Ecco un piccolo testo che ho pensato da inserire nel 12' capitolo dove dobbiamo introdurre Snitch.
Logicamente è solo un'idea, potete tranquillamente bocciarla.
Non è completa, chiunque eventualmente voglia aiutarmi a migliorarla è sempre benvenuto:
SNITCH
La serata era nuvolosa e ventosa ed Harry era così nervoso che non riusciva proprio a prendere sonno.
Dopo la prova di Auror si sentiva così stanco che aveva deciso di andare a letto presto, ma dopo essersi rigirato un bel po’ nel letto, decise di riscendere in Sala Comune per vedere se Hermione e Ginny erano ancora lì. Ron c’era sicuramente perché non aveva sentito salire nessun altro dopo di lui.
Era così stressato che decise di portarsi Snitch per vedere se accarezzandolo sarebbe migliorato il suo umore.
Scendendo le scalette del dormitorio si accorse che erano praticamente ancora tutti svegli e questo lo mise ancora più di malumore. Aveva voglia di un po’ di confidenze insieme ai suoi fidati amici, mentre loro si stavano divertendo moltissimo a guardare un paio di americani che stavano facendo una serie di scenette comiche.
Scese comunque mentre nessuno faceva caso a lui e sempre senza destare il minimo interesse si avvicinò alla schiena di Ginny e le battè sulla spalla.
Dopo un paio di volte lei si girò e vedendolo così stralunato lo prese sottobraccio e lo allontanò da quella piccola folla.
Si misero in disparte vicino al ritratto della signora grassa e Ginny abbracciò teneramente Harry che si rintanò tra le sue braccia per farsi un po’ coccolare.
Dopo un po’ che erano lì abbracciati Ginny gli mormorò: “Ho capito dalla tua espressione che sei teso, vuoi che parliamo un po’ così da vedere se ti passa tutta questa ‘elettricità’ che hai addosso?”.
Harry annuì grato, ma non sapeva da dove cominciare.
Intanto continuavano a provenire molte risate dalla sala comune; “Almeno loro riescono a divertirsi!” pensò Harry..
Aveva già raccontato ai suoi amici tutto della prova di Auror che aveva sostenuto nel pomeriggio, nonostante tutto raccontò di nuovo a Ginny nei minimi particolari ciò che aveva fatto e pensato. Le disse anche nuovamente di quanto fosse rimasto piacevolmente sorpreso nell’apprendere che proprio i suoi genitori fossero stati gli ultimi Auror a finire la prova; ma il suo malessere continuava.
Mentre parlava si avvicinarono anche Ron ed Hermione, che però chiesero il permesso di avvicinarsi perché non volevano disturbare. Harry li accolse con uno sguardo caloroso e finì di parlare.
Rimasero poi per un po’ in silenzio ma Harry continuava a sentirsi strano e non riusciva a stare fermo, fece per alzarsi e si accorse di Snitch.
Lo tirò fuori dalla tasca e cominciò ad accarezzarlo sempre più intensamente fino a che si ritrovò di nuovo in quella sensazione di trance che gli era già capitata due volte. Di colpo tutto si fece buio, sparì tutto ciò che lo circondava, si ritrovò in una immensa stanza quasi buia con poche candele che galleggiavano nell’aria vicino alle pareti e sembrava non ci fossero vie d’uscita. Harry non capiva dove fosse e neanche cosa ci facesse lì. Il luogo gli ricordava alcune delle visioni che aveva avuto di Voldemort riunito con i suoi fedeli mangiamorte. Nel mezzo della stanza c’era un grandissimo tavolo che sembrava occupare tutto lo spazio possibile. Gli sembrava di soffocare, si girò intorno cercando di abituarsi alla poca luce e di capire come fare per uscire da lì. Sopra al tavolo era posata una candela che illuminava una figura seduta ed intenta a leggere un libro che sembrava molto antico perché aveva i fogli tutti sciupati e pieni di segni strani. La sua prima intenzione fu di provare a chiamare quella persona per farsi spiegare dove si trovavano, però sembrava che la figura non lo avesse sentito e perciò decise di aspettare ancora un po’ per cercare di capire prima se era il caso di farsi notare. Proprio in quel momento si sentì un rumore e da una delle pareti sembrò emergere una figura incappucciata che disse:”Cinereus!”. Harry si chiese chi fosse Cinereus, quel nome non gli diceva niente. La figura incappucciata si stava avvicinando all’uomo seduto, ma anche a Harry, perciò tirò fuori la sua bacchetta e si mise in guardia pronto ad intervenire nel caso in cui la figura lo avesse attaccato.
