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 Il ritorno di Lord Voldemort

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MessaggioTitolo: Il ritorno di Lord Voldemort   Il ritorno di Lord Voldemort EmptyDom Set 19 2010, 13:21

[/b]Era passato un mese da quando Voldemort era stato sconfitto. La scuola, per la maggior parte distrutta dalla battaglia, era stata ricostruita con potenti incantesimi e qualche lavoretto manuale che gli studenti di Hogwarts avevano acconsentito a fare per mettere in sesto l’ enorme castello. L’ interno era stato riordinato e abbellito. La sala Grande, dove era avvenuto il centro della battaglia, era stata rimodernizzata: c’ erano sedie che si spostavano da sole e assegnavano il posto giusto agli studenti, posate che prendevano autonomamente cibo di vassoi e lo versavano nel piatto della persona che per primo le aveva toccate, il soffitto era stato fatto di vetro spesso e insensibile alla magia dove si potevano osservare ippogrifi che volavano di giorno e stelle cadenti di notte. Ancora c’ era aria di tensione e preoccupazione tra i maghi ma tutti ormai erano più tranquilli e, come previsto, veneravano Harry per lo scontro con il Signore Oscuro. Tutto il mondo della magia era venuto a sapere dell’ impresa di Harry, che volevano ministro e preside di Hogwarts nonostante la giovane età.
<Amico!Potresti diventare il capo di tutto il mondo magico, e vuoi rifiutare?!?> Ron ed Harry si stavano preparando per la cerimonia che si sarebbe tenuta tra mezz’ ora alla Sala Grande.Erano soli nel dormitorio maschile di Grifondoro perché i loro compagni erano già scesi sotto per fare il punto della situazione. Ron aveva messo jeans, scarpe da tennis, camicia candida e cravatta blu scuro, e aveva proibito alla mamma di mandargli strani vestiti da cerimonia della zia come era successo per il Ballo Del Ceppo. Dopo varie insistenze, Molly aveva accettato. Harry invece aveva optato per qualcosa di un po’ più raffinato: scarpe eleganti nero lucido, jeans, camicia bordeaux, cravatta bianca e giacca nera. <Ron, io non ho fatto niente di speciale. Se non ci fossero stati tua madre, tuo padre, i tuoi fratelli, tu, Hermione, la Mc Granitt, gli Auror, i nostri compagni e tutti gli altri, io non sarei qui a festeggiare per il merito altrui. Ho sempre avuto qualche tipo di aiuto, sin dal 1° anno!> Ron lo ascoltava con la bocca aperta e appena finì ribbattè immediatamente <Merito altrui?! Harry sei stato sempre tu, con le tue forze e il tuo potere! Alla fine del 1° anno chi ti ha aiutato? Nessuno!> <La Pietra Filosofale!>
<Ma da solo hai scoperto come usarla contro Raptor!> <Al 2° nella Camera Dei Segreti?> <Silente, grazie alla spada e a Fanny!> Il ricordo di tutti gli aiuti che gli aveva dato Silente nel corso degli anni gli fece arrotolare lo stomaco come in una morsa; <Ed è solo grazie a lui e a tutti gli indizi che mi ha lasciato che sono riuscito a sconfiggere gli Horcrux e Voldemort!> <E al 3°? Dove hai evocato uno dei più potenti Patronus che Hermione abbia mai visto?! E al 4° non c’ era nessuno con te nel cimitero! Al 5° eri scosso dalla morte di Sirius a cui eri molto legato e non sei riuscito a combattere contro Voldemort! Harry, sei l’ unico mago che è riuscito a sconfiggere Tu-Sai-Chi!! Te ne rendi conto che hai salvato tutto il mondo della magia solo con le tue qualità?!? Non puoi essere modesto fino a questo punto! Hai combattuto più volte contro il più potente mago Oscuro di sempre e ancora insisti col dire che non è merito tuo? Basta Harry! Lo sanno tutti! E se fossi in te correrei ad accettare l’ incarico di Hogwarts e di ministro!>
<Tu ed Hermione dovreste essere ministri e presidi, senza di voi non c’ è l’ avrei mai fatta. Mi siete stati sempre accanto rischiando la vita per me. Se non potete diventarlo voi non lo voglio! Non accetterò Ron! Fine della discussione!> Ron stava per controbattere ma Hermione varcò seccata la soglia della stanzetta circolare ed esclamò: <Ragazzi il banchetto sta per iniziare, vi decidete a muovervi?!>
I due amici la guardarono con gli occhi spalancati dalla sorpresa: era più bella di qualunque giorno o momento l’ avessero vista. I capelli d’ oro le ricadevano in ciocche morbide e lievemente ondulate sulla schiena, il vestito era di pizzo fino e lungo fino alle caviglie, da far invidia alle principesse, color indaco. Le scarpe avevano un po’ di tacco ed erano nuove di zecca.
