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Testo n.1 Bacchetta nascosta dietro il Velo
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Testo n.2 Bacchetta nascosta nella Camera dei Segreti
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Testo n.3 Bacchetta nascosta nella Baracca sulla Scogliera
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 10% [ 7 ]
Testo n.4 Bacchetta nascosta nel quadro di Ariana
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Testo n.5 Bacchetta nascosta nello Specchio delle Brame
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Testo n.6 Bacchetta nascosta a Godric's Hollow
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 18% [ 12 ]
Testo n.7 Bacchetta nascosta nella Caverna dell'Horcrux
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Kathy Black

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyLun Mar 01 2010, 17:25

ok Ginny Wink
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Sirius Mic

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyLun Mar 01 2010, 18:20

Kat, so che il tempo è finito, ma se vuoi, continuo il mio e dopo te lo mando, max 3-4 giorni comiunque, mi manca un piccolissimo particolare(il posto) e su per giù il resto è apposto...che casino il testoooo
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Kathy Black

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMar Mar 02 2010, 01:30

Bene!! I termini sono scaduti! Vi ringraziamo per la partecipazione! Very Happy
Domani (cioè tra qualche ora Razz ) provvederò alla pubblicazione dei testi in forma anonima. Ricordatelo sempre... l'importante è partecipare Smile !
Spero vi siate divertiti a nascondere la Bacchetta!
Very Happy cheers cheers
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Kathy Black

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMar Mar 02 2010, 22:43

Proposta n.1



Arrivò davanti al portone e lentamente, molto lentamente, lo aprì. Una nebbiolina leggera lo avvolse e lui varcò immediatamente l’uscio, richiudendosi subito il battente alle spalle. Non poteva credere di essere stato così fortunato fino a quel momento, gli sembrava di aver bevuto una discreta dose di felix felicis! Il prato era quasi invisibile a causa della nebbia, come se fosse stato coperto anch’esso da un grande mantello dell’invisibilità. Avanzava sempre controllando la mappa del malandrino, mentre l’umidità gli entrava nelle ossa e lo faceva tremare dal freddo. L’erba sotto i suoi piedi era bagnata come se fosse stata annaffiata da un babbano, e il passaggio delle sue scarpe provocava un rumore sgradevole, come un leggero risucchio. La luna splendeva pallida, ma nonostante tutto riusciva a scorgerla nettamente. Sembrava quasi una guida che volesse aiutarlo nel suo compito e dopo qualche minuto il ragazzo riuscì a giungere al cancello, senza più la paura e l’ansia che lo avevano attanagliato nei primi momenti. Oltre le mura di Hogwarts si preparò per smaterializzarsi, quando a un tratto vide gli Auror di pattuglia che parlottavano fra loro. Lanciò un muffliato giusto per non farsi sentire e con il solito pensiero, ovvero se sarebbe mai diventato un buon Auror, abbandonò quel posto umido. Apparve davanti all’entrata per il pubblico del Ministero della Magia con il senso di compressione allo stomaco a cui si era ormai abituato. Aveva riflettuto che quello era il miglior modo per entrare dentro l’edificio senza essere scoperto, dato che nessuno sembrava mai sorvegliare quell’accesso. Si strinse dentro la cabina, coperto ancora dal mantello dell’invisibilità, e digitò sull’apparecchio le cifre che ricordava da anni. Il vano si mosse dapprima impercettibilmente, poi iniziò a scendere molto velocemente, ma non come quando era andato da Kingsley in estate. La voce meccanica femminile disse, proprio quando la cabina si arrestava, « Benvenuto al Ministero della Magia Signor Potter. Le auguriamo una piacevole permanenza». Evidentemente, pensò Harry, la cabina la volta precedente non gli aveva parlato solo perché era stato previsto il suo arrivo. Ancora un po’ scombussolato dalla folle discesa, il ragazzo avanzò lentamente verso l’atrio, ammirando le gigantesche statue che rappresentavano un mago, una strega, un goblin, un centauro e un elfo domestico. La luce della luna entrava dalle enormi finestre in alto e il pavimento di marmo riluceva colpito dai raggi lunari. I gorgoglii provocati dall’acqua che cadeva nella fontana erano gli unici rumori presenti nell’ingresso, oltre al ronfare della guardia seduta dietro il bancone dove venivano pesate le bacchette. Era lo stesso mago della prima volta che era venuto al Ministero, più di tre anni fa. Mal rasato, leggermente in carne, era seduto sulla sedia e dormiva in una posizione alquanto innaturale. Si incamminò silenziosamente, ma quando arrivò davanti all’uomo si bloccò; lo sferragliare dell’ascensore l’avrebbe sicuramente svegliato. Rifletté per un attimo, ma infine estrasse la bacchetta. Non c’era altro modo si disse, doveva necessariamente fargli un incantesimo. A bassa voce pronunciò «Imperio». Il guardiano rabbrividì come preso da un sussulto, ma poi rimase immobile; Harry gli comandò di dormire molto profondamente. Si avvicinò a una delle griglie e lanciò vari incantesimi muffliato prima di schiacciare il pulsante “discesa”. L’ascensore arrivò, ma fece poco rumore; soddisfatto del proprio operato, il ragazzo entrò nell’abitacolo e premette il pulsante nove. La graticola dorata si richiuse ed Harry, come prima, sentì un senso di vuoto allo stomaco mentre il vano scendeva rapidamente sbatacchiando e stridendo come una vecchia macchina babbana. « Dipartimento Misteri» annunciò la fredda voce femminile quando la discesa era finita e si era aperta la griglia. Si avviò lungo il corridoio come aveva fatto più di 2 anni prima, quando pensava di dover salvare Sirius dalle grinfie di Voldemort. Quella volta con lui però c’erano anche Ron, Hermione,Ginny, Luna e Neville. Camminare in quel cunicolo da solo gli metteva una stizza incredibile; le torce dalle immobili fiamme appese ai muri sembravano illuminare ben poco quel posto lugubre e misterioso. Giunse alla liscia porta nera e quella si spalancò, nonostante avesse solo sfiorato la maniglia. Si ritrovò nella stanza circolare illuminata da fiammelle blu, che si riflettevano sul pavimento. Vi erano tante porte, anch’esse nere, senza maniglia, al di là delle quali erano nascoste cose che non osava e non poteva capire. Non chiuse il battente alle sue spalle, in modo da non fare ruotare le pareti; quello stratagemma serviva per confondere eventuali intrusi e lui non aveva intenzione di cadere di nuovo in quel trucco. Arrivato al centro della stanza si bloccò. La volta precedente aveva trovato il locale con il velo per puro caso; ora come avrebbe fatto?

Senza pensarci troppo andò in una stanza sulla destra, sperando nella buona sorte. Non appena varcò la porta capì di essere nel posto sbagliato, ma quella si richiuse immediatamente, senza dargli il tempo di reagire. Si trovava in un locale rettangolare, buio e tetro come il precedente. L’unica fonte di illuminazione era un enorme lampadario che emanava poca luce, appeso a un soffitto troppo distante per un posto di quelle dimensioni; a sinistra c’era un’altra porta nera. Harry stava già per dirigersi verso di essa, quando notò un oggetto adagiato alla parete opposta all’entrata da cui era venuto. Sembrava un’enorme palla di velluto nero, ma il ragazzo capì che quel pezzo di tessuto ricopriva soltanto quella che doveva essere una sfera poco più grande di una pluffa. Incuriosito si avvicinò guardingo, pronto a lanciare un’eventuale contro incantesimo. Non succedeva nulla, così avanzò e spostò leggermente il telo. Rimase abbagliato e indietreggiò spaventato. Un’improvvisa luce dorata era esplosa attorno ai suoi occhi, e tra gli spiragli delle dita riuscì a capire che sotto il drappo era nascosta una sfera di vetro che emanava un fortissimo bagliore. La sua bacchetta iniziò a riscaldarsi e a vibrare, come se una forza dentro essa cercasse di liberarsi. Velocemente, con le palpebre ben strette, fece un passo in avanti e cercò di ricoprire con il panno quel globo splendente, mentre la sua arma fidata si dimenava fra le sue dita. Il fulgore si attenuò di botto, ed Harry vedeva ancora tante lucine danzargli davanti come piccole stelle. Non riusciva minimamente a capire cosa potesse essere quella luce, anche se aveva la sensazione di averla già vista da qualche parte. E non si spiegava per quale motivo la bacchetta si fosse comportata in quello strano modo. Si riscosse e procedette deciso verso la porta, stringendosi il mantello dell’invisibilità sulle spalle e pregando che fosse quella giusta. Oltrepassando l’entrata il suo cuore perse un battito. L’aveva trovata. La stanza era esattamente come se la ricordava, più grande della precedente, e con ampie gradinate di pietra, a formare un anfiteatro. Lui si trovava esattamente di fronte all’arco, ai piedi dei rocciosi scalini, con il velo che fluttuava come scosso da un vento leggero. Pallide torce rendevano il posto ancor più spaventoso. Nel silenzio tombale sentiva come urla le voci che venivano da dietro il telo, che mormoravano tutte insieme indistintamente. Con gli occhi della mente riusciva a vedere tutto ciò che era successo in quel luogo, raggi di luce rossa e verde che si intrecciavano, grida disperate, Sirius che cadeva … Ricacciando indietro le lacrime che tentavano a tutti i costi di solcare le sue guancie, si mosse e camminò verso il drappo lacero e ondeggiante. Arrivato a un metro di distanza l’arco antico si stagliava su di lui come un gigante davanti a un uomo. Fissava il tessuto cercando disperatamente di notare qualcosa oltre a esso, ma sembrava non esserci nient’altro. Prese la bacchetta di sambuco dai suoi jeans e rigirandosela tra le mani pensava a quel che stava per fare. Se avesse avuto ragione nessun essere umano avrebbe potuto recuperarla, ma qualcos’altro avrebbe potuto? Ormai non poteva tornare indietro e comunque nessuno poteva sospettare che l’avesse nascosta lì. Nessun sano di mente avrebbe in ogni caso oltrepassato il velo solo per prendere quella bacchetta, o almeno così sperava. Impugnò ben stretta la Stecca della morte e la lanciò con forza in avanti. Questa semplicemente scomparve tra le pieghe del drappo. Harry si aspettava il rumore di legno su pietra, ma non udì niente di diverso dalle voci. Fece velocemente un giro completo sulla piattaforma attorno all’arco, ma da entrambe le facce la seta sembrava sempre la stessa. Si allontanò lentamente e salì le gradinate che conducevano all’uscita con ancora il cuore in gola e il respiro corto. Ancora incredulo per quello che aveva appena fatto, accelerò il passo e attraversò la porta, ricordandosi di non chiuderla. Quali e quante ripercussioni sarebbero nate da quel gesto? Era ancora tutto da valutare, da decidere; l’impulsività l’aveva nuovamente guidato in modo errato? Immaginava già i rimproveri di Hermione e lo sguardo folgorantte della McGrannitt. Tuttavia in cuor suo sentiva che la perdita della bacchetta di Sambuco avrebbe soltanto giovato al suo mondo. In effetti aveva semplicemente restituito la Stecca al legittimo proprietario, la Morte. Tenendosi aggrappato a questo pensiero ripercorse i suoi passi all’indietro e arrivò fino all’ascensore che utilizzò per tornare nell’atrio. Niente era cambiato, tutto era statico e oscuro come prima. Sempre invisibile, sciolse la maledizione sul guardiano e uscì all’aria fresca della notte londinese, dopo essere velocemente risalito in superficie grazie alla cabina. Prese una boccata d’aria e controllando l’orologio regalatogli dai Weasley si agitò non poco leggendo che erano quasi le quattro di mattina.

