La strada era buia

La strada era buia. Solo poche stelle si affacciavano tra le nubi.
Un vento gelido soffiava contro il suo viso e gli faceva sollevare il cappuccio del mantello con cui cercava vanamente di scaldarsi.
L'unico rumore era quello delle foglie che gli vorticavano intorno alle gambe e ai lembi del mantello.
La situazione non gli piaceva per niente. Una convocazione così improvvisa.
Brividi di paura e di freddo si mescolavano lungo la sua schiena.
Aveva oltrepassato il paese, come dicevano le istruzioni, ed era entrato nel sentiero che portava nel bosco.
Le fronde degli alberi e dei cespugli gli si paravano davanti e lo trattenevano come mani scheletriche e spettrali.
Non aveva il coraggio di accendere alcuna luce. La segretezza era tutto.
Non vedeva l'ora di arrivare. Ripensava con rammarico alle serate trascorse di fronte al fuoco, alle risate con gli amici, al calore dei baci e degli abbracci della sua ragazza.
Non voleva essere lì, ma lo doveva fare. Il suo miglior amico era scomparso e avrebbe fatto di tutto per ritrovarlo. Ogni passo gli costava uno sforzo sempre maggiore, avrebbe voluto voltarsi indietro e tornare nel suo nido, in un posto sicuro e protetto.
Ne aveva abbastanza di avventure, di paura, di terrore.
I suoi occhi si erano abituati all'oscurità, il vento aveva spazzato le nubi e le pallide stelle rendevano vagamente visibili i dintorni, ma tutto quello che lo circondava poteva nascondere un nemico.
Dietro un alto cespuglio di bosso si aprì una radura ed in fondo una sagoma vagamente assomigliante ad un rudere.
Che razza di posto per un incontro!
Sfilò la bacchetta dalla tasca e la tenne spianata di fronte a sè, poi decise di non attraversare la radura, ma di seguirne i confini, così da avere almeno il conforto di alberi e siepi.
Più si avvicinava e più si rendeva conto che erano proprio due mura rimaste in piedi, ma non c'era nient'altro, niente che potesse neanche lontanamente assomigliare ad una casa.
«Hominum Revelio» mormorò tra sè: c'era qualcuno!
Sicuramente lo stavano aspettando, ma era bene sapere in quanti fossero.
Il freddo gli era penetrato nelle ossa e non riusciva quasi nemmeno a tenere in mano la bacchetta. Troppi pensieri gli affolavano la mente: chi lo aveva convocato? cosa volevano da lui?
Era stato stupido a non avvertire nessuno dei suoi spostamenti.
Kingsley era stato chiaro: avvisa sempre quando ti muovi; ma lui era abituato a fidarsi del suo istinto, a fare quello che gli diceva il cuore, si sentiva ingabbiato in tutte quelle regole Auror.
E stavolta aveva deciso di fare di testa sua, ma cominciava a pentirsi della sua decisione.
Le esperienze passate non gli avevano insegnato niente? Ma lui voleva essere libero di agire, libero di muoversi, libero di decidere.
Raggiunse un mucchio di calcinacci e vi cercò rifugio dietro.
«Chi è là?» chiese una voce roca «Fatti riconoscere.»
Il muro della casa era a due passi e sapeva che le due persone si trovavano proprio lì.
Non aveva il coraggio di muoversi, nemmeno di respirare.
Una luce improvvisa illuminò la scena a giorno, o almeno parve a lui; alzò lo sguardo e si trovò di fronte l'ultima persona al mondo che avrebbe pensato di rivedere.
«Potter! » urlò la stessa voce roca «Smetti di nasconderti e non farci perdere tempo! Se volevo farmi scoprire non ti facevo venire fin qua, no?»
Harry, ancora abbagliato da quella luce infernale si stropicciò gli occhi e si ritrovò immerso di nuovo nel buio corposo della notte umida.
«Ti vuoi sbrigare o dobbiamo portarti dentro prendendoti in braccio?» chiese un'altra voce nota.
Harry rimase ancora più perplesso e si chiese cosa diavolo ci facesse lì.
Appena varcò il passaggio tra i muri cadenti si ritrovò in una calda e accogliente baita di montagna con un bel fuoco scoppiettante nel camino e tre poltrone sistemate proprio davanti.
Si sfilò il mantello; gli venne offerta una tazza di the bollente e lui grato se la strinse tra le mani portandosela vicino al corpo per scaldarsi, poi si lasciò cadere su una delle poltrone e si apprestò ad ascoltare.
«Bene Potter, ti starai chiedendo perché ti ho fatto venire qui» ricominciò la voce roca del Professore.
Harry annuì ma aggiunse subito: «E lui che ci fa qui?»