La bacchetta di sambuco che aveva in tasca cominciò a vibrare e Harry cercò di fermarla per paura che la vibrazione lo facesse scoprire, il cuore cominciò a battergli sempre più forte, sembrava che la bacchetta facesse un rumore fortissimo…….aprì gli occhi e vide gli occhi di Ginny a due centimetri dai suoi. “Harry, Harry!!!! Cosa ti sta succedendo????” stava urlando la ragazza. Ron e Hermione erano subito dietro di lei e lo guardavano con espressioni veramente preoccupate. “Miseriaccia!!!” mormorò Ron “ti è successo di nuovo”.
Hermione si voltò verso di lui e gli urlò “Come di nuovo??? Quando era successo???”
Harry si accorse di non avere più niente in mano e si tastò le tasche per controllare che le bacchette fossero ancora al loro posto.
Si accorse di essere disteso per terra e i suoi amici e Ginny stavano urlando sopra di lui. Aveva il fiatone, cercò allora di calmarsi mentre Ginny si voltò ed esclamò: “Guardate Snitch!!! E’ diventato arancione!!!”.
Ron ripetè “Per tutti i capelli di Troll!!! Di nuovo arancione!!!”.
Hermione allora montò su tutte le furie e chiese un’altra volta: “Come di nuovo????’.
Harry abbracciò Snitch per cercare di calmarla, visto che tremava visibilmente. La muffola si riprese e dopo essere tornata del suo colore normale, ricominciò a salterellare.
Poi si tirò su a sedere e cercò di capire cosa fosse successo.
“Come stai?” gli chiese Ginny con tono molto preoccupato.
“Ginny, Hermione, Ron state zitti un attimo, per favore. Hai ragione Hermione, non ti avevo detto mai niente perché non sapevo bene cosa succedesse. Altre due volte ho vissuto questa sensazione: la prima ero alla tana e sognai la carrozza che poi aveva incontrato Ron a Diagon Alley, la seconda ero nel mio dormitorio e vidi l’attacco dello stregone che in effetti l’altra sera è riuscito ad entrare nel castello.”
“Ma perché non sapevo niente???” chiese Hermione molto contrariata.
“Hermione, avevo cercato di parlarti, ma tu e Ron avevate litigato e tu ci evitavi….ti ricordi il discorso che abbiamo fatto prima che io andassi al ministero?” intervenne Harry.
“E stavolta cosa hai sognato?” chiese Ron.
“E cosa è successo a Snitch?” chiese Ginny.
“Non so cosa succede a Snitch, non me lo spiego. Posso solo dirvi che mi sono ritrovato in una stanza quasi buia e c’era un uomo seduto ad un tavolo che leggeva un libro che sembrava molto antico” cominciò Harry.
“Che libro era??? Cosa c’era scritto???” chiese agitatissima Hermione.
“Hermione, lo sai che io ed i libri non andiamo molto d’accordo” continuò Harry “non so dirti molto di più, solo che era scritto in un modo strano e sembrava vecchio perché le pagine erano tutte rovinate”.
“Ad un certo punto è entrata una figura incappucciata e ha detto <Cinereus!> o qualcosa di simile…” riprese Harry.
“Aspetta….questo nome…..dobbiamo andare subito dalla McGranitt e dirle tutto” riprese Hermione sempre più sconvolta “stavolta non puoi evitarlo!!! Non puoi fare come con Silente al quale non volevi dire mai niente….e poi te ne sei pentito!!!”
“Va bene Hermione, ci andremo, ma possiamo almeno aspettare domani mattina??? Sono davvero distrutto” disse Harry con un filo di voce.
Manca una spiegazione per il cambio di colore....chiedo aiuto