<Oh avanti!> Così disse e si avvicino a Ron per aggiustargli il colletto della camicia. <Non vi sapete neanche vestire?!>. Poi passò a Harry per abbottonare meglio i bottoni della camicia che non si era fatto combaciare. <Dobbiamo scendere, vi stanno aspettando! Tu Harry, l’ ospite d’ onore della festa fai tardi?? Saranno tutti preoccupati!>
<Hermione!> Protestò Ron <Ormai nessuno si dovrebbe preoccupare! Abbiamo sconfitto Tu-Sai-Chi! Harry l’ ha sconfitto, per cui stai calma!> Ma Hermione non poteva stare calma. <Ronald, la magia è una cosa pericolosa, sconosciuta, oscura. Specialmente nelle mai di Lord Voldemort. Dobbiamo stare attenti ancora per molto, non si sa mai! Non facciamo lo stesso sbaglio di sedici anni fa, quando tutti pensavano che Voldemort era davvero morto!> E così facendo gli intimò di muoversi e scese pesantemente le scale di pietra. La sentirono oltrepassare il passaggio nel quadro della signora grassa e sparire. I due amici si guardarono e scesero anch’ essi, velocemente, le scale, con Ron che borbottava contrariato.
Appena varcarono la soglia della Sala Grande, ci fu uno scroscio di di applausi, urla e grida eccitate ed Harry si fece rosso in volto, con Ron dietro che faceva la star salutando tutti e mandando baci alle ragazze.
Harry prese subito posto vicino a Ginny con Hermione e Ron, che ormai si era seduto, di fronte. La sala era stata addobbata a festa: c’ erano stentardi di tutte le case, brillanti e colorati. I tavoli lunghi delle quattro case erano più lucidi del solito. Gufi di ogni razza volavano di qua e di là e le due fenici all’ ingresso stavano erette e orgogliose in tutta la loro bellezza. Tra di loro non c’ era Fanny, osservò Harry, che, nonostante l’ immensa vittoria che avrebbe portato la pace nel mondo della magia, si sentiva depresso e triste, senza capirne il motivo. Ma, guardando verso la sedia al centro del tavolo degli insegnati, la più raffinata e la più alta, capì a cosa era dovuto il suo malumore. Quella sedia era vuota, la sedia su cui Silente era stato seduto per sei anni ad ogni banchetto, facendo il suo discorso come sempre saggio, e senza mai nascondere la realtà.
Eppure non era solo questo che lo rendeva ansioso. Era come se una parte di lui gli dicesse di stare all’ erta, come se un tratto spuntasse un Mangiamorte ancora seguace di Voldemort e lo uccidesse. Ripensava alle parole di Hermione quando la Mc Granitt fece il discorso che avrebbe dovuto fare il Preside: <Ragazzi e ragazze. Studenti di Hogwarts. Vi posso dire, con immensa gioia, che il male è passato, che non ci saranno ne più morti, ne feriti, e che non vi dovete preoccupare più di magie oscure, di nascondervi. Posso annunciarvi che Hogwarts tornerà quella di sempre, solare e splendente. Ma state comunque all’ erta, a intercettare ogni piccolo movimento insolito si possa manifestare. Ma ora, occupiamoci di questo banchetto, divertitevi e siate felici! Dopo faremo i ringraziamenti e i discorsi> Così dicendo, la Mc. Granitt battè le mani e cibo di ogni tipo comparve sui tavoli, poggiati su vassoi, d’ oro, d’ argento e di bronzo. Tutti gli studenti toccarono le posate e ordinarono le portate prescelte mentre quelle si davano da fare e saltavano anche da un tavolo di una casa ad un altro per portare l’ ordine. Per più di tre ore tutti mangiarono, bevvero, scherzarono e nella Sala Grande il vociare era fittissimo e nello stesso tempo chiassoso. Nessuno smetteva di parlare, neanche quando avevano la bocca piena e per due volte Ron rischiò di affogarsi sotto lo sguardo severo di Hermione. Harry notò solo allora i due Mangiamorte che stavano ai lati del tavolo con gli altri professori: Lucius e Narcissa Malfoy. Harry aveva un debito con la madre di Malfoy perchè, dicendo a Voldemort che era morto, lo aveva salvato.
Era strano vederli seduti li, a parlare tranquillamente con gli altri professori coemese non fosse successo nulla. Ma Harry non ci badò tanto e divorò ogni dolce che le posate gli portavano.
Quando tutti ebbero la pancia piena la Mc. Granitt si alzo e amplificò la voce con la bacchetta, puntandosela al collo. <Adesso vorrei chiamare ad avvicinarsi le persone che nominerò per i dovuti ringraziamenti e i discorsi.> Fece una piccola pausa riempita da mormorii eccitati e continuò <Vorrei ringraziare tutti i professori di Hogwarts, voi studenti, senza il quale non saremmo mai riusciti nella nostra impresa, e, a sorpresa, Narcissa Malfoy, senza questa coraggiosa donna Harry Potter non sarebbe qui tra noi.>