Complimenti Angie, sai sfornare testi stupendi in pochissimo tempo. Ti ho già detto che apprezzo tantissimo il tuo modo di scrivere perchè sai trasmettere i pensieri di Harry senza farlo sembrare un cretino agli occhi del lettore! E già per questo meriti l'oscar!
Un altro testo inseribile dappertutto! Bravissima... perfetta! Dico sul serio, scrivi benissimo. Continua così e non finirò mai di farti i complimenti! =)

Qualche banalissimo errore di accenti

Citazione :

sè

Citazione :

se

sé

Citazione :

annui

annuì

Citazione :

perchè

Perché

Errori sintattici:

Citazione :

Più che ci avvicinava e più che si rendeva conto che

Più si avvicinava e più si rendeva conto che

C'è qualche virgola fuori posto e un errore di battitura, ma sono insignificanti e le tralascio.

Citazione :

«Homenum Revelio»

HOMINUM! Gen. pl. di homo, -ominis :da quanto non fai latino?

Detto questo, bravissima
La coppia Draco-Uglick è esplosiva (può darsi che mi sbaglio, ma dovrebbero essere loro ) e il testo è piacevole a leggersi.
Brava!

Letto, magnifico : davvero complimenti!!
Magari saprei scrivere come te
aspetto il continuo

Grazie Alb!!!
Come sempre sei molto attento.
....io non ho mai studiato latino....si vede???

Si, mi piace, scrivi bene..ma si sapeva
è intrigante, prende molto..come tutti gli altri, aspetto il seguito

Bello!

Dico solo che mi incuriosisce moltissimo

Come ha detto la Nana, rendi piacevoli i pensieri e le descrizioni degli stati d'animo di Harry.
Forse però all'inizio hai abusato un po' delle frasi brevi, cioè... per me sono troppe

La lentezza della scena iniziale si perdè un po' nel finale, forse perchè lì vi sono dialoghi, mentre nella prima parte no. Ma boh... alla fine m'è parso tutto un po' veloce!

Il resto è ok Anche se ora ci vorrebbe il "succo" della faccenda... (detto da me... )

Angie ha fatto un testo pieno di suspance??
Ora posso dire di aver visto tutto!

Bellissimo testo, davvero complimenti! Come ha detto Herm magari hai abusato un pò troppo delle frasi " brevi " all'inizio del testo, per il resto è molto bello, brava!

Bravissima Angie!!! Sei davvero bravissima!! Ma lo sapevano tutti
A me invece piacciono molto le frasi brevi! Le adoro!

Che dire..mi ha incuriosito un sacco! Il seeeguito!!!

Cara Angie, è un testo molto coinvolgente, però trovo un pò noiosa la ripetizione dei pensieri di Harry in merito alla faccenda: seguire o no le regole Auror!
Ti sei ripetuta, un pò di pensieri sono ingarbugliati, io direi che un lapidario: sapeva di aver fatto una cazzata a fare di testa sua, ma le regole auror proprio non gli scendevano giù... sarebbe più che sufficiente!
Quoto Herm, le frasi iniziali troppo corte per me qui non ci stanno!
Per il resto, interessante! Da collocare durante la ricerca di Ron, ovviamente.
Io non avevo capito che l'altro fosse Draco, ma in effetti...ci sarei potuta arrivare!

Beh, beh...bueno!

...............

okkei... è...è...bellissimo! ora devo uscire, più tardi ti faccio un commento decente... però solo una cosa: se qualcuno lo aveva invitato, qualcuo doveva esserci. Perchè allora h. si stupisce così tanto??

Pieno di suspance e di splendide descrizioni, grande Angie!
Testo splendido, forse la tua opera migliore per come la vedo io. Mi avevi chiesto se fosse troppo serio, ora posso dire che sì, è serio e.. sentito. Pieno di pathos e di tensione, una tensione che sembra sciogliersi improvvisamente con la comparsa di questo misterioso professore.
Il lettore è portato a provare le stesse emozioni di Harry.
Perchè ho fatto tutto questo discorso? Perchè sono strana certo ma soprattutto per farti capire quanto approvi il pezzo, credo sia un ottimo esempio per chiunque voglia scrivere

Ah! Una pignoleria personale: come ha detto Hermi punti a capo continui della prima parte sono suggestivi ma.. stancano un po'. Non abusiamone, ricordiamo che indicano un cambio di argomento e una pausa molto, molto marcata
Ma ripeto, è personale

Lady ti direbbe che "la sua ragazza" non è da Rowling, ma io non sono Lady

Complimenti zietta