(Parte 2 del testo il
rapimento di Teddy!!!)
Ad Andromeda per il momento venne solo una cosa in mente, chiamare Harry, subito dopo di lei era la persona più affezionata al mondo al piccolo e forse l’unico in grado di salvarlo …
Si materializzo fuori dai confini di Hogwarts, faceva freddo e c’era in corso una tempesta, ma a lei importava solo la vita di Teddy, perciò provò a mandare il suo patronus per chiamare la preside.
<<Expecto patronus!>>disse debolmente e purtroppo dalla bacchetta uscì solo un rivoletto di fumo dorato.
Come poteva provare felicità in quel momento? Tutto ciò che aveva di più caro le era stato rapito ...
Riprovo, ma l'incantesimo non le riusciva proprio.
Poi pensò a Teddy che in quel momento stava in pericolo e nuova forza la invase.
<<Expecto Patronus!>>il suo patrono, un merlo uscì dalla bacchetta e corse ad avvisare la preside dell'accaduto.
Quei pochi minuti di attesa le sembrarono anni, odiava sua madre per quello che aveva fatto, ma non poteva salvare suo nipote da sola, no, aveva bisogno di aiuto.
Dopo aver finito di formulare questi pensieri Andromeda scorse un gatto luminoso emergere dall’ombra e parlare con la voce di Minerva Mcgranitt.
<<Andromeda, mi dispiace così tanto … entra,ho disattivato le barriere, Potter ti sta aspettando nel mio studio …>>
La donna raggiunse lo studio della preside correndo.
Il castello sembrava addormentato, nessun alunno circolava nei grandi saloni della scuola e per fino i quadri dormivano, meglio così, non voleva essere vista. Una volta arrivata scorse oltre a Harry i suoi due amici, Minerva nella sua vestaglia scozzese di seta verde con i capelli tutti arruffati e due uomini che non aveva mai visto prima.
Notò subito il ritratto dell suo antenato Phileas Nigelus Black, faceva finta di dormire, ma di sicuro non apriva gli occhi per vedere quella traditrice del suo sangue.
<<Salve, mi presento, Professor Willis al suo servizio>> disse uno dei due professori con un buffo cilindro in testa, <<Piacere.>> rispose singhiozzando la donna.
Da piccola le avevano sempre insegnato a non rivelare le sue emozioni agli estranei, ma in quel momento non ci riuscì, le lacrime gli scendevano rigandole il viso e non accennavano a fermarsi.
<<Uglick, Jattarius Uglick.>> bofonchiò l’altro evidentemente scocciato per essere stato svegliato nel cuore della notte, indossava una lunga tunica nera ed aveva un bastone per sorreggersi.
Dopo le presentazioni il padrino di suo nipote la abbraccio e le sussurrò all’orecchio: <<Ti prometto che lo salveremo, costi quel che costi!>>
Quella frase la rassicurò, di sicuro il Prescelto avrebbe fatto di tutto per riportare a casa Teddy.
<<Ho già spiegato loro il motivo per cui se qui e il professor Willis si è offerto di accompagnarti nella tua missione, Uglick ed io rimarremo a far la guardia al castello.>>disse la preside.
<<Si, ma dove dobbiamo recarci? Il nascondiglio di vostra madre potrebbe essere situato in tutto il mondo …>>
Accidenti! Non ci aveva pensato, dove poteva essere situata la tana di quella vecchia strega …
Poi in un lampo si ricordò il battesimo di Teddy …
Ma certo! Alla nascita aveva applicato al piccolo la Traccia, in modo che ovunque si trovasse lei lo sapesse, in quei giorni il signore Oscuro stava al culmine del suo potere, l’aveva terrorizzata e inoltre aveva preso in considerazione una visita dalla sua cara sorellina Bellatrix.
Lo riferì di getto agli altri, aveva recuperato la speranza …
<<Secondo me, adesso è già morto, perché avrebbero dovuto aspettare per farlo fuori?>>
L’affermazione di Jattarius la colpì in pieno come una doccia gelata, di sicuro l’avevano ucciso, a meno che …
<<Non penso, mia madre indossava una tunica nera, sacerdotale e aveva definito mio nipote un abominio.>>
<<Allora forse … no, non può essere … di sicuro non è cosi …>>
<<Ce lo dica professore, mentre noi chiacchieriamo, la vita del piccolo è sempre più in pericolo.>>
Quella brusca risposta data da Harry al professor Willis, sorprese tutti, ma Andromeda non poté che dargli ragione, bisognava agire e in fretta …
<<Dicevo, forse la vecchia vuole eseguire il rito dell’espropiazione … >>
<<Cosa?>> chiesero tutti in coro.
<<E’ un rito estremamente complesso, una magia oscura potente e segreta, si usa quando si vuole negare la parentela con qualcuno, si dice che nemmeno Lord Voldemort fosse in grado di usarla, altrimenti l’avrebbe utilizzata quando uccise i suoi parenti babbani, i Ridlle …
Si usa un coltello che è impregnato di vari incantesimi e si conficca nel cuore della vittima, che dopo il rito è come se non fosse mai esistito …>>
Andromeda per poco non svenne, ma Harry fu rapido e la sorresse e rispose al professore: <<Forse la megera vuole negare la sua parentela con un mezzosangue, per altro figlio di un licantropo.>>
<<Ora basta, Teddy è in pericolo, chi vuole seguirmi si regga forte a me.>> L’urlo della donna spaventò tutti, aveva smesso di piangere e assomigliava incredibilmente alla sorella, era furiosa e si era stufata di pazientare.