Gli sguardi dei ragazzi andavano un po’ da Narcissa, in piedi e sorridente, ad Harry, di nuovo rosso in viso. <Narcissa, vuoi dire qualcosa?>. <Bhe…non c’ è molto da dire. Siamo felicissimi che questo incubo sia finiti una volta per tutti. Io ho salvato Harry perché mi aveva dato la notizia più bella del mondo: mio figlio Draco era vivo. Non mi importava ne della battaglia, ne dei piani del mio “padrone”, ma solo di non distruggere la mia famiglia, e grazie a Harry che ha salvato Draco dalle fiamme (vedere Harry Potter e i Doni Della Morte FINE), questo sogno si è avverato. Quando sono entrata dentro Howarts non ho pensato più a niente, sono andata a trovare mio figlio, l’ unico che contasse davvero. Ci siamo resi tardi che Il Signore Oscuro era più temibile, cattivo e crudele di qualsiasi mago abbia camminato su questa terra. Non posso che essere felice della sua morte dovuta solo e soltanto al grande, Harry Potter! Grazie a tutti e grazie a te Harry> Cos’ dicendo si spostò o lunghi capelli biondi e si risedette. <A questo punto vorrei chiamare Harry Potter., credo il l’ apice della nostra festa>, la Mc Granitt aveva un sorriso radioso, e fece cenno a Harry di raggiungerla al tavolo dei professori. A Harry non era mai piaciuto stare al centro dell’ attenzione, ma capì che era necessario e si alzò. Mentre passava tutti lo seguivano con gli occhi, tutti con i sorrisi sulla faccia, persino Malfoy.
Hermione e Ginny avevano le lacrime agli occhi e Ron ridacchiava. Quando il ragazzo raggiunse la Mc Granitt amplificò la voce come era consuetudine e iniziò a parlare improvvisando, perché per l0 agitazione di quei giorni e il duro lavoro per rimettere la scuola in piedi, si era completamente scordato di buttar giù un discorso nel caso lo avessero chiamato a parlare, ed eccolo qua a trovare al momento le parole giuste. <Dunque, l’ agitazione ha colpito anche me…è bello, trovarsi qui, spensierati dopo anni di fughe, sofferenze e ansie. Come ripeto sempre, non sono stato io a ucciderlo, ma voi! Io ho fatto solo l’ ultima parte e vi ho dato delle speranza, ma siete voi i veri eroi.> Hermione alzò gli occhi al cielo e Ron la seguì a ruota. <Quindi, grazie, grazie davvero a tutti,a te, Narcissa, a Ron ed Hermione, a Neville che ha distrutto il settimo Horcrux (Nagini) e ai professori, al cui saggezza va oltre l’ infinito e ad Albus Silente, che mi ha lasciato indizi, aiuti, e che si fidava di me a tal punto, che aveva pianificato la sua morte per farmi compiere a me l’ opera che lui aveva iniziato…posso solo dire..GRAZIE> Gli applausi furono imminenti, urla di gioia echeggiarono nella sala grande mentre Harry andava a sedersi pi in fretta possibile. Gli amici gli fecero i complimenti mentre lui rispondeva con sussurri, ancora frastornato per l’ improvvisazione riuscita. Ma ad un tratto, il gelo si impossessò dei ragazzi, la depressione raggiunse i loro cuori e i tre amici capirono che c’ era qualcosa che non andava.
Una decina di dissennatori comparvero nel castello, prendendo di mira le prime vittime. Tutti tirarono fuori le bacchette e si alzarono, immobilizzati. Oltre i dissennatori c’ era lui, circondato da lupi mannari, ippogrifi rabbiosi e uccelli enormi, sconosciuti, dall’ aria ostile. Il volto innaturalmente bianco, gli occhi rosso sangue, la bocca senza labbra in un ghigno cupo. Tutti erano inorriditi Harry guardò Ron e poi Hermione, che riflettevano il suo stesso stato d’ animo, incredulità. La voce fredda e chiara parlò <Pensavate di esservi liberati di me? Del più grande mago di tutti i tempi? Siete solo degli illusi! Con i maghi non ha funzionato (Narcissa, Lucius e Draco tremarono visibilmente), vedremo come ve la caverete con le più spietate, pericolose, indistruttibili creature del mondo magico! Ho nascosto l’ ottavo e l’ ultimo Horcrux in una cosa che nessuno di voi sciocchi potrà mai indovinare. Inchinatevi davanti al mio cospetto una volta per tutti, o vedete i vostri amici MORIRE!> E così dicendo diede un ordine in una lingua diversa dalla sua e le creature si lanciarono all’ attacco con versi spaventosi. Ne apparvero altri, e altri ancora, tutte diverse. Volarono incantesimi gialli, rossi, argento. Patronus di tutte le forme, grida di terrore e incitazioni mentre Voldemort pronunciò un accio che Harry non conosceva che lo attirò al Signore Oscuro e sparirono insieme.