Si materializzò davanti al cancello di Hogwarts e la nebbia gelida gli penetrò nelle ossa come se fosse apparso direttamente dentro il lago. Il ritorno al dormitorio fu più lungo del previsto, perché, una volta entrato nel castello, incontrò Pix che era deciso a svuotare sulle scale del secondo piano tutte le boccette di inchiostro che fosse riuscito a trovare; inoltre dovette aspettare che Nick smettesse di borbottare davanti al ritratto della Signora Grassa. Dopo che si fu svestito e sdraiato sotto le coperte il sonno lo avvolse subito, senza dargli il tempo di riflettere sull’accaduto, ma prima di addormentarsi sorrise al pensiero di avere finalmente una sola bacchetta.


Proposta n.2

Harry quella mattina fu svegliato dalla voce di Hermione che gli ripeteva nella sua testa di concludere la faccenda della Bacchetta di Sambuco.Steso nel suo letto al baldacchino,Harry era rimasto sveglio a pensarci tutta la notte finchè non era crollato verso le 5 del mattino,ormai doveva decidere dove nascondere quella maledetta bacchetta.
"Harry...Harry sei sveglio???" La voce assonnata di Ron lo scosse dai suoi pensieri
"Si Ron sono sveglio" Rispose l'altrettanto assonnato Harry.
"Andiamo a colazione,muoio di fame!" Si lamentò Ron.
"Tanto per cambiare!"
Harry scese dal letto,indossò la divisa,prese le due bacchette e si preparò a scendere seguito dall'amico.Nella sala comune incontrarono Hermione che li aspettava seduta sulla poltrona di fronte al camino.
"Harry che ti è successo?Sembra che tu non abbia chiuso occhio!"
"Infatti non ho chiuso occh..." in quel momento si sentì uno strano rumore e Harry e Hermione si voltarono verso Ron.
"Non è colpa mia se il mio stomaco protesta!"
Passarono attraverso il buco del ritratto e poco dopo arrivarono nella sala grande già piena di studenti intenti a rifocillarsi.
Percorsero la sala fino ad arrivare al tavolo dei Grifondoro dove Nick Quasi Senza Testa chiacchierava con dei studenti del primo anno.Quel fantasma risvegliò nella mente di Harry dei ricordi di quando lui,Ron e Hermione,solo al secondo anno,fabbricarono la pozione polisucco.Ricordò l'odore di tubature e la stridula voce di Mirtilla Malcontenta che scizzava fuori da quelle ogni qualvolta lui e i suoi amici entravano lì dentro.
Il bagno abbandonato al secondo piano...la pozione polisucco...la Camera dei Segreti...ecco la soluzione!
Scosso dai suoi pensieri,Harry si accorse solo in quel momento che aveva terminato la colazione e sentì la voce stizzita di Hermione che commentava i cinque toast appena divorati da Ron,ancora affamato.
Harry disse a Ron e a Hermione che avrebbe saltato la prima ora,si alzò e si avviò verso il secondo piano,tra le domande dei suoi amici.
Salì in fretta,voleva concludere finalmente quella faccenda.Aprì la porta del bagno e fu subito immerso da un vento gelato.Mirtilla stava proprio lì,davanti alla porta,neanche aspettasse l'arrivo di Harry.
"Ciao Harry,è molto che non ci vediamo...Come stai?"
"Non è il momento Mirtilla" Esclamò Harry attraversando la soglia."Ho da fare...scusami"
"Nessun problema...chi vorrebbe parlare con la noiosa Mirtilla..."Disse questa mentre si infilava in una tubatura.
Finalmente solo pensò Harry.Si avvicinò allo scarico sul cui rubinetto era inciso il serpente e imitò le parole che molti anni prima aveva detto per entrare nella Camera dei Segreti.Si calò nel tubo e corse sino all'enorme testa di Serpeverde,dalla cui bocca,un tempo,era uscito il basilisco,che ora stava ceco e infilzato in fondo alla lunga stanza da cui si levavano torreggianti pilastri di pietra formati da serpenti avvinghiati.Proprio nella bocca di Serpeverde Harry mise la bacchetta,avvolta in un suo vecchio mantello.
Uscì in fretta e furia senza accorgersi di due occhi che lo fissavano.


Proposta n.3


«Ho sempre detto che prendi la tua istruzione troppo sul serio ...» borbottò Harry, divertito. Poi si voltò e varcò la soglia dell’infermeria, la bacchetta di sambuco al sicuro nella tasca dei jeans. Hermione aveva pensato proprio a tutto. Durante il tragitto dall’infermeria alla sala d’ingresso, Harry ripensò al luogo segreto dove nascondere la bacchetta, deciso il giorno prima con Hermione e Ron. Evitò accuratamente di farsi scoprire, usando scorciatoie e nascondendosi di tanto in tanto dietro le statue quando avvistava degli studenti di passaggio. Per poco andò a sbattere contro a Mrs Purr, ma fortunatamente la gatta si fece distrarre da un quadro raffigurante un piccolo gnomo da giardino che faceva le pernacchie a chi passava, appoggiato alla parete di fronte a Harry, dandogli così il tempo di sfuggirle. Giunto al portone, ancora aperto per via della partita, scivolò fuori appena in tempo per evitare la McGranitt che svoltava l’angolo della Sala Grande. Un leggero venticello non avvertito poco prima al campo da Quidditch, investì piacevolmente Harry. I prati verdi del castello e i primi alberi della foresta proibita ondeggiavano elegantemente. L’occhio di Harry cadde sul faggio vicino al Lago Nero. Ricordò con una punta di rimpianto, come tante altre volte, i momenti passati assieme seduti sulle radici di quell’albero, dove lui e i suoi amici facevano i compiti, ripassavano e chiacchieravano, come molti anni prima suo padre James e il suo padrino Sirius. I tifosi al campo fischiarono, facendo riemergere Harry dai suoi pensieri. Arrivato al cancello, si voltò proprio per vedere scomparire dietro un cespuglio Uglik. Harry richiuse velocemente il cancello alle sue spalle, dopodiché girò su se stesso e sparì. Si materializzò sulla riva del mare. Il luogo era proprio come Harry lo ricordava. Le onde del mare si infrangevano contro il grosso scoglio, spinte dal vento. La catapecchia non era cambiata da quando, sette anni prima, Harry ci aveva passato una notte. La notte del suo undicesimo compleanno, la notte in cui, un grosso uomo, con la barba lunga e dei capelli arruffati, gli aveva affermato di essere un mago. “Un mago, chiaro?” gli aveva detto Hagrid “anzi, un mago coi fiocchi, direi, una volta che avrai studiato un pochetto” mentre si sedeva sul piccolo e trasandato divano dentro la catapecchia. Sorridendo, si guardò intorno. Sulla riva del mare, dov’era lui, non c’era anima viva e neanche sullo scoglio della catapecchia. L’unico oggetto era una barca lontana. Sicuro di non essere osservato, si smaterializzò davanti allo scoglio. Scivolò sull’umido, ma si rialzò subito. Entrato nella catapecchia, il forte odore di alghe lo fece disorientare un po’. L’interno era vuoto, fatta eccezione di un piccolo divano nuovo e di una scala in legno massiccio. Il vecchio proprietario, doveva aver cambiato l’arredamento in quegli anni. Harry tirò fuori dalla tasca dei jeans la bacchetta. Essa iniziò a vibrare. Sentiva che presto sarebbe stata nascosta e mai più usata, senza avere un possessore. Harry si guardò intorno. Possibile non avesse nessun posto dove nasconderla? Si sedette sul divano e pensò. Sarebbe stato prudente lasciarla lì così? O si sarebbe dovuta sotterrare? La risposta stava nel sottosuolo: decise di optare per la sotterrazione della bacchetta. Dall’altra tasca dei jeans tirò fuori la bacchetta di agrifoglio. Harry pronunciò a bassa voce la formula («defodio») e un buco nella catapecchia si creò all’istante. Prima che la bacchetta venisse lanciata, spruzzò delle scintille gialle, segno della sua morte. Harry la gettò nel buco. La bacchetta ormai era spenta, come priva di magia. Per sicurezza Harry lanciò gli incantesimi protettivi più forti che conosceva: «Salvio hexia… Protegum totalum… Repello babbanum… » e per buona misura citò le parole dette dal professor Vitius anni prima: «Protegus horribilis ». Quel nascondiglio era perfetto. Harry soddisfatto del suo operato alzò la bacchetta ed esclamò: «Reparo». Ora il suolo della catapecchia era come nuovo. E finalmente, quando si smaterializzò, seppe che quella sarebbe stata l’ultima volta che la bacchetta di sambuco, dono regalato dalla morte al fratello maggiore del suo antico discendente, ubbidiva ad un padrone.
***
Hogsmeade a quell’ora di pomeriggio era poco trafficata, la gente era al Manico di Scopa a bersi una burrobirra. Harry si diresse alla Testa di Porco, perché la sete investì anche lui: l’odore marino del sale lo aveva disidratato. Il bancone sporco e il pavimento pieno di spighe non erano mai state così accoglienti come quel giorno. Entrato, guardò al bancone: Aberforth stava lavando un bicchiere. Quando si accorse di Harry, Aberforth alzò lo sguardo e gli sorrise. «Potter! Che piacere vederti!» - disse andandogli incontro. «Il piacere è mio, Ab!» - rispose Harry accomodandosi su una sedia. Aberforth prese due bottiglie di Burrobirra e ne porse una ad Harry. «Allora» - cominciò Aberforth - «che ti porta qui? ». «Ah, in servizio» - mentì Harry con un sorriso - «O meglio, tra poco inizio il servizio». «Capisco» - disse Aberforth - «Bè, alla salute! ». Harry ne bevve un lungo sorso. Quando appoggiò il bicchiere di burrobirra vuoto sul bancone, gettò un occhiata all’orologio d’oro che aveva al polso. Erano ormai le cinque di pomeriggio e la partita doveva essere già finita da un po’. Salutò Aberforth e uscì di corsa. Quando arrivò nella via principale di Hogsmeade, sorrise. Non sapeva il perché o il per cosa, ma sentiva che da lì a poco sarebbe successo qualcosa, qualcosa di molto bello, che sarebbe rimasto impresso nella sua vita. Rientrando nel castello notò che era addobbato con zucche illuminate. Era Halloween!



