QUESTA è LA SECONDA PARTE:AUTOLEGIMANZIA- parte 2°
- E degli altri incappucciati, cosa mi dice?- Continuò Harry-
- Molto poco, Harry ;interessante, invece è quella carrozza nera che compare di tanto in tanto, a volte trainata da cavalli, a volte da tori, ma sempre, innaturalmente neri e, soprattutto lo stemma inciso sulle porte: quella specie di fiamma oro e argento da cui sembra sorgere un enigmatico volto di donna!-
- Le ricorda qualcosa, professore?- Chiese Harry con apprensione
- Si, ma dovrei far luce nei miei ricordi! Penso che questa sera, dopo che ci saremo congedati, mi dedicherò ad un po’ di “autolegimanzia”: penso che sia ora di mettere un po’ di ordine nelle stanze del mio vecchio cervello!-
- “AUTOLEGIMANZIA”??- Chiese perplesso Harry - Di cosa si tratta, esattamente? Non mi dica che è possibile effettuare autonomamente la lettura dei propri ricordi!-
- Esattamente, Harry!- Affermo il prof. Unglucklich- Questo avrebbe dovuto essere l’argomento delle prossime lezioni, anzi, se vuoi, puoi cominciare ad esercitarti!-
- Ma a cosa può servire? – Chiese Harry perplesso- Io so benissimo quali sono i miei ricordi, e così, penso, chiunque altro!-
- Tu, come tutti , ricordi solo alcune cose, per lo più essenziali, della tua esistenza! – Esordì il prof. Unglucklich- Ci sono, tuttavia, particolari che tu hai visto, ma che non ricordi, forse perché, al momento non hai dedicato loro sufficiente importanza, ma che possono rivelarsi utili qualora serva una più approfondita indagine.Ci sono, poi, porte che abbiamo volutamente sigillato, magari perché contengono ricordi troppo dolorosi o di cui ci vergogniamo: ecco, questo è il vero pericolo della“autolegimanzia”! Aprire queste porte può risultare, spesso, molto doloroso, se non addirittura deleterio, se non si è pronti ad accettare ciò che si vedrà!-
- Ho capito, professore!- Rispose Harry, mentre rifletteva su come quel vecchio professore sapeva trovare la molla per interessarlo e per spingerlo ad applicarsi nello studio, come nessun altro aveva saputo fare, ed almeno apparentemente , senza avere l’aria di imporgli nulla! Ah!, se fosse stato così anche con Piton! : Quante cose avrebbe potuto imparare da lui! – Ma, cosa dovrei fare esattamente per.. per ..-
- Per entrare nella tua stessa mente, vuoi dire? Occorre concentrazione, molta più concentrazione di quanto tu abbia utilizzato per un qualsiasi altro incanto!- Cominciò il prof. Unglucklich-
- Devi estraniarti dal mondo che ti circonda e devi vedere solo la tua mente, come se fosse un enorme castello dalla forma mutevole , sul modello di Hogwarts, per intenderci, con tante porte che tu puoi scegliere se aprire o meno! Forse, - concluse, infine- almeno per le prime volte è opportuno che tu ti eserciti in uno stanzino buio, senza nessun’altro intorno!-
- Professore, - Riprese Harry – ancora non ho capito come quegli esseri incappucciati possano manifestarsi ad Hogwarts, protetta come è dagli incanti e da cui è impossibile materializzarsi!-
- Harry,- cominciò il prof. Unglucklich – Diciamo, innanzitutto, che la carrozza si è sempre manifestata lontano da Hogwarts, in quanto, poi, alle altre visioni di incappucciati che tentavano di convincerti quanto fosse bello e giusto consegnare loro la bacchetta di sambuco, sono state delle visioni fugaci, e ciò ci riporta al duello tra Draco ed il prof. Willis: anche in quel caso, qualcosa si è “sovrapposto” a lui al momento del combattimento, per scomparire subito dopo!-
- Qualcosa?- Esclamò Harry - ma non aveva detto di aver riconosciuto Grindelwald?-
- Oh, si, l’ho riconosciuto : e come avrei potuto dimenticarlo?-Sospirò pensoso Unglucklich, come se scorresse un ricordo, per lui doloroso- Ed è proprio per questo che mi rifiuto di credere che sia lui! : Insomma Harry, Grindelwald , per quanto ne sappiamo è stato ucciso da Voldermort travolto da una delle sue crisi di rabbia, e, poi, accidenti, dovrebbe essere più vecchio di me.. e di Cinereus! Per capirci qualcosa, dobbiamo assolutamente mettere le mani su quel libro.. o su una sua fedele e completa traduzione!-
- Ma, tornando alle mie “visioni”, cosa c’entrerebbero con Draco?- chiese nuovamente Harry-
- Ecco, Harry- continuò il prof. Unglucklich, io penso che Draco sia divenuto, più o meno volontariamente, ricettacolo di una sorta di entità parassita che, in determinate circostanze, può prendere il sopravvento su di lui: qualcosa di analogo potrebbe essere accaduto ad altri ragazzi che, volontariamente o meno , potrebbero essere stati “ contaminati” da analoghe entità . Tutto ciò consentirebbe loro di comparire e scomparire dentro Hogwarts, superando tutte le sue difese,visto che, in qualche modo, sarebbero già al suo interno, come tanti piccoli “ Cavalli di Troia”-
- Ma, professore, se è sicuro di quanto afferma, come potremmo scoprire chi siano questi .. “ Cavalli di Troia”, come li chiama lei? E poi, - continuò - , alla fine di quelle visioni, non mi sarei dovuto trovare di fronte a questi, cosiddetti “cavalli”?