Spero vi piaccia, e lo so che dovrebbe essere rivisto e che è un po monotono ma l' ho buttato giù così...... Cmq secondo me HP senza Voldemort perde una grande, enorme parte del suo fascino, del suo divertimento, e della sua azione....Niente offese ma solo consigli..grazie mille e HP 4 EVER!!!
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Dobbinky

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MessaggioTitolo: Re: Il ritorno di Lord Voldemort   Il ritorno di Lord Voldemort EmptyDom Set 19 2010, 14:31

non è un' offesa... solo per migliorarlo... beh, l'idea principalmente è buona, ma poco credibile l'idea dell' ottavo orcrux, perchè voldemort non sarebbe potuto neanche svenire... devi svilupparla un po' di più... però è scritto abbastanza bene... aggiungerei il background e le sensazioni di harry, magari la gelosia di ron... e ancora un tono lievemente rigido di narcissa malfoy...
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Lord Voldemortina

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MessaggioTitolo: Re: Il ritorno di Lord Voldemort   Il ritorno di Lord Voldemort EmptyDom Set 19 2010, 14:32

Dobbinky ha scritto:
non è un' offesa... solo per migliorarlo... beh, l'idea principalmente è buona, ma poco credibile l'idea dell' ottavo orcrux, perchè voldemort non sarebbe potuto neanche svenire... devi svilupparla un po' di più... però è scritto abbastanza bene... aggiungerei il background e le sensazioni di harry, magari la gelosia di ron... e ancora un tono lievemente rigido di narcissa malfoy...

Si hai ragione.
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Lord Voldemortina

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MessaggioTitolo: Re: Il ritorno di Lord Voldemort   Il ritorno di Lord Voldemort EmptyDom Set 19 2010, 14:33