Proposta n.4


La porta era aperta e, senza bussare, entrò. Il pub era proprio come se lo ricordava: sudicio e deserto, non solo per l’ora mattutina. Il pavimento era incrostato dal solito strato di luridume, i tavoli di legno erano miseri e disseminati disordinatamente nel piccolo spazio angusto e opprimente.
Al bancone stava un uomo, il viso rugoso che sembrava una prugna avvizzita, avvolto da quella che pareva una nuvola di cotone grigio. Le sopracciglia folte e aggrottate gli conferivano un’espressione di perenne disappunto, e la barba lanosa e aggrovigliata, lunga come quella del fratello, nascondeva al mondo la bocca sottile ed i suoi rari sorrisi.
A guardarlo così da lontano, non dava certo una bella impressione. Se poi lo si conosceva, pensò Harry, era ancora peggio: era tremendamente rude e trasandato, sempre pronto a rimproverarti con la sua voce rauca e i suoi pungenti commenti sarcastici, pessimista ormai cronico.
Eppure, perdendosi nei suoi occhi color del vetro, ogni volta Harry provava una strana sensazione alla bocca dello stomaco, e sentiva rafforzarsi dentro di sé la profonda convinzione che, sotto quel groviglio grigio e quelle lenti spesse ed appannate, ci fosse un uomo fondamentalmente buono.
Ed allora tutti i suoi difetti passavano in secondo piano.
Harry si tolse il mantello con uno svelto gesto, ed esclamò: <<Un succo di zucca, per favore!>>.
Aberforth alzò la testa dal boccale e dallo straccio con il quale lo stava lucidando, e le sue lenti brillarono mentre sfoderava la bacchetta. Quando lo riconobbe, emise una specie di grugnito e borbottò:<<Potter…per quale maledettissimo motivo piombi nel mio pub a quest’ora?>>.
<<Salve Aberforth, volevo un succo di zucca>> ripeté Harry.
<<Non dovresti essere a scuola?>> sputò secco Aberforth.
<<Siamo in gita>> mentì Harry.
Il vecchio barista rivolse lo sguardo fuori. La via era deserta. Alzò un sopracciglio, interdetto, e lo guardò interrogativo.
Harry si limitò a sorridere e, avvicinatosi al bancone, si sedette.
Aberforth lo squadrò dalla testa ai piedi, poi si arrese e lo servì. Due minuti dopo, Harry aveva davanti una brodaglia color arancione. Iniziò a sorseggiarla incerto, sentendosi addosso gli occhi indagatori del vecchio.
<<Molto bene, stendendo un velo pietoso sulla tua strafottenza, ora che ti sei rifocillato, mi fai il favore di spiegarmi perché sei qui?>>.
<<Visita di cortesia…>> mugugnò Harry tra un sorso e l’altro.
<<Sì, certo, e hai pensato bene di coprirti con quella diavoleria di mantello invisibile. Cos’è, fa freddo fuori, o volevi evitare la calca?>>.
<<Mi dispiace essere piombato qui così all’improvviso, ma ho usato il mantello perché nessuno sa che sono qui>> iniziò Harry.
<<Ma non mi dire…che vuoi?>>.
<Beh…volevo farle un saluto…stavo pensando, non l’ho mai ringraziata come si deve per quello che ha fatto per me e i miei amici>>. Possibile che fosse sempre così ingessato quando parlava con lui? Pensò che fosse dovuto al fatto che era il fratello di Silente…
<<Sai che non mi piacciono i convenevoli Potter. Ma ho fatto quello che ritenevo giusto fare, niente di più, niente di meno. Anche se, senza dubbio, la tua insistenza è stato un fattore importante>>. Sorrise debolmente e la sua barba si increspò.
<<Perlomeno non avrà più problemi a far uscire il gatto>> si scusò Harry scherzando. Sapeva di essere stato la causa di tanti inconvenienti, e di avergli fatto tornare a galla tanti brutti ricordi.
Aberforth scoppiò in una roca risata. <<Sì, devo ammettere che è un vantaggio notevole, e il mio gatto è molto più felice. E anche non avere più intorno quei brutti ceffi e i loro intrugli…>> Storse il naso. <<Alla fine ha vinto il bene superiore, non è così?>> concluse amaro.
Il cambio di tono paralizzò Harry, che non seppe dire niente se non un vuoto <<Già…>>.
Il silenzio tra loro era opprimente, le cose non dette erano incastrate nelle loro gole e si rifiutavano di uscire.
Harry avrebbe voluto parlare, ma, in fondo, lui e Aberforth erano poco più che due estranei che avevano voluto bene alla stessa persona, e che -forse- erano anche stati delusi, dalla stessa persona.
Harry aveva già da tempo capito e perdonato Silente per tutte le verità che gli aveva tenuto nascoste. Anche perché, alla fine, come sempre, il Preside aveva dimostrato di avere ragione e, cosa più importante, gli aveva dimostrato anche il suo affetto. Quell’affetto su cui Harry tanto aveva contato, e di cui tanto aveva dubitato.
Ma il perdono di un fratello richiedeva molto più tempo, molti più dubbi, molte più lacrime.
<<So a cosa stai pensando. Te lo leggo negli occhi, ma non ti devi preoccupare di questo. Non è distruggendo il più grande Mago Oscuro di tutti i tempi che puoi risolvere un vecchio litigio tra fratelli. So che vuoi una rassicurazione, Harry, e io te la darò. Albus è stato spesso tanto generoso con le altre persone quanto è stato egoista e stupido con me, ma gli voglio bene. Ma le cose sono complicate e non puoi tentare di risolvere tutto, anche se sei il prescelto>>.
Gli occhi di Aberforth brillavano, Harry sapeva che questo sarebbe stato il massimo che avrebbe ottenuto da lui.
<<Non sono venuto qui per risolvere le cose>> borbottò Harry, abbassando gli occhi. Ora più che mai, temeva la reazione del vecchio. Non erano nemici, e non voleva che lo diventassero.
Aberforth lo squadrò con i suoi occhi azzurri ed Harry provò la stessa, stranissima sensazione di vulnerabilità che percepiva ogni volta che Silente posava il suo sguardo su di lui.
<<Cosa devi chiedermi Potter?>> fece Aberforth, ritornando al suo tono squisitamente brusco.
<<Ho bisogno di un favore>>. Esitò, prima di buttarsi definitivamente nel precipizio. <<Non so se ha sentito dell’attacco sul treno e dell’intrusione a scuola…>> buttò lì, quasi casualmente.
<<Sì ho sentito, gli Auror brancolano nel buio. Baggianate secondo me, da quando ci sono gli Americani, si sono tutti un po’ rammolliti. Non sanno cosa cerchino, eppure la questione va avanti da mesi>> rispose il barista, la voce macchiata da un velato disprezzo.
<<Io so cosa cercano. Cercano me>> affermò secco Harry.
<<In che guai ti sei cacciato ancora Potter?!>>. L’espressione di Aberforth era confusa ed esasperata.
Harry prese un respiro profondo. <<Beh, in realtà non cercano me, ma una cosa che io possiedo. Vogliono la bacchetta di Sambuco>>.
Solo al sentir pronunciare quel nome, Aberforth quasi cadde dalla sedia. Le vene dei suoi polsi tremarono tanto che Harry potè quasi sentire il sangue affluire alla testa, il viso del vecchio era più bianco e pallido della sua barba. I suoi occhi azzurri diventarono umidi e i ricordi lo catturarono, travolgendolo come un fiume in piena.
<<Sei un incosciente! Come puoi portare con te quell’abominio? Scommetto che è lì, nella tua tasca. Esci subito da questo locale! SUBITO!>>.
Harry rimase spiazzato, ma non si mosse. Aspettò che l’agitazione sul volto di Aberforth si consumasse.
Dopo un po’, la sua collera scemò e il vecchio barista sembrò recuperare la sua abituale calma.
<<Mi dispiace, Potter. E’ un argomento delicato… Hai intenzione di distruggerla, non è così?>> domandò, le mascelle serrate.
Harry prese il coraggio a due mani e disse: <<No, veramente no. Non conosciamo quali sono i suoi poteri, e non penso che solamente spezzandola la bacchetta lì perderà. Ci ho pensato seriamente e la soluzione migliore è nasconderla>>.
<<Suppongo che tu abbia già in mente dove…>> borbottò Aberforth. Il blu nei suoi occhi si era solidificato: possibile che avesse intuito…?
<<Sì. E sono qui per questo. Mi permetterà di affidare la bacchetta ad Ariana?>>.
Le dita di Aberforth si serrarono ad afferrare l’aria, tanto che le sue unghie si conficcarono nei palmi. Questa volta non urlò, si limitò a dire, con voce tremante di rabbia: <<Esci. Subito, Potter>>. La sua voce era rotta e flebile, il suo corpo scosso da tremiti.
Harry ne approfittò per parlare e d’un fiato disse: <<Ma perché? Non capisce? E’ la soluzione migliore…nessuno potrebbe sospettare e, se morirò di morte naturale, la bacchetta perderà i suoi poteri. Il cerchio si chiuderà! Non è questo che vuole?>>.
<<Certo che lo voglio, Potter>> riuscì a dire Aberforth <<ma non puoi. Non puoi chiedermi una cosa del genere. Quella bacchetta è stata la causa delle morte di Ariana. Albus la desiderava tanto che la ha preferita a sua sorella. Non te ne rendi conto?>>.
<<Capisco quello che prova…anzi, forse non lo capisco. Ma so per certo che in quegli anni ed in quella situazione, anche suo fratello fu una vittima. Una vittima di Grindewald, esattamente come Ariana. Silente subì tutto il fascino della sua follia. Era debole, come lo era Ariana, ed ha ceduto. Non se lo è mai perdonato. Ma lui voleva i doni per una ragione molto diversa da quella che animava Gellert. Sì, lui voleva la pietra, ma per far tornare indietro i suoi genitori. Voleva il mantello, ma per nascondere Ariana. E se lei si ostina e si obbliga a pensare che lui bramasse il potere più di quanto amasse la sua famiglia, è solo uno sciocco che tenta di soffocare una verità che conosce benissimo. E io non voglio più avere niente a che fare con lei>>.
Harry si girò, stizzito e schiumante di rabbia, e si diresse verso la porta, mentre la speranza lo abbandonava lasciando spazio al crudo risentimento.
<<Potter aspetta!>>.
Harry si voltò, sorpreso.
<<Vieni di sopra>> disse Aberforth secco. Si avviò verso la scala, ed Harry lo seguì in silenzio.
Entrambi arrivarono nella stanzetta scarna che era stata il loro rifugio tempo prima, e lo sguardo di entrambi si posò sul grosso quadro sopra il camino spento. Una ragazza bionda ed eterea gli guardava con occhi benigni.
Harry rimase in disparte, mentre Aberforth si avvicinava a sua sorella. Li sentì bisbigliare: probabilmente Aberforth le stava spiegando la richiesta di Harry. Solo quando vede Ariana annuire piano, e suo fratello girarsi verso di lui facendogli cenno di avvicinarsi, Harry li raggiunse.
Sfilò la bacchetta dalla tasca dei jeans e la porse esitante a Silente.
Il vecchio la prese tra le mani, incerto. La guardò, con occhi di brace, tanto che per un attimo Harry pensò volesse spezzarla. Fortunatamente parve non lasciarsi dominare da tutto l’astio che nutriva verso quell’oggetto. Ripresosi, Aberforth tese la mano verso la tela ed appoggiò il palmo con sotto la bacchetta sul quadro. Bisbigliò qualche parola, e accadde qualcosa che Harry non aveva mai visto. La bacchetta passò attraverso la tela, ed Ariana la afferrò.
<<Pensavo che fosse necessario aprire il passaggio…>> fece Harry, sorpreso.
<<Pensavo avessi intuito che questo quadro è molto speciale…e poi cosa credi Potter, mio fratello era un genio, ma io non faccio magie solo sulle capre…>>.
Sorrisero entrambi e guardarono Ariana che la nascondeva nella tasca del suo vestito: la bacchetta era al suo posto, ed era al sicuro. Il cerchio si sarebbe finalmente chiuso?