- Harry, Harry, sai bene che, per dei giovani stregoni, in procinto di prendere i loro M.A.G.O. non dovrebbe essere una cosa impossibile rendersi invisibili od effettuare analoghi incanti di tipo mimetico!- Sospiro’ – In quanto a sapere come fare per individuarli, francamente non ne ho idea- Affermò sconsolato . Unglucklich,
Harry osservò il vecchio professore: pensò che, per lui doveva essere molto frustrante dover ammettere di non sapere come risolvere un problema, anche considerandone l’importanza; eppure era necessario scoprire chi fossero gli altri sospetti infiltrati , oltre a Draco , e tutto ciò prima della gita!
- Professore,- chiese, infine Harry – ma se le cose stessero come lei suppone, perché Draco si sarebbe dovuto scoprire così stupidamente? A che pro mandare il prof. Willis all’ospedale durante una semplice esercitazione?-
- Harry, tu conosci Draco da più tempo di me, e sai quanto sia ambizioso, e quante frustrazioni abbia subito anche e soprattutto a causa tua, non ultima quella di doverti la vita!- Cominciò con il suo solito tono il vecchio mago
- Già, bell’affare!- commentò Harry-
- Ora, supponiamo che qualcuno, che, per ora ignoriamo, gli abbia offerto la possibilità di rifarsi, di divenire enormemente potente, concedendogli semplicemente l’”affitto”, per così dire, del proprio corpo e, magari, gli abbia chiesto di “arruolare” qualcun altro con ambizioni analoghe alle sue?-Continuò pensoso il mago - Pensi che Draco avrebbe resistito all’offerta?
- Beh, no, non potrei proprio escluderlo, conoscendolo sin troppo bene!- Rispose Harry, riflettendo sulle ultime considerazioni del prof. . Unglucklich, Quindi, l’episodio del duello, secondo la sua teoria, potrebbe essere una specie di “regalo dimostrativo” di quella che lei chiama l’Entità, tanto per fargli comprendere la portata dei poteri che avrebbe acquisito, servendolo. Ma, insomma , chi è questa Entità?-
- Per questo, mio caro Harry, dovremmo attendere: forse già con l’”autolegimanzia” potrò recuperare qualche informazione.. altrimenti dovremmo aspettare di avere sotto mano il libro di Cinereus!
- L’"Orchidea delle emozioni"!!- Esclamò improvvisamente Harry, mentre il prof. Jattarius Unglucklich lo guardava perplesso.-
- Prego, Harry? – Chiese il prof. Unglucklich – Ho forse toccato qualcosa di sbagliato, l’ultima volta che sono entrato nella tua mente?- continuò riprendendo il suo consueto tono ironico?
- Mi scusi, professore, volevo chiederle se, secondo lei , l’”Orchidea delle Emozioni” , che stiamo coltivando per il Ministero nella serra del castello, potrebbe servire per farci trovare .. quei cavalli!?-
- Harry, ragazzo mio!- Esclamò il vecchio professore con un entusiasmo per lui insolito- hai avuto un’idea geniale! Solo dovremmo verificare come si comporterebbe quella sorta di “macchina della verità vegetale”, di fronte ad un “ contaminato”, chiamiamoli così, almeno per ora!-
- Potremmo fare in modo di avvicinarla a Draco a sua insaputa e vedere cosa succede!- suggerì Harry.
- Ottima idea!- esclamò, a sua volta, il professore. Penserò io a parlare con la professoressa Mac. Grannit e con la Professoressa Sprite per farmi dare un’orchidea in prestito.. e, già che ci sei, questa sera, ti consiglierei di portarla nel tuo dormitorio:… forse ti aiuterà ad affrontare Brian Hyde!-
- Affrontare Bryan Hyde!!??- Esclamò Harry stupefatto- ma, che significa? .. e, poi, io da questa sera, dovrei diventare l’osservatore del ministero, il sig. Phileas Hellzapoppings, se ricordo bene!-
- Anche questo è vero!- Rispose, come parlando a sé stesso il vecchio mago! Ufficialmente Harry era stato appena portato da madama CHIPS, per essere messo in quarantena, in quanto affetto da una qualche accidente di esantema di natura sconosciuta: come poteva essere contemporaneamente nel suo dormitorio ad innaffiare un’orchidea?-
- Ho trovato!- Esclamò il prof. Jattarius Unglucklich – Chiederò a Madama Chips di mantenere segreto, per qualche giorno, il tuo ricovero, diciamo, per non diffondere il panico in attesa degli accertamenti da parte del Ministero e le spiegheremo che un Auror ha preso, momentaneamente, il tuo posto, grazie ad una pozione polisucco!-
- Che confusione!- Esclamò Harry – Spero di riuscire a ricordarmi chi sono, alla fine di questa storia,e, soprattutto, con quale nome presentarmi ad ogni singola persona che incontrerò per Hogwarts, nel corso dei prossimi giorni!-
- Comunque, - continuò – che cosa c’entra tutto questo con Bryan Hyde?-
- Ti dirò: nel corso della ispezione che ho effettuato nei tuoi ricordi del duello, ho notato il comportamento di Hyde, così, come, penso avrai avuto modo di notarlo tu stesso: non sembrava troppo meravigliato di quanto era accaduto, come se si aspettasse, se non proprio quello, un qualche analogo evento anomalo ed, in più, stava cercando di fissare Draco quasi a voler penetrare nella sua mente.-
- Non ce l’avrebbe mai fatta: Draco ha appreso la occlumanzia, sin da bambino, da sua zia Bellatrix! Ma questo a cosa porta, secondo lei?- chiese Harry confuso.