Lord Voldemortina ha scritto:
[/b]Era passato un mese da quando Voldemort era stato sconfitto. La scuola, per la maggior parte distrutta dalla battaglia, era stata ricostruita con potenti incantesimi e qualche lavoretto manuale che gli studenti di Hogwarts avevano acconsentito a fare per mettere in sesto l’ enorme castello. L’ interno era stato riordinato e abbellito. La sala Grande, dove era avvenuto il centro della battaglia, era stata rimodernizzata: c’ erano sedie che si spostavano da sole e assegnavano il posto giusto agli studenti, posate che prendevano autonomamente cibo di vassoi e lo versavano nel piatto della persona che per primo le aveva toccate, il soffitto era stato fatto di vetro spesso e insensibile alla magia dove si potevano osservare ippogrifi che volavano di giorno e stelle cadenti di notte. Ancora c’ era aria di tensione e preoccupazione tra i maghi ma tutti ormai erano più tranquilli e, come previsto, veneravano Harry per lo scontro con il Signore Oscuro. Tutto il mondo della magia era venuto a sapere dell’ impresa di Harry, che volevano ministro e preside di Hogwarts nonostante la giovane età.
<Amico!Potresti diventare il capo di tutto il mondo magico, e vuoi rifiutare?!?> Ron ed Harry si stavano preparando per la cerimonia che si sarebbe tenuta tra mezz’ ora alla Sala Grande.Erano soli nel dormitorio maschile di Grifondoro perché i loro compagni erano già scesi sotto per fare il punto della situazione. Ron aveva messo jeans, scarpe da tennis, camicia candida e cravatta blu scuro, e aveva proibito alla mamma di mandargli strani vestiti da cerimonia della zia come era successo per il Ballo Del Ceppo. Dopo varie insistenze, Molly aveva accettato. Harry invece aveva optato per qualcosa di un po’ più raffinato: scarpe eleganti nero lucido, jeans, camicia bordeaux, cravatta bianca e giacca nera. <Ron, io non ho fatto niente di speciale. Se non ci fossero stati tua madre, tuo padre, i tuoi fratelli, tu, Hermione, la Mc Granitt, gli Auror, i nostri compagni e tutti gli altri, io non sarei qui a festeggiare per il merito altrui. Ho sempre avuto qualche tipo di aiuto, sin dal 1° anno!> Ron lo ascoltava con la bocca aperta e appena finì ribbattè immediatamente <Merito altrui?! Harry sei stato sempre tu, con le tue forze e il tuo potere! Alla fine del 1° anno chi ti ha aiutato? Nessuno!> <La Pietra Filosofale!>
<Ma da solo hai scoperto come usarla contro Raptor!> <Al 2° nella Camera Dei Segreti?> <Silente, grazie alla spada e a Fanny!> Il ricordo di tutti gli aiuti che gli aveva dato Silente nel corso degli anni gli fece arrotolare lo stomaco come in una morsa; <Ed è solo grazie a lui e a tutti gli indizi che mi ha lasciato che sono riuscito a sconfiggere gli Horcrux e Voldemort!> <E al 3°? Dove hai evocato uno dei più potenti Patronus che Hermione abbia mai visto?! E al 4° non c’ era nessuno con te nel cimitero! Al 5° eri scosso dalla morte di Sirius a cui eri molto legato e non sei riuscito a combattere contro Voldemort! Harry, sei l’ unico mago che è riuscito a sconfiggere Tu-Sai-Chi!! Te ne rendi conto che hai salvato tutto il mondo della magia solo con le tue qualità?!? Non puoi essere modesto fino a questo punto! Hai combattuto più volte contro il più potente mago Oscuro di sempre e ancora insisti col dire che non è merito tuo? Basta Harry! Lo sanno tutti! E se fossi in te correrei ad accettare l’ incarico di Hogwarts e di ministro!>
<Tu ed Hermione dovreste essere ministri e presidi, senza di voi non c’ è l’ avrei mai fatta. Mi siete stati sempre accanto rischiando la vita per me. Se non potete diventarlo voi non lo voglio! Non accetterò Ron! Fine della discussione!> Ron stava per controbattere ma Hermione varcò seccata la soglia della stanzetta circolare ed esclamò: <Ragazzi il banchetto sta per iniziare, vi decidete a muovervi?!>
I due amici la guardarono con gli occhi spalancati dalla sorpresa: era più bella di qualunque giorno o momento l’ avessero vista. I capelli d’ oro le ricadevano in ciocche morbide e lievemente ondulate sulla schiena, il vestito era di pizzo fino e lungo fino alle caviglie, da far invidia alle principesse, color indaco. Le scarpe avevano un po’ di tacco ed erano nuove di zecca.
<Oh avanti!> Così disse e si avvicino a Ron per aggiustargli il colletto della camicia. <Non vi sapete neanche vestire?!>. Poi passò a Harry per abbottonare meglio i bottoni della camicia che non si era fatto combaciare. <Dobbiamo scendere, vi stanno aspettando! Tu Harry, l’ ospite d’ onore della festa fai tardi?? Saranno tutti preoccupati!>