Proposta n.5


Senza che nessun suono o rumore lo avesse destato, Harry aprì gli occhi. Era notte fonda, perché mai si era svegliato? Non ricordava di aver fatto alcun sogno particolare…
Girandosi tra le coperte, scorse nell’oscurità gli altri letti del dormitorio, con Ron, Neville, Seamus, Dean e Hyde profondamente addormentati. Stava per tornare a dormire quando lo sguardo si posò sulle due bacchette poggiate sulla mensola vicino al letto. Una era quella di agrifoglio e fenice, la primissima bacchetta che aveva fin dal giorno in cui la comprò da Olivander. L’altra, era la Bacchetta di Sambuco.
La questione della Stecca della Morte era in sospeso da tanto, troppo tempo. Doveva trovare una soluzione, e in fretta.
In quell’istante nella sua testa apparve quella bianca faccia serpentesca, con due fessure al posto delle narici che conosceva tanto bene. Voldemort. Tutta la sua vita era stata segnata da quella faccia, da quello sguardo, fino all’ultima, epica battaglia. Non l’avrebbe mai dimenticato, ma ora aveva distrutto i suoi Horcrux, aveva distrutto lui, aveva vinto.
Gli Horcrux…
Voldemort aveva la sua stessa età, mese più mese meno, quando incominciò a crearli e a trovare un nascondiglio per loro. E ora Harry, proprio come lui, stava cercando un nascondiglio, ma per i Doni della Morte.
Pensò a Voldemort. Lui, nello scegliere i posti per i suoi Horcrux, aveva sempre scelto luoghi che avessero per lui un significato particolare, luoghi vicini a lui. Harry sentiva che doveva fare lo stesso. Doveva trovare un luogo per la bacchetta che avesse un significato speciale sia per lui che per Silente, il precedente possessore. Ma quale?
Pensò ai posti vicini a lui: Grimmauld Place, Hogwarts, Godric’s Hollow. Erano tutti posti troppo insicuri.
E allora dove? Harry si era sempre trovato nella situazione di dover fare delle scelte, sin dal primo anno, quando…
Una lampadina si illuminò nella sua mente. Perché non ci aveva pensato prima? Era senza dubbio il nascondiglio migliore, oltre che il primo luogo dove aveva parlato a tu per tu con Silente! Però non sapeva…
Guardò fuori la finestra. Era ancora notte, mancava tempo all’alba. Se doveva agire, doveva fare presto. Si vestì rapidamente, senza svegliare i suoi compagni di dormitorio. Si infilò nella giacca le due bacchette, la Mappa del Malandrino e lo specchio di Ginny. Si mise poi il Mantello dell’Invisibilità e uscì dal dormitorio e dalla Sala Comune, suscitando l’ira della Signora Grassa, arrabbiata per essere stata svegliata nella notte da una persona che neanche vedeva.
Harry controllò la mappa. Per una buona volta Gazza dormiva e Mrs. Purr si trovava giù, al secondo piano. Lui, senza far rumore, andò dritto nell’Ufficio della Preside.
<< Zuccotto di zucca >> disse ai gargoyle davanti alla porta. Questi si ritrassero per farlo passare.
Entrato nell’ufficio deserto, Harry si tolse il mantello. I ritratti dei presidi dormivano tutti. Tutti eccetto uno.
<< Buongiorno, professore >>.
Nel suo ritratto, Silente sorrise da dietro gli occhiali a mezzaluna.
<< Buongiorno non mi sembra del tutto appropriato, ma sono felice di vederti, Harry. Spero però che tu abbia un buon motivo per essere venuto qui alle quattro e mezza del mattino >>.
Harry sorrise. Era bello risentire quella voce, calda e rassicurante.
<< Ho pensato ad un nascondiglio per la bacchetta >>.
<< Ossia? >> chiese Silente.
Harry inspirò a fondo, poi disse: << Lo Specchio delle Brame >>.
Silente lo guardò per un minuto buono prima di dilatare il viso in un sorriso smagliante.
<< Eccellente, Harry, eccellente. Vuoi nascondere la Bacchetta di Sambuco come io feci sette anni fa, in modo che…>>.
<< …Verrà presa da chi la vuole trovare e non da chi la vuole usare! >> completò Harry raggiante. Ora che anche Silente aveva capito la sua idea, la questione della bacchetta di Sambuco sembrava definitivamente tramontata. Sembrava…
<< C’è solo un problema >> disse Silente, << lo Specchio delle Brame non c’è l’ho più io >>.
All’improvviso tutto il piano perfetto di Harry sembrò franare come un castello di carte.
<< Come? >>.
<< L’ho regalato tre anni fa ad un mio caro amico, che probabilmente conosci: Elphias Doge >>.
L’uomo basso, dai capelli bianchi e dalla voce ansante, comparve nella mente di Harry.
<< Lo conosco: l’ho visto al matrimonio di Bill e Fleur >> disse Harry.
<< Bene >> disse Silente. << Non credo ci saranno problemi allora se tu ti presenti da lui. Elphias sa come funziona lo specchio e non esiterà ad aiutarti >>.
<< Ok, ma come faccio a raggiungerlo? >> chiese Harry.
<< Ma col camino della preside, naturalmente >> ironizzò una voce che Harry conosceva molto bene. Phineas Nigellus Black non era il solo ritratto ad essersi svegliato. Molti altri presidi, tra i quali Armando Dippet, il predecessore di Silente, guardavano Harry con curiosità.
<< Userai il camino di Minerva >> proseguì Silente imperturbabile, << e andrai nel villaggio magico di St. Patrick nel Wessex, dove chiederai ad Elphias questo grosso favore >>.
Phineas mugugnava qualcosa, ma presto smise sotto gli sguardi dei presidi Everard e Dexter Fortebraccio.
Mentre Harry si stava già avviando verso il camino Silente disse: << Harry >>.
<< Si? >>.
Il tono di voce del preside si era notevolmente abbassato.
<< C’è una cosa che ancora non ti ho detto. Per proteggere un oggetto è necessario sacrificarne un altro ugualmente o maggiormente importante per te >>.
<< Sacrificare un oggetto? >> domandò Harry meravigliato. Questa non se l’aspettava proprio.
<< Si. Fa parte della magia dello specchio. Nicolas per proteggere la pietra sacrificò il vestito che aveva cucito lui stesso per Peronella 600 anni fa. Non so in verità chi fu più triste dopo: se lui o la moglie… >>.
Harry abbassò il capo. Doveva sacrificare qualche oggetto importante per lui. Non l’aveva premeditato. Ma, se bisognava, doveva essere fatto.
Si toccò le tasche. Non poteva sacrificare lo specchio di Ginny, altrimenti la sua fidanzata lo avrebbe ammazzato. E neanche il Mantello dell’Invisibilità, che era l’unico Dono rimastogli. La scelta era, quindi, quasi obbligata.
Salutando tutti i presidi (compreso Phineas, che però non contraccambiò), Harry andò nel camino e, dicendo “Casa di Elphias Doge, St. Patrick, Wessex”, svanì come in un risucchio.

Mentre si avviava, Harry era sicuro che Silente avesse dimenticato di dirgli qualcosa. Il “cosa” lo capì pochi istanti dopo.
Appena giunto a destinazione sentì un forte rumore metallico. Harry aprì gli occhi cercando di capire da dove provenisse e il suo cuore si gelò quando vide un dissennatore sbucare dal nulla e andare dritto verso di lui. Pensò immediatamente a Ginny e disse: << Expecto Patronum >>.
Il cervo d’argento sbucò dalla sua bacchetta e andò a colpire il dissennatore che, stranamente, inciampò. Ricordatosi di un fatto simile avvenuto quattro anni prima, Harry gridò: << Riddikulus >>.
Il molliccio venne respinto all’istante nell’armadio dove si trovava, quando…
<< Harry! >>.
Con indosso una vecchia vestaglia blu notte, Elphias Doge andò incontro al suo caro, inaspettato ospite.
<< Harry, caro ragazzo: cosa ci fai qui a quest’ora di buon mattino? >>.
Harry si guardò intorno. Si trovava in un salotto semplice, con appena una poltrona, un tavolo e due sedie. Le pareti erano adorne di quadri raffiguranti scene della storia magica. La sala era in ombra, illuminata soltanto dalla tenue luce del primo mattino.
Il molliccio era semplicemente una protezione di Doge contro gli intrusi.
<< Signor Doge >> esordì Harry, << è il ritratto di Silente che mi porta qui: so che lei possiede lo Specchio delle Brame >>.
L’attenzione dell’uomo era ormai catturata. D’altronde, quando un eroe nazionale entra in casa tua alle cinque del mattino e ti dice che è stato mandato dal ritratto del migliore amico della tua vita, in questi casi è un po’ difficile rimanere indifferenti.
<< Lo specchio è di sopra, se vuoi specchiarti per… >>.
<< No, non desidero specchiarmi >> lo interruppe prontamente Harry. << Devo nascondere un oggetto, nello stesso modo in cui Silente nascose la Pietra >>.
Lo sguardo dell’uomo cambiò.
<< Allora seguimi, ragazzo >>.
Harry lo seguì. Percorse una scalinata in legno, fino ad arrivare in un ampia stanza, che sarebbe stata vuota se non ci fosse stato lo Specchio, il quale, notò Harry, era coperto da un lenzuolo.
<< Silente mi ha chiesto di conservarlo ma io non mi ci specchio mai >> disse Elphias, come leggendo i suoi pensieri.
<< Questo specchio, come tutti gli oggetti magici potenti, porta più guai che vantaggi >>.
Harry, per via della sua lunga esperienza personale, non poté che essere d’accordo.
<< Se già sai la procedura… >>.
<< Sì >> lo anticipò Harry. << Ho qui la Mappa del Malandrino >>.
Non esistono parole per descrivere il dolore provato da Harry in quel momento. La mappa era un segno di suo padre, di Sirius, di Lupin e (suo malgrado) di Codaliscia. I Quattro Malfattori erano morti e ora cessava di esistere anche la mappa, che aveva significato tantissimo nella vita di Harry.
Quando diede a Elphias i due oggetti, quello che doveva custodire (la bacchetta) e quello che doveva sacrificare ( la Mappa), non sentì più nulla, perso nei ricordi. Vide soltanto la bacchetta di Doge che si alzava e un forte lampo dorato.

Quando Harry ritornò nell’ufficio della preside nessun ritratto stava dormendo. Era l’alba ed erano tutti svegli, in attesa che lui dicesse qualcosa. Ma Harry non disse nulla. Salutò educatamente Silente e gli altri Presidi ed uscì. Mentre si avviava in Sala Comune, senza che potesse trattenerla, una lacrima gli solcò il viso.

