenda!
Notò invece con un po’ di tristezza che sia il pensatoio sia la spada di Godric Grifondoro avevano abbandonato la loro solita collocazione…
La spada adesso risplendeva da una teca di mogano scuro su un elegante cuscino di velluto rosso proprio dove un tempo Harry si specchiava nel pensatoio con il Preside per conoscere il passato di Voldemort…
-Minerva ha ritenuto meglio mettere via il pensatoio al suo posto per tirarlo fuori solo al momento opportuno… e sinceramente non posso darle torto. E’ una donna molto ordinata e precisa, sicuramente non voleva rischiare che qualcuno, urtandolo, lo rompesse…-
Harry sussultò.
Non si sarebbe mai abituato al suono di quella voce.
Silente gli sorrideva dal ritratto, invitandolo poi a sedersi.
No; quello non è Silente… quello è solo il suo ritratto…
Harry si sedette sulla solita poltroncina, in attesa, mentre Silente cercava di tenere una conversazione avvincente con lui riguardo la ristrutturazione della scuola.
Certo, non era come parlare con Silente, ma era comunque rasserenante sentire la sua voce e vedere il suo volto.
Era bello credere di parlare ancora con lui.
Era bello ingannarsi ancora.
-Arrivo Potter! Oh bene, vedo che ti sei già accomodato… La questione di cui dobbiamo parlare è della massima importanza, non c’è tempo da perdere!-
La McGranitt era entrata con passo sicuro e cipiglio severo. Non era cambiata affatto anche se adesso era preside.
Chissà, forse fra qualche anno sarebbe di nuovo entrato in quell’ufficio e avrebbe visto anche il volto della sua ex-insegnante di Trasfigurazione appeso alla parete, vicino a quello del suo predecessore…
-PITON!-
La McGranitt alzò perplessa lo sguardo sul ragazzo che era appena saltato in piedi e aveva iniziato a ruotare la testa alla ricerca del suo ritratto…
-Potter… tutto bene?-
-Non è possibile…-
Si voltò un paio di volte, esterrefatto. Harry allora decise di andare vicino alla finestra…
Che sciocco!
Certo, di sicuro era nascosto in qualche punto della stanza e da dove era seduto non lopoteva vedere…
Nulla.
-Professoressa… io… io non vedo il ritratto … il ritratto di Piton…-
Era stupito dalle sue stesse parole.
Quello che stava dicendo era ridicolo!
Adesso la McGranitt si sarebbe alzata e gli avrebbe indicato un punto preciso sulla parete dove Piton di certo lo stava fissando con il solito cipiglio severo…
La Preside si tolse gli occhiali, iniziando a pulirne le lenti con un fazzolettino…
-Mi dispiace Potter, ma il suo ritratto non è presente…-
-Cosa vuol dire?-
Si rimise lenta gli occhiali, fissandolo dispiaciuta
-Ordini del Ministero-
Era assurdo… perché mai il Ministero avrebbe interferito in una cosa del genere?
Il suo silenzio e lo sguardo interrogativo spronarono la donna proseguire.
-Molti credono ancora che Piton fosse una spia di Voldemort-
-Ma è ridicolo! Bisogna parlare con Kingsley! Si tratta di un assurdo malinteso! Piton era dalla parte dell’Ordine! Lo è sempre stato!-
E lui se n’era accorto troppo tardi…
-Ci ho già provato… ma sembra tutto inutile… -
Harry sospirò, fissando uno spazio vuoto nella parete…
Non se lo sarebbe mai perdonato. Aveva odiato Piton, lo aveva odiato nel profondo. Forse quanto Voldemort. Da subito. Senza prove, senza cercare di capire le sue azioni.
E dopo lo scontro finale, ripensando agli anni passati, gli erano venuti in mente tutti i gesti, tutte le azioni che aveva mal interpretato. Le rispostacce. Le accuse.
Per Harry era sempre lui il colpevole. Quante volte aveva cercato di convincere Silente della vera natura del professore di Pozioni! E quante volte Silente si era dimostrato totalmente fiducioso nei suoi confronti…
Piton… quanti rimorsi.
Non aveva mai potuto affrontare un vero discorso con lui. O almeno, un discorso sincero.
Aveva scoperto la sua vera natura solo alla sua morte, osservando i suoi ricordi; solo allora si era reso conto degli errori che aveva compiuto.
I ricordi gli affiorarono alla mente invadenti e inattesi…
Le immagini si sovrapponevano, legavano, contrapponevano…
Ma c’era sempre lui.
Piton.
Piton che lo fissa concentrato al primo anno, poco prima dello smistamento…
Piton che lo deride in classe e toglie punti ai Grifondoro…
Piton che durante le lezioni di Occlumanzia si tocca inconsciamente l’avambraccio sinistro…
Piton che litiga con Sirius e offende suo padre…
Piton che prepara la pozione per Lupin…
Piton che litiga con la Umbridge e che minaccia Raptor…
Piton che confessa al limitare della Foresta Proibita di non voler adempiere il suo compito…
Piton che uccide Silente sulla Torre di Astronomia…
Piton che gli muore fra le braccia…
Guar…da…mi
-Potter?-
Harry si destò dallo strano torpore in cui era caduto. La McGranitt si era alzata a sua volta, fissandolo preoccupato. Si era zittito all’improvviso, fissando il vuoto.
Il ragazzo si passò agitato una mano sulla fronte. Sudava.
Piton.
-Preside… non è giusto … dopo tutto quello che ha fatto… non è giusto che…-
-Lo so Potter, lo so…-
La strega si sedette di nuovo, massaggiandosi la fronte…
Anche Harry tornò al suo posto, lasciandosi pesantemente cadere sulla poltroncina.
In fondo, a chi importava il ricordo di un ex-Mangiamorte dalla dubbia fedeltà?
A chi interessava veramente sapere se Piton era dalla parte di Voldemort o no?
Chi poteva voler difendere veramente Piton?
Piton… Piton non aveva nessuno che lo piangesse. Che lo difendesse.
In fondo anche lui lo aveva sempre disprezzato da vivo.
Ma, adesso che era morto, non avrebbe permesso che sprofondasse nell’oblio o, peggio, nell’indifferenza, il suo ricordo.
-Devo fare qualcosa… devo convincere il Ministero ad appendere qui il suo ritratto …glielo devo… almeno questo glielo devo…-
La McGranitt sorrise stanca da dietro i piccoli occhiali.
-Silente sarebbe orgoglioso di te Harry... e non solo lui…-
Harry accennò appena un sorriso.
Sapeva cosa doveva fare. Ma non sapeva come.
Però… sì.
Ci sarebbe riuscito.
-Hai tutto il mio appoggio per quest’impresa, voglio che tu lo sappia. Ma prima passiamo al motivo per cui ti ho fatto venire…-
Scusate!!!
Mi è venuto un pò lungo...
(il mio amore per Piton è senza fine!!!
)
Comunque è solo una bozza darielaborare quando volete!
Bisogna anche decidere la cornice...
Io avevo pensato che Harry va in Presidenza o per le ripetizioni di cui avete già parlato o per spiegare alla McGRanitt che deve sorvegliare l'Americano o per chissà quale altro motivo...
Beh, ditemi cosa ne pensate!
Spero di avervi aiutati almeno un pò!
Ciao!