<Hermione!> Protestò Ron <Ormai nessuno si dovrebbe preoccupare! Abbiamo sconfitto Tu-Sai-Chi! Harry l’ ha sconfitto, per cui stai calma!> Ma Hermione non poteva stare calma. <Ronald, la magia è una cosa pericolosa, sconosciuta, oscura. Specialmente nelle mai di Lord Voldemort. Dobbiamo stare attenti ancora per molto, non si sa mai! Non facciamo lo stesso sbaglio di sedici anni fa, quando tutti pensavano che Voldemort era davvero morto!> E così facendo gli intimò di muoversi e scese pesantemente le scale di pietra. La sentirono oltrepassare il passaggio nel quadro della signora grassa e sparire. I due amici si guardarono e scesero anch’ essi, velocemente, le scale, con Ron che borbottava contrariato.
Appena varcarono la soglia della Sala Grande, ci fu uno scroscio di di applausi, urla e grida eccitate ed Harry si fece rosso in volto, con Ron dietro che faceva la star salutando tutti e mandando baci alle ragazze.
Harry prese subito posto vicino a Ginny con Hermione e Ron, che ormai si era seduto, di fronte. La sala era stata addobbata a festa: c’ erano stentardi di tutte le case, brillanti e colorati. I tavoli lunghi delle quattro case erano più lucidi del solito. Gufi di ogni razza volavano di qua e di là e le due fenici all’ ingresso stavano erette e orgogliose in tutta la loro bellezza. Tra di loro non c’ era Fanny, osservò Harry, che, nonostante l’ immensa vittoria che avrebbe portato la pace nel mondo della magia, si sentiva depresso e triste, senza capirne il motivo. Ma, guardando verso la sedia al centro del tavolo degli insegnati, la più raffinata e la più alta, capì a cosa era dovuto il suo malumore. Quella sedia era vuota, la sedia su cui Silente era stato seduto per sei anni ad ogni banchetto, facendo il suo discorso come sempre saggio, e senza mai nascondere la realtà.
Eppure non era solo questo che lo rendeva ansioso. Era come se una parte di lui gli dicesse di stare all’ erta, come se un tratto spuntasse un Mangiamorte ancora seguace di Voldemort e lo uccidesse. Ripensava alle parole di Hermione quando la Mc Granitt fece il discorso che avrebbe dovuto fare il Preside: <Ragazzi e ragazze. Studenti di Hogwarts. Vi posso dire, con immensa gioia, che il male è passato, che non ci saranno ne più morti, ne feriti, e che non vi dovete preoccupare più di magie oscure, di nascondervi. Posso annunciarvi che Hogwarts tornerà quella di sempre, solare e splendente. Ma state comunque all’ erta, a intercettare ogni piccolo movimento insolito si possa manifestare. Ma ora, occupiamoci di questo banchetto, divertitevi e siate felici! Dopo faremo i ringraziamenti e i discorsi> Così dicendo, la Mc. Granitt battè le mani e cibo di ogni tipo comparve sui tavoli, poggiati su vassoi, d’ oro, d’ argento e di bronzo. Tutti gli studenti toccarono le posate e ordinarono le portate prescelte mentre quelle si davano da fare e saltavano anche da un tavolo di una casa ad un altro per portare l’ ordine. Per più di tre ore tutti mangiarono, bevvero, scherzarono e nella Sala Grande il vociare era fittissimo e nello stesso tempo chiassoso. Nessuno smetteva di parlare, neanche quando avevano la bocca piena e per due volte Ron rischiò di affogarsi sotto lo sguardo severo di Hermione. Harry notò solo allora i due Mangiamorte che stavano ai lati del tavolo con gli altri professori: Lucius e Narcissa Malfoy. Harry aveva un debito con la madre di Malfoy perchè, dicendo a Voldemort che era morto, lo aveva salvato.
Era strano vederli seduti li, a parlare tranquillamente con gli altri professori coemese non fosse successo nulla. Ma Harry non ci badò tanto e divorò ogni dolce che le posate gli portavano.
Quando tutti ebbero la pancia piena la Mc. Granitt si alzo e amplificò la voce con la bacchetta, puntandosela al collo. <Adesso vorrei chiamare ad avvicinarsi le persone che nominerò per i dovuti ringraziamenti e i discorsi.> Fece una piccola pausa riempita da mormorii eccitati e continuò <Vorrei ringraziare tutti i professori di Hogwarts, voi studenti, senza il quale non saremmo mai riusciti nella nostra impresa, e, a sorpresa, Narcissa Malfoy, senza questa coraggiosa donna Harry Potter non sarebbe qui tra noi.>