Proposta n.6

Harry si svegliò. Improvvisamente andò nel panico, si ricordò che il giorno prima aveva deciso di fare ciò che avrebbe dovuto molto tempo addietro: nascondere la bacchetta di sambuco, che gli aveva creato così tanti problemi. Aveva paura, però, di essere seguito, paura che il posto che aveva deciso non fosse quello adatto, paura che qualcosa potesse andare storto. Non aveva un piano da seguire, nulla che potesse essergli d’aiuto in una missione di tale importanza. Forse aveva sbagliato, forse era ancora troppo presto, avrebbe dovuto pensarci per più tempo ma ormai aveva deciso. Avrebbe voluto salutare Ginny, Ron, Hermione, gli sembrava un torto non farlo, non avvisarli di ciò che stava per fare ma doveva partire da solo e nessuno lo doveva sapere. Guardò per qualche secondo la finestra, c’era ancora buio, era molto presto e, con un po’ di fortuna, sarebbe tornato per ora di colazione e nessuno si sarebbe accorto della sua assenza. Si vestì in tutta fretta, mise i vestiti più pesanti che aveva, non voleva neanche pensare al freddo che avrebbe trovato fuori. Prese il mantello dell’invisibilità di suo padre, andò in Sala comune, come aveva sperato deserta, scese in Sala d’ingresso. Fortunatamente aveva incontrato nessuno. Il portone di quercia era chiuso quindi prese la bacchetta di agrifoglio e disse: «Alohomora!» ma, come aveva immaginato, non si aprì. Riflettette, non poteva andare da Gazza e dirgli: «Mi scusi mi apre il portone, dovrei fare un viaggetto!». L’unica cosa che poteva fare era usare la bacchetta di sambuco. La prese e, più sicuro, disse: «Alohomora!» Il portone si spalancò letteralmente e fece un gran baccano. Ringraziò che la gatta di Gazza non gli stesse alle calcagna e uscì. L’aria era gelida, il paesaggio era di un uniforme color bianco e grandi fiocchi gli frustavano la faccia. Si allontanò oltre i confini di Hogwart, a Hogsmead e, sotto il mantello, si smaterializzò e si ritrovò a Godric’s Hallow. Non aveva voluto andare già nel luogo predisposto per paura che gli sarebbe scivolato il mantello e qualcuno lo avrebbe visto lì quindi si era materializzato in un vicoletto poco lontano. Lo stesso paesaggio bianco che era ad Hogwarts regnava e, improvvisamente, gli venne in mente una cosa: le impronta! Come aveva fatto a non pensarci! Doveva andare di nuovo a Hogwarts per cancellarle! Aveva sbagliato, avrebbe dovuto riflettere prima di intraprendere il viaggio, com’era stato stupido. Ricadde in quello stato di panico di quando si era svegliato: una missione così importante e non aveva pensato a nulla! Ormai non poteva tornare indietro, si promise di fare in fretta e di tornare a Hogwarts prima possibile per cancellarle. Intanto camminava e si voltava e, con la bacchetta, emanava un vento che rendeva i tratti attraversati più uniformi. Molto lentamente arrivò nella casa dei suoi genitori. Si rendeva conto che forse stava commettendo lo stesso errore di Lord Voldemort: nascondere gli Horcrux nei luoghi più importanti della sua vita, a cui si poteva facilmente risalire, ma quel luogo sembrava così incredibile, fantastico, lasciava trasparire una così strana armonia che non sembrava vi fosse posto migliore. Era proprio come l’anno prima: la siepe era inselvatichita, la casa era ancora in piedi, solo il lato destro del piano superiore era esploso. Immaginò come sarebbe dovuta essere quando vi abitava lui e la sua famiglia: una villetta come le altre. Come aveva fatto l’anno prima mise la mano sul cancello e subito apparvero queste parole:


Qui, la notte del 31 ottobre 1981,
Persero la vita Lily e James Potter.
Il figlio Harry è l’unico mago
Mai sopravvissuto all’Anatema che Uccide.
La casa, invisibile ai Babbani, è stata lasciata intatta
Nel suo stato di rovina come monumento ai Potter
E in ricordo della violenza
Che distrusse la famiglia.


Si ricordava perfettamente la scena dell’anno precedente: le firme delle persone che gli auguravano di essere felice e di vivere una lunga vita; ora a queste se ne erano aggiunte delle altre come per esempio: Al mago che sconfisse tu-sai-chi eterna gloria! e altre simili a questa. A Harry scese una lacrima, non solo per le incisioni che gli facevano capire di essere apprezzato da tutti, ma anche perché quel posto gli sembrava magico: era uno dei pochi ricordi lasciati dai suoi genitori. Prese la bacchetta di agrifoglio e lanciò l’incantesimo che avrebbe dovuto aprire la porta ma senza successo, anzi quella aveva emanato una tale forza da respingerlo e fargli fare un salto indietro. Come aveva fatto prima avrebbe dovuto usare la bacchetta di sambuco, anche se aveva la sensazione di doverla usare il meno possibile. Non poteva fare altro quindi disse con coraggio: «Alohomora!». Accadde una cosa che non si sarebbe mai aspettato che accadesse: la casa lo aveva respinto. Come poteva essere possibile? La bacchetta più potente mai esistita non gli permetteva di aprire un cancello? Silente avrebbe sicuramente detto: «E’ la forza dell’amore, Harry!». Harry ci pensò su, camminando avanti e indietro per la strada, rischiando più volte di inciampare a causa del mantello. Se si trattava dell’amore dei suoi genitori, che avevano chiuso per sempre il cancello, sarebbe bastato farsi identificare da esso. Che cosa stupida! Avrebbe dovuto dire il suo nome a un cancello? Valeva comunque la pena provare quindi si avvicinò il cancello e sussurrò: «Sono Harry James Potter». Harry non se lo sarebbe mai aspettato: il cancello si aprì. Si affrettò ad entrare, scavalcò alcune macerie che erano davanti al cancello e si avvicinò alla porta della casa. Non aveva la più remota idea di come fosse fatta la casa quindi neanche di dove nascondere la bacchetta né che incantesimi di difesa utilizzare: il posto era già invisibile ai Babbani e solo lui poteva entrare. Non si sarebbe aspettato che fosse un posto così sicuro. Entrò nella casa. Si sarebbe aspettato di trovarvi animali di ogni genere invece non ce ne era l’ombra; l’incantesimo funzionava anche per gli animali, benissimo! Harry decise di andare nel piano superiore. Gli vennero le vertigini al solo guardare la parte della stanza che era scoppiata. Dall’altro lato pendeva un grosso lampadario che Harry poteva facilmente raggiungere senza nemmeno sforzarsi. Decise di mettere la bacchetta proprio sul lampadario. Fece un incanto anti-appello e uscì dalla casa. Era stato attento a non lasciare tracce del suo passaggio quindi si smaterializzò a Hogsmead. La neve, fortunatamente, aveva cancellato le sue orme. Si avviò verso Hogwarts e si accorse che aveva dimenticato di chiudere il portone. Sperava che nessun intruso fosse entrato e sperava che nessuno se ne fosse accorto. Entrò e lo chiuse alle sue spalle.

Proposta n.7


Harry raggiunse in fretta la sala comune. Varcata la soglia del ritratto vide Kraecher seduto sulla finestra.<<Padron Harry! Ero preoccupato. Siete in ritardo>> biascicò il vecchio elfo domestico precipitandosi verso di lui premuroso. Tra le mani stringeva uno zaino di cuoio vecchio stile. Era sicuramente appartenuto a qualche membro della famiglia Black.<<C'è voluto più del previsto…ma ora andiamo. E’ già tardi.>> Afferrò lo zaino che l’elfo gli porgeva con le piccole mani nodose e se lo mise su una spalla. Kreacher tese il braccino servile. Harry l’afferrò. Si sentì strattonare e stringere violentemente; rimase senza respiro per alcuni secondi finchè la morsa spaziotemporale non lo liberò facendogli quasi perder l’equilibrio quando atterrò sulla pavimentazione rocciosa. Un forte odore di salsedine gli invase le narici. Il fragore del mare in tempesta lo fece sussultare. Nonostante la scogliera fosse alta, goccioline d’acqua gli bagnarono la faccia. Fissò il panorama per alcuni secondi.<<Padrone, è questo il luogo.>> disse Kreacher fissandolo timoroso. In quel momento Harry si accorse di stringere più forte del previsto il braccio dell’elfo e lo mollò di scatto. <<Si, lo so. E’ il posto giusto. Grazie Kraecher>> Ritornare in quel luogo gli trasmise una strana sensazione, un misto di nostalgia e dolore. Era l’ultimo posto in cui era stato con Silente. Cercando di non pensare a quel triste ricordo si avvicinò al limite del baratro e fissò le onde che si scagliavano con violenza contro la parete rocciosa. Intravide il passaggio che doveva percorrere per scendere alla grotta. Senza indugiare un secondo in più parlò. <<Kraecher, aspettami qui. Non dovrei trattenermi molto ma, se dovesse accadere tu sai cosa fare>> pronunciò deciso mentre assicurava i cinturini che chiudevano lo zainetto. <<Si Padrone>> rispose con un inchino l’elfo. <<Kraecher sa>>

Harry si precipitò lungo il sentiero tortuoso e sdrucciolevole della scogliera lottando dentro di se per tenere lontani i ricordi. Dopo diversi minuti giunse finalmente dove l’acqua era bassa e la corrente attutita dagli scogli. Una piccola onda gli inzuppò le scarpe. Prese coraggio e incamerando aria nei polmoni si tuffò nell’acqua. Era ghiacciata, così gelida che per qualche secondo temette di perder conoscenza. Si agitò e si mosse velocemente per riscaldarsi ed avanzare finchè, al limite nel trattenere il respiro, riemerse tra le rocce spigolose nella caverna. Frettolosamente cercò di uscire dall’acqua ma i panni inzuppati lo appesantivano enormemente e il suo primo sforzo di alzare la gamba si concluse con un ginocchio scorticato su una roccia appuntita. Dopo diversi tentativi riuscì ad emergere dall’acqua e a ripararsi sul pavimento roccioso all’interno della caverna. Si mise in piedi gocciolante, un brivido incontrollabile lo scuoteva mentre fissava, alla luce della bacchetta, la possente parete che si parava a pochi metri da lui. Sembrava che il tempo non fosse trascorso dall’ultima volta che era stato in quel luogo. Era tutto, perfettamente, come allora. Con un colpo di bacchetta asciugò i vestiti e si avvicinò alla facciata rocciosa; sapendo già cosa fare, prese il coltellino che Kreacher gli aveva riposto nello zaino e sollevata la manica premette la lama contro la propria carne. Un rivolo di sangue sgorgò immediatamente dal piccolo taglio scivolando lungo l’avambraccio e gocciolando a terra; subito si affrettò a strofinare il braccio lungo la pareteCon il braccio ancora tremante osservò come la parete assorbiva avidamente il sangue e con lentezza lasciò spazio ad un grande passaggio che conduceva nella seconda sala. Nel momento in cui la parete si scostò, un tanfo di morte lo investì all'istante facendolo retrocedere. L’odore di materia in decomposizione era così forte che dovette ripararsi il naso con la manica per poter avanzare.
Riuscì a portarsi oltre la soglia ed entrò nella seconda sala. Il suo cuore iniziò a palpitare forte, sentirsi nel vivo di quella tomba lo terrorizzò. Avanzò piano con lo sguardo fisso sull’isoletta al centro del grande lago. Un grande bacile di pietra emanava una danzante luce verdognola che si propagava sul grezzo lastricato della piccola piattaforma. e specchiandosi sulla superficie dell’acqua putrida del lago. Facendo molta attenzione, percorse il finissimo bordo di roccia che contornava le acque, evitando accuratamente di sfiorarle. L’immenso lago nero incuteva in Harry una sensazione di oppressione e terrore. Continuava a camminare con gli occhi puntati sull’isolotto al centro del lago, era impaziente, voleva portare al termine la missione al più presto possibile. Il tanfo in alcuni tratti era fortissimo, in altri meno ma comunque ancora tanto pungente da impedirgli di respirare liberamente. Calpestò qualcosa di rotondo e scivoloso rischiando per poco di finire nell’acqua. Con il cuore che martellava per lo scampato pericolo illuminò a terra per capire cosa fosse. Un grido gli morì in gola. Un cranio semidecomposto riposava grottescamente rovesciato sul dorso dove vi era stato il viso. Sotto la pressione del suo piede il cuoio capelluto si era staccato lasciando scoperto l’osso. Saltò in avanti orripilato da quella visione. L’ultima volta che era stato in quel luogo non c’erano ossa. Provò ad illuminare più in avanti e si accorse che tutta la riva era ricoperta di cadaveri. Gli Inferus erano morti per la seconda volta. Improvvisamente fu invaso da una forte nausea, trattenne a stento i conati e marciò veloce in avanti finchè non individuò la barca rovesciata alla deriva. Si stupì di vederla, da come ben ricordava doveva trovarsi sommersa… ma non aspettò oltre. La rovesciò e l’immerse nelle putride acque. Harry notò come la piccola imbarcazione fosse leggera, forse perché perfettamente asciutta. Facendo attenzione a non pestare altri resti mortali salì a bordo. L’imbarcazione prese a muoversi come animata di volontà propria fendendo le acque vellutate e dirigendosi verso l’isolotto al centro. Il tragitto fu lungo e snervante, Harry si sforzò di non guardare tra le acque illuminante dalla sua bacchetta. Non voleva vedere altro. I cadaveri a riva erano stati sufficienti.

