diario di Rosmerta

Hogsmeade, 20 Dicembre 2008
Buongiorno a tutti, sono la direttrice del pub “Tre manici di scopa” ad Hogsmeade, mi chiamo Madama Rosmerta ed ho comprato(e ovviamente scritto )questo diario perché in una delle sue avventure che mi ha raccontato(e vi posso assicurare che sono tante), Augustus Merlin, mio amico auror, mi ha detto che è bello scrivere un diario da tramandare(su questo ha ragione,almeno non dovrò sopportare il fatto che qualcuno mi versi una buona dose di veritaserum nel mio succo di zucca mattutino).
Era una di quelle dannatissime mattine durante le quali gli studenti di Hogwarts vengono qui in visita, per fare spese, per respirare aria fresca, o per qualche altro motivo.
Avevo già fatto dare al locale una bella pulita sia per la visita degli studenti, sia per Natale.
L’atmosfera era, però, troppo poco natalizia per un locale bello come il mio e, sfortunatamente, non fui l’unica ad accorgersene.
C’erano anche la professoressa McGranitt, il professor Vitious e Hagrid (sulla soglia, ovvio, altrimenti me ne sarei accorta prima)che mi salutarono subito.
-Poco natalizio, Rosmerta -squittì Filious –ci penso io-e, con un movimento invisibile di bacchetta, fece apparire una decina di alberi di Natale che portarono un sacco di povere (e neve, ovvio)nel locale; poi Filious fece un altro movimento rapidissimo con la sua minuscola bacchetta e i dieci alberi si sposarono fino a fermarsi in un posto molto più ordinato.
-Grazie- feci io-non per gli alberi, ma per la polvere-
Allora Minerva disse: -Non ti preoccupare Rosmerta, faccio io-poi mosse la bacchetta e mormorò:-Evaporeo- e tutta la neve e la polvere si alzarono in una nube di fumo.
-Grazie- dissi io tranquillizzata- Vediamo se ricordo, allora un’acquaviola piccola, quattro pinte di idromele aromatico ed uno sciroppo di ciliegia con seltz, ghiaccio e ombrellino-
Un coro di “Grazie, Rosmerta”si levò dal tavolo dei professori il che mi fece capire che ricordavo tutto alla perfezione.
La mezz’ora dopo i professori si alzarono dal tavolo dopo aver spazzolato tutto e uscirono nel modo meno silenzioso possibile(fra chiacchiere e commenti vari ad alta voce)
Presero il loro posto Harry Potter, Ronald Weasley, Hermione Granger e Ginevra Weasley che, con un abile movimento di bacchette sparecchiarono e mi chiesero:-Madama Rosmerta, possiamo sederci?-
-Certo ragazzi, fate pure, cosa prendete?-gli chiesi io.
-Niente, vorremmo solo sederci per assaggiare il nuovo prodotto di Mielandia -disse
La mia testa iniziò a frullare e dissi :- Il nuovo prodotto,quale nuovo prodotto???-
-Il torrone dello Zodiaco -mi rispose il giovane Potter- lo mangi e diventa della forma del tuo segno zodiacale.-
-Interessante -feci io mentre pensavo che, se tutto questo accadeva in gola era solo uno spreco di galeoni ed erano decisamente meglio le Api Frizzole.
Mentre pensavo varcarono la soglia altri due, un ragazzo ed una ragazza: erano Neville Paciock e Lunatica Lovegood.
-Voi prendete qualcosa?-chiesi acida(anche troppo)ai due arrivati.
-Due Tazze di Burrobirra, grazie.- mi disse il ragazzo mentre la ragazza mi sussurrava:-Qui è pieno di vischio, attenta ai Nargilli-
La mia testa stava per impazzire mentre gli preparavo le due tazze di Burrobirra, quando la signorina Granger mi disse (senza farsi sentire dalla Lovegood ovviamente):- Crede che esistano, ma lo pensa solo lei-
Dopo avergli portato le due tazze di Burrobirra li sentii parlare di incantesimi e di una bacchetta.
A queste parole mi stava quasi per cadere una tazzona(quella che riservavo ad Hagrid), ma la Granger, che se ne era accorta, puntò la bacchetta sulla tazza e disse(appena in tempo):-Wingardium Leviosa –
-Grazie mille, se fosse caduta non so come avrei fatto-le dissi io.
-Se fosse caduta l’avrei riparata-disse la Granger riservando alla tazza uno sguardo di disgusto.
Uscirono appena in tempo (dopo aver pagato, ovvio) per farmi chiudere il negozio.



Hogsmeade, 21 Dicembre 2008
Ah, il Natale: il negozio chiude ed io posso stare in pace(peccato che il negozio chiuda tra sei ore).
Erano le dodici del mattino circa quando il mio amico Augustus e il suo collega Regis entrarono nel pub che, a quell’ora e in quel preciso momento, era vuoto.
-Ciao Rosmerta- mi disse Augustus
-Ciao, qualche nuova avventura da raccontare?-
-Si, due -mi disse lui-, ma te le racconto solo in cambio di un po’ di vino dalla tua riserva speciale-
- Ok, torno subito- dissi io avviandomi verso una porta semi-distrutta.
Dopo esserci entrata mi dissi:-Non so molto sugli incantesimi, ma non sono una Maganò -e, dopo aver preso la bacchetta dissi:-Tergeo, Lumos- e la stanza apparve(nei limiti del possibile, ovviamente)molto più pulita.
Intanto sentivo quei due parlare ad alta voce con strani commenti tipo:- Tu e 'sta riserva speciale-
Mi avvicinai ad una delle tante casse, la aprii e ne tirai fuori una bottiglia di vino.
Portando con me la bottiglia, tornai dai due auror, che intanto avevano iniziato a parlare della loro prossima missione.
Versai il vino in due bicchieri e li porsi agli auror che iniziarono a parlare dell’avventure del Mangiamorte, di Fenrir Greyback e del nuovo incanto “Vocātus Celĕris”.
Continuammo a parlare fino alle 13, quando Regis mi disse che dovevano andare.
Io ero felice che il negozio chiudesse e Augustus perché aveva assaggiato a mia riserva speciale.
Loro, prima di Smaterializzarsi fuori dal pub i salutarono con un cordiale:-Arrivederci Rosmerta-