- Harry : ho avuto modo di osservare anche lui , durante le lezioni ed, anche se non ho potuto approfondire, senza che si accorgesse delle mie intenzioni, ne ho ricavato la sensazione che, forse, dovreste parlarvi e confrontarvi- Spiegò pacatamente il vecchio mago: potreste scoprire di essere più simili di quanto entrambi crediate.
- Ma, professore..- tentò di intervenire Harry, subito interrotto da un gesto di Unglucklich
- Conosco ed immagino le tue obiezioni: se Bryan fosse uno di quelli che cerchiamo, tu rischieresti di fare delle rivelazioni più o meno preziose ai nostri nemici: per questo ti suggerisco di utilizzare l’"Orchidea delle emozioni" : così potrai agire di conseguenza, in base al responso che otterrai.-
- Beh, d’accordo, proviamo pure!- rispose Harry,pur non essendo ancora tanto convinto, ma che, da tempo, avrebbe voluto chiarirsi lo strano comportamento del ragazzo americano, già dal loro primo, fugace incontro a Godric’s Hollow.
- Bene,! - disse il prof. Unglucklich – attendimi qui sino a che non avrò parlato con le professoresse Sprite e Mc. Grannit e con Madama Chips e non sarò tornato con l’orchidea .
Uscito il professore, Harry tentò di mettere ordine nei propri pensieri: nei prossimi giorni avrebbe dovuto cambiare più volte di identità: prima avrebbe dovuto fingere di essere un Auror , che finge di essere Harry Potter , poi sarebbe dovuto diventare quel buffo omino di Phileas Hellzapoppings ( ma poteva uno chiamarsi così?: qualcuno doveva aver scagliato un “Confundo” ai genitori, quando era nato).
E, con tutto il trambusto che c’era stato, non aveva avuto modo di vedersi con Ginny. Aveva provato a contattarla con gli specchi gemelli, ma, probabilmente, lei doveva aver già riposto il suo nella borsa da viaggio!
- Mentre era perso nei suoi pensieri , tornò il prof. Unglucklich, con un vaso contenente l’ "Orchidea delle emozioni" che, nelle sue mani, aveva assunto un colorito azzurro, che, secondo le indicazioni della Professoressa Sprite, avrebbero dovuto indicare onestà e saggezza, con frequenti striature gialle, come se fosse in apprensione per qualcosa o per qualcuno <<Beh, effettivamente le preoccupazioni non mancano a nessuno di noi>> pensò Harry tra se.
- Ho spiegato la situazione alla professoressa Sprite, che ha deciso di regalarti questa orchidea- esordì il professore, consegnando il vaso con il fiore magico ad Harry- In quanto a Madama Chips,- continuò ,- l’ho convinta ad attendere un paio di giorni, prima di informare tutti del tuo ricovero : entro due giorni , infatti dovrebbe confermarci, o meno, la necessità di metterti in quarantena.-
Non appena l’orchidea passò ad Harry, l’azzurro si fece più intenso, ma le striature gialle non scomparvero, solo si disposero diversamente: in fondo, anche a lui non poteva non essere preoccupato per sé stesso, per Ginny, per tutti i loro amici e per la sorte della bacchetta di sambuco.
Ora doveva solo vedere con quali colori si sarebbe manifestata, quando Draco le fosse passato vicino, poi avrebbe dovuto individuare tutti quelli che avrebbero provocato una colorazione analoga nell’orchidea: a dirsi, sembrava proprio facile! Aveva già in mente dove piazzarla: in un punto del salone dove ci si radunava tutti per la cena e che costituiva un passaggio obbligato per tutti.
Avrebbe dovuto rintracciare Ron ed Hermionee, magari, anche Ginny, per farsi dare una mano.
Per individuarli più celermente, estrasse dalla sua tasca la mappa del malandrino, dopo aver sbloccato l’incanto di protezione , e pronunciò la frase fatidica:_
- Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!-
Dopodiché, dispiegata la mappa ed individuati i suoi amici, si affrettò a raggiungerli. Ginny, purtroppo, era nel dormitorio delle ragazze: le avrebbe parlato più tardi.