<<Sbrigati!>> incitò interiormente la barca. Il terrore si stava impadronendo di lui. Dopo diversi minuti lunghi un’eternità, la barca si fermò dolcemente ai piedi dell’isolotto. Piano si issò sulla piattaforma cercando di non perdere l'equilibrio, sapeva bene che le acquee non dovevano esser turbate.Un guizzo poco distante lo fece sussultare, qualcosa si mosse nell’acqua. Vide la superficie del lago incresparsi e lisciarsi con una velocità fuori dalla norma. Ritrasse velocemente le mani e si allontanò dall’acqua. Il respiro accelerò, era terrorizzato. Con orrore realizzò che qualcosa continuava a muoversi sul fondo del lago; nella migliore delle ipotesi si trattava di Inferus. Dopo diversi minuti riprese il controllo e prese lo zainetto, con le mani tremanti slacciò le fibbie di cuoio e afferrò la Bacchetta di Sambuco al suo interno; l’osservò alla luce verdastra emanata dal liquido dentro il bacile, era nera e legnosa, la sua vista gli trasmetteva potere, un potere antico. Senza pensare, tremante l’immerse nel fluido luminescente e la depositò sul fondo. Il liquido gorgheggiò con un improvviso ribollimento per qualche secondo, poi tornò placido. Il suo cuore iniziò a martellare, l’aveva fatto. Fissò per alcuni secondi il contenuto del bacile finchè, sperando di aver fatto la cosa giusta, si convinse ad andare. Era la soluzione migliore, si disse mentre si chinava sulla barchetta. Almeno fino a poco prima gli era sembrata la più giusta; ora già pensava all'alternativa di Hermione, forse era migliore la sua proposta? Aveva insistito tanto per quel nascondiglio, sentiva che era giusto così ed aveva agito di conseguenza.Atterrito da questi dubbi mise piano il piede sul piccolo battello, voleva andar via al più presto; ma sfortunatamente questo scivolò sulle acquee facendogli pedere l'equilibrio; d'impulso portò subito l'altro piede sulla barca ma ci mise troppa forza… uno squarcio si aprì nel legno fradicio con un crack fragoroso facendolo imbarcare acqua. Terrorizzato lottò per non sprofondare ma il suo peso spezzò un altro pezzo di legno e la sua gamba scivolò in tutta la sua lunghezza nella crepa; agitandosi convulsamente riuscì a trattenersi dalla riva di pietra e a trarsi in salvo liberando la gamba.
<<Nooo!>> urlò disperato allungandosi per afferrare il battello, ma era troppo tardi. La vecchia carcassa sprofondò inghiottita dalle acque. Il poco coraggio che gli rimaneva si inabissò con essa. Era in trappola sull’isola. Sapeva che toccare l'acqua era stato un grave errore; nel momento in cui si voltò vide sospesi in aria diversi corpi putrefatti e gonfi di acqua. Tastò la bacchetta nella veste ma non riuscì ad afferrarla. Teneva gli occhi puntati sui corpi che giravano in aria accerchiandolo. Improvvisamente gli Inferus si avventarono su di lui con furia omicida. Indifeso come un bambino cercò di ripararsi il viso e urlò <<KREACHER>>All'istante l'elfo domestico si materializzò al suo fianco <<Andiamo Padrone>> mormorò posando le manine sul suo braccio. Con il volto gonfio e bluastro di un Inferus impresso sulla retina abbandonò velocememte quel luogo di morte nella familiare stretta spaziotemporale atterrando fragorosamente su un umido pavimento di pietra.
l'idea è che alcuni inferus sono morti perchè voldemort è morto e quindi la sua magia è svanita... altri sono ancora vivi perchè esiste qualcun'altro in vita che sa di quel posto e ha aiutato voldemort a fare il nascondiglio...harry se ne rende conto tardi...quando torna da herm così la bacchetta non sta al sicuro nemmeno qui e si apre la possibilità che venga ripresa da questo luogo.
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LadyProffa

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMar Mar 02 2010, 23:35

Bene bene bene! Twisted Evil
Complimenti a tutti quelli che si sono ingegnati.
Ho letto tutto e pensato a fondo. Exclamation Question Exclamation

Non so come ci regoleremo per le preferenze, quindi farò un'analisi schematica di tutte le versioni e trarrò una conclusione. Mi limiterò ai commenti sulla trama, senza parlare di eventuali errori!

1)
L'idea del Velo non mi piace. In questo modo Harry non potrà più riprendere la Stecca, e noi NON vogliamo che questo succeda, giusto? Almeno fino alla fine di HP8! Poi forse la distruggerà, ma fino a quel momento non possiamo eliminarla e basta. Poi noisappiamo che il velo è un Lethifold, quindi, non è un lugo sicuro, a mio avviso.
Inoltre, la vedo difficile che lui si riesca ad intrufolare nell'Ufficio Misteri dopo che già una volta li hanno fatti fessi.

2)

Camera dei Segreti. Non credo che sia adatta. Anche perchè Harry ha smesso di parlare serpentese. Voi direte che può aver fatto come Ron, am in ogni caso, io penso che nemmeno lui sarebbe così stupido da nascondere un'arma così potente in un posto intriso di magia nera. Lascerei perdere.

3)
La catapecchia non mi sembra un luogo sicuro. Troppo fragile, e poi Hagrid la conosce. E noi sappiamo che Hagrid non è proprio capace di mantenere segreti. Potrebbe spifferare che lì ha conosciuto Harry a qualche sconosciuto di passaggio, e sarebbe subito trovata. Però non è da escludere del tutto.

4)
Questa idea è molto affascinante, anche se non mi va tanto che si nasconda la bacchetta nel quadro di Ariana, lei e Ab ne hanno già passate troppe. Poi penso che essendo Ab il fratello di Silente potrebbero arrivare a lui facilmente.
Non so, ci devo pensare.

5)
Questa mi piace, anche se ovviamente andrebbe sistemato un pò il modo in cui ci arriva, allo Specchio. E poi è molto bella l'idea di rinunciare alla Mappa del Malandrino.

6)
Questa mi piace a pari merito con la 5! Molto bello il fatto che solo lui possa entrare nella sua casa, altrimenti protetta daii babbani e dagli altri maghi...però io non la nasconderei nel lampadario...mi sembra un pò buttata lì per caso. Facciamogliela pensare bene!

7)
La caverna no. Troppo pericolosa. Troppo triste. Non credo che Harry ci tornerebbe. Non ci dimentichiamo che noi vogliamo che la bacchetta sia raggiungibile da lui quando vuole!

In definitiva, per me:

1° posto 5-6
2° posto 4
3° posto 3


alien
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Ronald Bilius Weasley

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMar Mar 02 2010, 23:36

Wow devo dirlo questi testi sono S P E T T A C O L A R I
Per me tutti sono fatti molto bene non riesco a decidere bene cioè il 1 il 4 e il 5 sono fatti davvero molto molto molto bene (nulla togliere a gli altri che hanno fatto pur sempre uno splendido lavoro)

Beh tra questi tre direi che mi è piaciuto piu il.... 5

P.S Complimentoni a tutti quelli che hanno partecipato a questo concorso,siete stati magnifici Smile
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andrew123

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMer Mar 03 2010, 00:13

davvero tutti dei bei testi!!!
ora sorge solo un problema...come posso rispondere a lady per quanto riguarda il mio testo??
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remus.




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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMer Mar 03 2010, 20:40

Prima tutto complimenti a tutti quelli che hanno avuto il coraggio e la voglia di cimentarsi! Very Happy

Piccola rassegna:

  1. Scritta davvero bene anche se mancano i punti a capo. Non credo che per non farsi sentirei al ministero basti qualche muffliato, altrimenti entrerebbero tutti. Inoltre come già detto il velo non permetterebbe di recuperarla, quindi tanto varrebbe distruggerla... non sarebbe più un nascondiglio.
  2. L'idea non è male in assoluto, ma è davvero troppo corto come testo!! Esclusi i convenevoli la parte del nascondere dura 4-5 righe.
  3. Anche questa scritta molto bene. La catapecchia però mi lascia qualche dubbio... mi pare poco sicura... ma chi può dirlo? Magari per questo nessuno ci va a guardare!
  4. Un encomio per i punti a capo cheers La caratterizzazione di Ab deve essere controllata rispetto al capitolo in cui lo incontra a Diagon Alley. L'idea non mi convinceva leggendo... ma alla fine sì! Mi pare simbolico che sia Ariana a custodire la bacchetta che l'ha uccisa!
  5. Altro testo scritto bene e con encomio per i punti a capo! Razz Per il resto il mio giudizio è molto controverso... ci sono alcune cose che mi piacciono moltissimo come il nascondiglio o il sacrificio della mappa, altre che non mi piacciono come il fatto che harry possa intrufolarsi nell'ufficio della preside così liberamente, e altri piccoli particolari.
  6. Qualche diffettuccio ma il resto è molto bello! Non ci sono grosse cose da dire anche se anche a me non piace il lampadario tongue
  7. Molto bello il coinvolgimento dell'Elfo. Se harry perde già sangue dal ginocchio... perchè tagliarsi? Va be' che è scemo però... Mi piace molto anche questo, è un po' più attivo degli altri.


Giudicando prima di tutto le idee e solo secondariamente lo stile i nascondigli che mi piacciono di più sono:
1) 6-7
2) 4-5
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Aberforth Silente

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMer Mar 03 2010, 21:57

Complimenti a tutti coloro che hanno steso questi testi! Very Happy

1. Sinceramente l’idea di nascondere la Bacchetta nella stanza del Velo.. Non mi ispira molto.. No Poi, secondo me, non entrerebbero DI NUOVO ancora così facilmente..

2. Troppo corto e sinceramente la Camera dei Segreti è stata richiamata in causa troppe volte No

3. L’idea della catapecchia.. Mmm.. Quoto gli altri, magari è poco sicuro come nascondiglio, MA non è da escludere

4. Mmm.. Ho trovato Ab troppo “inca**ato” Razz A parte questo, mi piace l’idea! Pensare che Ariana ha il compito di nascondere la Bacchetta che l’ha uccisa.. Affascinante! Wink PS: mi piacciono molto anche le descrizioni!