Gli sguardi dei ragazzi andavano un po’ da Narcissa, in piedi e sorridente, ad Harry, di nuovo rosso in viso. <Narcissa, vuoi dire qualcosa?>. <Bhe…non c’ è molto da dire. Siamo felicissimi che questo incubo sia finiti una volta per tutti. Io ho salvato Harry perché mi aveva dato la notizia più bella del mondo: mio figlio Draco era vivo. Non mi importava ne della battaglia, ne dei piani del mio “padrone”, ma solo di non distruggere la mia famiglia, e grazie a Harry che ha salvato Draco dalle fiamme (vedere Harry Potter e i Doni Della Morte FINE), questo sogno si è avverato. Quando sono entrata dentro Howarts non ho pensato più a niente, sono andata a trovare mio figlio, l’ unico che contasse davvero. Ci siamo resi tardi che Il Signore Oscuro era più temibile, cattivo e crudele di qualsiasi mago abbia camminato su questa terra. Non posso che essere felice della sua morte dovuta solo e soltanto al grande, Harry Potter! Grazie a tutti e grazie a te Harry>Il tono di Narcissa era rigido, un po forzato, ma sembrava sincera. Così dicendo si spostò o lunghi capelli biondi e si risedette. <A questo punto vorrei chiamare Harry Potter., credo il l’ apice della nostra festa>, la Mc Granitt aveva un sorriso radioso, e fece cenno a Harry di raggiungerla al tavolo dei professori. A Harry non era mai piaciuto stare al centro dell’ attenzione, ma capì che era necessario e si alzò. Mentre passava tutti lo seguivano con gli occhi, tutti con i sorrisi sulla faccia, persino Malfoy.
Hermione e Ginny avevano le lacrime agli occhi e Ron ridacchiava. Quando il ragazzo raggiunse la Mc Granitt amplificò la voce come era consuetudine e iniziò a parlare improvvisando, perché per l0 agitazione di quei giorni e il duro lavoro per rimettere la scuola in piedi, si era completamente scordato di buttar giù un discorso nel caso lo avessero chiamato a parlare, ed eccolo qua a trovare al momento le parole giuste. <Dunque, l’ agitazione ha colpito anche me…è bello, trovarsi qui, spensierati dopo anni di fughe, sofferenze e ansie. Come ripeto sempre, non sono stato io a ucciderlo, ma voi! Io ho fatto solo l’ ultima parte e vi ho dato delle speranza, ma siete voi i veri eroi.> Hermione alzò gli occhi al cielo e Ron la seguì a ruota. <Quindi, grazie, grazie davvero a tutti,a te, Narcissa, a Ron ed Hermione, a Neville che ha distrutto il settimo Horcrux (Nagini) e ai professori, al cui saggezza va oltre l’ infinito e ad Albus Silente, che mi ha lasciato indizi, aiuti, e che si fidava di me a tal punto, che aveva pianificato la sua morte per farmi compiere a me l’ opera che lui aveva iniziato…posso solo dire..GRAZIE> Gli applausi furono imminenti, urla di gioia echeggiarono nella sala grande mentre Harry andava a sedersi pi in fretta possibile. Gli amici gli fecero i complimenti mentre lui rispondeva con sussurri, ancora frastornato per l’ improvvisazione riuscita. Ma ad un tratto, il gelo si impossessò dei ragazzi, la depressione raggiunse i loro cuori e i tre amici capirono che c’ era qualcosa che non andava.
Una decina di dissennatori comparvero nel castello, prendendo di mira le prime vittime. Tutti tirarono fuori le bacchette e si alzarono, immobilizzati. Oltre i dissennatori c’ era lui, circondato da lupi mannari, ippogrifi rabbiosi e uccelli enormi, sconosciuti, dall’ aria ostile. Il volto innaturalmente bianco, gli occhi rosso sangue, la bocca senza labbra in un ghigno cupo. Tutti erano inorriditi Harry guardò Ron e poi Hermione, che riflettevano il suo stesso stato d’ animo, incredulità. La voce fredda e chiara parlò <Pensavate di esservi liberati di me? Del più grande mago di tutti i tempi? Siete solo degli illusi! Con i maghi non ha funzionato (Narcissa, Lucius e Draco tremarono visibilmente), vedremo come ve la caverete con le più spietate, pericolose, indistruttibili creature del mondo magico! Ho nascosto l’ ottavo e l’ ultimo Horcrux in una cosa che nessuno di voi sciocchi potrà mai indovinare. Inchinatevi davanti al mio cospetto una volta per tutti, o vedete i vostri amici MORIRE!> E così dicendo diede un ordine in una lingua diversa dalla sua e le creature si lanciarono all’ attacco con versi spaventosi. Ne apparvero altri, e altri ancora, tutte diverse. Volarono incantesimi gialli, rossi, argento. Patronus di tutte le forme, grida di terrore e incitazioni mentre Voldemort pronunciò un accio che Harry non conosceva che lo attirò al Signore Oscuro e sparirono insieme.