<<Ok!>> così dicendo Harry strinse forte la sua mano seguito da Ron, Hermione e il professore.
Andromeda chiuse gli occhi e pensò intensamente a Teddy, si ripeteva il suo nome mentalmente, fino a quando la terra prese a vorticare e tutti provarono la spiacevole sensazione di essere infilati a forza in una bottiglia, con i polmoni che pareva gridassero “aria!”.
Passato quel momento aprirono gli occhi e si ritrovarono in una caverna.
Era illuminata e al centro c’era un tavolo rituale dove era situato Teddy in lacrime.
Attorno a ciò c’erano dei maghi che pareva cantilenassero una filastrocca e accanto a loro tutti riconobbero Druella con un pugnale in mano che parola dopo parola si illuminava sempre di più avvicinandosi al petto del bambino.
I maghi non si erano accorti di loro, ma continuavano a procedere con la magia.
<<No, non lo permetterò mai, Expelliarmus!>>così dicendo dalla bacchetta della donna eruppe un fiotto di luce dorato che spedì lontano il pugnale rompendo il rito e dando inizio alla battaglia.
<<Cosa ci fai tu qui!>>sibilò la madre alla figlia lanciandole una maledizione che fortunatamente schivò.
<<Secondo te? E’ ovvio, sono venuta a riprendermi mio nipote, Stupeficium!>>
La vecchia parò lo schiantesimo abilmente e rispose con un anatema che uccide..
<<Ti ho dato la possibilità di salvarti e te la hai rifiutata, per ciò preparati a morire, Avada Kedavra!>>
Andromeda si gettò a terra evitando la maledizione senza perdono e successivamente rispose con una sfilza di incantesimi che avrebbero messo Ko il più abile degli Auror, ma sfortunatamente non sua madre.
Nel frattempo Harry aveva abbattuto i due mangiamorte alla guardia del piccolo e lo aveva tratto in salvo.
Ron, Hermione e il professore invece si difendevano dagli altri nemici con bravura.
Druella stava in svantaggio, era stata messa alle strette, Andromeda incalzava sempre di più tanta era la rabbia che la madre le aveva procurato.
<<Diffindo!>> La vecchia urlò di dolore.
La figlia le aveva procurato un taglio profondo nel viso e molto sangue colava dalla ferita.
<<Io ti odio, ti odio!>> disse alla madre lanciando un altro incantesimo.
Harry si rese conto che Andromeda era accecata dalla rabbia e avrebbe potuto sconfiggere tutti i nemici senza riportarne alcun danno.
Non che sarebbe stata male come idea, ma ora che avevano compiuto la missione era meglio far ritorno.
<<Andiamo, abbiamo Teddy, destinazione Hogwarts.>>
Sentì l’urlo di Harry e tornò in se, all’improvviso felice si materializzo nella rinomata scuola di magia.
Fatto ritorno nello studio della preside, prese il nipote e lo abbraccio con forza.
Finalmente l’aveva ritrovato e nessuno glielo avrebbe portato via.
<<Ci sono feriti?>>chiese la Mcgranitt.
<<Si, il signor Weasley.>>le rispose Willis.
La donna si voltò e si rese conto che mentre lei era impegnata a combattere uno degli amici di Harry era stato ferito a una spalla.
Le dispiaceva che per colpa sua era stato colpito.
<<Ci penso io, è il mio ringraziamento, Guadish!>>il suo incantesimo ebbe effetto e la ferità si rimarginò così velocemente come si era creata.
<<Bene, ringrazio tutti voi e volevo chiedere un ultimo favore a Harry e a te Minerva.
<<Chiedi pure!>>
<<Ecco, mi domandavo se questa sera Harry potesse dormire a casa mia, per farci sentire protetti.>>
Il Prescelto rise sotto i baffi, una donna che si era dimostrata tanto potente in battaglia aveva bisogno della sua protezione.
<<Accordato!>>rispose gioiosa la Mcranitt.
FINE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(SPERO KE VI’ SIA PIACIUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E ke ora lo commenterete, forse positivamente …)
Indice 
)
Vedo che stai migliorando anche per quanto riguarda la velocità, la descrizione (qui di ambiente non parlo perchè.. non essendoci Harry! 
)... e la tua incredibile inventiva e oriinalità mi colpisce ancora una volta! Perchè dici storie alternative? Sarebbe anche realizzabile, l'ide non mi dispiace.. dobbiamo solo vedere la tu buona volontà a, prima di tutto, finire il testo (ascolta ciò che ti diciamo! Postalo tutto in una volta! 
) e a migliorare le cosa in cui anora sei carente ascoltando i consigli di tutti.. Non è una storia totalmente inverosimile... potrebbe starci..!! 