5. Qui ho un po’ di dubbi.. Anche se solo Silente, Harry, Voldy e Elphias sanno dello Specchio delle Brame.. Non mi ispira molto l’idea.. Bo, non so perché ma non mi ispira No

6. Questa è una bella idea! Mi è piaciuta di più di quella della proposta n° 5.. E’ più, originale! Anche se credo che Harry ritorni troppi volte a Godric’s Hallow

7. Sì, carino anche questo di testo anche se.. Bah, è triste.. Ma, sorry, gli Inferi ci sono ancora anche se Voldy è morto? E’ una domanda che mi è sorta subito Razz

Insomma, i testi che mi piacciono di più sono Wink :
1. Proposta 4
2. Proposta 6 e 7

3. Proposta 1
4. Proposta 3 e 5
5. Proposta 2
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Snowolf

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyGio Mar 04 2010, 00:46

Complimenti a tutti si vede che vi siete dati da fare, bisogna rendere merito a Kat una grande idea, che andra riproposta in seguito, per quanto riguarda i testi ancora non mi son fatto una idea io sono molto lento in queste cose, comunque di nuovo complimenti...
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Frankie.

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyGio Mar 04 2010, 13:51

Complimenti siete stati bravissimi !!!!!!
flower 1. Scritto molto bene, accurato e ben articolato. l'idea del velo mi sembra un pò estrema magari la si potrebbe utilizzare verso la fine, per far scomparire del tutto lo stecca dopo che è servita ad Harry a sconfiggere i nemici. Adesso deve trovare un nascondiglio.
2. La leggendaria Camera dei segreti non è più leggendaria, e poi Mirtilla Malcontenta non è che sia una tomba quando si tratta di raccontare le cose che vede in giro....
3. anche io quoto le perplessità degli altri, non mi sembra un posto affidabile, soprattutto perchè ne è a conoscenza Hagrid.
4. L'idea è paradossale ma formidabile!!!!!, è scritto molto bene ma Harry e Ab sembrano usciti da un film western il dialogo dovrebbe essere più conforme alla personalità dei due personaggi, ci si dovrebbe avvicinare alla personalità di Harry, e distaccarsi un pò da quella di Ab, si che è un pò rozzo ma non è un uomo di neanderthal.
5. L'idea dello specchio e della mappa mi piace ma c'è qualcosa che non mi convince..... Question
6. Scritto benissimo, toccante quanto basta ma anche qui c'è qualcosa che non quadra, gli horcrux di Voldemort erano nascosti nei luoghi più importanti della sua vita, ma non se ne sapeva quasi niente, Harry è una superstar tutti sanno che quella era la sua casa è come mettere la stecca della morte dentro ad un bersaglio, anche se la magia è potente secondo me non c'è magia che non si possa spezzare, all'occorrenza.....
7.Anche questo testo scritto molto bene, l'idea dell'elfo mi piace molto, il fatto che ci siano metà degli inferi morti apre le strade a tante possibilità..... bravissimo!!!!!!
1° 4-7
2°5-1
flower
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AlaskaMudblood

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyGio Mar 04 2010, 17:19

Wow sono bellissimi tutti i testi!! Ora... provo a commentare!! Wink

1)Il testo è bellissimo, corretto grammaticalmente e molto molto originale... anche se come ha già detto qualcuno, non ricordo chi, a quel punto non si potrebbe più riprenderla per distruggerla...
2)Il testo è caruccio anche se c'è un problema... mi sembra che sia stato creato un topic in cui si esponeva il seguente dilemma: zia Row inizialmente ci dice che solo l'erede di Serpeverde può aprire la camera, poi Harry e persino Ron, imitando il suono fatto da Harry riesce ad aprirla... ciò vuol dire che chiunque può farlo...
3) Il terzo testo è molto originale, solo che chiunque può andare in quel luogo e Hagrid e i Dursley ne sono a conoscenza... non mi convince molto...
4) Questo testo è bellissimo!! Mi sorge solo un dobbio: il nostro caro Ab accetterebbe di far nascondere la bacchetta nel ritratto di Ariana? Per quanto sia originale mi è difficile crederlo...
5) Questo testo è molto bello!! Mi piace, non c'è nessuna pecca anche se mi dispiace che Harry debba dar via la mappa... sigh... mi sarebbe piaciuto che fosse tramandata di padre in figlio insieme al mantello, anche se non mi viene in mente nessun altro oggetto da far via! La bacchetta di agrifoglio, forse?
6) L'dea è originale anche se il testo non è scritto nei modi migliori; per il lampadario l'idea, come hanno detto già gli altri è buttata lì al caso... nel complesso l'idea è carina!!
7) Il testo fondamentalmente è scritto bene anche se non mi convince l'idea che nasconda la bacchetta nello stesso posto in cui Voldy ha nascosto l'horcrux senza contare che adesso è molto facile penetrare!!

Troppo severa? Crying or Very sad Bella mi stai condizionando!!!!!
Dico di nuovo che sono tutti belli e che si sente l'impegno; ma non me la sento di fare una classifica!! Neutral
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Bellatrix Black.

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyGio Mar 04 2010, 17:30

ginny forever ha scritto:
Troppo severa? Crying or Very sad Bella mi stai condizionando!!!!!
Ne sono felice cara! Very Happy

Alors... ho finito adesso di leggerli.. ammappe quanto scrivete! Razz Ma, come Snow, sono un po' lenta e preferisco non commentare nel dettaglio (finirei per scrivere poemi e poemi per ogni testo.. -.-). Vi basti sapre che mi sono fatta la mia idea e che sono sbalordita dal livello mediamente alto della competizione! Wink Alcuni nascondigli li ho trovati migliori di altri ma sono TUTTI incredibilmente fantasiosi.. woow ragazzi, che menti! Very Happy
Dicevo.. mi sono fatta la mia idea e, per mantenere l'anonimato, preferisco non parlare! silent Razz
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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyVen Mar 05 2010, 00:27

Snowolf ha scritto:
bisogna rendere merito a Kat una grande idea
Ehm..l'idea l'ha suggerita Rem! Io poi ho considerato l'idea e provveduto alla "pratica"! Very Happy E' a lui che si deve tutto! Smile

Veniamo ai testi...
Ancora grazie per aver partecipato...è stato divertente no? Very Happy
1) Scritto molto bene, interessante! Però sul Velo ho qualche dubbio, ma l'argomento è molto ambiguo, la Row non ci fa capire tanto. Però se ci viene l'idea di recuperare la bacchetta che facciamo?
2) La Camera...interessante anche questo, perchè li sarebbe al sicuro e nessuno saprebbe mai, ma un pò cortino. Sad
3)La Catapecchia...originale!! Very Happy Ma Harry starebbe davvero tranquillo?
4) Very Happy (e ho detto tutto)...scritto magnificamente! L'unica cosa che non mi convince è che Aberfotrh sappia che Harry vuole nascondere la Bacchetta, cioè, secondo me è meglio se non lo sa. Sappiamo che la bacchetta tenta...
5)Anche questo molto bello. Stesso problema però...qui a saper della bacchetta è Dodge...per me dev'esser fatto in segreto.
6) Questo invece mi sembra più probabile perchè Harry è solo, e non sa nessuno dove la nasconde. Scritto molto bene. Curerei di più il momento in cui Harry entra nella casa...è una cosa molto delicata e trattata bene viene un bel pezzo profondo. E' la casa in cui sono morti i suoi. Maggiore ambiente direi.
7) Molto bella l'idea. E ragionato il fatto inferus-ancora-vivi mi interessa particolarmente. Non molto curata la scrittura e in alcuni punti frettoloso.

In conclusione:
1)n.4
2)n.7, 6
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Harry-Mik94

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyVen Mar 05 2010, 13:49

Finalmenteli ho letti anche io! Razz

Bene, un commento singolo di ogni testo non me la sento di farlo...
Faccio però i complimenti a tutti quelli che hanno scritto! Sono venute fuori 7 proposte scritte ad un livello abbastanza alto!
Ci sono alcuni nascondigli classici, altri nuovi... sarà dura scegliere Razz

Ho una mia idea, ma la tengo per me per ora, anche perchè sono ancora un po' indeciso..
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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyVen Mar 05 2010, 16:31

Veramente dei testi bellissimi! Very Happy
Allora...
1) Scritto molto bene, però l'idea dell'Ufficio Misteri non mi attira No . Troppo facile il modo in cui Harry entra nel Ministero della Magia e poi è molto improbabile che Harry nasconda la bacchetta in un luogo per lui carico di brutti ricordi (v. libro 5).
2) No Troppo corto. e poi la Camera dei Segreti è stata chiamata in ballo troppe volte.
3) Scritto bene, ma non mi convince del tutto. la catapecchia è un luogo simbolico abbastanza forte, poiché è il luogo dell'11° compleanno di Harry, giorno nel quale ha scoperto di essere un mago (v. libro 1). però è un luogo troppo insicuro, accessibile a tutti, persino ai Babbani!
4) lol! Un lampo di genio. E spiego perché: a) è uno dei pochi luoghi ad essere usato per la 1° volta come nascondiglio per un oggetto, quindi c'è la novita! b) Il valore simbolico è fortissimo: la bacchetta, simbolo della separazione dei fratelli Silente, verrà custodita da chi da essa è stata uccisa (Ariana), e con la cui morte ha segnato profondamente la vita di Silente (Albus)! GENIALE! . c) Scritto in maniera impeccabile Very Happy
l'unico neo è che, ragionandoci sopra un momento, il quadro non è poi un luogo talmente inaccessibile (qualora infatti i cattivoni scoprissero il nascondiglio, non sarebbe poi difficile tirarla fuori da esso).
5)Molto bella l'idea dello specchio, luogo carico di ricordi sia per Harry che per Silente (è infatti il 1° luogo dove i due abbiano parlato a tu per tu) [v. libro 1 cap 12]. inoltre è un luogo effettivamente sicuro perché, come scritto nel racconto, può essere presa solo da chi la vuole trovare e non da chi la vuole usare! Interessante anche la parte di sacrificare la Mappa del Malandrino. Dev'essere rivisto in alcune parti, però nel complesso l'idea è buona! Very Happy
6)Bel testo. Come il 5, anche questo è un luogo realmente sicuro, poiché è un posto invisibile ai Babbani e accessibile solo ad Harry. Dal punto di vista simbolico, inoltre, Godric's Hollow è il villaggio d'origine sia di Harry che di Silente Very Happy . l'unica mia perplessità consiste nel fatto che Harry vada un po' troppo spesso a Godric's Hollow e che quindi questo non sia sicuro o, peggio ancora, sia sorvegliato (v. Hp8, cap 4).
7) Scritto molto bene, ma l'idea non mi piace affatto. Harry non nasconderebbe mai la bacchetta nel luogo dove Voldemort ha nascosto uno dei suoi Horcrux e ha spaventato a morte due bimbi all'orfanotrofio, facendo rischiare la vita a un'altra persona (in questo caso Kreacher, che è un Elfo Domestico, ma fa lo stesso). E' un luogo troppo angusto ed è inoltre (non dimentichiamolo) il luogo che funge da contorno al preludio della morte di Silente. Harry non nasconderebbe mai, MAI la bacchetta in un posto del genere.