Spero vi piaccia, e lo so che dovrebbe essere rivisto e che è un po monotono ma l' ho buttato giù così...... Cmq secondo me HP senza Voldemort perde una grande, enorme parte del suo fascino, del suo divertimento, e della sua azione....Niente offese ma solo consigli..grazie mille e HP 4 EVER!!!
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sarasol

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MessaggioTitolo: Re: Il ritorno di Lord Voldemort   Il ritorno di Lord Voldemort EmptyDom Set 19 2010, 15:36

hai ragione sul fatto che Harry potter senza voldemort è un po'..., però farlo ritornare non mi sembra proprio realistico.
Comunque a me il testo piace, manca solo un po' di background. Ah, e i Malfoy non ce li vedo a comportarsi così.
Comunque brava, e complimenti per la fantasia!! Very Happy
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fedora

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MessaggioTitolo: Re: Il ritorno di Lord Voldemort   Il ritorno di Lord Voldemort EmptyDom Ott 24 2010, 21:40

Appoggio Sarasol e Dobbinky:L'ottavo horcrux??? il numero magico è sette e l'ottavo è già Harry.
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Snowolf

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MessaggioTitolo: Re: Il ritorno di Lord Voldemort   Il ritorno di Lord Voldemort EmptyVen Nov 12 2010, 21:04

ho letto il tuo testo che dire primo credo tu abbia sbagliato topic, il topic gusto per questo racconto credo sia THE IMPOSSIBLE MADE POSSIBLE: risvolti improbabili e storie incredibili nel mondo di HP, visto che l'idea generale mi sembra un pò improbabile e le tue idee molto lontane dal progetto della Row, secondo tralasciando l'improbabilità del testo ho trovato l'imput carino e l'idea simpatica, una nuova Hogwarts ecc. ma ti devo confessare che il tuo testo e molto noioso, e piatto manca di tutto ambiente anche se a sprazzi o visto una puntigliosa descrizione che rasentava la sfilata di moda Razz Razz Razz , i dialghi sono piatti ed essenziali con errori d'impostazione, manca quasi totalmente il background tanto da chiedersi ma i tuoi personaggi qualche emozione la provano? Per non parlare di tutto il resto, insomma e inutile avere buone idee buttate così in mala maniera che dire lancio il mio nuovo mantra la gatta frettolosa fa SEMPRE i gattini ciechi ma in questo caso anche storpi e muti e pure sordi Razz Razz Razz
So di esser stato un po cattivo ma mi piace la sincerita, e visto che il potenziale c'è mi dispiace vederlo speso male il mio consiglio riprendi in mano il testo e rivedilo con calma se poi vuoi un aiuto troverai nel forum tanta gente volenterosa pronta a spendersi per te Very Happy


Ultima modifica di Snowolf il Ven Nov 12 2010, 23:17 - modificato 2 volte.
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Aberforth Silente

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MessaggioTitolo: Re: Il ritorno di Lord Voldemort   Il ritorno di Lord Voldemort EmptyVen Nov 12 2010, 22:17

Bene, l'ho letto! E ti dico la verità! Per la prima volta Wink
Allora.. L'idea di fondo mi sembra un pò impossibile e hai utilizzato uno stile che.. Non mi piace molto a dirla tutta.. Insomma, rivedi tutto e quando puoi, ripresenta!
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kinderangie

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MessaggioTitolo: Re: Il ritorno di Lord Voldemort   Il ritorno di Lord Voldemort EmptySab Nov 13 2010, 13:14

Quoto Snow quando dice che comunque il posto giusto di questo testo sarebbe nelle storie impossibili o comunque inverosimili.
Il testo è scritto abbastanza bene, ma stai più attento agli errori di battitura, alle forme verbali.

Rileggi il testo dopo averlo scritto così molti errori li eliminerai da solo.

Per le virgolette ricorda che quelle giuste si fanno:
ALT + 0171(tastierino numerico) per quelle aperte
ALT + 0187(" " ) per quelle chiuse.


Comunque continua a scrivere!!!
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