Ok. Descritte tutte, la mia classifica per quanto riguarda il podio è la seguente:
1° posto: n°4
2° posto: n°5
3° posto: n°6
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harry the best

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptySab Mar 06 2010, 00:06

Allora... a me piacciono molto il 4 e il 6

Ma gli altri sono anche molto belli!!! bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 Icon_biggrin bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 Icon_biggrin bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 Icon_biggrin


Ultima modifica di harry the best il Sab Mar 06 2010, 14:50 - modificato 1 volta.
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Herm

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptySab Mar 06 2010, 08:32

Ho letto i testi appena son stati postati, ma non ho avuto molto tempo per dire la mia (o meglio... quando avevo tempo dormivo Sleep ) Razz

1. L'idea non mi dispiace, il testo non è scritto male, ma ci sono cose che non mi convincono: la vulnerabilità del Ministero; Harry che scaglia maledizioni a destra e a manca; l'arco... ripeto, l'idea mi piace, ma sembra troppo "definitiva". Se si decidesse di ripescar la bacchetta (cosa che dovrebbe succedere, ma chissà!) cos'altro ci si dovrebbe inventare per tirarla fuori dal velo?

2. La Camera dei segreti... mmm... non mi piace Razz Roba vecchia.

3. La catapecchia... mmm... non mi piace anche questa Razz Troppo alla portata di tutti.

4. Mi piace l'idea, mi piace il testo, mi piace! Come han già detto, è una novità!

5. Non mi convince lo specchio... e nemmeno Doge. E poi a me la Mappa del Malandrino piace!

6. Questa di Godric's Hollow non è da buttare, se giocata bene potrebbe funzionare. Il lampadario... Rolling Eyes

7. Non ho capito se mi piace o meno... diciamo che l'idea di Harry che torna nella caverna, con tutti gli inferi e roba varia... no, direi di no Razz Però il testo non è male.

Quindi:
1) N. 4
2) N. 6-7
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kinderangie

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptySab Mar 06 2010, 12:11

Prima di tutto complimenti a chi si è cimentato!!!
Devo ammettere che la fantasia è stata tanta, anche se a volte ambiente e sintassi sono un po' mancati.

1': troppo facile entrare nel ministero, non mi piace che venga usato l'arco che non restituirà mai la bacchetta (non si sa mai)

2': la camera dei segreti non mi piace, poi è dentro la scuola

3': è corto, ma mi piace molto l'idea di nascondere la bacchetta in un luogo babbano, forse non la catapecchia, anche se è un gran ricordo per Harry.
Comunque l'idea di nasconderla in un luogo non magico mi piace davvero molto.

4': a parte che non mi piace il dialogo tra Ab e Harry (è solo la mia opinione) il nascondiglio sarebbe originale, anche se comunque potrebbe essere stato reso noto il passaggio tra uil quadro di Ariana e Hogwarts dopo che è stata raccontata la battaglia finale contro Voldy....quindi probabilmente i cattivi lo conoscono....(chissa?)

5': troppe persone sanno del nascondiglio (tutti gli ex-presidi e Doge) e poi il meccanismo per tirare fuori la bacchetta sarebbe lo stesso della pietra....quindi o si trova un'altra formula, sennò è un già visto.
Comunque bello il riferimento a Harry/Silente

6': non mi piace che Harry vada di nuovo a Godric's Hollow....uff c'è andato già all'inizio del libro....poi nasconderla sul lampadario....mah...mi sembra un posto facile da indovinare da parte dei cattivi

7': mi piace perchè è il testo con più azione, ma non mi piace che venga usata la grotta che ha solo brutti ricordi per Harry, anche se forse i cattivi non la conoscono...

La mia votazione:

1' posto: 4 e 3
2' posto: 7
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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMar Mar 09 2010, 14:49

allooora.. scusate il ritardo!!!

premetto che tutti i testi sono scritti molto bene e che mi sono piaciuti!

1. la trovo un pò improbabile... non lo so... diciamo che non può intrufolarsi al ministero ancora...
su questo testo non ho le idee chiarissime... scratch devo ancora pensarci bene.. però mi è piaciuto!

2. ecco! oltre al fatto che la camera ei segreti è già stata vista e rivista!

Citazione :
Dopo che Lord Voldemort è morto, Harry ha smesso di parlare serpentese e di provare dolore alla cicatrice sulla fronte, diventa Auror e in seguito, nel 2007, anche capo dell'ufficio Auror del Ministero. Dopo pochi anni però abbandona l'incarico a favore dell'amico Ron, sostenendo che "ha avuto troppi guai per una vita sola": così si è candidato come Cercatore nella squadra del Puddlemere United, ed è entrato nella nazionale inglese. Tuttavia non esita a riprendere le sue attività di Auror nel caso ce ne sia bisogno.In quanto alla sua vita privata, Harry si è sposato con Ginny Weasley, suo grande amore a partire dal sesto anno di Hogwarts in poi, e insieme hanno avuto tre figli: James Sirius (a cui dà il nome di suo padre e del suo padrino), Albus Severus detto Al (a cui dà i nomi di due presidi di Hogwarts) e Lily Luna (a cui dà il nome della madre e dell'amica), che sono nati rispettivamente nel 2005, 2006 e 2008.È il padrino di Ted Lupin, figlio dei suoi grandissimi amici Remus Lupin e Ninfadora Tonks, e i suoi figli (in particolare il primo) stringeranno un rapporto di grande amicizia con questo.

ok.. non è un graaave problema perchè, comunque, anche ron apre la camera dei segreti nel 7..
ma non la trovo una buona idea...

3.mmm.... non male come idea.. insomma... è il posto in cui harry ha saputo chi era... è certamente importante per lui..
ma non ci andranno altre persone? ma non dovrebbe essere un problema perchè la nasconde sotto il pavimento, mi sembra di aver capito...
comunque non è da buttare come idea...

4. mi piace! certo ariana può custodire la bacchetta!
devo dire che è uno dei miei preferiti..

5. anche questa non è male!!! nascondere la bacchetta nello specchio è una buona idea!
di certo non può trovarla nessuno della setta in questo modo!!

6. nascondere la bacchetta a godric's hollow.. ci può stare...

7. non mi convince tanto... perchè, credo, la magia della caverna dovrebbe essere svanita con la morte di voldemort.. o sbaglio? comunque non è da scartare...


diciamo che i miei preferiti sono il 4 e il 5
al secondo posto il 6...


comunque sono tutti belli e scritti bene!!!! Very Happy



ps. wow!! è il mio commento più lungoo!!!
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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMar Mar 09 2010, 15:20

Argh scusatre il ritardo mi sn ricordado solo ora del topic da commentare.

Devo dire che questo esperimento è riusciuto proprio bene siete stati tutti eccezzionali leggendoli mi ha anche ispirato Bravissimissimissimi

Fine della storia addio ciao cit
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Luke Weasley

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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMer Mar 17 2010, 18:47

1. Mi piace molto, lo trovo azzeccato… la bacchetta viene nascosta in un luogo idoneo. Come trama nulla da ridire. Sulla caratterizzazione, è molto discreta! Trovo un buon Harry con pensieri e parole buoni. Grammatica e sintassi nel complesso sono corrette, una o due virgole mancavano ma marginale. Uno o due periodi li vedrei meglio riformulati. Ma buono come testo. Mi piace!

2. Sinceramente non mi piace. Lo trovo breve, spoglio… non mi da particolari emozioni.Poi la camera dei segreti, vista e rivista, sa di vecchio. Una notazione di gusto, la stesura non mi piace. Comunque credo sia un testo troppo scarno e lo scarterei in primis. Chi l’ha scritto non si scoraggi, è evidente che è alle prime armi. Potrà migliorare… ci vuole più introspezione… maggior fantasia… questo testo non vede elementi che lo rendano perlomeno sufficiente. Si può fare meglio.

3. “…come molti anni prima suo padre James e il suo padrino Sirius…” qui ci metterei un facevano… Le scintille gialle?Giallo è un colore caldo, giallo come il sole, sole simbolo di vita e mentre muore la bacchetta spruzza giallo?Magari nero, viola, non giallo. Parlando di gusto personale… questo testo… non mi piace granché. La catapecchia è il luogo dove Harry ha saputo di essere un mago… bah… avrà un significato… però non è il significato quanto l’impressione. A me personalmente non piace e non piace le protezioni, la buca. Credo che ci voglia qualcosa di più simbolico, di più solenne, questo sembra il nascondiglio di una cosa importante, si, ma non della Bacchetta di Sambuco. La caratterizzazione di Ab non mi va tanto a genio. Grammatica e lessico li vedo corretti, qualche sbavatura, qualche virgola o punto saltati. Essenzialmente corretto, può anche andare ma a giudizio personale… non mi piace tanto.

4. Carino! Mi piace… buona l’idea… buono Ab… molto bene! Direi che può andare… lessicalmente corretto e grammaticalmente buono. Buona l’idea… carini i ricordi amari, bello il potere nascosto di Ab. Discreto.

5. La bacchetta più potente al mondo sul comodino? E lui dorme?
Inverosimile! Bella l’introspezione di Harry col passato Voldemort e il paragone tra i due. Un idea discreta… sinceramente non la trovo esageratamente azzeccata cioè va bene, ma non è il massimo. Il testo è buono, ma non ha solennità e la mappa del malandrino… importante ma nah… non vedo nulla di solenne nella casa di Doge… se lo specchio fosse a Hogwarts… ci fosse qualche ostacolo. Ripeto idea discreta, ma non eccelsa.

6. Idea carina, testo discreto… beh sinceramente non mi da molto ed è un luogo insicuro e scontato… da bocciare.

7. Il testo è buono in grammatica e lessico. L’idea per me paragona troppo Harry a Voldy… non ce la vedo molto… sinceramente la boccio.

Sette testi… vediamo boccerei in primis 7, 6, 3, 2. Approfondendo scarto la 5(anche se non butterei l’introspezione che ho citato), infine via la 4, che pur carina scarto per la 1. Gusto personale… mi piace, la accendiamo! Cercherei di inserire l’introspezione della 5, mi piace molto!(ci tengo a precisare che ho voluto fare una scelta precisa). Comunque complimenti a tutti per l’impegno!
C’è un ma… ho letto dell’idea di recuperare la bacchetta, ora, o si trova un evento speciale, un pezzo forte che gliela faccia recuperare dal velo oppure direi che la soluzione di Ariana va bene, dipende dalle intenzioni...

Luke Weasley
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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMer Mar 17 2010, 19:09

Bhè... il tempo per leggere c'è stato, a mio parere si potrebbe aprire il sondaggio vero e proprio.. no?? Very Happy
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remus.




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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMer Mar 17 2010, 19:18

Non oseremmo mai fare il sondaggio prima di leggere i tuoi commenti!!! lol!

E poi il sondaggio va fatto sul nascondiglio più che sul testo in quanto poi si possono rubare delle parti per mescolarle come ad esempio propone Luke!
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MessaggioTitolo: Re: Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco!   bacchetta - Nascondi tu la Bacchetta di Sambuco! - Pagina 3 EmptyMer Mar 17 2010, 19:26

Remus. ha scritto:
Non oseremmo mai fare il sondaggio prima di leggere i tuoi commenti!!!
Che fai.. alludi?? Suspect
Bhè.. ma proprio sui nascondigli dico di aprire il sondaggio! Wink
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